La dinamica della folla e la paura diffusa della Covid-19

La dinamica della folla e la paura diffusa della Covid-19

La dinamica della folla ha un ruolo molto importante nella paura diffusa della malattia da Covid-19. Nell’articolo Marea emotiva e dinamica della folla: sentirsi trascinati ho condiviso con te tante delle perplessità che mi colgono di fronte alla situazione legata alla pandemia da Covid-19, che stiamo ancora attraversando.

Ho anche iniziato a parlarti del fenomeno della dinamica delle folle e della prima caratteristica di una folla folle: l’ossessione. Ora voglio condividere con te le conoscenze preziose che ho acquisito leggendo questo articolo e le riflessioni che mi ha suscitato.

SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO

 

Cos’è una folla?

Come ti ho già raccontato, le folle sono gruppi che operano attraverso una modalità emotivamente molto intensa e che si comportano in modo folle (cioè irrazionale) secondo i loro stessi standard e principi acquisiti. Ovvero: nel momento in cui un gruppo da sano diventa una folla folle, tutti i suoi principi vengono messi da parte. Si impone una nuova verità, che spesso è contraria a quanto il gruppo credeva e sosteneva in precedenza, quando era sano.

Abbiamo visto nell’articolo precedente che alcuni elementi distinguono le folle e le differenziano dai gruppi di persone ‘normali’, ovvero quelli che si comportano in modo razionale, pur con le naturali sfumature emotive del comportamento umano.

Le folle sono gruppi che operano attraverso una modalità emotivamente molto intensa

La caratteristica distintiva più chiara di una folla è la sua concentrazione condivisa su qualcosa. Sto parlando di un’ossessione comune.

L’oggetto dell’ossessione può essere qualsiasi cosa o quasi, e non è necessario che sia reale. Il collante di una folla può essere la paura degli extraterrestri, un ideale religioso, un desiderio di vendetta, un leader carismatico e così via. Non importa che sia qualcosa a cui gli individui credono o che stia loro a cuore in tempi diversi e più sani.

Una popolazione diventa una folla quando una singola ossessione assorbe l’attenzione della maggioranza dei suoi membri, diventando l’argomento a cui tutti pensano, di cui tutti parlano. L’ossessione non è solo pubblica ma diventa anche privata.

Fuori o dentro

Vedere la propria ossessione rispecchiata nelle reazioni degli altri travolge in una piacevole e intensa esperienza comune. Gli individui in una folla rimproverano invece chiunque vacilli nella determinazione di ottenere, evitare, eliminare o abbracciare l’oggetto che ha creato la folla, a seconda che si tratti di un obiettivo, un nemico comune, piuttosto che una fede e così via. Qualsiasi cosa sembri logica agli occhi della folla viene perseguita dai suoi membri.

Quando è in atto un comportamento collettivo di folla, amici di lunga data diventano nemici mortali e perfetti sconosciuti fratelli di sangue, disposti a combattere spalla a spalla fino alla morte. Quanti amici o famigliari hai perso a causa dell’ossessione per il nuovo coronavirus? Solo a causa di opinioni divergenti o per l’impossibilità di confrontarsi serenamente, abbracciando la complessità della situazione?

Quanti amici o famigliari hai perso a causa dell’ossessione per il nuovo coronavirus?

L’emergere di una nuova verità

La seconda caratteristica distintiva della dinamica della folla è che verità e moralità cessano di essere principi fissi, detenuti dagli individui. Diventano invece il risultato dell’ossessione della folla e sono quasi istantaneamente adottati da tutti i membri del gruppo, senza alcun discernimento. Nessun membro della folla si sogna di mettere in discussione quello che la folla pensa e proclama.

Durante il nazismo, il fatto che gli ebrei fossero o meno il nemico non era più una scelta morale individuale. È emerso invece il principio “gli ebrei sono un nemico” come verità assoluta. Questo in virtù dell’ossessione del gruppo.

Se le chiusure sistematiche dei luoghi di vita culturale e ricreativa, l’indossare la mascherina o i vaccini aiutino o meno a evitare le infezioni, smette di essere il risultato di un’indagine scientifica. Il fatto che queste scelte siano di aiuto o dannose (a seconda di quale sia la folla di appartenenza) diventa una verità indiscutibile. Questo sempre come risultato dell’ossessione di gruppo. Ogni nuova verità viene istantaneamente adottata da tutti i membri della folla.

L’ossessione di gruppo crea verità che non possono essere discusse

La folla dall’esterno e dall’interno

I principi morali e l’abitudine a pensare con la propria testa, che sono tipici degli individui appartenenti a gruppi sani, all’interno della folla spariscono. Dall’esterno, il fatto che si possano negare diritti come la libertà di espressione o la libertà di cura appaiono come una forma di follia. I membri della folla, invece, non se ne accorgono neppure e considerano gli estranei, coloro che non vanno d’accordo con la nuova verità e la moralità emergente, dei veri e propri negazionisti, nemici malvagi o pazzi.

Qualsiasi cosa gli individui pensassero in precedenza sulle mascherine per coprire naso e bocca viene immediatamente sovrascritta quando i leader della folla pronunciano una nuova opinione in proposito.

I membri della folla, compresi gli scienziati, si assumono automaticamente il compito di razionalizzare il nuovo assunto e lo affermano come semplice verità. Se è necessario che dimentichino di avere appena detto qualcosa di diverso lo faranno, e sminuiranno le loro stesse parole senza battere ciglio. Ciò che vuole la folla vince su tutto, anche su competenza e conoscenza accumulata negli anni.

I membri della folla sono pronti a negare tutto quello che pensavano prima

Il cortocircuito nella dinamica della folla

Il dubbio non è concesso nella folla. A coloro che vogliono argomentare contro qualsiasi nuova verità promossa dalla folla viene dato il compito, impossibile, di confutare l’affermazione oltre ogni dubbio. Nella dinamica della folla il giudizio stesso della folla è insindacabile. Tutti i suoi membri fingeranno a se stessi che ogni nuova verità sia stata già ampiamente convalidata e questo, nella dinamica della folla, non comporta alcun dilemma morale o intellettuale.

Il dubbio non è concesso nella folla, il suo giudizio è insindacabile

Per la folla tutte le persone che dicono il contrario di quanto la folla propugna sono esseri inferiori. Lo stesso vale per la moralità: le variabili individuali sono schiacciate da una moralità imperante. Anche quando si tratta di principi fondamentali come il diritto a scegliere in che modo vivere e morire. Perfino se i membri della folla credevano l’esatto contrario solo pochi istanti prima che la nuova moralità fosse imposta. Il periodo di esitazione e ambivalenza durante il quale le prospettive individuali vengono schiacciate è spesso lungo pochi minuti, al massimo settimane.

Rendere accettabile ciò che è criminale

La terza caratteristica delle folle è la capacità di rendere accettabile ciò che fuori dalla dinamica delle folle è impensabile, sbagliato o immorale. Il gruppo, nel suo insieme, santifica un comportamento ritenuto inconcepibile per l’individuo. La folla fa apertamente ciò che gli individui al suo interno vedrebbero come non etico o criminale se fatto da una persona singolarmente. Sto parlando, ad esempio, del fatto di non rispettare la costituzione e imporre dei trattamenti sanitari sperimentali.

La folla fa apertamente ciò che gli individui al suo interno vedrebbero come non etico o criminale

Operando come una folla, le persone possono fare e celebrare cose che sono altrimenti impossibili. Ecco perché le folle possono essere molto pericolose. Nelle circostanze sbagliate, la brama di distruzione può emergere e può essere assecondata su scala globale.

Tornando al caso del nuovo coronavirus, in tutti i Paesi che hanno imposto chiusure e allontanamenti sociali obbligatori, sono stati fatti passi pericolosi verso la dittatura.

I governi hanno sfruttato diversi espedienti legali per sospendere i normali canali legislativi e governare per decreto. La meccanica più comune ha previsto la dichiarazione di un generico “stato di emergenza”, “stato di disastro” o “stato di allarme”. I funzionari del governo hanno comunicato ai loro elettori direttamente attraverso i media, aggirando il controllo parlamentare e mettendo da parte i legislatori regolarmente eletti.

In una folla tutti i membri sono folli

Per evitare di vincolare le azioni dei governi, in quasi tutti questi Paesi, i tribunali hanno reinterpretato le leggi, così da aggirare il dovere di rispettare i diritti umani, a volte sanciti dalle stesse Costituzioni e leggi sempre applicati in tempi ‘normali’, quando i gruppi funzionano in modo sano.

