Alimentazione e salute: 12 consigli per mangiare bene

Alimentazione e salute: 12 consigli per mangiare bene

Alimentazione e salute sono intimamente connesse: l’alimentazione influenza la tua vitalità sia dal punto di vista fisico sia da quello emotivo, intellettuale e spirituale. E quando il tuo livello di vitalità è elevato anche la capacità di alimentarti bene migliora di conseguenza. Un buon livello di energia vitale è importante per prevenire le malattie, garantendo salute e benessere.

Sappi che puoi influenzare la tua energia vitale mangiando bene e nelle giuste quantità.

Puoi influenzare la tua energia vitale mangiando bene e nelle giuste quantità

SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO

 

Mangiare troppo non causa sovrappeso

Prima di capire come raggiungere l’obiettivo di curare alimentazione e salute, ci tengo a fare una precisazione. Non penso che i chili in più delle persone sovrappeso siano legate al fatto di mangiare “troppo” e muoversi “poco”. Al contrario, rispetto ai loro bisogni reali, queste persone mangiano troppo e si muovono poco con lo scopo (inconsapevole) di mantenersi in sovrappeso. Per me, alla radice dei chili in piùc’è il bisogno del corpo di essere in sovrappeso, per ragioni che vanno indagate e risolte.

Il risultato che propongo di raggiungere attraverso il metodo della Bioconsapevolezza è quello di eliminare il bisogno di essere in sovrappeso, che spinge il corpo a ostacolare il dimagrimento, indipendentemente dagli sforzi che si fanno. Raggiunto questo scopo, il corpo in ogni sua cellula, collaborerà con la mente per raggiungere e mantenere il peso forma.

Perché mi interesso di alimentazione e salute

Personalmente seguo un tipo di alimentazione molto libera e intuitiva. Vuol dire che mangio liberamente, cercando di ascoltare le esigenze del mio corpo e non seguo nessuna regola ferrea quando si tratta di orari o tipologie di cibi.

Non sono un’esperta di alimentazione e non sono specializzata in dietologia. Il percorso di studi di medicina convenzionale non prevede di approfondire questo tema. Penso sia una vera lacuna, perché l’alimentazione ha un ruolo importante sulla nostra salute. Ricordo ancora il mio sgomento quando, anni fa, scoprii che in ospedale non si davano consigli sull’alimentazione, nemmeno ai pazienti affetti da patologie digestive.

Quanto racconto in questo testo deriva sia dalla mia esperienza personale sia dalle mie conoscenze teoriche e pratiche sulla competenza del corpo. Dopo la laurea in medicina, studiando altre pratiche di cura, ho appreso alcuni principi e nozioni che riguardano alimentazione e salute. Queste ricerche personali hanno acceso un intenso processo di riflessione che non è ancora concluso. Nel frattempo sono contenta, senza la pretesa di possedere alcuna verità, di condividere alcuni spunti con chiunque sia interessato.

1-Ricomincia a comunicare con il tuo corpo

Il tuo corpo è una fabbrica biochimica molto complessa e precisa. In ogni istante ha tutte le informazioni su eventuali carenze o eccessi presenti nell’organismo. Conosce il dosaggio di ogni singolo nutrimento, sa quali tossine circolano nel sangue, se gli ormoni sono in equilibrio o meno e così via. Facendoti sentire attratto o respinto verso alcuni cibi e bevande, ti orienta in tempo reale con l’obiettivo di rispondere ai tuoi bisogni effettivi. Restaurando o mantenendo l’equilibrio naturale di alimentazione e salute.

Il corpo è competente: ti orienta in tempo reale con l’obiettivo di rispondere ai tuoi bisogni effettivi

Purtroppo, molto spesso, la nostra capacità di ascolto del corpo non è intatta. Non siamo più capaci di comprendere i segnali che ci manda e le sue indicazioni, tanto preziose per la nostra salute, restano inascoltate.

Per quanto riguarda alimentazione e salute, sarebbe ideale recuperare l’istinto dell’animale selvaggio o del bambino (non ancora condizionato). Ci permetterebbe infatti di adottare istantaneamente un modo di alimentarsi intuitivo e benefico.

Ti invito a dare priorità a questo obiettivo, che parte dalla conoscenza di te stesso. Quando lo avrai raggiunto, non avrai più bisogno di suggerimenti esterni. Nel frattempo, prova a seguire questi altri undici consigli fin da oggi. Scoprirai anche tu che alimentazione e salute sono collegate e che per promuovere il tuo benessere non devi darti come obiettivo quello di seguire regimi alimentari drastici.

Mi raccomando, mentre metti in pratica questi suggerimenti ascolta il tuo corpo e verifica se ciascuno di essi è adatto a te in quel dato momento oppure no.

2-Trova un equilibrio tra nutrimento e tossicità

Quando mangi, devi valutare l’apporto di nutrienti, che permettono al corpo di approvvigionarsi di energia e materie prime (proteine, lipidi, glucidi, vitamine, oligoelementi eccetera). Questi nutrienti sono essenziali per rinnovare le cellule e permettere un funzionamento ottimale dell’organismo. Accrescono il tuo livello di energia.

Di fronte al cibo però devi anche considerare la sua eventuale tossicità. Il tuo corpo ha la capacità di discernere cosa è vitale e cosa è tossico. Se però sei tra quelli che assumono regolarmente tossine mangiando, allora parte della tua energia vitale verrà sempre impiegata per adattarsi alla tossicità e/o eliminare le tossine.

Infine, anche la semplice digestione richiede energia. Quanta, dipende da cosa mangi, quanto mangi e come mangi (ad esempio dedicando poco tempo e concentrazione all’atto di mangiare, masticando poco eccetera).

Se mangi più di quello che il tuo corpo richiede e scegli alimenti di scarsa qualità, il corpo avrà bisogno di più energia per digerire di quella che avrai recuperato alimentandoti.

 Mangiare troppo e male può ridurre la tua energia vitale

3-Limita le calorie vuote

Cibi molto raffinati, come la farina 00 o lo zucchero bianco, per esempio, sono carichi di calorie ma poverissimi di nutrienti. Ti forniscono energia a livello superficiale senza dare al corpo il necessario per vivere in modo ottimale. Ecco perché nei paesi occidentali spesso molte persone, pur mangiando troppo, sviluppano patologie legate a carenze nutrizionali (ad esempio a causa di avitaminosi). Consuma cibi poco raffinati per godere di tutta la loro ricchezza nutritiva. Scegli farine e cereali integrali, sostituisci lo zucchero bianco con il miele o almeno con lo zucchero di canna integrale (meno raffinato) e così via.

I cibi raffinati forniscono energia a livello superficiale

4-Scegli la qualità

La quantità di nutrienti contenuta nei vegetali variain funzione del clima, del terreno, della varietà. Ma dipende anche dal tempo che è stato dato al frutto o alla verdura per maturare, dal metodo di coltivazione e di conservazione del prodotto.

Frutti e verdure non sono tutti uguali. La loro capacità nutritiva dipende anche dalla coltivazione

Qual è il valore nutrizionale ed energetico di un pomodoro cresciuto in un terreno troppo sfruttato, pieno di pesticidi, a volte tossici per l’essere umano? Parliamo di un pomodoro che per crescere è stato spinto oltre i suoi ritmi naturali, raccolto prima che fosse maturo, diventato rosso grazie a un prodotto chimico…

Quale pensi che sia, invece, l’apporto nutrizionale di un pomodoro cresciuto in un terreno rispettato e curato con amore da tempo, da contadini attenti alla biodiversità e all’ecosistema, seguendo i ritmi delle stagioni?

