5 falsi miti su cibo e alimentazione sana

5 falsi miti su cibo e alimentazione sana

I falsi miti su cibo e alimentazione sana condizionano le nostre abitudini a tavola, rendendo più difficile, per molti, raggiungere e mantenere il proprio peso forma e un buono stato di salute.

Hai mai sentito dire che bisogna evitare a tutti i costi i grassi, perché favoriscono l’insorgenza di patologie cardiovascolari? Oppure che bisogna mangiare tantissimo a colazione, molto a pranzo e poco a cena? Da dove arrivano queste convinzioni tanto diffuse da essere nella testa di tutti noi? I falsi miti su cibo e alimentazione sana possono avere o meno fondamento scientifico. Ma non sono mai regole universali valide per tutti. Scopriamo perché e come nascono.

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I falsi miti su cibo e alimentazione sana sono spesso punti di vista, credenze popolari, consuetudini

Si tratta di punti di vista, credenze popolari, consuetudini oppure ancora raccomandazioni dettate, talvolta, dal buon senso. Sono punti di vista. Leggendo questo approfondimento scoprirai che gli stessi esperti di alimentazione si trovano spesso in disaccordo tra loro.

Nel momento in cui abbiamo la pretesa di trasformare questi suggerimenti in precetti universali scopriamo che non funzionano per tutti.

Sul nostro Pianeta vivono oltre 7 miliardi e mezzo di persone. Come si può pretendere che esistano delle regole sull’alimentazione che possano valere per chiunque? Nonostante ciò, diversi falsi miti su cibo e alimentazione sana sono diventati, nel tempo, convinzioni radicate. Promosse e caldeggiate anche da professionisti sanitari, dietologi, dietisti e biologi nutrizionisti.

Il problema di molte convinzioni sull’alimentazione è che non sono davvero salutari per tutti

Biologicamente siamo tutti diversi

Vorrei che, intraprendendo questo breve viaggio alla scoperta dei falsi miti su cibo e alimentazione sana, tu tenessi a mente un principio basilare. Biologicamente siamo tutti diversi. Innanzitutto l’uno dall’altro. Perché ci distinguono sesso, età, lavoro fisico e mentale giornaliero, abitudini, luogo geografico di residenza, stili di vita e metabolismo basale. Un termine che indica il minimo apporto di energia necessario ad assicurare le funzioni vitali del tuo corpo quando è sveglio e a riposo.

Inoltre, lo stesso individuo non è mai del tutto identico a se stesso. Cambiamo nel corso degli anni e persino in un breve intervallo di tempo, che può essere pari a un anno, a una stagione o a un singolo mese. Sicuramente hai conosciuto qualcuno che dimagrisce spontaneamente all’arrivo dell’estate (o dell’inverno) senza cambiare abitudini alimentari.

Per non parlare del fatto che i nostri bisogni in termini di cibo mutano man mano che cresciamo e poi invecchiamo. E le nostre esigenze nutrizionali sono diverse, ad esempio, se affrontiamo una gravidanza, una malattia, un cambiamento importante di vita e così via.

Lo stesso individuo non è mai del tutto identico a se stesso, si cambia anche in un breve lasso di tempo. Di conseguenza cambiano le esigenze alimentari

Liberati dalle regole che non valgono per te

Abbandona la convinzione che devi seguire i falsi miti su cibo e alimentazione sana come se fossero una religione. Potrai così lasciarti alle spalle auto costrizioni che ti fanno fare fatica, frustrano i tuoi bisogni reali e forse sono anche dannose per la tua salute.

Se stai leggendo questi miei consigli, molto probabilmente hai (o pensi di avere) dei chili in eccesso, che ti appesantiscono e ti fanno sentire a disagio. Magari segui scrupolosamente diverse regole per “mangiare sano”. Ma non ne hai mai tratto alcun beneficio, o i benefici sono stati davvero pochi. Questo accade perché quelle regole a cui ti sei aggrappato, molto probabilmente, non funzionano per te e per la tua biologia. Scopri quali sono i 5 falsi miti su cibo e alimentazione sana che puoi abbandonare a cuor leggero.

Ovviamente, riconoscere che si tratta di regole arbitrarie, che non possono valere per tutti, non significa che devi fare l’esatto opposto. Semplicemente puoi permetterti di validarle o no. Se non funzionano pe te, puoi trovare una strada migliore per raggiungere il tuo peso forma. E sappi che questa strada non passa dal numero di pasti fissi al giorno o dal divieto assoluto di mangiare cioccolato.

Alcune regole su cibo e alimentazione sana a cui ti sei aggrappato non valgono per te

1 – Bisogna fare 5 pasti al giorno

Quante volte l’hai sentito dire? Da amici, parenti, medici e professionisti dell’alimentazione. Devi mangiare a colazione, pranzo e cena. E a questi pasti principali aggiungere sempre due spuntini, a metà mattina e a metà pomeriggio. Abituarsi a mangiare in questo modo può servire a non sgarrare, evitando di abbuffarsi fuori orario.

Se i pasti giornalieri sono cinque, non dovresti sentire più i morsi della fame. Può quindi diventare più facile consumare porzioni misurate, pesate sulla bilancia, soprattutto la sera. Sicuramente conosci qualcuno che così facendo è dimagrito e continua a mantenere il suo peso forma, seguendo strettamente questo regime alimentare.

Sono consigli utili se ti sei disconnesso dal tuo corpo e dai segnali che ti manda. Funzionano come una stampella per chi non riesce a camminare da solo. E magari sono perfettamente adatti al tuo caso. Troverai però altri professionisti, anche loro esperti di alimentazione, che la pensano in modo diametralmente opposto. Allora chi seguire? Te stesso: impara ad ascoltare i bisogni del tuo corpo.

 

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L’altra faccia della medaglia

La forzatura dei cinque pasti al giorno può creare una sorta di “rumore di fondo”, che impedisce di ascoltare i tuoi reali bisogni nutrizionali. Rendendo difficile il raggiungimento di un’alimentazione intuitiva, spontanea e naturale.

I cinque pasti al giorno rendono più difficile capire quali sono i tuoi reali bisogni nutrizionali

È molto più sano e proficuo, per raggiungere il peso forma, mangiare quando hai fame. Assumendo quello che il tuo corpo ti suggerisce di ingerire. Ti consiglio di provare a saltare dei pasti quando non hai fame e di mangiare a orari diversi, solo quando senti veramente appetito. Così darai l’opportunità al corpo di mandarti dei segnali chiari e potrai allenarti ad ascoltarli di nuovo.

2 – È importante ridurre al minimo il consumo di alimenti tabù

Niente cioccolato e assolutamente niente grassi, soprattutto quelli saturi.

Eppure nel cioccolato ci sono degli elementi, come il triptofano, molto utili al nostro benessere. Grazie a un paio di quadratini di cioccolato fondente possiamo assumere buone quantità di questo amminoacido essenziale, che il nostro corpo non è capace di produrre da solo.

Questo mattoncino è necessario alla sintesi delle proteine e di sostanze biologiche fondamentali come la niacina (o vitamina B12) e la serotonina, chiamata anche ormone del buonumore. La serotonina è coinvolta, in quanto precursore della melatonina, nella regolazione del ciclo sonno-veglia.

La maggior parte degli alimenti tabù contengono in realtà elementi essenziali al tuo benessere

Guerra ai grassi

La lotta ai grassi è ancora più feroce di quella al cioccolato. Soprattutto quando si parla di grassi saturi. Sarebbero loro i responsabili del tuo sovrappeso e di tante patologie cardiovascolari. Magari te ne stai privando da anni. Eppure non riesci comunque a mantenere il tuo peso forma. E se ci pensi conosci sicuramente qualcuno che si abbuffa di grassi, compresi quelli saturi, senza ingrassare di un grammo.

Non ti sto dicendo che da domani devi mangiare uova, bacon e salumi fino alla nausea. Ma che anche i grassi, o meglio i lipidi, sono macronutrienti che hanno proprietà importanti per il tuo benessere.

C’è chi, pur consumando cibi grassi con una certa regolarità, non soffre di patologie cardiovascolari. Se il tuo corpo ti chiede dei grassi, anche saturi, mangiarne non ti farà per forza ammalare. È sempre una questione di bisogni individuali e del momento che si sta vivendo. Il corpo potrebbe averne bisogno, per esempio, per affrontare un clima molto freddo.

