Apr 2, 2021 | Conoscersi, Consigli pratici
I conflitti irrisolti portano a un continuo stato di tensione fisica e psicologica che può peggiorare la qualità della tua vita e minare pesantemente il tuo stato di salute. Si tratta di una situazione che vale per qualunque tipo di conflitto, dai più grandi ai più piccoli. Quindi non sto parlando solamente dei conflitti più gravi e generalizzati, come quelli che portano un popolo a ribellarsi contro un tiranno o uno Stato a combatterne un altro. Anche i conflitti di tutti i giorni sono potenzialmente dannosi.
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La buona notizia è che puoi imparare a risolverli partendo dallo stesso modus operandi, quello della trasformazione dei conflitti. Prima di scoprire come si trasformano e si superano i conflitti, però, è necessario comprendere come nascono.
All’origine dei conflitti
Perché nasce un conflitto? Per rispondere a questa domanda voglio attingere alle conoscenze del sociologo norvegese Johan Galtung, grande studioso della pace. Da più di 50 anni Galtung svolge l’attività di mediazione per la trasformazione dei conflitti sia in ambito domestico sia in quello internazionale. Nel momento in cui un bisogno essenziale dell’essere umano non viene rispettato o viene anche solo minacciato si genera un conflitto, che può portare alla violenza.
Quando si parla di violenza, non si intende solo la violenza fisica e intenzionale, tecnicamente definita violenza diretta. Si include anche la violenza indiretta, più subdola, soggetto di grande attenzione da parte di chiunque sia impegnato nella costruzione della pace.
Riassumendo, secondo Johan Galtung la violenza nasce da conflitti irrisolti mentre il conflitto a sua volta è generato dal fatto che qualcuno non rispetta o minaccia un nostro Bisogno Essenziale.
Il conflitto nasce dalla minaccia a un bisogno essenziale
Quali sono i Bisogni Essenziali dell’uomo
L’ampia esperienza di Galtung in ambito internazionale e non solo, gli ha permesso di scoprire e formalizzare quattro Bisogni Essenziali universali.
- Sopravvivenza. I bisogni connessi alla sopravvivenza sono indispensabili alla conservazione della vita: accesso a ossigeno, acqua potabile, cibo, a un riparo dalle intemperie, a una situazione di sicurezza per la propria integrità fisica, eccetera. Si parla quindi di quantità della vita. Questo bisogno è minacciato in modo evidente in caso di guerra, di siccità e di carestia, per esempio. Ma qualcuno potrebbe sentire la propria vita minacciata nel momento in cui perde il lavoro e il sostentamento economico. Oppure in caso di malattia.
- Benessere. Con il termine generico benessere si identifica lo stare bene a livello fisico, psicologico, emotivo e sociale. Il fatto di poter aspirare a una buona qualità della vita. Si raggiunge il benessere quando si hanno a disposizione buon cibo, aria pulita, relazioni sociali soddisfacenti, ci si realizza a livello personale e professionale, si rispettano i propri ritmi e così via.
- Identità. Anche il rispetto della propria identità etnica, di genere, culturale e sociale è un bisogno essenziale. Ciascuno di noi ha il diritto di vedere riconosciuta la propria individualità e originalità. Parliamo del diritto ad avere ed esprimere i propri valori e convinzioni. Si fa cioè riferimento alla dignità di ogni colore di pelle, di ogni convinzione religiosa, di ogni identità sessuale, di ogni aspirazione personale o professionale eccetera.
- Libertà. Il rispetto delle scelte individuali deve essere garantito per mantenere la pace. A patto che la libertà del singolo non impedisca quella di altri esseri umani. Parliamo di libertà di movimento, espressione, cura eccetera.
Dall’alternativa “o-o” all’integrazione “e-e”
La necessità che i Bisogni Essenziali dell’individuo siano rispettati motiva le richieste che ciascuno fa per vederli soddisfatti. Ignorare questi bisogni o calpestarli è alla base dei conflitti e dell’eventuale violenza che ne consegue.