Intuitivamente, sento che quando possibile è meglio affidarsi ai produttori che sostengono la crescita di frutta e verdura rispettando i principi della natura.

5-Fai attenzione al valore vibrazionale degli alimenti

Ogni cibo non ha solo un valore nutrizionale proprio biochimico, ma anche un valore vibrazionale. Ha a che fare con l’energia e nulla a che vedere con le chilocalorie.

Per esempio, quale vibrazione energetica porta con sé la carne che proviene dagli allevamenti intensivi? Sapendo che gli animali si muovono poco, sono sfruttati, abusati, maltrattati, che non hanno mai conosciuto la libertà e che sono imbottiti di antibiotici, non provo il desiderio di nutrirmi di carne che ha subito tanto stress. Faccio fatica a immaginare che il valore vibrazionale della loro carne abbia un impatto positivo sulla serenità e l’energia vitale di chi la consuma.

La vibrazione energetica del cibo che ingerisci influenza direttamente la tua energia vitale in modo positivo o negativo

Indipendentemente dalle convinzioni sull’etica e l’ambiente, consiglio di evitare di nutrirsi di alimenti che non siano stati rispettati. Ed è un principio che vale per tutte le tipologie di cibi, dal pomodoro alla bistecca, passando per la frutta e le uova. Prova a riflettere: quanto la tua alimentazione influenza il tuo modo di vivere?

Personalmente, desidero per me stessa una vita libera che mi garantisca un adeguato spazio fisico e mentale, una vita colma di rispetto e amorevolezza. Mantenendo salda la connessione a questo desiderio, le rare volte in cui sento il bisogno di mangiare prodotti di origine animale, preferisco farlo scegliendo carne di animali che hanno potuto vivere a contatto con la natura. Animali che hanno conosciuto la luce del sole, il vento, l’alternarsi delle stagioni. Capi che si sono nutriti in autonomia da fonti naturali e che sono stati curati da persone rispettose e (perché no) anche amorevoli.

6-Scegli cibi freschi interi piuttosto che integratori

In generale, le vitamine naturali presenti nelle piante lo sono in una forma che possiamo assimilare, cioè sono compatibili con la fisiologia umana. E sono anche associate ad altri composti naturali, utili ad alimentazione e salute. Questa combinazione favorisce un effetto sinergico, che rende biodisponibili i principi attivi di cui abbiamo bisogno, aumentandone i benefici attesi.

Gli integratori, invece, sono composti di sintesi oppure estratti, sostanze isolate che non possono beneficiare di questa sinergia e sono assorbiti in modo meno efficiente dall’organismo.

Gli integratori sono assorbiti in modo meno efficiente dall’organismo rispetto alle vitamine naturali

Prendere un integratore può essere utile ma si tratta di una stampella provvisoria: un metodo utile ad arginare in modo momentaneo un sintomo o un problema di salute fastidioso. È molto più importante ed efficace, invece, lavorare su alimentazione e salute, migliorando la qualità di quello che mangi e favorendo una buona assimilazione. Scegli non solo cibi più grezzi (poco raffinati) e di qualità, ma cerca anche di consumarli interi, ad esempio non sbucciare la frutta, non sottoporre a cotture drastiche le verdure, eccetera.

7-Guarda altrove

Viviamo in una società nella quale, senza che ce ne accorgiamo, siamo portati a pensare che “di più è meglio”. Questo vale pure per la quantità di cibo che ingeriamo. Cosa che spesso va a discapito della qualità. Una modalità di pensiero che influenza anche la produzione, spinta agli eccessi. Abbiamo talmente tanto cibo che alla fine lo sprechiamo.

Presta invece la tua attenzione ad alcune alternative interessanti, come quella del movimento slow food, della coltivazione biologica, della permacultura eccetera.

Anche se sei “solo” un consumatore puoi esercitare il tuo diritto di scelta. Orientandoti verso quei produttori che privilegiano la qualità, rispettano l’ambiente, evitano l’uso di pesticidi, seguono i ritmi delle stagioni e così via. Di conseguenza aumenterà la qualità nutrizionale dei cibi che consumi, il tuo corpo sarà sazio più facilmente e l’energia richiesta per digerire sarà minore di quella ingerita. Il bilancio energetico e il rapporto tra nutrienti e tossine saranno entrambi positivi.

 Privilegiando cibi di qualità il tuo corpo si sazierà più facilmente

8-Consuma succhi di verdure e frutta freschi

Il consumo giornaliero di succhi di verdure e frutta freschi e di stagione ti garantisce una ricarica energetica significativa. Per beneficiare di tutte le virtù delle verdure e della frutta, cerca di non sbucciarle quando possibile. Questi succhi contengono vitamine e minerali ma non solo: proteggono il DNA cellulare e aumentano il ph dell’organismo (si parla di dieta alcalina), favorendo il buon funzionamento dei sistemi connettivo, linfatico e immunitario.

I succhi di verdura freschi e di stagione migliorano il funzionamento del corpo

Se vivi un momento in cui senti di aver bisogno di più energia o di un sostegno per depurarti, magari perché non stai bene o stai seguendo terapie tossiche, puoi bere fino a 3 o 4 succhi di verdura al giorno.

9-Privilegia i cibi locali

L’alimentazione a chilometro zero (o quasi) non è benefica solo per l’ambiente ma anche per il tuo corpo. Tutte le volte che puoi mangia verdure, frutti, cereali, legumi e loro derivati cresciutinella zona in cui vivi. Il cibo che mangi, infatti, ti dà delle informazioni sull’ambiente che ti circonda, preparando il tuo corpo a vivere meglio (e affrontare) quell’ambiente.

Mangiare a chilometro zero prepara il corpo a vivere nell’ambiente in cui ti trovi

Questo non significa rinunciare per sempre ai cibi provenienti da luoghi lontani. Mangiare di tanto in tanto alimenti che provengono da zone geografiche molto diverse dal punto di vista climatico rispetto alla nostra, per esempio, può portare un elemento di varietà che fa piacere al gusto e stimola positivamente il corpo. È importante, però, non esagerare.

Facciamo un esempio. Vivi nel nord Europa, è pieno inverno e mangi ogni giorno frutta tropicale. Stai dando al tuo corpo delle informazioni che hanno a che fare con un clima caldo. Di conseguenza il tuo organismo, aspettandosi un ambiente caldo, sarà meno preparato ad affrontare il clima rigido dell’inverno nord europeo. Potresti essere soggetto a raffreddori recidivanti, per esempio.

10-Fai buon uso di aromi e spezie

Oltre a portare in tavola gusti piacevoli che soddisfano il palato, aromi e spezie hanno proprietà eccezionali per la nostra salute. Le erbe aromatiche più comuni sono timo, maggiorana, origano, salvia, basilico, prezzemolo, aneto, rosmarino ed erba cipollina. Tra le spezie ci sono zafferano, noce moscata, curcuma, paprika, zenzero, cannella, curry, cumino, chiodi di garofano, anice stellato e cardamomo. Queste che ho elencato non dovrebbero mancare nella tua cucina, ma ne esistono molte altre.

