Dic 22, 2020 | Conoscersi, Consigli pratici
Un sonno ristoratore ti aiuta a vivere meglio in molti sensi. Non serve solo a riposarsi per svegliarsi ogni mattina pieni di vigore fisico e di buon umore. È fondamentale per costruire un futuro migliore, letteralmente, notte dopo notte.
La fase REM, quella che comunemente consideriamo la più profonda, durante la quale i sogni prendono forma, racchiude un potenziale incredibile che ha conseguenze importanti sulla tua vita, a breve e a lungo termine.
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Hai mai sentito il detto la notte porta consiglio? Molto probabilmente sì ma scommetto che non sai che questo modo di dire ha un fondamento scientifico.
La notte porta consiglio non è solo un modo di dire
Il sonno ristoratore può restaurare, o meglio dare vita, a un futuro più roseo e luminoso, pieno di salute e benessere. Ma facciamo un passo indietro.
Il sonno ristoratore ha il potere di plasmare un futuro migliore
Sonno ristoratore: oggi ne abbiamo ancora più bisogno
In questo momento storico, in cui il presente è pieno d’incoerenza e il futuro è così incerto, molti si sentiranno impotenti e smarriti. Non solo a causa dell’epidemia di Covid-19 ancora in corso, ma anche per la sua gestione e perché economia e società stanno vivendo una crisi profonda a livello mondiale.
Una situazione che, pur essendo esplosa con forza col nuovo coronavirus, ha radici ramificate che hanno iniziato a crescere ben prima di quest’anno, ormai giunto al termine.
In questo periodo funestato da incertezze e paure puoi agire in prima persona per promuovere un futuro migliore
Ecco perché ci tengo particolarmente a darti delle informazioni preziose per conoscere te stesso e scoprire (o riscoprire) un potenziale immenso e innato che è già tuo. Questo potenziale, che tutti noi abbiamo, può permetterti di creare un futuro vitale e luminoso per te, i tuoi cari, la collettività intera. La chiave sta proprio nel sonno ristoratore e nella notte che porta consiglio.
La fase REM racchiude un immenso potenziale che tutti noi abbiamo, dobbiamo solo aiutarlo ad agire
La notte porta consiglio
Ho scoperto che il detto la notte porta consiglio ha un fondamento scientifico quando, più di 10 anni fa, ho trascorso dodici giorni con Jean Pierre Garnier Malet studiando alcuni concetti di fisica classica e fisica quantistica. E approfondendo il principio di indeterminazione di Heisenberg, la relatività e la dilatazione dei tempi, equazioni, teorema di Pitagora, filosofia greca e metafisica. Ma forse ora ti ho spaventato!
Sono materie e argomenti molto complessi, che richiedono anni di studio per essere compresi a fondo. Non ti chiedo quindi di riaprire il libro di fisica delle superiori per cercare in minima parte di raccapezzarti su quanto sto per dirti.
Il mio intento è un altro. Voglio condividere con te l’essenza di questi fondamenti, non tutta la teoria che c’è alla loro base. Ecco perché non ti propinerò nessuna formula ma parleremo di sonno ristoratore, notte che porta consiglio e fase REM. In modo concreto, così che tu possa applicare subito alcuni consigli pratici.
Le basi scientifiche del segreto racchiuso nella fase REM sono molto complesse. Se vuoi capirle a fondo puoi approfondire studiando la fisica quantistica
Hai voglia di studiare le basi scientifiche delle teorie di J.P. Garnier Malet? Ti consiglio di farlo direttamente con lui, sui suoi libri. Iniziando ad esempio da Cambia il tuo futuro attraverso le aperture temporali. Quando la scienza scopre una verità dimenticata: il nostro doppio. Puoi anche iniziare, per farti un’idea, dai video che si trovano su Youtube.
Il tuo inconscio lavora tutte le notti
Partiamo da una buona notizia: una parte di te lavora ogni notte per crearti un futuro che sia il migliore possibile. Lo fa senza che tu ne sia consapevole, è un processo inconscio. Questa parte di te che lavora sul futuro è molto evoluta e potente, perché applica le Leggi della fisica quantistica ed è in contatto con l’intero Universo. Sa viaggiare nello spazio e nel tempo ed è molto equilibrata e luminosa. Si tratta della parte di te che J.P Garnier Malet chiama il Doppio.
Una parte di te, chiamata il Doppio, lavora ogni notte, durante la fase REM, per creare un futuro migliore
Pensiero e futuro potenziale
Prima di addentrarmi nelle spiegazioni voglio fornirti alcune informazioni di base che possono farti da guida lungo questo percorso, che unisce il sonno ristoratore a un futuro di salute e benessere. Anche perché, forse, stai esplorando questo mondo per la prima volta. In parte te ne ho già parlato, ad esempio quando abbiamo ragionato sul potere del dialogo interiore. Ogni pensiero crea un futuro potenziale.
Se ogni pensiero crea un futuro potenziale quello che pensi ha il potere di cambiare la tua vita
Ognuno di noi ha un solo passato e un solo presente: sono definiti e unici. Il futuro invece è indefinito. Aspettando che un futuro diventi il nostro presente, esistono tanti futuri potenziali che si realizzeranno o meno. Si tratta di un concetto intuitivo, sul quale però, molto spesso, non ci soffermiamo a ragionare.
Forse ti capita frequentemente di pensare che sei impotente, che il percorso è già tracciato? Riesci mai a concentrarti sul fatto opposto, ovvero che il futuro si dirama in molteplici direzioni e puoi plasmarlo perché ti sia amico?
Mentre passato e presente sono unici, di futuri potenziali ne esistono molti
Pensi quindi sarai
I diversi futuri potenziali prendono vita attraverso i tuoi pensieri. Se formuli un pensiero di guarigione, di successo, di libertà o di pace crei un futuro potenziale di guarigione, successo, libertà, pace.
Quando invece formuli un pensiero di morte, fallimento, malattia, dramma, peggioramento dello stato di salute o di quello sociale, crei un futuro potenziale che di conseguenza porterà a morte, fallimento, malattia, eccetera.
Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro possibile in cui ti preoccuperai ancora di più. Potenzialmente succederà il peggio. Se invece ti entusiasmi, nutrendo la speranza in una vita migliore ricca di sorprese e felicità, darai vita a un futuro potenziale in cui il tuo entusiasmo crescerà ulteriormente.
Saper gestire le proprie emozioni e i propri pensieri è indispensabile per la tua salute e il tuo benessere, quello di oggi e quello di domani. Vediamo ora nel dettaglio come ottimismo e pessimismo si intrecciano con il potere di un sonno ristoratore e il segreto della fase REM.
Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro in cui ti preoccuperai ancora di più
Un sonno operoso
Il nostro sonno è composto da cicli di circa 90 minuti. Durante ogni ciclo, dopo un rallentamento progressivo dell’attività cerebrale e fisica, vivi una fase molto speciale del sonno, chiamata fase paradossale o REM (Rapid Eye Movement). È caratterizzata da un’immobilità profonda del corpo alla quale si contrappone un’attività cerebrale intensa, paragonabile a quella che sperimentiamo da svegli.
Secondo Garnier Malet, questo è il momento in cui vengono esplorati tutti i futuri potenziali che hai creato. Ecco il segreto della fase REM. Avere la possibilità di esplorare questi futuri potenziali permette di cogliere informazioni utili a realizzare quelli positivi.
Durante la fase REM il tuo Doppio esplora i futuri possibili e raccoglie informazioni per realizzare quelli positivi
Trasforma il pessimismo grazie al pensiero positivo
Per fare in modo che la notte porti consiglio davvero e il sonno ristoratore sia utile a creare un futuro luminoso è importante che tu concentri la tua attenzione nella direzione giusta. Abbiamo sottolineato come ogni pensiero possa creare un futuro potenziale. La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali.
Ecco perché è importante che tu comprenda a fondo l’utilità di cancellare i tuoi pensieri negativi. Se sei un pessimista accanito o stai passando un periodo difficile, ti do un compito: dare vita almeno a un pensiero positivo e luminoso al giorno, da coltivare nei momenti bui e difficili.
La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali
Basta un pensiero positivo? Sì, perché quel pensiero potrà creare un futuro potenziale positivo. Durante la notte il tuo Doppio avrà modo di esplorarlo e riceverai le informazioni e le intuizioni necessarie a permettere la sua realizzazione.
Vibrazioni alte: cosa sono e come funzionano
Per evitare di creare futuri potenziali negativi, quello che puoi fare è nutrire vibrazioni alte, tutte le volte che puoi. Cosa significa? Ogni giorno hai la possibilità di alimentare emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta: l’amore e la gratitudine, ma anche la gioia, l’entusiasmo, la benevolenza, la fede nel futuro, la fiducia in sé e nei propri desideri, eccetera.
Amore, gratitudine e gioia sono emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta
Coltivare la gratitudine significa ringraziare per tutto ciò che di buono vivi nella tua esistenza. Ad esempio l’abbondanza di ossigeno, di luce, un tetto sopra la testa, gli affetti, l’acqua corrente in casa, un letto confortevole, la possibilità di vedere, sentire i suoni, camminare, respirare, la bellezza di un tramonto, la maestosità di un albero e così via.
Scegli con cura il contesto che ti circonda
Come puoi immaginare, è pericoloso essere circondati da informazioni drammatiche che nutrono la paura, la rabbia, il dubbio, la confusione o l’incoerenza. Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo.
Con questo invito mi riferisco alle persone di cui ti circondi ma anche ai canali di informazione o di svago. Per esempio, rifletti su quali tipi di trasmissioni e di film guardi abitualmente. Ogni volta che vedi o senti qualcosa, senza accorgertene del tutto, ci rimugini su: formuli pensieri. Di conseguenza crei dei futuri potenziali che il tuo Doppio andrà a esplorare durante il sonno.
Comprendi ora l’importanza di lasciarsi ispirare da persone equilibrate, amorevoli, pacifiche ed evitare fonti di informazione nocive e pessimiste?
Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo
Immagina il futuro che desideri
Perché si realizzi il futuro che desideri, lo devi immaginare. Ti invito a sognare in grande. Puoi esagerare liberamente nell’immaginare un mondo di pace, condivisione, rispetto, una società libera ed equa, un pianeta dove ognuno possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.
Sogna in grande: è il modo migliore per dare vita a un futuro luminoso
Man mano che procedi con l’allenamento, sarai in grado di creare, durante la giornata, più futuri potenziali positivi. Saranno esplorati ed elaborati durante la notte dal tuo Doppio, la parte inconscia di te “competente in materia”. Da questa elaborazione nasceranno informazioni che sono sempre inconsce ma che ispireranno drasticamente le tue azioni concrete. In questo modo realizzerai quei futuri potenziali che sono più utili e positivi.
Un pensiero benefico adatto al periodo
Voglio suggerirti un pensiero che può aiutare noi tutti a uscire al più presto da questo periodo storico, caratterizzato dalla perdita di tante libertà e da una grande tensione collettiva.
Prova concretamente a immaginare, in un futuro vicinissimo, di poter incontrare altre persone di qualunque età in totale libertà, abbracciarle con serenità e affetto. Immagina poi di andare a ballare in luoghi affollati e guardare per strada i sorrisi di adulti e bambini, sereni e gioiosi. Includi in questi pensieri un senso di benessere ed equità. Osa immaginare e sentire in ogni tua cellula pace e prosperità per tutti.
Cura il tuo modo di addormentarti
Oltre a prenderti cura dei tuoi pensieri, dando loro la massima priorità, c’è un altro aspetto a cui fare attenzione: il momento in cui ti addormenti. Cosa succede di solito quando vai a letto? Come ti comporti?
Per avere accesso con successo all’elaborazione dei tuoi pensieri e dei tuoi futuri potenziali, eliminando quelli dannosi in favore dei futuri positivi, devi vivere e sentire una vibrazione energetica alta nel momento dell’addormentamento.
Come agire concretamente
Siccome il momento dell’addormentamento è fondamentale per favorire un intervento benefico del tuo Doppio quantico, voglio darti un breve protocollo da seguire. Puoi metterlo in atto facilmente tutte le sere.
Il momento dell’addormentamento è importantissimo per favorire l’intervento positivo del Doppio quantico
- Per prima cosa fai mente locale sulla giornata vissuta e riconosci i momenti in cui hai avuto pensieri di preoccupazione, ansia, rabbia, odio, giudizio negativo su te stesso e gli altri, eccetera.
- Poi emetti il desiderio o l’intento che i potenziali negativi creati vengano cancellati.
- Quindi fai l’elenco dei tuoi problemi e affidali al sonno. Se vuoi, puoi elencare pure le soluzioni che desideri per ciascun problema, ma questo dettaglio non è necessario. Il tuo inconscio conosce soluzioni ottimali che la tua mente conscia non può nemmeno immaginare. Non ha bisogno di suggerimenti!
- Tuffati nel sonno con la fiducia naturale che ha un bambino: sicuro del risultato.
- Lasciati pervadere dalla gratitudine e dal sollievo per il lavoro prezioso che farà il tuo Doppio durante il sonno. Il Doppio quantico ha capacità immense in confronto alla tua mente conscia.
