Gen 1, 2021 | Bioconsapevolezza, Consigli pratici
Quando parliamo di infertilità e sterilità la causa non è solo organica. Il metodo della Bioconsapevolezza ci guida alla scoperta delle ragioni inconsce che impediscono alla coppia di concepire un figlio o portare avanti con successo una gravidanza.
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Come accade per tutti gli altri sintomi e malattie che sperimenti nel corso della tua vita, se cerchi di combatterli senza comprenderli, rischi di portare avanti una battaglia sfiancante, che può durare anni, con scarsi risultati. O senza risultato alcuno.
Non riesci ad avere un bambino? Il tuo corpo ha delle ragioni per impedirti di farlo
Infertilità: cosa mi racconti?
Il sintomo, così come la malattia, è sempre un messaggio dal corpo. E questo vale anche per infertilità e sterilità. Di fronte al mancato arrivo di un figlio, può darsi che assieme al tuo partner tu abbia deciso di mettere in pratica tutto quello che ti è stato consigliato dagli specialisti di medicina convenzionale.
Magari ti è stato consigliato di migliorare il vostro stile di vita e ci state effettivamente provando. Vivendo sensi di colpa difficili da evitare quando immancabilmente si sgarra.
Hai provato a seguire alla lettera tutto quello che ti è stato prescritto, dalla dieta allo sport, e ti sei arrabbiato, provando frustrazione e un profondo senso di ingiustizia, pensando a tutte quelle coppie di genitori sedentari, fumatori e amanti del cibo spazzatura che hanno tre figli sanissimi. Perché per alcuni è cosi immediato e naturale avere bambini mentre per te è un percorso a ostacoli?
Può darsi invece che tu e il tuo compagno/a siate, sulla carta e nella visione della medicina convenzionale, l’esempio perfetto della coppia potenzialmente fertile. Avete meno di 35 anni e nessun tipo di patologia o problema. Mangiate sano, fate movimento. Eppure stai provando ad avere un figlio da alcuni anni senza successo.
Perché per alcuni è cosi immediato e naturale avere bambini mentre per te è un percorso a ostacoli?
Magari lo hai cercato dapprima in modo completamente spontaneo, senza fare conti sul calendario. Mentre in un secondo momento ti sei affidato a dispositivi medici come integratori e stick per l’ovulazione, con l’obiettivo di aumentare le possibilità di fecondazione e individuare i giorni più fertili. Senza benefici sostanziali.
Infertilità e sterilità: non sono condanne a vita
La fertilità umana è un argomento molto complesso. Quante volte ti sarà capitato di ascoltare storie di coppie che cercano per anni di avere un figlio e riescono a concepire solo molto tempo dopo, magari superati i quarant’anni, quando “non ci stanno pensando più”?
Ci sono uomini e donne ai quali è stata diagnosticata una forma seria di sterilità, che hanno provato ad affidarsi alla procreazione assistita o all’adozione, senza successo. Quando ormai ci hanno messo una pietra sopra diventano con grande stupore madri e padri. Qualcosa è successo, ma non a livello medico.
Ci tengo a ribadire alcuni importanti fondamenti del mio approccio, perché so quanto l’argomento dell’infertilità e della ricerca di un figlio sia delicato.
Non sono contraria agli accertamenti medici per capire qual è lo stato di salute degli apparati riproduttivi di una coppia. Sono un medico, come potrei esserlo? Ma ci sono ancora molte lacune nelle nostre conoscenze di uno dei meccanismi biologici più complessi in assoluto. E la nostra strumentazione non è del tutto adatta a sondare alcune strutture coinvolte nella riproduzione.
La medicina non è onnisciente
Facciamo un esempio. Più di una volta ho letto casi studio di donne a cui era stata diagnosticata la chiusura di entrambe le tube di Falloppio, le strutture che collegano l’ovaio alla cavità uterina.
L’ovulo deve passare nelle tube (o salpingi) per poi annidarsi nell’utero una volta fecondato. Se le tube sono chiuse la medicina convenzionale ritiene impossibile una gravidanza evolutiva. Il risultato è nessuna gravidanza o una gravidanza extrauterina.
Eppure ci sono donne che, dopo aver ricevuto questa diagnosi, hanno uno, due, tre figli. Basta poco per sbagliare la valutazione di un esame alle tube, che sono condotti sottilissimi. Un semplice spasmo momentaneo può far tornare a casa la paziente con un verdetto errato, che può gettarla inutilmente nella disperazione e nella depressione.
La fertilità è un tema complesso sul quale la medicina convenzionale ha ancora molto da imparare
L’inconscio è il tuo alleato più potente
Chiarita la complessità del tema, c’è un altro aspetto che mi preme sottolineare. Integratori, uno stile di vita sana, gli stick per misurare l’ovulazione, i dosaggi ormonali… Sono tutti strumenti che ti possono aiutare a stare meglio, potenziare la tua fertilità e avere un quadro più completo della tua situazione riproduttiva. Quindi non sono affatto da demonizzare o da evitare. Purché non ti causino eccessivo stress.
È assolutamente possibile avere un figlio lavorando sul meccanismo inconscio che causa il blocco della fertilità, aiutandosi con integratori e stick. Ma non è vero il contrario. Nessun dispositivo medico, neppure la procreazione assistita, possono permetterti di superare l’infertilità o la sterilità se prima non avrai riconosciuto e abbracciato le emozioni che bloccano la procreazione.
Se prima non avrai riconosciuto e abbracciato le emozioni che bloccano la procreazione avere un figlio sarà difficilissimo
Il potere dei messaggi dal corpo
Il sintomo che stai sperimentando di infertilità, sterilità, aborti ripetuti, è un messaggio che il tuo corpo ti sta inviando per dirti che una gravidanza (tua o della tua compagna, se sei un uomo) potrebbe metterti in serio pericolo.
Non è detto che questo sia vero per te in questo dato momento, può darsi che si tratti di una memoria genealogica che agisce in te come un amuleto difensivo. È questo l’immenso potere dei messaggi dal corpo. Ti raccontano qualcosa di cui tu non sei affatto consapevole, che riguarda direttamente te o un tuo parente/antenato. Il corpo è competente. Sa perfettamente come procreare. Se non lo fa, c’è una buona ragione.
Questa ragione va ricercata nel tuo vissuto, vita intrauterina compresa, oppure in quello delle persone che ti hanno preceduto.
Ereditiamo dai nostri avi competenze, caratteristiche fisiche e gioie legate alle esperienze positive, ma ereditiamo anche le conseguenze di difficoltà, paure e fallimenti.
L’ereditarietà del trauma
Ti starai chiedendo se questo tipo di eredità dovrebbe colpire indistintamente e allo stesso modo tutti i tuoi familiari. Magari tu non riesci ad avere figli mentre tua sorella (ad esempio) ne ha già due, quindi non capisci come sia possibile che dietro la tua difficoltà a concepire ci sia un trauma da cercare nel passato familiare.
Eppure è così. Prova a vederla in questo modo. Così come ereditiamo metà del patrimonio genetico da nostro padre e l’altra metà da nostra madre, lo stesso vale per le esperienze negative, i blocchi o i traumi. Ma anche le potenzialità, le gioie e i talenti. Siamo un “rimaneggiamento” delle esperienze e del patrimonio genetico dei nostri genitori, non una copia esatta.
Parti dalle domande, non dalle risposte
Quando lavoro con pazienti che vivono stati di infertilità, sterilità, aborti ripetuti o ricorrenti, li accompagno lungo un percorso che analizza in quale modo il fatto di non riuscire a portare a termine una gravidanza può essere legato al loro vissuto o a quello dei loro avi.
Per il tuo corpo, per la tua biologia, per le tue cellule è una soluzione sensata e giusta quella di impedirti di procreare. Dobbiamo solo scoprire perché.
Ecco la domanda fondamentale che il metodo della Bioconsapevolezza ci spinge a formulare allo scopo di comprendere infertilità e sterilità.
Grazie al metodo della Bioconsapevolezza riuscirai a porti le domande giuste per capire le cause della tua infertilità
Infertilità e sterilità sono legate alla nostra storia
Spesso, il blocco emotivo che impedisce alla coppia di realizzare il sogno di un figlio è legato al vissuto di una donna della genealogia.
Per un motivo molto semplice. Storicamente, fino a pochi decenni fa, le donne venivano punite dalla società quando rimanevano incinta al di fuori del matrimonio. La loro vita cambiava drasticamente in peggio se l’uomo con il quale avevano procreato non riconosceva il bambino e non decideva di “regolarizzare” la situazione. Ma non solo.
Anche all’interno di una coppia regolarmente sposata una gravidanza poteva rappresentare un problema. Una donna molto fertile, frequentemente incinta, poteva essere considerata “una disgrazia”. Perché i figli gravavano sul bilancio familiare e non c’era modo di evitare le gravidanze indesiderate.
Il parto poteva essere un evento violento e poco sicuro. Problemi medici oggi facilmente risolvibili come un feto podalico o un mancato travaglio mettevano a rischio la vita della madre e del bambino.
Gli aborti clandestini, spesso praticati in luoghi poco igienici da persone non preparate, potevano rendere una persona sterile per sempre.
Spesso, il blocco emotivo che impedisce alla coppia di realizzare il sogno di un figlio è legato al vissuto di una donna della genealogia
Il segreto di famiglia
Molti dei sintomi di infertilità o sterilità vissuti oggi da donne e uomini sono legati a questi eventi traumatici, tanto diffusi nel recente passato.
Ogniqualvolta un evento di questo genere viene vissuto in modo drammatico (come è facile che sia), senza essere accettato ed elaborato prende vita un nucleo di malessere. A volte quindi c’è un segreto di famiglia che agisce sotto traccia, cambiando (potenzialmente) la storia procreativa delle generazioni successive.
Le emozioni che vengono seppellite anziché essere liberate e gestite possono provocare infertilità e sterilità.
Le emozioni che vengono seppellite anziché essere liberate e gestite possono provocare infertilità e sterilità
La storia di Maura e Bruno
Per meglio spiegare come agisce il Metodo della Bioconsapevolezza e come è possibile superare infertilità e sterilità, voglio parlarti di un caso clinico che ho trattato personalmente. Maura e Bruno sono abbastanza giovani, 34 anni lei, 35 lui. Mi chiedono una consulenza dopo più di cinque anni di tentativi di procreazione fallimentari. Vorrebbero tanto un bambino, ma non riescono.
