Mar 26, 2021 | Conoscersi, Consigli pratici
Alimentazione e salute sono intimamente connesse: l’alimentazione influenza la tua vitalità sia dal punto di vista fisico sia da quello emotivo, intellettuale e spirituale. E quando il tuo livello di vitalità è elevato anche la capacità di alimentarti bene migliora di conseguenza. Un buon livello di energia vitale è importante per prevenire le malattie, garantendo salute e benessere.
Sappi che puoi influenzare la tua energia vitale mangiando bene e nelle giuste quantità.
Puoi influenzare la tua energia vitale mangiando bene e nelle giuste quantità
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Mangiare troppo non causa sovrappeso
Prima di capire come raggiungere l’obiettivo di curare alimentazione e salute, ci tengo a fare una precisazione. Non penso che i chili in più delle persone sovrappeso siano legate al fatto di mangiare “troppo” e muoversi “poco”. Al contrario, rispetto ai loro bisogni reali, queste persone mangiano troppo e si muovono poco con lo scopo (inconsapevole) di mantenersi in sovrappeso. Per me, alla radice dei chili in più, c’è il bisogno del corpo di essere in sovrappeso, per ragioni che vanno indagate e risolte.
Il risultato che propongo di raggiungere attraverso il metodo della Bioconsapevolezza è quello di eliminare il bisogno di essere in sovrappeso, che spinge il corpo a ostacolare il dimagrimento, indipendentemente dagli sforzi che si fanno. Raggiunto questo scopo, il corpo in ogni sua cellula, collaborerà con la mente per raggiungere e mantenere il peso forma.
Perché mi interesso di alimentazione e salute
Personalmente seguo un tipo di alimentazione molto libera e intuitiva. Vuol dire che mangio liberamente, cercando di ascoltare le esigenze del mio corpo e non seguo nessuna regola ferrea quando si tratta di orari o tipologie di cibi.
Non sono un’esperta di alimentazione e non sono specializzata in dietologia. Il percorso di studi di medicina convenzionale non prevede di approfondire questo tema. Penso sia una vera lacuna, perché l’alimentazione ha un ruolo importante sulla nostra salute. Ricordo ancora il mio sgomento quando, anni fa, scoprii che in ospedale non si davano consigli sull’alimentazione, nemmeno ai pazienti affetti da patologie digestive.
Quanto racconto in questo testo deriva sia dalla mia esperienza personale sia dalle mie conoscenze teoriche e pratiche sulla competenza del corpo. Dopo la laurea in medicina, studiando altre pratiche di cura, ho appreso alcuni principi e nozioni che riguardano alimentazione e salute. Queste ricerche personali hanno acceso un intenso processo di riflessione che non è ancora concluso. Nel frattempo sono contenta, senza la pretesa di possedere alcuna verità, di condividere alcuni spunti con chiunque sia interessato.
1-Ricomincia a comunicare con il tuo corpo
Il tuo corpo è una fabbrica biochimica molto complessa e precisa. In ogni istante ha tutte le informazioni su eventuali carenze o eccessi presenti nell’organismo. Conosce il dosaggio di ogni singolo nutrimento, sa quali tossine circolano nel sangue, se gli ormoni sono in equilibrio o meno e così via. Facendoti sentire attratto o respinto verso alcuni cibi e bevande, ti orienta in tempo reale con l’obiettivo di rispondere ai tuoi bisogni effettivi. Restaurando o mantenendo l’equilibrio naturale di alimentazione e salute.
Il corpo è competente: ti orienta in tempo reale con l’obiettivo di rispondere ai tuoi bisogni effettivi
Purtroppo, molto spesso, la nostra capacità di ascolto del corpo non è intatta. Non siamo più capaci di comprendere i segnali che ci manda e le sue indicazioni, tanto preziose per la nostra salute, restano inascoltate.
Per quanto riguarda alimentazione e salute, sarebbe ideale recuperare l’istinto dell’animale selvaggio o del bambino (non ancora condizionato). Ci permetterebbe infatti di adottare istantaneamente un modo di alimentarsi intuitivo e benefico.
Ti invito a dare priorità a questo obiettivo, che parte dalla conoscenza di te stesso. Quando lo avrai raggiunto, non avrai più bisogno di suggerimenti esterni. Nel frattempo, prova a seguire questi altri undici consigli fin da oggi. Scoprirai anche tu che alimentazione e salute sono collegate e che per promuovere il tuo benessere non devi darti come obiettivo quello di seguire regimi alimentari drastici.
Mi raccomando, mentre metti in pratica questi suggerimenti ascolta il tuo corpo e verifica se ciascuno di essi è adatto a te in quel dato momento oppure no.
2-Trova un equilibrio tra nutrimento e tossicità
Quando mangi, devi valutare l’apporto di nutrienti, che permettono al corpo di approvvigionarsi di energia e materie prime (proteine, lipidi, glucidi, vitamine, oligoelementi eccetera). Questi nutrienti sono essenziali per rinnovare le cellule e permettere un funzionamento ottimale dell’organismo. Accrescono il tuo livello di energia.
Di fronte al cibo però devi anche considerare la sua eventuale tossicità. Il tuo corpo ha la capacità di discernere cosa è vitale e cosa è tossico. Se però sei tra quelli che assumono regolarmente tossine mangiando, allora parte della tua energia vitale verrà sempre impiegata per adattarsi alla tossicità e/o eliminare le tossine.
Infine, anche la semplice digestione richiede energia. Quanta, dipende da cosa mangi, quanto mangi e come mangi (ad esempio dedicando poco tempo e concentrazione all’atto di mangiare, masticando poco eccetera).
Se mangi più di quello che il tuo corpo richiede e scegli alimenti di scarsa qualità, il corpo avrà bisogno di più energia per digerire di quella che avrai recuperato alimentandoti.
Mangiare troppo e male può ridurre la tua energia vitale
3-Limita le calorie vuote
Cibi molto raffinati, come la farina 00 o lo zucchero bianco, per esempio, sono carichi di calorie ma poverissimi di nutrienti. Ti forniscono energia a livello superficiale senza dare al corpo il necessario per vivere in modo ottimale. Ecco perché nei paesi occidentali spesso molte persone, pur mangiando troppo, sviluppano patologie legate a carenze nutrizionali (ad esempio a causa di avitaminosi). Consuma cibi poco raffinati per godere di tutta la loro ricchezza nutritiva. Scegli farine e cereali integrali, sostituisci lo zucchero bianco con il miele o almeno con lo zucchero di canna integrale (meno raffinato) e così via.
I cibi raffinati forniscono energia a livello superficiale
4-Scegli la qualità
La quantità di nutrienti contenuta nei vegetali variain funzione del clima, del terreno, della varietà. Ma dipende anche dal tempo che è stato dato al frutto o alla verdura per maturare, dal metodo di coltivazione e di conservazione del prodotto.
Frutti e verdure non sono tutti uguali. La loro capacità nutritiva dipende anche dalla coltivazione
Qual è il valore nutrizionale ed energetico di un pomodoro cresciuto in un terreno troppo sfruttato, pieno di pesticidi, a volte tossici per l’essere umano? Parliamo di un pomodoro che per crescere è stato spinto oltre i suoi ritmi naturali, raccolto prima che fosse maturo, diventato rosso grazie a un prodotto chimico…
Quale pensi che sia, invece, l’apporto nutrizionale di un pomodoro cresciuto in un terreno rispettato e curato con amore da tempo, da contadini attenti alla biodiversità e all’ecosistema, seguendo i ritmi delle stagioni?
Intuitivamente, sento che quando possibile è meglio affidarsi ai produttori che sostengono la crescita di frutta e verdura rispettando i principi della natura.
5-Fai attenzione al valore vibrazionale degli alimenti
Ogni cibo non ha solo un valore nutrizionale proprio biochimico, ma anche un valore vibrazionale. Ha a che fare con l’energia e nulla a che vedere con le chilocalorie.
Per esempio, quale vibrazione energetica porta con sé la carne che proviene dagli allevamenti intensivi? Sapendo che gli animali si muovono poco, sono sfruttati, abusati, maltrattati, che non hanno mai conosciuto la libertà e che sono imbottiti di antibiotici, non provo il desiderio di nutrirmi di carne che ha subito tanto stress. Faccio fatica a immaginare che il valore vibrazionale della loro carne abbia un impatto positivo sulla serenità e l’energia vitale di chi la consuma.
La vibrazione energetica del cibo che ingerisci influenza direttamente la tua energia vitale in modo positivo o negativo
Indipendentemente dalle convinzioni sull’etica e l’ambiente, consiglio di evitare di nutrirsi di alimenti che non siano stati rispettati. Ed è un principio che vale per tutte le tipologie di cibi, dal pomodoro alla bistecca, passando per la frutta e le uova. Prova a riflettere: quanto la tua alimentazione influenza il tuo modo di vivere?
Personalmente, desidero per me stessa una vita libera che mi garantisca un adeguato spazio fisico e mentale, una vita colma di rispetto e amorevolezza. Mantenendo salda la connessione a questo desiderio, le rare volte in cui sento il bisogno di mangiare prodotti di origine animale, preferisco farlo scegliendo carne di animali che hanno potuto vivere a contatto con la natura. Animali che hanno conosciuto la luce del sole, il vento, l’alternarsi delle stagioni. Capi che si sono nutriti in autonomia da fonti naturali e che sono stati curati da persone rispettose e (perché no) anche amorevoli.
6-Scegli cibi freschi interi piuttosto che integratori
In generale, le vitamine naturali presenti nelle piante lo sono in una forma che possiamo assimilare, cioè sono compatibili con la fisiologia umana. E sono anche associate ad altri composti naturali, utili ad alimentazione e salute. Questa combinazione favorisce un effetto sinergico, che rende biodisponibili i principi attivi di cui abbiamo bisogno, aumentandone i benefici attesi.
Gli integratori, invece, sono composti di sintesi oppure estratti, sostanze isolate che non possono beneficiare di questa sinergia e sono assorbiti in modo meno efficiente dall’organismo.
Gli integratori sono assorbiti in modo meno efficiente dall’organismo rispetto alle vitamine naturali
Prendere un integratore può essere utile ma si tratta di una stampella provvisoria: un metodo utile ad arginare in modo momentaneo un sintomo o un problema di salute fastidioso. È molto più importante ed efficace, invece, lavorare su alimentazione e salute, migliorando la qualità di quello che mangi e favorendo una buona assimilazione. Scegli non solo cibi più grezzi (poco raffinati) e di qualità, ma cerca anche di consumarli interi, ad esempio non sbucciare la frutta, non sottoporre a cotture drastiche le verdure, eccetera.