Puoi scegliere di fare in questo momento l’esercizio della gratitudine: trovare 100 cose, situazioni, persone, per le quali dire grazie. Una scelta di questo genere, oltre a creare futuri potenziali ricchi di gratitudine, ti aiuta a sperimentare un livello di vibrazione alta e uno stato di addormentamento idoneo a dare il migliore sostegno possibile alla creazione di un futuro luminoso.
Il giorno dopo un sonno ristoratore
Se segui questi consigli ti sveglierai con intuizioni e desideri che possono guidarti verso la realizzazione di un futuro migliore per te e per gli altri. I consigli che arrivano dal Doppio regalano sempre una gioia intensa. Nell’antichità, i Greci parlavano di teoforia: gioia che viene da Dio.
Questa sensazione che il tuo corpo sente nel profondo di ogni sua cellula non ti farà sbagliare mai. È una felicita istintiva. Le intuizioni che ricevi quando sei in questo stato sono sempre le migliori: seguile con piena fiducia.
I consigli che arrivano dal Doppio regalano una sensazione di gioia intensa
Soffri di insonnia? Dormi male e pensi che questo possa influire negativamente sul lavoro del tuo Doppio quantico? Prova ad approfondire l’argomento leggendo il mio articolo sui disturbi del sonno.
Creare un futuro luminoso
Connetterti al tuo Doppio quantico, che alcuni chiamano anche Sé Superiore, permette di allearti con una parte di te caratterizzata da una forza incomprensibile e inafferrabile per la mente razionale.
La connessione con il Doppio consente di liberare un potenziale che cancella all’istante i futuri negativi, creando invece il futuro luminoso desiderato. Ecco in quali termini il destino è plasmato dai nostri pensieri. Non esiste la predestinazione: un futuro può sostituirne un altro, istantaneamente, in qualunque momento.
Quello che chiamiamo il destino di una persona può cambiare direzione da un giorno all’altro grazie a un pensiero positivo e a un buon addormentamento. Un sonno ristoratore durante il quale il Doppio può fare il suo lavoro.
Il destino è plasmato dai nostri pensieri
Grazie agli esercizi che ti ho proposto e alle indicazioni che ti ho dato, giorno dopo giorno e notte dopo notte, il presente si trasforma e diventa sempre più luminoso.
La responsabilità e il potere di ciascuno di noi
Tutti insieme, come piccole gocce che formano un grande oceano, possiamo contribuire, nel silenzio tranquillo delle nostre case, all’equilibrio del pianeta e dei sui abitanti e alla creazione di un futuro luminoso.
Ciascuno di noi può assumersi la responsabilità e l’impegno di curare i propri pensieri durante la giornata e lo stato emotivo al momento dell’addormentamento. Così da assicurarsi un sonno ristoratore ricco di futuri potenziali positivi, da esplorare grazie al nostro Doppio durante la fase REM.
Oltre a immaginare i cambiamenti personali che desideri, ti propongo di connetterti ogni giorno al pensiero di un mondo ricco di pace, rispetto, condivisione, baci e abbracci liberi, in tutta sicurezza. Una realtà più equa e serena nella quale ogni essere vivente possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.
Come suggeriva Pitagora nei Versi d’oro: “Abituati a controllare il tuo sonno… Non accogliere il sonno sotto la dolcezza dei tuoi occhi prima di aver esaminato ciascuno dei tuoi atti del giorno”. E lo scriveva oltre quattro secoli prima di Cristo.
Se soffri di disturbi del sonno e questo ti impedisce un addormentamento sereno puoi provare a seguire il mio video corso Sonno è salute o iscriverti a uno dei miei incontri online sul tema.
Ott 15, 2020 | Conoscersi
Salute e malattia si escludono a vicenda? In realtà non necessariamente. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stessa definisce la salute, nell’uomo, come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Salute non è quindi la semplice assenza di malattia o altre infermità.
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La salute è uno stato completo di benessere fisico, mentale e sociale
La salute è un obiettivo che tutti possiamo perseguire e raggiungere. A patto di modificare il nostro modo di concepire la malattia. Ogni sintomo, infatti, è un messaggio che il nostro corpo ci sta mandando. Ma prima di arrivare a comprendere questo messaggio è importante cambiare punto di vista su salute e malattia.
La salute è un obiettivo che tutti noi possiamo perseguire, anche chi è malato
Cambia punto di vista
Liberati dalle idee preconcette su cosa significhi essere malato e cosa invece essere sano. Anni di esperienza come medico mi hanno fatto capire che uno dei problemi che ci rendono più difficile guarire e percorrere la strada verso il benessere psico-fisico è il nostro atteggiamento nei confronti della malattia. Andrebbe rivisto alla radice.
È tempo di fare pace con la malattia e il corpo
La società occidentale è abituata a interpretare il ripristino della salute come un combattimento. Spesso sentiamo parlare di persone che lottano contro la malattia o che hanno vinto la guerra contro la malattia. I pazienti possono guarire grazie alle armi dei medici.
Si è creato un forte legame tra la realtà della guerra e la medicina convenzionale. Tutto l’immaginario e le parole che hanno a che fare con la guerra sono state “prese in prestito” e assorbite dagli operatori del sistema sanitario e dalla sua organizzazione. Sono i medici stessi che ci raccontano la malattia con gli occhi dei generali.
Invece sono convinta che non si possa favorire una salute rigogliosa su un campo di guerra. La pace è una strada più vitale e sicura per guarire e stare bene.
L’immaginario collettivo associa guerra e malattia
Prova a pensare alle modalità che molti di noi hanno interiorizzato per parlare di malattia e salute. Più specificamente, basta osservare quanto è successo e ancora sta succedendo rispetto alla pandemia da Covid-19.
La malattia è il nemico, che ha i suoi complici nei microbi, nell’inquinamento, nell’alimentazione sbagliata, nello stress eccetera. Le Forze Armate sono costituite da validi militari di vario ordine e grado come medici, infermieri, terapeuti e così via. L’artiglieria per debellare il nemico è varia. Si va dai farmaci ai raggi, passando per il bisturi.
La guerra è diventata parte del nostro immaginario collettivo legato a salute e malattia
L’industria bellica è costituita da case farmaceutiche e biomediche. C’è persino un Genio Militare, formato dai ricercatori che impegnano il loro tempo a studiare soluzioni per sconfiggere il nemico. E non mancano i disertori, medici e pazienti che si rifiutano di seguire i precetti bellici e “rinunciano” a combattere la guerra.
Sei sicuro che combattere sia la strategia giusta?