Per tua informazione sappi che alimenti come il salmone e le noci, ricchi di grassi insaturi, contengono grandi quantità di omega 3 e omega 6. Sostanze necessarie, tra le altre cose, alla crescita dei bambini e al controllo dello stato infiammatorio che può favorire l’insorgenza di patologie.

Alcuni lipidi sono essenziali per combattere gli stati infiammatori che favoriscono le malattie

3 – Devi abbassare il tuo livello di colesterolo

Parlare dei grassi mi permette di introdurre il terzo dei principali falsi miti su cibo e alimentazione sana. Mi sto riferendo al colesterolo e ai farmaci per abbassarne il livello. Hai dovuto dire addio a formaggi stagionati e semi-stagionati, uova e a tanti altri alimenti perché sui tuoi esami del sangue è apparso un asterisco accanto alla voce che misura HDL, LDL e trigliceridi?

Magari sei solo moderatamente in sovrappeso, o sei al limite alto della tua fascia di normopeso. Eppure il tuo medico ti ha consigliato di metterti a dieta stretta. Inoltre, potrebbe averti prescritto delle pastiglie per abbassare il livello di colesterolo, soprattutto quello di tipo LDL, considerato il colesterolo cattivo.

Sappi però che il colesterolo, oltre a essere una componente fondamentale delle membrane cellulari (il rivestimento delle cellule del nostro corpo), è importantissimo per il buon funzionamento del tuo cervello. Partecipa, tra le altre cose, alla sintesi della vitamina D.

È talmente importante che solo una parte viene reperita dall’alimentazione, la maggioranza del colesterolo nel nostro corpo viene prodotta dal fegato.

Anche nel caso del colesterolo, gli esperti non sono tutti d’accordo. Ci sono professionisti, come i medici Philippe Even e Bernard Debre’ che denunciano la disinformazione sul tema.

Il colesterolo è considerato un nemico della salute, invece è fondamentale per il buon funzionamento del nostro organismo

Perché ce l’abbiamo con il colesterolo?

Negli anni sono cambiati in modo significativo gli standard che definiscono un uomo o una donna a rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Spesso questa valutazione viene effettuata semplicisticamente a partire dall’esame del sangue che valuta il livello di colesterolo.

Una persona che dieci anni fa era considerata sana e non a rischio, oggi viene segnalata come borderline o addirittura a rischio. Dal 2013 al 2018 il numero di individui a cui sono state prescritte le statine è aumentato del 13,3% (rapporto OSMED 2018 di AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco). Si tratta di una terapia anti colesterolo che va portata avanti per tutta la vita.

Eppure l’equilibrio tra colesterolo e salute sembra essere molto più complesso di quello che ci viene raccontato.

La mia è una perplessità. Ogni volta che si combatte ferocemente un’azione del corpo senza cercare di capirne le ragioni, sento un profondo disaggio. È importante ricordare che le scienze mediche sono in continua evoluzione e che quanto viene ritenuto corretto oggi potrebbe non essere considerato valido domani. Inoltre, l’uso di anticolesterolemici ha molti effetti collaterali di diverso tipo.

 4 – Fai una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero

Ecco una regola squisitamente culturale: è persino un proverbio! Sembra essere sensato. Visto che la mattina hai lo stomaco vuoto, perché ti sei appena svegliato, pensi di dover consumare un’abbondante colazione. Così potrai partire con tutte le energie necessarie ad affrontare la giornata. A pranzo puoi ancora mangiare dosi generose, ma a cena devi stare a stecchetto. Perché dopo andrai a dormire e non consumerai le calorie assunte. Semplice e ovvio, eppure…

Mangiare tanto al mattino serve per avere le energie necessarie ad affrontare la giornata? Eppure siamo già carichi grazie alle ore di riposo

Frequentando un corso di cucina naturale, mi è stato condiviso un punto di vista completamente differente. Secondo le indicazioni di Pino Africano, tecnico alimentare fondatore dell’associazione La salute me la mangio, fare una colazione abbondante equivale a mettere sotto carica un telefono che ha già il 100% di batteria. Perché al mattino, dopo una buona notte di riposo, siamo già pieni di energia. Grazie al sonno. Le energie non arrivano solo dal cibo.

Le energie non arrivano solo dal cibo

Forse ti sarà capitato, dopo una notte in cui non sei riuscito a riposare, di svegliarti con più appetito del solito. Al mondo esistono persone che fanno colazioni da re, pranzi da principi e cene da poveri e mantengono tranquillamente il proprio peso forma. Mentre altre seguono la stessa regola e sono in sovrappeso. Questo accade perché questa convinzione popolare, che potrebbe anche avere alcuni fondamenti scientifici, non è una regola universale.

 5 – Pesa tutto quello che mangi e mangia sempre le giuste quantità

Quante diete, varie ed equilibrate, impongono di pesare tutto quello che mangi? Non solo per contenere le calorie. Questi regimi alimentari si basano sul principio che devi consumare una certa quantità di proteine, lipidi, carboidrati eccetera.

Hai seguito alcune diete nella tua vita? Almeno una ti avrà costretto a usare quotidianamente la bilancia. Molto probabilmente ti sarà capitato di vivere la frustrazione di avere ancora fame a fine pasto. Oppure, ancora peggio, di essere sazio e fissare il cibo nel piatto. Immagino che ti sarai sforzato di finire tutto, per rispettare la dieta.

Dov’è l’errore? Non è possibile sapere di quali quantità e qualità di cibo hai bisogno partendo solo dalla tua età, dal tuo lavoro e dal tuo sesso. Ci sono molte altre variabili in gioco. Inoltre quantità e qualità di cibo di cui hai bisogno non sono mai le stesse, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana.

Quantità e qualità di cibo di cui hai bisogno non sono mai le stesse, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana

Dimagrire senza diete è possibile

Leggendo le mie parole forse stai provando emozioni contrastanti.

Da una parte sei felice, perché puoi finalmente abbandonare alcune regole alimentari che ti stavano strette. Senza sentirti in colpa.

Dall’altra ti starai chiedendo: se non seguo regole e regimi alimentari controllati, allora come faccio a raggiungere il mio peso forma? Sappi che dimagrire senza diete è possibile.

Grazie al Metodo della Bioconsapevolezza, che ho sviluppato in oltre vent’anni di pratica delle medicine complementari (e non), potrai scoprire una via per raggiungere il tuo peso forma e anche per mantenerlo. Dicendo addio al terribile effetto yo-yo che porta a perdere peso per poi riguadagnarlo con gli interessi e alla frustrazione di stare sempre a dieta.

E ho una buona notizia per te! Liberandoti dai dogmi dei falsi miti su cibo e alimentazione sana hai compiuto un primo passo verso il tuo peso forma.

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Sonno ristoratore: il segreto della fase REM

Sonno ristoratore: il segreto della fase REM

Un sonno ristoratore ti aiuta a vivere meglio in molti sensi. Non serve solo a riposarsi per svegliarsi ogni mattina pieni di vigore fisico e di buon umore. È fondamentale per costruire un futuro migliore, letteralmente, notte dopo notte.

La fase REM, quella che comunemente consideriamo la più profonda, durante la quale i sogni prendono forma, racchiude un potenziale incredibile che ha conseguenze importanti sulla tua vita, a breve e a lungo termine.

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Hai mai sentito il detto la notte porta consiglio? Molto probabilmente sì ma scommetto che non sai che questo modo di dire ha un fondamento scientifico.

La notte porta consiglio non è solo un modo di dire

Il sonno ristoratore può restaurare, o meglio dare vita, a un futuro più roseo e luminoso, pieno di salute e benessere. Ma facciamo un passo indietro.

Il sonno ristoratore ha il potere di plasmare un futuro migliore

Sonno ristoratore: oggi ne abbiamo ancora più bisogno

In questo momento storico, in cui il presente è pieno d’incoerenza e il futuro è così incerto, molti si sentiranno impotenti e smarriti. Non solo a causa dell’epidemia di Covid-19 ancora in corso, ma anche per la sua gestione e perché economia e società stanno vivendo una crisi profonda a livello mondiale.

