Se ti stai chiedendo come uscire da uno stato di depressione e ansia per prima cosa sappi che non sei solo. Il 2020 ha fatto crescere enormemente la diffusione di questi disturbi. La depressione post quarantena e le ansie causate dall’epidemia di coronavirus sono un dato di fatto. Ma la nostra società è già da alcuni decenni terreno fertile per depressione e ansia.
Il 2020 ha fatto crescere enormemente la diffusione di depressione e ansia
SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO
Stiamo davvero tutti bene?
Nel mondo in cui viviamo, siamo in tanti a poter contare su uno stipendio, un tetto sopra la testa, buon cibo in tavola e cure sanitarie garantite. I nostri bisogni di base sono perciò ampiamente soddisfatti. Possiamo mantenere un legame con tutti i territori e le altre culture del pianeta, sia attraverso Internet sia grazie ai viaggi, che ci consentono di esplorare luoghi molto diversi da quello dove abitualmente viviamo.
I nostri bisogni di base sono tutti ampiamente soddisfatti
Non ci mancano le opportunità di svago e abbiamo a disposizione tanti strumenti per semplificare le incombenze quotidiane. Leggendo queste righe viene da pensare che dovremmo esserne tutti soddisfatti, che tutto va bene. Perché allora c’è un tasso così alto di disturbi da depressione e ansia?
Il divario tra avere quello che serve e sentirsi bene
Nella nostra società è sempre più manifesto un malessere globale, che si concretizza appunto in stati di depressione e ansia. Cresce il consumo di droga e alcol ma anche quello di antidepressivi e ansiolitici.
Nel report 2018 dell’Istat, dunque ben prima dell’insorgenza del nuovo coronavirus, si legge che in Italia si contavano già almeno tre milioni di persone affette da depressione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che la depressione è tra le prime cause di disabilità a livello mondiale. E i suoi costi sociali sono alti. Nel nostro Paese si parla dell’equivalente di quattro miliardi in ore lavorative perse (ricerca dell’Università Tor Vergata di Roma presentata nel 2019 in occasione della Giornata mondiale della salute mentale). Perché chi è depresso non ha la forza di fare il proprio lavoro.
La depressione è tra le prime cause di disabilità a livello mondiale
A marzo 2019, rispondendo a un sondaggio organizzato dall’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, il 79% dei partecipanti italiani ha ammesso di aver avuto, nell’ultimo mese, manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia.
Quanto questo risultato è la conseguenza di una vita frenetica da zombi? Ce ne stiamo rattrappiti dietro uno schermo, chiusi in una vita virtuale che permette di scappare da quella reale, purtroppo spesso insipida e priva di senso. Come mai nonostante il comfort che ci circonda, la miriade di opportunità a portata di mano, tutti gli stimoli e le cose da fare, tante persone si sentono vuote dentro?
Uno stampo troppo stretto per la natura umana
Gran parte delle persone vive una routine fatta delle stesse abitudini e pensieri ricorrenti, trasmessi dall’educazione familiare, scolastica e sociale. Molte si sono adeguate, uniformate a uno standard considerato l’unico lecito e ammissibile. Di conseguenza cercano di sopravvivere in uno stampo troppo stretto per la natura umana. Creato sulla base di ciò che si fa o non si fa, cosa è bene e cos’è male. Chiedendosi continuamente se un certo comportamento sia autorizzato, degno o indegno.
Molte persone vivono chiedendosi continuamente cosa è lecito fare oppure no
Chi vive male questa condizione (e si tratta di moltissime persone) sviluppa depressione e ansia. Se senti di non sapere più chi sei veramente e cosa vuoi nel profondo di te stesso, questa situazione ti riguarda da vicino. Forse stai anche prendendo antidepressivi e ansiolitici su consiglio di un medico oppure “ti consoli” facendo shopping compulsivo, mangiando troppo, bevendo tanti alcolici per non pensare.
Se senti di non sapere più chi sei veramente è ora di agire
Riprendi in mano i tuoi desideri
Sei sicuro che i tuoi desideri attuali ti appartengano veramente? O forse sono il riflesso di pressioni che hai ricevuto e di aspettative altrui? Spesso diamo priorità, in modo inconscio, alle aspettative dei nostri genitori, della società, dei nostri cari. Credi di essere ancora capace di dare ascolto ai desideri che nascono dentro di te? E se riesci a farlo ti concedi di prestare loro attenzione? Oppure cerchi di ignorare quella voce interiore?
Credi di essere ancora capace di dare ascolto ai desideri che nascono dentro di te?
Forse non riesci più a lasciar parlare quella piccola voce, umile ma vitale, sempre presente e sempre aggiornata su quello che sei veramente oggi, al di fuori da ogni opinione o moralismo. Pochissimi individui sanno percepire quanto dice questa voce e dare seguito ai propri desideri.
Meglio soddisfatti che economicamente agiati
Ti sei mai domandato, nel momento in cui hai scelto il tuo orientamento professionale, cosa avresti fatto volentieri anche per tutta la vita, persino senza essere pagato?
Anzi, ti faccio la domanda oggi: Cosa ti piace talmente tanto che lo faresti anche senza essere pagato?
Si tratta di una domanda fondamentale. La cui risposta diventa una guida per la ricerca di una professione appagante e per una vita più serena, lontana da depressione e ansia. Ovviamente, poiché viviamo in una società in cui il denaro è un mezzo molto utile, è normale cercare un impiego che sia anche conveniente a livello economico.
Nessuno stipendio sarà abbastanza alto da evitarti la frustrazione di fare quello che non ami
Pur rimanendo coerenti con le esigenze dettate dalla realtà in cui viviamo, consiglio sempre di non sacrificare il proprio entusiasmo solamente per uno stipendio medio-alto. Non sarà mai abbastanza ricco da compensare la frustrazione, la fatica e il senso di vuoto dati dal passare almeno un terzo della giornata e della propria vita (di solito di più) impegnati in un’attività che non dà alcuna soddisfazione.