I medici li hanno “rivoltati come un calzino”, come si dice, ma non è emerso nessun dato rilevante dal punto di vista clinico.
Maura in realtà riesce a rimanere incinta, ma vive aborti molto precoci. Lo sa perché il suo ciclo è molto regolare. Se ritarda, Maura esegue subito un test di gravidanza, che spesso risulta positivo. Ma nel giro di 24 o 48 ore la gravidanza, nelle sue primissime fasi, si è già interrotta.
Nessun aiuto dalla procreazione medicalmente assistita
La coppia si è pure rivolta a un centro per la procreazione medicalmente assistita, senza esiti positivi. Per Maura è stata un’esperienza talmente sgradevole e traumatica che ha deciso di non ripeterla. E aggiungo: menomale. Perché se non si risolve la ragione inconscia che blocca la gravidanza, agendo come uno scudo protettivo, qualunque ovulo fecondato viene rifiutato, che arrivi all’utero naturalmente o venga impiantato da uno specialista.
Per avere un figlio è necessario lavorare sulla causa scatenante dell’infertilità, che non risiede nel corpo.
Accettare il destino e abbracciare la vita
C’è poi un altro elemento importante da sottolineare: esistono coppie che non sono destinate ad avere figli. Può darsi che tu sia tra queste persone. Può darsi che tu abbia un altro grande destino che non include figli.
È anche possibile che un bambino non nato da te e dal tuo partner ti aspetti per un’adozione, cosa che non avresti mai preso in considerazione se fossi stato fertile.
Se il fatto di non avere figli tuoi è molto doloroso per te, ti consiglio come prima tappa di provare a liberarti dai condizionamenti sociali e non pensare che la tua felicità sia legata a doppio filo con la maternità o la paternità.
Gioia e soddisfazione personale non dipendono dalla genitorialità. Ci sono coppie con tre figli, insoddisfatte e infelici, e coppie senza figli che vivono una vita ricca e appagante.
Trova il tuo centro e libera il tuo potenziale per vivere una vita felice. Se stai facendo fatica a farlo e ti ripeti continuamente che non sarai mai realizzato perché non hai figli, prova innanzitutto a lavorare sul tuo dialogo interiore.
C’è qualcosa che non sai della tua storia familiare?
Torniamo al caso clinico che ho scelto come esempio. Da quello che mi raccontano i pazienti capiamo subito che la domanda specifica a cui trovare una risposta è: perché il corpo di Maura si protegge attraverso micro aborti ripetuti?
Chiedo a Maura se c’è almeno una donna, nella sua famiglia, che ha vissuto un trauma legato a una nascita. Maura non lo sa, pensa che non sia mai accaduto nulla del genere. Le chiedo di indagare.
Con grande sorpresa Maura scopre che sua madre, Giuseppina, risulta figlia di N.N. (nomen nescio: ovvero non conosco il nome).
Il nonno biologico di Maura ha abbandonato la nonna, Adele, che si è ritrovata così ragazza madre in un’epoca in cui quest’onta poteva costarti tutto, a livello sociale.
Adele ha provato metodi di ogni genere per cercare di abortire “naturalmente”, dando fondo alle credenze popolari. Si è stancata il più possibile, ha mangiato ciliegie acerbe per provocare coliche addominali, si è perfino rotolata giù dalle scale. Ma Giuseppina è nata comunque.
La storia ha un lieto fine. Anni dopo, quando Giuseppina (la madre di Maura) ha sei anni, la nonna Adele trova un compagno che la sposa e adotta la bambina. Adele avrà altri figli, all’interno del matrimonio.
Memorie traumatiche, eventi che innescano i messaggi dal corpo
Giuseppina non ha mai raccontato nulla a Maura ma il vissuto traumatico le è stato comunque tramandato. Come agiscono queste memorie inconsce? Talvolta un agente scatenante nel presente della persona affetta dal problema o dalla malattia attiva lo scudo protettivo del sintomo.
Nel caso di Maura la catena di micro aborti ripetuti potrebbe essersi innescata non solo perché sua mamma è figlia di N.N., ma anche perché sua sorella, Giulia, è rimasta incinta giovanissima. In un’epoca in cui la gravidanza fuori dal matrimonio non è più scandalosa, ma un’adolescente gravida porta comunque scompiglio.
Il corpo fa emergere quello che la mente seppellisce
Ricordati sempre che se un’emozione non è espressa con la voce, è il corpo a parlarne, usando i mezzi che ha. Ecco perché consapevolezza e accettazione delle emozioni represse promuovono la guarigione e sono spesso sufficienti a sbloccare la maggior parte delle situazioni patologiche.
Quando abbiamo scoperto con Maura quello che era successo a sua nonna Adele e a sua madre Giuseppina, abbiamo verbalizzato ad alta voce alcune osservazioni. Cosa che spesso aiuta a disinnescare lo scudo protettivo messo in campo dal corpo e dall’inconscio.
Se un’emozione non è espressa con la voce, è il corpo a parlarne
Ho ricordato a Maura che lei era spostata da anni con Bruno, al contrario di sua nonna. E che non avrebbe mai vissuto quanto era capitato ad Adele. Non c’era nessun rischio nel restare incinta. Le ho anche suggerito di appendere in camera da letto un bel ritratto di coppia, scattato nel giorno del matrimonio.
Sono frasi e gesti semplici che servono all’inconscio. Abbiamo interrotto gli incontri, Maura e Bruno hanno ripreso la loro ricerca di un bambino.
La paura di fare del male
Tre mesi dopo, Maura mi ricontatta perché nonostante i tentativi mirati nulla è cambiato. Eppure sembravano non esserci ulteriori impedimenti nella sua storia. Decido quindi di parlare con Bruno. Scopro che l’uomo ha vissuto un parto traumatico. Sua madre, dopo 35 anni, ancora si lamenta del dolore e degli strascichi sulla salute lasciati da quell’evento.
Inconsciamente, Bruno ha paura di fare del male a Maura, così come pensa di averne fatto a sua madre. Qualcosa per cui si sente profondamente in colpa. Lavoriamo sul fatto che un neonato non ha responsabilità. Un parto traumatico è difficile sia per la madre sia per il bambino.
Parlare ridimensiona il vissuto. All’ovulazione successiva Maura resta incinta e porta felicemente a termine la gravidanza.
Cosa succede dopo
Successivamente mi è capitato di sentire ancora la coppia. Nei primi mesi di gravidanza, Maura mi racconta di avere incubi ricorrenti nei quali sogna che Bruno la abbandona. Dopo averle fatto notare che stava di nuovo esprimendo parte della memoria di sua nonna, gli incubi spariscono. È interessante osservare come le memorie genealogiche agiscano su di noi e sul nostro inconscio fino a quando non vengono accolte e liberate.
Alcuni anni dopo il primo figlio, quando Maura e Bruno cercano il secondo, hanno paura di vivere ancora le stesse attese angoscianti e la sequela di micro aborti.
Invece fila tutto liscio. In effetti, esplorando con Maura e Bruno la loro genealogia, non avevamo riscontrato memorie legate a traumi su un secondo figlio.
Come lavora il metodo della Bioconsapevolezza
A volte non si hanno molte notizie sulla genealogia di una persona e applicare i principi della Biopsicogenealogia diventa difficile.
In alcuni casi, le indagini sulla storia personale e su quella degli avi permettono di individuare eventi che potrebbero ostacolare una gravidanza. Eppure la consapevolezza di emozioni e vissuti sepolti nel passato e finalmente emersi non è sufficiente a risolvere il problema su cui stiamo lavorando.
In tutti questi casi, integro alcune tecniche come la Biokinesiologia e le Biocostellazioni, che insieme alla mia esperienza e ad altre metodologie danno vita al metodo della Bioconsapevolezza.
Dic 22, 2020 | Conoscersi, Consigli pratici
Un sonno ristoratore ti aiuta a vivere meglio in molti sensi. Non serve solo a riposarsi per svegliarsi ogni mattina pieni di vigore fisico e di buon umore. È fondamentale per costruire un futuro migliore, letteralmente, notte dopo notte.
La fase REM, quella che comunemente consideriamo la più profonda, durante la quale i sogni prendono forma, racchiude un potenziale incredibile che ha conseguenze importanti sulla tua vita, a breve e a lungo termine.
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Hai mai sentito il detto la notte porta consiglio? Molto probabilmente sì ma scommetto che non sai che questo modo di dire ha un fondamento scientifico.
La notte porta consiglio non è solo un modo di dire
Il sonno ristoratore può restaurare, o meglio dare vita, a un futuro più roseo e luminoso, pieno di salute e benessere. Ma facciamo un passo indietro.
Il sonno ristoratore ha il potere di plasmare un futuro migliore
Sonno ristoratore: oggi ne abbiamo ancora più bisogno
In questo momento storico, in cui il presente è pieno d’incoerenza e il futuro è così incerto, molti si sentiranno impotenti e smarriti. Non solo a causa dell’epidemia di Covid-19 ancora in corso, ma anche per la sua gestione e perché economia e società stanno vivendo una crisi profonda a livello mondiale.
Una situazione che, pur essendo esplosa con forza col nuovo coronavirus, ha radici ramificate che hanno iniziato a crescere ben prima di quest’anno, ormai giunto al termine.
In questo periodo funestato da incertezze e paure puoi agire in prima persona per promuovere un futuro migliore
Ecco perché ci tengo particolarmente a darti delle informazioni preziose per conoscere te stesso e scoprire (o riscoprire) un potenziale immenso e innato che è già tuo. Questo potenziale, che tutti noi abbiamo, può permetterti di creare un futuro vitale e luminoso per te, i tuoi cari, la collettività intera. La chiave sta proprio nel sonno ristoratore e nella notte che porta consiglio.
La fase REM racchiude un immenso potenziale che tutti noi abbiamo, dobbiamo solo aiutarlo ad agire
La notte porta consiglio
Ho scoperto che il detto la notte porta consiglio ha un fondamento scientifico quando, più di 10 anni fa, ho trascorso dodici giorni con Jean Pierre Garnier Malet studiando alcuni concetti di fisica classica e fisica quantistica. E approfondendo il principio di indeterminazione di Heisenberg, la relatività e la dilatazione dei tempi, equazioni, teorema di Pitagora, filosofia greca e metafisica. Ma forse ora ti ho spaventato!