Una situazione che, pur essendo esplosa con forza col nuovo coronavirus, ha radici ramificate che hanno iniziato a crescere ben prima di quest’anno, ormai giunto al termine.

In questo periodo funestato da incertezze e paure puoi agire in prima persona per promuovere un futuro migliore

Ecco perché ci tengo particolarmente a darti delle informazioni preziose per conoscere te stesso e scoprire (o riscoprire) un potenziale immenso e innato che è già tuo. Questo potenziale, che tutti noi abbiamo, può permetterti di creare un futuro vitale e luminoso per te, i tuoi cari, la collettività intera. La chiave sta proprio nel sonno ristoratore e nella notte che porta consiglio.

La fase REM racchiude un immenso potenziale che tutti noi abbiamo, dobbiamo solo aiutarlo ad agire

La notte porta consiglio

Ho scoperto che il detto la notte porta consiglio ha un fondamento scientifico quando, più di 10 anni fa, ho trascorso dodici giorni con Jean Pierre Garnier Malet studiando alcuni concetti di fisica classica e fisica quantistica. E approfondendo il principio di indeterminazione di Heisenberg, la relatività e la dilatazione dei tempi, equazioni, teorema di Pitagora, filosofia greca e metafisica. Ma forse ora ti ho spaventato!

Sono materie e argomenti molto complessi, che richiedono anni di studio per essere compresi a fondo. Non ti chiedo quindi di riaprire il libro di fisica delle superiori per cercare in minima parte di raccapezzarti su quanto sto per dirti.

Il mio intento è un altro. Voglio condividere con te l’essenza di questi fondamenti, non tutta la teoria che c’è alla loro base. Ecco perché non ti propinerò nessuna formula ma parleremo di sonno ristoratore, notte che porta consiglio e fase REM. In modo concreto, così che tu possa applicare subito alcuni consigli pratici.

Le basi scientifiche del segreto racchiuso nella fase REM sono molto complesse. Se vuoi capirle a fondo puoi approfondire studiando la fisica quantistica

Hai voglia di studiare le basi scientifiche delle teorie di J.P. Garnier Malet? Ti consiglio di farlo direttamente con lui, sui suoi libri. Iniziando ad esempio da Cambia il tuo futuro attraverso le aperture temporali. Quando la scienza scopre una verità dimenticata: il nostro doppio. Puoi anche iniziare, per farti un’idea, dai video che si trovano su Youtube.

 Il tuo inconscio lavora tutte le notti

Partiamo da una buona notizia: una parte di te lavora ogni notte per crearti un futuro che sia il migliore possibile. Lo fa senza che tu ne sia consapevole, è un processo inconscio. Questa parte di te che lavora sul futuro è molto evoluta e potente, perché applica le Leggi della fisica quantistica ed è in contatto con l’intero Universo. Sa viaggiare nello spazio e nel tempo ed è molto equilibrata e luminosa. Si tratta della parte di te che J.P Garnier Malet chiama il Doppio.

Una parte di te, chiamata il Doppio, lavora ogni notte, durante la fase REM, per creare un futuro migliore

 Pensiero e futuro potenziale

Prima di addentrarmi nelle spiegazioni voglio fornirti alcune informazioni di base che possono farti da guida lungo questo percorso, che unisce il sonno ristoratore a un futuro di salute e benessere. Anche perché, forse, stai esplorando questo mondo per la prima volta. In parte te ne ho già parlato, ad esempio quando abbiamo ragionato sul potere del dialogo interiore. Ogni pensiero crea un futuro potenziale.

 Se ogni pensiero crea un futuro potenziale quello che pensi ha il potere di cambiare la tua vita

Ognuno di noi ha un solo passato e un solo presente: sono definiti e unici. Il futuro invece è indefinito. Aspettando che un futuro diventi il nostro presente, esistono tanti futuri potenziali che si realizzeranno o meno. Si tratta di un concetto intuitivo, sul quale però, molto spesso, non ci soffermiamo a ragionare.

Forse ti capita frequentemente di pensare che sei impotente, che il percorso è già tracciato? Riesci mai a concentrarti sul fatto opposto, ovvero che il futuro si dirama in molteplici direzioni e puoi plasmarlo perché ti sia amico?

Mentre passato e presente sono unici, di futuri potenziali ne esistono molti

Pensi quindi sarai

I diversi futuri potenziali prendono vita attraverso i tuoi pensieri. Se formuli un pensiero di guarigione, di successo, di libertà o di pace crei un futuro potenziale di guarigione, successo, libertà, pace.

Quando invece formuli un pensiero di morte, fallimento, malattia, dramma, peggioramento dello stato di salute o di quello sociale, crei un futuro potenziale che di conseguenza porterà a morte, fallimento, malattia, eccetera.

Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro possibile in cui ti preoccuperai ancora di più. Potenzialmente succederà il peggio. Se invece ti entusiasmi, nutrendo la speranza in una vita migliore ricca di sorprese e felicità, darai vita a un futuro potenziale in cui il tuo entusiasmo crescerà ulteriormente.

Saper gestire le proprie emozioni e i propri pensieri è indispensabile per la tua salute e il tuo benessere, quello di oggi e quello di domani. Vediamo ora nel dettaglio come ottimismo e pessimismo si intrecciano con il potere di un sonno ristoratore e il segreto della fase REM.

Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro in cui ti preoccuperai ancora di più

Un sonno operoso

Il nostro sonno è composto da cicli di circa 90 minuti. Durante ogni ciclo, dopo un rallentamento progressivo dell’attività cerebrale e fisica, vivi una fase molto speciale del sonno, chiamata fase paradossale o REM (Rapid Eye Movement). È caratterizzata da un’immobilità profonda del corpo alla quale si contrappone un’attività cerebrale intensa, paragonabile a quella che sperimentiamo da svegli.

Secondo Garnier Malet, questo è il momento in cui vengono esplorati tutti i futuri potenziali che hai creato. Ecco il segreto della fase REM. Avere la possibilità di esplorare questi futuri potenziali permette di cogliere informazioni utili a realizzare quelli positivi.

Durante la fase REM il tuo Doppio esplora i futuri possibili e raccoglie informazioni per realizzare quelli positivi

Trasforma il pessimismo grazie al pensiero positivo

Per fare in modo che la notte porti consiglio davvero e il sonno ristoratore sia utile a creare un futuro luminoso è importante che tu concentri la tua attenzione nella direzione giusta. Abbiamo sottolineato come ogni pensiero possa creare un futuro potenziale. La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali.

Ecco perché è importante che tu comprenda a fondo l’utilità di cancellare i tuoi pensieri negativi. Se sei un pessimista accanito o stai passando un periodo difficile, ti do un compito: dare vita almeno a un pensiero positivo e luminoso al giorno, da coltivare nei momenti bui e difficili.

La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali

Basta un pensiero positivo? Sì, perché quel pensiero potrà creare un futuro potenziale positivo. Durante la notte il tuo Doppio avrà modo di esplorarlo e riceverai le informazioni e le intuizioni necessarie a permettere la sua realizzazione.

Vibrazioni alte: cosa sono e come funzionano

Per evitare di creare futuri potenziali negativi, quello che puoi fare è nutrire vibrazioni alte, tutte le volte che puoi. Cosa significa? Ogni giorno hai la possibilità di alimentare emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta: l’amore e la gratitudine, ma anche la gioia, l’entusiasmo, la benevolenza, la fede nel futuro, la fiducia in sé e nei propri desideri, eccetera.

 Amore, gratitudine e gioia sono emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta

Coltivare la gratitudine significa ringraziare per tutto ciò che di buono vivi nella tua esistenza. Ad esempio l’abbondanza di ossigeno, di luce, un tetto sopra la testa, gli affetti, l’acqua corrente in casa, un letto confortevole, la possibilità di vedere, sentire i suoni, camminare, respirare, la bellezza di un tramonto, la maestosità di un albero e così via.

Scegli con cura il contesto che ti circonda

Come puoi immaginare, è pericoloso essere circondati da informazioni drammatiche che nutrono la paura, la rabbia, il dubbio, la confusione o l’incoerenza. Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo.