7-Guarda altrove
Viviamo in una società nella quale, senza che ce ne accorgiamo, siamo portati a pensare che “di più è meglio”. Questo vale pure per la quantità di cibo che ingeriamo. Cosa che spesso va a discapito della qualità. Una modalità di pensiero che influenza anche la produzione, spinta agli eccessi. Abbiamo talmente tanto cibo che alla fine lo sprechiamo.
Presta invece la tua attenzione ad alcune alternative interessanti, come quella del movimento slow food, della coltivazione biologica, della permacultura eccetera.
Anche se sei “solo” un consumatore puoi esercitare il tuo diritto di scelta. Orientandoti verso quei produttori che privilegiano la qualità, rispettano l’ambiente, evitano l’uso di pesticidi, seguono i ritmi delle stagioni e così via. Di conseguenza aumenterà la qualità nutrizionale dei cibi che consumi, il tuo corpo sarà sazio più facilmente e l’energia richiesta per digerire sarà minore di quella ingerita. Il bilancio energetico e il rapporto tra nutrienti e tossine saranno entrambi positivi.
Privilegiando cibi di qualità il tuo corpo si sazierà più facilmente
8-Consuma succhi di verdure e frutta freschi
Il consumo giornaliero di succhi di verdure e frutta freschi e di stagione ti garantisce una ricarica energetica significativa. Per beneficiare di tutte le virtù delle verdure e della frutta, cerca di non sbucciarle quando possibile. Questi succhi contengono vitamine e minerali ma non solo: proteggono il DNA cellulare e aumentano il ph dell’organismo (si parla di dieta alcalina), favorendo il buon funzionamento dei sistemi connettivo, linfatico e immunitario.
I succhi di verdura freschi e di stagione migliorano il funzionamento del corpo
Se vivi un momento in cui senti di aver bisogno di più energia o di un sostegno per depurarti, magari perché non stai bene o stai seguendo terapie tossiche, puoi bere fino a 3 o 4 succhi di verdura al giorno.
9-Privilegia i cibi locali
L’alimentazione a chilometro zero (o quasi) non è benefica solo per l’ambiente ma anche per il tuo corpo. Tutte le volte che puoi mangia verdure, frutti, cereali, legumi e loro derivati cresciutinella zona in cui vivi. Il cibo che mangi, infatti, ti dà delle informazioni sull’ambiente che ti circonda, preparando il tuo corpo a vivere meglio (e affrontare) quell’ambiente.
Mangiare a chilometro zero prepara il corpo a vivere nell’ambiente in cui ti trovi
Questo non significa rinunciare per sempre ai cibi provenienti da luoghi lontani. Mangiare di tanto in tanto alimenti che provengono da zone geografiche molto diverse dal punto di vista climatico rispetto alla nostra, per esempio, può portare un elemento di varietà che fa piacere al gusto e stimola positivamente il corpo. È importante, però, non esagerare.
Facciamo un esempio. Vivi nel nord Europa, è pieno inverno e mangi ogni giorno frutta tropicale. Stai dando al tuo corpo delle informazioni che hanno a che fare con un clima caldo. Di conseguenza il tuo organismo, aspettandosi un ambiente caldo, sarà meno preparato ad affrontare il clima rigido dell’inverno nord europeo. Potresti essere soggetto a raffreddori recidivanti, per esempio.
10-Fai buon uso di aromi e spezie
Oltre a portare in tavola gusti piacevoli che soddisfano il palato, aromi e spezie hanno proprietà eccezionali per la nostra salute. Le erbe aromatiche più comuni sono timo, maggiorana, origano, salvia, basilico, prezzemolo, aneto, rosmarino ed erba cipollina. Tra le spezie ci sono zafferano, noce moscata, curcuma, paprika, zenzero, cannella, curry, cumino, chiodi di garofano, anice stellato e cardamomo. Queste che ho elencato non dovrebbero mancare nella tua cucina, ma ne esistono molte altre.
Se ascolti il tuo corpo, seguendo il principio dei desideri e dell’attrazione, ti spingerà verso un’erba o una spezia piuttosto che altre, a seconda dei tuoi bisogni del momento.
Non dimenticare neppure i semi. Sono piccolissimi, ma estremamente ricchi di proteine, fibre vegetali ed acidi grassi essenziali, elementi che li rendono un aiuto prezioso per il buon funzionamento dell’organismo. Semi di girasole, di zucca, di lino, di sesamo, di canapa, di chia… Per approfondire ti consiglio questo contenuto.
Puoi usare i semi in molti modi, ad esempio aggiungendoli a crudo nei piatti come tocco finale o inserendoli nelle insalate.
Consuma aromi, spezie e semi seguendo i bisogni del tuo corpo
11-Se fa per te prova il digiuno
Ti faccio un accenno al digiuno solo per dirti che, se ti senti attirato da questa esperienza, ti invito a informarti e provare. Diversi studi scientifici mettono in evidenza un potere curativo interessante del digiuno.
Se dopo un processo di informazione serio e attento digiunare ti spaventa, ti consiglio di evitare: mai fare violenza a se stessi. Credo sia importante avere un atteggiamento curioso e una mente pronta per beneficiare del digiuno.
La nostra cultura occidentale professa la necessità di mangiare quotidianamente più volte al giorno per sentirsi in forma e garantirsi vitalità e benessere. Scoprire invece che si può digiunare alcuni giorni ritrovandosi più vitali di prima è una piacevole sorpresa. Ma non è necessario provare se non ti senti pronto.
Esiste anche il digiuno intermittente, una via di mezzo da intraprendere se digiunare per giorni ti sembra troppo faticoso o spaventoso. Il principio è rimanere senza mangiare per 16 ore di fila. Di solito dalle otto di sera alle dodici del giorno successivo. In questo modo consenti al tuo apparato digerente di riposare, favorisci un effetto detox su tutto l’organismo e un miglioramento del metabolismo.
Non pensare però che il digiuno funzioni come una dieta dimagrante. Anche se si dimagrisce mentre si digiuna, gli effetti sul peso non sono duraturi.
Attenzione: gli effetti del digiuno sul peso non valgono sul medio e lungo periodo
12-Tieni l’acqua a portata di bocca
Non penso sia necessario consigliarti di bere almeno un litro d’acqua al giorno. Piuttosto tieni sempre a portata di mano dell’acqua: sul tavolo dove lavori, in macchina, in borsa, ovunque passi molto tempo. Potrai così rispondere tempestivamente alle richieste del tuo corpo. Il nostro corpo è fatto per il 70% di acqua, essere sempre ben idratati è fondamentale per mantenere salute e benessere.
Per concludere: esercitati ad ascoltare il tuo corpo, lui sa esattamente di cosa hai bisogno in fatto di alimentazione e salute. Cerca di orientarti verso un’alimentazione varia, ricca di frutta e verdure fresche, legumi e cereali integrali, privilegiando i prodotti eco sostenibili, di stagione e a chilometro zero. Per quanto riguarda le quantità non restare con la fame, fai in modo da essere soddisfatto sia dal punto di vista delle porzioni sia del gusto. Ma regala anche dei momenti di pausa al tuo apparato digerente.
Mar 19, 2021 | Conoscersi, Consigli pratici
L’energia vitale è indispensabile per mantenerti in salute e promuovere il tuo benessere. Anzi, è talmente importante che riuscire a non abbassarla può aiutarti concretamente a prevenire le malattie, comprese quelle considerate più gravi.
Se hai letto altri contenuti di questo blog e in particolare l’articolo Vitalità: 7 consigli per aumentare il tuo livello di energia, hai già familiarizzato con il mio approccio alla malattia e sai che la tua energia vitale, per mantenere salute e benessere, deve essere di buona qualità e nelle giuste quantità.
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Quanta energia hai a tua disposizione? E perché? Dipende dal livello di stress che vivi abitualmente. Lo stress, di per sé, non è nocivo, ma se il tuo corpo e la tua mente devono continuamente far fronte a una soglia di stress elevata, in uno stato di perenne allarme, il livello di energia basale ne risente consumandosi senza una buona ragione.
Oltre allo stress ci sono una serie di fattori che influenzano negativamente il livello di energia vitale. Scopri su quali comportamenti e sensazioni puoi lavorare per lasciare intatta la tua vitalità. Prova a seguire i consigli di questo articolo fin da oggi, imparerai a conoscerti meglio e potrai incanalare la tua energia vitale in modo utile e costruttivo.
Esistono una serie di fattori che consumano inutilmente la tua energia vitale
1-Comprendi e trasforma le tue paure
Secondo la medicina cinese, la Paura consuma l’energia vitale di tutti noi, se le lasciamo il potere di farlo.
Ecco perché ti propongo di iniziare fin da subito a lavorare sulle tue paure, guardandole da una prospettiva nuova.
La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili: ti informa di un pericolo. Se il pericolo è reale, sei biologicamente programmato per agire, affrontandolo oppure scappando da esso. Dipende da quale reazione tra le due è più sensata, cioè ha maggiori probabilità di successo. È la paura che blocca il bambino mascherato da Superman sul punto di saltare dal quarto piano!
La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili
Ovviamente, la paura che permette di avere coscienza del pericolo non va mai ostacolata, anzi, andrebbe ringraziata perché è preziosa per la vita.
Ma tutte le volte in cui hai paura di un pericolo futuro, che potrebbe o non potrebbe manifestarsi, la tua biologia non può intervenire. Potrai agire solo nel momento in cui il pericolo temuto si concretizzerà, se mai accadrà.
Nel frattempo vivi uno stato di stress inutile e nocivo, perché non puoi compiere nessuna azione per uscirne. La paura rivolta al futuro è di fatto una forma di ansia, che ti blocca anziché aiutarti ad agire.
La paura di un fatto futuro che potrebbe o meno verificarsi è una forma di ansia
Dietro ogni paura c’è un desiderio
Contrariamente a quello che potresti pensare, nel momento in cui scegli di combattere contro una malattia, lo stress o le tue paure, anziché sconfiggere e sminuire i tuoi problemi, li amplifichi. Perché quando rivolgi attenzione e investi energie in una lotta contro qualcosa, l’unico risultato che ottieni è quello di dare maggiore forza a quel qualcosa. E nel frattempo la tua vitalità decresce. Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Salute e malattia, mai combattere contro il tuo corpo.
Cosa puoi fare invece? Ti propongo un atteggiamento più costruttivo. Poiché dietro ogni paura c’è un desiderio, analizza le tue paure una ad una e cerca di scoprire quali desideri nascondono. Poi scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli.
Scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli
In questo modo sposterai la tua attenzione dalla paura per reindirizzarla verso la realizzazione dei tuoi desideri più profondi. Agire per raggiungere ciò che desideri non solo non diminuirà la tua energia vitale ma al contrario contribuirà ad accrescerla. Perché sarai spinto dalla gioia della realizzazione e della soddisfazione personale.