Sono materie e argomenti molto complessi, che richiedono anni di studio per essere compresi a fondo. Non ti chiedo quindi di riaprire il libro di fisica delle superiori per cercare in minima parte di raccapezzarti su quanto sto per dirti.
Il mio intento è un altro. Voglio condividere con te l’essenza di questi fondamenti, non tutta la teoria che c’è alla loro base. Ecco perché non ti propinerò nessuna formula ma parleremo di sonno ristoratore, notte che porta consiglio e fase REM. In modo concreto, così che tu possa applicare subito alcuni consigli pratici.
Le basi scientifiche del segreto racchiuso nella fase REM sono molto complesse. Se vuoi capirle a fondo puoi approfondire studiando la fisica quantistica
Hai voglia di studiare le basi scientifiche delle teorie di J.P. Garnier Malet? Ti consiglio di farlo direttamente con lui, sui suoi libri. Iniziando ad esempio da Cambia il tuo futuro attraverso le aperture temporali. Quando la scienza scopre una verità dimenticata: il nostro doppio. Puoi anche iniziare, per farti un’idea, dai video che si trovano su Youtube.
Il tuo inconscio lavora tutte le notti
Partiamo da una buona notizia: una parte di te lavora ogni notte per crearti un futuro che sia il migliore possibile. Lo fa senza che tu ne sia consapevole, è un processo inconscio. Questa parte di te che lavora sul futuro è molto evoluta e potente, perché applica le Leggi della fisica quantistica ed è in contatto con l’intero Universo. Sa viaggiare nello spazio e nel tempo ed è molto equilibrata e luminosa. Si tratta della parte di te che J.P Garnier Malet chiama il Doppio.
Una parte di te, chiamata il Doppio, lavora ogni notte, durante la fase REM, per creare un futuro migliore
Pensiero e futuro potenziale
Prima di addentrarmi nelle spiegazioni voglio fornirti alcune informazioni di base che possono farti da guida lungo questo percorso, che unisce il sonno ristoratore a un futuro di salute e benessere. Anche perché, forse, stai esplorando questo mondo per la prima volta. In parte te ne ho già parlato, ad esempio quando abbiamo ragionato sul potere del dialogo interiore. Ogni pensiero crea un futuro potenziale.
Se ogni pensiero crea un futuro potenziale quello che pensi ha il potere di cambiare la tua vita
Ognuno di noi ha un solo passato e un solo presente: sono definiti e unici. Il futuro invece è indefinito. Aspettando che un futuro diventi il nostro presente, esistono tanti futuri potenziali che si realizzeranno o meno. Si tratta di un concetto intuitivo, sul quale però, molto spesso, non ci soffermiamo a ragionare.
Forse ti capita frequentemente di pensare che sei impotente, che il percorso è già tracciato? Riesci mai a concentrarti sul fatto opposto, ovvero che il futuro si dirama in molteplici direzioni e puoi plasmarlo perché ti sia amico?
Mentre passato e presente sono unici, di futuri potenziali ne esistono molti
Pensi quindi sarai
I diversi futuri potenziali prendono vita attraverso i tuoi pensieri. Se formuli un pensiero di guarigione, di successo, di libertà o di pace crei un futuro potenziale di guarigione, successo, libertà, pace.
Quando invece formuli un pensiero di morte, fallimento, malattia, dramma, peggioramento dello stato di salute o di quello sociale, crei un futuro potenziale che di conseguenza porterà a morte, fallimento, malattia, eccetera.
Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro possibile in cui ti preoccuperai ancora di più. Potenzialmente succederà il peggio. Se invece ti entusiasmi, nutrendo la speranza in una vita migliore ricca di sorprese e felicità, darai vita a un futuro potenziale in cui il tuo entusiasmo crescerà ulteriormente.
Saper gestire le proprie emozioni e i propri pensieri è indispensabile per la tua salute e il tuo benessere, quello di oggi e quello di domani. Vediamo ora nel dettaglio come ottimismo e pessimismo si intrecciano con il potere di un sonno ristoratore e il segreto della fase REM.
Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro in cui ti preoccuperai ancora di più
Un sonno operoso
Il nostro sonno è composto da cicli di circa 90 minuti. Durante ogni ciclo, dopo un rallentamento progressivo dell’attività cerebrale e fisica, vivi una fase molto speciale del sonno, chiamata fase paradossale o REM (Rapid Eye Movement). È caratterizzata da un’immobilità profonda del corpo alla quale si contrappone un’attività cerebrale intensa, paragonabile a quella che sperimentiamo da svegli.
Secondo Garnier Malet, questo è il momento in cui vengono esplorati tutti i futuri potenziali che hai creato. Ecco il segreto della fase REM. Avere la possibilità di esplorare questi futuri potenziali permette di cogliere informazioni utili a realizzare quelli positivi.
Durante la fase REM il tuo Doppio esplora i futuri possibili e raccoglie informazioni per realizzare quelli positivi
Trasforma il pessimismo grazie al pensiero positivo
Per fare in modo che la notte porti consiglio davvero e il sonno ristoratore sia utile a creare un futuro luminoso è importante che tu concentri la tua attenzione nella direzione giusta. Abbiamo sottolineato come ogni pensiero possa creare un futuro potenziale. La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali.
Ecco perché è importante che tu comprenda a fondo l’utilità di cancellare i tuoi pensieri negativi. Se sei un pessimista accanito o stai passando un periodo difficile, ti do un compito: dare vita almeno a un pensiero positivo e luminoso al giorno, da coltivare nei momenti bui e difficili.
La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali
Basta un pensiero positivo? Sì, perché quel pensiero potrà creare un futuro potenziale positivo. Durante la notte il tuo Doppio avrà modo di esplorarlo e riceverai le informazioni e le intuizioni necessarie a permettere la sua realizzazione.
Vibrazioni alte: cosa sono e come funzionano
Per evitare di creare futuri potenziali negativi, quello che puoi fare è nutrire vibrazioni alte, tutte le volte che puoi. Cosa significa? Ogni giorno hai la possibilità di alimentare emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta: l’amore e la gratitudine, ma anche la gioia, l’entusiasmo, la benevolenza, la fede nel futuro, la fiducia in sé e nei propri desideri, eccetera.
Amore, gratitudine e gioia sono emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta
Coltivare la gratitudine significa ringraziare per tutto ciò che di buono vivi nella tua esistenza. Ad esempio l’abbondanza di ossigeno, di luce, un tetto sopra la testa, gli affetti, l’acqua corrente in casa, un letto confortevole, la possibilità di vedere, sentire i suoni, camminare, respirare, la bellezza di un tramonto, la maestosità di un albero e così via.
Scegli con cura il contesto che ti circonda
Come puoi immaginare, è pericoloso essere circondati da informazioni drammatiche che nutrono la paura, la rabbia, il dubbio, la confusione o l’incoerenza. Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo.
Con questo invito mi riferisco alle persone di cui ti circondi ma anche ai canali di informazione o di svago. Per esempio, rifletti su quali tipi di trasmissioni e di film guardi abitualmente. Ogni volta che vedi o senti qualcosa, senza accorgertene del tutto, ci rimugini su: formuli pensieri. Di conseguenza crei dei futuri potenziali che il tuo Doppio andrà a esplorare durante il sonno.
Comprendi ora l’importanza di lasciarsi ispirare da persone equilibrate, amorevoli, pacifiche ed evitare fonti di informazione nocive e pessimiste?
Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo
Immagina il futuro che desideri
Perché si realizzi il futuro che desideri, lo devi immaginare. Ti invito a sognare in grande. Puoi esagerare liberamente nell’immaginare un mondo di pace, condivisione, rispetto, una società libera ed equa, un pianeta dove ognuno possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.
Sogna in grande: è il modo migliore per dare vita a un futuro luminoso
Man mano che procedi con l’allenamento, sarai in grado di creare, durante la giornata, più futuri potenziali positivi. Saranno esplorati ed elaborati durante la notte dal tuo Doppio, la parte inconscia di te “competente in materia”. Da questa elaborazione nasceranno informazioni che sono sempre inconsce ma che ispireranno drasticamente le tue azioni concrete. In questo modo realizzerai quei futuri potenziali che sono più utili e positivi.
Un pensiero benefico adatto al periodo
Voglio suggerirti un pensiero che può aiutare noi tutti a uscire al più presto da questo periodo storico, caratterizzato dalla perdita di tante libertà e da una grande tensione collettiva.
Prova concretamente a immaginare, in un futuro vicinissimo, di poter incontrare altre persone di qualunque età in totale libertà, abbracciarle con serenità e affetto. Immagina poi di andare a ballare in luoghi affollati e guardare per strada i sorrisi di adulti e bambini, sereni e gioiosi. Includi in questi pensieri un senso di benessere ed equità. Osa immaginare e sentire in ogni tua cellula pace e prosperità per tutti.
Cura il tuo modo di addormentarti
Oltre a prenderti cura dei tuoi pensieri, dando loro la massima priorità, c’è un altro aspetto a cui fare attenzione: il momento in cui ti addormenti. Cosa succede di solito quando vai a letto? Come ti comporti?
Per avere accesso con successo all’elaborazione dei tuoi pensieri e dei tuoi futuri potenziali, eliminando quelli dannosi in favore dei futuri positivi, devi vivere e sentire una vibrazione energetica alta nel momento dell’addormentamento.
Come agire concretamente
Siccome il momento dell’addormentamento è fondamentale per favorire un intervento benefico del tuo Doppio quantico, voglio darti un breve protocollo da seguire. Puoi metterlo in atto facilmente tutte le sere.
Il momento dell’addormentamento è importantissimo per favorire l’intervento positivo del Doppio quantico
- Per prima cosa fai mente locale sulla giornata vissuta e riconosci i momenti in cui hai avuto pensieri di preoccupazione, ansia, rabbia, odio, giudizio negativo su te stesso e gli altri, eccetera.
- Poi emetti il desiderio o l’intento che i potenziali negativi creati vengano cancellati.
