Dic 17, 2021 | Bioconsapevolezza, Conoscersi, Consigli pratici
Curare il cancro integrando le terapie complementari e la medicina convenzionale occidentale è possibile. Ma perché farlo? Prima di tutto perché l’obiettivo di tutte le discipline mediche è lo stesso: la guarigione, la salute e il benessere della persona. Grazie a una sinergia ad ampio spettro, che coinvolga più metodi di cura, l’efficacia dell’aiuto che terapeuti e medici possono offrire alle persone aumenta notevolmente.
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Due strade che si incontrano nel Benessere
So che ad alcuni medici e terapeuti potrebbe sembrare strana l’idea di curare il cancro integrando le terapie complementari, invece chi ha guardato alle cose da un punto di vista diverso, con la mente aperta, ha potuto costatare che questo connubio funziona davvero.
Medicina convenzionale e terapie complementari hanno, semplicemente, un diverso approccio alla malattia e nel caso specifico, al cancro. Ma questo non significa che non possano collaborare o che siano in contrasto tra loro.
La medicina oncologica convenzionale si focalizza sulla diagnosi della malattia. Quando a qualcuno viene diagnosticato un cancro, l’obiettivo diventa quello di uccidere le cellule patologiche. Le terapie complementari di solito si concentrano invece sulla salute della persona nel suo complesso. Il loro obiettivo è mettere il corpo nelle migliori condizioni perché sprigioni tutto il suo potenziale di guarigione.
Le terapie complementari si concentrano sulla salute della persona nel suo complesso
Un aiuto strutturato per curare il cancro in sinergia
Se sei un terapeuta e stai cercando strumenti e strategie complementari per supportare i tuoi pazienti, questo articolo fa per te. Ma anche se sei un paziente oncologico e vuoi cercare un aiuto ad ampio spettro puoi trovare consigli utili in questo testo. Pensiamo a quali sono “le armi” impiegate dalle terapie convenzionali contro il cancro. Generalmente le cure prevedono farmaci o strumenti (come chemioterapia, raggi, chirurgia) tossici o invasivi per l’organismo, che mettono a dura prova non solo le cellule patologiche, ma anche il corpo nel suo complesso e tutte le sue cellule sane.
Le terapie complementari come la naturopatia, l’agopuntura, l’omeopatia e un’alimentazione specifica, per esempio, possono aiutare il corpo a gestire gli effetti avversi delle “terapie d’attacco” e a ripristinare più velocemente lo stato di salute.
Inoltre, le discipline appartenenti alle medicine complementari possono contribuire a favorire un terreno che ostacoli lo sviluppo di malattie e più specificamente di cancri. Ti ricordo che il corpo fabbrica ogni giorno cellule tumorali che vengono semplicemente distrutte dal nostro sistema immunitario. Esiste, ad esempio, un fenomeno chiamato apoptosi cellulare. Cos’è? Una vera e propria autodistruzione della cellula danneggiata o patologica. Quando il terreno (cioè il corpo) è sano, questo fenomeno è più efficace e permette il mantenimento ottimale dell’equilibrio vitale.
L’apoptosi è un fenomeno naturale che distrugge la cellula danneggiata o patologica
L’importanza del livello energetico
Uno degli elementi che condiziona in modo davvero importante e immediato il benessere dell’individuo nel suo complesso è il livello di energia. Mantenere alta e di buona qualità l’energia circolante nell’organismo è una strategia che porta benefici decisivi alle persone che stanno combattendo per riconquistare salute e benessere. E questo vale anche quando si parla di curare il cancro. Tra le discipline di cura che conosco, quella cinese e ayurvedica sono sicuramente molto efficaci nel momento in cui c’è bisogno di aumentare l’energia basale e scoprire come supportare un buon livello di energia.
Capire perché c’è un cancro
Le terapie complementari, inoltre, possono fornire preziosi strumenti per comprendere la ragione profonda che ha portato allo sviluppo di un cancro. Nel mio metodo, quello della Bioconsapevolezza, che ho sviluppato nel corso di oltre vent’anni di lavoro, trovano posto discipline come la Biopsicogenealogia, le Biocostellazioni e la Biokinesiologia. Insieme possono fornire quello che serve per indagare sia nel vissuto personale del malato sia nel vissuto genealogico, alla ricerca delle ragioni che hanno spinto il corpo a sviluppare un cancro e non distruggerlo.
Le terapie complementari possono aiutare a capire perché si è sviluppato un cancro
Qualsiasi sintomo sviluppato dal corpo, infatti, altro non è che un messaggio e un tentativo dell’organismo di sopravvivere e “salvarsi da solo”. Malattie e disagi non sono solo qualcosa da combattere ma piuttosto qualcosa da comprendere. La comprensione può portare in modo più efficace e risolutivo a recuperare la Salute.