Solo dopo molti mesi dall’inizio della pandemia pochi tribunali hanno cominciato a svegliarsi, scoprendo l’errore e cercando di ristabilire il rispetto delle disposizioni costituzionali.

Perché è successo? I giudici stessi possono essere membri della folla, condividendo l’ossessione comune e accettando le scuse che la folla propone per sopprimere le libertà fondamentali.

Se questo significa che, per giustificare le violazioni governative dei diritti di libertà di parola, privacy e protesta, si deve fingere che il coronavirus sia un enorme pericolo per la vita di tutti, allora così sia.

Folle grandi e piccole

Le tre caratteristiche distintive di una folla, cioè un’unica ossessione, la fluidità della morale e della verità e la criminalità di gruppo, sono state studiate per secoli. Queste caratteristiche descrivono molti culti, movimenti di massa, sette religiose e gruppi di fanatici. Vediamo versioni in miniatura del comportamento della folla in tutti gli eventi di gruppo, come feste, matrimoni e funerali, dove i presenti si uniscono all’insegna di un comportamento simile a quello della folla. Per un breve periodo quel gruppo di persone è ossessionato, ad esempio, dalla celebrazione di un’unione o dalla morte di una persona cara. Ma i matrimoni, le feste e i funerali hanno un chiaro obiettivo e una fine determinata. Le vere folle non hanno un punto di arrivo chiaro, anche se tutte finiscono invariabilmente, a volte dopo giorni, a volte (purtroppo) dopo decenni.

La folla lotta per la sua sopravvivenza

Quando un obiettivo viene raggiunto, la folla cercherà di passare a quello successivo per continuare a esistere. Come mai si è passati senza transizione alcuna dal combattere la malattia, cioè la Covid-19, obiettivo del tutto onorevole e possibile, all’ossessione di eradicare il virus Sars CoV 2 (una missione impossibile in pochi mesi) e infine, ora, alla fissazione per la necessità di vaccinare tutta la popolazione (misura liberticida e potenzialmente inefficace e dannosa)? La dinamica della folla lo spiega bene: quando una folla esiste vuole mantenere il più possibile il suo status quo.

Quando un obiettivo viene raggiunto, la folla cercherà di passare a quello successivo

Come uscire dalla follia della folla?

Nel 1841, il poeta Charles Mackay scrisse il libro Extraordinary Popular Delusions and the Madness of Crowds, in cui descrive ciò che aveva imparato osservando città, villaggi e paesi in tempi di guerra, malattie, fanatismo religioso e ideologico. Il suo messaggio chiave per il futuro è racchiuso in questa citazione ‘Gli uomini pensano in branchi; impazziscono in branchi, mentre recuperano i loro sensi solo lentamente, uno per uno‘. In pratica, una volta che una folla è durata per un po’ di tempo e ha acquisito forza e numerosità, non si dissolve all’improvviso, ma lentamente.

Come tornare a essere una società normale?

I gruppi sociali “normali” che funzionano in modo sano, contrariamente alle folle, hanno obiettivi multipli che variano nel tempo a seconda della loro importanza per gli stessi membri. I gruppi con forti legami emotivi tra le persone, che durano nel tempo, come le famiglie ma anche le nazioni, perseguono l’interesse collettivo dei loro componenti in vari modi.

Risvegliarti dal terrore e dal torpore mentale tipico di chi è dentro la folla, pensare ad altro e non più al coronavirus, può rappresentare il tuo contributo per uscire da questa follia.

Come uscire singolarmente dalla follia della folla?

Come primo passo, da compiere subito, fai in modo di non essere più complice di questa ossessione. Riduci il tempo quotidiano passato a pensare, parlare e vivere l’ossessione Covid-19 e tutti i suoi derivati (vaccinazione, Green Pass, “distanziamento sociale” eccetera). E, se ti va, persegui l’intento di liberarti anche dall’ossessione per la malattia in generale.

Torna a pensare autonomamente, indipendentemente da quello che gli altri ti dicono. Non accogliere come Verità dei semplici punti di vista.  Hai il diritto di avere il tuo punto di vista e di condividerlo con chi vuoi. Non hai, invece, il diritto di imporlo agli altri.

Diffida dai punti di vista assolutistici (anche dei tuoi!). Abbi cura del tuo dialogo interiore e del tuo equilibrio emotivo. Agisci cercando di non reagire. Scegli il tuo nutrimento, in questo caso specificamente emotivo e spirituale.

Diffida dai punti di vista assolutistici, anche dei tuoi!

Ritrova il tuo centro e recupera i tuoi valori, applicandoli nel quotidiano sia nei tuoi confronti, sia nei confronti delle persone con cui ti relazioni.

Dai priorità alle attività che ti riconnettono a te stesso e al mondo: cammina, se possibile in mezzo alla Natura. Respira consapevolmente. Dai spazio al silenzio esteriore (prima di tutto) e poi a quello interiore. Puoi farlo con la meditazione, per esempio.

Varia le tue attività e riprendi a fare cose che ti piacciono. Metti la tua energia nella creazione del presente che desideri, nutrendo le tue passioni e i tuoi talenti, guardando al migliore futuro che sei in grado di sognare.

Marea emotiva e dinamica della folla: sentirsi trascinati

Marea emotiva e dinamica della folla: sentirsi trascinati

La pandemia di Covid-19 ci ha messo di fronte a una marea emotiva collettiva fuori dal comune. Dopo la fase di sbandamento totale iniziata con i primi di marzo 2020, quando paura e impotenza predominavano perché non si sapeva cosa stava accadendo, le cose non sono molto cambiate.

La paura imperversa ancora. Nonostante la ricerca, l’evoluzione favorevole delle conoscenze sul virus, i consigli di esperti di grande esperienza e una situazione sanitaria sotto controllo. La folla, fomentata dalla maggioranza dei media tradizionali, sembra aver intrapreso un percorso inarrestabile e indipendente. La massa, quando si parla di Covid-19, procede come uno tsunami inarrestabile, indifferente alla realtà dei fatti. Ed è allora che la marea emotiva si ingrossa.

 

SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO 

 

Si tratta di un movimento potente che ha scatenato e scatena ancora azioni e reazioni che sarebbero state giudicate insensate dalla maggioranza della popolazione mondiale appena venti mesi fa.

La paura, cattiva consigliera

La paura non è mai una buona consigliera. Prendere decisioni nel bel mezzo di un attacco di panico collettivo è una pessima idea. Perché? Il panico restringe il nostro campo visivo, focalizzando l’attenzione sul problema e facendoci perdere la visione d’insieme. Il panico dettato dalla marea emotiva spinge a reagire in modo frettoloso, portando ad azioni altamente controproducenti, che rischiano di essere molto più dannose dell’oggetto stesso che ha scatenato il panico.

La confusione e l’incoerenza che hanno portato a lockdown, chiusure forzate e isolamento, propugnati attraverso messaggi mutevoli e contraddittori da parte delle autorità, mi ha lasciato senza parole. Continuavo a chiedermi cosa sta succedendo? Com’è possibile che tutto questo accada in uno stato ufficialmente democratico?

Prendere decisioni nel bel mezzo di un attacco di panico collettivo è una pessima idea

L’articolo di Foster, Frijters e Baker

Mi è capitato, recentemente, di leggere un articolo di Gigi Foster, Paul Frijters e Michael Baker, autori del libro The Great Covid Panic. Assieme a letture sulla manipolazione delle masse, che avevo già fatto in passato, questo articolo mi ha aiutato in modo significativo a capire un aspetto importante della situazione in cui siamo stati bruscamente catapultati da febbraio/marzo 2020. Il fenomeno è conosciuto come dinamica delle folle e mi fa piacere condividere con te su questo blog alcuni concetti importanti che lo riguardano.

Ti invito anche a leggere l’articolo per intero (è in inglese). In questo primo intervento sul tema mi concentro sulla perdita di logica e coerenza che può causare la dinamica delle folle. Nelle prossime settimane condividerò con te un riassunto dell’articolo originale e lo commenterò, per aiutarti a riconoscere e comprendere meglio il fenomeno della dinamica delle folle.