- Quindi fai l’elenco dei tuoi problemi e affidali al sonno. Se vuoi, puoi elencare pure le soluzioni che desideri per ciascun problema, ma questo dettaglio non è necessario. Il tuo inconscio conosce soluzioni ottimali che la tua mente conscia non può nemmeno immaginare. Non ha bisogno di suggerimenti!
- Tuffati nel sonno con la fiducia naturale che ha un bambino: sicuro del risultato.
- Lasciati pervadere dalla gratitudine e dal sollievo per il lavoro prezioso che farà il tuo Doppio durante il sonno. Il Doppio quantico ha capacità immense in confronto alla tua mente conscia.
Puoi scegliere di fare in questo momento l’esercizio della gratitudine: trovare 100 cose, situazioni, persone, per le quali dire grazie. Una scelta di questo genere, oltre a creare futuri potenziali ricchi di gratitudine, ti aiuta a sperimentare un livello di vibrazione alta e uno stato di addormentamento idoneo a dare il migliore sostegno possibile alla creazione di un futuro luminoso.
Il giorno dopo un sonno ristoratore
Se segui questi consigli ti sveglierai con intuizioni e desideri che possono guidarti verso la realizzazione di un futuro migliore per te e per gli altri. I consigli che arrivano dal Doppio regalano sempre una gioia intensa. Nell’antichità, i Greci parlavano di teoforia: gioia che viene da Dio.
Questa sensazione che il tuo corpo sente nel profondo di ogni sua cellula non ti farà sbagliare mai. È una felicita istintiva. Le intuizioni che ricevi quando sei in questo stato sono sempre le migliori: seguile con piena fiducia.
I consigli che arrivano dal Doppio regalano una sensazione di gioia intensa
Soffri di insonnia? Dormi male e pensi che questo possa influire negativamente sul lavoro del tuo Doppio quantico? Prova ad approfondire l’argomento leggendo il mio articolo sui disturbi del sonno.
Creare un futuro luminoso
Connetterti al tuo Doppio quantico, che alcuni chiamano anche Sé Superiore, permette di allearti con una parte di te caratterizzata da una forza incomprensibile e inafferrabile per la mente razionale.
La connessione con il Doppio consente di liberare un potenziale che cancella all’istante i futuri negativi, creando invece il futuro luminoso desiderato. Ecco in quali termini il destino è plasmato dai nostri pensieri. Non esiste la predestinazione: un futuro può sostituirne un altro, istantaneamente, in qualunque momento.
Quello che chiamiamo il destino di una persona può cambiare direzione da un giorno all’altro grazie a un pensiero positivo e a un buon addormentamento. Un sonno ristoratore durante il quale il Doppio può fare il suo lavoro.
Il destino è plasmato dai nostri pensieri
Grazie agli esercizi che ti ho proposto e alle indicazioni che ti ho dato, giorno dopo giorno e notte dopo notte, il presente si trasforma e diventa sempre più luminoso.
La responsabilità e il potere di ciascuno di noi
Tutti insieme, come piccole gocce che formano un grande oceano, possiamo contribuire, nel silenzio tranquillo delle nostre case, all’equilibrio del pianeta e dei sui abitanti e alla creazione di un futuro luminoso.
Ciascuno di noi può assumersi la responsabilità e l’impegno di curare i propri pensieri durante la giornata e lo stato emotivo al momento dell’addormentamento. Così da assicurarsi un sonno ristoratore ricco di futuri potenziali positivi, da esplorare grazie al nostro Doppio durante la fase REM.
Oltre a immaginare i cambiamenti personali che desideri, ti propongo di connetterti ogni giorno al pensiero di un mondo ricco di pace, rispetto, condivisione, baci e abbracci liberi, in tutta sicurezza. Una realtà più equa e serena nella quale ogni essere vivente possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.
Come suggeriva Pitagora nei Versi d’oro: “Abituati a controllare il tuo sonno… Non accogliere il sonno sotto la dolcezza dei tuoi occhi prima di aver esaminato ciascuno dei tuoi atti del giorno”. E lo scriveva oltre quattro secoli prima di Cristo.
Se soffri di disturbi del sonno e questo ti impedisce un addormentamento sereno puoi provare a seguire il mio video corso Sonno è salute o iscriverti a uno dei miei incontri online sul tema.
Ott 15, 2020 | Consigli pratici
Se ti stai chiedendo come uscire da uno stato di depressione e ansia per prima cosa sappi che non sei solo. Il 2020 ha fatto crescere enormemente la diffusione di questi disturbi. La depressione post quarantena e le ansie causate dall’epidemia di coronavirus sono un dato di fatto. Ma la nostra società è già da alcuni decenni terreno fertile per depressione e ansia.
Il 2020 ha fatto crescere enormemente la diffusione di depressione e ansia
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Stiamo davvero tutti bene?
Nel mondo in cui viviamo, siamo in tanti a poter contare su uno stipendio, un tetto sopra la testa, buon cibo in tavola e cure sanitarie garantite. I nostri bisogni di base sono perciò ampiamente soddisfatti. Possiamo mantenere un legame con tutti i territori e le altre culture del pianeta, sia attraverso Internet sia grazie ai viaggi, che ci consentono di esplorare luoghi molto diversi da quello dove abitualmente viviamo.
I nostri bisogni di base sono tutti ampiamente soddisfatti
Non ci mancano le opportunità di svago e abbiamo a disposizione tanti strumenti per semplificare le incombenze quotidiane. Leggendo queste righe viene da pensare che dovremmo esserne tutti soddisfatti, che tutto va bene. Perché allora c’è un tasso così alto di disturbi da depressione e ansia?
Il divario tra avere quello che serve e sentirsi bene
Nella nostra società è sempre più manifesto un malessere globale, che si concretizza appunto in stati di depressione e ansia. Cresce il consumo di droga e alcol ma anche quello di antidepressivi e ansiolitici.
Nel report 2018 dell’Istat, dunque ben prima dell’insorgenza del nuovo coronavirus, si legge che in Italia si contavano già almeno tre milioni di persone affette da depressione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che la depressione è tra le prime cause di disabilità a livello mondiale. E i suoi costi sociali sono alti. Nel nostro Paese si parla dell’equivalente di quattro miliardi in ore lavorative perse (ricerca dell’Università Tor Vergata di Roma presentata nel 2019 in occasione della Giornata mondiale della salute mentale). Perché chi è depresso non ha la forza di fare il proprio lavoro.
La depressione è tra le prime cause di disabilità a livello mondiale
A marzo 2019, rispondendo a un sondaggio organizzato dall’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, il 79% dei partecipanti italiani ha ammesso di aver avuto, nell’ultimo mese, manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia.
Quanto questo risultato è la conseguenza di una vita frenetica da zombi? Ce ne stiamo rattrappiti dietro uno schermo, chiusi in una vita virtuale che permette di scappare da quella reale, purtroppo spesso insipida e priva di senso. Come mai nonostante il comfort che ci circonda, la miriade di opportunità a portata di mano, tutti gli stimoli e le cose da fare, tante persone si sentono vuote dentro?
Uno stampo troppo stretto per la natura umana
Gran parte delle persone vive una routine fatta delle stesse abitudini e pensieri ricorrenti, trasmessi dall’educazione familiare, scolastica e sociale. Molte si sono adeguate, uniformate a uno standard considerato l’unico lecito e ammissibile. Di conseguenza cercano di sopravvivere in uno stampo troppo stretto per la natura umana. Creato sulla base di ciò che si fa o non si fa, cosa è bene e cos’è male. Chiedendosi continuamente se un certo comportamento sia autorizzato, degno o indegno.
Molte persone vivono chiedendosi continuamente cosa è lecito fare oppure no
Chi vive male questa condizione (e si tratta di moltissime persone) sviluppa depressione e ansia. Se senti di non sapere più chi sei veramente e cosa vuoi nel profondo di te stesso, questa situazione ti riguarda da vicino. Forse stai anche prendendo antidepressivi e ansiolitici su consiglio di un medico oppure “ti consoli” facendo shopping compulsivo, mangiando troppo, bevendo tanti alcolici per non pensare.
Se senti di non sapere più chi sei veramente è ora di agire
Riprendi in mano i tuoi desideri
Sei sicuro che i tuoi desideri attuali ti appartengano veramente? O forse sono il riflesso di pressioni che hai ricevuto e di aspettative altrui? Spesso diamo priorità, in modo inconscio, alle aspettative dei nostri genitori, della società, dei nostri cari. Credi di essere ancora capace di dare ascolto ai desideri che nascono dentro di te? E se riesci a farlo ti concedi di prestare loro attenzione? Oppure cerchi di ignorare quella voce interiore?
Credi di essere ancora capace di dare ascolto ai desideri che nascono dentro di te?
Forse non riesci più a lasciar parlare quella piccola voce, umile ma vitale, sempre presente e sempre aggiornata su quello che sei veramente oggi, al di fuori da ogni opinione o moralismo. Pochissimi individui sanno percepire quanto dice questa voce e dare seguito ai propri desideri.
Meglio soddisfatti che economicamente agiati
Ti sei mai domandato, nel momento in cui hai scelto il tuo orientamento professionale, cosa avresti fatto volentieri anche per tutta la vita, persino senza essere pagato?
Anzi, ti faccio la domanda oggi: Cosa ti piace talmente tanto che lo faresti anche senza essere pagato?
Si tratta di una domanda fondamentale. La cui risposta diventa una guida per la ricerca di una professione appagante e per una vita più serena, lontana da depressione e ansia. Ovviamente, poiché viviamo in una società in cui il denaro è un mezzo molto utile, è normale cercare un impiego che sia anche conveniente a livello economico.
Nessuno stipendio sarà abbastanza alto da evitarti la frustrazione di fare quello che non ami
Pur rimanendo coerenti con le esigenze dettate dalla realtà in cui viviamo, consiglio sempre di non sacrificare il proprio entusiasmo solamente per uno stipendio medio-alto. Non sarà mai abbastanza ricco da compensare la frustrazione, la fatica e il senso di vuoto dati dal passare almeno un terzo della giornata e della propria vita (di solito di più) impegnati in un’attività che non dà alcuna soddisfazione.
Il tempo è prezioso
C’è poi un’aggravante: il tempo dedicato a un lavoro non amato rischia di risucchiare tutta l’energia e l’entusiasmo disponibili. Riducendo ogni possibilità di sfruttare il resto della giornata per nutrire la propria essenza e il proprio benessere grazie ad attività adatte. Quando un sistema non funziona più da tempo, tutti si adeguano cercando di sopravvivere ma si rischia di arrivare a un eccesso che pone di fronte a una scelta obbligata.