Con questo invito mi riferisco alle persone di cui ti circondi ma anche ai canali di informazione o di svago. Per esempio, rifletti su quali tipi di trasmissioni e di film guardi abitualmente. Ogni volta che vedi o senti qualcosa, senza accorgertene del tutto, ci rimugini su: formuli pensieri. Di conseguenza crei dei futuri potenziali che il tuo Doppio andrà a esplorare durante il sonno.

Comprendi ora l’importanza di lasciarsi ispirare da persone equilibrate, amorevoli, pacifiche ed evitare fonti di informazione nocive e pessimiste?

Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo

Immagina il futuro che desideri

Perché si realizzi il futuro che desideri, lo devi immaginare. Ti invito a sognare in grande. Puoi esagerare liberamente nell’immaginare un mondo di pace, condivisione, rispetto, una società libera ed equa, un pianeta dove ognuno possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.

Sogna in grande: è il modo migliore per dare vita a un futuro luminoso

Man mano che procedi con l’allenamento, sarai in grado di creare, durante la giornata, più futuri potenziali positivi. Saranno esplorati ed elaborati durante la notte dal tuo Doppio, la parte inconscia di te “competente in materia”. Da questa elaborazione nasceranno informazioni che sono sempre inconsce ma che ispireranno drasticamente le tue azioni concrete. In questo modo realizzerai quei futuri potenziali che sono più utili e positivi.

Un pensiero benefico adatto al periodo

Voglio suggerirti un pensiero che può aiutare noi tutti a uscire al più presto da questo periodo storico, caratterizzato dalla perdita di tante libertà e da una grande tensione collettiva.

Prova concretamente a immaginare, in un futuro vicinissimo, di poter incontrare altre persone di qualunque età in totale libertà, abbracciarle con serenità e affetto. Immagina poi di andare a ballare in luoghi affollati e guardare per strada i sorrisi di adulti e bambini, sereni e gioiosi. Includi in questi pensieri un senso di benessere ed equità. Osa immaginare e sentire in ogni tua cellula pace e prosperità per tutti.

Cura il tuo modo di addormentarti

Oltre a prenderti cura dei tuoi pensieri, dando loro la massima priorità, c’è un altro aspetto a cui fare attenzione: il momento in cui ti addormenti. Cosa succede di solito quando vai a letto? Come ti comporti?

Per avere accesso con successo all’elaborazione dei tuoi pensieri e dei tuoi futuri potenziali, eliminando quelli dannosi in favore dei futuri positivi, devi vivere e sentire una vibrazione energetica alta nel momento dell’addormentamento.

Come agire concretamente

Siccome il momento dell’addormentamento è fondamentale per favorire un intervento benefico del tuo Doppio quantico, voglio darti un breve protocollo da seguire. Puoi metterlo in atto facilmente tutte le sere.

Il momento dell’addormentamento è importantissimo per favorire l’intervento positivo del Doppio quantico

  1. Per prima cosa fai mente locale sulla giornata vissuta e riconosci i momenti in cui hai avuto pensieri di preoccupazione, ansia, rabbia, odio, giudizio negativo su te stesso e gli altri, eccetera.
  2. Poi emetti il desiderio o l’intento che i potenziali negativi creati vengano cancellati.
  3. Quindi fai l’elenco dei tuoi problemi e affidali al sonno. Se vuoi, puoi elencare pure le soluzioni che desideri per ciascun problema, ma questo dettaglio non è necessario. Il tuo inconscio conosce soluzioni ottimali che la tua mente conscia non può nemmeno immaginare. Non ha bisogno di suggerimenti!
  4. Tuffati nel sonno con la fiducia naturale che ha un bambino: sicuro del risultato.
  5. Lasciati pervadere dalla gratitudine e dal sollievo per il lavoro prezioso che farà il tuo Doppio durante il sonno. Il Doppio quantico ha capacità immense in confronto alla tua mente conscia.

Puoi scegliere di fare in questo momento l’esercizio della gratitudine: trovare 100 cose, situazioni, persone, per le quali dire grazie. Una scelta di questo genere, oltre a creare futuri potenziali ricchi di gratitudine, ti aiuta a sperimentare un livello di vibrazione alta e uno stato di addormentamento idoneo a dare il migliore sostegno possibile alla creazione di un futuro luminoso.

Il giorno dopo un sonno ristoratore

Se segui questi consigli ti sveglierai con intuizioni e desideri che possono guidarti verso la realizzazione di un futuro migliore per te e per gli altri. I consigli che arrivano dal Doppio regalano sempre una gioia intensa. Nell’antichità, i Greci parlavano di teoforia: gioia che viene da Dio.

Questa sensazione che il tuo corpo sente nel profondo di ogni sua cellula non ti farà sbagliare mai. È una felicita istintiva. Le intuizioni che ricevi quando sei in questo stato sono sempre le migliori: seguile con piena fiducia.

I consigli che arrivano dal Doppio regalano una sensazione di gioia intensa

Soffri di insonnia? Dormi male e pensi che questo possa influire negativamente sul lavoro del tuo Doppio quantico? Prova ad approfondire l’argomento leggendo il mio articolo sui disturbi del sonno.

Creare un futuro luminoso

Connetterti al tuo Doppio quantico, che alcuni chiamano anche Sé Superiore, permette di allearti con una parte di te caratterizzata da una forza incomprensibile e inafferrabile per la mente razionale.

La connessione con il Doppio consente di liberare un potenziale che cancella all’istante i futuri negativi, creando invece il futuro luminoso desiderato. Ecco in quali termini il destino è plasmato dai nostri pensieri. Non esiste la predestinazione: un futuro può sostituirne un altro, istantaneamente, in qualunque momento.

Quello che chiamiamo il destino di una persona può cambiare direzione da un giorno all’altro grazie a un pensiero positivo e a un buon addormentamento. Un sonno ristoratore durante il quale il Doppio può fare il suo lavoro.

Il destino è plasmato dai nostri pensieri

Grazie agli esercizi che ti ho proposto e alle indicazioni che ti ho dato, giorno dopo giorno e notte dopo notte, il presente si trasforma e diventa sempre più luminoso.

La responsabilità e il potere di ciascuno di noi

Tutti insieme, come piccole gocce che formano un grande oceano, possiamo contribuire, nel silenzio tranquillo delle nostre case, all’equilibrio del pianeta e dei sui abitanti e alla creazione di un futuro luminoso.

Ciascuno di noi può assumersi la responsabilità e l’impegno di curare i propri pensieri durante la giornata e lo stato emotivo al momento dell’addormentamento. Così da assicurarsi un sonno ristoratore ricco di futuri potenziali positivi, da esplorare grazie al nostro Doppio durante la fase REM.

Oltre a immaginare i cambiamenti personali che desideri, ti propongo di connetterti ogni giorno al pensiero di un mondo ricco di pace, rispetto, condivisione, baci e abbracci liberi, in tutta sicurezza. Una realtà più equa e serena nella quale ogni essere vivente possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.

Come suggeriva Pitagora nei Versi d’oro: “Abituati a controllare il tuo sonno… Non accogliere il sonno sotto la dolcezza dei tuoi occhi prima di aver esaminato ciascuno dei tuoi atti del giorno”. E lo scriveva oltre quattro secoli prima di Cristo.

Se soffri di disturbi del sonno e questo ti impedisce un addormentamento sereno puoi provare a seguire il mio video corso Sonno è salute o iscriverti a uno dei miei incontri online sul tema.

Liberarsi dal mal di testa: cosa fare per raggiungere l’obiettivo

Liberarsi dal mal di testa: cosa fare per raggiungere l’obiettivo

Liberarsi dal mal di testa, per chi ne soffre, sembra un sogno irrealizzabile, un desiderio da affidare al genio della lampada o alla bacchetta magica di una fata delle fiabe.

Probabilmente sei abituato ad alleviare i sintomi del mal di testa ricorrendo a uno o più farmaci. Forse, nel corso degli anni, hai scoperto che medicinali dapprima efficaci sono diventati utili quanto un bicchiere d’acqua. Sei dovuto passare a rimedi più drastici. Antinfiammatori e analgesici potenti che talvolta ti costringono ad accettare fastidiosi effetti collaterali.