Il tempo è prezioso
C’è poi un’aggravante: il tempo dedicato a un lavoro non amato rischia di risucchiare tutta l’energia e l’entusiasmo disponibili. Riducendo ogni possibilità di sfruttare il resto della giornata per nutrire la propria essenza e il proprio benessere grazie ad attività adatte. Quando un sistema non funziona più da tempo, tutti si adeguano cercando di sopravvivere ma si rischia di arrivare a un eccesso che pone di fronte a una scelta obbligata.
Ti è mai capitato, nel silenzio del tuo cuore, di sperare in un un cambiamento esterno che ti desse la forza di uscire da quello stampo troppo stretto che ti provoca depressione e ansia?
Crisi come opportunità di cambiamento
Le crisi sono grandi opportunità di cambiamento. Durante i miei corsi e i miei laboratori ho incontrato molte persone che sono riuscite a sfruttare positivamente situazioni di crisi. Alcuni erano incastrati in un lavoro poco soddisfacente, ma essendo ben pagati non osavano mettere in discussione la propria sicurezza economica. Quand’ecco che una riduzione del lavoro o un licenziamento hanno offerto loro una via di fuga. Costretti dagli eventi si sono sentiti giustificati a dare spazio al cambiamento sognato da tempo.
Magari non hai il coraggio di mettere al primo posto il tuo benessere e la tua realizzazione. Non riesci ad ascoltare la tua voce interiore e speri che un evento esterno ti liberi dal giogo di uno stampo che ti sta troppo stretto. Forse ti è capitato di scappare dalle scelte, coraggiose e persino drastiche, che avresti potuto fare per vivere in modo più coerente con te stesso e la tua vera natura.
Dal momento che la Vita che scorre dentro di noi è più forte del nostro mondo mentale, potrebbero facilmente accadere degli eventi adatti a svegliarti dal tuo torpore. Una malattia, un licenziamento, la fine di una relazione importante, una pandemia.
L’alternativa alla crisi
Vorresti ricominciare tutto da capo. Avere di fronte una tela bianca e tutti i colori della tavolozza a tua disposizione. Ti propongo di non aspettare la crisi. La crisi risolutiva che destabilizza lo status quo, permettendoti di rivoluzionare la tua vita porta con se anche molto dolore. Hai un’alternativa che ti consiglio di cogliere al volo per recuperare salute e dire addio a depressione e ansia.
Puoi abbracciare il cambiamento senza aspettare una crisi
La buona notizia è che puoi scegliere di uscire dallo stampo prima di arrivare al soffocamento che provoca depressione e ansia o di incappare in una crisi. Puoi riconnetterti a quello che sei veramente. Se lavori per conoscere te stesso, diventa possibile operare il cambiamento che renderà la tua vita più soddisfacente, a tua misura.
Un cambiamento dunque è necessario. Ma di quale cambiamento sto parlando? Tornare a essere chi sei veramente.
Scegli di stare bene
La mia proposta è di fare attivamente quella scelta che può portarti verso il benessere. La scelta di un cambiamento di strategia che prima di tutto rivoluziona il pensiero e poi il modo di agire. Per aiutarti ho ideato una serie di incontri online che possono aiutarti ad abbracciare il cambiamento. La serie di incontri si chiama Un Mondo di Benessere. Gli incontri sono a tema e incentrati sulla crescita personale. Ne tengo circa uno al mese.
Rivoluziona il tuo pensiero e cambierà il tuo modo di agire
Ti capita di pensare di essere sbagliato e inadeguato? Innanzitutto comincia a parlare con te stesso in modo benefico. Poi prova a ragionare su questa ipotesi e a farla tua. Il mondo ha bisogno di te così come sei. La tua diversità, il tuo essere speciale, sono una ricchezza preziosa, non solo per te ma per l’Universo intero.
Il primo passo verso il cambiamento
Accettando la scelta di cambiare puoi iniziare l’esperimento che ti porterà più vicino al benessere e lontano da depressione e ansia.
Il primo passo è porti tutte quelle domande che non hai mai davvero fatto a te stesso. Se pensi di fare fatica a ragionare in questa direzione, prova a scrivere su un foglio domande e risposte di getto, senza giudicare quello che ne verrà fuori.
Parti da queste.
- Chi sono?
- Quali sono i miei talenti?
- Quale attività mi dà più gioia?
- Cosa farei se avessi una bacchetta magica?
- In quale realtà ho voglia di vivere?
- Quale contributo voglio e posso dare per crearla?
- Qual è la migliore espressione di me?
Dopodiché fai anche una lista dei tuoi desideri. Scrivili in modo istintivo. Successivamente elimina tutti quelli che, rileggendo, giudicherai superflui o non corrispondenti al tuo vero io. Cancella cioè quei desideri che vengono dai bisogni del partner o dai sogni dei tuoi genitori oppure dalle aspettative della società.
Cancella quei desideri che vengono dai bisogni del partner o dai sogni dei tuoi genitori oppure dalle aspettative della società
Quando sarai riuscito a connetterti con il tuo io tramite questi esercizi, la vita scorrerà davvero dentro di te. Il cambiamento verrà passo dopo passo, nel momento in cui sceglierai di dare ascolto a quello che sei veramente. A quel punto diventerà naturale vivere con sempre maggiore gioia, serenità e salute.
Pensi che la tua voce interiore sia rimasta troppo tempo inascoltata e vuoi intraprendere un percorso per riconnetterti con il tuo vero io? Cerca tra i miei laboratori gli incontri dedicati alla scoperta di sé.