La Biopsicogenealogia abbina Psicogenealogia e Leggi Biologiche. Ideata da Anne Ancelin Schützenberger negli anni 70, la Psicogenealogia è fondata sull’osservazione del fatto che eventi, traumi, conflitti e segreti che riguardano i nostri antenati hanno una conseguenza, diretta o indiretta, sulla nostra costituzione fisica, sulla nostra psiche e anche sui nostri comportamenti.
In sostanza traumi e conflitti avvenuti nel passato, lungo il tuo albero genealogico, possono essere responsabili di qualunque tuo sintomo fisico, psicologico o comportamentale.
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Traumi e conflitti vissuti nel passato dai tuoi antenati possono essere responsabili di qualunque tuo sintomo
Cosa sono le Leggi Biologiche
Le Leggi Biologiche si concentrano sullo studio e la comprensione dei sintomi psicofisici. Ogni sintomo è una reazione sensata del corpo per attraversare al meglio una data situazione, che ha colto la persona impreparata. Inoltre, ogni sintomo è il risultato dell’attivazione simultanea di tre livelli: la psiche, il cervello e l’organo che manifesta il sintomo.
Ogniqualvolta un avvenimento ti coglie impreparato si attiva un programma speciale che si esplicita attraverso una o più reazioni del corpo. Qualunque reazione organica è il risultato di un programma biologico speciale e risponde a uno specifico vissuto e a uno specifico nucleo di sensazioni. Il sintomo permette agli esperti di Leggi Biologiche di risalire al vissuto. Dopodiché, assieme ai pazienti, si cerca l’evento all’origine di quello specifico vissuto. L’evento “svelato” consente di orientare le azioni per capire come liberarsi dello stress legato al trauma e contemporaneamente del sintomo.
Qualunque reazione organica è il risultato di un programma biologico speciale
Il punto di vista della Biopsicogenealogia
Integrando le due discipline (cioè Psicogenealogia e Leggi Biologiche), la Biopsicogenealogia vede la malattia come una risposta del corpo in relazione a una data situazione che stai vivendo e alla quale non trovi una soluzione. A sua volta le modalità di risposta sono influenzate dal tuo vissuto personale, presente e passato, ma anche dal vissuto dei tuoi antenati.
La risposta, chiamata comunemente malattia, è influenzata dal vissuto dei tuoi antenati
Contrariamente a quello che viene insegnato durante gli studi di medicina convenzionale occidentale, questo paradigma alternativo vede la malattia come una risposta sensata. La radice del problema non è al di fuori di noi ma dentro di noi.
La malattia non proviene dall’esterno come un nemico invasore che ti attacca. Non è nemmeno l’espressione di un’incompetenza o di una debolezza del corpo. Bensì nasce dalla competenza del corpo, in reazione a una situazione che diventerebbe mortale se non affrontata.
Il tuo cervello è programmato per favorire la tua sopravvivenza e quella della tua specie, quindi fa in modo che si attivi un protocollo “di salvataggio”: la malattia.
Cosa definiamo patologico
In questo blog puoi trovare diversi esempi che ti aiuteranno a capire come definisco la malattia nel contesto del mio metodo, quello della Bioconsapevolezza, che racchiude in sé i principi della Biopsicogenealogia.
Immagina ora una gazzella stanca, in affanno, con il battito cardiaco accelerato (tachicardia), la pressione arteriosa alta. I suoi esami del sangue risulterebbero leggermente fuori norma. Secondo te, tutti questi sintomi sono patologici? Dipende dal contesto. Se la gazzella è appena scappata da un leone affamato, tutte queste manifestazioni sono fisiologiche. Il riposo in un luogo sicuro basterà e l’organismo della gazzella tornerà al suo funzionamento di routine in totale autonomia, senza più manifestare alcun sintomo.