Ti è mai capitato, nel silenzio del tuo cuore, di sperare in un un cambiamento esterno che ti desse la forza di uscire da quello stampo troppo stretto che ti provoca depressione e ansia?
Crisi come opportunità di cambiamento
Le crisi sono grandi opportunità di cambiamento. Durante i miei corsi e i miei laboratori ho incontrato molte persone che sono riuscite a sfruttare positivamente situazioni di crisi. Alcuni erano incastrati in un lavoro poco soddisfacente, ma essendo ben pagati non osavano mettere in discussione la propria sicurezza economica. Quand’ecco che una riduzione del lavoro o un licenziamento hanno offerto loro una via di fuga. Costretti dagli eventi si sono sentiti giustificati a dare spazio al cambiamento sognato da tempo.
Magari non hai il coraggio di mettere al primo posto il tuo benessere e la tua realizzazione. Non riesci ad ascoltare la tua voce interiore e speri che un evento esterno ti liberi dal giogo di uno stampo che ti sta troppo stretto. Forse ti è capitato di scappare dalle scelte, coraggiose e persino drastiche, che avresti potuto fare per vivere in modo più coerente con te stesso e la tua vera natura.
Dal momento che la Vita che scorre dentro di noi è più forte del nostro mondo mentale, potrebbero facilmente accadere degli eventi adatti a svegliarti dal tuo torpore. Una malattia, un licenziamento, la fine di una relazione importante, una pandemia.
L’alternativa alla crisi
Vorresti ricominciare tutto da capo. Avere di fronte una tela bianca e tutti i colori della tavolozza a tua disposizione. Ti propongo di non aspettare la crisi. La crisi risolutiva che destabilizza lo status quo, permettendoti di rivoluzionare la tua vita porta con se anche molto dolore. Hai un’alternativa che ti consiglio di cogliere al volo per recuperare salute e dire addio a depressione e ansia.
Puoi abbracciare il cambiamento senza aspettare una crisi
La buona notizia è che puoi scegliere di uscire dallo stampo prima di arrivare al soffocamento che provoca depressione e ansia o di incappare in una crisi. Puoi riconnetterti a quello che sei veramente. Se lavori per conoscere te stesso, diventa possibile operare il cambiamento che renderà la tua vita più soddisfacente, a tua misura.
Un cambiamento dunque è necessario. Ma di quale cambiamento sto parlando? Tornare a essere chi sei veramente.
Scegli di stare bene
La mia proposta è di fare attivamente quella scelta che può portarti verso il benessere. La scelta di un cambiamento di strategia che prima di tutto rivoluziona il pensiero e poi il modo di agire. Per aiutarti ho ideato una serie di incontri online che possono aiutarti ad abbracciare il cambiamento. La serie di incontri si chiama Un Mondo di Benessere. Gli incontri sono a tema e incentrati sulla crescita personale. Ne tengo circa uno al mese.
Rivoluziona il tuo pensiero e cambierà il tuo modo di agire
Ti capita di pensare di essere sbagliato e inadeguato? Innanzitutto comincia a parlare con te stesso in modo benefico. Poi prova a ragionare su questa ipotesi e a farla tua. Il mondo ha bisogno di te così come sei. La tua diversità, il tuo essere speciale, sono una ricchezza preziosa, non solo per te ma per l’Universo intero.
Il primo passo verso il cambiamento
Accettando la scelta di cambiare puoi iniziare l’esperimento che ti porterà più vicino al benessere e lontano da depressione e ansia.
Il primo passo è porti tutte quelle domande che non hai mai davvero fatto a te stesso. Se pensi di fare fatica a ragionare in questa direzione, prova a scrivere su un foglio domande e risposte di getto, senza giudicare quello che ne verrà fuori.
Parti da queste.
- Chi sono?
- Quali sono i miei talenti?
- Quale attività mi dà più gioia?
- Cosa farei se avessi una bacchetta magica?
- In quale realtà ho voglia di vivere?
- Quale contributo voglio e posso dare per crearla?
- Qual è la migliore espressione di me?
Dopodiché fai anche una lista dei tuoi desideri. Scrivili in modo istintivo. Successivamente elimina tutti quelli che, rileggendo, giudicherai superflui o non corrispondenti al tuo vero io. Cancella cioè quei desideri che vengono dai bisogni del partner o dai sogni dei tuoi genitori oppure dalle aspettative della società.
Cancella quei desideri che vengono dai bisogni del partner o dai sogni dei tuoi genitori oppure dalle aspettative della società
Quando sarai riuscito a connetterti con il tuo io tramite questi esercizi, la vita scorrerà davvero dentro di te. Il cambiamento verrà passo dopo passo, nel momento in cui sceglierai di dare ascolto a quello che sei veramente. A quel punto diventerà naturale vivere con sempre maggiore gioia, serenità e salute.
Pensi che la tua voce interiore sia rimasta troppo tempo inascoltata e vuoi intraprendere un percorso per riconnetterti con il tuo vero io? Cerca tra i miei laboratori gli incontri dedicati alla scoperta di sé.
Ott 8, 2020 | Consigli pratici, disturbi del sonno
I disturbi del sonno sono uno dei problemi più diffusi della società contemporanea. Sono responsabili dell’insorgenza o dell’aggravarsi di molte patologie che ci affliggono. Una buona qualità e quantità di sonno, infatti, possono aiutare concretamente a prevenire e curare tutte le patologie umane.
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Pensi di dormire male perché al mattino appena sveglio sei più stanco di quando sei andato a letto? Fai fatica ad addormentarti dopo una giornata intensa? O magari sei curioso di capire meglio qual è il ritmo del sonno ideale per stare bene? Scopri quali sono i miei consigli per dormire bene assicurandoti benessere e salute.
Nella nostra società (occidentale e moderna), negli ultimi decenni, il tempo medio di sonno della popolazione è passato da oltre 8 ore a poco più di 6. Oltre alla diminuzione della quantità di ore di sonno, assistiamo anche a una diminuzione della qualità del sonno. C’è poi chi dorme nei momenti sbagliati, alterando il proprio ciclo circadiano.
Una buona qualità e quantità di sonno possono aiutare concretamente a prevenire e curare tutte le patologie umane
Cos’è il ritmo circadiano
Riduzione e disturbi del sonno possono essere legati a un’alterazione del ritmo circadiano. Quest’ultimo indica un ritmo caratterizzato da un periodo di 24 ore, organizzato “intorno al giorno”, cioè all’alternarsi di luce e buio. La definizione è stata coniata da Franz Halberg, scienziato fondatore della disciplina chiamata cronobiologia. Hai un disturbo del ritmo circadiano del sonno se non riesci ad andare a dormire o a svegliarti negli orari considerati “normali”.
Cosa ti succede se dormi poco e male?
Magari sei tra coloro che non riescono a dormire fino alle quattro del mattino e poi non riescono ad alzarsi la mattina. O ti svegli tutte le notte alle 3 del mattino stando sveglio per ore. Ci sono molti altri disturbi del sonno, meno evidenti, che comunque influenzano pesantemente la tua fisiologia (e biologia). Perché modificano la produzione dei principali ormoni. Può bastare un numero di ore insufficienti di vero riposo, come ti ho già accennato. O un sonno troppo leggero.
Ecco a grandi linee cosa succede al tuo corpo quando sperimenti dei disturbi del sonno.
- Aumenta il cortisolo, l’ormone responsabile più di tutti gli altri dello stress
- Cresce la grelina, il principale segnalatore della fame, quello che dice al nostro corpo che abbiamo bisogno di mangiare.
- Aumenta la glicemia, ovvero la concentrazione degli zuccheri nel sangue. Il nostro corpo cioè è meno capace di regolare correttamente il metabolismo degli zuccheri e portare il giusto nutrimento alle cellule.
- Diminuisce la leptina, uno dei principali indicatori di sazietà. Poiché dormire poco riduce i livelli di leptina serali e notturni, la sera e in alcuni casi la notte si scatena la fame, con conseguenti risvegli e dannose abbuffate. I livelli di leptina, in caso di carenza di sonno, sono più bassi del solito anche durante il giorno, provocando una carenza generale di sazietà e quindi un appetito più difficile da controllare.
- Diminuisce la melatonina, ormone fondamentale che permette al nostro orologio centrale di regolare l‘alternanza sonno/veglia e influenzare correttamente i ritmi di tutte le ghiandole ormonali. La melatonina è responsabile, insieme ad altri ormoni, dell’attività degli organi e dell’organismo intero.
Se la tua fisiologia è alterata a causa dei disturbi del sonno la produzione di ormoni da parte del tuo organismo cambia
Le conseguenze di una produzione ormonale sbilanciata
Ora puoi capire come i disturbi del sonno possono portare a obesità, diabete e in generale a un incremento dello stato di infiammazione dell’organismo. Inoltre è stata evidenziata una relazione molto stretta tra disturbi del sonno, alterazione della memoria, patologie psichiatriche e iperattività emozionale.
I disturbi del sonno influenzano anche la salute del tuo cervello e i tuoi stati emotivi
Ecco perché una buona qualità e quantità di sonno e un ritmo circadiano equilibrato sono fondamentali per prevenire e curare tutte le patologie umane. Alcuni esperti del settore affermano (senza timore di esagerare) che il sonno è il secondo bisogno vitale, dopo la respirazione. Verrebbe quindi prima del cibo e dell’idratazione.
Il sonno per alcuni esperti del settore è il secondo bisogno vitale dopo la respirazione
Il mio studio sul sonno
Da più di 20 anni il sonno è al centro della mia attenzione. Lavoro con l’obiettivo di dare ai miei pazienti tutti i mezzi per padroneggiarlo al meglio.
Dagli insegnamenti dello scienziato Jean Pierre Garnier Malet, alla PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), passando per la Medicina Cinese e la Biopsicogenealogia, ho esplorato il sonno sotto tanti punti di vista e da varie angolazioni.
Nei seminari “Le aperture del tempo” e successivamente “Sonno, il mio alleato”, ho condiviso per anni con moltissimi pazienti gli aspetti straordinari del sonno.