Un aiuto dalla storia

Troviamo, nel passato dell’umanità, alcune situazioni paragonabili a quella scatenata a inizio 2020 dal nuovo coronavirus. La storia, quindi, rende possibile identificare e studiare il fenomeno del comportamento collettivo delle folle. Nonostante le teorie del complotto, che attribuiscono la responsabilità di questa e altre situazioni alle manipolazioni di un’élite affamata di potere, è interessante capire come la dinamica delle folle non implichi obbligatoriamente l’esistenza di un genio del male che dà il via al processo. Non serve che ci sia qualcuno che manipola la folla e la fa muovere al pari di un burattinaio. Anzi: questo fenomeno può essere di fatto prodotto dall’insieme della popolazione, senza che intervenga alcun controllo da parte di singoli o sottogruppi.

Il fenomeno della folla folle può essere prodotto dall’insieme della popolazione senza alcuna regia occulta

E nel caso ci fosse realmente un’élite affamata di potere e non solo una marea emotiva dietro quanto accade, servirebbe comunque la complicità (consapevole o meno) di tantissime persone, perché un eventuale piano di sottomissione e controllo fosse realizzabile.

Questa consapevolezza, a mio parere, aiuta a recuperare la valenza e il potere del singolo individuo; cosa che può favorire un’uscita più rapida dalla situazione distopica che stiamo vivendo. Come sempre, il mio intento è, grazie alla conoscenza di sé, quello di aumentare la consapevolezza di ciascuno e contribuire alla creazione di un mondo di Salute. Un mondo in cui ogni persona sia libera di esprimere pienamente il proprio potenziale.

Cosa c’è alla base dell’incoerenza

Da quando è scoppiato il “bubbone coronavirus” abbiamo subìto provvedimenti pieni di incoerenza, controproducenti, indifferenti a una realtà più ampia e complessa.

La dinamica delle folle e la marea emotiva che la accompagna possono spiegare gli elementi più strani di questa situazione di grande panico, così come il fatto di promuovere misure autodistruttive, nonostante esperienza e studi ne dimostrino l’inutilità o addirittura la nocività.

Facciamo degli esempi

Perché ci è stato vietato di uscire di casa durante il lockdown?

Le conoscenze di fisiologia di base, ampiamente condivise tra gli specialisti, ci insegnano che la luce del sole permette, tra le altre cose, di mantenere una buona concentrazione di vitamina D nell’organismo. Si tratta di un elemento essenziale a mantenersi in salute. Servono davvero degli studi per confermare che è utile favorire la salute anche nel caso di questa epidemia? Oggi diverse ricerche dimostrano che la carenza in vitamina D è un fattore di rischio per lo sviluppo di una forma grave di Covid-19.

Perché è stato alimentato il terrore attraverso forme di comunicazione allarmistiche?

La paura, si sa, è in grado di abbassare le difese immunitarie. Chi non si è protetto dalla comunicazione terroristica ha subito ogni giorno la conta dei morti e dei casi positivi, senza poter discernere tra persone con solo tampone positivo al Sars Cov 2, persone malate paucisintomatiche, malati gravi e quelli in rianimazione e così via. La comunicazione ufficiale ha alimentato la paura dell’untore e il senso di colpa, favorendo la separazione sociale. Sono state utilizzate immagini che hanno portato a interpretazioni iperboliche della realtà. Se l’obiettivo è la salute, serve informare le persone, non terrorizzarle.

Perché, ancora oggi, di fronte ai primi sintomi di Covid-19, vige il protocollo ministeriale “vigile attesa e paracetamolo”?

È dimostrato che il paracetamolo, abbassando la febbre e il glutatione, una molecola con attività antiossidante, impedisce una reazione efficace del corpo e potenzia le reazioni infiammatorie.

Le domande sono tantissime…

Perché viene impedito l’uso di farmaci conosciuti da decine di anni?

Si tratta di farmaci che hanno dimostrato la loro efficacia contro la Covid-19 e hanno un ottimo rapporto rischi/benefici. Come mai si è preferito costringere le persone sane a farsi inoculare un prodotto che di fatto è sperimentale e del quale non si sa niente degli effetti avversi a medio e lungo termine?

Perché ancora oggi è obbligatorio in tanti contesti l’uso della mascherina?

La mascherina non solo è inutile contro la diffusione del virus per le persone asintomatiche ma anche dannosa? Servono studi scientifici per dimostrare che la mascherina, coprendo naso e bocca ostacola una buona ossigenazione del corpo e una buona eliminazione di tossine respiratorie? Serve ricordare che l’ossigeno è il primo bisogno vitale? Dobbiamo anche ricordare che il linguaggio non verbale arricchisce la comunicazione e le relazioni sociali?

La follia dietro i provvedimenti

Perché imporre tutte queste misure liberticide che portano solo segregazione e crisi sociale, senza nessun beneficio sulla situazione sanitaria, quando più dell’85% della popolazione che entra in contatto con il virus rimane totalmente asintomatica, il che significa totalmente sana?

Quali misure dovremmo prendere allora contro l’inquinamento atmosferico, visto che provoca in Europa ogni anno 400000 decessi prematuri?

Perché è stato vietato, e chi lo fa rischia di farsi linciare, di richiedere la precisazione “morto di Covid-19” o “morto con test positivo al Sars-Cov-2”?

Come mai il Green Pass viene rilasciato sulla base della vaccinazione e non sull’immunità acquisita naturalmente dopo la malattia, che per esperienza è più affidabile e duratura?

Come può essere accettato, come se fosse normale, l’obbligo di fare un trattamento farmacologico del quale non si sa nulla a proposito di effetti a medio e lungo termine? Dov’è finito il principio di cautela?

Se l’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie ha come scopo la diminuzione della circolazione del virus, come mai è stato discusso, e applicato in alcune provincie italiane, il divieto di lavorare anche online? C’è rischio di trasmissione del virus, lavorando online?

Queste sono solo alcune delle centinaia di domande che mi sono posta in questi mesi. Per capire quanto accade, partiamo dal concetto di folla. In questa prima parte sul tema vedremo insieme cos’è una folla e approfondiremo la prima caratteristica di una folla: l’ossessione comune.

Cos’è una folla?

Le folle sono gruppi che si comportano in modo folle (cioè irrazionale) secondo i loro stessi standard e principi acquisiti. Ovvero: nel momento in cui un gruppo da sano diventa una folla folle, tutti i suoi principi vengono messi da parte. Si impone una nuova verità, che spesso è contraria a quanto il gruppo credeva e sosteneva in precedenza, quando era sano.

All’interno della folla tutti i principi dei singoli vengono messi da parte

Gli osservatori di una folla sentono di essere testimoni di qualcosa che assomiglia a un gruppo di persone possedute da spiriti o demoni. La possessione demoniaca è stata usata a lungo per spiegare il fenomeno. Oggi, grazie agli studi di grandi sociologi (Norbert Elias, Theodor Adorno, Elias Canetti e Gustav le Bon) possiamo vedere le cose in un altro modo.

Tutti insieme per un’ossessione

Le folle sono grandi gruppi sociali i cui membri condividono un’ossessione e che operano attraverso una modalità emotivamente molto intensa. Ecco perché uso anche l’espressione marea emotiva.

Tre elementi distinguono le folle e le differenziano dai gruppi di persone ‘normali’, ovvero quelli che si comportano in modo razionale, pur con le naturali sfumature emotive del comportamento umano.

La caratteristica distintiva più chiara di una folla è la sua concentrazione condivisa su qualcosa. Una vera e propria ossessione comune.

La prima caratteristica di una folla è la sua ossessione assoluta per qualcosa, come una paura, un ideale, una persona

L’oggetto dell’ossessione può essere qualsiasi cosa o quasi, e non è necessario che sia reale. Il collante di una folla può essere la paura degli extraterrestri, un ideale religioso, un desiderio di vendetta, un leader carismatico e così via. Quello che motiva la folla non deve neppure essere qualcosa a cui gli individui credono o che sta loro a cuore in tempi sereni e pacifici.

Una popolazione diventa una folla quando una singola ossessione assorbe l’attenzione della maggioranza dei suoi membri, diventando l’argomento a cui tutti pensano, di cui tutti parlano. L’ossessione inoltre non è solo pubblica ma anche privata.

