Un aiuto per dimagrire più facilmente, definisci così i tuoi obiettivi

Un aiuto per dimagrire più facilmente, definisci così i tuoi obiettivi

Sei in cerca di un aiuto per dimagrire più facilmente? Innanzitutto sono importanti gli obiettivi che ti dai quando vuoi dimagrire, tanto quanto il metodo che sceglierai di seguire. In questo articolo voglio darti gli strumenti per definire degli obiettivi adatti a te, che costituiscono concretamente un aiuto per dimagrire più facilmente, senza stress, cioè in serenità.

Impara come darti degli obiettivi che aiutano a dimagrire più facilmente

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Se conosci il mio blog o hai seguito uno dei miei laboratori, sai già che quando si parla di sovrappeso propongo un metodo di dimagrimento che non prevede diete. Come racconto nel libro Conquista per sempre il tuo peso forma, se hai dei chili in più di cui non riesci a liberarti significa che dentro di te è in atto un conflitto: una parte vuole dimagrire mentre l’altra vuole restare in sovrappeso. Ecco perché da anni sono impegnata ad aiutare le persone a individuare le ragioni inconsce, psicologiche e biologiche, che spingono a opporsi al dimagrimento. Attenzione, si tratta di ragioni personali, che possono essere anche molto diverse da persona a persona.

Qualunque metodo per raggiungere il peso forma tu scelga di seguire, in ogni caso, che preveda una dieta oppure no, va sostenuto da obiettivi chiari e ben definiti. Cosa che vale per qualunque altro traguardo nella vita.

Perché dico questo? La ragione principale per cui le persone non ottengono ciò che vogliono, è una sola: non sanno davvero quello che desiderano. Se ci pensi scoprirai che capita spesso anche a te. Scommetto che sai molto bene quello che non vuoi, mentre forse hai le idee confuse riguardo a quello che vuoi. Cosa che nel caso specifico del sovrappeso, ti impedisce di trovare aiuto per dimagrire più facilmente.

Il mio metodo di dimagrimento non prevede diete

La metafora del navigatore

Facciamo un paragone in cui tutti possono facilmente immedesimarsi. Immagina di essere al volante di una macchina veloce e comoda che può portarti ovunque. L’auto ha un motore potente, il serbatoio è pieno e il GPS funziona benissimo. Non resta che inserire la destinazione. Stai per digitare qualcosa, ma ti viene in mente solo il fatto che non vuoi andare a Roma… Senza una direzione precisa, purtroppo, non puoi muoverti neppure di un millimetro. Il GPS non conosce la negazione. E, forse questo ti sorprenderà: neppure il tuo inconscio conosce la negazione.

Quando dici a te stesso semplicemente non voglio più essere in sovrappeso, il tuo cervello si concentrerà sui chili di troppo. Poiché l’inconscio non conosce la negazione lavorerà per mantenere i chili di troppo, su cui hai concentrato la sua attenzione, anziché per lasciarli andare. È come se stessi dicendo al navigatore di andare a Roma anche se è l’unico posto che non vuoi proprio raggiungere.

L’inconscio non conosce la negazione, ecco perché è importante cambiare modo di darsi degli obiettivi

Superare la negazione

Fermati e prenditi il tempo per riflettere. Cosa desideri davvero quando parliamo di peso corporeo? Prendi un foglio e scrivi nero su bianco il tuo desiderio. Mi raccomando, ogni frase deve essere espressa in modo positivo. Se ci sono cose che non vuoi, non pensarle e non nominarle nemmeno. Altrimenti ti allontanerai dai tuoi obiettivi anziché avvicinarti. Concentrati sull’alternativa che è di tuo interesse.

Come ho sottolineato attraverso la metafora del navigatore, devi essere il più preciso possibile per trovare in te stesso un aiuto per dimagrire più facilmente. Quando vuoi raggiungere una destinazione, di solito, sei abituato a inserire non solo la città ma anche la via e il numero civico: ti invito a fare altrettanto.

Se ci sono cose che non vuoi, non pensarle e non nominarle nemmeno

Esempi concreti

Per permetterti di trovare aiuto per dimagrire più facilmente vorrei analizzare con te alcuni dei desideri che, spesso, i miei pazienti esprimono quando vogliono raggiungere il loro peso forma.

La frase che mi sento dire più spesso è: voglio perdere tot chili. Ma come ho sottolineato in più occasioni sulle pagine di questo blog, perdere è un verbo che ha una accezione negativa. Quando perdi qualcosa di solito non sei felice, ma piuttosto triste o arrabbiato. Perdiamo un’occasione, le chiavi di casa, il telefono o peggio ancora una persona cara.

La parola perdere richiama al nostro inconscio un senso di vuoto, fa pensare che c’è qualcosa che ci manca e che vorremmo ritrovare. Ecco allora che i chili di troppo, se pensi al fatto che li vuoi perdere, ti si attaccheranno addosso con ancora più forza! Questa è una delle ragioni per cui molti, dopo una dieta, si ritrovano a lottare con l’effetto yo-yo e recuperano tutti i chili persi e anche di più.

Hai un mondo di alternative a disposizione

Piuttosto che voglio perdere peso prova a pensare voglio sbarazzarmi dei chili di troppo. Nessuno sente la mancanza di ciò di cui si vuole sbarazzare. Dovresti però anche scendere nel dettaglio, quindi potresti pensare, ad esempio, voglio sbarazzarmi di 10 chili. Ma puoi anche concentrarti su qualcosa che ti dia un’idea di maggiore leggerezza, ad esempio voglio liberarmi di 5 chili. Sei alla ricerca di un obiettivo più neutrale? Puoi optare per voglio dimagrire 7 chili o ancora voglio pesare 52 chili, voglio portare la taglia 42 e così via.

Desiderare di essere magri o snelli non è sufficiente, perché quello che significa magro per me può essere diverso da quello che significa magro per te. Non solo. Nell’ottica di imparare a chiedere e ricevere aiuto, è fondamentale, quando si fa una richiesta a se stessi e all’Universo, essere chiari.

Desiderare di essere magri non basta, è importante imparare a chiedere e ricevere aiuto

Desideri dettagliati

Il risultato che vuoi ottenere rientra tra quelli che sono misurabili. Quando ti sarai sbarazzato dei dieci chili di troppo (ad esempio) entrerai nel vecchio paio di pantaloni che ti piace tanto e che ora non ti sta più. Tutti vedranno che sei più snello. Se è questo l’obiettivo, devi chiederlo con esattezza. Persino voglio dimagrire di 10 chili potrebbe essere una formulazione poco precisa.

Immagina di esprimere il tuo desiderio a un genio della lampada. Se non sei preciso, quei dieci chili potresti perderli a causa di una malattia che ti toglie l’appetito, oppure potresti vederli sparire solo da alcune parti del tuo corpo, mentre il tuo obiettivo è quello di dimagrire in modo armonioso. O ancora potresti “perderli” in 10 anni (un tempo troppo lungo) o in 10 giorni (un tempo troppo breve, temo, per essere una mossa sana).

Esprimi il tuo desiderio specificando in quanto tempo vorresti sbarazzarti dei chili che non vuoi. Oppure definisci in quanto tempo vorresti raggiungere la taglia ideale per te. Ma meglio aggiungere che vuoi farlo in modo sereno, armonioso e in piena salute. Questo è uno dei “segreti” per trovare aiuto per dimagrire più facilmente.