Il paziente può svolgere in completa autonomia alcune azioni complementari alle cure di medicina convenzionale per curare il cancro, mentre per altre ha bisogno dell’aiuto di un professionista esperto. Vorrei fare, su queste pagine, un riassunto di quello che penso sia utile per chi ha una diagnosi di cancro e cerca un aiuto a 360 gradi.
Anche le azioni semplici possono essere efficaci
La strategia che ti propongo è senza dubbio più emozionale e mentale rispetto alla “classica” cura a base di farmaci e radiazioni. Il mio scopo è quello di aiutare a sostenere e potenziare i benefici delle terapie mediche convenzionali. Al tempo stesso vorrei anche condividere dei metodi che riducono gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche e radioterapiche e rafforzano le cellule sane, sempre presenti e in maggioranza anche in un organismo “affetto” da un tumore.
Insieme possiamo potenziare i benefici delle terapie mediche tradizionali a cui ti stai sottoponendo
Forse le mie proposte possono sembrare semplicistiche se raffrontate a una diagnosi di cancro (e soprattutto alla paura che spesso ne consegue). Se sei un terapeuta ti invito comunque a proporre queste strategie e vedere se funzionano o meno sui tuoi pazienti. Se sei una persona a cui è stato diagnosticato il cancro, visto che si tratta di azioni semplici da mettere in campo, perché non le attui lo stesso, senza pregiudizi, e vedi come va?
La mia esperienza mi ha dimostrato che, se ripetute con costanza e serenità, le azioni che ti propongo possano sconvolgere (e in positivo!) un destino apparentemente già tracciato. Nel momento in cui cambi qualcosa nella tua vita, cambiano i risultati della tua vita. Inizia pure subito con questi 10 passi.
1-Fai il punto della situazione
Cerca di capire quello che stai vivendo. Prenditi qualche giorno per stare lontano dalla tua vita quotidiana, in un luogo dalla natura il più possibile incontaminata. Cammina in silenzio, ascoltati, medita e metti a punto la tua strategia di guarigione per curare il cancro.
2-Cura il tuo dialogo interiore
Il tuo dialogo interiore condiziona fortemente le tue emozioni, che a loro volta condizionano le tue azioni, sia quelle consapevoli sia quelle del tuo corpo, che accadono senza che tu te ne renda conto. Di conseguenza, il tuo dialogo interiore ha un forte impatto sulla tua salute. Ricordati che hai miliardi di cellule sane nel tuo corpo, la loro percentuale è altissima in confronto a quelle “impazzite”.
3- Salvaguarda il tuo livello di vitalità
Mentre fai attenzione alle parole che dici a te stesso, ricorda anche di prenderti cura del tuo livello di vitalità. Respirare è il primo bisogno vitale, quindi: respira, respira, respira. Se dai ossigeno alle tue cellule loro funzioneranno senza dubbio molto meglio. Respirare facilita uno stato di rilassamento generale che, tra le altre cose, elimina le tensioni fisiche che consumano inutilmente energia. Rilassamento e respirazione aumentano l’energia vitale.
4-Cura la tua alimentazione
Mangia cibo fresco, se possibile biologico e integrale. Nella tua dieta quotidiana includi quante più verdure, frutti, cereali e proteine vegetali, riducendo l’apporto di quelle animali. Prenditi il tempo per scovare un fruttivendolo affidabile vicino casa e privilegia ortaggi e frutta di stagione locali. Sempre più studi concordano sul fatto che l’alimentazione può influenzare lo sviluppo o la prevenzione di cancri.
5-Cammina tutti i giorni
Almeno una volta al giorno, ma ancora meglio se sono due, concediti un minimo di 20 minuti di cammino. Se puoi fallo nella natura incontaminata. Scegli un bosco o un grande parco. Quando questo non è possibile, lungo la tua passeggiata entra in contatto con la corteccia di uno o più alberi che incontri. Sfiora una pianta. Le camminate e la Natura stimolano il nostro naturale sistema di riparazione cellulare, chiamato psico-neuro-endocrino-immunologico. Il corpo ha in sé molte risorse per curare il cancro.
6-Lasciati andare e ridi
Circondati di persone che ti fanno ridere, chiamale al telefono, invitale a bere un caffè. Leggi libri e fumetti che trovi divertenti, guarda quei film o quelle trasmissioni che sai già che ti strapperanno una risata (meglio più di una). Prendi anche in considerazione una disciplina molto utile per stare meglio e mantenere alta l’energia vitale, lo yoga della risata. Le risate sono contagiose, lasciati influenzare in modo benefico!
7-Pratica l’esercizio dei 100 grazie
Ogni sera prima di addormentarti, fai un elenco delle ragioni per le quali sei grato alla tua Vita e all’Universo. Ricordati però di non ringraziare mai per quello che non ti è piaciuto, né per il dolore! Ringrazia invece anche per quello che dai per scontato, come ad esempio il fatto di avere un tetto sopra la testa o due gambe per camminare.
