Puoi dimagrire con più facilità scegliendo di riorganizzare la casa. Partendo da piccoli accorgimenti che puoi mettere in campo fin da oggi. Non è la strada principale da percorrere ma è un valido aiuto verso il raggiungimento del peso forma.
Per ottenere risultati concreti è fondamentale, innanzitutto, che ti impegni a conoscere te stesso e i meccanismi che ti spingono a mangiare più del necessario.
Se impari a conoscere te stesso potrai essere libero dai condizionamenti inconsci
SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO
Scoprendo cosa ti spinge ad abbuffarti potrai trovare e mettere in campo tutta una serie di antidoti che ti aiuteranno ad avanzare, un passo alla volta, verso la conquista di un obiettivo fondamentale. Un corpo sano e in forma abitato dal desiderio concreto di vivere una vita gioiosa e serena.
Riorganizzare la casa è un primo passo verso il raggiungimento del peso forma. E il bello è che puoi iniziare fin da subito
L’ambiente in cui vivi ti spinge a mangiare di più
Mangiare troppo, molto spesso, è una reazione automatica che mettiamo in campo in risposta agli stimoli che riceviamo dall’ambiente circostante. Stimoli che agiscono come istigatori silenziosi, dei quali non siamo consapevoli. Ecco perché riorganizzare la casa è molto utile a dimagrire.
L’industria alimentare, come è facile immaginare, ha tutte le motivazioni per farci mangiare di più, indipendentemente dal nostro stato di salute e dal fatto che vorremmo raggiungere il nostro peso forma.
Se hai già letto alcuni dei miei articoli o ascoltato uno dei miei audio sai che quando parlo di sovrappeso faccio sempre una premessa importante. Nel momento in cui non sarai più programmato dal punto di vista biologico per essere in sovrappeso, niente potrà manipolarti. Potrai così raggiungere e mantenere spontaneamente il tuo peso forma.
Quando non sarai più programmato biologicamente per essere in sovrappeso, niente potrà manipolarti
Un cambiamento importante, che accadrà perché la tua alimentazione sarà il risultato dei bisogni reali del tuo corpo.
Con il mio audio corso Sovrappeso cosa mi racconti? accompagno le persone verso una maggiore consapevolezza sui chili di troppo e la radice della difficoltà a dimagrire, seguendo i principi del metodo della Bioconsapevolezza.
Vuoi imboccare subito la strada che ti porterà a conquistare per sempre il tuo peso forma? Ho scritto un libro sul tema che trovi su Amazon e nelle migliori librerie
Un passo in più verso il peso forma
In attesa di raggiungere il traguardo di poter mangiare liberamente, guidato dai reali bisogni del tuo corpo senza altre distrazioni o manipolazioni inconsce, puoi mettere subito in campo alcune strategie per dimagrire.
Questa volta ci focalizziamo su azioni concrete per riorganizzare la casa con l’obiettivo di dimagrire. I miei consigli sono utili anche per il mantenimento del peso forma, qualora tu lo avessi già raggiunto.
Alcuni dei cambiamenti che ti suggerisco potrebbero sembrarti strani, scontati o di poco conto. Potresti domandarti perché farli.
Ti chiedo di fidarti: metti in pratica questi 7 consigli per riorganizzare la casa e dimagrire, vedrai che non te ne pentirai. Inoltre, sappi che ognuna delle strategie in questo testo ha delle precise basi scientifiche, supportate da esperimenti e ricerche sul campo.
Potrai dimagrire peso perché riorganizzare la casa aiuta la tua mente e il tuo corpo a mangiare meno eliminando alcuni condizionamenti inconsci
1-Sposta tutto il cibo in cucina
Il primo consiglio che ti do è semplice ma scoprirai che è molto più utile di quanto non sembri. La prima stanza da rivoluzionare quando vuoi riorganizzare la casa per dimagrire è la cucina. Fai in modo che sia l’unico luogo della tua abitazione dove c’è cibo. Elimina le merendine dalle borse o i cioccolatini dalla credenza in salotto. Non solo. Quando devi mangiare qualcosa, fai in modo di essere in cucina.
Allo stesso tempo usa la cucina solo per preparare i tuoi pasti e mangiare. Nient’altro. Non entrarci mentre sei al telefono. Elimina il televisore se ne hai uno in questa stanza. Non metterti con il tuo notebook a lavorare in cucina.
Tutto il cibo deve essere conservato solo ed esclusivamente in cucina e la cucina non deve servire ad altro che a mangiare
2- Riduci le dimensioni dei piatti e delle posate
Come ti ho raccontato nei miei 10 consigli per dimagrire riorganizzando i pasti, colore e dimensione dei piatti influenzano la quantità di cibo che mangerai. Approfondiamo questo concetto. In poco più di cento anni, il diametro medio dei piatti è passato da 24 a 30 centimetri, registrando un aumento del 25%.