Per iniziare al più presto a dormire meglio e recuperare un sonno di qualità, ti suggerisco di guardare il mio video-corso Sonno è Salute. Il corso nasce dalla mia lunga esperienza di medico e dal mio approccio multidisciplinare. Ci ho messo le informazioni utili che permettono azioni concrete volte a ristabilire i fondamenti per un sonno spontaneo rigenerante.
Conoscendo te stesso e seguendo i suggerimenti pratici del corso, agirai concretamente sul recupero di un ritmo sonno/veglia equilibrato e di un sonno profondo. Ti sentirai meno stressato e grazie a una lunga catena di eventi positivi portatori di benessere inizierai a stare meglio.
Prima di lasciarti al mio corso voglio subito spiegarti alcune caratteristiche del sonno attraverso degli esempi concreti. Applicando questi consigli pratici potrai migliorare il tuo rapporto con l’addormentamento e il risveglio. Consentendoti così di iniziare a lavorare su eventuali disturbi del sonno.
Perché fai fatica ad addormentarti
Il ritmo proprio del sonno è fatto di cicli successivi da 90 minuti circa. Immaginiamo, quindi, che il sonno sia un treno che passa ogni 90 minuti. La sera, è molto importante essere attenti e riconoscere al volo il momento in cui sta arrivando il treno.
Gli indizi sono evidenti e facili da riconoscere: possiamo provare stanchezza, iniziare a sbadigliare oppure non riuscire più a concentrarci sul lavoro che stiamo facendo.
Stanchezza, sbadigli e mancanza di concentrazione ci dicono che è ora di andare subito a letto, senza perdere il momento
Questo calo di energia di solito dura qualche minuto. Subito dopo ti sentirai meglio, di nuovo sveglio, senza più la voglia o il bisogno di andare a letto. Dopo circa 90 minuti proverai nuovamente quella stessa stanchezza di prima. E così via ogni 90 minuti.
Il primo esercizio che ti chiedo di fare è quello di osservare la situazione per qualche sera. Prendi nota degli orari in cui passa il tuo treno del sonno. In questo modo sarai pronto per saltare a bordo al momento giusto, perché ti troverai in stazione, cioè rilassato a letto.
Scopri quando passa il tuo treno del sonno per essere pronto ad andare a dormire con il giusto anticipo
Cosa accade se vai a letto al momento sbagliato?
Quando vai a letto fuori orario, ti troverai fisicamente alla stazione del sonno, cioè a letto, ma non avrai nessun treno da prendere. In quel momento, fisiologicamente, il tuo corpo non è preparato a dormire. Sei sveglio e pieno di energia. Sei a letto coricato ma non c’è nessun calo d’attenzione e allora i tuoi pensieri cominciano a viaggiare a ruota libera. Pensi alla giornata appena trascorsa, a quello che ti aspetterà l’indomani, a mille cose che potrebbero succedere, non per forza positive.
Se, come accade spesso, le preoccupazioni arrivano a invaderti la mente, il tuo livello di stress inevitabilmente si alzerà. Dopo qualche minuto potresti innervosirti. Comincerai a cambiare posizione nel letto nella speranza di prendere sonno e scappare dai tuoi pensieri.
Quando vai a letto fuori orario il rischio di stressarsi è molto alto
Stress e spuntini notturni
Dopo minuti interminabili, stanco della situazione, ti alzerai per bere o mangiare qualcosa oppure prenderai in mano un libro per distrarti. Ma in questo modo ti allontanerai dal tuo traguardo: quello di prendere il treno del sonno. Ti sembra una semplificazione eccessiva? Fai una prova, ti assicuro che resterai stupito del risultato. E felice di dormire meglio.
Conoscendo meglio te stesso e studiando i ritmi della tua stanchezza e del tuo sonno, riuscirai a essere pronto per salire sul treno al momento giusto. Addormentarsi facilmente diventerà la tua routine.
Fai fatica a svegliarti al mattino?
Distruggeresti la tua sveglia quando suona? Oppure sei uno di quelli che non la sentono nemmeno? Riprendiamo la metafora del treno. Così come è importante prendere il treno del sonno quando passa dalla stazione la sera, così è importante scendere al suo arrivo. Mai mentre è ancora in corsa.
Se fai fatica a svegliarti è perché cerchi di scendere dal treno del sonno mentre è ancora in corsa
Quando hai trovato il tuo ritmo e individuato i tuoi orari, dovrai puntare la sveglia al momento giusto. Quale? Calcola un multiplo di 90 minuti. Se il tuo treno passa alle 22.30, rallenterà la sua corsa passando dalla stazione alle 4.30, alle 6.00, alle 7.30 o alle 9.00. Se la sveglia suona alle 6.45, per esempio, il risveglio sarà traumatico. Sei nel pieno del sonno profondo, momento in cui l’attività cerebrale è molto rallentata. Il rumore della sveglia in questo caso ti butta giù dal treno in corsa e questo è uno shock molto serio per la tua fisiologia.
Svegliarsi al momento sbagliato, in una fase di sonno profondo, è molto scioccante per il tuo organismo
Per essere completamente sveglio a questo punto dovrai ricorrere al caffè, alla doccia fredda, o a qualunque altra strategia tu abbia scovato negli anni per riuscire ad avere les yeux en face des trous, come diciamo in Francia. In pratica farai una fatica tremenda a tenere gli occhi aperti.
Fai del bene al tuo corpo
Il nostro corpo è una macchina fantastica capace di adeguarsi a ogni situazione. Se un risveglio traumatico accade ogni tanto non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ma tutto cambia quando il risveglio traumatico, l’addormentamento tardivo, la mancanza di sonno profondo o altri disturbi del sonno si presentano a ripetizione per anni.
Quando riconoscerai il momento giusto per svegliarti, quello in cui il tuo cervello è davvero pronto, proverai la bellissima esperienza di svegliarti in modo spontaneo. Appena un minuto prima della sveglia: fresco, riposato e pieno di energia.
Svegliandoti al momento giusto scoprirai di essere fresco, riposato e pieno di energia
Chi dorme di giorno non piglia pesci
In Italia ho scoperto il proverbio chi dorme non piglia pesci. Con tutte le conoscenze acquisite sul sonno penso che sarebbe più giusto cambiarlo in chi dorme di giorno non piglia pesci. Invece ti raccomando durante la notte di curare, rispettare e dare la massima priorità alla qualità e quantità del riposo. Intervieni sui disturbi del sonno quanto prima.
Ora sei sicuramente pronto ad approfondire l’argomento e agire per il tuo benessere, qui trovi il corso Sonno è Salute.
Ott 5, 2020 | Consigli pratici
Il dialogo interiore influenza lo stato fisico ed emozionale di tutti noi. Sto parlando del monologo che la nostra mente fa con se stessa, continuamente. Quella voce interiore, che si pone domande nella tua testa ed esprime opinioni su qualunque cosa, può essere di grande sostegno oppure di intralcio al tuo benessere.
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Raramente prestiamo attenzione alle qualità e alle caratteristiche del nostro dialogo interiore. Ma condiziona senza che ce ne accorgiamo la vita intera. Secondo il padre della psicanalisi Sigmund Freud tutte le nostre esperienze sono l’effetto esteriore del nostro dialogo interiore.
Un’abitudine innata
Hai iniziato a parlare con te stesso nella prima infanzia e hai continuato a farlo sempre. In ogni momento della tua giornata. Anche se non lo ricordi e spesso non te ne accorgi neppure. Diventa evidente quando ti scappa una frase ad alta voce.
Si tratta del normale dialogo interiore di cui abbiamo bisogno per rassicurarci, risolvere un problema, tenere sotto controllo le emozioni travolgenti. Troppo spesso, però, anziché darti una mano, quella voce nella tua testa ti giudica, ti porta fuori strada o ti fa sentire sbagliato.
Il dialogo interiore può rassicurarci e sostenerci oppure farci provare emozioni molto sgradevoli
La buon notizia è che puoi lavorare sul tuo dialogo interiore. Trasformandolo da monologo negativo e penalizzante in una voce positiva. Ti aiuterà ad avvicinarti ai tuoi obiettivi di serenità, salute e benessere.
Come nascono le nostre emozioni?
La maggioranza delle persone ha la tendenza a considerare gli eventi, ma anche gli atteggiamenti degli altri, come la causa principale delle proprie emozioni. In base a questa credenza, tentiamo senza successo di modificare quello che accade. Oppure, peggio ancora, proviamo invano a cambiare gli altri, nella speranza di stare meglio.
Albert Ellis, psicologo statunitense ideatore della Terapia Razionale Emotiva (REBT), ci insegna che le emozioni sono reazioni non all’evento in sé ma al modo in cui lo viviamo. Cioè al modo in cui rappresentiamo l’evento nella nostra mente. E questa rappresentazione dipende da cosa ci racconta il nostro dialogo interiore.
Tu hai un ruolo attivo nella costruzione della realtà che vivi quotidianamente. Di conseguenza è fondamentale favorire un dialogo interiore portatore di benessere e fiducia.
Tu hai un ruolo attivo nella costruzione della realtà che vivi quotidianamente
Modi di pensare irrazionali
Psicologi, pedagogisti e psicoterapeuti hanno identificato una serie di modi di pensare irrazionali, che allontanano la mente e la percezione del singolo dalla realtà dei fatti. Pur non avendo un vero legame con la realtà, questi pensieri provocano emozioni esagerate e prolungate. Generalmente negative o comunque non congrue rispetto alla situazione reale. In termini tecnici, i pensieri irrazionali vengono chiamati virus mentali.
I virus mentali o modi di pensare irrazionali provocano emozioni esagerate e prolungate
Allontana i virus mentali
Cerca di comprendere e ricordare, d’ora in poi, quali sono questi virus mentali.
- Generalizzazioni come mai, sempre, tutti, nessuno eccetera
- Esagerazioni, drammatizzazioni, pretese, giudizi drastici
- Espressioni che svalutano te stesso e gli altri
- Interpretazioni supposizioni, i cosiddetti castelli in aria
Andare a caccia dei virus mentali non ha lo scopo di migliorare una situazione difficile o trasformare in gioia un momento di dolore. Non sarebbe possibile. Ma stanare e smascherare i modi di pensare irrazionali ti aiuta a guardare in faccia la realtà. Senza ulteriori costruzioni, evitando di trasformare nella tua testa un evento sgradevole ma temporaneo in un interminabile film dell’orrore.