Se ascolti il tuo corpo, seguendo il principio dei desideri e dell’attrazione, ti spingerà verso un’erba o una spezia piuttosto che altre, a seconda dei tuoi bisogni del momento.

Non dimenticare neppure i semi. Sono piccolissimi, ma estremamente ricchi di proteine, fibre vegetali ed acidi grassi essenziali, elementi che li rendono un aiuto prezioso per il buon funzionamento dell’organismo. Semi di girasole, di zucca, di lino, di sesamo, di canapa, di chia… Per approfondire ti consiglio questo contenuto.

Puoi usare i semi in molti modi, ad esempio aggiungendoli a crudo nei piatti come tocco finale o inserendoli nelle insalate.

Consuma aromi, spezie e semi seguendo i bisogni del tuo corpo

11-Se fa per te prova il digiuno

Ti faccio un accenno al digiuno solo per dirti che, se ti senti attirato da questa esperienza, ti invito a informarti e provare. Diversi studi scientifici mettono in evidenza un potere curativo interessante del digiuno.

Se dopo un processo di informazione serio e attento digiunare ti spaventa, ti consiglio di evitare: mai fare violenza a se stessi. Credo sia importante avere un atteggiamento curioso e una mente pronta per beneficiare del digiuno.

La nostra cultura occidentale professa la necessità di mangiare quotidianamente più volte al giorno per sentirsi in forma e garantirsi vitalità e benessere. Scoprire invece che si può digiunare alcuni giorni ritrovandosi più vitali di prima è una piacevole sorpresa. Ma non è necessario provare se non ti senti pronto.

Esiste anche il digiuno intermittente, una via di mezzo da intraprendere se digiunare per giorni ti sembra troppo faticoso o spaventoso. Il principio è rimanere senza mangiare per 16 ore di fila. Di solito dalle otto di sera alle dodici del giorno successivo. In questo modo consenti al tuo apparato digerente di riposare, favorisci un effetto detox su tutto l’organismo e un miglioramento del metabolismo.

Non pensare però che il digiuno funzioni come una dieta dimagrante. Anche se si dimagrisce mentre si digiuna, gli effetti sul peso non sono duraturi.

Attenzione: gli effetti del digiuno sul peso non valgono sul medio e lungo periodo

12-Tieni l’acqua a portata di bocca

Non penso sia necessario consigliarti di bere almeno un litro d’acqua al giorno. Piuttosto tieni sempre a portata di mano dell’acqua: sul tavolo dove lavori, in macchina, in borsa, ovunque passi molto tempo. Potrai così rispondere tempestivamente alle richieste del tuo corpo. Il nostro corpo è fatto per il 70% di acqua, essere sempre ben idratati è fondamentale per mantenere salute e benessere.

 

Per concludere: esercitati ad ascoltare il tuo corpo, lui sa esattamente di cosa hai bisogno in fatto di alimentazione e salute. Cerca di orientarti verso un’alimentazione varia, ricca di frutta e verdure fresche, legumi e cereali integrali, privilegiando i prodotti eco sostenibili, di stagione e a chilometro zero. Per quanto riguarda le quantità non restare con la fame, fai in modo da essere soddisfatto sia dal punto di vista delle porzioni sia del gusto. Ma regala anche dei momenti di pausa al tuo apparato digerente.

Energia vitale: evita di abbassarla per mantenerti in salute

Energia vitale: evita di abbassarla per mantenerti in salute

L’energia vitale è indispensabile per mantenerti in salute e promuovere il tuo benessere. Anzi, è talmente importante che riuscire a non abbassarla può aiutarti concretamente a prevenire le malattie, comprese quelle considerate più gravi.

Se hai letto altri contenuti di questo blog e in particolare l’articolo Vitalità: 7 consigli per aumentare il tuo livello di energia, hai già familiarizzato con il mio approccio alla malattia e sai che la tua energia vitale, per mantenere salute e benessere, deve essere di buona qualità e nelle giuste quantità.

SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO

 

Quanta energia hai a tua disposizione? E perché? Dipende dal livello di stress che vivi abitualmente. Lo stress, di per sé, non è nocivo, ma se il tuo corpo e la tua mente devono continuamente far fronte a una soglia di stress elevata, in uno stato di perenne allarme, il livello di energia basale ne risente consumandosi senza una buona ragione.

Oltre allo stress ci sono una serie di fattori che influenzano negativamente il livello di energia vitale. Scopri su quali comportamenti e sensazioni puoi lavorare per lasciare intatta la tua vitalità. Prova a seguire i consigli di questo articolo fin da oggi, imparerai a conoscerti meglio e potrai incanalare la tua energia vitale in modo utile e costruttivo.

Esistono una serie di fattori che consumano inutilmente la tua energia vitale

1-Comprendi e trasforma le tue paure

Secondo la medicina cinese, la Paura consuma l’energia vitale di tutti noi, se le lasciamo il potere di farlo.

Ecco perché ti propongo di iniziare fin da subito a lavorare sulle tue paure, guardandole da una prospettiva nuova.

La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili: ti informa di un pericolo. Se il pericolo è reale, sei biologicamente programmato per agire, affrontandolo oppure scappando da esso. Dipende da quale reazione tra le due è più sensata, cioè ha maggiori probabilità di successo. È la paura che blocca il bambino mascherato da Superman sul punto di saltare dal quarto piano!

La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili

Ovviamente, la paura che permette di avere coscienza del pericolo non va mai ostacolata, anzi, andrebbe ringraziata perché è preziosa per la vita.

Ma tutte le volte in cui hai paura di un pericolo futuro, che potrebbe o non potrebbe manifestarsi, la tua biologia non può intervenire. Potrai agire solo nel momento in cui il pericolo temuto si concretizzerà, se mai accadrà.

Nel frattempo vivi uno stato di stress inutile e nocivo, perché non puoi compiere nessuna azione per uscirne. La paura rivolta al futuro è di fatto una forma di ansia, che ti blocca anziché aiutarti ad agire.

La paura di un fatto futuro che potrebbe o meno verificarsi è una forma di ansia

Dietro ogni paura c’è un desiderio

Contrariamente a quello che potresti pensare, nel momento in cui scegli di combattere contro una malattia, lo stress o le tue paure, anziché sconfiggere e sminuire i tuoi problemi, li amplifichi. Perché quando rivolgi attenzione e investi energie in una lotta contro qualcosa, l’unico risultato che ottieni è quello di dare maggiore forza a quel qualcosa. E nel frattempo la tua vitalità decresce. Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Salute e malattia, mai combattere contro il tuo corpo.

Cosa puoi fare invece? Ti propongo un atteggiamento più costruttivo. Poiché dietro ogni paura c’è un desiderio, analizza le tue paure una ad una e cerca di scoprire quali desideri nascondono. Poi scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli.

Scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli

In questo modo sposterai la tua attenzione dalla paura per reindirizzarla verso la realizzazione dei tuoi desideri più profondi. Agire per raggiungere ciò che desideri non solo non diminuirà la tua energia vitale ma al contrario contribuirà ad accrescerla. Perché sarai spinto dalla gioia della realizzazione e della soddisfazione personale.

2-Evita le cure tossiche

Imbottirsi di medicinali non è la migliore scelta, neppure quando si sta vivendo una malattia considerata grave dalla medicina convenzionale. Se puoi, evita al massimo cure farmacologiche tossiche. Mi riferisco a tanti farmaci di sintesi, che hanno inevitabilmente diversi effetti collaterali. A volte bisogna usarli, ma hanno un impatto sulla salute generale del tuo corpo: richiedono grandi sforzi per gestirli e rischiano di abbassare in modo significativo la tua vitalità.