2-Evita le cure tossiche
Imbottirsi di medicinali non è la migliore scelta, neppure quando si sta vivendo una malattia considerata grave dalla medicina convenzionale. Se puoi, evita al massimo cure farmacologiche tossiche. Mi riferisco a tanti farmaci di sintesi, che hanno inevitabilmente diversi effetti collaterali. A volte bisogna usarli, ma hanno un impatto sulla salute generale del tuo corpo: richiedono grandi sforzi per gestirli e rischiano di abbassare in modo significativo la tua vitalità.
Quando sei costretto ad assumere farmaci che impattano negativamente sull’energia vitale, in caso di chemioterapia per esempio, ti consiglio caldamente di mettere in campo delle azioni per compensarne la tossicità. Metti in pratica tutti i metodi che contribuiscono a innalzare la vitalità e aiuta il tuo corpo assumendo prodotti naturali e/o seguendo alcune terapie proprie delle medicine energetiche (come quella cinese). Rivolgiti a un naturopata competente, che sarà senz’altro in grado di aiutarti.
Tra le tecniche molto utili ci sono il drenaggio del fegato e più in generale dell’apparato digerente: tutto ciò che detossifica contribuisce a sostenere il livello di vitalità proprio del corpo.
Le pratiche detox contribuiscono ad aumentare o mantenere la tua energia vitale
Da alcuni anni, anche negli ospedali si usa l’agopuntura, allo scopo di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e la radioterapia, per esempio.
3-Sostituisci all’attaccamento l’accettazione
Quando, di fronte a una situazione avversa, ti arrabbi e ti disperi, stai vivendo un episodio di attaccamento. Ti capita di provare emozioni negative intense e durature legate a qualcosa che è andato storto? Alcune persone continuano a rimanere talmente legate ai traumi subiti, come la morte di una persona cara, una separazione, o un incidente, da continuare a provare le stesse emozioni negative per tutta la vita. E le sensazioni di rabbia, frustrazione e sconforto rimangono intense anche a distanza di anni.
Capita anche a te? L’attaccamento è l’opposto dell’accettazione.
Cosa intendo con accettazione? Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa. Non significa che ti fa piacere o che va bene per te. Ma solo che sei pronto ad accogliere la situazione così com’è.
Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa
Se ti arrabbi e ti disperi, è perché vorresti cambiare l’evento avverso. Ma ci sono cose che non possiamo cambiare. Investire energie in questa direzione non fa altro che abbassare il tuo livello di vitalità. Con il rischio di farti ammalare.
Continuare a pensare che una situazione sarebbe dovuta andare diversamente da come è andata, è un pensiero ricorsivo molto nocivo. Si tratta di un atteggiamento che può riguardare diverse sfere della tua vita. Magari rimpiangi di esserti comportato in un certo modo, oppure fai fatica ad accettare i comportamenti o le caratteristiche di una persona cara, o ancora ce l’hai con te stesso per scelte prese dieci anni fa, eccetera.
Anche tu credi nelle favole?
Tutti noi, nel corso della nostra vita, andiamo incontro a eventi che viviamo con piacere e situazioni che subiamo con dolore.
Ascoltando e osservando le persone di cultura occidentale (me inclusa), mi sono fatta l’idea che in tanti soffriamo per la convinzione, conscia o inconscia, che la vita debba andare per tutti nella stessa, meravigliosa maniera. Si nasce in una famiglia amorevole con un padre e una madre che si adorano e che ci hanno desiderati, si cresce nell’affetto, rispettati dai nostri cari. Da adulti si realizzano i propri sogni che hanno a che fare con l’amore, il lavoro, la famiglia e così via. Infine un giorno, verso i cento anni, dopo una vita piena e appagante, si muore nel proprio letto, in totale pace e benessere.
Sarei curiosa di sapere, se esistessero dati di questo genere, quante persone hanno davvero una vita così. Prova a rifletterci. A causa di questo scenario di riferimento ideale, che contempla un totale benessere e che uomini e donne occidentali hanno interiorizzato da decenni, ci scopriamo offesi quando capiamo che la realtà viaggia su altri binari. Ci sentiamo vittime di un’autorità che non ci ama e che può essere Dio o il Destino, a seconda delle nostre convinzioni. Le nostre credenze culturali, spirituali e religiose possono enfatizzare il pathos che ci fa arrabbiare “contro la vita”.
Accettare gli eventi cosi come sono fa risparmiare tanta energia. Questa energia sarà allora disponibile per agire e stare bene nonostante l’evento indesiderato sia accaduto.
L’idea che la vita debba essere piena di gioia e priva di ostacoli è una favola interiorizzata
4-Accetta il dolore ed evita la sofferenza
Personalmente, ho combattuto a lungo il dolore. Il mio e soprattutto quello degli altri. Ho provato rabbia, frustrazione e un profondo senso di impotenza di fronte al dolore che ho incontrato. Quando finalmente ho capito che il dolore fa parte della vita, il mio approccio è cambiato radicalmente. Accettare il dolore non vuol dire essere masochisti.
Provare dolore ci dà un’informazione importantissima: ci dice di spostare la mano dal fuoco. Significa che è necessario attuare un cambiamento. Saperlo e agire di conseguenza ci permetterà di recuperare salute e benessere.
Il dolore è vitale. Esistono persone affette da insensibilità congenita al dolore. Pensa a cosa significa: rischiano di ferirsi gravemente ogni giorno, nelle situazioni più banali, senza accorgersene. Prive da questo sistema di allarme, sopravvivono pochi anni.
Quando cadi, il dolore attira la tua attenzione sulla zona che ha subito il trauma. Questo ti permette, ad esempio, di riposare o di curarti nel modo più opportuno. Col tempo il dolore diminuisce fino a sparire. Quando invece rifiuti il dolore, la sofferenza nasce, si amplifica e persiste.
Facciamo un esempio. Sei in ritardo per un appuntamento importante, stai correndo ma inciampi su una irregolarità del marciapiede. La tua reazione potrebbe assomigliare a questa… “Ecco: sempre la stessa sfortuna! Ora mi sono sporcato e mi sono fatto male, il mio appuntamento è rovinato e così la mia vita! Maledetto il Comune che non ripara le buche sui marciapiedi!”.
Il dolore per la botta l’indomani sarà già passato, ma la rabbia nata dall’intoppo e dal pensiero che la tua vita è rovinata a causa di un appuntamento perso potrebbe durare tutta la vita. Non si può evitare il dolore. Hai invece un grande potere per sottrarti alla sofferenza.
Prova questo esercizio…
L’attaccamento al benessere e la mancata accettazione del dolore, in modo del tutto controproducente, ti espongono a un grosso rischio di sofferenza intensa e duratura. Arrabbiarti con gli eventi avversi ti fa stare male, combattere il dolore lo rafforza.
Sperimenta concretamente un’altra direzione. Da oggi in poi, ogni mattina, fai una decina di respiri consapevoli per centrarti e favorire uno stato di rilassamento. Poi esprimi lentamente ad alta voce questa frase: “Oggi, mi impegno ad accogliere ogni evento con il consenso del mio cuore”. Bastano due minuti per fare questo esercizio. Due minuti che possono migliorare significativamente la tua energia vitale.
5- Riconosci il tuo valore
La svalutazione intralcia lo slancio vitale. La svalutazione di sé, delle proprie azioni e dei propri talenti crea delle correnti contrarie, delle perturbazioni che ostacolano il fluire della vita. Svalutarsi ci spinge spesso a cercare di essere diversi da quello che siamo. Una missione impossibile che fa consumare tanta energia, oltre a farci stare un passo indietro rispetto all’espressione del proprio potenziale. Come un melo che cercasse per una vita di fabbricare delle ciliegie. Spenderebbe tanta energia senza nessun risultato soddisfacente (in tema di ciliegie). In questo modo si intralcia l’energia vitale, che viene deviata per una missione impossibile, e l’albero ottiene pessimi risultati anche in tema di fiori, foglie e mele. La svalutazione mette la persona in uno stato sotto tono che fa stagnare l’energia vitale oppure in uno stato di fatica perpetua che consuma man mano le scorte di vitalità.
La nostra unicità e varietà sono un valore incredibile per il mondo. La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi. Riconoscendo il tuo valore ed esprimendo il tuo potenziale accederai liberamente all’energia vitale a te necessaria. Entrerai anche in un circolo virtuoso, nel quale più sei te stesso e fai quello che ami fare, più sarai colmo di energia vitale che ti permetterà di esprimere ancora meglio te stesso.
La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi
Questione di allenamento
Allenati per evitare di creare sofferenza attraverso piccole azioni quotidiane. Come? Inizia impegnandoti a conoscere te stesso e il tuo valore unico. Poi, man mano, impara a rispettarti e accettare la vita cosi com’è. Renderai la tua esistenza più leggera e contribuirai a mantenere elevata la tua energia vitale.
Mar 5, 2021 | Consigli pratici
Il tuo livello di vitalità, o energia vitale, è fondamentale per favorire salute e benessere. Assieme al livello di stress è uno dei due aspetti fondamentali sui quali consiglio di concentrarsi, nell’ottica di prevenire o guarire dalle patologie, soprattutto quelle considerate più gravi. Nel mio approccio alla malattia l’energia vitale ha un ruolo di primo piano. Ecco perché voglio darti alcuni consigli per accrescere il tuo livello di vitalità.
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Vitalità: cos’è e da cosa dipende
Il nostro livello di vitalità è conseguenza diretta dell’energia a nostra disposizione, che per aiutarci a mantenere salute e benessere dev’essere di buona qualità e nelle giuste quantità.
Se l’energia è di buona qualità significa anche che è mutabile, cioè che può adattarsi ai cambiamenti, sia quelli interni sia quelli esterni. Ad esempio cambia con le stagioni, è influenzata dall’alimentazione, dalle emozioni eccetera.
Per quanto riguarda la quantità di energia su cui possiamo contare, non deve essere né troppa né poca. È invece importante che sia sufficiente a fronteggiare la vita di tutti i giorni, imprevisti compresi.
Dal punto di vista fisiologico, il buon funzionamento del corpo necessita di energia. Di conseguenza, una carenza di energia costringerà il tuo corpo a concentrare la propria attenzione sul mantenimento dell’equilibrio di funzioni e tessuti fondamentali alla vita, tralasciandone altri.
Se guardiamo alla questione dal punto di vista della medicina cinese, ogni sintomo legato a una malattia è dovuto proprio a un blocco energetico. La prevenzione e la guarigione della malattia passano dunque attraverso la necessità di ristabilire il livello e la circolazione dell’energia.