8-Rafforza la parte sana del tuo corpo
Trova un esperto o una squadra di esperti di diverse discipline complementari che possano supportarti nel tuo percorso di guarigione. Ti consiglio anche di fare un ciclo di pulizia del fegato e dell’apparato digerente. È importante, per sostenere la salute del tuo corpo e la sua capacità di guarire. Con una pulizia profonda di stomaco e intestini puoi rafforzarne equilibrio ed energia vitale. La pulizia detossificante è ancora più indispensabile se sai che affronterai terapie convenzionali contro il cancro che hanno vari effetti collaterali.
9-Rilassati e sogna ad occhi aperti
Concediti almeno mezz’ora di rilassamento al giorno. Se pensi di non avere tempo perché hai troppo da fare, rivaluta le tue priorità: il rilassamento e la meditazione sono un investimento per la tua Salute. Sogna anche a occhi aperti, ricordati che ogni pensiero crea un futuro potenziale. Sul mio sito, nella pagina risorse, trovi un audio che puoi scaricare gratuitamente che si chiama: Visualizzazione del tuo migliore futuro. Fai anche un elenco dei desideri che si nascondono dietro le tue paure, così potrai focalizzare l’attenzione sulla loro realizzazione.
10-Indaga nel tuo presente e nel tuo passato
Con l’aiuto di un esperto puoi curare ferite che probabilmente sono presenti da anni, dentro di te, ferite che hanno condizionato parte della tua vita. L’esperienza del cancro potrebbe essere l’opportunità per risanarle. Tutto il resto della tua vita, in ogni suo ambito, ne trarrà un grande beneficio.
Sappi che il corpo è competente e che se ha lasciato crescere un cancro molto probabilmente c’è un motivo. Sempre con l’aiuto di un esperto fai un’indagine accurata nella tua vita presente e passata, alla ricerca delle radici della tua malattia. E metti nero su bianco il tuo albero genealogico.
Condividi le emozioni e organizza una squadra!
Aggiungo un ultimo prezioso consiglio strategico. Non vivere quanto ti sta capitando nell’isolamento e trova il modo di sfogare le tue emozioni. Credo sia molto importante anche creare intorno a te una piccola o grande squadra di sostegno. Per farti aiutare al meglio (e permettere agli altri di farlo davvero), fai l’elenco delle azioni concrete che pensi siano necessarie alla tua salute e trova sostegno per metterle in pratica. Scrivile su un foglio, poi condividi il testo con i tuoi cari e proponi anche a loro di seguire i suggerimenti che hai messo nero su bianco, così quella di nutrire Salute e Benessere diventa una strategia di squadra!
Godersi la vita, sempre e comunque
Potrebbe sembrarti fuori luogo o prematuro, perché hai avuto la cattiva notizia di una diagnosi di cancro. Io però te lo suggerisco comunque: preparati a un bellissimo futuro. Fai un elenco di tutte le cose che vuoi fare quando sarai guarito.
Poi rileggi quanto hai scritto, chiedendoti se alcune di queste cose non puoi già farle… Perché dovresti rimandare? Goditi la vita appena ne hai l’opportunità.
Dic 10, 2021 | Bioconsapevolezza, Consigli pratici
Cancro: se stai pensando a questa parola probabilmente è perché tu o una persona cara avete ricevuto questa diagnosi. Secondo la rivista CA: A Cancer Journal for Clinicians, nel 2020 i nuovi casi di tumore nel mondo sono stati circa 19,3 milioni. Il numero di nuovi casi di cancro diagnosticati nel nostro paese è più o meno 1000 al giorno. E le previsioni non parlano di un miglioramento per il prossimo futuro.
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Perché il cancro sembra dilagare?
Si sente spesso dire che “una volta il cancro non c’era” mentre “oggi sempre più persone prendono il cancro”. È proprio così? Ci ammaliamo di più di cancro? O semplicemente il sistema sanitario oggi ha più mezzi ed è organizzato per diagnosticare precocemente questo tipo di malattie? Probabilmente sono vere entrambe le cose.
Ti ricordo che il corpo fabbrica ogni giorno cellule tumorali che vengono semplicemente distrutte dal nostro sistema immunitario. Diversi studi condotti da anatomopatologi hanno dimostrano che, in persone sane morte a causa di incidenti (non di malattia!) erano presenti tumori asintomatici che non causavano nessun problema. Dunque se cerchiamo bene e spesso, aumenta le probabilità di trovare qualche cellula cancerosa prima che il sistema di auto guarigione del corpo abbia fatto il suo lavoro.