Quando sei costretto ad assumere farmaci che impattano negativamente sull’energia vitale, in caso di chemioterapia per esempio, ti consiglio caldamente di mettere in campo delle azioni per compensarne la tossicità. Metti in pratica tutti i metodi che contribuiscono a innalzare la vitalità e aiuta il tuo corpo assumendo prodotti naturali e/o seguendo alcune terapie proprie delle medicine energetiche (come quella cinese). Rivolgiti a un naturopata competente, che sarà senz’altro in grado di aiutarti.

Tra le tecniche molto utili ci sono il drenaggio del fegato e più in generale dell’apparato digerente: tutto ciò che detossifica contribuisce a sostenere il livello di vitalità proprio del corpo.

Le pratiche detox contribuiscono ad aumentare o mantenere la tua energia vitale

Da alcuni anni, anche negli ospedali si usa l’agopuntura, allo scopo di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e la radioterapia, per esempio.

3-Sostituisci all’attaccamento l’accettazione

Quando, di fronte a una situazione avversa, ti arrabbi e ti disperi, stai vivendo un episodio di attaccamento. Ti capita di provare emozioni negative intense e durature legate a qualcosa che è andato storto? Alcune persone continuano a rimanere talmente legate ai traumi subiti, come la morte di una persona cara, una separazione, o un incidente, da continuare a provare le stesse emozioni negative per tutta la vita. E le sensazioni di rabbia, frustrazione e sconforto rimangono intense anche a distanza di anni.

Capita anche a te? L’attaccamento è l’opposto dell’accettazione.

Cosa intendo con accettazione? Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa. Non significa che ti fa piacere o che va bene per te. Ma solo che sei pronto ad accogliere la situazione così com’è.

Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa

Se ti arrabbi e ti disperi, è perché vorresti cambiare l’evento avverso. Ma ci sono cose che non possiamo cambiare. Investire energie in questa direzione non fa altro che abbassare il tuo livello di vitalità. Con il rischio di farti ammalare.

Continuare a pensare che una situazione sarebbe dovuta andare diversamente da come è andata, è un pensiero ricorsivo molto nocivo. Si tratta di un atteggiamento che può riguardare diverse sfere della tua vita. Magari rimpiangi di esserti comportato in un certo modo, oppure fai fatica ad accettare i comportamenti o le caratteristiche di una persona cara, o ancora ce l’hai con te stesso per scelte prese dieci anni fa, eccetera.

Anche tu credi nelle favole?

Tutti noi, nel corso della nostra vita, andiamo incontro a eventi che viviamo con piacere e situazioni che subiamo con dolore.

Ascoltando e osservando le persone di cultura occidentale (me inclusa), mi sono fatta l’idea che in tanti soffriamo per la convinzione, conscia o inconscia, che la vita debba andare per tutti nella stessa, meravigliosa maniera. Si nasce in una famiglia amorevole con un padre e una madre che si adorano e che ci hanno desiderati, si cresce nell’affetto, rispettati dai nostri cari. Da adulti si realizzano i propri sogni che hanno a che fare con l’amore, il lavoro, la famiglia e così via. Infine un giorno, verso i cento anni, dopo una vita piena e appagante, si muore nel proprio letto, in totale pace e benessere.

Sarei curiosa di sapere, se esistessero dati di questo genere, quante persone hanno davvero una vita così. Prova a rifletterci. A causa di questo scenario di riferimento ideale, che contempla un totale benessere e che uomini e donne occidentali hanno interiorizzato da decenni, ci scopriamo offesi quando capiamo che la realtà viaggia su altri binari. Ci sentiamo vittime di un’autorità che non ci ama e che può essere Dio o il Destino, a seconda delle nostre convinzioni. Le nostre credenze culturali, spirituali e religiose possono enfatizzare il pathos che ci fa arrabbiare “contro la vita”.

Accettare gli eventi cosi come sono fa risparmiare tanta energia. Questa energia sarà allora disponibile per agire e stare bene nonostante l’evento indesiderato sia accaduto.

L’idea che la vita debba essere piena di gioia e priva di ostacoli è una favola interiorizzata

4-Accetta il dolore ed evita la sofferenza

Personalmente, ho combattuto a lungo il dolore. Il mio e soprattutto quello degli altri. Ho provato rabbia, frustrazione e un profondo senso di impotenza di fronte al dolore che ho incontrato. Quando finalmente ho capito che il dolore fa parte della vita, il mio approccio è cambiato radicalmente. Accettare il dolore non vuol dire essere masochisti.

Provare dolore ci dà un’informazione importantissima: ci dice di spostare la mano dal fuoco. Significa che è necessario attuare un cambiamento. Saperlo e agire di conseguenza ci permetterà di recuperare salute e benessere.

Il dolore è vitale. Esistono persone affette da insensibilità congenita al dolore. Pensa a cosa significa: rischiano di ferirsi gravemente ogni giorno, nelle situazioni più banali, senza accorgersene. Prive da questo sistema di allarme, sopravvivono pochi anni.

Quando cadi, il dolore attira la tua attenzione sulla zona che ha subito il trauma. Questo ti permette, ad esempio, di riposare o di curarti nel modo più opportuno. Col tempo il dolore diminuisce fino a sparire. Quando invece rifiuti il dolore, la sofferenza nasce, si amplifica e persiste.

Facciamo un esempio. Sei in ritardo per un appuntamento importante, stai correndo ma inciampi su una irregolarità del marciapiede. La tua reazione potrebbe assomigliare a questa… “Ecco: sempre la stessa sfortuna! Ora mi sono sporcato e mi sono fatto male, il mio appuntamento è rovinato e così la mia vita! Maledetto il Comune che non ripara le buche sui marciapiedi!”.

Il dolore per la botta l’indomani sarà già passato, ma la rabbia nata dall’intoppo e dal pensiero che la tua vita è rovinata a causa di un appuntamento perso potrebbe durare tutta la vita. Non si può evitare il dolore. Hai invece un grande potere per sottrarti alla sofferenza.

Prova questo esercizio…

L’attaccamento al benessere e la mancata accettazione del dolore, in modo del tutto controproducente, ti espongono a un grosso rischio di sofferenza intensa e duratura. Arrabbiarti con gli eventi avversi ti fa stare male, combattere il dolore lo rafforza.

Sperimenta concretamente un’altra direzione. Da oggi in poi, ogni mattina, fai una decina di respiri consapevoli per centrarti e favorire uno stato di rilassamento. Poi esprimi lentamente ad alta voce questa frase: “Oggi, mi impegno ad accogliere ogni evento con il consenso del mio cuore”. Bastano due minuti per fare questo esercizio. Due minuti che possono migliorare significativamente la tua energia vitale.

5- Riconosci il tuo valore

La svalutazione intralcia lo slancio vitale. La svalutazione di sé, delle proprie azioni e dei propri talenti crea delle correnti contrarie, delle perturbazioni che ostacolano il fluire della vita. Svalutarsi ci spinge spesso a cercare di essere diversi da quello che siamo. Una missione impossibile che fa consumare tanta energia, oltre a farci stare un passo indietro rispetto all’espressione del proprio potenziale. Come un melo che cercasse per una vita di fabbricare delle ciliegie. Spenderebbe tanta energia senza nessun risultato soddisfacente (in tema di ciliegie). In questo modo si intralcia l’energia vitale, che viene deviata per una missione impossibile, e l’albero ottiene pessimi risultati anche in tema di fiori, foglie e mele. La svalutazione mette la persona in uno stato sotto tono che fa stagnare l’energia vitale oppure in uno stato di fatica perpetua che consuma man mano le scorte di vitalità.