Se i Bisogni Essenziali di tutte le persone all’interno di una relazione non sono rispettati il conflitto è inevitabile. E lo stesso vale per le relazioni tra due soli individui.
Quando nessuno interviene mettendo in campo gli strumenti utili alla trasformazione del conflitto, ci si trova in una situazione dove esistono solo due possibilità. O vinco io, o vinci tu. O sono io ad avere ragione e vincere oppure l’altro. Nella maggior parte dei casi, però, questo modello di (non) gestione dei conflitti non porta a nessuna conclusione.
Pensare che una delle parti debba per forza aver ragione non porta alla soluzione del conflitto
La gestione e trasformazione dei conflitti consente di transitare da un’alternativa in cui c’è opposizione (“o-o”) a un’altra in cui c’è integrazione (“e-e”).
I conflitti generano conflitti
Nei casi in cui c’è opposizione (“o-o”) il risultato è una “non soluzione”, che prevede un vincente e un perdente. Il primo apparentemente soddisfatto, il secondo frustrato.
L’antropologa belga Pat Patfoort, esperta di trasformazione di conflitti, ha individuato tre conseguenze che nascono da questo modello vincente/perdente.
- Escalation. Uno dei due gruppi o individui subisce una pressione e si difende attaccando, mentre l’altro viene spinto a difendersi e attaccare poi a sua volta. La difesa che ne consegue porta a un altro attacco/provocazione e così via. Ognuno accresce l’intensità del proprio attacco cercando di prendere il sopravvento sull’altro. Una modalità d’azione che provoca un aumento progressivo dell’intensità del conflitto. Il tutto può sbocciare nella violenza fisica diretta.
- Catena di violenze. Quando una delle due parti in lotta non riesce ad assumere (temporaneamente) una posizione di maggiore forza nei confronti dell’aggressore l’attenzione si rivolge altrove… Chi subisce l’abuso diventa a sua volta abusante nei confronti di un terzo. Ad esempio: lo Stato su un imprenditore, l’imprenditore su un dipendente, il dipendente su sua moglie, la moglie sul figlio, il figlio sul gatto. S’innesca appunto una catena e la violenza si propaga. Per riassumere, poiché una delle due parti in causa è decisamente troppo dominante (o Maggiore, come da definizione di Patfoort) il dominato (o minore) scarica la propria frustrazione sulla persona minore rispetto a sé.
- Interiorizzazione. Talvolta chi è in posizione di svantaggio è talmente soggiogato da non riuscire nemmeno ad attaccare un altro e a quel punto danneggia se stesso. Come? Tramite autosvalutazione, autolesionismo, suicidio eccetera.
In tutte queste situazioni vincente e perdente vivono sentimenti di rabbia, frustrazione, odio, colpa e cattiva coscienza. Se questi non vengono esternati e o incanalati adeguatamente, le persone coinvolte danneggiano sé o gli altri e la loro salute ne risente pesantemente.
Vincente e perdente vivono sentimenti di rabbia, frustrazione e odio
Qual è la soluzione?
Fortunatamente esistono più soluzioni che possono essere impiegate per la gestione di questi conflitti. Tutte partono dal modello dell’Equivalenza di Pat Patfoort. La relazione tra due soggetti A e B è sana quando ognuno riconosce l’altro come equivalente, cioè riconosce il valore dell’altro come pari. Nessuno di conseguenza ha bisogno di prendere il sopravvento sull’altro.
Per avviarsi verso la trasformazione del conflitto è importante non fermarsi alle richieste espresse in modo conscio delle parti in gioco. Un passaggio importante infatti è quello di indagare i Fondamenti alla base delle richieste. Perché ciascuno porta avanti quel determinato desiderio e volontà? Cosa pensa di ottenere di positivo soddisfacendo le proprie richieste?
Chi è coinvolto nel conflitto può così entrare in un processo che rivela le ragioni di entrambi, riconoscendole e rispettandole tanto quanto le proprie. Si procede poi per gradi, fino ad arrivare alla soluzione.