Il nostro corpo fabbrica tutti i giorni cellule cancerose che vengono distrutte senza difficoltà
La prevenzione dal mio punto di vista
Quando osservo in prima persona il dramma vissuto dalle persone che affrontano una diagnosi di cancro, si rafforzano in me due desideri: quello di informare le persone per aiutarle a cambiare cultura sulla malattia e quello di motivare le persone ad agire per prevenire. Un proverbio cinese ci ricorda che curare la malattia è come iniziare a scavare un pozzo quando si ha sete.
La medicina convenzionale occidentale si è focalizzata sulla cura delle patologie, ed è invece molto carente in termini di prevenzione. Per illustrarti fino a che punto in occidente non sappiamo cosa sia la vera prevenzione, voglio farti un esempio. Secondo la medicina ayurvedica il sintomo fisico appare già al quinto stadio della malattia, su un totale di sei stadi complessivi. Integrare le medicine orientali, come quella cinese e ayurvedica, che hanno un ampio campo di azione a livello preventivo, permette di agire prima della comparsa di sintomi fisici.
Ecco che l’uso complementare di più medicine diventa una strategia vincente, che permette di beneficiare delle forze di ogni approccio, a favore della guarigione e della salute del paziente. Tanti professionisti hanno preso consapevolezza dell’importanza di questa integrazione e a livello internazionale è nata una disciplina che si chiama oncologia integrata e che sta dimostrando di essere molto valida.
L’autonomia in termine di salute
La pandemia ha portato sotto gli occhi di tutti le vulnerabilità del nostro sistema sanitario, incapace di fronteggiare gli imprevisti senza esserne destabilizzato. E purtroppo le decisioni politiche non hanno favorito un suo rafforzamento, anzi.
Ecco perché, ora più che mai, è importante recuperare un po’ di autonomia in termini di salute. Puoi rafforzare tu stesso la tua salute. Puoi scegliere di curarti e pensare a cosa fare per te stesso fin da subito e non quando ormai la malattia è conclamata, come appunto chi scava un pozzo in preda alla sete. Agire solo quando la malattia è in atto costa molto più dolore, tempo e denaro, e comporta spesso un alto dispendio energetico ed emotivo.
Oggi più che mai è importante recuperare un po’ di autonomia in termini di salute
Il cambio di paradigma
Nel mio articolo Salute e malattia, mai combattere il tuo corpo, che ti invito a leggere o ascoltare, spiego qual è il cambio di paradigma che penso sia necessario effettuare per rinforzare la Salute. Ora voglio invece darti qualche consiglio per superare lo shock della diagnosi di cancro. Se vuoi approfondire questo tema e avere a portata di mano dei consigli pratici su cosa fare per favorire la guarigione, ho scritto un libro che ne parla: Supera una diagnosi da paura.
Dopo la diagnosi, respira
Respira, respira, respira… Il respiro è il primo bisogno vitale, dunque se dai ossigeno alle tue cellule, funzioneranno senza dubbio meglio. Il respiro contribuisce anche a creare uno stato di rilassamento generale, sciogliendo le tensioni fisiche che, tra l’altro, consumano inutilmente energia.
Respira: l’ossigeno è il primo bisogno vitale e farà sicuramente bene alle tue cellule sane!
Mantieni la calma
Prima di tutto ti invito alla calma! Il cancro non è una malattia acuta. È una malattia cronica. L’hai scoperto ora ma molto probabilmente sono mesi che ce l’hai. Fai tre grandi respiri profondi e consapevoli e continua questa lettura con la mente aperta.
Come stavi un mese prima di avere questa diagnosi? Non ti sentivi poi tanto male o forse ti sentivi addirittura in forma? Ebbene, questo anche se con buona probabilità avevi già un cancro.
Sai che, durante il corso della nostra vita, tutti noi produciamo dei cancri? Il nostro corpo ne fabbrica, poi li elimina. All’interno dell’organismo umano (e non solo) c’è un sistema (chiamato psico-neuro-endocrino-immunologico) che ha tra i suoi compiti quello di riparare le cellule e fare pulizia tra tessuti e organi, allo scopo di mantenere il corpo in un sano equilibrio. Esistono, ad esempio, i cosiddetti linfociti Natural Killer, cellule capaci di distruggere quelle tumorali.
Se ti è stato diagnosticato un cancro, vuol dire semplicemente che le cellule tumorali stavolta sono state scoperte prima che il corpo le eliminasse da sé (le altre volte invece no) oppure che per qualche motivo il corpo non le ha distrutte.
Agisci piuttosto che reagire
Il cancro è una malattia cronica, dunque hai tempo per agire, non sei in imminente pericolo di vita. Continua a respirare con calma, non è in corso un infarto, non servirebbe a nulla correre d’urgenza al Pronto Soccorso.
In seguito a una diagnosi di cancro, soprattutto a causa della paura della malattia insita nella nostra società, molto spesso è difficile stare fermi e ragionare. Invece, ti invito a prenderti una pausa di riflessione, tenendo a bada il panico e l’agitazione.