I costi di questa strategia bellica sono altissimi, in termini di tempo, di energia, di soldi, di qualità della vita. Si combatte giorno e notte per curare i feriti, uccidere il nemico o prevenire una nuova invasione. Oggi più che mai. Tutto il mondo è impegnato in questa guerra contro il nemico. Che si chiami Covid-19, cancro, diabete o con mille altri nomi diversi. Che sia un evento acuto o una patologia cronica. Il costo emotivo è enorme. Come in ogni guerra le emozioni predominanti di chi la vive sono paura, ansia, impotenza e insicurezza.
Le emozioni che proviamo in guerra sono paura, ansia, impotenza e insicurezza
Sono tantissime le vittime tra i civili. Il numero di pazienti morti o mutilati cresce sempre di più. Ma sono molte le vittime anche tra i soldati che combattono in prima linea. Il tasso di burn-out, che corrisponde a un estremo logoramento psicologico, cresce sempre di più nelle professioni sanitarie.
Di conseguenza ci sono poi dei costi sociali. Dilagano depressione e ansia, mentre diminuiscono la forza attiva delle persone e il benessere complessivo della società. Dal punto di vista economico, solo nel 2016, in Italia la spesa sanitaria è stata superiore a 149 miliardi di euro.
Il risultato è che viviamo una guerra senza fine nella quale i nemici (le malattie) sembrano riprodursi a vista d’occhio e diventare sempre più crudeli.
Un pensiero d’amore per le vittime e il personale sanitario
Ho il massimo rispetto per tutte le vittime morte sul campo di battaglia e mi dispiace molto per i loro cari. Non metto in dubbio che i professionisti sanitari abbiano combattuto e stiano combattendo al solo scopo di fare del bene.
Un ringraziamento sentito va a medici, infermieri e ricercatori che lavorano con cuore e serietà
Medici, infermieri, ricercatori e tutte le figure che operano nel campo sanitario con cuore e serietà fanno onore al genere umano. Li ringrazio quindi per il loro impegno e per essersi messi al servizio con l’intento di alleviare la sofferenza di chi non sta bene. So che credono fortemente nella propria visione di salute e malattia e nei protocolli che usano quotidianamente per combattere il nemico comune. Eppure…
Meglio disertori
Considero tutta l’esperienza accumulata nei secoli dalla medicina, con i suoi successi e i suoi errori, come un’inestimabile fonte di ricchezza. Credo però che sia venuto il momento di guardare in faccia l’ampiezza del danno creato dal paradigma di guerra, che monopolizza la nostra visione di salute e malattia.
Non voglio essere un soldato mandato a combattere contro un nemico finto e con armi inefficienti, per una guerra senza fine.
Non voglio più sprecare tanto tempo ed energia per proteggere, difendere, sopravvivere. E vorrei che non lo facessi neppure tu. Il nostro obiettivo deve essere quello di fare pace con il corpo in tutte le sue manifestazioni.
Non voglio essere un soldato mandato a combattere per una guerra senza fine
Cambiare vocabolario e strategia
Forti dell’esperienza fatta nei secoli da chi è venuto prima di noi, propongo di sperimentare un altro paradigma basato sulla pace. La via della pace non è una via senza dolore e neppure una strada per vivere eternamente. Ma nella mia esperienza è decisamente più vitale e benefica e comporta molta meno sofferenza.
Questa via la puoi costruire passo dopo passo partendo da te stesso. Inizia cambiando il tuo vocabolario e intervenendo sul tuo pensiero. Ad esempio smettendo di pensare alla malattia come a un nemico da combattere. Piuttosto concentrati sul fatto che ogni sintomo è un messaggio. Quando non stai bene, il tuo corpo ti sta dicendo qualcosa.
La via della pace non è una via senza dolore ma comporta molta meno sofferenza
Conosci te stesso e il tuo corpo
Se conosci te stesso e cerchi di comprendere il tuo corpo getterai delle solide basi per avvicinarti ogni giorno di più alla salute e allontanarti dalla malattia. Prendi confidenza con le tue emozioni, impara a esprimerle, lavora sulle relazioni interpersonali e dai la giusta priorità ai bisogni primari come il sonno, la respirazione, il rilassamento.
La via della pace porta a una visione integrata del significato della malattia, che va ben oltre la ricerca della sua causa. L’eliminazione diventa secondaria, ci si concentra sulla comprensione e sulla salute e la guarigione viene da sé. Puoi cogliere il senso profondo di ogni messaggio che proviene dal tuo corpo partendo dal chiederti perché ti sei ammalato. Magari c’è qualche nodo critico, un trauma non risolto che ti fa stare così. Questo accade, ad esempio, con il sovrappeso.
Molte patologie possono essere sconfitte o prevenute, semplicemente respirando e dormendo bene. Alcune problematiche si risolvono facendo pace con gli altri, con il passato e il proprio vissuto. La via della pace porta a riconciliarsi con sé e la Vita stessa. La pace libera tempo ed energia per crescere rigogliosi, cioè gioiosi, fiduciosi e veramente sani.
Ott 15, 2020 | Biokinesiologia
La Biokinesiologia è uno strumento che può essere di grande aiuto a tutte le persone che vogliono intraprendere un percorso di salute e benessere. Ideata da Corinne Dewolf, la Biokinesiologia® è essenzialmente il risultato dell’integrazione di due discipline, la Biopsicogenealogia e la Kinesiologia.
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I principi base della Biokinesiologia
Tutti abbiamo le competenze naturali necessarie a vivere bene. Il potenziale per sopravvivere, proteggersi, relazionarsi, integrarsi in un gruppo, tutelare un territorio. Ma anche il potenziale per capire e farsi capire, prendere possesso del proprio posto, farsi rispettare, trasmettere la vita, dare, ricevere eccetera.
A volte esiste un blocco che ci impedisce di esprimere questo potenziale, blocco compensato dal nostro corpo che sviluppa per reazione sintomi e patologie.
La Biokinesiologia, utilizzando il test muscolare d’investigazione, permette di attingere informazioni direttamente dall’inconscio personale e famigliare. Il test muscolare consente di scoprire e liberare le memorie personali e genealogiche, alla radice dei blocchi.
Come funziona una seduta di Biokinesiologia?
Dopo un colloquio iniziale per individuare la problematica della persona che si ha di fronte, si cerca il potenziale biologico da rinforzare. Grazie al test muscolare detto kinesiologico possiamo interrogare il corpo attingendo alle memorie cellulari. Si ottengono così delle risposte del tipo Si/No, che guidano il terapeuta nel percorso.
Il test muscolare ci permette di misurare, all’inizio dell’incontro, il livello di stress legato al problema. Questo livello di stress è espresso in percentuale ed è il punto di partenza di riferimento.
Risalire la linea del tempo
Poi, iniziando dal presente, si risale la linea del tempo. Percorrendo via via il passato personale e poi quello genealogico. Il corpo porta il terapeuta alle emozioni bloccate prioritarie e dominanti. Quelle che impediscono specificamente l’espressione del potenziale biologico individuato all’inizio dell’incontro.