In un esperimento condotto dal team di Wansink (Ice cream illusions bowls, spoons, and self-served portion sizes), ai nutrizionisti e agli studenti di nutrizione coinvolti sono state fornite ciotole e cucchiai di dimensioni diverse. Successivamente i partecipanti sono stati invitati a servirsi di gelato.
Risultato: le ciotole grandi hanno portato a un 31% in più di consumo (127 calorie aggiuntive). Mentre i cucchiai grandi hanno portato a un 14% in più di consumo (60 calorie aggiuntive).
In circa cento anni, il diametro medio dei piatti è passato da 24 a 30 centimetri
Per una stessa porzione di cibo, più il piatto è grande, più avrai l’impressione che la quantità sia scarsa. Invece quanto più il piatto si avvicina alle dimensioni della porzione, tanto più penserai che la quantità sia abbondante e saziante. Entra in gioco l’illusione percettiva di Delboeuf.
Ma non solo. Più piccole sono le posate, più piccoli sono i morsi che fai. Se le posate sono ridotte è più facile mangiare lentamente, limitando l’assunzione eccessiva di cibo.
3- Nascondi dalla vista tutto il cibo
Quando vedi un alimento ti viene sempre voglia di mangiare.Non sei tu, succede a tutti. Questo fenomeno si chiama adescamento o priming ed è una delle cause più potenti e insidiose del sovrappeso. Si definisce priming uno stimolo sensoriale ben preciso, già conosciuto in passato dal soggetto, che fa scattare una reazione senza che ci sia alcuna consapevolezza.
Il priming è una delle cause più potenti e insidiose del sovrappeso
Quando il cervello viene sottoposto al confronto diretto con il cibo o qualsiasi altra cosa abbia a che fare con il cibo, si attiva il desiderio di mangiare. La causa potrebbe essere, ad esempio, la vista di uno stufato che arriva in tavola. Oppure il profumo di una torta che cuoce nel forno.
La stessa cosa accade anche, per le medesime ragioni, quando il confronto cervello/cibo è indiretto. La vista della pubblicità degli spaghetti o di una tovaglia apparecchiata scatena la voglia di mangiare qualcosa.
Più vieni sottoposto a questi stimoli nel corso della giornata più ti capiterà di mangiare abbondantemente e fuori pasto. Evitando lo stimolo a priori non si attiverà il meccanismo di priming e mangerai molto meno, giorno dopo giorno. Ecco come riorganizzare la casa porta a dimagrire peso, in modo piuttosto semplice e immediato.
L’ordine sarà tuo alleato nella lotta con i chili di troppo
Voglio aiutarti nella tua strategia per riorganizzare casa.Per prima cosa, nascondi tutto ciò che ha a che fare con il cibo. Togli dalla portata dei tuoi occhi e del tuo naso quello che è legato anche alla sola idea di mangiare. Come ti ho spiegato prima, entra in cucina quando è proprio necessario: per la preparazione e il consumo dei pasti.
Agisci concretamente mettendo in ordine la cucina. Conserva gli alimenti negli armadietti o in una dispensa chiusa. Riponi le pietanze cotte e crude in contenitori opachi, chiudi spezie e piatti profumati in scatole ermetiche. Devi essere metodico e non lasciare niente al caso. Il tavolo deve essere sgombro, così come qualunque ripiano della cucina.
Fai incetta di contenitori opachi e scatole con chiusure ermetiche
A dirci che funziona è la scienza. In un esperimento condotto da Brian Wansink e dalla sua squadra, alle impiegate coinvolte nel test è stato messo a disposizione un barattolo di cioccolatini.
Il primo gruppo si è trovato di fronte un vaso opaco, il secondo un contenitore trasparente. Alla fine della giornata (e dell’esperimento) le impiegate del secondo gruppo hanno mangiato quasi il doppio del cioccolato rispetto alle colleghe del primo gruppo!
4- Fai la spesa a stomaco pieno
I negozi e soprattutto i supermercati di grandi dimensioni sono progettati per farci comprare cibo e altri articoli di consumo in abbondanza. Il modo in cui presentano sugli scaffali scatole, confezioni e alimenti sfusi, la grande abbondanza delle quantità in esposizione, il packaging, i profumi intensi, le luci… Tutto è studiato per stimolarci a riempire il nostro carrello.
Come reagisci istintivamente al profumo di pane caldo? E alla vista di una pizza appena sfornata?