Se soffri di mal di testa è possibile che col passare degli anni tu sia stato costretto a usare farmaci sempre più pesanti per il tuo corpo

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Probabilmente, dopo una serie di test ed esami, ti sarai rassegnato ad accettare il mal di testa come un disturbo ricorrente nella tua vita. Un dolore che spesso ha origini dubbie e non si può guarire, ma solo attenuare di volta in volta, in attesa che passi.

Se ti riconosci in questa descrizione ho una buona notizia per te: liberarsi dal mal di testa è possibile. È importante però capire qual è la causa scatenante del tuo malessere, partendo dall’osservazione attenta del tuo problema. Devi iniziare, come spesso suggerisco ai miei pazienti, dall’impegno a conoscere te stesso. In questo caso il primo passo è quello di analizzare da vicino il sintomo, o meglio l’insieme di sintomi che, immagino, ti tormentano di frequente.

Un malessere molto diffuso

Secondo i dati divulgati nel 2018 dalla Società italiana di neurologia (Sin) e dall’Associazione neurologica Italiana per la ricerca delle Cefalee (Anircef), il mal di testa colpisce 26 milioni di italiani. Viene considerato tra le prime dieci cause al mondo di disabilità.

Non sei solo: il mal di testa colpisce circa 26 milioni di italiani

Il mal di testa è una condizione molto frequente che può dipendere da cause anche molto diverse tra loro. Talvolta capita che l’origine sia facile da identificare. Più spesso, pur indagando a fondo attraverso test ed esami, l’unica traccia evidente del problema resta il dolore. In questi casi si parla di cefalea primaria e di solito i medici riescono ad aiutarti solo trattando i sintomi. Dispiaciuti, ti suggeriscono di imparare a conviverci. Di conseguenza tu rinunci alla speranza di liberarti dal mal di testa.

Il mal di testa è una condizione frequente che può dipendere da cause molto diverse tra loro

Il punto di vista della medicina convenzionale

In medicina convenzionale si ha l’abitudine di curare le persone a partire da una diagnosi. Questo significa che si registra la presenza di alcuni sintomi, si fanno delle indagini (come l’esame clinico, gli esami del sangue eccetera) e si abbinano i risultati a un’interpretazione.

L’intento è quello di comprendere le cause e le caratteristiche dell’alterazione dei tuoi meccanismi fisico-chimici, necessari a preservare l’equilibrio dell’organismo. Lo scopo è appunto quello di arrivare a una diagnosi, che identifica una malattia. Fare una diagnosi significa letteralmente individuare la sede o la natura di una malattia.

Fare una diagnosi significa individuare la sede o la natura di una malattia

Talvolta, però, pur osservando un insieme di sintomi, attraverso l’approccio puramente fisico-chimico non si arriva a una diagnosi delle cause dell’alterazione. Né ai meccanismi che hanno portato alla comparsa dei sintomi. A questo punto, osservato lo squilibrio, si cerca di combattere la reazione anomala dell’organismo con le armi a disposizione: farmaci, chirurgia eccetera. Ma combattere il proprio corpo può essere controproducente.

Spesso non si arriva alla diagnosi delle cause che portano all’insorgenza dei sintomi

A cosa serve una diagnosi?

La diagnosi serve a identificare punti comuni in situazioni molto variabili, uniformando sintomi e risultati di laboratorio. Mettendoli per così dire sotto uno stesso cappello. Etichettare la problematica è utile per mettere a punto dei protocolli terapeutici.

Spesso, quest’approccio comporta la perdita dell’opportunità, da parte dei medici, di cogliere l’unicità dell’individuo che hanno di fronte. Ci ritroviamo a curare una cefalea e non la persona che abbiamo di fronte e che soffre di mal di testa.

Nella mia esperienza, le diagnosi costringono frequentemente i medici ad accettare compromessi e forzature. Si cerca di far rientrare la situazione del singolo paziente (ricca, articolata e unica) nello stampo necessario ad attivare il protocollo di cura previsto dal sistema diagnostico.

Le diagnosi possono costringere i medici ad accettare compromessi e forzature

Capita più spesso di quanto si pensi che alcuni sintomi, che dovrebbero essere rilevati per accertare una certa diagnosi, manchino del tutto. Oppure che ce ne siano di nuovi e diversi, che non rientrano nel quadro di quella malattia o sindrome. O ancora succede che la situazione del paziente evolva diversamente dalle attese.

Uno sguardo diverso alla malattia

Quando vogliamo comprendere davvero il messaggio inviato dal corpo del nostro paziente, come medici dobbiamo mettere da parte le etichette e tornare ad analizzare nuovamente ogni sintomo. Si tratta di un principio alla base dell’approccio di cura che ho sviluppato nel corso di venticinque anni di professione, il Metodo della Bioconsapevolezza.

È importante mettere da parte le etichette e analizzare con attenzione tutti i sintomi di ogni nuovo caso

Propongo anche a te di fare la stessa cosa. Metti da parte temporaneamente eventuali diagnosi mediche, che hanno dato un nome e un cognome al tuo mal di testa. Osserva con occhi nuovi quello che ti accade ogni volta che la testa ti fa male. È necessario a compiere il primo passo per liberarsi dal mal di testa.

Osserva con occhi nuovi quello che ti accade ogni volta che la testa ti fa male

Anche il mal di testa è un messaggio dal corpo

Sappi che il tuo mal di testa rappresenta il risultato di un’azione messa in campo dal tuo corpo, in risposta a una precisa situazione o stato. Come accade per molte altre problematiche, tra cui il sovrappeso o l’insonnia, si tratta di un messaggio dal corpo, che può essere diverso e specifico per ogni persona.

Non solo: è possibile che tu soffra di attacchi di mal di testa differenti a seconda dei momenti. Ogni tipo di mal di testa ti porta un messaggio specifico.

Il mal di testa rappresenta il risultato di un’azione messa in campo dal tuo corpo, in risposta a una precisa situazione

Cosa fare fin da subito per liberarsi dal mal di testa

Come medico, di fronte a un paziente che lamenta mal di testa frequenti, so che è necessario un colloquio approfondito (o più colloqui) per indagare sia i suoi sintomi, sia il suo passato e il contesto che vive abitualmente. Solo così possiamo avvicinarci insieme a una soluzione. Con questo articolo ti voglio indicare una strada da percorrere per liberarsi dal mal di testa.

Sai già che hai bisogno di essere seguito da vicino? Consulta il calendario dei miei eventi. Organizzo regolarmente degli incontri online sul tema.

Osserva bene il tuo mal di testa

Ti propongo di osservare il tipo di mal di testa che presenti con grande attenzione.

  1. Parti dalla sua localizzazione: interessa tutto il capo o è circoscritto a una specifica area della testa? Se è un’emicrania, ovvero affligge metà del cranio, è a destra o a sinistra? Potrebbe essere un mal di testa a casco, a cerchio, oppure ancora occipitale o frontale.
  2. A questo punto chiediti quale tipo di dolore senti. È un male che pesa, picchia, stringe, brucia, pulsa? Potresti descriverlo come una morsa?
  3. In quale modo puoi attenuare il dolore? Grazie al riposo, al buio, al movimento, al silenzio, al freddo, al caldo, al massaggio, a un farmaco preciso? Se più farmaci funzionano, a quale famiglia appartengono?
  4. Cosa peggiora il mal di testa? Il freddo, il caldo, il rumore, la luce, il movimento, il vento, gli sforzi fisici? O magari massaggiare la parte dolente o toccarla accresce il dolore?
  5. Da quali altri sintomi è accompagnato il tuo malessere? Nausea, vomito, lampi di luce, sensazione di abbagliamento, rigidità del collo, o magari formicolio al livello di braccia o gambe…

Il tipo di mal di testa che ti affligge è recidivante? Osserva se di solito si presenta dopo un periodo di stress importante o proprio durante una situazione di tensione.

C’è poi un’altra domanda fondamentale per me, necessaria all’approccio della Bioconsapevolezza. Quando hai iniziato ad avere mal di testa? A quale età e in quali circostanze?

Chiediti a quale età e in quali circostanze hai iniziato ad avere mal di testa

Tre categorie di mal di testa

Ora che hai osservato bene i tuoi sintomi, per semplificare dividiamo in tre grandi categorie i diversi tipi mal di testa. Esiste cioè un mal di testa caldo, un mal di testa freddo e un tipo di mal di testa che definiamo misto. In questa occasione voglio concentrarmi sul più frequente e diffuso, il mal di testa caldo.