A partire da un elenco di correzioni possibili, per ogni emozione bloccata prioritaria, viene individuato il metodo migliore a sciogliere il blocco. La collaborazione col corpo permette di risanare ferite, anche inconsce, personali e genealogiche.
La collaborazione col corpo permette di risanare ferite, anche inconsce, personali e genealogiche
Alla fine dell’incontro, si testa la percentuale di stress rimanente legato al problema-focus. Il che permette di valutare l’efficacia dell’intervento. Generalmente il livello di stress diminuisce drasticamente. Quando il potenziale biologico è finalmente liberato, quello che per la persona sembrava difficile diventa naturale e spontaneo.
La Biokinesiologia funziona per gli animali?
La biokinesiologia è uno strumento molto utile anche per aiutare gli animali.
Gli animali non possono collaborare al test kinesiologico. Quindi è necessaria la presenza di una persona che, dopo una preparazione specifica, possa fare da tramite tra terapeuta e animale da aiutare. L’incontro poi può proseguire nello stesso identico modo.
Come puoi imparare a usare il metodo
In Francia, Corinne Dewolf organizza circa una volta all’anno un percorso che insegna la Biokinesiologia. In Italia, con l’autorizzazione di Corinne Dewolf da cui ho imparato la tecnica, io stessa insegno il corso base di Biokinesiologia applicata dal 2016.
Con il corso base di Biokinesiologia applicata, chi partecipa apprende un metodo applicabile in incontri individuali, sia in presenza sia on line. L’obiettivo è imparare a utilizzare uno strumento concreto ed efficace, per deprogrammare alla radice gli squilibri fisici, emozionali o comportamentali. È valido per gli esseri umani e ogni altro mammifero.
Uno strumento concreto ed efficace per deprogrammare alla radice gli squilibri fisici, emozionali o comportamentali
A chi è consigliato?
Il seminario è adatto a chi ha voglia di imparare in breve tempo un metodo terapeutico efficace. Il corso è aperto anche a chi non ha conoscenze particolari nel campo della medicina alternativa.
Questo metodo può essere integrato agli strumenti propri del terapeuta e risulta utilissimo per chi ha già delle conoscenze di decodifica delle malattie. La Biokinesiologia permette di lavorare alla radice dello squilibrio, che spesso è situata nel passato personale e genealogico. Utilizzare i propri strumenti lavorando alla radice permette di ridurre le recidive e prolungare i benefici della propria terapia. L’intervento integrato permette di accrescere salute e benessere.
Il programma del corso base di Biokinesiologia applicata
Il mio obiettivo è quello di insegnarti le basi della Biokinesiologia applicata.
Esistono 2 formule tra le quali puoi scegliere:
- Il corso on line strutturato in cinque incontri da due ore e mezza. Seguito in via facoltativa da una giornata di pura pratica in presenza.
- Il corso in presenza della durata di 2 giorni e mezzo.
Ecco in sintesi il programma del corso.
- Apprendimento dell’utilizzo del test muscolare d’investigazione detto test kinesiologico. Cos’è il test kinesiologico. I diversi modi di testare. Preparazione della persona per ottenere un test affidabile. I Pre-test.
- Individuazione di un’emozione bloccata utilizzando la ruota delle emozioni e domande da fare per indagarla.
- Correzioni a disposizione per sciogliere i blocchi emozionali individuati e favorire la trasformazione.
- Riconoscimento del potenziale bloccato responsabile del disaggio della persona. Introduzione alla trasformazione di un obiettivo psicologico in un obiettivo biologico. Gli obiettivi biologici principali.
- Protocollo completo di Biokinesiologia®. Condivisione di tutte le informazioni e esempio di un caso pratico.
Scopri quando sarà il prossimo corso di Biokinesiologia.
Ott 8, 2020 | Conoscersi
La relazione di coppia va nutrita e accudita perché duri nel tempo e porti benessere a te e all’altro. Se è normale che nascano incomprensioni e difficoltà comunicative, è altrettanto vero che puoi affrontarle al meglio. Potrai risolverle e in molti casi persino prevenirle.
Come? Per capire l’altro devi innanzitutto impegnarti a lavorare su di te. Se conosci te stesso e il linguaggio che usi in amore farai grandi passi in avanti. Ma è fondamentale anche che tu conosca il linguaggio dell’altro, per potergli dare quello di cui ha bisogno allo scopo di sentirsi amato. Scopri come, grazie a questo breve viaggio nei linguaggi dell’amore.
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La sicurezza di sentirsi amato
Nella relazione di coppia, oltre al nutrimento che puoi trarre dal fatto di amare l’altra persona, entrano in gioco anche il benessere e la gratitudine che derivano dall’essere amato. Dopo qualche mese o anno di vita insieme, però, capita che nascano dei dubbi sull’amore reciproco.
Questi dubbi creano frustrazione, scontentezza e insicurezza. Uno stato di sofferenza che rende meno collaborativi e poco inclini all’empatia verso l’altro. Sei entrato in una dinamica di ripicche del tipo se non mi mostri il tuo amore non lo faccio nemmeno io? Può succedere, ma è un circolo vizioso che porta alla crisi di coppia.
Sei entrato in una dinamica di ripicche relative alle dimostrazioni di amore e affetto? Sappi che puoi uscirne
Sarà capitato anche a te…
Una donna, chiamiamola Elena, chiede un colloquio a un consulente matrimoniale perché si trova in piena crisi e non sa come fare a migliorare la relazione di coppia, sulla quale gravano tutta una serie di incomprensioni, malumori e rinfacciamenti. Elena sostiene che suo marito, che chiameremo Gianni, sia poco collaborativo nella ripartizione delle incombenze quotidiane e non faccia mai niente per lei.
Sono sicura che anche tu avrai fatto un pensiero analogo, almeno una volta nella vita, e che avrai messo in discussione la relazione di coppia per situazioni simili. Un esempio concreto? Sono almeno due anni che Elena domanda a Gianni di imbiancare il garage ma lui non l’ha ancora fatto. Le pareti sono ancora lì, con la loro vernice ormai rovinata dal tempo.
Cambiare punto di vista
Cosa capiamo da questo sfogo? Elena si sente amata quando è aiutata e sostenuta. “Smetta di chiedere a suo marito di aiutarla”, le suggerisce il consulente, “cerchiamo invece di capire che cosa vuol dire per Gianni essere amato”. Analizzando il comportamento del marito e le sue reazioni in varie situazioni della vita in comune, Elena e lo psicoterapeuta arrivano a capire che ciò che è più importante per Gianni è essere valorizzato.
