Un aiuto per dimagrire più facilmente, definisci così i tuoi obiettivi

Un aiuto per dimagrire più facilmente, definisci così i tuoi obiettivi

Sei in cerca di un aiuto per dimagrire più facilmente? Innanzitutto sono importanti gli obiettivi che ti dai quando vuoi dimagrire, tanto quanto il metodo che sceglierai di seguire. In questo articolo voglio darti gli strumenti per definire degli obiettivi adatti a te, che costituiscono concretamente un aiuto per dimagrire più facilmente, senza stress, cioè in serenità.

Impara come darti degli obiettivi che aiutano a dimagrire più facilmente

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Se conosci il mio blog o hai seguito uno dei miei laboratori, sai già che quando si parla di sovrappeso propongo un metodo di dimagrimento che non prevede diete. Come racconto nel libro Conquista per sempre il tuo peso forma, se hai dei chili in più di cui non riesci a liberarti significa che dentro di te è in atto un conflitto: una parte vuole dimagrire mentre l’altra vuole restare in sovrappeso. Ecco perché da anni sono impegnata ad aiutare le persone a individuare le ragioni inconsce, psicologiche e biologiche, che spingono a opporsi al dimagrimento. Attenzione, si tratta di ragioni personali, che possono essere anche molto diverse da persona a persona.

Qualunque metodo per raggiungere il peso forma tu scelga di seguire, in ogni caso, che preveda una dieta oppure no, va sostenuto da obiettivi chiari e ben definiti. Cosa che vale per qualunque altro traguardo nella vita.

Perché dico questo? La ragione principale per cui le persone non ottengono ciò che vogliono, è una sola: non sanno davvero quello che desiderano. Se ci pensi scoprirai che capita spesso anche a te. Scommetto che sai molto bene quello che non vuoi, mentre forse hai le idee confuse riguardo a quello che vuoi. Cosa che nel caso specifico del sovrappeso, ti impedisce di trovare aiuto per dimagrire più facilmente.

Il mio metodo di dimagrimento non prevede diete

La metafora del navigatore

Facciamo un paragone in cui tutti possono facilmente immedesimarsi. Immagina di essere al volante di una macchina veloce e comoda che può portarti ovunque. L’auto ha un motore potente, il serbatoio è pieno e il GPS funziona benissimo. Non resta che inserire la destinazione. Stai per digitare qualcosa, ma ti viene in mente solo il fatto che non vuoi andare a Roma… Senza una direzione precisa, purtroppo, non puoi muoverti neppure di un millimetro. Il GPS non conosce la negazione. E, forse questo ti sorprenderà: neppure il tuo inconscio conosce la negazione.

Quando dici a te stesso semplicemente non voglio più essere in sovrappeso, il tuo cervello si concentrerà sui chili di troppo. Poiché l’inconscio non conosce la negazione lavorerà per mantenere i chili di troppo, su cui hai concentrato la sua attenzione, anziché per lasciarli andare. È come se stessi dicendo al navigatore di andare a Roma anche se è l’unico posto che non vuoi proprio raggiungere.

L’inconscio non conosce la negazione, ecco perché è importante cambiare modo di darsi degli obiettivi

Superare la negazione

Fermati e prenditi il tempo per riflettere. Cosa desideri davvero quando parliamo di peso corporeo? Prendi un foglio e scrivi nero su bianco il tuo desiderio. Mi raccomando, ogni frase deve essere espressa in modo positivo. Se ci sono cose che non vuoi, non pensarle e non nominarle nemmeno. Altrimenti ti allontanerai dai tuoi obiettivi anziché avvicinarti. Concentrati sull’alternativa che è di tuo interesse.

Come ho sottolineato attraverso la metafora del navigatore, devi essere il più preciso possibile per trovare in te stesso un aiuto per dimagrire più facilmente. Quando vuoi raggiungere una destinazione, di solito, sei abituato a inserire non solo la città ma anche la via e il numero civico: ti invito a fare altrettanto.

Se ci sono cose che non vuoi, non pensarle e non nominarle nemmeno

Esempi concreti

Per permetterti di trovare aiuto per dimagrire più facilmente vorrei analizzare con te alcuni dei desideri che, spesso, i miei pazienti esprimono quando vogliono raggiungere il loro peso forma.

La frase che mi sento dire più spesso è: voglio perdere tot chili. Ma come ho sottolineato in più occasioni sulle pagine di questo blog, perdere è un verbo che ha una accezione negativa. Quando perdi qualcosa di solito non sei felice, ma piuttosto triste o arrabbiato. Perdiamo un’occasione, le chiavi di casa, il telefono o peggio ancora una persona cara.

La parola perdere richiama al nostro inconscio un senso di vuoto, fa pensare che c’è qualcosa che ci manca e che vorremmo ritrovare. Ecco allora che i chili di troppo, se pensi al fatto che li vuoi perdere, ti si attaccheranno addosso con ancora più forza! Questa è una delle ragioni per cui molti, dopo una dieta, si ritrovano a lottare con l’effetto yo-yo e recuperano tutti i chili persi e anche di più.

Hai un mondo di alternative a disposizione

Piuttosto che voglio perdere peso prova a pensare voglio sbarazzarmi dei chili di troppo. Nessuno sente la mancanza di ciò di cui si vuole sbarazzare. Dovresti però anche scendere nel dettaglio, quindi potresti pensare, ad esempio, voglio sbarazzarmi di 10 chili. Ma puoi anche concentrarti su qualcosa che ti dia un’idea di maggiore leggerezza, ad esempio voglio liberarmi di 5 chili. Sei alla ricerca di un obiettivo più neutrale? Puoi optare per voglio dimagrire 7 chili o ancora voglio pesare 52 chili, voglio portare la taglia 42 e così via.

Desiderare di essere magri o snelli non è sufficiente, perché quello che significa magro per me può essere diverso da quello che significa magro per te. Non solo. Nell’ottica di imparare a chiedere e ricevere aiuto, è fondamentale, quando si fa una richiesta a se stessi e all’Universo, essere chiari.

Desiderare di essere magri non basta, è importante imparare a chiedere e ricevere aiuto

Desideri dettagliati

Il risultato che vuoi ottenere rientra tra quelli che sono misurabili. Quando ti sarai sbarazzato dei dieci chili di troppo (ad esempio) entrerai nel vecchio paio di pantaloni che ti piace tanto e che ora non ti sta più. Tutti vedranno che sei più snello. Se è questo l’obiettivo, devi chiederlo con esattezza. Persino voglio dimagrire di 10 chili potrebbe essere una formulazione poco precisa.

Immagina di esprimere il tuo desiderio a un genio della lampada. Se non sei preciso, quei dieci chili potresti perderli a causa di una malattia che ti toglie l’appetito, oppure potresti vederli sparire solo da alcune parti del tuo corpo, mentre il tuo obiettivo è quello di dimagrire in modo armonioso. O ancora potresti “perderli” in 10 anni (un tempo troppo lungo) o in 10 giorni (un tempo troppo breve, temo, per essere una mossa sana).

Esprimi il tuo desiderio specificando in quanto tempo vorresti sbarazzarti dei chili che non vuoi. Oppure definisci in quanto tempo vorresti raggiungere la taglia ideale per te. Ma meglio aggiungere che vuoi farlo in modo sereno, armonioso e in piena salute. Questo è uno dei “segreti” per trovare aiuto per dimagrire più facilmente.

Un’ultima cosa. È importante avere dei desideri, ma non aspettare di realizzarli per essere felice. Tante persone rimandano la loro felicità al futuro. Pensano che saranno felici una volta cresciuti, fidanzati, laureati, quando saranno genitori, nonni, una volta raggiunta la pensione e così via. Personalmente ti invito caldamente a fare diversamente.