Il mal di testa caldo è quello più frequente e diffuso

Carta d’identità del mal di testa caldo

 Il mal di testa caldo presenta alcune caratteristiche ben precise. Lo puoi riconoscere perché migliora quando:

  • applichi del freddo sulla parte dolorante
  • riposi isolandoti al buio, al silenzio, evitando ogni stimolo
  • il dolore diminuisce fino a passare assumendo antinfiammatori (FANS e farmaci cortisonici per esempio)

Arriva a tormentarti, di solito, dopo un periodo di tensione. Magari sei appena uscito da una situazione stressante, ed ecco che compare il mal di testa caldo. È legato al momento di rilassamento che vivi una volta sciolta la tensione. Paradossalmente, durante il periodo di tensione non ci sono sintomi.

Nella forma più intensa, quando si affronta il mal di testa caldo si ha bisogno di stare a letto, a riposo assoluto, in un ambiente buio e silenzioso. Possiamo distinguere due tipologie principali di mal di testa caldo a seconda della sua localizzazione e del tipo di vissuto che l’ha provocato.

Prima variante di mal di testa caldo

Il dolore che percepisci è spesso dovuto alla compressione alla base dei nervi che attraversano le prime vertebre cervicali. La localizzazione è generalmente occipitale, con tensione cervicale. Il mal di testa caldo può comunque anche colpire l’insieme del cranio, a casco. Il tipo di dolore è pulsante, persistente, tende a pesare e comprimere. Puoi sentire come una fascia o un cerchio che ti stringono la testa. Quando tocchi il cranio però, non aumenta il livello di dolore.

Cosa ti sta succedendo?

Come ogni sintomo, questo mal di testa arriva dopo un tipo di vissuto specifico. Il mal di testa caldo con tensione cervicale si presenta dopo una situazione di stress nella quale non ti sei sentito all’altezza. Magari hai pensato di non essere abbastanza in gamba per affrontarla. Potresti esserti sentito costretto a sottometterti a un’autorità senza riuscire a fare valere la tua posizione.

Il dolore compare a causa di un processo infiammatorio che accompagna il rilassamento. Può svilupparsi a partire da qualche minuto fino a circa 6 ore dopo essere usciti dalla situazione di stress. Quando ti assale la mattina al risveglio, per esempio, va ricondotto a una situazione avvenuta poco prima di addormentarti.

Il messaggio dietro al dolore

Il sintomo doloroso ti informa del fatto che la situazione di stress e disagio è superata. L’impegno stressante che non credevi di poter affrontare è concluso, sei riuscito a portare a termine l’incarico per il quale temevi di non essere all’altezza.

Se il mal di testa è recidivante, ti informa che hai un modo auto-svalutante di vivere alcune situazioni. Sei poco sicuro del tuo valore e hai una bassa autostima? Quanto è importante per te esser giudicato capace e all’altezza?

Il tuo mal di testa racconta che vivi spesso le situazioni svalutandoti

La direzione per guarire

Per guarire dal tuo mal di testa devi recuperare la convinzione e la tranquillità di essere all’altezza delle situazioni che vivi, esattamente così come sei. Quello che sappiamo fare e che siamo ha un valore. Ma anche ciò che non sappiamo fare e che non siamo ha una sua importanza.

Liberati dal bisogno di paragonarti agli altri o a un modello esterno. Lascia perdere l’obiettivo di essere all’altezza di una persona o di una situazione. Ti propongo di focalizzarti sul piacere di essere la migliore espressione di te stesso. L’obiettivo diventa scoprire ed esprimere la tua unicità, i tuoi talenti, le tue abilità speciali. La meta è riconoscerti come un dono per gli altri e per l’Universo.

Recupera la convinzione e la tranquillità di essere all’altezza delle situazioni che vivi esattamente così come sei

Il secondo tipo di mal di testa caldo

Il dolore, in questo caso, sembra interessare direttamente l’osso del cranio e peggiora con la pressione. Compare generalmente dopo che, per un motivo o per l’altro, ti sei sentito stupido o non abbastanza capace intellettualmente. Quando superi il momento svalutante e torni a sentirti adeguato intellettualmente, ecco che il mal di testa colpisce.

Un contesto in cui può facilmente prendere radice questa svalutazione, per esempio, è quello scolastico. Il nostro sistema educativo convenzionale si basa fondamentalmente sulle valutazioni, in forma di voto.

È un sistema che promuove l’intelligenza linguistica e logico-matematica svalutando le altre forme di intelligenza. A scuola, se non ottieni buon voti, vieni facilmente etichettato come poco intelligente.

Ho osservato che, paradossalmente, i bambini che hanno mal di testa sono spesso molto intelligenti per la loro età. Lo stress che vivono, di frequente, non deriva da un reale problema di intelligenza. Il loro riferimento, nei confronti del quale non si sentono all’altezza, è spesso un fratello o una sorella maggiore. Difficile “competere” con qualcuno che ha 5 o 7 anni in più, per esempio.

Oltre agli allievi, anche gli insegnanti degli ordini superiori possono vivere lo stress di non essere all’altezza. Possono temere di essere incapaci di rispondere alle domande degli studenti.

In una situazione del genere il mal di testa può svegliarsi alla fine delle lezioni, quando finalmente si torna a casa.

Il nostro sistema scolastico può favorire l’insorgenza del mal di testa caldo

Un problema che affligge di più le donne

Questo mal di testa caldo interessa prevalentemente gli individui di sesso femminile. Credo possa dipendere dal fatto che, a causa della società patriarcale in cui viviamo, c’è nella memoria collettiva di genere una svalutazione intellettuale della bambina e della donna.

In passato le femmine non avevano neppure accesso all’istruzione. Non avevano diritto di voto, dovevano fare le madri, le casalinghe, o dare piacere all’uomo con la propria bellezza, stando zitte e quiete.

Per liberarsi dal mal di testa, ancora una volta, bisogna rivalutare se stessi. Impara ad apprezzare le tue capacità intellettive. Indipendentemente dal tuo quoziente intellettivo, dal tuo grado di istruzione e dalle tue capacità intellettuali. Chi sei e quello che il tuo cervello sa fare è giusto, va bene. È perfetto per esprimere appieno la tua peculiarità.

Per liberarsi dal mal di testa caldo bisogna rivalutare se stessi

Ora hai le informazioni essenziali per comprendere il messaggio del mal di testa caldo. Niente ti impedisce ovviamente, intanto che ripristini la tua autostima, di prendere un farmaco per alleviare il dolore, mentre affronti il percorso su te stesso per liberarsi dal mal di testa. Integrando diversi approcci e punti di vista complementari potrai beneficiare dei vantaggi di ognuno.

L’integrazione di diversi punti di vista aumenta salute e benessere

Vuoi approfondire l’argomento per scoprire di più sul tuo mal di testa e comprendere quale messaggio ti sta mandando il tuo corpo? Iscriviti a uno dei miei incontri online sul tema.

Biokinesiologia cos’è e come impararla

Biokinesiologia cos’è e come impararla

La Biokinesiologia è uno strumento che può essere di grande aiuto a tutte le persone che vogliono intraprendere un percorso di salute e benessere. Ideata da Corinne Dewolf, la Biokinesiologia® è essenzialmente il risultato dell’integrazione di due discipline, la Biopsicogenealogia e la Kinesiologia.

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I principi base della Biokinesiologia

Tutti abbiamo le competenze naturali necessarie a vivere bene. Il potenziale per sopravvivere, proteggersi, relazionarsi, integrarsi in un gruppo, tutelare un territorio. Ma anche il potenziale per capire e farsi capire, prendere possesso del proprio posto, farsi rispettare, trasmettere la vita, dare, ricevere eccetera.

A volte esiste un blocco che ci impedisce di esprimere questo potenziale, blocco compensato dal nostro corpo che sviluppa per reazione sintomi e patologie.

La Biokinesiologiautilizzando il test muscolare d’investigazione, permette di attingere informazioni direttamente dall’inconscio personale e famigliare. Il test muscolare consente di scoprire e liberare le memorie personali e genealogiche, alla radice dei blocchi.