La relazione tra due soggetti è sana quando ognuno riconosce l’altro come equivalente
I conflitti nel quotidiano
Quando il soggetto A vuole qualcosa di apparentemente incompatibile con la volontà del soggetto B, ad esempio il primo vuole andare al mare, il secondo in montagna, si può creare tensione. La maggioranza delle persone è abituata a lottare perché vengano rispettati i propri desideri. Quando le cose stanno così è inevitabile che ci sia un vincente e un perdente. Uno dei due soddisferà la propria volontà mentre l’altro la dovrà sacrificare, rinunciando a far valere i propri bisogni.
Talvolta non c’è nessuna lotta: una delle persone in causa semplicemente si adegua immediatamente al desiderio dell’altro e, ad esempio, lo segue al mare.
Di fatto, però, una situazione come questa crea spesso, in chi ha ceduto, un senso di sacrificio più o meno rilevante. Sedimenta nella mente dei due interessati una specie di lista con debiti e crediti. Chi si è sottomesso pensa: “ok, per questa volta hai vinto, la prossima dovrai adeguarti tu alla mia volontà”.
Trasformare concretamente un conflitto
Abbinando l’esperienza di Galtung e Patfoort si integrano i Bisogni Essenziali, il concetto di Equivalenza e la conoscenza dei Fondamenti. Sfruttando questa integrazione possiamo creare una realtà in cui le persone collaborano per trovare un accordo, una soluzione win-win, grazie alla quale tutti vincono. I soggetti prima coinvolti nel conflitto si rilassano perché i loro Bisogni Essenziali vengono soddisfatti al 100 %. I Fondamenti dei loro desideri sono stati ascoltati e insieme si è cercata la migliore soluzione per rispettare tutte le parti in gioco.
Il percorso di trasformazione dei conflitti si articola in quattro passaggi.
Il percorso di trasformazione dei conflitti si articola in quattro tappe
Primo passaggio: Equivalenza
Mettiti nella condizione di considerare ogni persona coinvolta nella situazione di conflitto come Equivalente. Avete tutti uguale diritto di essere rispettati e felici. È legittimo per ognuno vedere soddisfatti i propri desideri e Bisogni Essenziali.
Questa tappa non è un’azione vera e propria ma uno stato d’essere fondamentale che condizionerà le tue azioni e permetterà di trasformare il conflitto con successo.
Tutti hanno lo stesso diritto di essere rispettati e felici
Secondo passaggio: conoscere se stessi
Prova a capire qual è il Bisogno Essenziale che non viene rispettato nella situazione che ti crea tensione. Perché provi, ad esempio, il desiderio di andare al mare? Cosa ti aspetti di ottenere dalla tua vacanza al mare? La ragione per cui vuoi qualcosa costituisce le Fondamenta del tuo desiderio.
Magari pensi che andando al mare il contatto con l’acqua e il sole ti rigenererà. Hai voglia di riposo dopo mesi di sovraffaticamento lavorativo. Solo così nutrirai davvero il tuo bisogno di benessere. L’idea della montagna non ti attira affatto, perché hai proprio necessità del contatto con l’acqua e di sdraiarti al sole.
Ascolta i tuoi desideri e quello che è importante per te
Terzo passaggio: comunicazione
Impegnati a comunicare i tuoi desideri alle altre persone coinvolte nel conflitto e spiega cosa è importante per te. È fondamentale conoscere te stesso e saper riconoscere i tuoi bisogni.
Poi, ascolta i desideri dell’altro e quello che è importante per l’altro. Cercando di comprendere insieme quali sono i Fondamenti del suo desiderio di andare in montagna. E quali sono i Bisogni Essenziali che l’altro pensa non vengano rispettati se rinuncerà a farlo.
L’altra persona, per esempio, immagina che la vacanza in montagna gli porterà tranquillità e pace. Vuole camminare nella Natura respirando aria pulita. Per contro immagina il mare e le spiagge affollate da turisti.
Ascolta i desideri dell’altro e quello che è importante per l’altro
Quarto passaggio: creatività
Collabora in modo creativo, empatico ed equo alla ricerca di una soluzione win-win. Una soluzione che rispetti i Fondamenti e i Bisogni Essenziali di ogni persona coinvolta nel conflitto.