Non aspettare le condizioni ideali per essere felice. Inizia subito ad agire e farti del bene. Parti da quello che sei oggi. È più che abbastanza. Puoi decisamente essere felice prima di aver raggiunto il tuo peso forma.

Energia vitale: evita di abbassarla per mantenerti in salute

Energia vitale: evita di abbassarla per mantenerti in salute

L’energia vitale è indispensabile per mantenerti in salute e promuovere il tuo benessere. Anzi, è talmente importante che riuscire a non abbassarla può aiutarti concretamente a prevenire le malattie, comprese quelle considerate più gravi.

Se hai letto altri contenuti di questo blog e in particolare l’articolo Vitalità: 7 consigli per aumentare il tuo livello di energia, hai già familiarizzato con il mio approccio alla malattia e sai che la tua energia vitale, per mantenere salute e benessere, deve essere di buona qualità e nelle giuste quantità.

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Quanta energia hai a tua disposizione? E perché? Dipende dal livello di stress che vivi abitualmente. Lo stress, di per sé, non è nocivo, ma se il tuo corpo e la tua mente devono continuamente far fronte a una soglia di stress elevata, in uno stato di perenne allarme, il livello di energia basale ne risente consumandosi senza una buona ragione.

Oltre allo stress ci sono una serie di fattori che influenzano negativamente il livello di energia vitale. Scopri su quali comportamenti e sensazioni puoi lavorare per lasciare intatta la tua vitalità. Prova a seguire i consigli di questo articolo fin da oggi, imparerai a conoscerti meglio e potrai incanalare la tua energia vitale in modo utile e costruttivo.

Esistono una serie di fattori che consumano inutilmente la tua energia vitale

1-Comprendi e trasforma le tue paure

Secondo la medicina cinese, la Paura consuma l’energia vitale di tutti noi, se le lasciamo il potere di farlo.

Ecco perché ti propongo di iniziare fin da subito a lavorare sulle tue paure, guardandole da una prospettiva nuova.

La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili: ti informa di un pericolo. Se il pericolo è reale, sei biologicamente programmato per agire, affrontandolo oppure scappando da esso. Dipende da quale reazione tra le due è più sensata, cioè ha maggiori probabilità di successo. È la paura che blocca il bambino mascherato da Superman sul punto di saltare dal quarto piano!

La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili

Ovviamente, la paura che permette di avere coscienza del pericolo non va mai ostacolata, anzi, andrebbe ringraziata perché è preziosa per la vita.

Ma tutte le volte in cui hai paura di un pericolo futuro, che potrebbe o non potrebbe manifestarsi, la tua biologia non può intervenire. Potrai agire solo nel momento in cui il pericolo temuto si concretizzerà, se mai accadrà.

Nel frattempo vivi uno stato di stress inutile e nocivo, perché non puoi compiere nessuna azione per uscirne. La paura rivolta al futuro è di fatto una forma di ansia, che ti blocca anziché aiutarti ad agire.

La paura di un fatto futuro che potrebbe o meno verificarsi è una forma di ansia

Dietro ogni paura c’è un desiderio

Contrariamente a quello che potresti pensare, nel momento in cui scegli di combattere contro una malattia, lo stress o le tue paure, anziché sconfiggere e sminuire i tuoi problemi, li amplifichi. Perché quando rivolgi attenzione e investi energie in una lotta contro qualcosa, l’unico risultato che ottieni è quello di dare maggiore forza a quel qualcosa. E nel frattempo la tua vitalità decresce. Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Salute e malattia, mai combattere contro il tuo corpo.

Cosa puoi fare invece? Ti propongo un atteggiamento più costruttivo. Poiché dietro ogni paura c’è un desiderio, analizza le tue paure una ad una e cerca di scoprire quali desideri nascondono. Poi scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli.

Scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli

In questo modo sposterai la tua attenzione dalla paura per reindirizzarla verso la realizzazione dei tuoi desideri più profondi. Agire per raggiungere ciò che desideri non solo non diminuirà la tua energia vitale ma al contrario contribuirà ad accrescerla. Perché sarai spinto dalla gioia della realizzazione e della soddisfazione personale.

2-Evita le cure tossiche

Imbottirsi di medicinali non è la migliore scelta, neppure quando si sta vivendo una malattia considerata grave dalla medicina convenzionale. Se puoi, evita al massimo cure farmacologiche tossiche. Mi riferisco a tanti farmaci di sintesi, che hanno inevitabilmente diversi effetti collaterali. A volte bisogna usarli, ma hanno un impatto sulla salute generale del tuo corpo: richiedono grandi sforzi per gestirli e rischiano di abbassare in modo significativo la tua vitalità.

Quando sei costretto ad assumere farmaci che impattano negativamente sull’energia vitale, in caso di chemioterapia per esempio, ti consiglio caldamente di mettere in campo delle azioni per compensarne la tossicità. Metti in pratica tutti i metodi che contribuiscono a innalzare la vitalità e aiuta il tuo corpo assumendo prodotti naturali e/o seguendo alcune terapie proprie delle medicine energetiche (come quella cinese). Rivolgiti a un naturopata competente, che sarà senz’altro in grado di aiutarti.

Tra le tecniche molto utili ci sono il drenaggio del fegato e più in generale dell’apparato digerente: tutto ciò che detossifica contribuisce a sostenere il livello di vitalità proprio del corpo.

Le pratiche detox contribuiscono ad aumentare o mantenere la tua energia vitale

Da alcuni anni, anche negli ospedali si usa l’agopuntura, allo scopo di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e la radioterapia, per esempio.

3-Sostituisci all’attaccamento l’accettazione

Quando, di fronte a una situazione avversa, ti arrabbi e ti disperi, stai vivendo un episodio di attaccamento. Ti capita di provare emozioni negative intense e durature legate a qualcosa che è andato storto? Alcune persone continuano a rimanere talmente legate ai traumi subiti, come la morte di una persona cara, una separazione, o un incidente, da continuare a provare le stesse emozioni negative per tutta la vita. E le sensazioni di rabbia, frustrazione e sconforto rimangono intense anche a distanza di anni.

Capita anche a te? L’attaccamento è l’opposto dell’accettazione.

Cosa intendo con accettazione? Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa. Non significa che ti fa piacere o che va bene per te. Ma solo che sei pronto ad accogliere la situazione così com’è.

Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa

Se ti arrabbi e ti disperi, è perché vorresti cambiare l’evento avverso. Ma ci sono cose che non possiamo cambiare. Investire energie in questa direzione non fa altro che abbassare il tuo livello di vitalità. Con il rischio di farti ammalare.

Continuare a pensare che una situazione sarebbe dovuta andare diversamente da come è andata, è un pensiero ricorsivo molto nocivo. Si tratta di un atteggiamento che può riguardare diverse sfere della tua vita. Magari rimpiangi di esserti comportato in un certo modo, oppure fai fatica ad accettare i comportamenti o le caratteristiche di una persona cara, o ancora ce l’hai con te stesso per scelte prese dieci anni fa, eccetera.

Anche tu credi nelle favole?

Tutti noi, nel corso della nostra vita, andiamo incontro a eventi che viviamo con piacere e situazioni che subiamo con dolore.

Ascoltando e osservando le persone di cultura occidentale (me inclusa), mi sono fatta l’idea che in tanti soffriamo per la convinzione, conscia o inconscia, che la vita debba andare per tutti nella stessa, meravigliosa maniera. Si nasce in una famiglia amorevole con un padre e una madre che si adorano e che ci hanno desiderati, si cresce nell’affetto, rispettati dai nostri cari. Da adulti si realizzano i propri sogni che hanno a che fare con l’amore, il lavoro, la famiglia e così via. Infine un giorno, verso i cento anni, dopo una vita piena e appagante, si muore nel proprio letto, in totale pace e benessere.