La nostra unicità e varietà sono un valore incredibile per il mondo. La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi. Riconoscendo il tuo valore ed esprimendo il tuo potenziale accederai liberamente all’energia vitale a te necessaria. Entrerai anche in un circolo virtuoso, nel quale più sei te stesso e fai quello che ami fare, più sarai colmo di energia vitale che ti permetterà di esprimere ancora meglio te stesso.

La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi

Questione di allenamento

Allenati per evitare di creare sofferenza attraverso piccole azioni quotidiane. Come? Inizia impegnandoti a conoscere te stesso e il tuo valore unico. Poi, man mano, impara a rispettarti e accettare la vita cosi com’è. Renderai la tua esistenza più leggera e contribuirai a mantenere elevata la tua energia vitale.

Biokinesiologia, un aiuto per terapeuta e paziente nelle patologie ricorrenti

Biokinesiologia, un aiuto per terapeuta e paziente nelle patologie ricorrenti

La Biokinesiologia è uno strumento terapeutico prezioso per aiutare quei pazienti che soffrono a causa di sintomi e patologie ricorrenti.

A volte un paziente contatta noi terapeuti per un malessere che lo tormenta da tempo. Applicando le nostre conoscenze e gli strumenti che abbiamo imparato, la persona dapprima sta meglio e infine guarisce. Sapere che il paziente ha recuperato salute e benessere è molto gratificante.

SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO

 

In alcuni casi però, dopo qualche tempo (giorni, settimane o mesi) il paziente torna da noi con lo stesso sintomo. Il miglioramento è stato solo temporaneo. Oppure nulla cambia nonostante il nostro intervento. Questo può accadere con una delle tante e diffuse patologie ricorrenti, come mal di testa, cistite, gastrite eccetera.

A volte il paziente torna da noi con gli stessi sintomi perché il miglioramento è solo temporaneo

In tutte queste situazioni è necessario lavorare diversamente, scavando ancora più in profondità. Come riconoscere la radice “nascosta” di un problema? In che modo possiamo deprogrammare una sintomatologia legata a patologie ricorrenti? Sciogliere alla base uno schema portatore di malessere è possibile. Nella mia esperienza tra gli strumenti più efficaci per farlo ci sono la Biopsicogenealogia e la Biokinesiologia.

La scoperta delle memorie che agiscono come ferite

Volendo contribuire con il mio lavoro a costruire un mondo di salute e benessere, nel tempo ho esplorato nuovi strumenti per aiutare al meglio le persone che chiedono il mio sostegno.

Dopo gli studi di medicina convenzionale ho continuato ad approfondire le mie conoscenze e le mie competenze rivolgendomi alle discipline di medicina complementare. Tra i primi strumenti che ho avuto la fortuna di imparare a usare c’è quello della Biopsicogenealogia. Permette, partendo dal sintomo, di individuare quelle memorie che agiscono come ferite, rendendo la persona più propensa a vivere uno specifico evento in modo drammatico e di conseguenza ad ammalarsi.

La Biopsicogenealogia permette di capire perché una persona vive in modo più drammatico alcune situazioni

Utilizzando questo approccio sono riuscita ad aiutare molti pazienti. Assistere alla presa di coscienza della ferita è molto emozionante, perché la liberazione delle emozioni bloccate favorisce la svolta verso la guarigione.

La Biopsicogenealogia è uno degli strumenti alla base del metodo della Bioconsapevolezza, che ho sviluppato in oltre 20 anni di professione.

Quando le memorie non sono accessibili

A volte però, capita che nonostante il paziente abbia compreso perché sta male e abbia contattato le emozioni bloccate, in apparenza nulla cambi.

Il corpo resta indifferente al lavoro fatto con il paziente. Oppure è impossibile risalire coscientemente agli eventi personali o genealogici che potrebbero aver causato il sintomo che stiamo trattando. Di conseguenza quel malessere, legato a una delle tante patologie ricorrenti di cui soffrono tante persone nel mondo, continua a presentarsi.

Come persona e come medico, quando incontro un ostacolo, mi piace esplorare modi diversi di superarlo. Il mio obiettivo non è solo quello di alleviare momentaneamente i sintomi ma di aiutare i pazienti a risolvere il problema alla radice. Per questo ho cercato uno strumento da affiancare alla Biopsicogenealogia, così da poter agire anche quando non ci si ricorda degli eventi personali e genealogici. Oppure quando il corpo non sembra reagire positivamente allo sblocco delle emozioni.

In questa mia ricerca ho incontrato la Biokinesiologia.

Cos’è la Biokinesiologia

Ideata da Corinne Dewolf, la Biokinesiologia abbina i principi della Kinesiologia alla Biopsicogenealogia e all’etologia. Rappresenta quindi una sintesi di tutte queste discipline.

Secondo la Biokinesiologia tutti abbiamo le competenze naturali a vivere bene. Più precisamente queste competenze si chiamano potenziali biologici.

Di cosa si tratta? Tutti gli esseri umani hanno il potenziale di sopravvivere, proteggere se stessi, relazionarsi agli altri, integrarsi in un clan. Come uomini e donne siamo in grado di badare ai nostri simili, possiamo tutelare un territorio, capire e farci capire, trasmettere la vita… I potenziali biologici sono centinaia.

Capita però che ci siano degli ostacoli che ci impediscono di attingere ed esprimere alcuni potenziali biologici specifici. Cosa succede quando non possiamo attingere in maniera completa a uno dei nostri potenziali biologici? Viviamo in modo più stressante e spiazzante tutte quelle situazioni in cui avremmo bisogno di mettere in campo quello specifico potenziale.

Gli esseri umani hanno centinaia di potenziali biologici per vivere bene

Quando un potenziale biologico è bloccato

Se un potenziale biologico è bloccato non riusciamo a vivere determinate situazioni serenamente, come invece fanno altri membri della nostra specie. Per chiarire voglio fare un esempio concreto. Prendiamo come riferimento una delle patologie ricorrenti più diffuse tra le donne: la cistite.

Tra i potenziali biologici dell’essere umano c’è quello di proteggere un territorio. Dal punto di vista biologico, un territorio è tutto ciò che consideriamo nostro sia in senso concreto sia dal punto di vista emotivo. La nostra casa, la macchina, i diritti d’autore di un libro che abbiamo scritto, ma anche una persona amata, un figlio, eccetera.

Proteggere il proprio territorio significa saper dire di no ed essere in grado di far rispettare il proprio spazio, fisico e mentale. Chi non è più in grado di attingere a questo potenziale fa moltissima fatica a tutelare il proprio territorio. Vive di conseguenza con grande stress quelle situazioni (che avvengono normalmente nella vita di tutti noi) in cui è necessario proteggere, fare rispettare ciò che è nostro.