Nell’esempio del mare o della montagna, una meta come la Sardegna, la Corsica o la Liguria potrebbe essere vincente, perché offre entrambi i paesaggi. Oppure potrebbe essere una soluzione scegliere di raggiungere spiagge incontaminate, includendo nella vacanza sia bagni sia passeggiate su un sentiero costiero. Si potrebbe anche optare per un viaggio in montagna, programmando soste e bagni al lago. E niente impedisce di valutare la prenotazione di qualche ora in una Spa, con l’obiettivo di rigenerarsi ulteriormente.
La soluzione è di tipo win-win quando ognuno si sente rispettato nei propri Bisogni Essenziali di sopravvivenza, benessere, identità e libertà e i Fondamenti all’origine della richiesta sono stati accolti e raggiunti al meglio.
Collabora in modo creativo, empatico ed equo alla ricerca di una soluzione win-win
Rispetto e gratitudine al posto di rabbia e frustrazione
Applicare queste conoscenze alla tua vita quotidiana è un contributo importante per la tua pace interiore ma anche per la pace nel mondo.
La trasformazione dei conflitti genera situazioni caratterizzate da rispetto reciproco, gratitudine e serenità. La relazione è dinamica e le persone prima coinvolte nel conflitto sperimentano una pace positiva, cioè una realtà in cui possono osare di essere se stesse. Possono così ambire a rispettarsi e farsi rispettare senza paura che nasca un conflitto. Perché sanno che se anche un conflitto dovesse nascere hanno comunque i mezzi per trasformare la situazione, sempre. Si garantisce così maggiore vitalità e auto-realizzazione per tutti.
Mar 26, 2021 | Conoscersi, Consigli pratici
Alimentazione e salute sono intimamente connesse: l’alimentazione influenza la tua vitalità sia dal punto di vista fisico sia da quello emotivo, intellettuale e spirituale. E quando il tuo livello di vitalità è elevato anche la capacità di alimentarti bene migliora di conseguenza. Un buon livello di energia vitale è importante per prevenire le malattie, garantendo salute e benessere.
Sappi che puoi influenzare la tua energia vitale mangiando bene e nelle giuste quantità.
Puoi influenzare la tua energia vitale mangiando bene e nelle giuste quantità
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Mangiare troppo non causa sovrappeso
Prima di capire come raggiungere l’obiettivo di curare alimentazione e salute, ci tengo a fare una precisazione. Non penso che i chili in più delle persone sovrappeso siano legate al fatto di mangiare “troppo” e muoversi “poco”. Al contrario, rispetto ai loro bisogni reali, queste persone mangiano troppo e si muovono poco con lo scopo (inconsapevole) di mantenersi in sovrappeso. Per me, alla radice dei chili in più, c’è il bisogno del corpo di essere in sovrappeso, per ragioni che vanno indagate e risolte.
Il risultato che propongo di raggiungere attraverso il metodo della Bioconsapevolezza è quello di eliminare il bisogno di essere in sovrappeso, che spinge il corpo a ostacolare il dimagrimento, indipendentemente dagli sforzi che si fanno. Raggiunto questo scopo, il corpo in ogni sua cellula, collaborerà con la mente per raggiungere e mantenere il peso forma.
Perché mi interesso di alimentazione e salute
Personalmente seguo un tipo di alimentazione molto libera e intuitiva. Vuol dire che mangio liberamente, cercando di ascoltare le esigenze del mio corpo e non seguo nessuna regola ferrea quando si tratta di orari o tipologie di cibi.
Non sono un’esperta di alimentazione e non sono specializzata in dietologia. Il percorso di studi di medicina convenzionale non prevede di approfondire questo tema. Penso sia una vera lacuna, perché l’alimentazione ha un ruolo importante sulla nostra salute. Ricordo ancora il mio sgomento quando, anni fa, scoprii che in ospedale non si davano consigli sull’alimentazione, nemmeno ai pazienti affetti da patologie digestive.