Prenditi qualche giorno (anche solo una giornata, se di più è troppo complicato) per stare lontano dal tuo quotidiano, in un luogo circondato dalla natura, il più possibile incontaminata. Cammina in silenzio, ascolta te stesso, medita e metti a punto la tua strategia di guarigione.
Datti tempo al fine di agire per raggiungere un obiettivo chiaro. Non ti serve a nulla reagire, in questa circostanza, precipitandoti non si sa dove, spinto dal panico. Scappare è una soluzione biologica che può salvarti la vita se, ad esempio, un giorno ti trovi di fronte a un animale feroce che sta per aggredirti. Nel caso della malattia non è una scelta sensata: non puoi sfuggire a te stesso.
Nel libro che ho scritto sul cancro condivido il mio approccio proprio per uscire fuori dalla situazione che ha favorito lo sviluppo della malattia, evitando reazioni inutili e promuovendo azioni che vadano in direzione della salute e del benessere.
Dopo una diagnosi di cancro, datti il tempo di agire per raggiungere un obiettivo chiaro
Queste strane cellule cancerose
Ti hanno scoperto un cancro? Vuol dire che alcune tue cellule si stanno comportando in modo inusuale, strano. I medici occidentali convenzionali, quando sono di fronte a un cancro, pensano che queste cellule siano “impazzite”, e le definiscono “maligne”. Avrei da ridire su queste affermazioni, però prendiamole per buone in questo momento. Anche se fosse così: al massimo quante saranno queste cellule impazzite? Forse 1000, 10.000?
Immaginiamo, esagerando all’eccesso, che 100.000 delle tue cellule stiano funzionando in modo strano. Dentro di te allora ci sono almeno 99.999 miliardi, 999 milioni e 900.000 cellule che invece funzionano benissimo!
Hai bisogno di farti un’idea più concreta della situazione? Nell’ipotesi che il tuo cancro sia formato da 100.000 cellule, la proporzione di cellule ammalate presenti nel tuo corpo è pari a una su un miliardo. Cioè, proporzionalmente, l’equivalente di 8 persone sulla Terra.
Attenzione: questo non vuol dire che tu non debba agire o che sia giusto sottovalutare la situazione. Però, ti chiedo un atto di discernimento: prima di sentirti da rottamare, o completamento invaso dalla malattia, pensaci bene!
Il potere dei pensieri
Ridimensionare la situazione è importante. Non farlo rischia di portare a pensare al tuo corpo come a un organismo vecchio, malato, da buttare. Non aiuterebbe proprio la situazione. Ho visto tante persone ammalarsi ancora più gravemente proprio in seguito a una diagnosi di cancro. Prima erano apparentemente sane. Certo, a volte presentavano qualche sintomo, qualche disagio, però erano persone molto vitali. Immediatamente dopo la diagnosi di cancro, invece, sono diventate degli ammalati veri e propri, vittime deboli e preoccupate per la propria sopravvivenza, con tanti sintomi fisici e psichici pesanti da vivere e da gestire.
Molte persone si ammalano più gravemente dopo una diagnosi di cancro, ma tu puoi evitarlo
Gli alberi dei desideri
Ti racconto una storia, prendendo ispirazione da un racconto di Osho Rajneesh.
Un giorno, viaggiando, un uomo arriva senza saperlo in un paese magico dove gli alberi sono alberi dei desideri. Basta sedersi sotto questi alberi e formulare un pensiero perché questo sia immediatamente realizzato. Il viaggiatore stanco si corica sotto un albero e si addormenta.
L’indomani mattina si sveglia e, stiracchiandosi, pensa: “Ho fame! Devo trovare qualcosa da mangiare”. Appena detto, piatti deliziosi appaiono davanti ai suoi occhi. Affamato com’è, l’uomo non si interroga sul mistero e approfitta di queste buonissime pietanze. Una volta sazio, si rende conto che ha sete e si guarda intorno, per capire dove può andare a dissetarsi. Immediatamente si materializzano vini preziosi e bevande fresche di tutti i tipi, l’una migliore dell’altra.
L’uomo, tranquillamente seduto all’ombra dell’albero, si gode questi regali. Inizia però a farsi qualche domanda: “Cosa succede? Sto sognando? Ci sono dei fantasmi intorno a me che mi prendono in giro?”. Immediatamente dei fantasmi appaiono e lo prendono in giro. Il pover’uomo, spaventato, urla: “Aiuto, mi uccidono!”. E così, immediatamente, viene ucciso.
L’importanza del tuo dialogo interiore
Immagino tu abbia capito perché ti ho raccontato questa storia. Vorrei sensibilizzarti sull’importanza di curare i tuoi pensieri. La paura della malattia è più pericolosa della malattia stessa: l’ha scritto Paracelso nel XVI secolo, non sono io a dirlo.