Un’anamnesi incompleta
Quello che mi ha sempre lasciato perplessa fin dagli studi di medicina convenzionale è la tendenza, propria della medicina occidentale, di isolare il paziente dal suo contesto. Quando qualcuno sta male si rivolge al medico. Al paziente però si chiede raramente che lavoro fa, quale è la sua situazione famigliare e sociale, che forme di stress sta vivendo. L’anamnesi medica si concentra quasi esclusivamente sulle patologie pregresse personali e famigliari.
Isolare il paziente dal suo contesto impedisce di andare alla radice del problema
La Biopsicogenealogia riconosce una soglia di stress massimo, che se superata mette a rischio la sopravvivenza. Quando in un contesto specifico si supera questa soglia, il cervello attiva un protocollo di soluzione d’emergenza, la soluzione con la S maiuscola, ovvero la malattia. Al posto di morire, il cervello preferisce attivare una malattia. Ecco perché è così importante raccogliere informazioni sul vissuto dei pazienti.
Al posto di morire di stress il cervello preferisce attivare una malattia
Per salvarti la vita, il tuo corpo trasferisce lo stress psicologico a livello organico, su un tessuto cellulare, individuando quelle cellule che potrebbero risolvere il problema. La malattia interviene per salvarci momentaneamente la vita. Biologicamente parlando è sempre meglio essere malati che morti. Ecco allora che capire qual è la fonte di stress che ha spinto il corpo ad agire è fondamentale per guarire. Ciascuno di noi può vivere un evento in modo drammatico per ragioni differenti. Tra queste ragioni ci sono la storia personale e il vissuto genealogico.
La malattia interviene per salvarci momentaneamente la vita
La tua storia personale
Se hai bisogno di indagare sul tuo vissuto per capire l’origine di un sintomo, chiediti innanzitutto cosa stai vivendo di molto stressante in questo momento. Ma non fermarti qui. Domandati se ci sono stati dei drammi nella tua vita. Le ferite del passato condizionano il tuo modo di vivere la situazione presente.
Poiché tutti noi viviamo tanti tipi di stress diversi, spesso senza esserne pienamente consapevoli, come fare per individuare qual è la situazione fonte dello stress che ti fa ammalare? A orientarci nella direzione giusta sono le Leggi Biologiche. Si parte sempre dal sintomo, poi si analizza la malattia con le sue caratteristiche specifiche cercando di capire in quale modo può essere una risposta sensata del corpo. Quindi si indaga per comprendere perché il corpo ha attivato quella malattia in quel tessuto cellulare (organo) e non in un altro. Ci si chiede come la malattia “tampona” momentaneamente il problema legato a un forte stato di stress. Se vuoi approfondire trovi un esempio qui.
Si cerca di capire in quale modo la malattia può essere una risposta sensata del corpo
La tua storia famigliare e l’albero genealogico
Ognuno porta con sé e in sé la memoria della sua famiglia, della sua tradizione, della sua specie. Siamo vivi, esistiamo grazie e attraverso i nostri antenati, che con la loro esperienza ci hanno regalato risorse positive ma anche difficoltà e vissuti irrisolti.
Inconsapevolmente ereditiamo dei programmi biologici che si esprimono sotto forma di comportamenti o sintomi, che a volte ci allontanano da quello che sarebbe il nostro modo “personale” di vivere la situazione.
Ci sono due tipi di elementi che vengono trasmessi di generazione in generazione: il problema o la soluzione.
L’eredità della soluzione
Se un tuo antenato ha vissuto un dramma e ha trovato una risposta di adattamento efficace, questa capacità e questo comportamento adattivo diventano un programma inconscio. Nel caso in cui tu sia portatore di questa memoria, anche se la situazione che ha causato il problema nel passato non esiste più, proporrai sistematicamente quella stessa “soluzione” in tutta una serie di contesti. Una capacità utile nel passato può così diventare una fonte di stress e malattia nel presente.
Facciamo alcuni esempi, tratti dalle mie sedute di Biopsicogenealogia.