Non fare mai la spesa quando hai fame. Scegli una fascia oraria in cui hai lo stomaco pieno. Ma non solo: usa sempre una lista prestabilita, scritta mentre sei a casa. E seguila senza sgarrare.
Scrivi una lista di quello che ti serve prima di uscire di casa e seguila alla lettera
5- Metti degli ostacoli tra te e il cibo
Quando nasce in noi un desiderio, il nostro sistema nervoso valuta sempre il rapporto costi/benefici. Confronta, cioè, il valore del beneficio atteso nel caso in cui il desiderio venisse esaudito con il costo dello sforzo richiesto per ottenere quello che vogliamo. Questo processo, generalmente inconscio, spinge alla decisione di agire… Oppure a quella di non agire.
Il desiderio di cibo non fa eccezione. Più quello che vorresti mangiare è a portata di mano, più mangerai. Ne abbiamo parlato anche quando ti ho dato i miei dieci consigli per dimagrire riorganizzando i pasti.
Con la consapevolezza che il tuo cervello tenderà a evitare sforzi eccessivi, metti degli ostacoli tra te e il cibo. Un esempio? Mai fare scorta degli alimenti che ti spingono a sgarrare, di cui sei più goloso.
Il tuo cervello evita spontaneamente gli sforzi eccessivi. Più il cibo è difficile da raggiungere meno mangerai
Conserva gli alimenti facili da sgranocchiare (biscotti, cioccolatini, patatine fritte eccetera) in scatole opache e collocali in fondo negli armadietti, oppure in alto, dove sono meno accessibili.
Più in generale, organizza gli spazi in cucina (armadi, frigorifero, congelatore e così via) in modo da semplificare l’accesso agli alimenti a bassa densità (come frutta e verdura) a discapito dei prodotti ad alto contenuto calorico (formaggi, burro, carni rosse, piatti pronti).
Gli esperimenti su cervello, cibo e fatica
I primi esperimenti in questa direzione risalgono agli anni ’70, quando lo psicologo americano Stanley Schachter chiese a un gruppo di persone obese di compilare un questionario. Mentre lo facevano, avevano a disposizione un sacchetto di mandorle da sgranocchiare. Alcuni avevano a portata di mano mandorle già sgusciate, altri dovevano aprirle con lo schiaccianoci.
Il 95% dei partecipanti si è servito da solo nel caso delle mandorle sgusciate mentre solo il 5% di coloro che dovevano aprirle ne ha mangiate.
Nel corso degli ultimi 30 anni, moltissimi studiosi hanno fatto osservazioni simili grazie a numerose varianti di questo esperimento. La semplice offerta di cioccolatini incartati, piuttosto che pronti da mettere in bocca, ridurrebbe il consumo di un fattore da due a quattro (indagine condotta da Brunner).
Se hai l’obiettivo di dimagrire o quello di evitare di ingrassare, devi rendere il più possibile impegnativo portare il cibo dalla zona dove lo conservi al tuo piatto (e alla tua bocca).
Immagina un’ipotetica scala che va da un grado di impegno pari a 0 (l’alimento è lì, di fronte a te, basta solo allungare una mano e assaggiarlo) a un livello di sforzo pari a 10 (il cibo desiderato è nascosto, imballato, va preparato o magari ancora meglio lo devi acquistare).
Tenendo conto di questa scala, che puoi personalizzare basandoti sulle tue abitudini e idiosincrasie, puoi riorganizzare la casa in modo che, quando vai in cerca di cibo, incontri per primi quello più sano e meno calorico. Mentre le calorie vuote e il cibo spazzatura devono richiederti la fatica maggiore possibile per essere raggiunti e mangiati.
Conosci te stesso, i tuoi punti di forza e le tue debolezze. Fai in modo che i cibi più calorici e dannosi siano scomodissimi da raggiungere
6- Sbatti fuori dalla porta il cibo spazzatura
Conserva in casa pochi alimenti caratterizzati da un alto contenuto calorico. Hai voglia di mangiare dei biscotti con burro e doppia dose di cioccolato? Puoi farlo, ma cerca di comprarne solo una piccola quantità, quella che consumerai per soddisfare il desiderio del momento. Elimina pure il vassoio pieno di formaggi invitanti in bella vista nel frigorifero…
Quando fai la spesa togli completamente dalla tua lista i prodotti industriali strapieni di grassi, zuccheri raffinati, edulcoranti, sale, conservanti chimici eccetera. Più che per il tuo peso forma, questo è fondamentale per la tua salute in generale.