Un’ultima cosa. È importante avere dei desideri, ma non aspettare di realizzarli per essere felice. Tante persone rimandano la loro felicità al futuro. Pensano che saranno felici una volta cresciuti, fidanzati, laureati, quando saranno genitori, nonni, una volta raggiunta la pensione e così via. Personalmente ti invito caldamente a fare diversamente.

Non aspettare le condizioni ideali per essere felice. Inizia subito ad agire e farti del bene. Parti da quello che sei oggi. È più che abbastanza. Puoi decisamente essere felice prima di aver raggiunto il tuo peso forma.

Perché curare il cancro integrando le terapie complementari

Perché curare il cancro integrando le terapie complementari

Curare il cancro integrando le terapie complementari e la medicina convenzionale occidentale è possibile. Ma perché farlo? Prima di tutto perché l’obiettivo di tutte le discipline mediche è lo stesso: la guarigione, la salute e il benessere della persona. Grazie a una sinergia ad ampio spettro, che coinvolga più metodi di cura, l’efficacia dell’aiuto che terapeuti e medici possono offrire alle persone aumenta notevolmente.

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Due strade che si incontrano nel Benessere

So che ad alcuni medici e terapeuti potrebbe sembrare strana l’idea di curare il cancro integrando le terapie complementari, invece chi ha guardato alle cose da un punto di vista diverso, con la mente aperta, ha potuto costatare che questo connubio funziona davvero.

Medicina convenzionale e terapie complementari hanno, semplicemente, un diverso approccio alla malattia e nel caso specifico, al cancro. Ma questo non significa che non possano collaborare o che siano in contrasto tra loro.

La medicina oncologica convenzionale si focalizza sulla diagnosi della malattia. Quando a qualcuno viene diagnosticato un cancro, l’obiettivo diventa quello di uccidere le cellule patologiche. Le terapie complementari di solito si concentrano invece sulla salute della persona nel suo complesso. Il loro obiettivo è mettere il corpo nelle migliori condizioni perché sprigioni tutto il suo potenziale di guarigione.

Le terapie complementari si concentrano sulla salute della persona nel suo complesso

Un aiuto strutturato per curare il cancro in sinergia

Se sei un terapeuta e stai cercando strumenti e strategie complementari per supportare i tuoi pazienti, questo articolo fa per te. Ma anche se sei un paziente oncologico e vuoi cercare un aiuto ad ampio spettro puoi trovare consigli utili in questo testo. Pensiamo a quali sono “le armi” impiegate dalle terapie convenzionali contro il cancro. Generalmente le cure prevedono farmaci o strumenti (come chemioterapia, raggi, chirurgia) tossici o invasivi per l’organismo, che mettono a dura prova non solo le cellule patologiche, ma anche il corpo nel suo complesso e tutte le sue cellule sane.

Le terapie complementari come la naturopatia, l’agopuntura, l’omeopatia e un’alimentazione specifica, per esempio, possono aiutare il corpo a gestire gli effetti avversi delle “terapie d’attacco” e a ripristinare più velocemente lo stato di salute.

Inoltre, le discipline appartenenti alle medicine complementari possono contribuire a favorire un terreno che ostacoli lo sviluppo di malattie e più specificamente di cancri. Ti ricordo che il corpo fabbrica ogni giorno cellule tumorali che vengono semplicemente distrutte dal nostro sistema immunitario. Esiste, ad esempio, un fenomeno chiamato apoptosi cellulare. Cos’è? Una vera e propria autodistruzione della cellula danneggiata o patologica. Quando il terreno (cioè il corpo) è sano, questo fenomeno è più efficace e permette il mantenimento ottimale dell’equilibrio vitale.

L’apoptosi è un fenomeno naturale che distrugge la cellula danneggiata o patologica

L’importanza del livello energetico

Uno degli elementi che condiziona in modo davvero importante e immediato il benessere dell’individuo nel suo complesso è il livello di energia. Mantenere alta e di buona qualità l’energia circolante nell’organismo è una strategia che porta benefici decisivi alle persone che stanno combattendo per riconquistare salute e benessere. E questo vale anche quando si parla di curare il cancro. Tra le discipline di cura che conosco, quella cinese e ayurvedica sono sicuramente molto efficaci nel momento in cui c’è bisogno di aumentare l’energia basale e scoprire come supportare un buon livello di energia.

Capire perché c’è un cancro

Le terapie complementari, inoltre, possono fornire preziosi strumenti per comprendere la ragione profonda che ha portato allo sviluppo di un cancro. Nel mio metodo, quello della Bioconsapevolezza, che ho sviluppato nel corso di oltre vent’anni di lavoro, trovano posto discipline come la Biopsicogenealogia, le Biocostellazioni e la Biokinesiologia. Insieme possono fornire quello che serve per indagare sia nel vissuto personale del malato sia nel vissuto genealogico, alla ricerca delle ragioni che hanno spinto il corpo a sviluppare un cancro e non distruggerlo.

Le terapie complementari possono aiutare a capire perché si è sviluppato un cancro

Qualsiasi sintomo sviluppato dal corpo, infatti, altro non è che un messaggio e un tentativo dell’organismo di sopravvivere e “salvarsi da solo”. Malattie e disagi non sono solo qualcosa da combattere ma piuttosto qualcosa da comprendere. La comprensione può portare in modo più efficace e risolutivo a recuperare la Salute.

Il paziente può svolgere in completa autonomia alcune azioni complementari alle cure di medicina convenzionale per curare il cancro, mentre per altre ha bisogno dell’aiuto di un professionista esperto. Vorrei fare, su queste pagine, un riassunto di quello che penso sia utile per chi ha una diagnosi di cancro e cerca un aiuto a 360 gradi.

Anche le azioni semplici possono essere efficaci

La strategia che ti propongo è senza dubbio più emozionale e mentale rispetto alla “classica” cura a base di farmaci e radiazioni. Il mio scopo è quello di aiutare a sostenere e potenziare i benefici delle terapie mediche convenzionali. Al tempo stesso vorrei anche condividere dei metodi che riducono gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche e radioterapiche e rafforzano le cellule sane, sempre presenti e in maggioranza anche in un organismo “affetto” da un tumore.

Insieme possiamo potenziare i benefici delle terapie mediche tradizionali a cui ti stai sottoponendo

Forse le mie proposte possono sembrare semplicistiche se raffrontate a una diagnosi di cancro (e soprattutto alla paura che spesso ne consegue). Se sei un terapeuta ti invito comunque a proporre queste strategie e vedere se funzionano o meno sui tuoi pazienti. Se sei una persona a cui è stato diagnosticato il cancro, visto che si tratta di azioni semplici da mettere in campo, perché non le attui lo stesso, senza pregiudizi, e vedi come va?

La mia esperienza mi ha dimostrato che, se ripetute con costanza e serenità, le azioni che ti propongo possano sconvolgere (e in positivo!) un destino apparentemente già tracciato. Nel momento in cui cambi qualcosa nella tua vita, cambiano i risultati della tua vita. Inizia pure subito con questi 10 passi.

1-Fai il punto della situazione

Cerca di capire quello che stai vivendo. Prenditi qualche giorno per stare lontano dalla tua vita quotidiana, in un luogo dalla natura il più possibile incontaminata. Cammina in silenzio, ascoltati, medita e metti a punto la tua strategia di guarigione per curare il cancro.