Per prevenire o guarire la malattia è necessario ristabilire il livello e la circolazione dell’energia
L’intreccio tra vitalità, stress e sintomi
Tutti noi, nel corso della nostra vita, viviamo dei conflitti. Uso la parola conflitto, in questo contesto, per indicare un aumento del livello di stress riguardo a una qualunque situazione e non come sinonimo di lite con altri individui. Lo stress scatenato dal conflitto, che può essere fisico o emotivo, ci fa consumare energia.
Lo stress scatenato dal conflitto ci fa consumare energia
Se il tuo livello di vitalità è alto, il tuo corpo compenserà senza troppe difficoltà i diversi conflitti in atto. Quindi si adeguerà alle situazioni che affronti senza esprimere sintomi o sviluppare malattie. Quando invece il tuo livello di vitalità è basso, il corpo sarà più propenso a manifestare dei sintomi.
Quante volte hai vissuto situazioni fonte di stress e disagio, senza riuscire a trovare soluzioni che ti rispettassero fino in fondo, per poi scoprire di aver sviluppato nuovi sintomi e malesseri?
Ecco perché mantenere alto il livello di vitalità è un obiettivo prioritario, sia per prevenire le malattie sia per guarire.
Come alzare il tuo livello di vitalità
Vediamo insieme come mantenere un livello di vitalità elevato. Ci concentreremo prima di tutto sui metodi per aumentare l’energia vitale. In un altro articolo ti parlerò di quelli per evitare di abbassarla.
In realtà la linea di demarcazione tra le due strategie è piuttosto artificiosa, perché i consigli che valgono per una si intrecciano con quelli validi per l’altra. Ma userò comunque questa categorizzazione per spiegarmi meglio.
1-Respira in modo consapevole
Una pratica quotidiana che è importante includere nelle proprie abitudini per mantenere salute e benessere riguarda la respirazione profonda e consapevole.
Inspira ed espira con il diaframma per almeno 15 respiri, diverse volte al giorno. Se puoi fallo all’aperto, circondato dalla natura o almeno vicino a uno spazio verde. Se questo non è possibile, fallo quando hai un momento libero, dovunque tu sia.
Come si fa a respirare con il diaframma? La tua attenzione deve focalizzarsi sulla pancia, per quanto possa sembrare strano.
Quando inspiri, immagina di indirizzare l’aria verso la pancia, come per gonfiare un palloncino. La tua pancia si solleverà. Poi, quando espiri, fai rientrare la pancia, immaginando di schiacciare e sgonfiare il palloncino, buttando fuori tutta l’aria che hai in corpo. Non serve fare sforzi.
Perché è così importante respirare consapevolmente?
Prima di tutto perché l’ossigeno è il nostro primo bisogno vitale. Quando si è stressati e le emozioni sono bloccate, spesso si mettono in tensione il diaframma e i muscoli intercostali. Se questi muscoli non si rilassano la respirazione spontanea diventa superficiale e l’ossigenazione limitata.
Un’altra ragione che rende la respirazione consapevole così preziosa è che oltre all’ossigeno, dall’aria prendiamo una forma di energia che si chiama Prana.
Il Prana nell’ambiente è tanto più concentrato e potente quanto più l’aria è fresca e pulita. Respirando in modo consapevole puoi ricevere una quantità maggiore di Prana ricaricandoti di energia. Se sei curioso di saperne di più guarda questo video.
Respirando facciamo entrare nel corpo una forma di energia chiamata Prana
2- Riposati e rilassati
Il riposo e il rilassamento sono fondamentali per prevenire le malattie e migliorare il tuo stato complessivo di salute e benessere. Se hai già letto altri articoli di questo blog saprai che consiglio di curare con grande attenzione il riposo notturno e di trovare dei momenti durante la giornata per rilassarsi.
Cammina nella natura per almeno 20 minuti al giorno. Se vivi in città scegli un parco sufficientemente grande da essere lontano dal traffico e dai rumori cittadini, oppure l’argine di un fiume.
Lunghe passeggiate nella natura sono fondamentali sia per rimetterti in contatto con i ritmi naturali (tuoi e del mondo che ti circonda) sia per stimolare positivamente il tuo sistema neuro-endocrino-immunologico, responsabile dell’equilibrio e della riparazione dei tessuti. Ecco perché consiglio caldamente di far diventare le passeggiate nella natura una buona abitudine quotidiana.
Se per motivi di salute non puoi camminare entra comunque in contatto con la natura
Per questioni di salute non puoi camminare a lungo o fai molta fatica a farlo? Mettiti comunque in contatto con l’ambiente naturale alla tua portata, sempre per venti minuti al giorno. Ad esempio puoi appoggiarti a un albero, lasciarti accarezzare dalla brezza, sdraiarti in un prato, camminare sulla terra a piedi nudi eccetera.
Secondo la medicina cinese il fegato è il filtro delle emozioni ed è legato ai muscoli. Mettere in moto i muscoli, quindi, consente di drenare il fegato, sbloccando le emozioni intrappolate che consumano eccessivamente la nostra energia vitale.
4-Ristabilisci l’equilibrio fisico…
Urinare e andare di corpo frequentemente è fondamentale. Molto spesso i nostri corpi sono “intasati”, intossicati a causa del malfunzionamento degli organi emuntori. Si tratta di quegli organi che servono all’eliminazione delle tossine e alla depurazione del corpo: fegato, reni, intestino crasso, ma anche pelle e polmoni.
Assicurati di avere sempre un apparato digerente libero e una funzione renale ottimale, tenendo presente che andare di corpo ogni giorno non è per forza segno che hai eliminato tutte le feci.
Esistono tecniche di naturopatia efficaci (metodi meccanici o farmaceutici di pulizia del tubo digerente, drenaggio del fegato e dei reni): un buon naturopata saprà consigliarti.
Lavorare su questo aspetto potenzierà tutte le altre terapie, convenzionali o meno, che sceglierai di seguire.
Tutti noi troviamo ovvio che, per il buon funzionamento di un’autovettura, sia necessario riempire il serbatoio con carburante di qualità e mantenere libero il tubo di scarico. Ma troppo spesso non pensiamo che questo principio fondamentale è valido anche per il nostro corpo.
Senza dimenticare l’equilibrio psichico
Oltre a occuparti dell’equilibrio del corpo lavora su quello della psiche, cercando di capire in quali modi e perché vivi degli squilibri.
Ogni approccio orientato a recuperare l’equilibrio fisico ed emozionale aumenta il livello di energia vitale. Vivere degli squilibri, infatti, richiede delle forme di compensazione, ovvero degli sforzi, che ti fanno consumare maggiore energia. Recuperando il tuo equilibrio psico-fisico naturale il tuo livello energetico si innalzerà di conseguenza.
5-Mangia bene in base ai tuoi bisogni
L’alimentazione è fonte di nutrimento, quindi di energia, e serve al corpo per funzionare al meglio. Un’alimentazione sbagliata o di cattiva qualità può essere fonte di tossicità, intasare il corpo e mettere a repentaglio il suo funzionamento.
Quando parlo di alimentazione sbagliata dovrei piuttosto dire alimentazione inappropriata. Cioè un’alimentazione non adatta ai veri bisogni del corpo. Il mio consiglio principale è quello di ascoltare profondamente che cosa chiede il tuo corpo. Purtroppo molti di noi hanno perso il contatto con i propri bisogni reali. Seguiamo piuttosto delle abitudini mentali, nate dalla cultura, dall’educazione o da quello che ci hanno suggerito gli esperti.
In realtà siamo molto diversi gli uni dagli altri per quanto riguarda metabolismo, condizioni di vita, reazioni individuali a quanto ci accade… Cosa che rende improbabile il fatto di poter dare delle indicazioni alimentari che valgano per tutti.
Il tuo corpo, invece, è una fabbrica biochimica estremamente complessa e precisa.
In ogni istante ha tutte le informazioni su eventuali carenze o eccessi presenti nell’organismo. Di conseguenza, facendoti sentire attratto o respinto verso alcuni cibi e bevande, ti può orientare in tempo reale con l’obiettivo di rispondere ai tuoi bisogni effettivi. Restaurando o mantenendo l’equilibrio naturale.
Il corpo è una macchina biochimica precisa e complessa e sa di quali alimenti c’è bisogno
Alimentazione spontanea
Penso che l’alimentazione abbia un ruolo molto marginale in caso di sovrappeso. Allo stesso tempo credo che sia importante mangiare bene per essere vitali. Se la nostra capacità di ascolto fosse intatta, avremmo accesso in ogni istante a indicazioni precise e adeguate su cosa mangiare e cosa no.
Recuperare l’istinto dell’animale selvaggio o del bambino non ancora condizionato sarebbe la via ideale per alimentarsi al meglio.
6-Coltiva la gratitudine
Per qualche ragione,siamo spesso abituati a notare tutto quello che non va nella vita. Hai mai pensato che un tuo amico fosse molto esperto nell’arte di brontolare? È interessante osservare che, se chiedo a una persona di raccontarmi i suoi problemi, in tutta naturalezza inizierà a fare un lungo elenco… Dopo quattro ore probabilmente sarò io a doverla interrompere.
Invece, se chiedo a quella stessa persona di raccontarmi tutto quello che va bene nella sua vita mi guarderà spiazzata. E dopo dieci minuti, o forse un quarto d’ora, un silenzio imbarazzante calerà nella stanza.
Cerca di coltivare la tua capacità di guardare con occhi diversi la tua vita, concentrandoti su quello che va bene. Man mano che elenchi a te stesso tutto ciò che di bello c’è nella tua vita chiedi grazie per ognuna delle cose che ti rendono felice e soddisfatto. Questa pratica non ignora i problemi reali che ciascuno di noi ha, permette piuttosto di relativizzarli e libera energia e creatività per risolverli.
Si tratta di allenarsi: giorno dopo giorno sarai in grado di parlare sempre più a lungo di quello per cui sei grato.
Questo esercizio ha un effetto benefico sull’energia del corpo perché l’aumenta in modo istantaneo.
Concentrati su tutte le cose che vanno bene nella tua vita e ringrazia per il fatto di averle o viverle
7-Lavora direttamente sull’energia del corpo
Secondo l’approccio della medicina energetica, i sintomi e i malesseri che sperimentiamo sono causati da blocchi nella circolazione dell’energia. La malattia si esprime a livello organico, diventando manifesta, solo quando il blocco è intenso e/o duraturo.
Capita spesso nella pratica medica di incontrare persone che presentano disagi fisici importanti, senza che gli esami clinici permettano di fare una diagnosi legata a cause organiche evidenti.
Generalmente la medicina convenzionale occidentale, concentrata sulla cura intesa come eliminazione del problema e sull’analisi dei singoli sintomi e cause organiche, etichetta queste situazioni come malattie psicosomatiche. I suoi mezzi terapeutici in questi casi sono estremamente limitati.