- Un uomo che non si sentiva molto bene è stato salvato perché sua moglie si è preoccupata e l’ha portato dal medico, nonostante le sue reticenze. Aveva una peritonite acuta ma tutto si è risolto per il meglio. Perché è stato preso in tempo. Preoccuparsi può diventare così un programma biologico vitale. Finché non si libera da questo programma, la persona portatrice rischia di non sapere cos’è la serenità, anche in situazioni di totale sicurezza.
- Anche comportamenti considerati socialmente sbagliati possono derivare da programmi biologici. Una donna durante la guerra ha mentito nel corso di un interrogatorio riuscendo a salvare cinquanta persone. Dire bugie può diventare un programma vitale inconscio. Ottenere la verità da una persona che porta in sé questo programma è davvero difficile: non lo fa attivamente, è spontaneamente portata a distorcere la realtà e omettere alcuni fatti.
- Pensiamo alle famiglie nelle quali più di un componente viola la legge. È possibile che nel loro albero genealogico qualcuno abbia salvato molte persone, o la propria vita, non rispettando la legge all’interno di un regime dittatoriale. E così via.
Quando la soluzione non è stata raggiunta
Se il dramma vissuto dall’antenato è stato senza soluzione, i discendenti continueranno a viverne le conseguenze fino a quando non si identifica finalmente una possibile soluzione.
Facciamo qualche esempio, sempre tratto dalla mia esperienza professionale.
- Una donna muore di parto. Nelle generazioni successive tante donne in un modo o nell’altro potrebbero non riuscire a portare a termine le loro gravidanze. Esiste un programma biologico inconscio per evitare di arrivare al parto, il momento del dramma.
- O magari un bambino è morto durante la notte e i genitori hanno vissuto il dolore di non averlo sentito, perché dormivano. Coloro che, nelle generazioni successive, ereditano questo dolore, potrebbero soffrire di insonnia. L’insonnia in questo caso è un programma biologico inconscio sensato: permette di rimanere vigili, vegliare il bambino e salvarlo per tempo.
- In un’altra famiglia due persone sono morte a causa di un incidente in macchina sulla strada per le vacanze. Nelle generazioni successive tanti individui sembrano morbosamente attaccati al proprio lavoro, incapaci di prendersi una pausa. Le ragioni sono incomprensibili perché inconsce, ma un motivo c’è sempre…
Le ragioni sono incomprensibili perché inconsce, ma un motivo c’è sempre
I programmi biologici privano della libertà di scelta
Quando la situazione problematica stressante è presente, la consapevolezza di quanto sta accadendo permette di sapere in quale direzione agire concretamente per risolverla. Così si scioglie lo stress e si libera il corpo dal compito di trovare una soluzione creando sintomi e malattie.
Se invece il problema vissuto è legato a una situazione del passato, personale o genealogico, diventare consapevoli, accogliere il problema può bastare a sciogliere il nodo e liberarti dal programma biologico. Ciò permette, grazie alla Biopsicogenealogia, di recuperare la libertà di scelta. Potrai andare in vacanza o lavorare senza sosta, avere figli oppure no, preoccuparti o essere sereno, dire la verità o mentire eccetera.
Ogni nostra azione è influenzata dai programmi inconsci ereditati dai nostri antenati. Questo è un concetto chiave al cuore della Biopsicogenealogia. Se si apre la mente a questo punto di vista diventa superfluo giudicare bene o male se stessi o un’altra persona per i suoi comportamenti.
Hai in te comportamenti, modi di fare e di sentire che ti piacciono? Puoi ringraziare i tuoi antenati per i programmi biologici portatori di positività che hai ereditato. Se al contrario manifesti comportamenti che ostacolano la tua crescita, la tua felicità e il tuo benessere puoi lavorare su te stesso sfruttando i principi della Biopsicogenealogia, per sciogliere alcuni ostacoli e guadagnare consapevolezza, libertà e salute.