Sarei curiosa di sapere, se esistessero dati di questo genere, quante persone hanno davvero una vita così. Prova a rifletterci. A causa di questo scenario di riferimento ideale, che contempla un totale benessere e che uomini e donne occidentali hanno interiorizzato da decenni, ci scopriamo offesi quando capiamo che la realtà viaggia su altri binari. Ci sentiamo vittime di un’autorità che non ci ama e che può essere Dio o il Destino, a seconda delle nostre convinzioni. Le nostre credenze culturali, spirituali e religiose possono enfatizzare il pathos che ci fa arrabbiare “contro la vita”.

Accettare gli eventi cosi come sono fa risparmiare tanta energia. Questa energia sarà allora disponibile per agire e stare bene nonostante l’evento indesiderato sia accaduto.

L’idea che la vita debba essere piena di gioia e priva di ostacoli è una favola interiorizzata

4-Accetta il dolore ed evita la sofferenza

Personalmente, ho combattuto a lungo il dolore. Il mio e soprattutto quello degli altri. Ho provato rabbia, frustrazione e un profondo senso di impotenza di fronte al dolore che ho incontrato. Quando finalmente ho capito che il dolore fa parte della vita, il mio approccio è cambiato radicalmente. Accettare il dolore non vuol dire essere masochisti.

Provare dolore ci dà un’informazione importantissima: ci dice di spostare la mano dal fuoco. Significa che è necessario attuare un cambiamento. Saperlo e agire di conseguenza ci permetterà di recuperare salute e benessere.

Il dolore è vitale. Esistono persone affette da insensibilità congenita al dolore. Pensa a cosa significa: rischiano di ferirsi gravemente ogni giorno, nelle situazioni più banali, senza accorgersene. Prive da questo sistema di allarme, sopravvivono pochi anni.

Quando cadi, il dolore attira la tua attenzione sulla zona che ha subito il trauma. Questo ti permette, ad esempio, di riposare o di curarti nel modo più opportuno. Col tempo il dolore diminuisce fino a sparire. Quando invece rifiuti il dolore, la sofferenza nasce, si amplifica e persiste.

Facciamo un esempio. Sei in ritardo per un appuntamento importante, stai correndo ma inciampi su una irregolarità del marciapiede. La tua reazione potrebbe assomigliare a questa… “Ecco: sempre la stessa sfortuna! Ora mi sono sporcato e mi sono fatto male, il mio appuntamento è rovinato e così la mia vita! Maledetto il Comune che non ripara le buche sui marciapiedi!”.

Il dolore per la botta l’indomani sarà già passato, ma la rabbia nata dall’intoppo e dal pensiero che la tua vita è rovinata a causa di un appuntamento perso potrebbe durare tutta la vita. Non si può evitare il dolore. Hai invece un grande potere per sottrarti alla sofferenza.

Prova questo esercizio…

L’attaccamento al benessere e la mancata accettazione del dolore, in modo del tutto controproducente, ti espongono a un grosso rischio di sofferenza intensa e duratura. Arrabbiarti con gli eventi avversi ti fa stare male, combattere il dolore lo rafforza.

Sperimenta concretamente un’altra direzione. Da oggi in poi, ogni mattina, fai una decina di respiri consapevoli per centrarti e favorire uno stato di rilassamento. Poi esprimi lentamente ad alta voce questa frase: “Oggi, mi impegno ad accogliere ogni evento con il consenso del mio cuore”. Bastano due minuti per fare questo esercizio. Due minuti che possono migliorare significativamente la tua energia vitale.

5- Riconosci il tuo valore

La svalutazione intralcia lo slancio vitale. La svalutazione di sé, delle proprie azioni e dei propri talenti crea delle correnti contrarie, delle perturbazioni che ostacolano il fluire della vita. Svalutarsi ci spinge spesso a cercare di essere diversi da quello che siamo. Una missione impossibile che fa consumare tanta energia, oltre a farci stare un passo indietro rispetto all’espressione del proprio potenziale. Come un melo che cercasse per una vita di fabbricare delle ciliegie. Spenderebbe tanta energia senza nessun risultato soddisfacente (in tema di ciliegie). In questo modo si intralcia l’energia vitale, che viene deviata per una missione impossibile, e l’albero ottiene pessimi risultati anche in tema di fiori, foglie e mele. La svalutazione mette la persona in uno stato sotto tono che fa stagnare l’energia vitale oppure in uno stato di fatica perpetua che consuma man mano le scorte di vitalità.

La nostra unicità e varietà sono un valore incredibile per il mondo. La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi. Riconoscendo il tuo valore ed esprimendo il tuo potenziale accederai liberamente all’energia vitale a te necessaria. Entrerai anche in un circolo virtuoso, nel quale più sei te stesso e fai quello che ami fare, più sarai colmo di energia vitale che ti permetterà di esprimere ancora meglio te stesso.

La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi

Questione di allenamento

Allenati per evitare di creare sofferenza attraverso piccole azioni quotidiane. Come? Inizia impegnandoti a conoscere te stesso e il tuo valore unico. Poi, man mano, impara a rispettarti e accettare la vita cosi com’è. Renderai la tua esistenza più leggera e contribuirai a mantenere elevata la tua energia vitale.

Sonno ristoratore: il segreto della fase REM

Sonno ristoratore: il segreto della fase REM

Un sonno ristoratore ti aiuta a vivere meglio in molti sensi. Non serve solo a riposarsi per svegliarsi ogni mattina pieni di vigore fisico e di buon umore. È fondamentale per costruire un futuro migliore, letteralmente, notte dopo notte.

La fase REM, quella che comunemente consideriamo la più profonda, durante la quale i sogni prendono forma, racchiude un potenziale incredibile che ha conseguenze importanti sulla tua vita, a breve e a lungo termine.

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Hai mai sentito il detto la notte porta consiglio? Molto probabilmente sì ma scommetto che non sai che questo modo di dire ha un fondamento scientifico.

La notte porta consiglio non è solo un modo di dire

Il sonno ristoratore può restaurare, o meglio dare vita, a un futuro più roseo e luminoso, pieno di salute e benessere. Ma facciamo un passo indietro.

Il sonno ristoratore ha il potere di plasmare un futuro migliore

Sonno ristoratore: oggi ne abbiamo ancora più bisogno

In questo momento storico, in cui il presente è pieno d’incoerenza e il futuro è così incerto, molti si sentiranno impotenti e smarriti. Non solo a causa dell’epidemia di Covid-19 ancora in corso, ma anche per la sua gestione e perché economia e società stanno vivendo una crisi profonda a livello mondiale.

Una situazione che, pur essendo esplosa con forza col nuovo coronavirus, ha radici ramificate che hanno iniziato a crescere ben prima di quest’anno, ormai giunto al termine.

In questo periodo funestato da incertezze e paure puoi agire in prima persona per promuovere un futuro migliore

Ecco perché ci tengo particolarmente a darti delle informazioni preziose per conoscere te stesso e scoprire (o riscoprire) un potenziale immenso e innato che è già tuo. Questo potenziale, che tutti noi abbiamo, può permetterti di creare un futuro vitale e luminoso per te, i tuoi cari, la collettività intera. La chiave sta proprio nel sonno ristoratore e nella notte che porta consiglio.

La fase REM racchiude un immenso potenziale che tutti noi abbiamo, dobbiamo solo aiutarlo ad agire

La notte porta consiglio

Ho scoperto che il detto la notte porta consiglio ha un fondamento scientifico quando, più di 10 anni fa, ho trascorso dodici giorni con Jean Pierre Garnier Malet studiando alcuni concetti di fisica classica e fisica quantistica. E approfondendo il principio di indeterminazione di Heisenberg, la relatività e la dilatazione dei tempi, equazioni, teorema di Pitagora, filosofia greca e metafisica. Ma forse ora ti ho spaventato!