Quanto racconto in questo testo deriva sia dalla mia esperienza personale sia dalle mie conoscenze teoriche e pratiche sulla competenza del corpo. Dopo la laurea in medicina, studiando altre pratiche di cura, ho appreso alcuni principi e nozioni che riguardano alimentazione e salute. Queste ricerche personali hanno acceso un intenso processo di riflessione che non è ancora concluso. Nel frattempo sono contenta, senza la pretesa di possedere alcuna verità, di condividere alcuni spunti con chiunque sia interessato.
1-Ricomincia a comunicare con il tuo corpo
Il tuo corpo è una fabbrica biochimica molto complessa e precisa. In ogni istante ha tutte le informazioni su eventuali carenze o eccessi presenti nell’organismo. Conosce il dosaggio di ogni singolo nutrimento, sa quali tossine circolano nel sangue, se gli ormoni sono in equilibrio o meno e così via. Facendoti sentire attratto o respinto verso alcuni cibi e bevande, ti orienta in tempo reale con l’obiettivo di rispondere ai tuoi bisogni effettivi. Restaurando o mantenendo l’equilibrio naturale di alimentazione e salute.
Il corpo è competente: ti orienta in tempo reale con l’obiettivo di rispondere ai tuoi bisogni effettivi
Purtroppo, molto spesso, la nostra capacità di ascolto del corpo non è intatta. Non siamo più capaci di comprendere i segnali che ci manda e le sue indicazioni, tanto preziose per la nostra salute, restano inascoltate.
Per quanto riguarda alimentazione e salute, sarebbe ideale recuperare l’istinto dell’animale selvaggio o del bambino (non ancora condizionato). Ci permetterebbe infatti di adottare istantaneamente un modo di alimentarsi intuitivo e benefico.
Ti invito a dare priorità a questo obiettivo, che parte dalla conoscenza di te stesso. Quando lo avrai raggiunto, non avrai più bisogno di suggerimenti esterni. Nel frattempo, prova a seguire questi altri undici consigli fin da oggi. Scoprirai anche tu che alimentazione e salute sono collegate e che per promuovere il tuo benessere non devi darti come obiettivo quello di seguire regimi alimentari drastici.
Mi raccomando, mentre metti in pratica questi suggerimenti ascolta il tuo corpo e verifica se ciascuno di essi è adatto a te in quel dato momento oppure no.
2-Trova un equilibrio tra nutrimento e tossicità
Quando mangi, devi valutare l’apporto di nutrienti, che permettono al corpo di approvvigionarsi di energia e materie prime (proteine, lipidi, glucidi, vitamine, oligoelementi eccetera). Questi nutrienti sono essenziali per rinnovare le cellule e permettere un funzionamento ottimale dell’organismo. Accrescono il tuo livello di energia.
Di fronte al cibo però devi anche considerare la sua eventuale tossicità. Il tuo corpo ha la capacità di discernere cosa è vitale e cosa è tossico. Se però sei tra quelli che assumono regolarmente tossine mangiando, allora parte della tua energia vitale verrà sempre impiegata per adattarsi alla tossicità e/o eliminare le tossine.
Infine, anche la semplice digestione richiede energia. Quanta, dipende da cosa mangi, quanto mangi e come mangi (ad esempio dedicando poco tempo e concentrazione all’atto di mangiare, masticando poco eccetera).
Se mangi più di quello che il tuo corpo richiede e scegli alimenti di scarsa qualità, il corpo avrà bisogno di più energia per digerire di quella che avrai recuperato alimentandoti.
Mangiare troppo e male può ridurre la tua energia vitale
3-Limita le calorie vuote
Cibi molto raffinati, come la farina 00 o lo zucchero bianco, per esempio, sono carichi di calorie ma poverissimi di nutrienti. Ti forniscono energia a livello superficiale senza dare al corpo il necessario per vivere in modo ottimale. Ecco perché nei paesi occidentali spesso molte persone, pur mangiando troppo, sviluppano patologie legate a carenze nutrizionali (ad esempio a causa di avitaminosi). Consuma cibi poco raffinati per godere di tutta la loro ricchezza nutritiva. Scegli farine e cereali integrali, sostituisci lo zucchero bianco con il miele o almeno con lo zucchero di canna integrale (meno raffinato) e così via.