Un interessante déjà-vu

Quello che ti ho raccontato su come una popolazione diventa una folla ti ricorda qualcosa? Ti ricordi quanto è stato difficile nella primavera 2020, avere informazioni che non riguardassero la situazione pandemica? Quante volte ti è successo di addormentarti pensando al coronavirus e svegliarti con lo stesso tema in mente? Quante persone conosci che, ancora prima di salutarti o quasi, ti chiedono se sei vaccinato? Dove sono finiti tutti gli altri virus e batteri? E i terroristi esistono ancora o sono spariti dalla circolazione, terrorizzati dalla Covid-19? Piuttosto, tutta una serie di tematiche è scomparsa dal radar della folla e dell’onda emotiva.

Di cosa parlavamo prima di gennaio 2020, quando ci incontravamo fra amici e parenti?

Analizza i tuoi pensieri

Per concludere questa prima parte ti propongo un’autoriflessione. Se ti interessa sapere se fai parte della folla, prima di tutto valuta la varietà dei tuoi pensieri e dei tuoi obiettivi. Il tuo pensiero è dualistico o integrativo? Cioè riesci ad abbracciare la complessità della situazione con tutte le sue sfumature o la tua posizione è di tipo assolutistico? Sei PER o CONTRO, a FAVORE oppure NO? Da quanti amici o famigliari ti sei volutamente allontanato perché non pensano o agiscono come credi che sia giusto pensare e agire?

Quanto il tuo dialogo interiore e quello espresso sono pieni di virus mentali? Quanto tempo passi al giorno informandoti o parlando del tema Covid-19 e di tutte le sue conseguenze? Se succedono delle cose che non vuoi che accadano, quanta tempo ed energia stai mettendo per brontolare e quanta per creare concretamente un’alternativa?

Queste domande e le risposte che puoi dare a te stesso sono il primo passo di una consapevolezza che ritengo molto importante per recuperare la connessione con il tuo movimento interiore e per agire coerentemente con i tuoi desideri, libero dall’onda emotiva e dalla follia della folla.

Se questo tema ti sta a cuore leggi di più sulla follia della folla appena pubblicheremo il nuovo articolo.

Riposare e godersi il presente: 8 consigli pratici

Riposare e godersi il presente: 8 consigli pratici

Riposare e godersi il presente sembra a molti una missione difficile, se non impossibile. Questo accade perché tanti fanno fatica a godersi il presente. Facciamo un passo indietro e cerchiamo di analizzare brevemente quanto accade oggi. Siamo in piena estate e dopo circa 18 mesi di grande stress collettivo e incertezza, è normale non vedere l’ora di andare in vacanza e rilassarsi.

Di fatto però, tanti fanno fatica a rilassarsi davvero. Avrebbero bisogno di imparare a riposare corpo e mente. Se anche tu vivi questo problema, vorrei condividere con te alcuni consigli pratici per aiutarti a guadagnare maggiore salute e benessere partendo proprio dal riposo, dal rilassamento e dalla capacità di vivere nel presente.

SE LO DESIDERI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO 

 

Non è solo “colpa” del Covid-19

La situazione eccezionale iniziata nell’inverno 2020 e che tutt’oggi perdura, ha portato con sé dolore e preoccupazioni. Ognuno ha vissuto e sta vivendo varie forme di stress. Chi per la paura del coronavirus, chi per la perdita di persone care o del diritto a lavorare, chi ancora per la mancanza di libertà fondamentali.

Molti hanno vissuto e stanno vivendo varie forme di stress

C’è chi soffre molto per la minaccia dell’obbligo a sottoporsi a un vaccino in via di sperimentazione. Ci sono persone che subiscono profondamente le pressioni e i disaccordi di natura ideologica, nati in seno alla famiglia e alla collettività come conseguenza della reazione dei Poteri forti alla Pandemia. Tutte queste situazioni hanno la loro dose di responsabilità sullo stress collettivo imperante.

Conta l’atteggiamento, non l’evento

Come ho sottolineato varie volte negli articoli di questo blog, non è tanto l’evento che conta ma il modo in cui lo viviamo. Chi conosce alcuni strumenti di igiene emotiva è stato molto aiutato nell’affrontare la situazione politico-sanitaria, ma ha comunque dovuto investire tante energie per sopportare con il massimo equilibrio la tempesta inaspettata.

Tante persone, invece, sono state travolte dalla confusione di questo periodo e dallo stress generato dalle numerose conseguenze della Pandemia, e sono arrivate alle porte dell’estate in stato di esaurimento emotivo.

Ecco perché vorrei condividere con te qualche informazione e alcuni consigli per recuperare energia ed equilibrio. Questi consigli potranno essere più facilmente e intensamente messi in pratica per chi avrà l’opportunità di prendersi un periodo di vacanza, ma valgono per chiunque ne abbia bisogno.

Cosa succede quando sei stressato

Quando sei stressato, una serie di condizioni fisiche e mentali, legate al modo in cui respiri e a quello che pensi, ti impediscono  di rilassarti e riposare, abbassando il tuo livello di energia vitale. La quantità di energia vitale che hai a tua disposizione dipende in parte dal tuo livello di stress abituale. Molto probabilmente in questo ultimo anno e mezzo questo livello è stato piuttosto elevato.

Come ho più volte sottolineato in questo blog, lo stress di per sé non è negativo, anzi è perfino utile. Ma se il tuo corpo e la tua mente vivono in uno stato di perenne allarme, allora la tua energia vitale si consuma inutilmente. Ecco cosa puoi fare per interrompere questo circolo vizioso, riposare e goderti il presente, apprezzando le meritate vacanze quando arrivano.

Lo stress non è negativo di per sé ma se prolungato può fare tanti danni

1-Esercitati a respirare con il diaframma

Il primo passo da fare per metterti nelle condizioni di riposare e goderti il presente è prendere il tempo di respirare correttamente. Se inizi a respirare in modo efficiente, tutte le tue cellule saranno ossigenate correttamente, il tuo corpo avrà a disposizione maggiore energia, eliminerai più tossine e potrai di fatto migliorare il tuo stato di salute generale con un piccolo impegno.

Se non sai da dove iniziare, puoi scegliere la respirazione diaframmatica. Non hai dimestichezza con questo modo di respirare? Ti consiglio di esercitarti gradatamente con costanza, partendo da cinque minuti al giorno. Qui trovi dei consigli mirati per aiutarti a capire l’importanza del respiro e una mini guida alla respirazione diaframmatica.

Inizia respirando con il diaframma per 5 minuti al giorno

Respirare in modo corretto e consapevole è un esercizio che ti aiuta a vivere il presente. Questo perché mentre respiri concentrato sull’aria che entra dal naso ed esce dalla bocca e sei in ascolto di quello che accade nel tuo corpo. I pensieri si allentano. Si tratta di un esercizio di mindfulness che ti permette di restare nel “qui e ora”.

2-Abbraccia la paura se è benefica

Provare paura è normale, ma essere continuamente angosciati o preoccupati per qualcosa che ancora deve accadere è dannoso e inutile.

La paura, quella che appare per informarci di un pericolo, ci aiuta a salvarci la pelle ed è un’emozione primaria biologicamente utile. Dobbiamo sapere che esiste per un motivo e che deve funzionare quando serve. Altrimenti rischieremmo di fare cose pericolose, come per esempio attraversare la strada senza guardare a destra e a sinistra, con il rischio di essere investiti. Accetta la paura come un’alleata.

Quando però le tue paure si rivolgono al futuro e capisci di essere ossessionato da situazioni che potrebbero accadere, ma potrebbero anche non verificarsi mai, quello che vivi è uno stato di ansia che consuma la tua energia vitale e ti impedisce di risposare e goderti il presente.

La paura può anche essere benefica

3-Trasforma le paure dannose

Rilassarsi è impossibile quando la tua mente ti dice continuamente che devi stare in allerta, perché domani potrebbe accadere qualcosa di brutto. Anche se vai in vacanza nel posto più bello del mondo goderselo diventa difficile. Abbi fiducia, affronta un problema alla volta. Oggi, vivi al meglio quello che c’è. Ciò che accadrà domani invece lo affronterai domani. Sappi poi che dietro alle tue paure si celano dei desideri.

Hai paura di ammalarti perché vuoi vivere una vita lunga e senti di avere ancora molto da fare e da scoprire? Invece che angosciarti, fai quello che è in tuo potere oggi per mantenerti in salute e benessere. Domani si vedrà. Intanto ti ricordo che lo stress cronico, condizionato anche dal tuo dialogo interiore, facilita l’apparizione di sintomi e patologie.