Le medicine energetiche vanno a colmare perfettamente questo vuoto. Si tratta infatti di vere e proprie discipline incentrate sulla prevenzione. Permettono di mettere a punto una strategia in fase non organica o subclinica, in assenza cioè di sintomi conclamati. Cosa significa? Le medicine energetiche possono intervenire quando il quadro del paziente non è ancora tale da permettere una diagnosi convenzionale, attraverso quegli esami diagnostici che tutti conosciamo (esami del sangue, ecografie, tac e simili).
La terapia energetica aiuta a potenziare l’energia del corpo, regolandone il livello e facendola circolare meglio
Ogni terapia energetica aiuta a potenziare l’energia del corpo, regolandone il livello e facendola circolare meglio. La medicina tradizionale cinese e quella ayurvedica sono vere e proprie pratiche mediche complete che si basano esattamente su questo approccio. Integrarle in un percorso di cura o di prevenzione aiuta a potenziare la salute.
Prenditi cura di te giorno dopo giorno
Se stai vivendo una malattia o desideri semplicemente migliorare la tua salute, ti consiglio di applicare questi 7 consigli fin da oggi, per aumentare il tuo livello di energia. Scoprirai che piccole azioni ripetute con costanza portano a risultati strabilianti.
Feb 26, 2021 | Conoscersi, Consigli pratici
Esistono pratiche di rilassamento facili da applicare, che puoi usare quotidianamente per favorire salute e benessere. Non si tratta di compiere rituali strani o di stravolgere i tuoi ritmi: puoi seguire questi consigli integrandoli nelle tue abitudini e in poco tempo scoprirai che fanno la differenza.
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I consigli di rilassamento che ti racconto in questo articolo ti aiuteranno a conoscere te stesso e ti permetteranno di entrare in contatto con le tue esigenze profonde. Sul medio e lungo periodo, riducendo lo stress della vita quotidiana, ti permetteranno di prevenire lo sviluppo di patologie anche gravi.
Sei curioso di capire come le pratiche di rilassamento possono portare a un risultato tanto importante? Partiamo da un concetto che forse ti è familiare se hai già letto altri articoli di questo blog. Sintomi e malattie sono messaggi dal corpo.
Il tuo corpo ti sostiene
Lo stress che nasce da un evento serve a darci l’energia per agire, affrontando il pericolo o scappando da esso. Quando non agiamo volontariamente, perché non sappiamo cosa fare o non ci autorizziamo a fare quello che vorremo, il corpo agisce al posto nostro. Sintomi e malattie rappresentano una risposta del corpo per aiutarci a superare una situazione stressante.
Sintomi e malattie sono una risposta del corpo per aiutarci a superare una situazione stressante
Lo studio delle leggi biologiche ci insegna che qualsiasi evento inaspettato, vissuto in modo acuto e drammatico, nell’isolamento, provoca una carica di stress tale da indurre il corpo a intervenire a livello organico. Come? Sviluppando sintomi e patologie, tra cui il cancro, considerate dalla medicina convenzionale malattie gravi e difficili da guarire.
Per mantenersi in salute è importante evitare di trovarsi in queste situazioni di stress acuto e prolungato. Cosa puoi fare per cercare di prevenire lo stress e quindi le malattie?
Le pratiche di rilassamento che ti propongo in questo articolo sono una delle risposte. Agire sullo stress nocivo e diminuire il suo impatto sulla tua vita aiutano la tua mente e il tuo corpo a ripristinare uno stato di equilibrio.
Il rilassamento abbatte lo stress
Il rilassamento permette di spegnere i segnali di allerta e impedisce che la campana di allarme suoni in continuazione, senza sosta. In poche parole: le pratiche di rilassamento abbattono il livello di stress. Ecco perché in questo articolo ti suggerisco una serie di passi che non sono solo “semplici” tecniche di rilassamento, ma azioni che influenzano a livelli differenti il tuo modo di fare, vivere e pensare.
Quando parlo di rilassamento lo faccio a 360 gradi, intendendo tutto ciò che può diminuire lo stress che ti attanaglia.
Ambiente e società giocano un ruolo importante
La vita cosiddetta moderna, tipica della società occidentale, rispetta poco o nulla i bisogni profondi degli individui. E questo vale soprattutto per chi vive nelle grandi città. Spesso, in nome del dovere, del lavoro e del successo si trascurano i ritmi biologici, si dimentica l’importanza del riposo, si ignorano le sensibilità personali e i desideri profondi, dimenticando semplicemente se stessi.
Questa situazione porta alcune persone a vivere in un costante stato di spaesamento. Per “tirare avanti” sono costrette ad adattarsi. Di conseguenza, il livello di stress percepito aumenta e trovare una soluzione per vivere meglio, in questo contesto, è difficile.
Hai mai pensato di rivoluzionare la tua vita per cercare di dare a te stesso quello di cui hai davvero bisogno e che desideri? Scommetto di sì. Ma quante volte hai fatto concretamente qualcosa per avvicinarti a questo obiettivo?
Si tratta di qualcosa che tanti sognano ma che pochi mettono seriamente in pratica. Ecco allora che il livello di stress, pur essendo elevato, non ti porta da nessuna parte. Il campanello di allarme suona costantemente e sembra che nulla possa zittirlo.
Quando lo stress è costantemente elevato, il corpo si mette in moto per trovare una soluzione biologica
Se non trovi tu una soluzione, il corpo si attiva per trovare una soluzione biologica. Dopo un’analisi rapida di tutti i potenziali a disposizione, il corpo coinvolge organi e cellule in grado, sempre dal punto di vista del corpo stesso, di risolvere il problema che stai vivendo. Così nascono sintomi e malattie.
Accettare la realtà
Chiariamo una cosa. Se abbiamo deciso di vivere in questa società, seguendo le sue regole, possiamo accettare di accusare sintomi e malattie, di tanto in tanto. Ci capita perché siamo vivi. Anzi, visto che si tratta di risposte biologiche del corpo, ci capita perché il nostro corpo fa di tutto per mantenerci vivi.
Fatta questa premessa, c’è un obiettivo importante che possiamo raggiungere: prevenire i sintomi più invalidanti e le patologie considerate più gravi, quelle che spaventano di più, come il cancro. Accogliendo invece di buon grado sintomi lievi e fastidi minori. Consapevoli del fatto che le malattie rappresentano dei messaggi dal corpo: specchi delle tensioni che viviamo.
Come evitare che lo stress aumenti (troppo)
Le azioni di rilassamento che puoi mettere in campo per evitare che lo stress aumenti oltre certe soglie di rischio, così da prevenire lo sviluppo di sintomi e malattie considerate gravi, sono molteplici. Coinvolgono il tuo stile di vita ma soprattutto il modo in cui parli a te stesso ed esprimi le tue emozioni.
Vediamo passo per passo cosa puoi fare per vivere la tua vita in modo più rilassato e prevenire lo sviluppo di patologie gravi.
Rilassamento non significa solo yoga e meditazione. Ci sono molti modi per svuotare la mente e/o abbassare la tensione, che agiscono a livelli differenti del tuo io e del tuo vissuto.
1-Condividi le emozioni
Il primo elemento sul quale puoi agire in modo relativamente semplice sono le emozioni. Condividerle è fondamentale. Le emozioni sono come l’acqua all’interno di una pentola a pressione. Quando il fuoco sotto la pentola è acceso, se la valvola di sfogo è chiusa, il rischio di esplosione è tangibile.
Esprimere le emozioni liberamente diminuisce la pressione interna e l’intensità del tuo stress. Per approfondire puoi leggere l’articolo Come esprimere le emozioni per mantenersi in salute.
Esprimere le emozioni liberamente abbassa il livello di stress
2-Presta attenzione al dialogo interiore
Il dialogo interiore, l’insieme di parole e discorsi che fai continuamente a te stesso, è uno strumento potente in grado di trasformare uno spiacevole evento passeggero, che potrebbe essere fonte di uno stress gestibile, di minore entità, in un dramma insopportabile.
Il risultato? Il tuo livello di stress, se il dialogo interiore “rema contro” schizza alle stelle. La buona notizia è che puoi agire sul tuo dialogo interiore, favorendo uno stato di rilassamento. Puoi allenarti a usare parole e modi diversi di esprimerti quando parli a te stesso. Scopri come fare concretamente leggendo questo articolo.
3-Usa lo stress in modo positivo
Conoscere se stessi è fondamentale per intervenire tempestivamente quando il livello di stress sembra crescere senza controllo. È importante agire per aiutarsi a uscire velocemente dalla situazione stressante che sta prendendo il sopravvento. In che modo? Utilizzando con intelligenza lo stress, ad esempio in modo simbolico.
Sei tornato a casa, dopo un pranzo in famiglia, arrabbiato e frustrato perché tua suocera ti ha criticato tutto il tempo? Avresti voluto dargli uno schiaffo liberatorio? Sfogati su un cuscino schiaffeggiandolo.
Tuo nonno è mancato inaspettatamente e non hai avuto modo di salutarlo o abbracciarlo? Chiedi a una persona cara di impersonare il nonno e stringila a te in un caldo e lungo abbraccio.
Questi sono solo degli esempi. Esistono milioni di modi per far sì che lo stress non resti intrappolato e inutilizzato nella tua mente, come un veleno. Il segreto è trovare un gesto per far agire il corpo e liberare lo stress. Subito dopo averlo fatto ti sentirai avvolgere da un caldo benessere indotto dallo stato di rilassamento di corpo e mente.
Trova un gesto per far agire il corpo e liberare lo stress
4-Stabilisci un tempo dedicato al rilassamento
Organizza dei momenti, all’interno della tua giornata, in cui non devi preoccuparti di nulla ma solo concentrarti sul tuo rilassamento. Svuota la mente e cerca di rilassare ogni singolo muscolo del tuo corpo. Anche se hai poco tempo cerca di farlo almeno una volta al giorno. È importante per evitare l’accumulo di tensioni. Altrimenti rischi che la proverbiale goccia d’acqua faccia traboccare il vaso.
Quando sei teso e stanco, ogni piccola difficoltà sembra una montagna impossibile da scalare. Se la tua energia vitale scarseggia è facile annegare in un bicchiere d’acqua. Il rilassamento ti aiuterà a guardare ai problemi in modo oggettivo, con più calma. E scoprirai più facilmente soluzioni alle quali non avevi ancora pensato.
Il rilassamento ti aiuterà a guardare ai problemi in modo oggettivo, con più calma
Dedica dieci o venti minuti a un esercizio di rilassamento guidato, magari prima di andare a dormire. Qui trovi alcune risorse gratuite che puoi usare tutte le volte che vuoi.