La caccia ai virus mentali non trasforma una situazione sgradevole in una piacevole
Ti capita spesso di indugiare in pensieri irrazionali e credi che il tuo dialogo interiore sia affetto da virus mentali? Niente paura. Seguendo alcuni consigli ed esercizi, puoi iniziare fin da oggi a mettere all’angolo i pensieri irrazionali, responsabili delle tue emozioni (eccessivamente) negative.
Riprendi in mano il tuo dialogo interiore
Ti propongo di fare, appena possibile, un esercizio in 5 tappe.
- Trascrivi in una decina di righe tutto ciò che la tua voce interiore ha l’abitudine di dire riguardo a una situazione che ti provoca almeno un’emozione molto intensa e duratura
- Leggi quanto hai appena scritto e valuta da 1 a 10 l’intensità dell’emozione che ne emerge
- Riprendi il testo e analizzalo, per individuare i virus mentali
- Ora elimina tutti i modi di pensare irrazionali che hai scovato riscrivendo le 10 righe
- Infine, leggi il testo trasformato. Chiudi gli occhi e valuta da 1 a 10 l’intensità dell’emozione che emerge ora.
Prima di iniziare vorrei darti qualche suggerimento in più sul punto 4, che è il fulcro dell’esercizio e il compito più difficile da svolgere. Facciamo un esempio. Al posto di mio padre mi svaluta sempre, puoi scrivere mio padre mi svaluta spesso. Meglio ancora sarebbe mi sento spesso svalutato da mio padre. Se invece in una frase vuoi conservare l’avverbio sempre a tutti i costi, puoi aggiungere davanti un quasi. Sarai più vicino alla realtà. Al posto di mi prendono tutti poco sul serio puoi scrivere quelli che conosco mi prendono troppo poco sul serio. Invece di sono stupido scrivi mi sono comportato da stupido. Mia sorella ce l’ha con me può diventare trovo l’atteggiamento di mia sorella nei miei confronti antipatico. E così via.
Obiettivi dell’esercizio
L’esercizio ti consentirà di acquisire una consapevolezza fondamentale. Quando vivi una situazione in modo drammatico il tuo dialogo interiore è pieno zeppo di virus mentali.
Allenandoci a combatterli sviluppiamo la capacità di eliminare i modi di pensare irrazionali. Inizialmente avrai bisogno di scrivere quello che ti dice la tua mente per eliminare i virus mentali. Con il tempo lo farai direttamente, mentre parli con te stesso.
Quando vivi una situazione in modo drammatico il tuo dialogo interiore è pieno zeppo di virus mentali
L’intensità delle emozioni può essere pericolosa
Stai vivendo una situazione in modo acuto e drammatico? Magari anche in maniera inaspettata e nel più completo isolamento? Sicuramente il tuo livello di stress supera la soglia massima tollerabile dal tuo corpo.
Lo stress è un meccanismo primordiale, utile per difenderti e migliorare le tue prestazioni in determinanti momenti. Ma se protratto per un periodo di tempo prolungato diventa un problema. Lo stress cronico è una condizione di anomalia. Se trascurato provoca problemi di salute.
L’organismo sviluppa così una biologia d’emergenza in risposta allo stress: è la malattia. Lavorare sul tuo dialogo interiore ti aiuta a prevenire le emozioni acute, drammatiche e durature. Diventando di fatto un modo per promuovere e salvaguardare la tua salute.
Qualità delle emozioni e dialogo interiore
Possiamo distinguere tra due grandi categorie di emozioni, strettamente correlate al tuo dialogo interiore. La prima categoria ha come rappresentante la paura, l’altra l’amore. Se vivi prevalentemente emozioni che rientrano nella sfera della paura, il tuo organismo è in tensione costante. Consuma molta energia e il suo funzionamento è tutto orientato alla difesa. Emozioni come rabbia, ansia, svalutazione, competizione, disperazione e senso di separazione rientrano nella categoria della paura.
Possiamo dividere le emozioni in due grandi insieme, quello della paura e quello dell’amore
Quando una persona vive prevalentemente emozioni riconducibili all’amore, il suo organismo è rilassato. E il suo funzionamento è prevalentemente orientato a una crescita sana e rigogliosa. Nella categoria dell’amore rientrano emozioni come fiducia, serenità, gioia, gratitudine, senso di appartenenza e di unità.
Sviluppare un dialogo interiore libero da virus mentali permette di essere più vicini alla realtà del presente. Perché sarai libero da pensieri irrazionali che innescano emozioni negative eccessive e durature, vivrai uno stato di tensione solo quando la situazione lo richiede.
Cosa accade se cambi il tuo dialogo interiore
I pensieri influenzano le emozioni, che a loro volta influenzano le azioni. Queste ultime hanno una diretta conseguenza sulla qualità della tua vita e il tuo benessere.
Cambiando i tuoi pensieri, ovvero il tuo dialogo interiore, a cascata cambiano le emozioni, le azioni e il loro risultato. Ti auguro di riuscire a mettere al più presto in pratica i piccoli grandi cambiamenti che ti ho consigliato. Rendere realistico e benefico il tuo dialogo interiore migliorerà la tua quotidianità. E anche le tue relazioni interpersonali.
Ott 4, 2020 | Consigli pratici
In questo periodo di grandi incertezze su coronavirus e salute puoi fare qualcosa per stare bene indipendentemente dalla situazione sanitaria globale. Prima di tutto, affrontando con occhi diversi ansie, paure e dubbi legati a Covid-19. Poi lavorando su te stesso e sulle tue abitudini quotidiane. Ma andiamo con ordine.
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Il punto della situazione su coronavirus e salute
Sono passati più di sei mesi da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente dichiarato che l’emergenza causata da Covid-19 aveva raggiunto lo status di pandemia. Dai primi giorni incerti del lockdown, sono stati fatti passi in avanti significativi nella conoscenza del virus SARS-CoV2, della malattia che può causare (Covid-19) e delle terapie possibili.
Buona parte della comunità scientifica sta lavorando per approfondire la conoscenza di SARS-CoV2, che appartiene alla grande famiglia dei coronavirus, ed è accusato di provocare infezioni lievi, come il comune raffreddore, ma in alcuni casi anche problemi respiratori molto seri.
Oggi, rispetto alla scorsa primavera, sappiamo decisamente meglio come intervenire per curare i pazienti che presentano i sintomi più gravi. I protocolli sanitari sono migliorati e possiamo trattare i diversi problemi, respiratori e non, causati dal virus.
Oggi conosciamo meglio il Covid-19
Una ricerca vana
Nella nostra cultura, osservo spesso il sogno della terapia efficace al 100% per tutti i pazienti. Eppure, dobbiamo farcene una ragione, non esiste… Né nella cura di Covid-19, né per alcuna patologia. Prima di tutto perché siamo mortali, in secondo luogo perché non siamo solo un ammasso di cellule isolate da tutto il resto. Siamo esseri fisici ma anche emotivi, sociali, spirituali. Siamo unici e la vulnerabilità a un virus o la risposta favorevole a una terapia dipendono molto dalla risposta del singolo organismo. Un tema che mi sta particolarmente a cuore e sul quale vorrei focalizzare la tua attenzione.
La cura efficace al 100 % per tutti i pazienti non esiste
Quali strumenti ha la medicina convenzionale per la lotta contro il virus?
Le classi di farmaci attualmente utilizzate per contrastare l’azione del SARS-CoV2 e arginare la Covid-19 sono diverse ma, come per ogni virus, trattano i sintomi non la causa. Sono terapie di supporto, un aiuto spesso importante, che però non rappresenta una soluzione alla radice.
Di fronte a questa situazione, da 6 mesi siamo costretti dalle autorità a misure di contenimento, nella speranza di tamponare la diffusione del virus. In tema di coronavirus e salute, non c’è ancora alcuna certezza su cosa accadrà nel prossimo futuro. Tutta l’attenzione è rivolta al nemico virus, cosi contagioso e imprevedibile. In questo clima di incertezza, tante persone ripongono la loro speranza nella scoperta di un vaccino.
Il punto comune di quest’approccio convenzionale è il focus sull’esterno. Il nemico viene da fuori, quindi la soluzione è da ricercare all’esterno (nei comportamenti, nei farmaci, eccetera).
I rischi della fiducia nel vaccino
In base alle mie conoscenze, riporre tutte le speranze della comunità mondiale in un vaccino è terribilmente riduttivo. Primo per l’estrema mutabilità del SARS-CoV2, elemento che rende poco probabile l’efficacia vaccinale. Secondo, ammettendo di riuscire a rendere il vaccino efficace, la sua azione sarà molto specifica e probabilmente di breve durata.
Terzo, la pressione per avere al più presto un vaccino disponibile fa saltare delle tappe di solito obbligatorie nella fase di sperimentazione e validazione dei farmaci. Rendendo potenzialmente pericoloso ciò che dovrebbe aiutare. Il detto primum non nocere (per prima cosa non nuocere) è più che mai importante da ricordare.
Cosa sta succedendo oggi?
I mass media, spesso in contrasto con i dati ufficiali, ci martellano di notizie sul fatto che il numero di contagiati stia crescendo a ritmi sostenuti. Come una spada di Damocle, la minaccia di un altro lockdown aleggia sulle nostre teste. Le notizie si inseguono e sono spesso poco chiare e incomplete, causando non poca confusione. Ma è necessario cercare di leggerle con giudizio.
È di vitale importanza, per esempio, distinguere tra contagiati e ammalati. Ogni volta che leggi della registrazione di 5, 20, 100 nuovi contagiati dovresti chiederti: quanti malati? E quali sintomi hanno? Se non è precisato, l’informazione è incompleta e scientificamente non valida.
Le notizie si inseguono causando confusione, è importante imparare a leggerle con giudizio
Andare alle fonti
Consultando le fonti primarie, si scopre che la realtà è completamente diversa. I dati epidemiologici stessi vengono letti in modo diverso dagli specialisti. Chi dice la verità? Quanto gli interessi economici e politici inquinano la ricerca e la comunicazione scientifica?