2-Cura il tuo dialogo interiore

Il tuo dialogo interiore condiziona fortemente le tue emozioni, che a loro volta condizionano le tue azioni, sia quelle consapevoli sia quelle del tuo corpo, che accadono senza che tu te ne renda conto. Di conseguenza, il tuo dialogo interiore ha un forte impatto sulla tua salute. Ricordati che hai miliardi di cellule sane nel tuo corpo, la loro percentuale è altissima in confronto a quelle “impazzite”.

3- Salvaguarda il tuo livello di vitalità

Mentre fai attenzione alle parole che dici a te stesso, ricorda anche di prenderti cura del tuo livello di vitalità. Respirare è il primo bisogno vitale, quindi: respira, respira, respira. Se dai ossigeno alle tue cellule loro funzioneranno senza dubbio molto meglio. Respirare facilita uno stato di rilassamento generale che, tra le altre cose, elimina le tensioni fisiche che consumano inutilmente energia. Rilassamento e respirazione aumentano l’energia vitale.

4-Cura la tua alimentazione

Mangia cibo fresco, se possibile biologico e integrale. Nella tua dieta quotidiana includi quante più verdure, frutti, cereali e proteine vegetali, riducendo l’apporto di quelle animali. Prenditi il tempo per scovare un fruttivendolo affidabile vicino casa e privilegia ortaggi e frutta di stagione locali. Sempre più studi concordano sul fatto che l’alimentazione può influenzare lo sviluppo o la prevenzione di cancri.

5-Cammina tutti i giorni

Almeno una volta al giorno, ma ancora meglio se sono due, concediti un minimo di 20 minuti di cammino. Se puoi fallo nella natura incontaminata. Scegli un bosco o un grande parco. Quando questo non è possibile, lungo la tua passeggiata entra in contatto con la corteccia di uno o più alberi che incontri. Sfiora una pianta. Le camminate e la Natura stimolano il nostro naturale sistema di riparazione cellulare, chiamato psico-neuro-endocrino-immunologico. Il corpo ha in sé molte risorse per curare il cancro.

6-Lasciati andare e ridi

Circondati di persone che ti fanno ridere, chiamale al telefono, invitale a bere un caffè. Leggi libri e fumetti che trovi divertenti, guarda quei film o quelle trasmissioni che sai già che ti strapperanno una risata (meglio più di una). Prendi anche in considerazione una disciplina molto utile per stare meglio e mantenere alta l’energia vitale, lo yoga della risata. Le risate sono contagiose, lasciati influenzare in modo benefico!

7-Pratica l’esercizio dei 100 grazie

Ogni sera prima di addormentarti, fai un elenco delle ragioni per le quali sei grato alla tua Vita e all’Universo. Ricordati però di non ringraziare mai per quello che non ti è piaciuto, né per il dolore!  Ringrazia invece anche per quello che dai per scontato, come ad esempio il fatto di avere un tetto sopra la testa o due gambe per camminare.

8-Rafforza la parte sana del tuo corpo

Trova un esperto o una squadra di esperti di diverse discipline complementari che possano supportarti nel tuo percorso di guarigione. Ti consiglio anche di fare un ciclo di pulizia del fegato e dell’apparato digerente. È importante, per sostenere la salute del tuo corpo e la sua capacità di guarire. Con una pulizia profonda di stomaco e intestini puoi rafforzarne equilibrio ed energia vitale. La pulizia detossificante è ancora più indispensabile se sai che affronterai terapie convenzionali contro il cancro che hanno vari effetti collaterali.

9-Rilassati e sogna ad occhi aperti

Concediti almeno mezz’ora di rilassamento al giorno. Se pensi di non avere tempo perché hai troppo da fare, rivaluta le tue priorità: il rilassamento e la meditazione sono un investimento per la tua Salute. Sogna anche a occhi aperti, ricordati che ogni pensiero crea un futuro potenziale. Sul mio sito, nella pagina risorse, trovi un audio che puoi scaricare gratuitamente che si chiama: Visualizzazione del tuo migliore futuro. Fai anche un elenco dei desideri che si nascondono dietro le tue paure, così potrai focalizzare l’attenzione sulla loro realizzazione.

10-Indaga nel tuo presente e nel tuo passato

Con l’aiuto di un esperto puoi curare ferite che probabilmente sono presenti da anni, dentro di te, ferite che hanno condizionato parte della tua vita. L’esperienza del cancro potrebbe essere l’opportunità per risanarle. Tutto il resto della tua vita, in ogni suo ambito, ne trarrà un grande beneficio.

Sappi che il corpo è competente e che se ha lasciato crescere un cancro molto probabilmente c’è un motivo. Sempre con l’aiuto di un esperto fai un’indagine accurata nella tua vita presente e passata, alla ricerca delle radici della tua malattia. E metti nero su bianco il tuo albero genealogico.

Condividi le emozioni e organizza una squadra!

Aggiungo un ultimo prezioso consiglio strategico. Non vivere quanto ti sta capitando nell’isolamento e trova il modo di sfogare le tue emozioni. Credo sia molto importante anche creare intorno a te una piccola o grande squadra di sostegno. Per farti aiutare al meglio (e permettere agli altri di farlo davvero), fai l’elenco delle azioni concrete che pensi siano necessarie alla tua salute e trova sostegno per metterle in pratica. Scrivile su un foglio, poi condividi il testo con i tuoi cari e proponi anche a loro di seguire i suggerimenti che hai messo nero su bianco, così quella di nutrire Salute e Benessere diventa una strategia di squadra!

Godersi la vita, sempre e comunque

Potrebbe sembrarti fuori luogo o prematuro, perché hai avuto la cattiva notizia di una diagnosi di cancro. Io però te lo suggerisco comunque: preparati a un bellissimo futuro. Fai un elenco di tutte le cose che vuoi fare quando sarai guarito.

Poi rileggi quanto hai scritto, chiedendoti se alcune di queste cose non puoi già farle… Perché dovresti rimandare? Goditi la vita appena ne hai l’opportunità.

Grasso corporeo: a cosa serve e perché fai fatica a dimagrire

Grasso corporeo: a cosa serve e perché fai fatica a dimagrire

Il grasso corporeo non è un nemico, anzi. Pensiamo a tutta una serie di animali, mammiferi come noi, che usano il grasso per sopravvivere in condizioni difficili o estreme. È il caso delle balene o delle foche monache, ad esempio. Il loro strato di grasso corporeo sottocutaneo aumenta significativamente in inverno e le protegge egregiamente dal freddo durante le immersioni.

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Nel caso degli esseri umani, storicamente, il grasso è stato percepito per secoli come simbolo di salute. Anzi, il grasso è considerato da millenni come un indicatore di prosperità e fertilità. Risaliamo agli albori della specie umana, alla preistoria. Magari anche tu ricordi qualche immagine delle veneri paleolitiche: statuette, come quella di Willendorf (23.000 – 19.000 a.C) che sono giunte fino a noi e che rappresentano una donna con grandi seni e una pancia molto prominente.

È solo nell’ultimo secolo che la magrezza è diventata sinonimo di bellezza e di salute, da alcuni decenni appena. Il periodo in cui, culturalmente, essere magri poteva significare non sopravvivere all’inverno o essere impossibilitati a procreare è stato molto più lungo. Questa informazione è scritta in profondità, nella memoria nostra e dei nostri avi.