Anche concederti un’attività che ti piace e ti permette di svuotare la mente, come ballare, dipingere, scolpire eccetera è un ottimo sistema per favorire il rilassamento.
5-Crea intorno a te un ambiente benefico
Scegli le tue fonti di nutrimento emotivo, selezionando con cura le persone di cui vuoi circondarti e le attività che ti fanno stare bene. È un sistema molto potente per assicurarsi di vivere più momenti di rilassamento all’interno della giornata.
Guarda questo video. L’esperimento dei metronomi che inizialmente non sono in fase e dopo un certo periodo di tempo battono all’unisono, allo stesso ritmo, ci fa capire quanto sia importante l’ambiente e le persone di cui ci circondiamo.
Scegli con cura le persone di cui circondarti e le attività che ti fanno stare bene: sono le tue fonti di nutrimento emotivo
Se intorno a te regna il caos e la confusione, la tua vibrazione sarà caotica e non potrà che farti stare peggio. Difficile rilassarsi e ridurre lo stress nel caos. Al contrario, se riesci a sintonizzarti su una vibrazione che porta soddisfazione e armonia, mantenere rilassamento, salute e benessere sarà più facile.
Ricordati che media e social network, per aumentare il proprio livello di audience e utenti, cercano sempre di confezionare le notizie in modo che ti colpiscano. Soprattutto i titoli puntano a scatenare reazioni emotive forti. E nella maggior parte dei casi non si tratta di emozioni positive.
Riduci le tue fonti di informazione selezionandole con cura. Evita di farti travolgere dal flusso mediatico. Abbiamo ancora la possibilità di scelta e il potere di accendere o spegnere il televisore. Siamo noi a stabilire come usare il nostro smartphone. Sfrutta al meglio queste libertà.
Riduci le fonti di informazione selezionandole con attenzione
6-Dormi bene per tutto il tempo che ti serve
Prenditi cura del tuo sonno. Se hai problemi a dormire prova a leggere l’articolo Disturbi del sonno i consigli per dormire bene e stare meglio. Per approfondire, qui trovi il mio video corso dedicato proprio al sonno.
Il riposo e il rilassamento, sia fisico sia psichico, permettono di recuperare energia bloccandone il consumo eccessivo dovuto alle tensioni e allo stress.
Molti di noi vivono una vita frenetica, lontana anni luce dai ritmi naturali. Il contatto costante con il resto del mondo, attraverso i diversi mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione, e l’onnipresenza della televisione nella quotidianità di molti, comporta l’esposizione costante a miliardi di stimoli. Sono abitudini che ci allontanano da noi stessi e ci fanno perdere il contatto con i nostri veri bisogni.
Non voglio certo consigliarti una vita da asceta, ma ti suggerisco di prenderti dei periodi di pausa. Stabilisci una serie di momenti di distacco dal mondo esterno. Fallo sempre almeno di notte e durante i pasti, spegnendo tv e smartphone. Ancora meglio: se puoi prenditi dei fine settimana in cui non usi Internet e non guardi la TV.
Spegnere lo smartphone e la TV ti aiuta a riposare e ritrovare ritmi più vicini a quelli naturali
Il semplice gesto di mangiare in silenzio, senza altre distrazioni, ti permette di vivere un benefico momento di rilassamento, che può rigenerarti fisicamente e psicologicamente.
7-Ricordati di respirare
Potrebbe sembrarti un consiglio banale, ma non lo è. Troppo spesso respiriamo in modo superficiale, senza usare abbastanza il diaframma. Il respiro è il nostro primo bisogno vitale. L’ossigeno è indispensabile alla vita e il corpo lo sa. Prova a mantenere uno stato di apnea, misurando per quanto tempo riesci a trattenere il respiro prima di avere il bisogno irrefrenabile di prendere una boccata d’aria…
Pensi sia possibile vivere in serenità e in uno stato di rilassamento se ogni cellula del tuo corpo vive uno stress per mancanza di ossigeno?
Ecco perché ogni esercizio di rilassamento serio inizia con dei profondi respiri. Ebbene: ti consiglio di respirare profondamente ogni volta che puoi. Mentre cammini, quando sei sui mezzi pubblici, mentre lavori, eccetera. Qui trovi dei video che possono aiutarti a farlo.
Respira profondamente ogni volta che puoi
8-Passeggia nella natura
Anche questo consiglio potrebbe sembrarti semplicistico ma è molto più efficace di quello che pensi, soprattutto se vivi in città. Concediti appena puoi lunghe passeggiate nella natura. Oltre a ritrovare un contatto con l’ambiente naturale che ti circonda, permettendoti di riscoprire ritmi diversi da quelli della vita civilizzata moderna, passeggiare nella natura stimola il tuo sistema neuro-endocrino-immunologico, pilastro del funzionamento dell’organismo e della riparazione dei tessuti.
Questo sistema è stimolato dal contatto con la luce naturale, i suoni della natura e le sensazioni tattili e olfattive che puoi provare mentre cammini.
Sarebbe ideale passeggiare in un luogo dove la natura è incontaminata. Ma, se questo non è possibile, va bene anche un parco cittadino o l’argine del fiume. L’ideale sarebbe rendere questo consiglio un’abitudine di vita. Camminare nella natura tutti i giorni per almeno venti minuti è un potente fattore di prevenzione.
Passeggiare nella natura incontaminata stimola il sistema neuro-endocrino-immunologico
Sono consapevole che per tante persone sembra infattibile. Inizia da quello che puoi fare, nel tuo piccolo. Saranno gli effetti benefici che riscontrerai a spingerti a dare priorità a questa attività. Durante la camminata fai una pausa, appoggiati a un tronco, carezza l’erba, annusa i fiori di un cespuglio, lasciati baciare dal sole e solleticare dal vento.
La Natura, come qualunque cosa nell’Universo, ha delle vibrazioni proprie che influenzano il nostro livello energetico. Le vibrazioni della natura sono armoniose. Grazie all’effetto di sintonia a cui abbiamo accennato parlando dei pendoli, ci riportano all’armonia e hanno su di noi un’influenza benefica.
Adattarsi è un bene, ma non devi esagerare
L’essere umano è una creatura caratterizzata da una incredibile capacità di adattamento. Ecco perché tendiamo a dimenticare quanto è importante il rilassamento e non ci concediamo momenti di pausa e risposo a sufficienza. Siamo talmente bravi ad adattarci che rischiamo di dimenticare i nostri normali bisogni fisiologici.
Se ti allontani troppo dal tuo io e dimentichi la tua biologia rischi di modificare i tuoi parametri di rilassamento, prendendo come riferimento stati di simpaticotonia. Una parola che definisce lo stato biologico oggettivo di stress. Pensi di essere rilassato, invece stai vivendo uno stato costante di stress basale.
Se ti allontani dal tuo io e dai ritmi naturali rischi di vivere in uno stato di simpaticotonia, costantemente stressato
Probabilmente questa è una delle ragioni per la quale Ippocrate, il celebre medico greco, a scopo di cura portava gli ammalati fuori dal loro contesto quotidiano, su un’isola, lontani da tutto e da tutti.
Feb 19, 2021 | Consigli pratici, Peso forma
La strada verso il peso forma è meno difficile di quello che pensi. Come tutte le strade nuove, però, andando senza indicazioni capita di perdersi e ritrovarsi al punto di partenza.
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Se hai letto altri articoli di questo blog, conosci i principali falsi miti legati a cibo e alimentazione sana. Forse hai anche messo in pratica alcuni dei miei consigli per dimagrire riorganizzando i tuoi pasti e la tua casa. È probabile che tu abbia già ottenuto qualche risultato, ma immagino che la strada per te sia ancora in salita. Ti sembra di fare un passo avanti e due indietro? Niente paura: c’è una spiegazione che ti chiarirà le idee e ti aiuterà a capire come muoverti.
Quando dimagrire o mantenere il peso forma sembra una missione impossibile, c’è dietro una ragione specifica
In questo nostro percorso di avvicinamento al peso forma, c’è ancora un aspetto fondamentale del sovrappeso di cui non ti ho parlato. Non riguarda quello che fai o non fai, ma quello che sei e che la tua mente ti spinge a essere senza che tu ne sia consapevole. Questo aspetto condiziona le tue scelte a livello inconscio. Sto parlando della radice dei tuoi chili di troppo.
La tua mente ti spinge a essere sovrappeso senza che tu te ne renda conto
Si tratta di un argomento delicato e importante, che non può essere esaurito in poche righe. Merita tutta l’attenzione e l’approfondimento che posso darti. Per questo ho scritto un libro dedicato, Conquista per sempre il tuo Peso Forma. Sul mio sito trovi anche un audio corso sul sovrappeso e tengo regolarmente dei seminari online per affrontare il tema.
Assodato che si tratta di un argomento delicato, posso fin da subito illustrarti quali primi passi puoi fare per avvicinarti al peso forma. Conoscere di più te stesso, cioè la tua mente e il tuo corpo, è per me una priorità.
Primo Passo – Riconosci se c’è una resistenza a dimagrire
Sono anni che fai di tutto per dimagrire, impegnandoti con dieta e palestra? Niente sembra funzionare, almeno non a lungo? I chili che riesci a smaltire tornano alla carica con gli interessi dopo poco tempo? Mantenere il giusto peso per te sembra impossibile?
Se hai risposto sì almeno una volta, c’è sicuramente una resistenza al dimagrimento e al mantenimento del peso forma.
I chili che riesci a smaltire tornano alla carica con gli interessi dopo poco tempo? In te c’è una resistenza al raggiungimento del peso forma
C’è un altro modo per svelare questa resistenza? Sì. In realtà è molto semplice. Se non mantieni il tuo peso forma in modo naturale e spontaneo la causa è una resistenza. Perché? Tutti quanti abbiamo in noi il potenziale necessario a vivere al nostro peso forma.
Come gli animali selvatici, abbiamo la capacità biologica di mangiare nelle giuste quantità gli alimenti migliori per essere vitali. Quando esprimiamo questa capacità, ricaviamo in modo istintivo l’energia adatta a vivere ogni nostra giornata. Il tutto senza pensarci, cioè senza regole né divieti. Dimagrire e mantenere il peso forma senza diete è assolutamente possibile.
Come accade agli animali selvatici, anche noi umani abbiamo il potenziale per raggiungere e mantenere il peso forma
Come si presenta la resistenza al dimagrimento?
Quando dimagrire sembra un percorso a ostacoli che richiede una motivazione e una forza di volontà enormi, la resistenza è in azione. Man mano che l’obiettivo si avvicina, inoltre, la strada si fa sempre più ripida e impervia.