Tutte le nostre convinzioni sulla malattia e sul fatto di essere malati, spesso, ci fanno precipitare nella paura, che risucchia tanta energia vitale e ci catapulta nel ruolo di vittime. La vitalità si perde in un dialogo interiore “infernale” e ti senti debole. Il tuo dialogo interiore condiziona le tue emozioni, le quali, a loro volta, influiscono sulle tue azioni (quelle consapevoli e quelle del tuo corpo, inconsapevoli). Dunque il dialogo interiore condiziona i tuoi risultati, compresa la tua salute.
Cura i tuoi pensieri
Quando scatta una modalità di dialogo interiore drammatico (scatterà, ovviamente: è frequente in caso di diagnosi di cancro), osservalo. Fai caso a quali sono le parole assolutistiche che usi e che ti allontanano dalla realtà. Nota le generalizzazioni, le esagerazioni e le interpretazioni. Trasforma poi questo dialogo in un altro, che corrisponda di più alla realtà. Ricordati che hai miliardi di cellule sane nel tuo corpo, la loro percentuale è altissima in confronto a quelle “malate”. Ribadisco, la malattia nel mio approccio, quello della Bioconsapevolezza, è un risultato. Cambia i tuoi pensieri e cambieranno i tuoi risultati, dunque il tuo stato di salute.
Hai miliardi di cellule sane nel tuo corpo, anche quando sei malato di cancro, ricordalo!
Ricordati che non sei solo
Tra i quasi 8 miliardi di persone che popolano questa Terra, oltre ai medici a cui ti sei affidato, tanti individui sono in grado di aiutarti. C’è chi può offrirti un semplice quanto importantissimo ascolto empatico, chi ti può fare ridere e chi può aiutarti a capire perché ti sei ammalato di cancro e cosa puoi fare perché il tuo corpo sia il tuo primo alleato nel percorso di guarigione. Ti consiglio di individuare dei terapeuti di fiducia per creare e percorrere insieme a loro una strategia adatta a te, individuo unico e irripetibile.
Trasformare un dramma in una opportunità
Questa diagnosi di cancro, che ovviamente nessuno vorrebbe mai ricevere, può essere trasformata in un’opportunità. Questo evento può ricordarti l’importanza di mettere te stesso al primo posto, di aver cura di te, di rispettarti. Di conseguenza può darti la forza di fare cambiamenti che non osavi fare. Ti invito a sfruttare questa esperienza al massimo, affinché tu ne possa uscire più forte e più vitale di quanto non fossi prima della diagnosi.
Dic 3, 2021 | Bioconsapevolezza, Consigli pratici, Peso forma
I pensieri positivi influenzano il tuo dimagrimento. O meglio: c’è uno stretto legame tra peso forma e dialogo interiore. Se hai già letto altri contenuti di questo blog, sai cos’è il dialogo interiore e quanto possa influenzare la tua vita. Sto parlando di quelle parole e frasi che ripeti a te stesso, quasi senza rendertene conto. L’insieme dei nostri pensieri sfocia, e questo vale per tutti, in un monologo interiore continuo.
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La tua voce interiore pone domande ed esprime opinioni. Fai pensieri positivi o negativi e ciò può essere di sostegno o di grande intralcio al tuo benessere. La qualità del tuo dialogo interiore, come ho già sottolineato in altri articoli sul tema, è influenzata dalle convinzioni. Spesso siamo poco attenti a questa voce che invece condiziona in modo inconscio la vita intera.
Nel testo Recuperare il peso forma: fai pace con il tuo giudice interiore abbiamo parlato di come mandare in pensione quel giudice che è dentro di te e ti critica per la tua forma fisica. Questa volta vorrei invece concentrarmi sulle convinzioni che ostacolano o favoriscono il raggiungimento del peso forma e un fisiologico dimagrimento, senza diete e costrizioni.
Forse anche tu hai convinzioni che ti ostacolano nel naturale raggiungimento del tuo Peso Forma
C’è un altro modo di vedere le cose
Le convinzioni che favoriscono l’obiettivo che ti sei dato, quello di dimagrire, possiamo vederle come dei pensieri positivi, cioè costruttivi: sulla tua persona, sul tuo corpo, sulla tua vita. Mentre le convinzioni che ostacolano il dimagrimento possiamo considerarle come dei pensieri negativi, cioè ostacolanti. Ma esattamente da cosa nascono e come funzionano le convinzioni? Vediamolo insieme.
Per aiutarti a capire ti faccio un esempio che non c’entra nulla. Immagina una normale giornata lavorativa. Stai andando in ufficio ma il tuo treno è in ritardo. Cosa accade? Inizi a brontolare? “questi treni non funzionano mai come dovrebbero!”. Oppure ti chiedi semplicemente “Cosa posso fare di questo tempo di attesa imprevisto?”. Magari pensi addirittura “Grazie! Questo contrattempo mi permette di dedicarmi un momento di relax, bevendo un tè caldo al bar”. Come mai di fronte a un identico evento, ognuno reagisce a proprio modo?