Sono materie e argomenti molto complessi, che richiedono anni di studio per essere compresi a fondo. Non ti chiedo quindi di riaprire il libro di fisica delle superiori per cercare in minima parte di raccapezzarti su quanto sto per dirti.

Il mio intento è un altro. Voglio condividere con te l’essenza di questi fondamenti, non tutta la teoria che c’è alla loro base. Ecco perché non ti propinerò nessuna formula ma parleremo di sonno ristoratore, notte che porta consiglio e fase REM. In modo concreto, così che tu possa applicare subito alcuni consigli pratici.

Le basi scientifiche del segreto racchiuso nella fase REM sono molto complesse. Se vuoi capirle a fondo puoi approfondire studiando la fisica quantistica

Hai voglia di studiare le basi scientifiche delle teorie di J.P. Garnier Malet? Ti consiglio di farlo direttamente con lui, sui suoi libri. Iniziando ad esempio da Cambia il tuo futuro attraverso le aperture temporali. Quando la scienza scopre una verità dimenticata: il nostro doppio. Puoi anche iniziare, per farti un’idea, dai video che si trovano su Youtube.

 Il tuo inconscio lavora tutte le notti

Partiamo da una buona notizia: una parte di te lavora ogni notte per crearti un futuro che sia il migliore possibile. Lo fa senza che tu ne sia consapevole, è un processo inconscio. Questa parte di te che lavora sul futuro è molto evoluta e potente, perché applica le Leggi della fisica quantistica ed è in contatto con l’intero Universo. Sa viaggiare nello spazio e nel tempo ed è molto equilibrata e luminosa. Si tratta della parte di te che J.P Garnier Malet chiama il Doppio.

Una parte di te, chiamata il Doppio, lavora ogni notte, durante la fase REM, per creare un futuro migliore

 Pensiero e futuro potenziale

Prima di addentrarmi nelle spiegazioni voglio fornirti alcune informazioni di base che possono farti da guida lungo questo percorso, che unisce il sonno ristoratore a un futuro di salute e benessere. Anche perché, forse, stai esplorando questo mondo per la prima volta. In parte te ne ho già parlato, ad esempio quando abbiamo ragionato sul potere del dialogo interiore. Ogni pensiero crea un futuro potenziale.

 Se ogni pensiero crea un futuro potenziale quello che pensi ha il potere di cambiare la tua vita

Ognuno di noi ha un solo passato e un solo presente: sono definiti e unici. Il futuro invece è indefinito. Aspettando che un futuro diventi il nostro presente, esistono tanti futuri potenziali che si realizzeranno o meno. Si tratta di un concetto intuitivo, sul quale però, molto spesso, non ci soffermiamo a ragionare.

Forse ti capita frequentemente di pensare che sei impotente, che il percorso è già tracciato? Riesci mai a concentrarti sul fatto opposto, ovvero che il futuro si dirama in molteplici direzioni e puoi plasmarlo perché ti sia amico?

Mentre passato e presente sono unici, di futuri potenziali ne esistono molti

Pensi quindi sarai

I diversi futuri potenziali prendono vita attraverso i tuoi pensieri. Se formuli un pensiero di guarigione, di successo, di libertà o di pace crei un futuro potenziale di guarigione, successo, libertà, pace.

Quando invece formuli un pensiero di morte, fallimento, malattia, dramma, peggioramento dello stato di salute o di quello sociale, crei un futuro potenziale che di conseguenza porterà a morte, fallimento, malattia, eccetera.

Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro possibile in cui ti preoccuperai ancora di più. Potenzialmente succederà il peggio. Se invece ti entusiasmi, nutrendo la speranza in una vita migliore ricca di sorprese e felicità, darai vita a un futuro potenziale in cui il tuo entusiasmo crescerà ulteriormente.

Saper gestire le proprie emozioni e i propri pensieri è indispensabile per la tua salute e il tuo benessere, quello di oggi e quello di domani. Vediamo ora nel dettaglio come ottimismo e pessimismo si intrecciano con il potere di un sonno ristoratore e il segreto della fase REM.

Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro in cui ti preoccuperai ancora di più

Un sonno operoso

Il nostro sonno è composto da cicli di circa 90 minuti. Durante ogni ciclo, dopo un rallentamento progressivo dell’attività cerebrale e fisica, vivi una fase molto speciale del sonno, chiamata fase paradossale o REM (Rapid Eye Movement). È caratterizzata da un’immobilità profonda del corpo alla quale si contrappone un’attività cerebrale intensa, paragonabile a quella che sperimentiamo da svegli.

Secondo Garnier Malet, questo è il momento in cui vengono esplorati tutti i futuri potenziali che hai creato. Ecco il segreto della fase REM. Avere la possibilità di esplorare questi futuri potenziali permette di cogliere informazioni utili a realizzare quelli positivi.

Durante la fase REM il tuo Doppio esplora i futuri possibili e raccoglie informazioni per realizzare quelli positivi

Trasforma il pessimismo grazie al pensiero positivo

Per fare in modo che la notte porti consiglio davvero e il sonno ristoratore sia utile a creare un futuro luminoso è importante che tu concentri la tua attenzione nella direzione giusta. Abbiamo sottolineato come ogni pensiero possa creare un futuro potenziale. La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali.

Ecco perché è importante che tu comprenda a fondo l’utilità di cancellare i tuoi pensieri negativi. Se sei un pessimista accanito o stai passando un periodo difficile, ti do un compito: dare vita almeno a un pensiero positivo e luminoso al giorno, da coltivare nei momenti bui e difficili.

La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali

Basta un pensiero positivo? Sì, perché quel pensiero potrà creare un futuro potenziale positivo. Durante la notte il tuo Doppio avrà modo di esplorarlo e riceverai le informazioni e le intuizioni necessarie a permettere la sua realizzazione.

Vibrazioni alte: cosa sono e come funzionano

Per evitare di creare futuri potenziali negativi, quello che puoi fare è nutrire vibrazioni alte, tutte le volte che puoi. Cosa significa? Ogni giorno hai la possibilità di alimentare emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta: l’amore e la gratitudine, ma anche la gioia, l’entusiasmo, la benevolenza, la fede nel futuro, la fiducia in sé e nei propri desideri, eccetera.

 Amore, gratitudine e gioia sono emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta

Coltivare la gratitudine significa ringraziare per tutto ciò che di buono vivi nella tua esistenza. Ad esempio l’abbondanza di ossigeno, di luce, un tetto sopra la testa, gli affetti, l’acqua corrente in casa, un letto confortevole, la possibilità di vedere, sentire i suoni, camminare, respirare, la bellezza di un tramonto, la maestosità di un albero e così via.

Scegli con cura il contesto che ti circonda

Come puoi immaginare, è pericoloso essere circondati da informazioni drammatiche che nutrono la paura, la rabbia, il dubbio, la confusione o l’incoerenza. Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo.

Con questo invito mi riferisco alle persone di cui ti circondi ma anche ai canali di informazione o di svago. Per esempio, rifletti su quali tipi di trasmissioni e di film guardi abitualmente. Ogni volta che vedi o senti qualcosa, senza accorgertene del tutto, ci rimugini su: formuli pensieri. Di conseguenza crei dei futuri potenziali che il tuo Doppio andrà a esplorare durante il sonno.

Comprendi ora l’importanza di lasciarsi ispirare da persone equilibrate, amorevoli, pacifiche ed evitare fonti di informazione nocive e pessimiste?

Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo

Immagina il futuro che desideri

Perché si realizzi il futuro che desideri, lo devi immaginare. Ti invito a sognare in grande. Puoi esagerare liberamente nell’immaginare un mondo di pace, condivisione, rispetto, una società libera ed equa, un pianeta dove ognuno possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.