“D’ora in poi”, consiglia il consulente, “ringrazi suo marito per tutto quello che fa di giusto invece di lamentarsi per quello che non fa. Provi a parlare il suo linguaggio”. Dopo due mesi il garage è stato imbiancato senza che Elena abbia dovuto più chiedere nulla.
Per migliorare la tua relazione di coppia prova a parlare il linguaggio dell’altro
Le informazioni fanno la differenza
Elena ha rimesso in carreggiata la sua relazione di coppia imparando qualcosa di molto importante su se stessa, su Gianni e sulla gestione e risoluzione delle incomprensioni. Quando una persona si sente amata è più disponibile e attenta alle esigenze dell’altro. Tra l’altro, molto spesso, non è la carenza d’amore a provocare una situazione di crisi della coppia. Bensì la mancanza di comunicazione, o meglio la mancata trasmissione e comprensione di alcune informazioni fondamentali.
Quando una persona si sente amata è più disponibile e attenta alle esigenze dell’altro
L’esempio che vi faccio è liberamente tratto dal libro I 5 linguaggi dell’amore. Come dire ti amo alla persona amata di Gary Chapman. Ho trovato e acquistato questo testo per caso, in una libreria di Padova, circa 15 anni fa. Da allora è diventato uno dei libri che ho più spesso indicato tra le letture consigliate, alla fine delle mie sedute di consulenza. È scritto bene, in modo semplice, e credo che le informazioni contenute al suo interno abbiano un reale potere terapeutico per la cura della relazione di coppia e la gestione delle incomprensioni.
Molto spesso non è la carenza d’amore a provocare una situazione di crisi della coppia ma la carenza di informazioni
L’amore secondo Chapman
In amore, secondo Chapman, esistono cinque linguaggi differenti che rappresentano cinque modi diversi per esprimere il sentimento che si prova. Stiamo parlando di amore romantico. Quando i partner hanno lo stesso linguaggio d’amore è più facile nutrire la relazione di coppia e affrontare o prevenire eventuali incomprensioni. Senza doverci pensare, i due possono esprimere il proprio amore in modo naturale e spontaneo. Ognuno riempie il serbatoio d’amore dell’altro senza sforzo.
Quando si parla lo stesso linguaggio d’amore è più facile far capire all’altro quanto lo si ami
Spesso, però, le persone che si incontrano, si piacciono e scelgono di coltivare una relazione di coppia non usano lo stesso linguaggio d’amore. Di conseguenza, nonostante l’amore ci sia a tutti gli effetti, uno dei due non si sente amato. Talvolta né uno né l’altro si sentono amati, magari contemporaneamente oppure a fasi alterne. Se ti trovi in questa situazione ti sarai chiesto più volte se il tuo partner ti ama davvero. Vorresti non nutrire dubbi, vorresti che l’altro ti desse quello di cui hai bisogno.
Un serbatoio pieno d’amore
Come interrompere questo frustrante senso di disagio o addirittura prevenirlo? Prima di tutto devi impegnarti a conoscere te stesso. Così potrai conoscere il tuo linguaggio d’amore. Dopodiché devi impegnarti a comprendere il linguaggio d’amore dell’altro: è fondamentale.
Questo non significa che, fatto questo percorso, smetterai di amare l’altro in modo spontaneo, dovendo spendere sempre mille ragionamenti prima di dire o fare qualunque cosa… Lo amerai sempre in modo naturale senza pensarci. Di tanto in tanto però potrai usare il linguaggio d’amore dell’altro perché gli vuoi bene e ti fa piacere che il suo serbatoio d’amore sia pieno.
Potrai usare il linguaggio d’amore dell’altro perché gli vuoi bene e ti fa piacere che il suo serbatoio d’amore sia pieno
I cinque linguaggi dell’amore
Vuoi capire quale sia il tuo linguaggio d’amore e quale invece quello dell’altro? Cerca di farlo senza giudicare. Non c’è un linguaggio migliore dell’altro.
Se il tuo linguaggio, tra quelli descritti da Chapman, è quello dei servizi, significa che quando ami una persona ti viene naturale e spontaneo fare delle cose per lei. Vuoi aiutarla. Per esempio prepararle da mangiare, sistemare la sua bicicletta, fare delle commissioni per suo conto, pulire la casa eccetera. Non è neppure indispensabile che tu sia materialmente vicino a lei, le dimostri il tuo amore attraverso le tue azioni, anche a distanza.
Il secondo linguaggio è quello del contatto fisico. Fatto di baci, abbracci e coccole. Questa tipologia di linguaggio è impossibile a distanza, perché richiede la presenza fisica di entrambi. Chi vive il tocco come linguaggio ha la necessità di essere il più possibile in contatto fisico con il proprio partner.
C’è poi chi comunica il proprio amore con il linguaggio dei doni. Non è importante l’entità economica del regalo. Dal fiore di campo all’automobile, passando per un viaggio, una casa, un gioiello. L’importante è che il dono sia fatto senza altra ragione che l’espressione del proprio amore.
Sia parole sia momenti condivisi
L’altra persona tiene molto ai momenti speciali, quelli che si trascorrono con l’obiettivo di stare insieme? Questo è il suo linguaggio dell’amore. Magari può trattarsi anche di poco tempo, purché la qualità della presenza di entrambi e l’attenzione verso l’altro siano molto alti. Non è tanto quello che si fa insieme che è importante, ma farlo bene insieme. Può trattarsi di qualsiasi cosa: una semplice conversazione, una camminata, un weekend, una cena, un corso di ballo eccetera.
C’è infine chi comunica il proprio amore attraverso le parole di incoraggiamento: ti voglio bene, quanto sei bella/o, ti stimo, che brava/o che sei e così via. In questo caso è importante sapere che, per le persone che hanno interiorizzato e usano questo linguaggio d’amore, la critica è l’antitesi dell’amore. Nel caso tu ne debba esprimere una, fallo con molta cautela.
Fuori dalla relazione di coppia
Questi cinque linguaggi possono essere estesi a tutte le relazioni con le persone care al di fuori della coppia e dell’amore romantico. Durante la mia attività professionale ho incontrato una mamma, ex insegnante, che seguiva il figlio nei compiti ma era insoddisfatta e frustrata per le reazioni del giovane. Per aiutarlo gli mostrava tutto quello che non andava: errori, pasticci, eccetera. Rapidamente il ragazzo andava in crisi e non voleva più fare i compiti con lei.
Puoi usare i cinque linguaggi dell’amore in tutte le relazioni con le persone a cui vuoi bene
Analizzando la situazione nell’ottica dei cinque linguaggi dell’amore, ho capito che il bambino aveva interiorizzato come linguaggio d’amore le parole d’incoraggiamento. Il sostegno amorevole della mamma, fatto di correzioni e indicazioni, veniva quindi interpretato come mancanza d’amore.