Il filtro delle convinzioni
Le convinzioni funzionano come un filtro, facendoci percepire la realtà in un modo piuttosto che in un altro, questo perché ostacolano o lasciano passare alcuni punti di vista, emozioni e sensazioni piuttosto che altri. Si tratta di un meccanismo per lo più inconscio, costantemente attivo anche se noi non ce ne rendiamo conto. A questo filtro è dovuta la diversità con la quale ogni persona vive situazioni ed eventi identici.
Le convinzioni funzionano come un filtro costantemente attivo
Chi brontola per qualunque cosa (il treno in ritardo, la pioggia, una scarpa che si slaccia) spesso è convinto che tutto e tutti gli siano contro: le altre persone, l’Universo, Dio! Chi è grato e sereno, molto probabilmente, nutre la convinzione opposta, quella di essere sostenuto dall’Universo, per esempio.
Come agisce il filtro dei pensieri positivi o negativi?
Il cervello, per sua natura, può cogliere solo una parte della realtà. Abbiamo occhi che guardano in una sola direzione, con un campo visivo di appena 60 gradi circa e orecchie che percepiscono bene i suoni tra 2.000 – 5.000 Hz e comunque fino a una certa distanza. E già così i dati da elaborare sono tantissimi.
Di questa realtà fatta di tante percezioni: immagini, suoni, odori, sensazioni, solamente una piccola percentuale di informazioni viene recepita a livello conscio. Per fortuna! Altrimenti saremmo sopraffatti da un eccesso di informazioni che renderebbe la vita un inferno. Inoltre, quello che arriva al cervello non è un insieme di sensazioni pure, perché i filtri che intervengono di fatto distorcono e interpretano la realtà.
I filtri, convinzioni e pensieri positivi o negativi, agiscono sia su quello che percepisci in modo conscio sia su quello che percepisci in modo inconscio.
I filtri agiscono sia su quello che percepisci in modo conscio sia su quello che senti in modo inconscio
Chi crede di essere sfortunato e che la propria vita sia solo un susseguirsi di fatiche e sfortune, interpreterà anche gli eventi neutrali e potenzialmente positivi con “gli occhiali” di chi è destinato a soffrire. Ricorderà più facilmente tutto quello che va storto nella giornata piuttosto che i momenti tranquilli e felici.
Questo modo di funzionare influisce anche sul peso forma. Le convinzioni sono pensieri ma al nostro cervello appaiono come verità assolute e convincenti. È importante ribadire che in realtà sono solo convinzioni, cose che tu pensi e che per qualcun altro potrebbero non essere vere. Non sono dati di fatto. Non c’è oggettività. Si tratta semplicemente di opinioni convincenti che hai acquisito e interiorizzato nel passato. Alcune sono tue, altre, forse la maggior parte, le hai in qualche modo “ereditate” dai tuoi genitori o dalle persone con cui sei cresciuto. Se alcune convinzioni sono consapevoli, altre sono inconsce, cosa che le rende ancora più subdole e potenti.
Prenditi del tempo per pensarci su. Questa “rivelazione” è l’opportunità di riprendere potere sulla tua vita e in questo caso anche sul tuo peso forma.
Quelle che ritieni essere verità assolute spesso sono solo convinzioni ereditate dalle tue figure di riferimento
Smascherare le convinzioni
Come puoi individuare e smascherare le tue convinzioni? Innanzitutto la tua realtà è lo specchio delle tue convinzioni consce e inconsce. Puoi ascoltare le parole che utilizzi e in particolare le generalizzazioni che esprimi quando racconti a te stesso (ma anche agli altri) la tua vita. Pensieri come che fatica questa vita!, la vita non mi regala mai niente, Perché devo lottare sempre per ogni cosa? Sono tutte convinzioni. Non hanno valore di verità. Sei tu che attribuisci loro valore. Quali di queste espressioni (o altre simili) utilizzi più frequentemente?
Ascolta te stesso e le generalizzazioni che sei abituato a fare
E se ci spostiamo nella sfera del peso forma, invece, quali frasi risuonano più spesso nella tua mente? Basta che io veda un dolce e ingrasso subito. In famiglia siamo tutti sovrappeso, è un problema ereditario. Sono incapace di vivere al mio peso forma, e simili.
Inoltre, quali sono le emozioni che vivi quando vedi una persona che dimagrisce o mangia poco? Serenità, positività, timore, ansia, tristezza? E quando vedi una persona in carne? Sicurezza, gioia, chiusura, disgusto?