I massimi esperti del settore (epidemiologi e virologi di fama mondiale) non sono ancora d’accordo su molti aspetti che riguardano l’epidemia da Covid-19. Qual è la provenienza del virus? Quali sono i suoi effetti? Quale è la sua reale gravità e incidenza? Quale sarà la sua evoluzione? È importante evitare i contagi o c’è da favorirli per creare un’immunità di gregge? Nessuno sa cosa sia meglio fare. Ogni Stato, e in Italia persino ogni Regione, mette in campo strategie e accorgimenti differenti.
I massimi esperti del settore non sono ancora d’accordo su moltissimi temi che riguardano coronavirus e salute
Tanti punti di vista
Se cerchiamo notizie anche al di fuori del sistema di informazione mainstream, abbiamo accesso a tanti punti di vista diversi. Possiamo farci un’idea e sentirci più vicini a un’opinione piuttosto che un’altra, ma non c’è una verità univoca alla quale appellarci.
Dato che i massimi esperti sono in disaccordo su cosa pensare di questo virus, a me che sono un medico ma non sono specializzata nella materia, non interessa prendere una posizione in mezzo a tutta questa incoerenza. E non credo sia utile che lo faccia neppure tu. Ma allora cosa puoi fare per salvaguardare la tua salute e la tua serenità?
Non serve prendere una posizione su coronavirus e salute: investi le tue energie per stare bene
Cosa possiamo fare per stare meglio
Mentre gli esperti sono impegnati ad analizzare la situazione coronavirus e salute, noi abbiamo il grande potere di agire per promuovere il nostro benessere.
Sapendo che ansie e paura indeboliscono le difese immunitarie, è importante sostituirle con emozioni e sentimenti differenti. Innanzitutto possiamo appoggiarci ad alcuni fatti rassicuranti e riporre la nostra fiducia nel corpo. Almeno il 50% della popolazione, quando viene a contatto con il SARS-CoV2, contagiandosi, non manifesta nessun sintomo. Questo è un dato di fatto. Alcuni studi parlano addirittura di un 80% delle persone che diventano portatrici del virus rimanendo asintomatiche o paucisintomatiche (cioè con sintomi lievi).
Almeno il 50% della popolazione, quando viene a contatto con il SARS-CoV2 non manifesta nessun sintomo
In pratica, tante persone in un certo senso accolgono il virus, adattandosi alla sua presenza. Con naturalezza, come facciamo con molti altri virus e batteri con i quali la nostra specie condivide il proprio habitat, da circa 200.000 anni.
Questione di teorie
La storia della medicina ha fatto sì che, alla fine del diciannovesimo secolo, abbiano prevalso le ipotesi di Louis Pasteur a favore di un “microbo-nemico”, da combattere. Sono state invece tralasciate e da molti dimenticate quelle di Claude Bernard e poi di Antoine Béchamp. Queste focalizzavano l’attenzione sull’importanza del “terreno”. Cioè dell’ambiente interno della persona (oggi diremmo dello stato di salute generale e del sistema immunitario), più che sull’agente esterno.
Quanto stiamo vivendo dimostra la sensatezza delle ipotesi di Bernard e Béchamp. Il pericolo non viene dall’essere portatore del virus bensì dal non sopportare la sua presenza.
Il pericolo non viene dall’essere portatore del coronavirus bensì dal non sopportare la sua presenza
Ecco qual è la mia proposta. Concentrati su quali strategie puoi mettere in campo per essere una di quelle persone che riescono ad accogliere il virus e “integrarlo” senza esserne affatto destabilizzate.
Non lotta ma integrazione
Lavorare sul tuo “terreno” è un investimento importante sul tuo futuro, che ti consentirà di affrontare al meglio moltissimi altri virus, batteri e microorganismi potenzialmente patogeni. Non parlo di ingaggiare una lotta. Anzi. Forse avrai sentito dire che alcune persone, contraendo Covid-19, vanno incontro a una reazione esagerata del sistema immunitario. Si chiama tempesta di citochine e può essere fatale. Il loro organismo reagisce lottando “troppo” e fa molti più danni del SARS-CoV2.
Oggi, molte persone sono ossessionate dal tema coronavirus e salute. Ma tra due anni potrebbe esserci un altro virus, o un batterio, in tutte le prime pagine dei giornali, online e offline.
Cambia punto di vista
Se lavori su te stesso, cioè sul tuo “terreno”, puoi essere pronto a incontrare tutti quei virus, batteri e microorganismi, potenzialmente patogeni, che non mancheranno di presentarsi nel prossimo futuro. Non si tratta di ipotesi: molti scienziati ne parlano. A causa delle variazioni climatiche e ambientali, aumenta il rischio dell’emergenza di nuovi virus e microorganismi.
Tu però puoi leggere il rapporto tra uomo e microbi sotto una luce diversa. In poche parole: ogni giorno entriamo in contatto con centinaia di migliaia di microorganismi potenzialmente patogeni, nuovi e non. Dobbiamo e possiamo trovare un’arma specifica per ognuno? No. È una missione impossibile e controcorrente rispetto alla vita e all’evoluzione stessa.
Abbandona la via della paura
Chiudersi in casa in preda della paura, rinunciando alla propria libertà di movimento e di socializzazione è una via malsana. Vorrei aiutarti a concentrare le energie sulla possibilità di essere libero e sano. Sano al 100%, senza compromessi. Questo significa avere un fisico sano, ovvio, ma anche e forse soprattutto una vita emotiva, relazionale, sociale, sessuale, mentale e spirituale sana.
Come puoi raggiungere questo ambizioso obiettivo? Concentrandoti sulla salute.
Consigli pratici per favorire il tuo benessere
Credo di averti spiegato a fondo perché è importante, anche da un punto di vista scientifico, abbracciare la via dell’integrazione. Lavorare sull’esterno e sull’interno. Non solo quando si parla di coronavirus e salute, ma in generale. Hai un potere enorme: quello di migliorare il tuo stato di salute e promuovere il tuo benessere.
Con poche semplici azioni quotidiane puoi promuovere il tuo benessere e migliorare il tuo stato di salute
Metti al primo posto alcune piccole azioni e abitudini che la frenesia della vita quotidiana ti ha probabilmente spinto a relegare all’ultimo posto tra le priorità.
- Respira profondamente ed esegui spesso esercizi di rilassamento
- Dormi per il tempo che ti serve. Un sonno rigenerante è un toccasana, spesso sottovalutato
- Fai movimento, anche camminare in un parco va bene. Hai solo 20 minuti al giorno da dedicare all’attività fisica? Usali fin da oggi
- Cerca di esporti ai raggi solari per un minimo di 15 minuti. Scegliendo un momento in cui puoi farlo senza bisogno di creme solari
- Mangia in modo sano, concentrandoti sulla qualità più che sulla quantità
- Prova a meditare. Se non ne sei capace o non l’hai mai fatto, online trovi moltissime risorse che possono aiutarti. Ti suggerisco Deepak Chopra
- Rispetta e coltiva i tuoi desideri e la tua natura. Segui più che puoi quello che ti piace e ti porta gioia. Scegli con cura le attività che fai e le persone che frequenti
- Ringrazia per tutto quanto di positivo che c’è nel tuo presente e guarda avanti verso il futuro, allenandoti a vivere pienamente.
L’importanza di un sonno riposante
Vorrei aggiungere qualche informazione importante sul sonno. Un sonno di qualità trasforma la notte in un momento cruciale. Permette all’organismo di avere tutta l’energia necessaria per riparare le cellule grazie al sistema neuro-endocrino-immunologico. Ma anche di integrare le esperienze emotive e cognitive vissute durante il giorno e di essere pronti ad accogliere la giornata successiva con le sue sfide.
Avrai sicuramente fatto l’esperienza di quanto la carenza di sonno possa condizionare ogni aspetto della tua vita personale e professionale. Se hai problemi di insonnia o ti senti sempre stanco dopo aver dormito, prova a seguire il mio video-corso online sul sonno. Troverai tanti consigli pratici per riconquistare un riposo di qualità.
Cosa accadrà nel futuro?
Tante persone sono fortemente in ansia, terrorizzate non solo dai pericoli su salute e coronavirus ma anche dalle conseguenze economiche dovute alle misure prese in reazione alla pandemia da Covid-19. Il nostro sistema economico è sicuramente destabilizzato dalla situazione internazionale. Di fronte a qualunque situazione è la nostra capacità di resilienza che fa la differenza.
Puoi allenarti a guardare allo stato delle cose come a un’opportunità piuttosto che a un dramma insormontabile. Ogni situazione nuova è l’opportunità per tirare fuori risorse interiori che non sospettavi di possedere. Puoi lamentarti perché non puoi più fare quello che hai sempre fatto o puoi scoprire e inventare nuovi modi di fare e di essere. È una tua scelta.
Ogni situazione nuova è l’opportunità per tirare fuori risorse interiori che non sospettavi di possedere
Per esempio, tante persone costrette oggi a lavorare da casa, non sprecano più ore preziose negli spostamenti. Di conseguenza hanno più tempo per se stesse. Forse potrai riscoprire vecchi hobby trascurati, goderti di più i tuoi familiari e gli amici.
Può darsi che saremo costretti a uno scenario in cui non avremo più la possibilità di consumare in abbondanza, perché avremo meno risorse economiche. Ma anche questa potrebbe essere un’opportunità, per buttare giù dal piedistallo il dio denaro e ridimensionare il nostro stile di vita. Riusciremo (forse) a sprecare meno, inquinare meno, rispettare di più l’ambiente che ci accoglie e di conseguenza vivere più a lungo.
Quanto questa situazione è un utile segnale d’allarme per spingerci a cambiare direzione e interrompere la nostra corsa cieca sulla via dell’autodistruzione?
Meno è meglio
Possedere di meno potrebbe paradossalmente farci stare meglio. Se sei costretto a tagliare delle spese superflue perché il budget a tua disposizione si sta riducendo, prova a concederti tutte quelle attività gratificanti e portatrici di benessere che puoi fare senza spendere un soldo. Respirare profondamente, ballare in modo sfrenato a casa tua, camminare in un bosco o in un parco, guardare un tramonto o ascoltare il canto degli uccelli, ridere, passare del tempo con i tuoi cari, chiacchierare con un amico.
Ringraziando per tutto quello che hai oggi e rivolgendo al tuo corpo e al futuro uno sguardo fiducioso, coronavirus e salute possono sicuramente coesistere.