Sogna in grande: è il modo migliore per dare vita a un futuro luminoso

Man mano che procedi con l’allenamento, sarai in grado di creare, durante la giornata, più futuri potenziali positivi. Saranno esplorati ed elaborati durante la notte dal tuo Doppio, la parte inconscia di te “competente in materia”. Da questa elaborazione nasceranno informazioni che sono sempre inconsce ma che ispireranno drasticamente le tue azioni concrete. In questo modo realizzerai quei futuri potenziali che sono più utili e positivi.

Un pensiero benefico adatto al periodo

Voglio suggerirti un pensiero che può aiutare noi tutti a uscire al più presto da questo periodo storico, caratterizzato dalla perdita di tante libertà e da una grande tensione collettiva.

Prova concretamente a immaginare, in un futuro vicinissimo, di poter incontrare altre persone di qualunque età in totale libertà, abbracciarle con serenità e affetto. Immagina poi di andare a ballare in luoghi affollati e guardare per strada i sorrisi di adulti e bambini, sereni e gioiosi. Includi in questi pensieri un senso di benessere ed equità. Osa immaginare e sentire in ogni tua cellula pace e prosperità per tutti.

Cura il tuo modo di addormentarti

Oltre a prenderti cura dei tuoi pensieri, dando loro la massima priorità, c’è un altro aspetto a cui fare attenzione: il momento in cui ti addormenti. Cosa succede di solito quando vai a letto? Come ti comporti?

Per avere accesso con successo all’elaborazione dei tuoi pensieri e dei tuoi futuri potenziali, eliminando quelli dannosi in favore dei futuri positivi, devi vivere e sentire una vibrazione energetica alta nel momento dell’addormentamento.

Come agire concretamente

Siccome il momento dell’addormentamento è fondamentale per favorire un intervento benefico del tuo Doppio quantico, voglio darti un breve protocollo da seguire. Puoi metterlo in atto facilmente tutte le sere.

Il momento dell’addormentamento è importantissimo per favorire l’intervento positivo del Doppio quantico

  1. Per prima cosa fai mente locale sulla giornata vissuta e riconosci i momenti in cui hai avuto pensieri di preoccupazione, ansia, rabbia, odio, giudizio negativo su te stesso e gli altri, eccetera.
  2. Poi emetti il desiderio o l’intento che i potenziali negativi creati vengano cancellati.
  3. Quindi fai l’elenco dei tuoi problemi e affidali al sonno. Se vuoi, puoi elencare pure le soluzioni che desideri per ciascun problema, ma questo dettaglio non è necessario. Il tuo inconscio conosce soluzioni ottimali che la tua mente conscia non può nemmeno immaginare. Non ha bisogno di suggerimenti!
  4. Tuffati nel sonno con la fiducia naturale che ha un bambino: sicuro del risultato.
  5. Lasciati pervadere dalla gratitudine e dal sollievo per il lavoro prezioso che farà il tuo Doppio durante il sonno. Il Doppio quantico ha capacità immense in confronto alla tua mente conscia.

Puoi scegliere di fare in questo momento l’esercizio della gratitudine: trovare 100 cose, situazioni, persone, per le quali dire grazie. Una scelta di questo genere, oltre a creare futuri potenziali ricchi di gratitudine, ti aiuta a sperimentare un livello di vibrazione alta e uno stato di addormentamento idoneo a dare il migliore sostegno possibile alla creazione di un futuro luminoso.

Il giorno dopo un sonno ristoratore

Se segui questi consigli ti sveglierai con intuizioni e desideri che possono guidarti verso la realizzazione di un futuro migliore per te e per gli altri. I consigli che arrivano dal Doppio regalano sempre una gioia intensa. Nell’antichità, i Greci parlavano di teoforia: gioia che viene da Dio.

Questa sensazione che il tuo corpo sente nel profondo di ogni sua cellula non ti farà sbagliare mai. È una felicita istintiva. Le intuizioni che ricevi quando sei in questo stato sono sempre le migliori: seguile con piena fiducia.

I consigli che arrivano dal Doppio regalano una sensazione di gioia intensa

Soffri di insonnia? Dormi male e pensi che questo possa influire negativamente sul lavoro del tuo Doppio quantico? Prova ad approfondire l’argomento leggendo il mio articolo sui disturbi del sonno.

Creare un futuro luminoso

Connetterti al tuo Doppio quantico, che alcuni chiamano anche Sé Superiore, permette di allearti con una parte di te caratterizzata da una forza incomprensibile e inafferrabile per la mente razionale.

La connessione con il Doppio consente di liberare un potenziale che cancella all’istante i futuri negativi, creando invece il futuro luminoso desiderato. Ecco in quali termini il destino è plasmato dai nostri pensieri. Non esiste la predestinazione: un futuro può sostituirne un altro, istantaneamente, in qualunque momento.

Quello che chiamiamo il destino di una persona può cambiare direzione da un giorno all’altro grazie a un pensiero positivo e a un buon addormentamento. Un sonno ristoratore durante il quale il Doppio può fare il suo lavoro.

Il destino è plasmato dai nostri pensieri

Grazie agli esercizi che ti ho proposto e alle indicazioni che ti ho dato, giorno dopo giorno e notte dopo notte, il presente si trasforma e diventa sempre più luminoso.

La responsabilità e il potere di ciascuno di noi

Tutti insieme, come piccole gocce che formano un grande oceano, possiamo contribuire, nel silenzio tranquillo delle nostre case, all’equilibrio del pianeta e dei sui abitanti e alla creazione di un futuro luminoso.

Ciascuno di noi può assumersi la responsabilità e l’impegno di curare i propri pensieri durante la giornata e lo stato emotivo al momento dell’addormentamento. Così da assicurarsi un sonno ristoratore ricco di futuri potenziali positivi, da esplorare grazie al nostro Doppio durante la fase REM.

Oltre a immaginare i cambiamenti personali che desideri, ti propongo di connetterti ogni giorno al pensiero di un mondo ricco di pace, rispetto, condivisione, baci e abbracci liberi, in tutta sicurezza. Una realtà più equa e serena nella quale ogni essere vivente possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.

Come suggeriva Pitagora nei Versi d’oro: “Abituati a controllare il tuo sonno… Non accogliere il sonno sotto la dolcezza dei tuoi occhi prima di aver esaminato ciascuno dei tuoi atti del giorno”. E lo scriveva oltre quattro secoli prima di Cristo.

Se soffri di disturbi del sonno e questo ti impedisce un addormentamento sereno puoi provare a seguire il mio video corso Sonno è salute o iscriverti a uno dei miei incontri online sul tema.

Depressione e ansia come uscirne partendo da chi sei

Depressione e ansia come uscirne partendo da chi sei

Se ti stai chiedendo come uscire da uno stato di depressione e ansia per prima cosa sappi che non sei solo. Il 2020 ha fatto crescere enormemente la diffusione di questi disturbi. La depressione post quarantena e le ansie causate dall’epidemia di coronavirus sono un dato di fatto. Ma la nostra società è già da alcuni decenni terreno fertile per depressione e ansia.

Il 2020 ha fatto crescere enormemente la diffusione di depressione e ansia 

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Stiamo davvero tutti bene?

Nel mondo in cui viviamo, siamo in tanti a poter contare su uno stipendio, un tetto sopra la testa, buon cibo in tavola e cure sanitarie garantite. I nostri bisogni di base sono perciò ampiamente soddisfatti. Possiamo mantenere un legame con tutti i territori e le altre culture del pianeta, sia attraverso Internet sia grazie ai viaggi, che ci consentono di esplorare luoghi molto diversi da quello dove abitualmente viviamo.

I nostri bisogni di base sono tutti ampiamente soddisfatti

Non ci mancano le opportunità di svago e abbiamo a disposizione tanti strumenti per semplificare le incombenze quotidiane. Leggendo queste righe viene da pensare che dovremmo esserne tutti soddisfatti, che tutto va bene. Perché allora c’è un tasso così alto di disturbi da depressione e ansia?