Magari, invece, le tue convinzioni sono più costruttive. Nella tua testa ritrovi frasi del tipo: Merito di essere felice e di vivere al mio peso forma. Ho fatto tante cose nella mia vita, posso anche vivere al mio peso forma in mondo naturale e spontaneo… e simili? Riesci a visualizzare un te stesso più magro e in forma in totale serenità?
Perché è importante identificare le convinzioni limitanti
Anche se le tue convinzioni sono lì da sempre e tu sei giunto fin qui senza mai modificarle, intervenire sulle tue convinzioni e coltivare pensieri positivi può esserti di grande aiuto per raggiungere i tuoi obiettivi, compreso quello del peso forma. I tuoi pensieri positivi o negativi, consci o inconsci (moltissime delle tue convinzioni sono inconsce) influenzano le tue emozioni, le quali influenzano le tue azioni. Esse a loro volta influenzano i risultati che puoi raggiungere.
Agirai o non agirai secondo le tue convinzioni predominanti e quelle azioni determineranno i risultati che otterrai, sovrappeso incluso. Il tuo peso fisico è un risultato, non un punto di partenza. Per aiutarti ho un’autoriflessione da proporti.
Le tue convinzioni consce e inconsce influenzano i risultati che puoi raggiungere
Esercizio del dialogo con te stesso
Prendi carta e penna e per ogni domanda che leggi scrivi quello che ti viene in mente, senza riflettere su come o cosa stai scrivendo. Cerca di mettere su carta impressioni, ricordi, parole chiave.
Le tue convinzioni si sono forgiate nell’infanzia, partendo da quello che hai visto, ascoltato, sperimentato. Spesso, capita di validare come verità assoluta ciò che ci viene mostrato dai nostri genitori o dalle persone che fungono per noi da modelli e punti di riferimento.
Siamo programmati a fare come loro oppure a fare l’opposto, a seconda del tipo di relazione che ci lega. Prenditi il tempo di ripensare alla tua infanzia e alle abitudini e opinioni che ti sono familiari.
Siamo programmati a fare come i nostri genitori o a comportarci in modo opposto rispetto a loro
Rievoca la memoria di ogni genitore o soggetto che è stato importante nei tuoi primi anni di vita. Questo esercizio andrebbe ripetuto per più sfere che riguardano l’aspetto fisico e l’alimentazione, ma in questo caso limitiamoci a quello che riguarda magrezza e sovrappeso.
Le mie domande per te
Quando si parla di magrezza e dimagrimento…
- Cosa hai visto, sentito e provato a proposito dell’essere magri?
- Chi era magro in famiglia? Erano persone positive o negative per te? Cosa rappresentavano per te? Quali qualità mostravano? Quali difetti?
- Hai visto persone dimagrire in un contesto doloroso come malattie terminali, anoressia, debolezza diffusa eccetera?
- Hai visto persone vivere una lotta senza fine contro il dimagrimento?
Quando si parla del sovrappeso
- Cosa hai visto, sentito e provato a proposito dell’essere sovrappeso?
- Chi era sovrappeso? Erano persone positive o negative per te? Cosa rappresentavano per te? Quali qualità mostravano? Quali difetti?
- Hai visto persone vivere una lotta senza fine contro il sovrappeso?
Ricordare aiuta a capire
Dopo essere entrato in contatto con i tuoi ricordi, sicuramente saprai capire meglio alcune tendenze automatiche che metti in campo quando mangi o gestisci i tentativi di dimagrimento, le diete e più in generale il tuo approccio al sovrappeso. Forse ti comporti esattamente come uno dei tuoi genitori, oppure in modo opposto.
Cosa ti spinge ad avere certi pensieri positivi o negativi su peso e magrezza? A supportare le tue convinzioni c’è il pensiero che siano corroborate dai fatti. Questi fatti non sono altro che quello che hai visto, sentito e provato nella tua infanzia. Ma ora che hai capito questo, ti invito a intraprendere una trasformazione. Abbi il coraggio di riesaminare le tue convinzioni, osserva da vicino i tuoi pensieri positivi o negativi su sovrappeso e magrezza.
Per ogni convinzione che individui, fatti questa domanda: questa affermazione vale per tutti, sempre e in qualunque posto del mondo? L’obiettivo è renderti conto che queste convinzioni non sono realtà assolute ma solo opinioni. Analizza le tue convinzioni sul peso del tuo corpo una per una, osservale. Così potrai decidere se mantenerle oppure trasformarle.
Analizza le tue convinzioni sul peso del tuo corpo una per una e scegli se tenerle o trasformarle
Il libro per approfondire
Se desideri, nel mio libro Conquista per sempre il tuo peso forma ho messo a disposizione un elenco di quasi 100 convinzioni che possono ostacolare il peso forma. Potrai valutare se ti appartengono o no, per poi cancellarle o trasformarle in convinzioni che supportano il tuo obiettivo Peso Forma.