Solo nell’ultimo secolo la magrezza è diventata sinonimo di bellezza e salute

Perché ti sto dicendo questo? Perché la nostra storia genealogica e biologica ha in sé il potere di determinare la tendenza del corpo a mantenere il sovrappeso. In questo articolo vorrei raccontarti a cosa può servire davvero il grasso sottocutaneo, scendendo in profondità nelle ragioni possibili dei chili “di troppo”. Vorrei aiutarti a comprendere perché, spesso, l’organismo oppone resistenza al dimagrimento.

Quando il corpo programma il sovrappeso

Diverse ragioni possono spingere il corpo a mantenere i chili di troppo e il grasso sottocutaneo. Tutte hanno a che fare con un trauma o un dramma, che è già avvenuto o che potrebbe avvenire e dunque viene percepito come una minaccia dall’organismo. Come ho scritto più volte nelle pagine di questo blog, il corpo è competente. Se sviluppa un sintomo o una caratteristica, in questo caso un grasso corporeo persistente che non ne vuole sapere di essere eliminato, neppure con la dieta e l’esercizio fisico, un motivo c’è.

Se il tuo corpo tende a mantenere un grasso corporeo persistente un motivo c’è

Quando vado alla ricerca delle radici del sovrappeso assieme al paziente, indago, per esempio, per capire quando (nella sua storia personale o in quella della sua genealogia) è avvenuto un dramma causato dal sottopeso. Non c’è bisogno necessariamente di risalire molto indietro nel tempo. Dimagrire può essere pericoloso anche nel ventesimo o nel ventunesimo secolo, come vedremo tra poco.

Il mio metodo, quello della Bioconsapevolezza, è sempre lo stesso, ma le risposte che troviamo e il percorso specifico che si delinea usando il metodo sono unici per ogni paziente.

Il pericolo rappresentato dal sottopeso

Il sottopeso, cioè la mancanza di sufficiente grasso corporeo, può essere la concausa di una morte o di una malattia debilitante. Questa affermazione potrebbe lasciarti un po’ perplesso. In un mondo in cui non si fa altro che inseguire la magrezza, come potrebbe il sottopeso rappresentare un pericolo?

Se lotti da una vita contro il sovrappeso, essere magro ti sembrerà sicuramente un grande vantaggio. Ma prova a cambiare punto di vista. Pensa ai bambini appena nati.

Il sottopeso del neonato

Nei laboratori Peso Forma che organizzo, quando chiedo ai partecipanti quanti di loro erano sovrappeso alla nascita, pochi alzano la mano. Invece, quando domando quanti di loro sono nati sottopeso, non è raro che almeno la metà dei partecipanti alzi la mano. Come mai un bambino che nasce sottopeso dovrebbe diventare un ragazzo o un adulto sovrappeso?

Come mai un bambino che nasce sottopeso dovrebbe diventare un ragazzo o un adulto sovrappeso?

Il sottopeso obbliga un neonato a un ricovero più o meno lungo in ospedale e spesso provoca la separazione del bambino dalla madre. Questa situazione crea dolore e ansia per la salute e la sopravvivenza, in tutta la famiglia. Per evitare che tutto questo dolore si ripeta, si può creare un programma biologico opposto al dimagrimento: il sovrappeso.

Nel caso dei neonati è importante ricordare che un bambino può uscire dall’ospedale solo quando si interrompe il calo ponderale fisiologico e c’è un aumento di peso, fino al raggiungimento della soglia considerata sufficiente a sopravvivere senza il controllo costante dei medici. Di conseguenza ingrassare ed evitare di dimagrire, oltre a rassicurare genitori e personale sanitario, permette al bambino di andare a casa più velocemente. Una volta messo un po’ di grasso corporeo addosso, il bambino potrà finalmente stare beatamente a contatto con il seno caldo e protettivo di una madre rasserenata.

Ecco che il programma biologico che consente di ingrassare velocemente e dimagrire solo a fatica ci sembra improvvisamente sensato.

Il sottopeso della persona ammalata

Facciamo ora un esempio, che nasce direttamente dalla mia esperienza di terapeuta. Un paziente, che chiameremo Luca, si ricorda benissimo che il suo adorato nonno ha iniziato a stare male al momento dei pasti. Aveva poco appetito e faceva fatica a digerire. A volte spariva in bagno per vomitare. I momenti di condivisione gioiosa si erano fatti sempre più rari man mano che il nonno dimagriva. L’anziano era diventato debole e fragile, poi era finito in ospedale per non tornare mai più… Mangiare in abbondanza e mantenersi in sovrappeso, per il Luca adulto che ho conosciuto io, sono azioni inconsce molto rassicuranti. Dietro al suo sovrappeso c’è tanto amore per il nonno. È come se Luca dicesse: “Mangio e mantengo dei chili di troppo per te, nonno. Perché tu possa tornare dall’ospedale e giocare di nuovo con me”.

Il sogno di tante persone in sovrappeso è quello di dimagrire progressivamente in modo spontaneo, cioè senza nessun impegno faticoso. Il dimagrimento spontaneo e il sottopeso però, possono essere associati al ricordo doloroso, a volte inconscio, della malattia di una persona amata.

Il dimagrimento spontaneo e il sottopeso vengono associati alla malattia di una persona amata

Non è raro vivere, nell’infanzia, l’ansia e la preoccupazione per una persona amata che si ammala. Quello che il bambino vede e nota è, spesso, proprio la debolezza e il dimagrimento della persona cara. Non conoscendo la causa della malattia, il bambino può solo immaginare che dimagrire facilmente ed essere sottopeso sia pericoloso. Di conseguenza, niente di più facile per il suo organismo che creare un programma di sovrappeso e difficoltà a dimagrire.

Per chi ha una memoria di questo genere, il dimagrimento, quando anche viene concesso dall’organismo, si raggiunge solo al costo di sforzi immani, per essere sicuri che non sia dovuto a una patologia in corso.

Il programma biologico si tramanda

Ora c’è una cosa importante che va interiorizzata per comprendere quali traumi e drammi possono avere potere molto a lungo, tramandandosi di generazione in generazione. Quando qualcosa funziona da salvavita lascia un’impronta nella memoria talmente forte e radicata da trasmettersi alla discendenza. Come fare a capire se questo è il tuo caso e se il grasso corporeo che ti porti addosso e di cui non riesci a liberarti è lì perché il tuo corpo lo considera un benefico salvavita?

Forse il grasso corporeo che ti porti addosso è lì perché il tuo corpo lo considera un salvavita

Le risposte sono dentro di te

Potresti aver bisogno di aiuto da un professionista per indagare nel tuo passato o in quello dei tuoi predecessori. Ma c’è un esercizio che puoi fare subito, in completa autonomia, che ti consentirà di iniziare il percorso verso il dimagrimento. Chiudi gli occhi e respira profondamente per tre volte, in modo lento e consapevole. Ora immagina la tua mente mentre si fa da parte per lasciare spazio a quella parte di te, che non è razionale o conscia e che si ricorda tutto, fin nei minimi dettagli: conosce tutto di te e comprende ogni singolo aspetto della tua vita.

Fai a questa parte di te una domanda: ho mai vissuto una situazione nella quale il sottopeso mi ha causato dolore? La magrezza ha mai messo me o qualcuno che amo in pericolo di vita?