Avrai comunque l’occasione di consumare un po’ di junk food quando pranzi fuori casa. Meglio quindi agire preventivamente, evitando di inserire questi alimenti nella lista della spesa. Perché se questi cibi dannosi ma attraenti finiscono nella tua dispensa sai bene che finirai per mangiarli…
Togli completamente dalla tua lista della spesa i prodotti industriali ricchi di grassi, zuccheri raffinati, edulcoranti, sale e conservanti chimici
7- Mai acquistare le confezioni formato famiglia
Comprare in grande quantità è un buon sistema per risparmiare. O meglio: potrebbe esserlo in teoria. So con certezza che, quando in casa abbiamo qualche alimento in confezioni formato famiglia, siamo spinti a consumarne di più, piuttosto che razionarlo per un lungo periodo. Fai un po’ di conti.
Quanto tempo ci metti a finire le confezioni extra large di cracker, biscotti o uova? Sei davvero sicuro che acquistarle ti fa risparmiare? O piuttosto ti spinge a mangiare di più? Anche questo è un piccolo trucchetto dell’industria alimentare per spingerci a consumare ancora e ancora.
Le confezioni famiglia non ti fanno risparmiare, ti fanno ingrassare
Riorganizzare la casa: un alleato in più nel dimagrimento
Ora hai nel tuo arco qualche freccia extra, per difenderti dalle tentazioni rappresentate dal cibo. Sarà più facile lasciare fuori da casa tua gli istigatori silenziosi. Quelli che ti spingono a mangiare di più senza che tu te ne accorga.
Inizia già da oggi a riorganizzare la casa: dimagrire e sentirti meglio sarà così più semplice.
Se però vuoi intraprendere un percorso globale che ti consenta di provare a eliminare alla radice le cause del tuo sovrappeso, ascolta il mio audio corso o iscriviti a uno dei miei seminari online. Comprenderai come mettere d’accordo la parte di te che vuole dimagrire con quella che vuole tenersi stretta i chili di troppo.
Per fare un percorso completo in assoluta autonomia scegli il mio libro “Conquista per sempre il tuo peso forma. Scopri il rivoluzionario metodo della Bioconsapevolezza per dimagrire senza diete e privazioni”.
Per molti dei consigli in questo articolo mi sono ispirata al libro di Michel Desmurget: L’anti-régime. Maigrir pour de bon. Editions Belin, 2017. Non è tradotto in italiano.
Vuoi approfondire alcuni temi trattati in questo articolo? Ti lascio una breve e utile bibliografia degli studi citati nel testo, dai quali sono partita per fare le mie riflessioni e darti questi 7 consigli per dimagrire.
Bibliografia utile
Brunner. It takes some effort. How minimal physical effort reduces consumption volume, Appetite 71 (2013)
Chandon et al. When Are Stockpiled Products Consumed Faster?, J Mark Res 39 (2002)
Chandon et al. How Biased Household Inventory Estimates Distort Shopping and Storage Decisions, J Channouf et al. Les effets non spécifiques de la publicité subliminale, Eur Rev Appl Psychol 49 (1999)
Cheema et al. The Effect of Partitions on Controlling Consumption, J Market Res 45 (2008)
Cornell et al. Stimulus-induced eating when satiated, Physiol Behav 45 (1989)
Marketing 70 (2006)
Ferriday et al. How does food-cue exposure lead to larger meal sizes?, Br. J. Nutr. 100 (2008) Ferriday et al. ‘I just can’t help myself’: effects of food-cue exposure in overweight and lean individuals, Int. J. Obes. (Lond.) 35 (2011)
Gueguen. 100 petites expériences de psychologie du consommateur, Dunod (2005)
Gueguen et al. Exposition subliminale d’un stimulus verbal lié à un besoin physiologique et effet sur le comportement, Cahiers Romans de Sciences Cognitives 2 (2004)
Harris et al. Priming effects of television food advertising on eating behavior, Health Psychol 28 (2009)
Rolls et al. Increasing the portion size of a packaged snack increases energy intake in men and women, Appetite 42 (2004)
Schachter. Some extraordinary facts about obese humans and rats, Am. Psychol. 26 (1971) Schachter et al. Obese humans and rats, Lawrence Erlbaum (1974)
Tetley et al. Individual differences in food-cue reactivity. The role of BMI and everyday portion-size selections, Appetite 52 (2009)
Van Ittersum et al. Plate Size and Color Suggestibility: The Delboeuf Illusion’s Bias on Serving and Eating Behavior, J Consum Res 39 (2012)
Wansink et al. Ice cream illusions bowls, spoons, and self-served portion sizes, Am J. Prev. Med. 31 (2006)
Wansink et al. Mindless Eating: The 200 Daily Food Decisions We Overlook, Environ Behav 39 (2007)
(Murakami et al. Self-reported rate of eating and risk of overweight in Japanese children: Ryukyus Child Health Study, J Nutr Sci Vitaminol (Tokyo) 58 (2012)