Un potenziale biologico bloccato può essere causa di malattia

Ci sono dunque persone che non riescono a proteggere ciò che possiedono e a fare rispettare in modo naturale e spontaneo il proprio spazio fisico e mentale. Di conseguenza si sentono spesso invase, poco rispettate e hanno paura di perdere coloro che amano. In questo caso, il livello di stress si alza per dare loro l’energia di agire e rimediare. Se non agiscono, perché non sanno cosa fare per esempio, il loro corpo si attiva per trovare una risposta biologica sensata e risolvere questa situazione.

Ecco allora che si manifestano i sintomi delle patologie ricorrenti. Ogni sintomo, parlando di un vissuto specifico, può essere accolto come un messaggio dal corpo.

Il corpo sviluppa dei sintomi per aiutare il paziente ad affrontare la situazione stressante nel modo più efficace possibile. Quando il problema del paziente è legato a un’invasione del suo territorio, il corpo molto spesso risponde con la cistite.

Quando il problema del paziente è legato a un’invasione del suo territorio, il corpo molto spesso risponde con la cistite

Ragionare sui sintomi

Proviamo a riflettere sulla cistite e sui sintomi con cui si presenta. Uno dei più fastidiosi ed evidenti è il bisogno di urinare molto spesso, poco per volta. Quando si va in bagno si riesce a espellere solo qualche goccia di urina, a fronte di dolori e bruciori fastidiosi. In che modo la cistite rappresenta una soluzione sensata del corpo per aiutare il paziente a tutelare il suo territorio?

Osserviamo il regno animale, del quale anche noi facciamo parte: urinare poche gocce è un modo biologico, efficace e sensato per marcare il territorio. Lo fanno i cani, ma non solo. In sostanza, quando una persona è spiazzata perché non riesce a difendere il proprio territorio e continua a vivere delle tensioni a causa di questa mancanza, il corpo interviene marcando il territorio da proteggere.

Osservare il regno animale è utile per comprendere le risposte biologiche del corpo

Liberare l’accesso al potenziale biologico

Se non si individua la causa alla radice della cistite si continua a curarla con antibiotici e antiinfiammatori. Il risultato rischia di essere sempre lo stesso: i sintomi scompaiono per poi ripresentarsi giorni, settimane o mesi dopo.

Ogni volta che il paziente rivive una situazione in cui è richiesta l’azione del potenziale biologico bloccato, i sintomi delle patologie ricorrenti si ripresentano. Se un territorio è invaso, la cistite ritorna.

Bisogna intervenire sulla capacità del paziente di marcare il territorio, in modo tale che il suo corpo non abbia più bisogno di agire mettendo in campo una risposta biologica (il sintomo).

Il metodo della Biokinesiologia ha come scopo centrale quello di sprigionare il potenziale biologico bloccato, che nel nostro esempio sulla cistite è la capacità di tutelare il territorio.

Ci tengo a sottolineare il fatto che, dentro di sé, il paziente ha il potenziale biologico intatto. Non c’è nulla da costruire. Per questa ragione i cambiamenti sono spesso rapidi. Il paziente torna a usare questo potenziale biologico, vive le situazioni in modo meno spiazzato e così “guarisce”.

Quindi il potenziale è intatto, ma la strada per arrivarci è bloccata.

La Biokinesiologia libera i potenziali biologici bloccati

Strade chiuse

Ci sono eventi che spingono la biologia o l’inconscio di una persona a bloccare l’accesso a uno specifico potenziale. Nel suo passato personale, o nel passato di un antenato, è stata vissuta una situazione stressante e spiazzante legata a quel potenziale biologico e qualcosa è andato storto. Ecco perché la possibilità di attingere al potenziale è limitata.

Talvolta biologia e inconscio agiscono insieme. Cosa potrebbe essere accaduto nel caso della cistite? Facciamo degli esempi. Un antenato del paziente ha provato un grande dolore nell’atto di difendere un territorio. Durante la guerra ha dovuto uccidere un giovane uomo, e questo obbligo lo ha segnato per sempre. Il programma biologico che si può creare di conseguenza è il seguente: difendere il proprio territorio è molto doloroso, meglio non farlo.

Di solito si tratta di memorie negative, ma i blocchi potrebbero dipendere anche da memorie positive. L’antenato di un altro paziente è stato sfrattato da casa sua e grazie a questo evento sfortunato ha conosciuto l’amore della sua vita. Il programma che si è creato in questo caso è diverso: se non riesci a tutelare il tuo territorio, accadono eventi pieni di gioia.

In entrambi i casi il risultato è lo stesso. Il potenziale può risultare bloccato per i discendenti.

Spesso le memorie che bloccano i potenziali biologici sono negative

Le grandi potenzialità del test kinesiologico

La Biokinesiologia, a differenza della Biopsicogenealogia, non richiede di risalire alle memorie genealogiche interrogando (ad esempio) i parenti. Grazie al test muscolare di investigazione, chiamato test kinesiologico, la Biokinesiologia permette, partendo dal presente del paziente che ci chiede aiuto, di attingere direttamente al suo inconscio personale e familiare. Il test può essere eseguito su chiunque, animali compresi, da un terapeuta specializzato, per svelare le memorie personali e genealogiche alla radice dei blocchi. Anche quando queste non sono note o sono inconsce.

Come funziona il processo di guarigione

Partendo dal sintomo che il paziente vorrebbe eliminare dalla sua vita, si individua un potenziale biologico collegato, che andrebbe liberato. Poi si cercano e si sciolgono le emozioni bloccate prioritarie e dominanti che ostacolano l’espressione di quel potenziale biologico.

Il nostro obiettivo è liberare la totale accessibilità al potenziale biologico inespresso. Una volta fatto questo il paziente non dovrebbe più vivere il problema ricorrente per cui ci ha contattato.

Lavorando a questo livello radice, quando il paziente sarà libero di esprimere il potenziale biologico non servirà agire consciamente per usarlo. Così come, a causa del blocco, il paziente non poteva usare il suo potenziale, una volta sbloccato, sempre in modo inconscio, lo saprà usare perfettamente. In modo naturale e senza alcuno sforzo volontario. Basta essere pronti ad accogliere i cambiamenti.

Il paziente potrà usare il potenziale biologico sbloccato senza fare sforzi consci

Dialogo con l’inconscio

Con la Biokinesiologia la mente conscia non è più la protagonista principale, si dialoga direttamente con il corpo dei pazienti. Qual è il grande vantaggio di questo approccio? Il corpo non mente e non interpreta. Quello che scopriamo corrisponde alla realtà dei fatti. Se un’emozione è bloccata, lo è realmente: non avremmo mai il dubbio che lo sia, quindi non perderemo tempo su supposizioni che rischiano di essere sbagliate. Si va dritti al cuore del problema e a quello che è possibile fare nel corso della sessione.

Il nostro ruolo di terapeuti, in questo caso, è assimilabile a quello degli interpreti: siamo un mezzo per far sì che la mente subconscia dei pazienti possa dialogare con quella conscia.

Il corpo non mente e non interpreta

Grazie alla Biokinesiologia possiamo risanare le ferite inconsce personali e genealogiche e liberare l’accesso completo ai potenziali biologici bloccati. Consentendo così ai nostri pazienti di vivere gli eventi per loro più difficili da affrontare in modo meno acuto e drammatico.

Nella maggior parte dei casi i sintomi delle patologie ricorrenti spariscono. Negli altri casi, se anche lo spiazzamento c’è, diventa meno intenso. In questo modo il corpo non viene chiamato a intervenire sistematicamente e i sintomi più fastidiosi diminuiscono. Patologie ricorrenti come la cistite non si ripresentano più o si ripresentano con una frequenza decisamente inferiore.