Se ti eserciti a dare una direzione diversa al tuo dialogo interiore, cancellando i virus mentali e spostando il tuo focus dalle paure ai desideri, potrai allentare l’ansia. Pian piano questo tuo nuovo modo di fare diventerà un’abitudine benefica.

Identifica i desideri che si nascondono dietro le tue paure

4-Concentra la tua attenzione sulla realtà che ti circonda

In questo periodo (più che mai) tante persone stanno parlando a vanvera e la confusione, supportata dai mass media e dai social media, ha reso difficile comprendere cosa è reale, cosa è solo una minaccia e cosa invece è una semplice opinione personale.

Passare tanto tempo sugli schermi è fonte di troppe informazioni che il cervello non riesce a elaborare. Nel caso specifico di questo periodo, oltre alla quantità esagerata di informazioni, anche l’incoerenza è stata predominante, alimentando il senso di vulnerabilità, frustrazione e sfiducia.

Di fronte a questa situazione, è facile andare in confusione e trovarsi in uno stato di costernazione. Troppe informazioni minacciose creano un senso di insicurezza: non si sa quale strada prendere per uscire dallo stato di stress. Se non agisci, però, non utilizzi lo stress, che di conseguenza si accumula e diventa cronico.

Ti consiglio, per riposare e goderti il presente veramente, di limitare le fonti di stress e confusione. Stai il più possibile alla larga dei social media e del mondo virtuale. Approfitta delle vacanze per privilegiare le situazioni e le relazioni reali. Concentra la tua attenzione sulla realtà che ti circonda. Guarda le persone negli occhi.

Scegli con cura il tuo nutrimento alimentare ma anche quello emotivo, intellettuale e spirituale. Se una situazione ti preoccupa, decidi un orario da dedicare all’informazione e prenditi il tempo strettamente necessario per informarti. Poi, per il resto della giornata, concentra la tua attenzione sulle cose che ami e focalizzati sull’obiettivo di riposare e ricaricarti.

5-Accetta il tuo posto nel mondo

Siamo solo dei piccoli esseri umani che vivono su un grande Pianeta in un Universo sconfinato. Questa affermazione può impressionare alcuni, ma può essere fonte di pace se riesci a pensarci dall’angolazione “giusta”. Ha il potere di ridimensionare i tuoi problemi quotidiani. Accetta il tuo posto nel mondo; sei un piccolo niente in confronto all’Universo ma dentro di te scorre una forza potente: la Vita. Diventare consapevoli del proprio potere e dei propri limiti è un passo importante per imparare a riposare e rilassarsi.

Mettersi al posto del padrone del mondo che deve controllare tutto e tutti, è fonte di grande stress. Quando smetti di lottare per obiettivi che non puoi raggiungere, diventa disponibile per te il tempo necessario a concentrarti con perseveranza sulle cose sulle quali hai potere. Ad esempio il tuo benessere, il tuo respiro, il tuo dialogo interiore, il modo in cui agisci nelle relazioni con le persone amate, ecc. Molte altre cose non puoi manipolarle o piegarle a tuo piacimento, non serve perdere tempo ed energia.

Siamo sulla Terra per fare alcune esperienze e non altre. Se siamo quello che siamo è per vivere quel determinato percorso: è un’opportunità di crescita. Segui la tua direzione interiore al meglio delle tue possibilità: la gioia interiore fa da ottima bussola.

Per ricordarti che sei un piccolo niente nell’Universo e che puoi rilassarti perché non dipende tutto da te, prenditi il tempo di guardare le stelle. Lasciati sostenere dagli effetti benefici della Natura: una bella passeggiata nel bosco, in montagna o lungo il mare ti consente di ricevere le vibrazioni armoniose ed equilibrante di questi elementi, che vivono da secoli indipendentemente dalle preoccupazioni umane.

Sei un Piccolo Niente nell’Universo e questo è un bene

6-Fai pace con il passato

Il passato può essere un’arma a doppio taglio. Tanti si crogiolano nei bei ricordi, vivendo lunghi momenti di nostalgia paralizzante (“stavo meglio prima”, “in quel periodo ero più bello, più in forma, più felice” eccetera). Altri continuano a rimuginare sulle scelte e gli errori fatti (percepiti come tali), colpevolizzandosi. Entrambi gli atteggiamenti impediscono di vivere nel presente. Se ci sono situazioni passate (ma anche presenti) che non riesci ad accettare o che ti fanno provare una nostalgia profonda, ti invito a mettere in atto un gesto simbolico. Scrivi la tua storia con le cose a cui sei morbosamente attaccato, come scelte, situazioni, fatti accaduti e poi brucia il foglio su cui hai scritto. Ti aiuterà a lasciare andare il passato.

Tornando al dialogo interiore, anziché incolpare te stesso perché hai fatto una cosa piuttosto che un’altra, prova a ripeterti che hai fatto il meglio che potevi con le carte che avevi in mano all’epoca. In quel momento, per quello che eri e che sentivi, hai fatto quella scelta e non un’altra. Non c’è colpa. Hai fatto un’esperienza e seguito il tuo percorso. Chiediti piuttosto: cosa ho imparato?

Lascia andare il passato senza rimpianti o sensi di colpa

7-Dimentica le preoccupazioni sul futuro

Quando il futuro ci terrorizza è perché lo riempiamo di minacce potenziali, gigantesche e spaventose, che spesso non hanno attinenza con la realtà. Affastellare pensieri su pensieri cercando di prevedere tutto quello che potrebbe accadere di male, non solo ci fa sprecare molte energie ma impedisce al nostro inconscio di lavorare per costruire un futuro luminoso. Sembra che ognuno di noi abbia un solo passato e un solo presente: sono definiti e unici. Il futuro invece è indefinito e ricco di potenziali. Lascia andare ogni pensiero negativo sul futuro.

Lascia che siano i desideri a guidarti, rivolgendo la tua attenzione al presente. Quando ti capita di pensare al futuro fallo fantasticando su tutte le cose belle che vorresti per te, per i tuoi cari e per il Pianeta intero. Sii fiducioso del fatto che in questo modo lascerai spazio ed energie al tuo inconscio per preparare il terreno a un futuro di gioia.

Il futuro sarà più luminoso se smetti di preoccuparti di cosa accadrà

8-Impara a vivere il presente

Cosa significa vivere il presente? Il presente, qui e ora, è tutto quello che abbiamo. Il presente è la vita che accade e che puoi godere momento per momento. Anziché passare le tue giornate a preoccuparti, angosciarti e dare addosso a te o agli altri per ciò che è stato fatto o non fatto, ti invito a dire sì al tuo presente. Nutri la tua fiducia in te stesso e nella Vita.

Quando qualcosa di inaspettato accade, osservalo e cerca di capire come vuoi posizionarti nei confronti di questa novità senza giudizio su di te o sull’evento in sé. Con il consenso del tuo cuore, hai il potere di trasformarlo in un evento benedetto.

Non sto dicendo che bisogna essere sempre positivi e che il dolore o la fatica non esistono. Ma ti invito a dire sì e accettare l’accaduto anche quando ti spiazza o non ti fa piacere. Puoi non essere d’accordo con il tuo presente, ma se ne prendi atto eviterai di cadere in meccanismi negativi e pericolosi di attaccamento, negatività e dispersione delle energie.

A cosa servirebbe dire no? Rifiutare il presente non cambia le cose, ma ti fa stare peggio. Accettarlo ti permette di concentrare le tue energie per rispondere alle due domande veramente interessanti: cosa posso fare per stare bene nonostante quanto è accaduto? E se la situazione può essere cambiata, in quale modo? Cerca di capirlo, poi agisci di conseguenza.

Dire sì al presente, qualunque sia, è il primo passo per stare meglio

Riposare indipendentemente dal contesto

Riposare e godersi il presente, rilassarsi, significa anche questo: dire sì a ciò che ti accade momento per momento, senza proiettarti nel futuro o farti angosciare dalle paure. Si tratta di un riposo che ristora corpo e mente.

Oltre alla respirazione diaframmatica, passeggiare quotidianamente nella natura può esserti di grande aiuto. Se riuscirai a focalizzarti sul presente potrai goderti le vacanze o anche i piccoli momenti di riposo quotidiano in modo molto più ricco e pieno.

Riposare e godersi il presente ti aiuterà a ricaricare le energie, per poter agire in modo coerente ed efficiente, migliorare la tua vita e partecipare con determinazione a creare il mondo che desideri.