Il divario tra avere quello che serve e sentirsi bene

Nella nostra società è sempre più manifesto un malessere globale, che si concretizza appunto in stati di depressione e ansia. Cresce il consumo di droga e alcol ma anche quello di antidepressivi e ansiolitici.

Nel report 2018 dell’Istat, dunque ben prima dell’insorgenza del nuovo coronavirus, si legge che in Italia si contavano già almeno tre milioni di persone affette da depressione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che la depressione è tra le prime cause di disabilità a livello mondiale. E i suoi costi sociali sono alti. Nel nostro Paese si parla dell’equivalente di quattro miliardi in ore lavorative perse (ricerca dell’Università Tor Vergata di Roma presentata nel 2019 in occasione della Giornata mondiale della salute mentale). Perché chi è depresso non ha la forza di fare il proprio lavoro.

La depressione è tra le prime cause di disabilità a livello mondiale

A marzo 2019, rispondendo a un sondaggio organizzato dall’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, il 79% dei partecipanti italiani ha ammesso di aver avuto, nell’ultimo mese, manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia.

Quanto questo risultato è la conseguenza di una vita frenetica da zombi? Ce ne stiamo rattrappiti dietro uno schermo, chiusi in una vita virtuale che permette di scappare da quella reale, purtroppo spesso insipida e priva di senso. Come mai nonostante il comfort che ci circonda, la miriade di opportunità a portata di mano, tutti gli stimoli e le cose da fare, tante persone si sentono vuote dentro?

Uno stampo troppo stretto per la natura umana

Gran parte delle persone vive una routine fatta delle stesse abitudini e pensieri ricorrenti, trasmessi dall’educazione familiare, scolastica e sociale. Molte si sono adeguate, uniformate a uno standard considerato l’unico lecito e ammissibile. Di conseguenza cercano di sopravvivere in uno stampo troppo stretto per la natura umana. Creato sulla base di ciò che si fa o non si fa, cosa è bene e cos’è male. Chiedendosi continuamente se un certo comportamento sia autorizzato, degno o indegno.

Molte persone vivono chiedendosi continuamente cosa è lecito fare oppure no

Chi vive male questa condizione (e si tratta di moltissime persone) sviluppa depressione e ansia. Se senti di non sapere più chi sei veramente e cosa vuoi nel profondo di te stesso, questa situazione ti riguarda da vicino. Forse stai anche prendendo antidepressivi e ansiolitici su consiglio di un medico oppure “ti consoli” facendo shopping compulsivo, mangiando troppo, bevendo tanti alcolici per non pensare.

Se senti di non sapere più chi sei veramente è ora di agire

Riprendi in mano i tuoi desideri

Sei sicuro che i tuoi desideri attuali ti appartengano veramente? O forse sono il riflesso di pressioni che hai ricevuto e di aspettative altrui? Spesso diamo priorità, in modo inconscio, alle aspettative dei nostri genitori, della società, dei nostri cari. Credi di essere ancora capace di dare ascolto ai desideri che nascono dentro di te? E se riesci a farlo ti concedi di prestare loro attenzione? Oppure cerchi di ignorare quella voce interiore?

Credi di essere ancora capace di dare ascolto ai desideri che nascono dentro di te?

Forse non riesci più a lasciar parlare quella piccola voce, umile ma vitale, sempre presente e sempre aggiornata su quello che sei veramente oggi, al di fuori da ogni opinione o moralismo. Pochissimi individui sanno percepire quanto dice questa voce e dare seguito ai propri desideri.

Meglio soddisfatti che economicamente agiati

Ti sei mai domandato, nel momento in cui hai scelto il tuo orientamento professionale, cosa avresti fatto volentieri anche per tutta la vita, persino senza essere pagato?
Anzi, ti faccio la domanda oggi: Cosa ti piace talmente tanto che lo faresti anche senza essere pagato? 
Si tratta di una domanda fondamentale. La cui risposta diventa una guida per la ricerca di una professione appagante e per una vita più serena, lontana da depressione e ansia. Ovviamente, poiché viviamo in una società in cui il denaro è un mezzo molto utile, è normale cercare un impiego che sia anche conveniente a livello economico.

Nessuno stipendio sarà abbastanza alto da evitarti la frustrazione di fare quello che non ami

Pur rimanendo coerenti con le esigenze dettate dalla realtà in cui viviamo, consiglio sempre di non sacrificare il proprio entusiasmo solamente per uno stipendio medio-alto. Non sarà mai abbastanza ricco da compensare la frustrazione, la fatica e il senso di vuoto dati dal passare almeno un terzo della giornata e della propria vita (di solito di più) impegnati in un’attività che non dà alcuna soddisfazione.

Il tempo è prezioso

C’è poi un’aggravante: il tempo dedicato a un lavoro non amato rischia di risucchiare tutta l’energia e l’entusiasmo disponibili. Riducendo ogni possibilità di sfruttare il resto della giornata per nutrire la propria essenza e il proprio benessere grazie ad attività adatte. Quando un sistema non funziona più da tempo, tutti si adeguano cercando di sopravvivere ma si rischia di arrivare a un eccesso che pone di fronte a una scelta obbligata.
Ti è mai capitato, nel silenzio del tuo cuore, di sperare in un un cambiamento esterno che ti desse la forza di uscire da quello stampo troppo stretto che ti provoca depressione e ansia?

Crisi come opportunità di cambiamento

Le crisi sono grandi opportunità di cambiamentoDurante i miei corsi e i miei laboratori ho incontrato molte persone che sono riuscite a sfruttare positivamente situazioni di crisi. Alcuni erano incastrati in un lavoro poco soddisfacente, ma essendo ben pagati non osavano mettere in discussione la propria sicurezza economica. Quand’ecco che una riduzione del lavoro o un licenziamento hanno offerto loro una via di fuga. Costretti dagli eventi si sono sentiti giustificati a dare spazio al cambiamento sognato da tempo.

Magari non hai il coraggio di mettere al primo posto il tuo benessere e la tua realizzazione. Non riesci ad ascoltare la tua voce interiore e speri che un evento esterno ti liberi dal giogo di uno stampo che ti sta troppo stretto. Forse ti è capitato di scappare dalle scelte, coraggiose e persino drastiche, che avresti potuto fare per vivere in modo più coerente con te stesso e la tua vera natura.

Dal momento che la Vita che scorre dentro di noi è più forte del nostro mondo mentale, potrebbero facilmente accadere degli eventi adatti a svegliarti dal tuo torpore. Una malattia, un licenziamento, la fine di una relazione importante, una pandemia.

L’alternativa alla crisi

Vorresti ricominciare tutto da capo. Avere di fronte una tela bianca e tutti i colori della tavolozza a tua disposizione. Ti propongo di non aspettare la crisi. La crisi risolutiva che destabilizza lo status quo, permettendoti di rivoluzionare la tua vita porta con se anche molto dolore. Hai un’alternativa che ti consiglio di cogliere al volo per recuperare salute e dire addio a depressione e ansia.

Puoi abbracciare il cambiamento senza aspettare una crisi

La buona notizia è che puoi scegliere di uscire dallo stampo prima di arrivare al soffocamento che provoca depressione e ansia o di incappare in una crisi. Puoi riconnetterti a quello che sei veramente. Se lavori per conoscere te stesso, diventa possibile operare il cambiamento che renderà la tua vita più soddisfacente, a tua misura.

Un cambiamento dunque è necessario. Ma di quale cambiamento sto parlando? Tornare a essere chi sei veramente.

Scegli di stare bene

La mia proposta è di fare attivamente quella scelta che può portarti verso il benessere. La scelta di un cambiamento di strategia che prima di tutto rivoluziona il pensiero e poi il modo di agire. Per aiutarti ho ideato una serie di incontri online che possono aiutarti ad abbracciare il cambiamento. La serie di incontri si chiama Un Mondo di Benessere. Gli incontri sono a tema e incentrati sulla crescita personale. Ne tengo circa uno al mese.