Lascia affiorare una risposta. Potresti visualizzare un’immagine, o una parola. Spesso si tratta di informazioni molto semplici e fugaci. Qualunque sia questa risposta non la giudicare, accoglila con rispetto insieme a eventuali emozioni.

Cosa fare con le risposte raccolte

Con questo articolo non voglio darti risposte preconfezionate, quello che stai scoprendo leggendo questo testo non è la soluzione completa e definitiva alle tue difficoltà di dimagrimento. Ma è un passo importante. Primo perché hai capito che il sovrappeso può essere un’azione biologica sensata in generale. Secondo perché, probabilmente, hai scoperto che il grasso corporeo è uno scudo protettivo per te, una reazione biologica sensata del TUO corpo.

Il sovrappeso può essere un’azione biologica sensata

Ecco perché fai tanta fatica a dimagrire. Il tuo corpo, ad oggi, ha bisogno del sovrappeso e dei chili di troppo. Smetti di giudicarti. E’ venuto il tempo di fare pace con il tuo peso. Non sto dicendo che, capendo i motivi dietro al tuo sovrappeso, tu debba sopportare il tuo grasso corporeo così com’è fino alla fine dei tuoi giorni. Sto dicendo che andare alla radice dei tuoi chili di troppo in modo sereno ti permetterà finalmente di alleggerirti dentro e fuori, raggiungendo risultati duraturi.

Le risposte che hai trovato rispondendo alle domande che ti ho proposto sono preziose. Puoi usarle in autonomia continuando il tuo percorso verso il dimagrimento da solo oppure chiedere un aiuto per indagare più a fondo.

Ti invito a cambiare punto di vista: il tuo corpo non è un nemico ma un alleato. Insieme potete avviarvi verso l’obiettivo di salute e benessere che desideri raggiungere.

Recuperare il peso forma: fai pace con il tuo giudice interiore

Recuperare il peso forma: fai pace con il tuo giudice interiore

Recuperare il peso forma è possibile per tutti. A patto di capire come agire nel modo più proficuo per raggiungere questo obiettivo. Si tratta di un tema che ho già affrontato su questo blog, da diversi punti di vista. In questo articolo vorrei, aiutarti a cambiare la tua visione dei chili di troppo, per consentirti di preparare il tuo “terreno interiore” al dimagrimento.

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Tra gli elementi che ostacolano il dimagrimento c’è il dialogo interiore, quella voce che accompagna costantemente tutti noi nel corso delle nostre giornate e che ha qualcosa da dire su tutto. A volte, il dialogo interiore assume il ruolo di un giudice molto severo che non fa che criticare.

Se pensi di essere in sovrappeso e il tuo dialogo interiore è pieno di commenti negativi su di te, su come sei e su quello che fai, questo articolo fa per te. Puoi approfondire il tema del dialogo interiore e del potere che ha sulla tua vita leggendo qui.

Perché se dimagrisci poi ingrassi di nuovo?

Partiamo da un concetto molto importante per iniziare il viaggio verso il tuo peso forma.  Il tuo sovrappeso non è frutto del caso: è una logica conseguenza. È il risultato delle tue azioni, che sono una conseguenza delle tue emozioni, influenzate dai tuoi pensieri.

Il sovrappeso è il risultato delle tue azioni, che sono conseguenza delle emozioni, influenzate dai pensieri

Le diete, la ginnastica, la chirurgia estetica o i farmaci, sono tutti strumenti che permettono di raggiungere un risultato (dimagrire o eliminare meccanicamente il grasso) ma non ti impediscono di recuperare, dopo poco tempo e senza alcuno sforzo, tutti i chili “persi”. Questo perché si tratta di pratiche o strumenti che agiscono direttamente sul risultato (liposuzione, integratori e simili) oppure che modificano solo le azioni (attività fisica, dieta ipocalorica).

I pensieri, che stanno a monte della catena di cause ed effetti che porta al sovrappeso, non vengono minimamente influenzati dagli abituali metodi usati per “combattere” il sovrappeso. Mettersi a dieta o correre regolarmente non influenza il tuo modo di pensare e non modifica la vera causa del tuo sovrappeso. Ecco una delle ragioni per cui tantissime persone vivono l’antipatico effetto yo-yo che porta a dimagrire e poi ingrassare di nuovo, recuperando tutti i chili eliminati con tanta fatica (e anche di più).

Se la radice del “problema sovrappeso” non viene identificata e risolta, il tuo peso molto probabilmente tornerà ad aumentare non appena allenterai la dieta o salterai qualche sessione di ginnastica.

La prima novità che ti chiedo di abbracciare, quindi, è questa: i chili in più non dipendono solo da quello che mangi o dal fatto che fai poco movimento. Cambiare le tue azioni può aiutare ma non è la soluzione definitiva.

Cambiare le tue azioni può aiutare ma non è la soluzione definitiva per raggiungere e mantenere il peso forma

Abbandona l’idea di combattere contro

C’è un altro cambio di paradigma che penso sia fondamentale. L’idea che si debba combattere contro i chili di troppo è controproducente. Perché ogni volta che pensi di combattere contro qualcosa in realtà dai nuova forza al tuo nemico.

Ti invito a cambiare la modalità con cui pensi al tuo obiettivo. Non dire a te stesso che vuoi lottare contro il sovrappeso o che vuoi perdere i chili di troppo. Anche l’idea di perdere è fuorviante. Il tuo inconscio farà fatica ad accettare di “perdere” qualcosa, il verbo ha un’accezione negativa.

Piuttosto, dì a te stesso che vuoi raggiungere il tuo peso forma. Vuoi sentirti più leggero, più bello ai tuoi occhi, più in pace con la tua immagine nello specchio. Quando lo fai, pensa anche a qual è il peso esatto che vorresti avere. Visualizzare un obiettivo preciso e positivo ti aiuta ad avere l’energia e l’attitudine per raggiungere quello che desideri.

Nel momento in cui riuscirai a modificare il modo in cui pensi al sovrappeso e capirai che, prima di tutto, è importante cambiare i pensieri che ti portano ad avere dei chili “di troppo”, avrai fatto il tuo primo piccolo ma importantissimo passo verso il peso forma.

Se ti senti pronto a iniziare fin da subito il tuo viaggio di dimagrimento rispettoso del tuo essere e definitivo, ti suggerisco di leggere il mio libro Conquista per sempre il tuo peso forma. Si tratta di un percorso che non prevede diete o privazioni ma usa il metodo della Bioconsapevolezza, che ho sviluppato in oltre 20 anni di pratica della medicina complementare e dello sviluppo del potenziale umano.

Ostacoli sulla strada verso il peso forma

Abbiamo visto che il modo in cui pensi al tuo corpo e all’obiettivo di dimagrire ti può aiutare oppure ostacolare sulla strada che porta al peso forma. Ma c’è un altro elemento importante che può impedirti di dimagrire: quello che ho chiamato il giudice interiore.

Il tuo giudice interiore può essere un grande ostacolo al raggiungimento del peso forma

Le parole che dici a te stesso non sono per forza la causa dei tuoi chili di troppo, ma possono frenare o impedire il dimagrimento, mettendoti i bastoni tra le ruote.

Non pensare di essere uno sciocco perché non fai che auto-sabotarti: il conflitto estetico che è alla base di quello che il tuo giudice interiore continua a ripetere ha radici molto antiche.

Grasso è bello?