Sonno ristoratore: il segreto della fase REM

Sonno ristoratore: il segreto della fase REM

Un sonno ristoratore ti aiuta a vivere meglio in molti sensi. Non serve solo a riposarsi per svegliarsi ogni mattina pieni di vigore fisico e di buon umore. È fondamentale per costruire un futuro migliore, letteralmente, notte dopo notte.

La fase REM, quella che comunemente consideriamo la più profonda, durante la quale i sogni prendono forma, racchiude un potenziale incredibile che ha conseguenze importanti sulla tua vita, a breve e a lungo termine.

SE PREFERISCI, ASCOLTA L’AUDIO DELL’ARTICOLO

 

Hai mai sentito il detto la notte porta consiglio? Molto probabilmente sì ma scommetto che non sai che questo modo di dire ha un fondamento scientifico.

La notte porta consiglio non è solo un modo di dire

Il sonno ristoratore può restaurare, o meglio dare vita, a un futuro più roseo e luminoso, pieno di salute e benessere. Ma facciamo un passo indietro.

Il sonno ristoratore ha il potere di plasmare un futuro migliore

Sonno ristoratore: oggi ne abbiamo ancora più bisogno

In questo momento storico, in cui il presente è pieno d’incoerenza e il futuro è così incerto, molti si sentiranno impotenti e smarriti. Non solo a causa dell’epidemia di Covid-19 ancora in corso, ma anche per la sua gestione e perché economia e società stanno vivendo una crisi profonda a livello mondiale.

Una situazione che, pur essendo esplosa con forza col nuovo coronavirus, ha radici ramificate che hanno iniziato a crescere ben prima di quest’anno, ormai giunto al termine.

In questo periodo funestato da incertezze e paure puoi agire in prima persona per promuovere un futuro migliore

Ecco perché ci tengo particolarmente a darti delle informazioni preziose per conoscere te stesso e scoprire (o riscoprire) un potenziale immenso e innato che è già tuo. Questo potenziale, che tutti noi abbiamo, può permetterti di creare un futuro vitale e luminoso per te, i tuoi cari, la collettività intera. La chiave sta proprio nel sonno ristoratore e nella notte che porta consiglio.

La fase REM racchiude un immenso potenziale che tutti noi abbiamo, dobbiamo solo aiutarlo ad agire

La notte porta consiglio

Ho scoperto che il detto la notte porta consiglio ha un fondamento scientifico quando, più di 10 anni fa, ho trascorso dodici giorni con Jean Pierre Garnier Malet studiando alcuni concetti di fisica classica e fisica quantistica. E approfondendo il principio di indeterminazione di Heisenberg, la relatività e la dilatazione dei tempi, equazioni, teorema di Pitagora, filosofia greca e metafisica. Ma forse ora ti ho spaventato!

Sono materie e argomenti molto complessi, che richiedono anni di studio per essere compresi a fondo. Non ti chiedo quindi di riaprire il libro di fisica delle superiori per cercare in minima parte di raccapezzarti su quanto sto per dirti.

Il mio intento è un altro. Voglio condividere con te l’essenza di questi fondamenti, non tutta la teoria che c’è alla loro base. Ecco perché non ti propinerò nessuna formula ma parleremo di sonno ristoratore, notte che porta consiglio e fase REM. In modo concreto, così che tu possa applicare subito alcuni consigli pratici.

Le basi scientifiche del segreto racchiuso nella fase REM sono molto complesse. Se vuoi capirle a fondo puoi approfondire studiando la fisica quantistica

Hai voglia di studiare le basi scientifiche delle teorie di J.P. Garnier Malet? Ti consiglio di farlo direttamente con lui, sui suoi libri. Iniziando ad esempio da Cambia il tuo futuro attraverso le aperture temporali. Quando la scienza scopre una verità dimenticata: il nostro doppio. Puoi anche iniziare, per farti un’idea, dai video che si trovano su Youtube.

 Il tuo inconscio lavora tutte le notti

Partiamo da una buona notizia: una parte di te lavora ogni notte per crearti un futuro che sia il migliore possibile. Lo fa senza che tu ne sia consapevole, è un processo inconscio. Questa parte di te che lavora sul futuro è molto evoluta e potente, perché applica le Leggi della fisica quantistica ed è in contatto con l’intero Universo. Sa viaggiare nello spazio e nel tempo ed è molto equilibrata e luminosa. Si tratta della parte di te che J.P Garnier Malet chiama il Doppio.

Una parte di te, chiamata il Doppio, lavora ogni notte, durante la fase REM, per creare un futuro migliore

 Pensiero e futuro potenziale

Prima di addentrarmi nelle spiegazioni voglio fornirti alcune informazioni di base che possono farti da guida lungo questo percorso, che unisce il sonno ristoratore a un futuro di salute e benessere. Anche perché, forse, stai esplorando questo mondo per la prima volta. In parte te ne ho già parlato, ad esempio quando abbiamo ragionato sul potere del dialogo interiore. Ogni pensiero crea un futuro potenziale.

 Se ogni pensiero crea un futuro potenziale quello che pensi ha il potere di cambiare la tua vita

Ognuno di noi ha un solo passato e un solo presente: sono definiti e unici. Il futuro invece è indefinito. Aspettando che un futuro diventi il nostro presente, esistono tanti futuri potenziali che si realizzeranno o meno. Si tratta di un concetto intuitivo, sul quale però, molto spesso, non ci soffermiamo a ragionare.

Forse ti capita frequentemente di pensare che sei impotente, che il percorso è già tracciato? Riesci mai a concentrarti sul fatto opposto, ovvero che il futuro si dirama in molteplici direzioni e puoi plasmarlo perché ti sia amico?

Mentre passato e presente sono unici, di futuri potenziali ne esistono molti

Pensi quindi sarai

I diversi futuri potenziali prendono vita attraverso i tuoi pensieri. Se formuli un pensiero di guarigione, di successo, di libertà o di pace crei un futuro potenziale di guarigione, successo, libertà, pace.

Quando invece formuli un pensiero di morte, fallimento, malattia, dramma, peggioramento dello stato di salute o di quello sociale, crei un futuro potenziale che di conseguenza porterà a morte, fallimento, malattia, eccetera.

Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro possibile in cui ti preoccuperai ancora di più. Potenzialmente succederà il peggio. Se invece ti entusiasmi, nutrendo la speranza in una vita migliore ricca di sorprese e felicità, darai vita a un futuro potenziale in cui il tuo entusiasmo crescerà ulteriormente.

Saper gestire le proprie emozioni e i propri pensieri è indispensabile per la tua salute e il tuo benessere, quello di oggi e quello di domani. Vediamo ora nel dettaglio come ottimismo e pessimismo si intrecciano con il potere di un sonno ristoratore e il segreto della fase REM.

Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro in cui ti preoccuperai ancora di più

Un sonno operoso

Il nostro sonno è composto da cicli di circa 90 minuti. Durante ogni ciclo, dopo un rallentamento progressivo dell’attività cerebrale e fisica, vivi una fase molto speciale del sonno, chiamata fase paradossale o REM (Rapid Eye Movement). È caratterizzata da un’immobilità profonda del corpo alla quale si contrappone un’attività cerebrale intensa, paragonabile a quella che sperimentiamo da svegli.

Secondo Garnier Malet, questo è il momento in cui vengono esplorati tutti i futuri potenziali che hai creato. Ecco il segreto della fase REM. Avere la possibilità di esplorare questi futuri potenziali permette di cogliere informazioni utili a realizzare quelli positivi.

Durante la fase REM il tuo Doppio esplora i futuri possibili e raccoglie informazioni per realizzare quelli positivi

Trasforma il pessimismo grazie al pensiero positivo

Per fare in modo che la notte porti consiglio davvero e il sonno ristoratore sia utile a creare un futuro luminoso è importante che tu concentri la tua attenzione nella direzione giusta. Abbiamo sottolineato come ogni pensiero possa creare un futuro potenziale. La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali.

Ecco perché è importante che tu comprenda a fondo l’utilità di cancellare i tuoi pensieri negativi. Se sei un pessimista accanito o stai passando un periodo difficile, ti do un compito: dare vita almeno a un pensiero positivo e luminoso al giorno, da coltivare nei momenti bui e difficili.