Rivoluziona il tuo pensiero e cambierà il tuo modo di agire

Ti capita di pensare di essere sbagliato e inadeguato? Innanzitutto comincia a parlare con te stesso in modo benefico. Poi prova a ragionare su questa ipotesi e a farla tua. Il mondo ha bisogno di te così come sei. La tua diversità, il tuo essere speciale, sono una ricchezza preziosa, non solo per te ma per l’Universo intero.

Il primo passo verso il cambiamento

Accettando la scelta di cambiare puoi iniziare l’esperimento che ti porterà più vicino al benessere e lontano da depressione e ansia.
Il primo passo è porti tutte quelle domande che non hai mai davvero fatto a te stesso. Se pensi di fare fatica a ragionare in questa direzione, prova a scrivere su un foglio domande e risposte di getto, senza giudicare quello che ne verrà fuori.
Parti da queste.

  • Chi sono?
  • Quali sono i miei talenti?
  • Quale attività mi dà più gioia?
  • Cosa farei se avessi una bacchetta magica?
  • In quale realtà ho voglia di vivere?
  • Quale contributo voglio e posso dare per crearla?
  • Qual è la migliore espressione di me?

Dopodiché fai anche una lista dei tuoi desideri. Scrivili in modo istintivo. Successivamente elimina tutti quelli che, rileggendo, giudicherai superflui o non corrispondenti al tuo vero io. Cancella cioè quei desideri che vengono dai bisogni del partner o dai sogni dei tuoi genitori oppure dalle aspettative della società.

Cancella quei desideri che vengono dai bisogni del partner o dai sogni dei tuoi genitori oppure dalle aspettative della società

Quando sarai riuscito a connetterti con il tuo io tramite questi esercizi, la vita scorrerà davvero dentro di te. Il cambiamento verrà passo dopo passo, nel momento in cui sceglierai di dare ascolto a quello che sei veramente. A quel punto diventerà naturale vivere con sempre maggiore gioia, serenità e salute.

Pensi che la tua voce interiore sia rimasta troppo tempo inascoltata e vuoi intraprendere un percorso per riconnetterti con il tuo vero io? Cerca tra i miei laboratori gli incontri dedicati alla scoperta di sé.

Ansia: come affrontarla per cambiare la tua vita

Ansia: come affrontarla per cambiare la tua vita

Hai provato ansia per un periodo più o meno prolungato della tua vita? Avrai scoperto quanto può essere stancante e limitante doverla sopportare quotidianamente per settimane, mesi o anni.

Paura e ansia a confronto

Nel linguaggio comune, utilizziamo le parole ansia e paura in modo equivalente. Invece c’è una differenza sostanziale. La paura è un’emozione primaria, selezionata nel tempo dall’evoluzione, perché è utile. Scatta sempre in relazione a una situazione presente.

L’ansia invece è biologicamente inutile, è una paura rivolta verso il futuro. Riguarda qualcosa che non esiste ancora. Puoi essere consapevole di un potenziale pericolo futuro senza provare ansia. Fatta questa premessa per precisare il concetto, utilizzerò qualche volta la parola paura anche per parlare di ansia, come facciamo comunemente.

C’è una differenza sostanziale tra paura e ansia 

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Cos’è davvero la paura?

La paura normalmente è uno stato transitorio, che tutti sperimentiamo migliaia di volte, fin da quando siamo bambini. Questo perché è parte di un meccanismo di difesa importantissimo per l’uomo. Senza paura molto probabilmente la nostra specie si sarebbe estinta da tempo. Adesso ti spiego perché.

La paura fa parte delle sei emozioni primarie biologicamente utili, che secondo gli studi del dott. Ekman e del dott. Friesen sono: paura (appunto), gioia, rabbia, disgusto, tristezza e sorpresa. Biologicamente utile significa che la paura è una tua alleata. Perché? Serve alla tua mente e al tuo corpo per capire quando ti trovi in uno stato di pericolo. Se il pericolo è reale siamo biologicamente programmati per far scattare una reazione, nell’obiettivo di metterci in salvo oppure di combattere il pericolo.

La paura biologica è un’alleata preziosa

Come funziona il meccanismo della paura

Questa emozione, legata a un pericolo reale, è quella che ferma il bambino mascherato da Superman sul punto di saltare dal quarto piano del palazzo. La stessa che ti impedisce di attraversare i binari mentre un treno è in arrivo. È utile, anzi fondamentale.

La vera paura, quella biologica, dura un istante, il tempo di immobilizzarti, in silenzio, per valutare la presenza e l’entità del pericolo. Una volta fatta questa valutazione, se si è trattato di un falso allarme il cervello dà al corpo l’ordine di rilassarsi. Quando al contrario il pericolo è reale scatta la reazione: si fugge o si affronta il nemico.

Qual è il tuo livello di ansia?

Questo sistema di sicurezza, di cui tutti siamo dotati e che ci accompagna fin dalla nascita, spesso subisce delle interferenze della mente. Alcune persone vivono più spesso stati di ansia, perché il loro sistema di sicurezza scatta apparentemente per un nonnulla, è sempre attivato, o ancora fa fatica a disattivarsi. Magari a causa di un vecchio trauma. Se anche tu sei tra queste persone non preoccuparti, puoi cambiare il livello di tolleranza del tuo personale meccanismo della paura e iniziare a vivere sperimentando meno ansia e stress.

Alcune persone vivono più spesso stati di ansia e paura perché il loro sistema di sicurezza scatta per un nonnulla

Quella marcia in più che mette in difficoltà

L’essere umano, a differenza delle altre specie animali, non reagisce solo agli stimoli reali del presente. Proiettandoti nel futuro, sei capace d’immaginare pericoli che non esistono ancora. Il risultato, se la tua mente fa costantemente ipotesi sui pericoli che potresti trovarti ad affrontare, è una vita vissuta all’insegna dell’ansia. L’emozione primaria della paura, da campanello d’allarme che dovrebbe durare un istante, si trasforma in ansia e diventa cronica.

Se vivi nella paura costante di pericoli ipotetici, il tuo è uno stato continuo di ansia. L’ansia, cugina della paura, mantiene elevato il tuo livello di stress. Anche lui è utile: ha il compito di fare in modo che tu abbia l’energia per agire nel momento in cui il pericolo dovesse verificarsi. Senza stress al sopraggiungere del pericolo non saresti abbastanza scattante da scappare o combattere.

Se vivi nella paura di pericoli ipotetici, il tuo è uno stato continuo di ansia

Ma essere sempre in stato di allerta, in attesa di usare le proprie energie per un attacco o una fuga che forse non dovrai mai mettere in atto, è sfiancante sia per la mente sia per il corpo.

Lascia da parte le rassicurazioni razionali

Le rassicurazioni razionali, che amici e parenti avranno provato a darti e sulle quali tu stesso probabilmente hai rimuginato più volte, non hanno alcun potere sul tuo stato di ansia e stress cronico. Non serve a niente che qualcuno ti dica non preoccuparti, quello che temi difficilmente accadrà. I pensieri ansiosi sono impermeabili alla ragione. E non basta neppure riconoscere la loro irrazionalità per sconfiggerli, ripetendoti come un mantra che è quasi impossibile che la tua paura diventi realtà. Devi provare a cambiare atteggiamento.

I pensieri ansiosi sono impermeabili alla ragione

Non puoi scappare da un treno fantasma

Quello su cui raramente si ragiona è che possiamo attivare una reazione adeguata solo nel presente, qui e ora: nel momento in cui il pericolo si verifica. Non puoi scappare adesso da una minaccia futura. Né affrontarla quando ancora non esiste.