Nel corso dei milioni di anni che ci hanno portato a diventare Homo sapiens sapiens, il problema dei nostri progenitori non è mai stato quello di essere in sovrappeso, ma l’esatto contrario. Essere troppo magri a causa della carenza di cibo significava ammalarsi più facilmente e magari morire di stenti.

Nella storia degli uomini moderni, tutti i numerosi contesti di estrema povertà, carenza vitaminica e malattia non hanno fatto altro che tramandare questo racconto sottotraccia. La magrezza è stata abbinata per secoli a scarsa forza e salute fragile. Si tratta di una realtà che puoi confermare con i tuoi occhi. Viaggiando nei Paesi africani o in India, per esempio, puoi facilmente verificare che il sovrappeso viene considerato un segno di prosperità e buona salute.

E in Italia questo pensiero era molto radicato in tutte le classi sociali, fino a una o due generazioni fa. C’è spesso, nella storia degli italiani ma anche dei francesi, una nonna o un nonno che lodava figli e nipoti per la loro rotondità o che al contrario cercava di rimpinzarli a forza considerandoli troppo magri.

Il potere della memoria cellulare

Questi vissuti del passato noi li portiamo dentro e c’è una disciplina, la Biopsicogenealogia, che può aiutarci a comprenderli e agire di conseguenza. Se pensi di aver bisogno di un aiuto per capire cosa si cela dietro i tuoi chili di troppo puoi anche acquistare il mio audio corso Sovrappeso cosa mi racconti, oppure iscriverti al prossimo laboratorio Peso Forma. Ci lavoreremo insieme.

La memoria cellulare di una magrezza che fa ammalare e rende vulnerabili si esprime attraverso un programma biologico ben preciso. Ogni volta che non accetti il tuo fisico invii un segnale al cervello che gli impone di bloccare il dimagrimento. Se il tuo dialogo interiore è pieno di commenti negativi sul tuo aspetto e sul tuo peso, rischi di fare molta fatica a vedere gli effetti di una dieta drastica o di un allenamento intensivo.

Ogni volta che non accetti il tuo fisico invii al cervello un segnale che blocca il dimagrimento

Accettarsi per come si è

Ti invito a lavorare sull’accettazione del tuo aspetto fisico. Non aspettare di essere snello per sentirti bello. Sappi che se ti percepisci come profondamente inadeguato fisicamente (e magari anche psicologicamente), la dieta non ti aiuterà a cambiare idea su te stesso. Molto probabilmente sarai scontento del tuo corpo anche quando sarai dimagrito.

Attenzione a non arrabbiarti ulteriormente con te stesso. Manda bonariamente in pensione il tuo giudice, ha lavorato tanto ed è ora per lui di riposare.

Cambiare abitudini, soprattutto quelle più radicate, può sembrare difficile. Forse sei persino “affezionato” a quella voce severa che ti critica in continuazione e ti sembra impossibile non averla più nella tua testa.
Spesso, però, può bastare un gesto simbolico per riuscire a voltare pagina. Ti suggerisco di fare l’esercizio che segue.

Scrivi una lettera al tuo giudice

Scrivi una lettera nella quale metti nero su bianco tutti i tuoi giudizi sul tuo aspetto fisico. Non tralasciare nulla: i giudizi che ti appartengono e quelli che altri hanno dato su di te, presenti e passati. Scava nei ricordi arrivando all’infanzia e scrivi persino i giudizi che pensi di poter ricevere nel futuro. Preferisco evitare di fare degli esempi perché penso che ciò che hai dentro sia più che sufficiente.

Alla fine della lettera, manda in pensione il giudice di tutte queste sentenze. Come ho già sottolineato, ha lavorato fin troppo e merita di riposare. Scrivi per lui delle frasi di congedo positive ma determinate. Puoi anche ringraziarlo per il lavoro fatto. A patto che tu riesca a sottolineare molto chiaramente che non hai più bisogno di lui.

Brucia questa lettera, così da trasformare simbolicamente il carico di giudizi negativi in qualcosa di leggero e fertile. Infine, metti le ceneri ai piedi di una bella pianta, che ha una forma che ti piace.

Manda in pensione il tuo giudice interiore scrivendo una lettera simbolica di congedo

Peso forma e magrezza non coincidono

Vorrei sottolineare che il tuo peso forma non è necessariamente quello che i media (e purtroppo sempre più spesso anche la medicina convenzionale) vuole importi. Da alcuni decenni nella società occidentale la magrezza va di moda. La pubblicità, onnipresente sui cartelloni per la strada, in TV, sui social network, ci bombarda di immagini di uomini e donne sempre più snelli e allenati, come se questa fosse l’unica strada verso la bellezza e il benessere.

Personalmente non sono affatto d’accordo. La bellezza fisica e il benessere derivano piuttosto dalla luce interiore che ognuno emana. Questa luce è oscurata dall’incapacità di sapersi accettare e amare. Ho visto con i miei occhi tante persone sovrappeso bellissime e in salute. Più che dimagrire, è fare pace con il proprio giudice interiore che aiuta a sprizzare bellezza. Inoltre, ciascuno di noi ha le proprie caratteristiche fisiche. La varietà e la nostra unicità fanno parte del miracolo della Vita. Immaginarsi tutti uguali mi sembra molto triste e noioso.

Per favore: liberati dalla schiavitù di un concetto di bellezza fisica basato sulle misure di altezza e peso! Per aiutarti a farlo ti lascio con un altro esercizio da fare.

Un occhio di riguardo per i dettagli

Fai un elenco di almeno 10 dettagli fisici che ti piacciono di te. Può trattarsi anche di piccole cose. Non lasciarti condizionare dal giudice, ormai lo hai mandato in pensione! Tutto quello che scriverai resterà tra te e te, niente è inappropriato.

Porta con te questo elenco  e leggilo ogni tanto, aggiungendo nuovi particolari se ti vengono in mente. Ma soprattutto, ogni mattina al risveglio ringrazia il tuo corpo per queste cose che apprezzi di te ma anche per tutto quello che fa e per il suo buon funzionamento.

Sii consapevole che il tuo corpo sta facendo ogni giorno un lavoro straordinario, in completa autonomia, senza che tu debba pensare al cuore che batte, ai polmoni che si riempiono e si svuotano di aria, al cervello che elabora informazioni. E il tuo corpo lavora solo per permetterti di vivere la tua vita. Si tratta del tuo migliore alleato!

Se ti senti pronto per compiere i primi passi di una nuova strada verso il peso forma fai questi esercizi. Poi potrai scegliere se e come portare a termine il percorso. Io sono qui per aiutarti, se vuoi, con il mio libro per dimagrire senza diete, con l’audio corso o con i laboratori. Dopo aver visto la sofferenza che accompagna spesso il sovrappeso, il peso forma è un tema che mi sta a cuore. Per questo ho sviluppato supporti diversi per aiutare le persone a dimagrire nel rispetto di sé. Puoi scegliere la modalità di scoperta e apprendimento che trovi più adatta a te. Ti auguro un buon percorso.

Come respirare meglio per migliorare salute e benessere

Come respirare meglio per migliorare salute e benessere

Respirare meglio può aiutare concretamente a stare bene. Quante persone lamentano una sensazione di malessere diffuso, mal di testa, stanchezza, problemi di memoria e disturbi del sonno?