La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali

Basta un pensiero positivo? Sì, perché quel pensiero potrà creare un futuro potenziale positivo. Durante la notte il tuo Doppio avrà modo di esplorarlo e riceverai le informazioni e le intuizioni necessarie a permettere la sua realizzazione.

Vibrazioni alte: cosa sono e come funzionano

Per evitare di creare futuri potenziali negativi, quello che puoi fare è nutrire vibrazioni alte, tutte le volte che puoi. Cosa significa? Ogni giorno hai la possibilità di alimentare emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta: l’amore e la gratitudine, ma anche la gioia, l’entusiasmo, la benevolenza, la fede nel futuro, la fiducia in sé e nei propri desideri, eccetera.

 Amore, gratitudine e gioia sono emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta

Coltivare la gratitudine significa ringraziare per tutto ciò che di buono vivi nella tua esistenza. Ad esempio l’abbondanza di ossigeno, di luce, un tetto sopra la testa, gli affetti, l’acqua corrente in casa, un letto confortevole, la possibilità di vedere, sentire i suoni, camminare, respirare, la bellezza di un tramonto, la maestosità di un albero e così via.

Scegli con cura il contesto che ti circonda

Come puoi immaginare, è pericoloso essere circondati da informazioni drammatiche che nutrono la paura, la rabbia, il dubbio, la confusione o l’incoerenza. Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo.

Con questo invito mi riferisco alle persone di cui ti circondi ma anche ai canali di informazione o di svago. Per esempio, rifletti su quali tipi di trasmissioni e di film guardi abitualmente. Ogni volta che vedi o senti qualcosa, senza accorgertene del tutto, ci rimugini su: formuli pensieri. Di conseguenza crei dei futuri potenziali che il tuo Doppio andrà a esplorare durante il sonno.

Comprendi ora l’importanza di lasciarsi ispirare da persone equilibrate, amorevoli, pacifiche ed evitare fonti di informazione nocive e pessimiste?

Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo

Immagina il futuro che desideri

Perché si realizzi il futuro che desideri, lo devi immaginare. Ti invito a sognare in grande. Puoi esagerare liberamente nell’immaginare un mondo di pace, condivisione, rispetto, una società libera ed equa, un pianeta dove ognuno possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.

Sogna in grande: è il modo migliore per dare vita a un futuro luminoso

Man mano che procedi con l’allenamento, sarai in grado di creare, durante la giornata, più futuri potenziali positivi. Saranno esplorati ed elaborati durante la notte dal tuo Doppio, la parte inconscia di te “competente in materia”. Da questa elaborazione nasceranno informazioni che sono sempre inconsce ma che ispireranno drasticamente le tue azioni concrete. In questo modo realizzerai quei futuri potenziali che sono più utili e positivi.

Un pensiero benefico adatto al periodo

Voglio suggerirti un pensiero che può aiutare noi tutti a uscire al più presto da questo periodo storico, caratterizzato dalla perdita di tante libertà e da una grande tensione collettiva.

Prova concretamente a immaginare, in un futuro vicinissimo, di poter incontrare altre persone di qualunque età in totale libertà, abbracciarle con serenità e affetto. Immagina poi di andare a ballare in luoghi affollati e guardare per strada i sorrisi di adulti e bambini, sereni e gioiosi. Includi in questi pensieri un senso di benessere ed equità. Osa immaginare e sentire in ogni tua cellula pace e prosperità per tutti.

Cura il tuo modo di addormentarti

Oltre a prenderti cura dei tuoi pensieri, dando loro la massima priorità, c’è un altro aspetto a cui fare attenzione: il momento in cui ti addormenti. Cosa succede di solito quando vai a letto? Come ti comporti?

Per avere accesso con successo all’elaborazione dei tuoi pensieri e dei tuoi futuri potenziali, eliminando quelli dannosi in favore dei futuri positivi, devi vivere e sentire una vibrazione energetica alta nel momento dell’addormentamento.

Come agire concretamente

Siccome il momento dell’addormentamento è fondamentale per favorire un intervento benefico del tuo Doppio quantico, voglio darti un breve protocollo da seguire. Puoi metterlo in atto facilmente tutte le sere.

Il momento dell’addormentamento è importantissimo per favorire l’intervento positivo del Doppio quantico

  1. Per prima cosa fai mente locale sulla giornata vissuta e riconosci i momenti in cui hai avuto pensieri di preoccupazione, ansia, rabbia, odio, giudizio negativo su te stesso e gli altri, eccetera.
  2. Poi emetti il desiderio o l’intento che i potenziali negativi creati vengano cancellati.
  3. Quindi fai l’elenco dei tuoi problemi e affidali al sonno. Se vuoi, puoi elencare pure le soluzioni che desideri per ciascun problema, ma questo dettaglio non è necessario. Il tuo inconscio conosce soluzioni ottimali che la tua mente conscia non può nemmeno immaginare. Non ha bisogno di suggerimenti!
  4. Tuffati nel sonno con la fiducia naturale che ha un bambino: sicuro del risultato.
  5. Lasciati pervadere dalla gratitudine e dal sollievo per il lavoro prezioso che farà il tuo Doppio durante il sonno. Il Doppio quantico ha capacità immense in confronto alla tua mente conscia.

Puoi scegliere di fare in questo momento l’esercizio della gratitudine: trovare 100 cose, situazioni, persone, per le quali dire grazie. Una scelta di questo genere, oltre a creare futuri potenziali ricchi di gratitudine, ti aiuta a sperimentare un livello di vibrazione alta e uno stato di addormentamento idoneo a dare il migliore sostegno possibile alla creazione di un futuro luminoso.

Il giorno dopo un sonno ristoratore

Se segui questi consigli ti sveglierai con intuizioni e desideri che possono guidarti verso la realizzazione di un futuro migliore per te e per gli altri. I consigli che arrivano dal Doppio regalano sempre una gioia intensa. Nell’antichità, i Greci parlavano di teoforia: gioia che viene da Dio.

Questa sensazione che il tuo corpo sente nel profondo di ogni sua cellula non ti farà sbagliare mai. È una felicita istintiva. Le intuizioni che ricevi quando sei in questo stato sono sempre le migliori: seguile con piena fiducia.

I consigli che arrivano dal Doppio regalano una sensazione di gioia intensa

Soffri di insonnia? Dormi male e pensi che questo possa influire negativamente sul lavoro del tuo Doppio quantico? Prova ad approfondire l’argomento leggendo il mio articolo sui disturbi del sonno.

Creare un futuro luminoso

Connetterti al tuo Doppio quantico, che alcuni chiamano anche Sé Superiore, permette di allearti con una parte di te caratterizzata da una forza incomprensibile e inafferrabile per la mente razionale.

La connessione con il Doppio consente di liberare un potenziale che cancella all’istante i futuri negativi, creando invece il futuro luminoso desiderato. Ecco in quali termini il destino è plasmato dai nostri pensieri. Non esiste la predestinazione: un futuro può sostituirne un altro, istantaneamente, in qualunque momento.

Quello che chiamiamo il destino di una persona può cambiare direzione da un giorno all’altro grazie a un pensiero positivo e a un buon addormentamento. Un sonno ristoratore durante il quale il Doppio può fare il suo lavoro.

Il destino è plasmato dai nostri pensieri

Grazie agli esercizi che ti ho proposto e alle indicazioni che ti ho dato, giorno dopo giorno e notte dopo notte, il presente si trasforma e diventa sempre più luminoso.

La responsabilità e il potere di ciascuno di noi

Tutti insieme, come piccole gocce che formano un grande oceano, possiamo contribuire, nel silenzio tranquillo delle nostre case, all’equilibrio del pianeta e dei sui abitanti e alla creazione di un futuro luminoso.

Ciascuno di noi può assumersi la responsabilità e l’impegno di curare i propri pensieri durante la giornata e lo stato emotivo al momento dell’addormentamento. Così da assicurarsi un sonno ristoratore ricco di futuri potenziali positivi, da esplorare grazie al nostro Doppio durante la fase REM.

Oltre a immaginare i cambiamenti personali che desideri, ti propongo di connetterti ogni giorno al pensiero di un mondo ricco di pace, rispetto, condivisione, baci e abbracci liberi, in tutta sicurezza. Una realtà più equa e serena nella quale ogni essere vivente possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.