Mentre la paura e lo stress benefici, che preparano all’azione, scompaiono quando si affronta di fatto il pericolo, lo si supera, o si scopre che non era un problema reale, questo non accade al tuo stato di ansia cronica. Il tuo stress continua ad accumularsi ancora e ancora senza trovare mai uno sfogo, diventando quindi dannoso.

L’ansia cronica ti toglie le forze e ti impedisce di agire e vivere pienamente la tua vita. Ma ci sono dei cambiamenti che puoi mettere in atto fin da subito. Cambiamenti per provare meno paure e togliere all’ansia la supremazia sulla tua vita.

Il tuo stress continua ad accumularsi ancora e ancora senza trovare mai uno sfogo, diventando quindi dannoso

Resta nel momento presente

Prova a farlo proprio come un esercizio, finché non diventerà naturale. Quando sei in ansia, la tua attenzione è rivolta al futuro. Riporta la tua mente nel qui e ora e sparirà l’ansia. Concentrati sui fatti reali tralasciando tutto il resto. Se nei fatti reali c’è un pericolo in atto proverai paura e agirai di conseguenza e con coerenza. Se invece non c’è, ti rilasserai. Attenzione: il qui e ora comprende solo l’istante presente, quello che accadrà tra un minuto o cinque è già futuro.

Concediti più volte al giorno di praticare un’attività che aiuti a calmare la tua mente. Se non ne hai una preferita ti consiglio la meditazione o la mindfulness. L’obiettivo da perseguire è quello di riconnettersi alle percezioni del tuo corpo: è lui che fornisce al cervello tutte le informazioni utili sulla realtà. E sa benissimo cosa fare in caso di pericolo, senza che tu ci rimugini sopra. Ricordi? Siamo biologicamente programmati ad affrontare il pericolo. Il corpo non mente, contrariamente alla mente.

Lavora per riconnetterti alle percezioni del tuo corpo, che non può mentire

Conosci te stesso e il tuo dialogo interiore

È un consiglio che vale per curare se stessi sotto molteplici punti di vista. Conoscere te stesso ti aiuterà a capire a fondo il tuo personale ciclo dell’ansia. Prenditi cura del tuo dialogo interiore. Quello che continuiamo a dire e ridire a noi stessi, quel rimuginare continuo che non ci lascia mai soli, è parte della nostra voce interiore. E può essere di sostegno alla vita e al nostro benessere oppure di grande intralcio.

Smetti di combattere

Concentra la tua attenzione su quello che vuoi piuttosto che su quello che non vuoi. Quando cerchi di combattere una situazione, una persona, un’emozione, spendi tempo, attenzioni ed energie senza raggiungere il risultato sperato. Paura e stress, se cerchi di combatterli, aumentano, perché le tue energie funzionano da nutrimento per l’ansia. Accogli invece la tua paura senza giudicarla, semplicemente riconoscendo che è lì.

Paura e stress, se cerchi di combatterli, aumentano

Forse ti sarai sentito spesso demoralizzato, sperimentando un basso stato di autostima, perché hai tante paure che ti impediscono di fare quello che vuoi. Guarda allo stress e all’ansia con occhi nuovi: dietro ogni paura c’è un desiderio. Se hai tante paure significa quindi che hai tanti desideri!

Focalizzati sui tuoi desideri

Focalizzarsi sui desideri ti permetterà di uscire dall’immobilità tesa, indotta dallo stato di paura. In attesa di un pericolo che potrebbe non arrivare mai.

Quando avrai rivolto la tua attenzione a qualcosa di piacevole e positivamente motivante, potrai invece indirizzare tutta la tua energia, per agire con gioia, serenità e determinazione. Questo cambiamento di atteggiamento ha il grande vantaggio di non lasciare più molto spazio alla paura non biologica. E di conseguenza neppure allo stress e all’ansia.

Un esercizio per iniziare con il piede giusto

Prova a fare questo esercizio: prendi 2 fogli. Sul primo, elenca le tue paure, ad esempio, paura di morire, di soffrire, di non vedere più i tuoi cari, di fallire, di perdere la tua libertà, di vivere in un paese in guerra eccetera. Scrivi liberamente tutto quello che ti viene in mente, senza giudizi o censure, con la mente aperta disposta all’accoglienza.

Poi, sul secondo foglio elenca i desideri che si nascondono dietro ogni tua paura. Ad esempio, desiderio di vivere, di essere in piena salute, di godere della presenza dei tuoi cari, di essere prospero, di essere libero, di essere circondato da persone amorevoli a cui vuoi bene, di avere una vita colma di senso, di vivere in un paese in pace eccetera.

Immagina di poter realizzare i tuoi desideri…

La domanda successiva che puoi farti è: quali desideri più profondi si nascondono dietro a questi primi desideri? Riprendendo l’elenco precedente… Perché vuoi vivere? Che cosa vorresti vivere che non hai ancora vissuto? Cosa ti permette di fare l’essere in buona salute? Vuoi condividere con i tuoi cari alcune esperienze in particolare? E così via.

Fai un elenco dettagliato, immaginando di rivogerti al Genio della lampada della fiaba, capace di realizzare con uno schiocco di dita tutti i tuoi desideri. Ricordati che il Genio non conosce niente di te e della tua realtà, perciò gli devi spiegare bene cosa vuoi, con precisione. Altrimenti non capirà.

Regole di base

Se non vuoi una cosa, non nominarla neppure e concentrati sul suo opposto. L’inconscio non conosce la negazione: nel momento in cui nomini una cosa, quella esiste nella tua mente, che sia abbinata o meno a un non.

Ti faccio un esempio. Se ti ripeto tutto il giorno e per giorni interi: non pensare a una mucca color giallo canarino a pois viola, con grandi orecchini da zingara e un immenso sorriso, pensi di farcela a non pensare a questa particolare mucca? E credi che avresti mai pensato a una mucca tanto stravagante se non te lo avessi messo in testa io? Nel momento in cui insisto perché tu non faccia un’azione o non pensi a qualcosa, avrò ottenuto l’effetto opposto.

Partendo da questo presupposto, ti consiglio di trasformare il desiderio di non essere più stressato in quello di essere sereno. Se non vuoi litigare con i tuoi cari pensa intensamente a delle relazioni amorevoli e pacifiche. E così via. Anche l’intento di sconfiggere una malattia va trasformato nel suo contrario: concentrati in questo caso sull’abbondanza di salute.

Coltiva la capacità di desiderare con precisione

Scrivi liberamente il tuo elenco, poi rileggilo con attenzione alla ricerca di ogni negazione. Siamo così poco abituati a esprimere in positivo quello che desideriamo, che spesso usiamo il non senza neppure accorgercene. È una questione di allenamento.

Ricordati anche di formulare ogni desiderio in modo che sia chiaro e preciso. Se dici voglio vivere a lungo sei troppo vago. Il Genio della lampada potrebbe avere come riferimento un’epoca o una zona geografica in cui vivere fino a cinquant’anni significa vivere a lungo.

Inoltre chiedi per te, non per gli altri. Non sai mai cosa è meglio per gli altri. È già difficile capire cosa vogliamo noi e chiederlo in modo corretto. Non imbarcarti in missioni impossibili! Spesso abbiamo la tendenza a voler cambiare gli altri per stare meglio noi. Ma significa scappare da se stessi e dalle proprie responsabilità.
Nel caso desiderassi la guarigione di un tuo caro, puoi chiedere di goderti allungo la sua presenza e di essere in grado di dargli tutto l’aiuto necessario per il suo massimo bene.

Un atto liberatorio

Quando avrai finito di stilare i due elenchi, brucia il foglio delle paure e tieni a portata di mano quello pieno di desideri. Leggilo regolarmente. Partendo da questo foglio pieno di desideri, inizia a elencare una serie di azioni, cambiamenti, attività che ti possono permettere di realizzarli. Infine non resta che una cosa: agire.