La mia posizione può sembrare semplicistica ma la prima cosa da fare quando non stai bene è verificare come respiri. Prima di farti prendere dall’ansia, correre a fare accertamenti alla ricerca di patologie nascoste, assumere farmaci costosi e potenzialmente responsabili di effetti collaterali, ti consiglio di migliorare la tua capacità respiratoria.

Come si può respirare meglio per migliorare salute e benessere? È importante innanzitutto respirare consapevolmente.

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La respirazione è il primo bisogno vitale

Coloro che si allenano per anni all’apnea, allo scopo di potenziare la quantità di aria che i polmoni sono in grado di incamerare, dopo tanto esercizio non riescono comunque a rimanere per più di 10 minuti senza respirare.

Respirare è così indispensabile che la Natura ha avuto la buona idea di rendere la funziona respiratoria automatica e autonoma. Non hai bisogno di pensarci.

Da un lato, questo è un bene, perché sarebbe davvero complicato stare attenti a respirare dodici volte in un minuto! L’automatismo della respirazione ci mantiene vivi.

Dall’altro, poiché respirare è qualcosa che viene naturale, spesso non si fa nulla per respirare meglio e ci si dimentica di quanto questa attività sia importante.

Spesso ci si dimentica di quanto respirare sia importante

Respirare meglio, in modo efficace, significa fare del bene ad ogni singola cellula del proprio corpo. L’ossigeno porta nutrimento ed energia alle cellule e allo stesso tempo respirare favorisce l’eliminazione delle tossine.

Respirare meglio significa prima di tutto prendersi il tempo di respirare, consapevoli di quello che ogni respiro fa per il corpo.

Abbiamo ossigeno in abbondanza

Respirare è cosi importante che la Natura mette a disposizione di tutti aria in quantità. È un meccanismo molto democratico: fatta eccezione per alcune persone che soffrono di patologie polmonari, muscolari o nervose, la respirazione e l’aria sono accessibili a tutti, gratuitamente. Si può respirare ovunque, in qualunque momento, in qualunque condizione. Nel centro di una città super tecnologica come in mezzo al deserto.

Certo, gli esseri umani hanno inquinato e stanno continuando a inquinare l’aria, ma questa è una storia diversa (che andrebbe comunque presa in considerazione in modo serio).

Come respirare meglio: le basi

Meglio respirare dal naso, perché il naso filtra e umidifica l’aria. La bocca permette di fare arrivare più ossigeno ai polmoni quando cresce il bisogno di ossigenazione (come ad esempio durante l’attività fisica intensa), ma non può svolgere le funzioni di filtro e umidificatore. Quando respiriamo con la bocca, ci troviamo ben presto con le fauci asciutte: una sensazione piuttosto spiacevole. Il naso filtra polvere, pollini, inquinanti vari, funzione che la bocca non può svolgere. Ogni volta che è possibile, quindi, respira dal naso.

Quando puoi respira dal naso

Respirare in condizioni di normalità

Quando respiri normalmente, in modo automatico e a riposo, utilizzi solo una parte della capacità polmonare, chiamata volume corrente. Esercitando la tua volontà puoi decidere di mobilitare un volume maggiore. Stiamo parlando dei volumi di riserva inspiratoria e espiratoria. In ogni caso, quando butti fuori l’aria, rimane sempre un volume residuo espiratorio. Non puoi svuotare i polmoni del tutto, altrimenti collasserebbero.

Di fatto utilizziamo mediamente circa il 12 % della nostra capacità polmonare. Se respirare meglio ovvero più profondamente permette di recuperare maggiore vitalità c’è un bel margine di miglioramento da conquistare!

Tutti noi usiamo circa il 12% della nostra capacità polmonare

Come si può migliorare la propria respirazione?

Come abbiamo sottolineato, respirare è il primo bisogno vitale, ecco perché penso che sia fondamentale che tu sappia come funziona la respirazione.

I polmoni ricoprono un ruolo passivo nel meccanismo della respirazione. Sono i muscoli intercostali e il diaframma a permettere ai polmoni di riempirsi e svuotarsi. Il ruolo principale lo svolge il diaframma (i muscoli intercostali sono accessori).

Si tratta di un muscolo a forma di cupola che divide il tronco, separando il torace dall’addome. Il diaframma, contraendosi durante l’inspirazione e rilassandosi durante l’espirazione, ti assicura una respirazione corretta e profonda.

Quando il diaframma si contrae, abbassandosi, permette ai polmoni di riempirsi di aria mentre la pancia si gonfia. Al contrario, durante l’espirazione, il diaframma si rilassa e risale, agevolando uno svuotamento parziale dei polmoni.

Come funziona la respirazione diaframmatica

Hai mai provato la respirazione diaframmatica? Inizia fin da oggi esercitandoti da sdraiato. Mettiti in posizione supina: ti sarà più facile capire come funziona il diaframma. Scegli una superficie comoda, come un tappetino, e posizionati con le gambe piegate e i piedi distanti tra loro circa venti centimetri.

Mentre lo fai cerca di rimanere rilassato e concentra l’attenzione sulla tua pancia.

Per sentire il diaframma metti una mano sull’addome, l’altra lasciala invece sul petto. Inizia a respirare inspirando dal naso, con l’obiettivo di sollevare la mano poggiata sulla pancia, mentre quella sul petto dovrebbe rimanere ferma. Al momento di espirare fallo lentamente, dalla bocca.

Esercitarsi al meglio

Se mentre respiri noti che la mano sul petto si alza, significa che non stai sfruttando correttamente il diaframma… Continua a concentrare la tua attenzione sulla pancia e immagina di dover gonfiare un palloncino nel tuo addome, usando l’aria che inspiri. Esercitandoti noterai che, con il passare del tempo, il petto rimarrà fermo e tutta l’aria o quasi sarà mossa dal diaframma.

Un ultimo consiglio per espirare correttamente: apri la bocca e lascia uscire l’aria in modo passivo, senza contrarre i muscoli addominali ed evitando di inarcare la schiena. La mano sul petto deve sempre rimanere ferma.

Prendi confidenza con la respirazione diaframmatica per respirare meglio. Quando questa attività diventerà automatica, potrai eseguire la respirazione diaframmatica anche da seduto o in piedi, in ogni momento della tua giornata.

Se ti eserciti regolarmente la respirazione diaframmatica diventerà per te abituale: potrai così respirare meglio senza neppure accorgertene.

Ricordati che è necessario fare pratica: non mollare se non riesci subito! Inizialmente la respirazione diaframmatica potrebbe sembrarti innaturale. Col tempo questa sensazione sparirà.

Inizialmente la respirazione diaframmatica potrebbe sembrarti innaturale: col tempo questa sensazione sparirà

La respirazione, un mondo da esplorare

Ti ho spiegato la respirazione diaframmatica, uno dei modi fondamentali di respirare, ma sappi che esistono decine di modi di respirare diversi. Ognuno ha i suoi obiettivi e vantaggi: scopri di più sulla respirazione circolare e su quella embrionale, senza dimenticare che esistono anche una respirazione quadrata, triangolare e così via. A questo punto avrai capito che quello della respirazione è un vasto mondo da esplorare.

Tutti i benefici di una respirazione profonda

Il movimento dei muscoli, assieme ai cambi di pressione sulla gabbia toracica, sull’addome e sulla zona pelvica, esercitano un massaggio sugli organi interni, favorendo la circolazione sanguigna e linfatica e di conseguenza anche l’eliminazione delle tossine. Esistono molti esercizi di respirazione.