Come funziona una seduta di Biokinesiologia?

Dopo un colloquio iniziale per individuare la problematica della persona che si ha di fronte, si cerca il potenziale biologico da rinforzare. Grazie al test muscolare detto kinesiologico possiamo interrogare il corpo attingendo alle memorie cellulari. Si ottengono così delle risposte del tipo Si/No, che guidano il terapeuta nel percorso.

Il test muscolare ci permette di misurare, all’inizio dell’incontro, il livello di stress legato al problema. Questo livello di stress è espresso in percentuale ed è il punto di partenza di riferimento.

Risalire la linea del tempo

Poi, iniziando dal presente, si risale la linea del tempo. Percorrendo via via il passato personale e poi quello genealogico. Il corpo porta il terapeuta alle emozioni bloccate prioritarie e dominanti. Quelle che impediscono specificamente l’espressione del potenziale biologico individuato all’inizio dell’incontro.

A partire da un elenco di correzioni possibili, per ogni emozione bloccata prioritaria, viene individuato il metodo migliore a sciogliere il blocco. La collaborazione col corpo permette di risanare ferite, anche inconsce, personali e genealogiche.

La collaborazione col corpo permette di risanare ferite, anche inconsce, personali e genealogiche

Alla fine dell’incontro, si testa la percentuale di stress rimanente legato al problema-focus. Il che permette di valutare l’efficacia dell’intervento. Generalmente il livello di stress diminuisce drasticamente. Quando il potenziale biologico è finalmente liberato, quello che per la persona sembrava difficile diventa naturale e spontaneo.

La Biokinesiologia funziona per gli animali?

La biokinesiologia è uno strumento molto utile anche per aiutare gli animali.
Gli animali non possono collaborare al test kinesiologico. Quindi è necessaria la presenza di una persona che, dopo una preparazione specifica, possa fare da tramite tra terapeuta e animale da aiutare. L’incontro poi può proseguire nello stesso identico modo.

Come puoi imparare a usare il metodo

In Francia, Corinne Dewolf organizza circa una volta all’anno un percorso che insegna la Biokinesiologia. In Italia, con l’autorizzazione di Corinne Dewolf da cui ho imparato la tecnica, io stessa insegno il corso base di Biokinesiologia applicata dal 2016.

Con il corso base di Biokinesiologia applicata, chi partecipa apprende un metodo applicabile in incontri individuali, sia in presenza sia on line. L’obiettivo è imparare a utilizzare uno strumento concreto ed efficace, per deprogrammare alla radice gli squilibri fisici, emozionali o comportamentali. È valido per gli esseri umani e ogni altro mammifero.

Uno strumento concreto ed efficace per deprogrammare alla radice gli squilibri fisici, emozionali o comportamentali

A chi è consigliato?

Il seminario è adatto a chi ha voglia di imparare in breve tempo un metodo terapeutico efficace. Il corso è aperto anche a chi non ha conoscenze particolari nel campo della medicina alternativa.
Questo metodo può essere integrato agli strumenti propri del terapeuta e risulta utilissimo per chi ha già delle conoscenze di decodifica delle malattie. La Biokinesiologia permette di lavorare alla radice dello squilibrio, che spesso è situata nel passato personale e genealogico. Utilizzare i propri strumenti lavorando alla radice permette di ridurre le recidive e prolungare i benefici della propria terapia. L’intervento integrato permette di accrescere salute e benessere.

Il programma del corso base di Biokinesiologia applicata

Il mio obiettivo è quello di insegnarti le basi della Biokinesiologia applicata.
Esistono 2 formule tra le quali puoi scegliere:

  • Il corso on line strutturato in cinque incontri da due ore e mezza. Seguito in via facoltativa da una giornata di pura pratica in presenza.
  • Il corso in presenza della durata di 2 giorni e mezzo.

Ecco in sintesi il programma del corso.

  1. Apprendimento dell’utilizzo del test muscolare d’investigazione detto test kinesiologico. Cos’è il test kinesiologico. I diversi modi di testare. Preparazione della persona per ottenere un test affidabile. I Pre-test.
  2. Individuazione di un’emozione bloccata utilizzando la ruota delle emozioni e domande da fare per indagarla.
  3. Correzioni a disposizione per sciogliere i blocchi emozionali individuati e favorire la trasformazione.
  4. Riconoscimento del potenziale bloccato responsabile del disaggio della persona. Introduzione alla trasformazione di un obiettivo psicologico in un obiettivo biologico. Gli obiettivi biologici principali.
  5. Protocollo completo di Biokinesiologia®. Condivisione di tutte le informazioni e esempio di un caso pratico.

Scopri quando sarà il prossimo corso di Biokinesiologia.

 

Disturbi del sonno: i consigli per dormire bene e stare meglio

Disturbi del sonno: i consigli per dormire bene e stare meglio

I disturbi del sonno sono uno dei problemi più diffusi della società contemporanea. Sono responsabili dell’insorgenza o dell’aggravarsi di molte patologie che ci affliggono. Una buona qualità e quantità di sonno, infatti, possono aiutare concretamente a prevenire e curare tutte le patologie umane.

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Pensi di dormire male perché al mattino appena sveglio sei più stanco di quando sei andato a letto? Fai fatica ad addormentarti dopo una giornata intensa? O magari sei curioso di capire meglio qual è il ritmo del sonno ideale per stare bene? Scopri quali sono i miei consigli per dormire bene assicurandoti benessere e salute.

Nella nostra società (occidentale e moderna), negli ultimi decenni, il tempo medio di sonno della popolazione è passato da oltre 8 ore a poco più di 6. Oltre alla diminuzione della quantità di ore di sonno, assistiamo anche a una diminuzione della qualità del sonno. C’è poi chi dorme nei momenti sbagliati, alterando il proprio ciclo circadiano.

Una buona qualità e quantità di sonno possono aiutare concretamente a prevenire e curare tutte le patologie umane

Cos’è il ritmo circadiano

Riduzione e disturbi del sonno possono essere legati a un’alterazione del ritmo circadiano. Quest’ultimo indica un ritmo caratterizzato da un periodo di 24 ore, organizzato “intorno al giorno”, cioè all’alternarsi di luce e buio. La definizione è stata coniata da Franz Halberg, scienziato fondatore della disciplina chiamata cronobiologia. Hai un disturbo del ritmo circadiano del sonno se non riesci ad andare a dormire o a svegliarti negli orari considerati “normali”.

Cosa ti succede se dormi poco e male?

Magari sei tra coloro che non riescono a dormire fino alle quattro del mattino e poi non riescono ad alzarsi la mattina. O ti svegli tutte le notte alle 3 del mattino stando sveglio per ore. Ci sono molti altri disturbi del sonno, meno evidenti, che comunque influenzano pesantemente la tua fisiologia (e biologia). Perché modificano la produzione dei principali ormoni. Può bastare un numero di ore insufficienti di vero riposo, come ti ho già accennato. O un sonno troppo leggero.

Ecco a grandi linee cosa succede al tuo corpo quando sperimenti dei disturbi del sonno.

  • Aumenta il cortisolo, l’ormone responsabile più di tutti gli altri dello stress
  • Cresce la grelina, il principale segnalatore della fame, quello che dice al nostro corpo che abbiamo bisogno di mangiare.
  • Aumenta la glicemia, ovvero la concentrazione degli zuccheri nel sangue. Il nostro corpo cioè è meno capace di regolare correttamente il metabolismo degli zuccheri e portare il giusto nutrimento alle cellule.
  • Diminuisce la leptina, uno dei principali indicatori di sazietà. Poiché dormire poco riduce i livelli di leptina serali e notturni, la sera e in alcuni casi la notte si scatena la fame, con conseguenti risvegli e dannose abbuffate. I livelli di leptina, in caso di carenza di sonnosono più bassi del solito anche durante il giorno, provocando una carenza generale di sazietà e quindi un appetito più difficile da controllare.
  • Diminuisce la melatonina, ormone fondamentale che permette al nostro orologio centrale di regolare l‘alternanza sonno/veglia e influenzare correttamente i ritmi di tutte le ghiandole ormonali. La melatonina è responsabile, insieme ad altri ormoni, dell’attività degli organi e dell’organismo intero.