Quando è in atto una resistenza servono tante risorse. Si deve fare prova di forza di volontà incredibile per riorganizzare il proprio modo di fare e di essere. Ci vuole determinazione per resistere alle tentazioni e perseveranza per superare la stanchezza, la noia, la frustrazione. È richiesta capacità di autocontrollo per seguire la strategia scelta per dimagrire e poi mantenere il peso forma raggiunto con grande fatica. Infine si deve tirare fuori tanto coraggio per rialzarsi dopo ogni delusione, fallimento o sgarro.
La resistenza inconscia al dimagrimento mette di fronte molti ostacoli, frenando la corsa verso il peso forma
C’è poi un ultimo dettaglio che conferma senza ombra di dubbio la presenza di una resistenza: l’assoluta facilità e naturalezza nel riprendere i chili faticosamente persi.
Se fai parte delle persone che si sono arrese diverse volte, sopraffatte dalla fatica di dimagrire, non sei solo.
Secondo passo – Comprendi la tua resistenza al dimagrimento
Non siamo tutti uguali. La ragione per cui una parte di te non vuole dimagrire dipende dal tuo modo di essere e dal tuo vissuto. Di solito, quando una persona desidera raggiungere il proprio peso forma, si concentra sui modi per diminuire la quantità di calorie ingerite e aumentarne il dispendio, incrementando l’attività fisica.
Pochissimi, prima di mettere in campo una qualunque strategia, si fanno la domanda che ritengo sia fondamentale. Perché il mio corpo è in sovrappeso?
La ragione per cui una parte di te non vuole dimagrire dipende dal tuo modo di essere e dal tuo vissuto
Quei pochi che si pongono questa domanda rispondono distrattamente a se stessi: “ho mangiato più del solito”. Così si mettono in testa di diminuire le calorie assunte e/o eliminare alcuni cibi. Se dimagrire fosse così semplice e meccanico, perché tante persone faticherebbero per mangiare di meno e mantenere il peso raggiunto con tanto impegno?
Nella mia esperienza, c’è sempre una buona ragione per aumentare di peso. Ben più profonda e articolata del semplice fatto di “mangiare troppo”.
Indaga sul tuo passato
Per comprendere la parte di te che trova utile e benefico il fatto di essere in sovrappeso, devi scavare nei ricordi per capire quando ha iniziato a esprimersi e agire.
Ripercorrere la storia del tuo sovrappeso è fondamentale per avvicinarti in modo naturale e senza fatica al peso forma
A tutte le persone che si rivolgono a me per essere accompagnate verso il traguardo del peso forma, chiedo sempre la stessa cosa, così da partire con il piede giusto. Chiedo loro di ricostruire la storia del loro sovrappeso o meglio, più in generale, la storia del loro peso.
Si parte dalla nascita per arrivare al peso attuale, passando dall’infanzia all’adolescenza e così via. Ogni volta in cui l’ago della bilancia è salito o è sceso in modo significativo ma spontaneo ci soffermiamo per capire perché.
Chiediti perché l’ago della bilancia è salito o è sceso in modo spontaneo
Il momento più significativo è quando sei passato dal peso forma al sovrappeso la prima volta, ma non trascurare nessuno di questi cambiamenti. Cosa è successo ogni volta che hai messo su dei chili di troppo? Di solito c’è dietro un avvenimento importante. Un ricovero, la morte di una persona o di un animale che amiamo, l’arrivo di un fratello o di una sorella in famiglia, una gravidanza, un trasloco eccetera.
Il significato del sovrappeso
Il sovrappeso è la migliore risposta che il tuo corpo ha trovato, di volta in volta, per affrontare il problema o il trauma che stavi vivendo. Pensare di dimagrire senza risolvere il problema o elaborare il trauma significa privarti di una strategia di difesa molto importante per il tuo equilibrio psicofisico.
Può sembrare difficile da capire, ma è così. Ed è proprio questo uno dei punti che approfondisco nel libro Conquista per sempre il tuo Peso Forma.
Il sovrappeso è per il tuo corpo e la tua mente una strategia di difesa
Il cuore del mio approccio si basa sulla comprensione del problema alla radice del tuo sovrappeso. Per dimagrire devi comprendere davvero le ragioni di quella parte di te che ti spinge inconsciamente lontano dal tuo peso forma.
Quali sono le ragioni della parte di te che ti spinge lontano dal peso forma?
In questo modo potrai trasformare la parte di te ribelle al dimagrimento in una preziosa alleata, che ti aiuterà non solo a raggiungere ma anche a mantenere il peso forma. Eliminata la resistenza, il percorso di dimagrimento non sarà più una ripida salita piena di ostacoli ma una dolce discesa.
Terzo Passo – Metti da parte il desiderio di perdere peso
Diffida da chi ti propone di perdere peso. Arrivando a comprendere quella parte di te che usa il sovrappeso come strategia difensiva, avrai anche capito che per te, inconsciamente, dimagrire/essere magro è una condizione negativa. Mentre il sovrappeso porta benefici.
Esprimere il tuo obiettivo in termini di perdere peso, di conseguenza, è controproducente. Perché? Facciamo insieme questo esercizio. Elenca su un foglio le volte in cui ti capita di usare la parola perdere.
Perdere il lavoro, una persona o un animale a te caro, una partita, il portafoglio, un’opportunità. Non c’è bisogno di andare avanti. Gli esempi sono innumerevoli e avrai sicuramente capito cosa intendo.
La parola perdere è associata a un accadimento negativo
La parola perdereporta con sé l’idea di fallimento, insuccesso, dolore, carenza, tristezza, insicurezza. Un bagaglio di negatività che farebbe desistere qualunque persona, anche la più motivata, dall’idea di perdere i chili di troppo. Immagina questa parta di te che già è restia e diffidente verso l’idea di dimagrire. Come reagirà alla proposta di perdere peso?
Non solo. Cosa succede di solito quando perdi qualcosa? Desideri fortemente ritrovarla.
Se ti dai come obiettivo quello di perdere peso, rischi di ritrovare con gli interessi tutti i chili che ti sei lasciato faticosamente alle spalle. Ecco cosa c’è dietro il famigerato effetto yo-yo. Un modo sbagliato di approcciarsi al desiderio di dimagrire e raggiungere il peso forma.
Dietro l’effetto yo-yo c’è un approccio sbagliato al dimagrimento
Riformuliamo insieme il tuo desiderio. Cosa pensi di: voglio sbarazzarmi di dieci chili con facilità e rispetto verso il mio corpo, accrescendo salute e benessere?
Oppure potresti pensare: voglio alleggerirmi di venti chili con serenità e in totale sicurezza.O meglio ancora: voglio pesare sessantacinque chili in totale naturalezza, benessere e salute. Adatta il tuo personale obiettivo al numero di chili giusto per te. Specificare il numero preciso di chili di cui vuoi sbarazzarti è importante.
Quarto passo – Nutri la tua vita con amore e rispetto verso te stesso
Spesso, quando ci sentiamo in qualche modo vuoti, abbiamo la tendenza a riempirci di cibo. Quello che in realtà ci serve, in questi casi, è un altro tipo di nutrimento. Abbiamo bisogno di affetto, amore, gioia, entusiasmo, fiducia. Il nutrimento che ci è necessario è di tipo relazionale, emotivo, intellettuale, spirituale.
Forse anche tu stai vivendo un momento in cui hai necessità di riempire la tua vita di piacere oltre che di dovere e di cose da fare. Potrebbe mancarti il piacere della condivisione, dell’espressione del tuo potenziale, dell’esplorazione di ciò che è nuovo e sconosciuto.
Ti serve una vita nutriente
Per rendere la propria vita colma di senso, il primo passo è conoscere se stessi. Conoscere te stesso ti permetterà di connetterti alla tua bussola interiore, sempre presente e affidabile. Solo così potrai seguire la direzione migliore per te e potrai procurarti il nutrimento necessario a una crescita rigogliosa e armonica.
In questo contesto il cibo rimane un elemento che desta interesse e dà piacere, ma diventa meno importante di prima. Spesso sei affamato di senso più che di cibo.
Il viaggio verso questa forma di appagamento potrebbe sembrarti troppo lungo e difficile. Tranquillo: ogni percorso, qualunque sia la sua lunghezza, si fa un passo alla volta. Ognuno secondo le proprie possibilità e il proprio passo.
Hai voglia di partire? Come da mia abitudine, per aiutarti a trovare le risposte giuste per te, che sono tue e di nessun altro, ti propongo tre domande. Servono a capire qual è il punto da cui parti. Per il momento, le risposte possono limitarsi a dei sì oppure a dei no.
- Ti piace quello che fai abitualmente?
- Ti piacciono le persone con cui stai?
- Ami il luogo in cui vivi?
Se hai risposto di sì a tutto, non hai bisogno di alcuna strategia aggiuntiva per nutrire la tua vita, vai avanti per la tua strada.
Se invece hai pensato o scritto almeno un no, è importante che tu ne prenda atto. Può essere doloroso, ma è un primo passo fondamentale per poter agire in modo coerente con la realtà.
Agisci, subito
Adesso ti chiedo di individuare una piccola azione che puoi compiere già oggi, per trasformare un giorno quel no in un sì. Scegli qualcosa di facile, che dipenda solo da te. Per esempio, puoi fare una ricerca internet sul lavoro dei tuoi sogni e sulle possibilità di modificare la tua carriera. Puoi definire le caratteristiche del luogo in cui vorresti vivere, oppure mettere nero su bianco un desiderio sul tipo di relazioni che vorresti nella tua vita eccetera.
Per trasformare il no in un sì parti individuando un’azione facile che dipenda solo da te
Ogni progetto che è stato realizzato è stato prima sognato. Sognare non costa nulla e può portare grandissimi benefici. Sogna pure liberamente. Dopodiché compi la tua prima azione nella direzione scelta.
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Feb 12, 2021 | Bioconsapevolezza, Consigli pratici
Quando si riceve una diagnosi di tumore al seno è comprensibile sperimentare un profondo senso di smarrimento, paura e rabbia. Spesso si provano tutti questi sentimenti, in sequenza.
Si affronta un percorso che porta (o dovrebbe portare) a superare lo shock e intraprendere così il percorso di guarigione. Talvolta però può anche capitare di saltare delle fasi o rimanere intrappolati nella paura. Ognuno di noi reagisce secondo la propria sensibilità, il proprio carattere e le proprie conoscenze.
Di fronte a una diagnosi di tumore al seno ognuno reagisce secondo la propria sensibilità, non c’è un modo giusto o sbagliato
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Perché ho un tumore al seno?
Una delle domande che molto probabilmente continua a ripresentarsi nella tua testa è: perché sta succedendo proprio a me? È facile che tu te lo chieda più volte al giorno, con il cuore carico di frustrazione e le lacrime agli occhi…
Magari sei una persona attenta, che cura la propria alimentazione e segue tutti i cosiddetti programmi di prevenzione. Forse non ci sono altri casi di tumore al seno nella tua famiglia. Oppure sì, ma pensavi che le visite regolari dal senologo, le ecografie e le mammografie potessero metterti al riparo dall’eventualità di sviluppare effettivamente un tumore.