Vitalità: 7 consigli per aumentare il tuo livello di energia

Vitalità: 7 consigli per aumentare il tuo livello di energia

Il tuo livello di vitalità, o energia vitale, è fondamentale per favorire salute e benessere. Assieme al livello di stress è uno dei due aspetti fondamentali sui quali consiglio di concentrarsi, nell’ottica di prevenire o guarire dalle patologie, soprattutto quelle considerate più gravi. Nel mio approccio alla malattia l’energia vitale ha un ruolo di primo piano. Ecco perché voglio darti alcuni consigli per accrescere il tuo livello di vitalità.

 

SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO 

 

Vitalità: cos’è e da cosa dipende

Il nostro livello di vitalità è conseguenza diretta dell’energia a nostra disposizione, che per aiutarci a mantenere salute e benessere dev’essere di buona qualità e nelle giuste quantità.

Se l’energia è di buona qualità significa anche che è mutabile, cioè che può adattarsi ai cambiamenti, sia quelli interni sia quelli esterni. Ad esempio cambia con le stagioni, è influenzata dall’alimentazione, dalle emozioni eccetera.

Per quanto riguarda la quantità di energia su cui possiamo contare, non deve essere né troppa né poca. È invece importante che sia sufficiente a fronteggiare la vita di tutti i giorni, imprevisti compresi.

Dal punto di vista fisiologico, il buon funzionamento del corpo necessita di energia. Di conseguenza, una carenza di energia costringerà il tuo corpo a concentrare la propria attenzione sul mantenimento dell’equilibrio di funzioni e tessuti fondamentali alla vita, tralasciandone altri.

Se guardiamo alla questione dal punto di vista della medicina cinese, ogni sintomo legato a una malattia è dovuto proprio a un blocco energetico. La prevenzione e la guarigione della malattia passano dunque attraverso la necessità di ristabilire il livello e la circolazione dell’energia.

Per prevenire o guarire la malattia è necessario ristabilire il livello e la circolazione dell’energia

L’intreccio tra vitalità, stress e sintomi

Tutti noi, nel corso della nostra vita, viviamo dei conflitti. Uso la parola conflitto, in questo contesto, per indicare un aumento del livello di stress riguardo a una qualunque situazione e non come sinonimo di lite con altri individui. Lo stress scatenato dal conflitto, che può essere fisico o emotivo, ci fa consumare energia.

Lo stress scatenato dal conflitto ci fa consumare energia

Se il tuo livello di vitalità è alto, il tuo corpo compenserà senza troppe difficoltà i diversi conflitti in atto. Quindi si adeguerà alle situazioni che affronti senza esprimere sintomi o sviluppare malattie. Quando invece il tuo livello di vitalità è basso, il corpo sarà più propenso a manifestare dei sintomi.

Quante volte hai vissuto situazioni fonte di stress e disagio, senza riuscire a trovare soluzioni che ti rispettassero fino in fondo, per poi scoprire di aver sviluppato nuovi sintomi e malesseri?

Ecco perché mantenere alto il livello di vitalità è un obiettivo prioritario, sia per prevenire le malattie sia per guarire.

Come alzare il tuo livello di vitalità

Vediamo insieme come mantenere un livello di vitalità elevato. Ci concentreremo prima di tutto sui metodi per aumentare l’energia vitale. In un altro articolo ti parlerò di quelli per evitare di abbassarla.

In realtà la linea di demarcazione tra le due strategie è piuttosto artificiosa, perché i consigli che valgono per una si intrecciano con quelli validi per l’altra. Ma userò comunque questa categorizzazione per spiegarmi meglio.

1-Respira in modo consapevole

Una pratica quotidiana che è importante includere nelle proprie abitudini per mantenere salute e benessere riguarda la respirazione profonda e consapevole.

Inspira ed espira con il diaframma per almeno 15 respiri, diverse volte al giorno. Se puoi fallo all’aperto, circondato dalla natura o almeno vicino a uno spazio verde. Se questo non è possibile, fallo quando hai un momento libero, dovunque tu sia.

Come si fa a respirare con il diaframma? La tua attenzione deve focalizzarsi sulla pancia, per quanto possa sembrare strano.

Quando inspiri, immagina di indirizzare l’aria verso la pancia, come per gonfiare un palloncino. La tua pancia si solleverà. Poi, quando espiri, fai rientrare la pancia, immaginando di schiacciare e sgonfiare il palloncino, buttando fuori tutta l’aria che hai in corpo. Non serve fare sforzi.

Perché è così importante respirare consapevolmente? 

Prima di tutto perché l’ossigeno è il nostro primo bisogno vitale. Quando si è stressati e le emozioni sono bloccate, spesso si mettono in tensione il diaframma e i muscoli intercostali. Se questi muscoli non si rilassano la respirazione spontanea diventa superficiale e l’ossigenazione limitata.

Un’altra ragione che rende la respirazione consapevole così preziosa è che oltre all’ossigeno, dall’aria prendiamo una forma di energia che si chiama Prana.

Il Prana nell’ambiente è tanto più concentrato e potente quanto più l’aria è fresca e pulita. Respirando in modo consapevole puoi ricevere una quantità maggiore di Prana ricaricandoti di energia. Se sei curioso di saperne di più guarda questo video.

Respirando facciamo entrare nel corpo una forma di energia chiamata Prana

2- Riposati e rilassati

Il riposo e il rilassamento sono fondamentali per prevenire le malattie e migliorare il tuo stato complessivo di salute e benessere. Se hai già letto altri articoli di questo blog saprai che consiglio di curare con grande attenzione il riposo notturno e di trovare dei momenti durante la giornata per rilassarsi.

Non conosci ancora il mio approccio e vuoi approfondire questi temi? Puoi leggere Sonno ristoratore: il segreto della fase REM e Rilassamento: 8 consigli per abbassare lo stress e prevenire le malattie. Troverai consigli concreti da applicare subito per recuperare un sonno che sia davvero riposante e imparare a rilassarti.

Infine, se sei tra le persone che soffrono di insonnia e altri disturbi del sonno, ti suggerisco di leggere Disturbi del sonno: i consigli per dormire bene e stare meglio.

3-Metti in moto i muscoli in un ambiente naturale

Cammina nella natura per almeno 20 minuti al giorno. Se vivi in città scegli un parco sufficientemente grande da essere lontano dal traffico e dai rumori cittadini, oppure l’argine di un fiume.

Lunghe passeggiate nella natura sono fondamentali sia per rimetterti in contatto con i ritmi naturali (tuoi e del mondo che ti circonda) sia per stimolare positivamente il tuo sistema neuro-endocrino-immunologico, responsabile dell’equilibrio e della riparazione dei tessuti. Ecco perché consiglio caldamente di far diventare le passeggiate nella natura una buona abitudine quotidiana.

Se per motivi di salute non puoi camminare entra comunque in contatto con la natura

Per questioni di salute non puoi camminare a lungo o fai molta fatica a farlo? Mettiti comunque in contatto con l’ambiente naturale alla tua portata, sempre per venti minuti al giorno. Ad esempio puoi appoggiarti a un albero, lasciarti accarezzare dalla brezza, sdraiarti in un prato, camminare sulla terra a piedi nudi eccetera.