Se la tua fisiologia è alterata a causa dei disturbi del sonno la produzione di ormoni da parte del tuo organismo cambia

Le conseguenze di una produzione ormonale sbilanciata

Ora puoi capire come i disturbi del sonno possono portare a obesità, diabete e in generale a un incremento dello stato di infiammazione dell’organismo. Inoltre è stata evidenziata una relazione molto stretta tra disturbi del sonno, alterazione della memoria, patologie psichiatriche e iperattività emozionale.

I disturbi del sonno influenzano anche la salute del tuo cervello e i tuoi stati emotivi

Ecco perché una buona qualità e quantità di sonno e un ritmo circadiano equilibrato sono fondamentali per prevenire e curare tutte le patologie umane. Alcuni esperti del settore affermano (senza timore di esagerare) che il sonno è il secondo bisogno vitale, dopo la respirazione. Verrebbe quindi prima del cibo e dell’idratazione.

Il sonno per alcuni esperti del settore è il secondo bisogno vitale dopo la respirazione

Il mio studio sul sonno

Da più di 20 anni il sonno è al centro della mia attenzione. Lavoro con l’obiettivo di dare ai miei pazienti tutti i mezzi per padroneggiarlo al meglio.
Dagli insegnamenti dello scienziato Jean Pierre Garnier Malet, alla PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), passando per la Medicina Cinese e la Biopsicogenealogia, ho esplorato il sonno sotto tanti punti di vista e da varie angolazioni.
Nei seminari “Le aperture del tempo” e successivamente “Sonno, il mio alleato”, ho condiviso per anni con moltissimi pazienti gli aspetti straordinari del sonno. 

Per iniziare al più presto a dormire meglio e recuperare un sonno di qualità, ti suggerisco di guardare il mio video-corso Sonno è Salute. Il corso nasce dalla mia lunga esperienza di medico e dal mio approccio multidisciplinare. Ci ho messo le informazioni utili che permettono azioni concrete volte a ristabilire i fondamenti per un sonno spontaneo rigenerante.

Conoscendo te stesso e seguendo i suggerimenti pratici del corso, agirai concretamente sul recupero di un ritmo sonno/veglia equilibrato e di un sonno profondo. Ti sentirai meno stressato e grazie a una lunga catena di eventi positivi portatori di benessere inizierai a stare meglio.

Prima di lasciarti al mio corso voglio subito spiegarti alcune caratteristiche del sonno attraverso degli esempi concreti. Applicando questi consigli pratici potrai migliorare il tuo rapporto con l’addormentamento e il risveglio. Consentendoti così di iniziare a lavorare su eventuali disturbi del sonno.

Perché fai fatica ad addormentarti

Il ritmo proprio del sonno è fatto di cicli successivi da 90 minuti circa. Immaginiamo, quindi, che il sonno sia un treno che passa ogni 90 minuti. La sera, è molto importante essere attenti e riconoscere al volo il momento in cui sta arrivando il treno.
Gli indizi sono evidenti e facili da riconoscere: possiamo provare stanchezza, iniziare a sbadigliare oppure non riuscire più a concentrarci sul lavoro che stiamo facendo.

Stanchezza, sbadigli e mancanza di concentrazione ci dicono che è ora di andare subito a letto, senza perdere il momento

Questo calo di energia di solito dura qualche minuto. Subito dopo ti sentirai meglio, di nuovo sveglio, senza più la voglia o il bisogno di andare a letto. Dopo circa 90 minuti proverai nuovamente quella stessa stanchezza di prima. E così via ogni 90 minuti.

Il primo esercizio che ti chiedo di fare è quello di osservare la situazione per qualche sera. Prendi nota degli orari in cui passa il tuo treno del sonno. In questo modo sarai pronto per saltare a bordo al momento giusto, perché ti troverai in stazione, cioè rilassato a letto.

Scopri quando passa il tuo treno del sonno per essere pronto ad andare a dormire con il giusto anticipo

Cosa accade se vai a letto al momento sbagliato?

Quando vai a letto fuori orario, ti troverai fisicamente alla stazione del sonno, cioè a letto, ma non avrai nessun treno da prendere. In quel momento, fisiologicamente, il tuo corpo non è preparato a dormire. Sei sveglio e pieno di energia. Sei a letto coricato ma non c’è nessun calo d’attenzione e allora i tuoi pensieri cominciano a viaggiare a ruota libera. Pensi alla giornata appena trascorsa, a quello che ti aspetterà l’indomani, a mille cose che potrebbero succedere, non per forza positive.

Se, come accade spesso, le preoccupazioni arrivano a invaderti la mente, il tuo livello di stress inevitabilmente si alzerà. Dopo qualche minuto potresti innervosirti. Comincerai a cambiare posizione nel letto nella speranza di prendere sonno e scappare dai tuoi pensieri.

Quando vai a letto fuori orario il rischio di stressarsi è molto alto

Stress e spuntini notturni

Dopo minuti interminabili, stanco della situazione, ti alzerai per bere o mangiare qualcosa oppure prenderai in mano un libro per distrarti. Ma in questo modo ti allontanerai dal tuo traguardo: quello di prendere il treno del sonno. Ti sembra una semplificazione eccessiva? Fai una prova, ti assicuro che resterai stupito del risultato. E felice di dormire meglio.

Conoscendo meglio te stesso e studiando i ritmi della tua stanchezza e del tuo sonno, riuscirai a essere pronto per salire sul treno al momento giusto. Addormentarsi facilmente diventerà la tua routine.

Fai fatica a svegliarti al mattino?

Distruggeresti la tua sveglia quando suona? Oppure sei uno di quelli che non la sentono nemmeno? Riprendiamo la metafora del treno. Così come è importante prendere il treno del sonno quando passa dalla stazione la sera, così è importante scendere al suo arrivo. Mai mentre è ancora in corsa.

Se fai fatica a svegliarti è perché cerchi di scendere dal treno del sonno mentre è ancora in corsa

Quando hai trovato il tuo ritmo e individuato i tuoi orari, dovrai puntare la sveglia al momento giusto. Quale? Calcola un multiplo di 90 minuti. Se il tuo treno passa alle 22.30, rallenterà la sua corsa passando dalla stazione alle 4.30, alle 6.00, alle 7.30 o alle 9.00. Se la sveglia suona alle 6.45, per esempio, il risveglio sarà traumatico. Sei nel pieno del sonno profondo, momento in cui l’attività cerebrale è molto rallentata. Il rumore della sveglia in questo caso ti butta giù dal treno in corsa e questo è uno shock molto serio per la tua fisiologia.

Svegliarsi al momento sbagliato, in una fase di sonno profondo, è molto scioccante per il tuo organismo

Per essere completamente sveglio a questo punto dovrai ricorrere al caffè, alla doccia fredda, o a qualunque altra strategia tu abbia scovato negli anni per riuscire ad avere les yeux en face des trous, come diciamo in Francia. In pratica farai una fatica tremenda a tenere gli occhi aperti.

Fai del bene al tuo corpo

Il nostro corpo è una macchina fantastica capace di adeguarsi a ogni situazione. Se un risveglio traumatico accade ogni tanto non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ma tutto cambia quando il risveglio traumatico, l’addormentamento tardivo, la mancanza di sonno profondo o altri disturbi del sonno si presentano a ripetizione per anni.

Quando riconoscerai il momento giusto per svegliarti, quello in cui il tuo cervello è davvero pronto, proverai la bellissima esperienza di svegliarti in modo spontaneo. Appena un minuto prima della sveglia: fresco, riposato e pieno di energia.

Svegliandoti al momento giusto scoprirai di essere fresco, riposato e pieno di energia

Chi dorme di giorno non piglia pesci

In Italia ho scoperto il proverbio chi dorme non piglia pesci. Con tutte le conoscenze acquisite sul sonno penso che sarebbe più giusto cambiarlo in chi dorme di giorno non piglia pesci. Invece ti raccomando durante la notte di curare, rispettare e dare la massima priorità alla qualità e quantità del riposo. Intervieni sui disturbi del sonno quanto prima.

Ora sei sicuramente pronto ad approfondire l’argomento e agire per il tuo benessere, qui trovi il corso Sonno è Salute.