Come suggeriva Pitagora nei Versi d’oro: “Abituati a controllare il tuo sonno… Non accogliere il sonno sotto la dolcezza dei tuoi occhi prima di aver esaminato ciascuno dei tuoi atti del giorno”. E lo scriveva oltre quattro secoli prima di Cristo.

Se soffri di disturbi del sonno e questo ti impedisce un addormentamento sereno puoi provare a seguire il mio video corso Sonno è salute o iscriverti a uno dei miei incontri online sul tema.

Salute e malattia: mai combattere contro il tuo corpo

Salute e malattia: mai combattere contro il tuo corpo

Salute e malattia si escludono a vicenda? In realtà non necessariamente. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stessa definisce la salute, nell’uomo, come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Salute non è quindi la semplice assenza di malattia o altre infermità.

SE PREFERISCI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO

 

La salute è uno stato completo di benessere fisico, mentale e sociale

La salute è un obiettivo che tutti possiamo perseguire e raggiungere. A patto di modificare il nostro modo di concepire la malattia. Ogni sintomo, infatti, è un messaggio che il nostro corpo ci sta mandando. Ma prima di arrivare a comprendere questo messaggio è importante cambiare punto di vista su salute e malattia.

La salute è un obiettivo che tutti noi possiamo perseguire, anche chi è malato

Cambia punto di vista

Liberati dalle idee preconcette su cosa significhi essere malato e cosa invece essere sano. Anni di esperienza come medico mi hanno fatto capire che uno dei problemi che ci rendono più difficile guarire e percorrere la strada verso il benessere psico-fisico è il nostro atteggiamento nei confronti della malattia. Andrebbe rivisto alla radice.

È tempo di fare pace con la malattia e il corpo

La società occidentale è abituata a interpretare il ripristino della salute come un combattimento. Spesso sentiamo parlare di persone che lottano contro la malattia o che hanno vinto la guerra contro la malattia. I pazienti possono guarire grazie alle armi dei medici.

Si è creato un forte legame tra la realtà della guerra e la medicina convenzionale. Tutto l’immaginario e le parole che hanno a che fare con la guerra sono state “prese in prestito” e assorbite dagli operatori del sistema sanitario e dalla sua organizzazione. Sono i medici stessi che ci raccontano la malattia con gli occhi dei generali.

Invece sono convinta che non si possa favorire una salute rigogliosa su un campo di guerra. La pace è una strada più vitale e sicura per guarire e stare bene.

L’immaginario collettivo associa guerra e malattia

Prova a pensare alle modalità che molti di noi hanno interiorizzato per parlare di malattia e salute. Più specificamente, basta osservare quanto è successo e ancora sta succedendo rispetto alla pandemia da Covid-19.
La malattia è il nemico, che ha i suoi complici nei microbi, nell’inquinamento, nell’alimentazione sbagliata, nello stress eccetera. Le Forze Armate sono costituite da validi militari di vario ordine e grado come medici, infermieri, terapeuti e così via. L’artiglieria per debellare il nemico è varia. Si va dai farmaci ai raggi, passando per il bisturi.

La guerra è diventata parte del nostro immaginario collettivo legato a salute e malattia

L’industria bellica è costituita da case farmaceutiche e biomediche. C’è persino un Genio Militare, formato dai ricercatori che impegnano il loro tempo a studiare soluzioni per sconfiggere il nemico. E non mancano i disertori, medici e pazienti che si rifiutano di seguire i precetti bellici e “rinunciano” a combattere la guerra.

Sei sicuro che combattere sia la strategia giusta?

I costi di questa strategia bellica sono altissimi, in termini di tempo, di energia, di soldi, di qualità della vita. Si combatte giorno e notte per curare i feriti, uccidere il nemico o prevenire una nuova invasione. Oggi più che mai. Tutto il mondo è impegnato in questa guerra contro il nemico. Che si chiami Covid-19, cancro, diabete o con mille altri nomi diversi. Che sia un evento acuto o una patologia cronica. Il costo emotivo è enorme. Come in ogni guerra le emozioni predominanti di chi la vive sono paura, ansia, impotenza e insicurezza.

Le emozioni che proviamo in guerra sono paura, ansia, impotenza e insicurezza

Sono tantissime le vittime tra i civili. Il numero di pazienti morti o mutilati cresce sempre di più. Ma sono molte le vittime anche tra i soldati che combattono in prima linea. Il tasso di burn-out, che corrisponde a un estremo logoramento psicologico, cresce sempre di più nelle professioni sanitarie.

Di conseguenza ci sono poi dei costi sociali. Dilagano depressione e ansia, mentre diminuiscono la forza attiva delle persone e il benessere complessivo della società. Dal punto di vista economico, solo nel 2016, in Italia la spesa sanitaria è stata superiore a 149 miliardi di euro.

Il risultato è che viviamo una guerra senza fine nella quale i nemici (le malattie) sembrano riprodursi a vista d’occhio e diventare sempre più crudeli.

Un pensiero d’amore per le vittime e il personale sanitario

Ho il massimo rispetto per tutte le vittime morte sul campo di battaglia e mi dispiace molto per i loro cari. Non metto in dubbio che i professionisti sanitari abbiano combattuto e stiano combattendo al solo scopo di fare del bene.

Un ringraziamento sentito va a medici, infermieri e ricercatori che lavorano con cuore e serietà

Medici, infermieri, ricercatori e tutte le figure che operano nel campo sanitario con cuore e serietà fanno onore al genere umano. Li ringrazio quindi per il loro impegno e per essersi messi al servizio con l’intento di alleviare la sofferenza di chi non sta bene. So che credono fortemente nella propria visione di salute e malattia e nei protocolli che usano quotidianamente per combattere il nemico comune. Eppure…

Meglio disertori

Considero tutta l’esperienza accumulata nei secoli dalla medicina, con i suoi successi e i suoi errori, come un’inestimabile fonte di ricchezza. Credo però che sia venuto il momento di guardare in faccia l’ampiezza del danno creato dal paradigma di guerra, che monopolizza la nostra visione di salute e malattia.

Non voglio essere un soldato mandato a combattere contro un nemico finto e con armi inefficienti, per una guerra senza fine.
Non voglio più sprecare tanto tempo ed energia per proteggere, difendere, sopravvivere. E vorrei che non lo facessi neppure tu. Il nostro obiettivo deve essere quello di fare pace con il corpo in tutte le sue manifestazioni.

Non voglio essere un soldato mandato a combattere per una guerra senza fine

Cambiare vocabolario e strategia

Forti dell’esperienza fatta nei secoli da chi è venuto prima di noi, propongo di sperimentare un altro paradigma basato sulla pace. La via della pace non è una via senza dolore e neppure una strada per vivere eternamente. Ma nella mia esperienza è decisamente più vitale e benefica e comporta molta meno sofferenza.

Questa via la puoi costruire passo dopo passo partendo da te stesso. Inizia cambiando il tuo vocabolario e intervenendo sul tuo pensiero. Ad esempio smettendo di pensare alla malattia come a un nemico da combattere. Piuttosto concentrati sul fatto che ogni sintomo è un messaggio. Quando non stai bene, il tuo corpo ti sta dicendo qualcosa.

La via della pace non è una via senza dolore ma comporta molta meno sofferenza

Conosci te stesso e il tuo corpo

Se conosci te stesso e cerchi di comprendere il tuo corpo getterai delle solide basi per avvicinarti ogni giorno di più alla salute e allontanarti dalla malattia. Prendi confidenza con le tue emozioni, impara a esprimerle, lavora sulle relazioni interpersonali e dai la giusta priorità ai bisogni primari come il sonno, la respirazione, il rilassamento.

La via della pace porta a una visione integrata del significato della malattia, che va ben oltre la ricerca della sua causa. L’eliminazione diventa secondaria, ci si concentra sulla comprensione e sulla salute e la guarigione viene da sé. Puoi cogliere il senso profondo di ogni messaggio che proviene dal tuo corpo partendo dal chiederti perché ti sei ammalato. Magari c’è qualche nodo critico, un trauma non risolto che ti fa stare così. Questo accade, ad esempio, con il sovrappeso.

Molte patologie possono essere sconfitte o prevenute, semplicemente respirando e dormendo bene. Alcune problematiche si risolvono facendo pace con gli altri, con il passato e il proprio vissuto. La via della pace porta a riconciliarsi con sé e la Vita stessa. La pace libera tempo ed energia per crescere rigogliosi, cioè gioiosi, fiduciosi e veramente sani.