Non prevenzione ma diagnosi precoce
Quello che la medicina convenzionale (troppo spesso) chiama programma di prevenzione è invece un programma di diagnosi precoce. L’obiettivo reale dello screening è quello di diagnosticare il tumore quando è di piccola dimensione, non di ostacolare la sua formazione.
La vera prevenzione si basa invece sullo sviluppo di un buon livello di vitalità. Cosa significa? Prestare attenzione a qualità e quantità di respiro, idratazione, sonno, alimentazione e movimento. Senza dimenticare la gestione dello stress e delle emozioni e lo sviluppo del potenziale umano. Temi che costituiscono il fulcro della mia attività.
Se sei interessato, sviluppo questo punto di vista nel mio libro Supera una diagnosi da paura. Guarire il cancro con l’integrazione del lavoro emotivo e delle terapie complementari.
Di fronte al fatto compiuto
Non avresti mai voluto dover affrontare una chemioterapia, una radioterapia oppure un intervento di mastectomia, parziale o totale. Eppure…
È naturale e legittimo il fatto che tu ti chieda perché IO ho un tumore al seno? Anzi, interrogarti in questo modo può aiutarti concretamente nel cammino verso la guarigione. Conoscere te stesso è il primo passo per superare qualsiasi sintomo e problema legato al corpo e alla mente.
In questo articolo il mio obiettivo è proprio indicarti una strada, o meglio un metodo, per capire perché TU hai un tumore al seno. Potrai così affrontare meglio la tua diagnosi e favorire la guarigione.
Prima della diagnosi
Stai leggendo questo articolo ma non hai ancora ricevuto una diagnosi? Molto probabilmente all’autopalpazione, oppure osservando il tuo seno, hai scoperto qualcosa che non ti convince, come un nodulo o un arrossamento sospetto, che non scompare e non sembra giustificato dall’abbigliamento o altro.
Ti consiglio allora di attivarti in modo duplice. Prendi appuntamento con un medico di fiducia e inizia a interrogarti seguendo i consigli che trovi in questo blog.
Le domande giuste
Se hai già letto qualcosa riguardo al metodo della Bioconsapevolezza, che ho sviluppato in oltre 20 anni di esercizio della medicina complementare, forse sai già che ritengo fondamentale per un terapeuta capire come aiutare il paziente a porsi le domande giuste.
Secondo il mio approccio qualsiasi sintomo o malattia, dall’insonnia al tumore al seno, è un messaggio dal corpo. Comprendendo il messaggio che il nostro corpo ci sta inviando possiamo riuscire a superare sintomi e malattie. A patto di attivarci per ascoltare quella che si configura come una richiesta di ascolto e di cambiamento.
Stress e conflitti alla base del tumore al seno
Nel corso della nostra vita, tutti viviamo delle situazioni di stress e conflitto. Fortunatamente lo stress non è sempre dannoso. Non ci viene diagnosticata una malattia per ogni situazione difficile che ci troviamo ad affrontare!
Lo stress non è sempre dannoso ma la somma di più conflitti e traumi non risolti può portare allo sviluppo di una malattia
È però fondamentale comprendere che le nostre esperienze dolorose, quando non elaborate, possono portare a sviluppare sintomi e malattie. Una situazione che si aggiunge a quanto vissuto dalle persone che appartengono alla nostra genealogia e ci hanno preceduto. Talvolta il trauma è antico e una situazione attuale lo risveglia.
La somma di più conflitti va ad acuire l’intensità dello stress. Di conseguenza, il nostro corpo reagirà con forza, inviandoci un messaggio molto forte e destabilizzante. Come ad esempio il tumore al seno.
Le cellule si attivano in risposta a uno stress non elaborato
Quando vivi una situazione in modo drammatico condividendo poco le tue emozioni e non riesci a vedere cosa fare per uscire dal problema, c’è un rischio. Puoi superare la soglia massima di stress che il tuo organismo può tollerare senza intervenire. Di conseguenza, il corpo si attiva, facendo scattare una risposta organica.
Salute e malattia vengono abitualmente interpretate come due stati antitetici. Si sente spesso dire che bisogna combattere contro il tumore, ma in questo modo combatteresti contro te stessa. Il tuo corpo cerca di aiutarti con i propri mezzi a superare una situazione molto stressante. Il tipo di patologia che sviluppa ti informa del tipo di difficoltà che stai attraversando.
La risposta contenuta nel sintomo o nella malattia cambia a seconda del tipo di stress che ha innescato il messaggio dal corpo. Quale tipo di cellule si attiva? Dipende da come hai vissuto l’evento stressante.
Il tipo di cellule che il corpo attiva per mandarti un messaggio dipende dall’evento stressante che hai vissuto
La gravità dei tuoi sintomi invece, ad esempio lo sviluppo di un tumore benigno o maligno, più o meno esteso, è invece legata all’intensità dello stress che hai vissuto. Un conflitto trascurato che ti ha stressato in modo lieve potrebbe portare a una “semplice” infiammazione del tessuto della ghiandola mammaria. Uno stress molto acuto può causare lo sviluppo di un tumore detto maligno.
Uno stress di bassa intensità ma recidivante e duraturo può avere come conseguenza una malattia cronica.
Il corpo sa perché stai male
Il tuo corpo, quindi, sa esattamente perché ti sei ammalato e con l’aiuto di un terapeuta specializzato puoi scoprirlo anche tu, ponendoti le domande giuste. Una volta scoperto quale trauma ha generato la malattia avrai molte risorse a tua disposizione per trovare una soluzione su misura per te e liberare il tuo corpo dal bisogno di creare un tumore al seno.
Il seno è composto da diversi tipi di cellule. Se hai già fatto una biopsia, il medico competente avrà specificato quale tipo di cellule si è attivato e quale cancro è presente. La tipologia di cellule del tuo tumore al seno ci dà delle informazioni dirette sul vissuto stressante che ha causato la malattia.
Cosa provoca l’adenocarcinoma
Concentriamoci per fare un esempio su quelle deputate alla fabbricazione del latte materno, che compongono la ghiandola mammaria. Quando si sviluppano in modo anomalo si parla di una specifica tipologia di tumore al seno, l’adenocarcinoma.
A livello biologico il latte materno rappresenta cibo e protezione, perché contiene oltre agli elementi nutritivi per il neonato gli anticorpi della madre. Così da assicurare al bebè un’adeguata barriera protettiva in una fase in cui le sue difese immunitarie non sono ancora del tutto sviluppate.
Il latte materno rappresenta cibo e protezione. Lo produci per le persone che ami
Biologico e simbolico
Spostiamoci ora dal piano biologico a quello simbolico. Il latte materno è nutrimento nel senso di sostentamento ma anche di amore affetto, sostegno e protezione.
Il cancro al seno racconta il vissuto di una donna che subisce uno stress legato al suo ruolo di nutrice e protettrice. Il pensiero biologico all’origine dello sviluppo della risposta patologica è questo: il mio corpo così com’è non è in grado di nutrire e proteggere abbastanza il soggetto d’amore, devo trasformarlo per diventarne capace.
Per semplificare: lo stress non elaborato della donna che ha ricevuto una diagnosi di adenocarcinoma ruota intorno alla sua capacità di aiutare e proteggere.
Lo stress della donna che ha un adenocarcinoma ruota intorno alla sua capacità di aiutare e proteggere
Se le cellule proliferano troppo
Quando si sviluppa un adenocarcinoma, le cellule della ghiandola mammaria proliferano in modo anomalo. Per la medicina convenzionale, che non prende in considerazione le informazioni che ci danno i messaggi dal corpo, questa reazione è insensata e incontrollata.
Quando si sviluppa un adenocarcinoma, le cellule della ghiandola mammaria proliferano in modo anomalo
Ecco allora che le cellule aumentano in modo definito patologico. Se ti è stata fatta questa diagnosi è come se tu sentissi di non avere quanto è necessario per aiutare la persona amata.
Esempi concreti
Dal momento che non è facile capire a fondo quali tipi di stress possono indurre il corpo a sviluppare un adenocarcinoma, voglio farti alcuni esempi concreti. La tua preoccupazione potrebbe essere legata a un componente stretto del tuo nucleo familiare, come un figlio o tua madre, oppure al nucleo allargato, che comprende il padre, i fratelli, le sorelle, il partner. Anche una grande preoccupazione per un animale domestico può provocare un forte stress.
Hai un adenocarcinoma? Potresti essere profondamente preoccupata per tuo figlio, il tuo partner, un fratello o un genitore
Magari tuo figlio è ricoverato in rianimazione e non sai come aiutarlo. Ti senti impotente perché non sei un medico specializzato in medicina d’urgenza: andare a trovarlo ti sembra non portare a nulla. Sottovaluti il tempo e l’amore che gli dai con la tua presenza.
Oppure tuo fratello minore, con il quale hai un rapporto speciale e che hai cresciuto come una seconda madre, è oggi un adolescente con problemi di dipendenza. Non capisci cosa sia successo e non hai idea di come intervenire. Le stai provando tutte ma ti sembra che il tuo caro stia scivolando sempre di più in un baratro.
Cosa vuole dirti il tuo corpo
Entrambe le situazioni descritte, se vissute in modo drammatico e senza condivisione, possono portare allo sviluppo di un adenocarcinoma.
Il tuo corpo sta cercando di agire per risolvere una situazione alla quale razionalmente non trovi soluzione. Avere a disposizione più cellule che fabbricano latte, biologicamente ha perfettamente senso per aiutare la persona amata. L’adenocarcinoma è il messaggio che il corpo ti invia per dirti che stai vivendo una realtà in cui è inconcepibile per te poter fare così poco.
Il tuo corpo sta cercando di agire per risolvere una situazione alla quale razionalmente non trovi soluzione
Nel momento in cui riuscirai a capire da cosa nasce il profondo stress che ti ha portato a sviluppare un tumore al seno, lavorando sul trauma dell’impotenza e sulla sensazione inconscia di non poter proteggere il tuo soggetto d’amore, imboccherai la strada verso la guarigione.
Puoi farti aiutare, per farlo, da un terapeuta competente, che ti guidi verso l’elaborazione dell’importante stress alla base del tuo tumore.
Messaggi specifici
I messaggi che il corpo ci manda attraverso sintomi e malattie sono precisi. Generalizzare porterebbe fuori strada. Il percorso deve essere personalizzato, per capire esattamente, a seconda del tipo di tumore al seno che ti ha colpito, quale problema c’è alla radice e agire di conseguenza.