Parti con la respirazione profonda diaframmatica. Esercitarti per qualche minuto ogni giorno può fare molto per la tua salute e il tuo benessere. Inizia con due minuti al giorno, poi passa a cinque, poi raddoppia, respirando col diaframma consapevolmente per cinque minuti due volte al giorno.

Respiro, stress ed emozioni

Si parla spesso del pericolo rappresentato dallo stress cronico e di quanto sia dannoso. Respirare meglio è un potente strumento di rilassamento fisico ed emotivo.

Qualunque metodo di rilassamento serio inizia dalla respirazione. Scarica gratuitamente e ascolta il mio audio Rilassamento rivitalizzante, ti guiderò nell’esperienza. Come puoi pensare di essere rilassato se miliardi di cellule nel tuo organismo sono biologicamente stressate per carenza di ossigeno?

Sappi anche che il tuo stato emotivo influenza il buon funzionamento della respirazione. Una persona ansiosa generalmente respira in modo superficiale, con un ritmo veloce.

Una persona ansiosa generalmente respira in modo superficiale, con un ritmo veloce

Il punto interessante da sottolineare è che la relazione tra respiro ed emozioni è reciproca: il tipo di respirazione che fai influenza direttamente le tue emozioni.

Agisci sulle emozioni attraverso il respiro

Puoi decidere di cambiare modo di respirare, di conseguenza puoi respirare meglio, quindi puoi anche influenzare positivamente le tue emozioni.

Osservando che una respirazione veloce e superficiale è abbinata all’ansia, puoi verificare cosa accade quando invece decidi di fare respiri profondi e lenti. Il tuo stato emotivo cambierà in pochi minuti: ti invito a fare questa esperienza.

Spesso, quando si inizia a respirare profondamente, si comincia anche a sbadigliare: è normale, accade perché la tensione si sta sciogliendo.

Liberare le emozioni bloccate

Nel mio lavoro mi confronto spesso con le emozioni delle persone. Tra gli obiettivi del metodo della Bioconsapevolezza, che ho messo a punto in anni di esercizio della professione, c’è quello di liberare le emozioni bloccate.

Quando una persona sente emergere un’emozione, di solito come prima cosa blocca il respiro. Ti invito invece a fare il contrario, per prevenire l’insorgenza di molti malesseri. Quando ti senti travolgere da un’emozione, accoglila respirando profondamente, con il diaframma. Ti accorgerai che è come un’onda: l’emozione raggiungerà un picco massimo per poi defluire. La sua intensità crescerà e poi decrescerà.

Quando l’emozione non viene accolta con una respirazione profonda va ad aggiungersi a tutte le altre emozioni bloccate che custodisci dentro di te. Man mano il vaso delle emozioni represse si colma e appesantisce la tua vita. Un bel giorno, dopo un evento da poco, il vaso potrebbe traboccare e tu potresti esserne sconvolto in modo sproporzionato.

Quando ti senti travolgere da un’emozione, accoglila respirando profondamente, con il diaframma

I danni di una cattiva respirazione

Non si può fare un elenco di tutti i danni dovuti a una cattiva respirazione, perché la carenza di ossigeno influenza negativamente ogni singola cellula, ogni funzione del tuo metabolismo, ogni apparato. Se respiri male possono sorgere sintomi variegati come difficoltà digestive, stanchezza, irritabilità, difficoltà a dormire, mal di testa, osteoporosi, dolori muscolari, abbassamento della vista eccetera.

Tante persone, per esempio, soffrono perché la loro vita sessuale è poco soddisfacente. Si sentono svalutati dal problema, quando invece basterebbe sapere che aumentare la frequenza respiratoria favorisce l’orgasmo.

Respiro e crescita personale

Quando ti concentri sulla respirazione, la tua mente entra in uno stato di calma. Ogni respiro è diverso: osserva la respirazione senza giudizio, prova a percepire semplicemente cosa accade quando respiri. Questo atteggiamento ti riporta alla realtà e al tuo presente. Ti consente di allontanarti dalle preoccupazioni create sulla base di ipotesi e accadimenti potenziali legati al futuro.

Il respiro è un ritmo che ti culla: prendi e lasci andare, prendi e lasci andare. Ad ogni istante cambi l’aria nel tuo corpo. Ogni espirazione lascia spazio ad aria fresca e nuova. Respirare meglio, consapevolmente, insegna quanto è vitale non accumulare, quanto può far bene lasciare andare e rinnovare.

La respirazione consapevole riporta al presente, aiutandoti a eliminare i virus mentali e migliorando la tua capacità di vivere in modo meno ansioso.

Respirare meglio, consapevolmente, insegna quanto è vitale non accumulare

Non c’è solo l’ossigeno

Sappiamo tutti che il respiro consente di fare entrare ossigeno nel corpo. In occidente, spesso trascuriamo il fatto che respirare meglio permette anche di fare entrare nell’organismo quello che lo yoga chiama il Prana. L’insieme delle energie sottili presenti nell’universo. Lo yoga ha in sé un aspetto spirituale, ma c’è anche un dato biologico da valutare. Abbinando le conoscenze occidentali a quelle orientali, scopriamo che il Prana è costituito di particelle elettrizzate: gli ioni negativi. E gli ioni negativi rivitalizzano le cellule.

Respirare meglio permette di fare entrare nell’organismo il Prana, costituito da ioni negativi

L’esempio degli astronauti

Ci siamo accorti dell’importanza di questi ioni negativi negli anni settanta: i cosmonauti mandati in orbita, nonostante le ottime condizioni fisiche garantite dall’allenamento prima della partenza e da un controllo costante dei parametri vitali, lamentavano un rapido peggioramento del loro stato di salute, anche psichico. Sperimentavano perdita di memoria, malessere diffuso, dolori muscolari, mal di testa eccetera. Indagando, gli scienziati si sono accorti che i sistemi di condizionamento dell’aria all’interno delle navicelle rendevano l’aria elettricamente neutra. È bastato l’inserimento di ionizzatori, che producono ioni negativi, per risolvere il problema.

Gli impianti di condizionamento dei palazzi possono fare la stessa cosa… Ecco perché è importante aprire le finestre regolarmente per fare entrare aria viva.

Ricordati che nei boschi, vicino all’acqua corrente (come fiumi e torrenti) ma anche al mare c’è un’alta concentrazione di ioni negativi. Creare ioni negativi è il ruolo delle lampade di sale per esempio.

Nei boschi, vicino all’acqua corrente ma anche al mare c’è un’alta concentrazione di ioni negativi

Respirare ti connette agli altri

L’aria che inspiriamo è stata respirata, prima di noi, da migliaia di altre persone, animali, e più in generale da tutti gli altri esseri viventi. Quando respiri, collabori anche con gli alberi. Espiri anidride carbonica, che loro utilizzeranno emettendo in cambio ossigeno. La Vita ha fatto in modo che gli esseri viventi si completassero a vicenda.

Simbolicamente, si potrebbe dire che respirare ci connette all’Universo, ogni respiro ci permette di fare scambi con l’universo. Ad ogni inalazione, facciamo entrare nel nostro corpo una parte di Universo.

Se vuoi approfondire questo tema, ti consiglio di guardare alcuni video che ho dedicato alla respirazione e a come respirare meglio per stare bene, a partire da questo.