La mamma invece possedeva e usava il linguaggio d’amore dei servizi. Di conseguenza andava in crisi quando, chiedendo una mano per preparare la tavola o sparecchiare, nessuno in casa le rispondeva. Ecco un altro esempio in cui sicuramente potrai riconoscerti, come partner o magari come genitore o figlio/a.
Un test per capirsi meglio
Analizzando le relazioni in quest’ottica, diventa più facile comprendere dove e perché nascono molte incomprensioni che affliggono la comunicazione tra le persone che si vogliono bene. Quando si parlano due lingue diverse ma si cerca comunque di comunicare è facile non capirsi. Puoi anche pronunciare parole bellissime ma se l’altro non le comprende il tuo messaggio non verrà mai ricevuto.
Quando si parlano due lingue diverse ma si cerca comunque di comunicare è facile non capirsi
Individua il tuo linguaggio e quello dei tuoi cari. Poi metti in condivisione queste preziose informazioni: favorirai un circolo virtuoso fatto di benessere, amore e felicità al posto di un circolo vizioso fatto di frustrazione e incomprensioni.
Pensi di fare fatica a comprendere quale sia il tuo linguaggio principale di amore nella relazione di coppia? Se conosci almeno un po’ l’inglese prova questo test. Ti aiuterà anche a capire che, pur avendo un linguaggio principale, tutti noi apprezziamo pure altri linguaggi d’amore. Usarli nel giusto mix può fare la differenza. Ovviamente, proponi anche al tuo partner di partecipare al test.
Vuoi migliorare la tua relazione di coppia o altre relazioni interpersonali a cui tieni? Partire da te stesso è sempre un ottimo passo. Prova a mettere in pratica i miei consigli.
Ott 8, 2020 | Consigli pratici, disturbi del sonno
I disturbi del sonno sono uno dei problemi più diffusi della società contemporanea. Sono responsabili dell’insorgenza o dell’aggravarsi di molte patologie che ci affliggono. Una buona qualità e quantità di sonno, infatti, possono aiutare concretamente a prevenire e curare tutte le patologie umane.
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Pensi di dormire male perché al mattino appena sveglio sei più stanco di quando sei andato a letto? Fai fatica ad addormentarti dopo una giornata intensa? O magari sei curioso di capire meglio qual è il ritmo del sonno ideale per stare bene? Scopri quali sono i miei consigli per dormire bene assicurandoti benessere e salute.
Nella nostra società (occidentale e moderna), negli ultimi decenni, il tempo medio di sonno della popolazione è passato da oltre 8 ore a poco più di 6. Oltre alla diminuzione della quantità di ore di sonno, assistiamo anche a una diminuzione della qualità del sonno. C’è poi chi dorme nei momenti sbagliati, alterando il proprio ciclo circadiano.
Una buona qualità e quantità di sonno possono aiutare concretamente a prevenire e curare tutte le patologie umane
Cos’è il ritmo circadiano
Riduzione e disturbi del sonno possono essere legati a un’alterazione del ritmo circadiano. Quest’ultimo indica un ritmo caratterizzato da un periodo di 24 ore, organizzato “intorno al giorno”, cioè all’alternarsi di luce e buio. La definizione è stata coniata da Franz Halberg, scienziato fondatore della disciplina chiamata cronobiologia. Hai un disturbo del ritmo circadiano del sonno se non riesci ad andare a dormire o a svegliarti negli orari considerati “normali”.
Cosa ti succede se dormi poco e male?
Magari sei tra coloro che non riescono a dormire fino alle quattro del mattino e poi non riescono ad alzarsi la mattina. O ti svegli tutte le notte alle 3 del mattino stando sveglio per ore. Ci sono molti altri disturbi del sonno, meno evidenti, che comunque influenzano pesantemente la tua fisiologia (e biologia). Perché modificano la produzione dei principali ormoni. Può bastare un numero di ore insufficienti di vero riposo, come ti ho già accennato. O un sonno troppo leggero.
Ecco a grandi linee cosa succede al tuo corpo quando sperimenti dei disturbi del sonno.
- Aumenta il cortisolo, l’ormone responsabile più di tutti gli altri dello stress
- Cresce la grelina, il principale segnalatore della fame, quello che dice al nostro corpo che abbiamo bisogno di mangiare.
- Aumenta la glicemia, ovvero la concentrazione degli zuccheri nel sangue. Il nostro corpo cioè è meno capace di regolare correttamente il metabolismo degli zuccheri e portare il giusto nutrimento alle cellule.
- Diminuisce la leptina, uno dei principali indicatori di sazietà. Poiché dormire poco riduce i livelli di leptina serali e notturni, la sera e in alcuni casi la notte si scatena la fame, con conseguenti risvegli e dannose abbuffate. I livelli di leptina, in caso di carenza di sonno, sono più bassi del solito anche durante il giorno, provocando una carenza generale di sazietà e quindi un appetito più difficile da controllare.
- Diminuisce la melatonina, ormone fondamentale che permette al nostro orologio centrale di regolare l‘alternanza sonno/veglia e influenzare correttamente i ritmi di tutte le ghiandole ormonali. La melatonina è responsabile, insieme ad altri ormoni, dell’attività degli organi e dell’organismo intero.
Se la tua fisiologia è alterata a causa dei disturbi del sonno la produzione di ormoni da parte del tuo organismo cambia
Le conseguenze di una produzione ormonale sbilanciata
Ora puoi capire come i disturbi del sonno possono portare a obesità, diabete e in generale a un incremento dello stato di infiammazione dell’organismo. Inoltre è stata evidenziata una relazione molto stretta tra disturbi del sonno, alterazione della memoria, patologie psichiatriche e iperattività emozionale.
I disturbi del sonno influenzano anche la salute del tuo cervello e i tuoi stati emotivi
Ecco perché una buona qualità e quantità di sonno e un ritmo circadiano equilibrato sono fondamentali per prevenire e curare tutte le patologie umane. Alcuni esperti del settore affermano (senza timore di esagerare) che il sonno è il secondo bisogno vitale, dopo la respirazione. Verrebbe quindi prima del cibo e dell’idratazione.
Il sonno per alcuni esperti del settore è il secondo bisogno vitale dopo la respirazione
Il mio studio sul sonno
Da più di 20 anni il sonno è al centro della mia attenzione. Lavoro con l’obiettivo di dare ai miei pazienti tutti i mezzi per padroneggiarlo al meglio.
Dagli insegnamenti dello scienziato Jean Pierre Garnier Malet, alla PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), passando per la Medicina Cinese e la Biopsicogenealogia, ho esplorato il sonno sotto tanti punti di vista e da varie angolazioni.