Secondo la medicina cinese il fegato è il filtro delle emozioni ed è legato ai muscoli. Mettere in moto i muscoli, quindi, consente di drenare il fegato, sbloccando le emozioni intrappolate che consumano eccessivamente la nostra energia vitale.

4-Ristabilisci l’equilibrio fisico…

Urinare e andare di corpo frequentemente è fondamentale. Molto spesso i nostri corpi sono intasati”, intossicati a causa del malfunzionamento degli organi emuntori. Si tratta di quegli organi che servono all’eliminazione delle tossine e alla depurazione del corpo: fegato, reni, intestino crasso, ma anche pelle e polmoni.

Assicurati di avere sempre un apparato digerente libero e una funzione renale ottimale, tenendo presente che andare di corpo ogni giorno non è per forza segno che hai eliminato tutte le feci.

Esistono tecniche di naturopatia efficaci (metodi meccanici o farmaceutici di pulizia del tubo digerente, drenaggio del fegato e dei reni): un buon naturopata saprà consigliarti.

Lavorare su questo aspetto potenzierà tutte le altre terapie, convenzionali o meno, che sceglierai di seguire.

Tutti noi troviamo ovvio che, per il buon funzionamento di un’autovettura, sia necessario riempire il serbatoio con carburante di qualità e mantenere libero il tubo di scarico. Ma troppo spesso non pensiamo che questo principio fondamentale è valido anche per il nostro corpo.

Senza dimenticare l’equilibrio psichico

Oltre a occuparti dell’equilibrio del corpo lavora su quello della psiche, cercando di capire in quali modi e perché vivi degli squilibri.

Ogni approccio orientato a recuperare l’equilibrio fisico ed emozionale aumenta il livello di energia vitale. Vivere degli squilibri, infatti, richiede delle forme di compensazione, ovvero degli sforzi, che ti fanno consumare maggiore energia. Recuperando il tuo equilibrio psico-fisico naturale il tuo livello energetico si innalzerà di conseguenza.

5-Mangia bene in base ai tuoi bisogni

L’alimentazione è fonte di nutrimento, quindi di energia, e serve al corpo per funzionare al meglio. Un’alimentazione sbagliata o di cattiva qualità può essere fonte di tossicità, intasare il corpo e mettere a repentaglio il suo funzionamento.

Quando parlo di alimentazione sbagliata dovrei piuttosto dire alimentazione inappropriata. Cioè un’alimentazione non adatta ai veri bisogni del corpo. Il mio consiglio principale è quello di ascoltare profondamente che cosa chiede il tuo corpo. Purtroppo molti di noi hanno perso il contatto con i propri bisogni reali. Seguiamo piuttosto delle abitudini mentali, nate dalla cultura, dall’educazione o da quello che ci hanno suggerito gli esperti.

In realtà siamo molto diversi gli uni dagli altri per quanto riguarda metabolismo, condizioni di vita, reazioni individuali a quanto ci accade… Cosa che rende improbabile il fatto di poter dare delle indicazioni alimentari che valgano per tutti.

Il tuo corpo, invece, è una fabbrica biochimica estremamente complessa e precisa.

In ogni istante ha tutte le informazioni su eventuali carenze o eccessi presenti nell’organismo. Di conseguenza, facendoti sentire attratto o respinto verso alcuni cibi e bevande, ti può orientare in tempo reale con l’obiettivo di rispondere ai tuoi bisogni effettivi. Restaurando o mantenendo l’equilibrio naturale.

Il corpo è una macchina biochimica precisa e complessa e sa di quali alimenti c’è bisogno

Alimentazione spontanea

Penso che l’alimentazione abbia un ruolo molto marginale in caso di sovrappeso. Allo stesso tempo credo che sia importante mangiare bene per essere vitali. Se la nostra capacità di ascolto fosse intatta, avremmo accesso in ogni istante a indicazioni precise e adeguate su cosa mangiare e cosa no.

Recuperare l’istinto dell’animale selvaggio o del bambino non ancora condizionato sarebbe la via ideale per alimentarsi al meglio.

6-Coltiva la gratitudine

Per qualche ragione,siamo spesso abituati a notare tutto quello che non va nella vita. Hai mai pensato che un tuo amico fosse molto esperto nell’arte di brontolare? È interessante osservare che, se chiedo a una persona di raccontarmi i suoi problemi, in tutta naturalezza inizierà a fare un lungo elenco… Dopo quattro ore probabilmente sarò io a doverla interrompere.

Invece, se chiedo a quella stessa persona di raccontarmi tutto quello che va bene nella sua vita mi guarderà spiazzata. E dopo dieci minuti, o forse un quarto d’ora, un silenzio imbarazzante calerà nella stanza.

Cerca di coltivare la tua capacità di guardare con occhi diversi la tua vita, concentrandoti su quello che va bene. Man mano che elenchi a te stesso tutto ciò che di bello c’è nella tua vita chiedi grazie per ognuna delle cose che ti rendono felice e soddisfatto. Questa pratica non ignora i problemi reali che ciascuno di noi ha, permette piuttosto di relativizzarli e libera energia e creatività per risolverli.

Si tratta di allenarsi: giorno dopo giorno sarai in grado di parlare sempre più a lungo di quello per cui sei grato.

Questo esercizio ha un effetto benefico sull’energia del corpo perché l’aumenta in modo istantaneo.

Concentrati su tutte le cose che vanno bene nella tua vita e ringrazia per il fatto di averle o viverle

 7-Lavora direttamente sull’energia del corpo

Secondo l’approccio della medicina energetica, i sintomi e i malesseri che sperimentiamo sono causati da blocchi nella circolazione dell’energia. La malattia si esprime a livello organico, diventando manifesta, solo quando il blocco è intenso e/o duraturo.

Capita spesso nella pratica medica di incontrare persone che presentano disagi fisici importanti, senza che gli esami clinici permettano di fare una diagnosi legata a cause organiche evidenti.

Generalmente la medicina convenzionale occidentale, concentrata sulla cura intesa come eliminazione del problema e sull’analisi dei singoli sintomi e cause organiche, etichetta queste situazioni come malattie psicosomatiche. I suoi mezzi terapeutici in questi casi sono estremamente limitati.

Le medicine energetiche vanno a colmare perfettamente questo vuoto. Si tratta infatti di vere e proprie discipline incentrate sulla prevenzione. Permettono di mettere a punto una strategia in fase non organica o subclinica, in assenza cioè di sintomi conclamati. Cosa significa? Le medicine energetiche possono intervenire quando il quadro del paziente non è ancora tale da permettere una diagnosi convenzionale, attraverso quegli esami diagnostici che tutti conosciamo (esami del sangue, ecografie, tac e simili).

La terapia energetica aiuta a potenziare l’energia del corpo, regolandone il livello e facendola circolare meglio

Ogni terapia energetica aiuta a potenziare l’energia del corpo, regolandone il livello e facendola circolare meglio. La medicina tradizionale cinese e quella ayurvedica sono vere e proprie pratiche mediche complete che si basano esattamente su questo approccio. Integrarle in un percorso di cura o di prevenzione aiuta a potenziare la salute.

Prenditi cura di te giorno dopo giorno

Se stai vivendo una malattia o desideri semplicemente migliorare la tua salute, ti consiglio di applicare questi 7 consigli fin da oggi, per aumentare il tuo livello di energia. Scoprirai che piccole azioni ripetute con costanza portano a risultati strabilianti.