Nei seminari “Le aperture del tempo” e successivamente “Sonno, il mio alleato”, ho condiviso per anni con moltissimi pazienti gli aspetti straordinari del sonno.
Per iniziare al più presto a dormire meglio e recuperare un sonno di qualità, ti suggerisco di guardare il mio video-corso Sonno è Salute. Il corso nasce dalla mia lunga esperienza di medico e dal mio approccio multidisciplinare. Ci ho messo le informazioni utili che permettono azioni concrete volte a ristabilire i fondamenti per un sonno spontaneo rigenerante.
Conoscendo te stesso e seguendo i suggerimenti pratici del corso, agirai concretamente sul recupero di un ritmo sonno/veglia equilibrato e di un sonno profondo. Ti sentirai meno stressato e grazie a una lunga catena di eventi positivi portatori di benessere inizierai a stare meglio.
Prima di lasciarti al mio corso voglio subito spiegarti alcune caratteristiche del sonno attraverso degli esempi concreti. Applicando questi consigli pratici potrai migliorare il tuo rapporto con l’addormentamento e il risveglio. Consentendoti così di iniziare a lavorare su eventuali disturbi del sonno.
Perché fai fatica ad addormentarti
Il ritmo proprio del sonno è fatto di cicli successivi da 90 minuti circa. Immaginiamo, quindi, che il sonno sia un treno che passa ogni 90 minuti. La sera, è molto importante essere attenti e riconoscere al volo il momento in cui sta arrivando il treno.
Gli indizi sono evidenti e facili da riconoscere: possiamo provare stanchezza, iniziare a sbadigliare oppure non riuscire più a concentrarci sul lavoro che stiamo facendo.
Stanchezza, sbadigli e mancanza di concentrazione ci dicono che è ora di andare subito a letto, senza perdere il momento
Questo calo di energia di solito dura qualche minuto. Subito dopo ti sentirai meglio, di nuovo sveglio, senza più la voglia o il bisogno di andare a letto. Dopo circa 90 minuti proverai nuovamente quella stessa stanchezza di prima. E così via ogni 90 minuti.
Il primo esercizio che ti chiedo di fare è quello di osservare la situazione per qualche sera. Prendi nota degli orari in cui passa il tuo treno del sonno. In questo modo sarai pronto per saltare a bordo al momento giusto, perché ti troverai in stazione, cioè rilassato a letto.
Scopri quando passa il tuo treno del sonno per essere pronto ad andare a dormire con il giusto anticipo
Cosa accade se vai a letto al momento sbagliato?
Quando vai a letto fuori orario, ti troverai fisicamente alla stazione del sonno, cioè a letto, ma non avrai nessun treno da prendere. In quel momento, fisiologicamente, il tuo corpo non è preparato a dormire. Sei sveglio e pieno di energia. Sei a letto coricato ma non c’è nessun calo d’attenzione e allora i tuoi pensieri cominciano a viaggiare a ruota libera. Pensi alla giornata appena trascorsa, a quello che ti aspetterà l’indomani, a mille cose che potrebbero succedere, non per forza positive.
Se, come accade spesso, le preoccupazioni arrivano a invaderti la mente, il tuo livello di stress inevitabilmente si alzerà. Dopo qualche minuto potresti innervosirti. Comincerai a cambiare posizione nel letto nella speranza di prendere sonno e scappare dai tuoi pensieri.
Quando vai a letto fuori orario il rischio di stressarsi è molto alto
Stress e spuntini notturni
Dopo minuti interminabili, stanco della situazione, ti alzerai per bere o mangiare qualcosa oppure prenderai in mano un libro per distrarti. Ma in questo modo ti allontanerai dal tuo traguardo: quello di prendere il treno del sonno. Ti sembra una semplificazione eccessiva? Fai una prova, ti assicuro che resterai stupito del risultato. E felice di dormire meglio.
Conoscendo meglio te stesso e studiando i ritmi della tua stanchezza e del tuo sonno, riuscirai a essere pronto per salire sul treno al momento giusto. Addormentarsi facilmente diventerà la tua routine.
Fai fatica a svegliarti al mattino?
Distruggeresti la tua sveglia quando suona? Oppure sei uno di quelli che non la sentono nemmeno? Riprendiamo la metafora del treno. Così come è importante prendere il treno del sonno quando passa dalla stazione la sera, così è importante scendere al suo arrivo. Mai mentre è ancora in corsa.
Se fai fatica a svegliarti è perché cerchi di scendere dal treno del sonno mentre è ancora in corsa
Quando hai trovato il tuo ritmo e individuato i tuoi orari, dovrai puntare la sveglia al momento giusto. Quale? Calcola un multiplo di 90 minuti. Se il tuo treno passa alle 22.30, rallenterà la sua corsa passando dalla stazione alle 4.30, alle 6.00, alle 7.30 o alle 9.00. Se la sveglia suona alle 6.45, per esempio, il risveglio sarà traumatico. Sei nel pieno del sonno profondo, momento in cui l’attività cerebrale è molto rallentata. Il rumore della sveglia in questo caso ti butta giù dal treno in corsa e questo è uno shock molto serio per la tua fisiologia.
Svegliarsi al momento sbagliato, in una fase di sonno profondo, è molto scioccante per il tuo organismo
Per essere completamente sveglio a questo punto dovrai ricorrere al caffè, alla doccia fredda, o a qualunque altra strategia tu abbia scovato negli anni per riuscire ad avere les yeux en face des trous, come diciamo in Francia. In pratica farai una fatica tremenda a tenere gli occhi aperti.
Fai del bene al tuo corpo
Il nostro corpo è una macchina fantastica capace di adeguarsi a ogni situazione. Se un risveglio traumatico accade ogni tanto non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ma tutto cambia quando il risveglio traumatico, l’addormentamento tardivo, la mancanza di sonno profondo o altri disturbi del sonno si presentano a ripetizione per anni.
Quando riconoscerai il momento giusto per svegliarti, quello in cui il tuo cervello è davvero pronto, proverai la bellissima esperienza di svegliarti in modo spontaneo. Appena un minuto prima della sveglia: fresco, riposato e pieno di energia.
Svegliandoti al momento giusto scoprirai di essere fresco, riposato e pieno di energia
Chi dorme di giorno non piglia pesci
In Italia ho scoperto il proverbio chi dorme non piglia pesci. Con tutte le conoscenze acquisite sul sonno penso che sarebbe più giusto cambiarlo in chi dorme di giorno non piglia pesci. Invece ti raccomando durante la notte di curare, rispettare e dare la massima priorità alla qualità e quantità del riposo. Intervieni sui disturbi del sonno quanto prima.
Ora sei sicuramente pronto ad approfondire l’argomento e agire per il tuo benessere, qui trovi il corso Sonno è Salute.