I cibi raffinati forniscono energia a livello superficiale
4-Scegli la qualità
La quantità di nutrienti contenuta nei vegetali variain funzione del clima, del terreno, della varietà. Ma dipende anche dal tempo che è stato dato al frutto o alla verdura per maturare, dal metodo di coltivazione e di conservazione del prodotto.
Frutti e verdure non sono tutti uguali. La loro capacità nutritiva dipende anche dalla coltivazione
Qual è il valore nutrizionale ed energetico di un pomodoro cresciuto in un terreno troppo sfruttato, pieno di pesticidi, a volte tossici per l’essere umano? Parliamo di un pomodoro che per crescere è stato spinto oltre i suoi ritmi naturali, raccolto prima che fosse maturo, diventato rosso grazie a un prodotto chimico…
Quale pensi che sia, invece, l’apporto nutrizionale di un pomodoro cresciuto in un terreno rispettato e curato con amore da tempo, da contadini attenti alla biodiversità e all’ecosistema, seguendo i ritmi delle stagioni?
Intuitivamente, sento che quando possibile è meglio affidarsi ai produttori che sostengono la crescita di frutta e verdura rispettando i principi della natura.
5-Fai attenzione al valore vibrazionale degli alimenti
Ogni cibo non ha solo un valore nutrizionale proprio biochimico, ma anche un valore vibrazionale. Ha a che fare con l’energia e nulla a che vedere con le chilocalorie.
Per esempio, quale vibrazione energetica porta con sé la carne che proviene dagli allevamenti intensivi? Sapendo che gli animali si muovono poco, sono sfruttati, abusati, maltrattati, che non hanno mai conosciuto la libertà e che sono imbottiti di antibiotici, non provo il desiderio di nutrirmi di carne che ha subito tanto stress. Faccio fatica a immaginare che il valore vibrazionale della loro carne abbia un impatto positivo sulla serenità e l’energia vitale di chi la consuma.
La vibrazione energetica del cibo che ingerisci influenza direttamente la tua energia vitale in modo positivo o negativo
Indipendentemente dalle convinzioni sull’etica e l’ambiente, consiglio di evitare di nutrirsi di alimenti che non siano stati rispettati. Ed è un principio che vale per tutte le tipologie di cibi, dal pomodoro alla bistecca, passando per la frutta e le uova. Prova a riflettere: quanto la tua alimentazione influenza il tuo modo di vivere?
Personalmente, desidero per me stessa una vita libera che mi garantisca un adeguato spazio fisico e mentale, una vita colma di rispetto e amorevolezza. Mantenendo salda la connessione a questo desiderio, le rare volte in cui sento il bisogno di mangiare prodotti di origine animale, preferisco farlo scegliendo carne di animali che hanno potuto vivere a contatto con la natura. Animali che hanno conosciuto la luce del sole, il vento, l’alternarsi delle stagioni. Capi che si sono nutriti in autonomia da fonti naturali e che sono stati curati da persone rispettose e (perché no) anche amorevoli.
6-Scegli cibi freschi interi piuttosto che integratori
In generale, le vitamine naturali presenti nelle piante lo sono in una forma che possiamo assimilare, cioè sono compatibili con la fisiologia umana. E sono anche associate ad altri composti naturali, utili ad alimentazione e salute. Questa combinazione favorisce un effetto sinergico, che rende biodisponibili i principi attivi di cui abbiamo bisogno, aumentandone i benefici attesi.
Gli integratori, invece, sono composti di sintesi oppure estratti, sostanze isolate che non possono beneficiare di questa sinergia e sono assorbiti in modo meno efficiente dall’organismo.
Gli integratori sono assorbiti in modo meno efficiente dall’organismo rispetto alle vitamine naturali
Prendere un integratore può essere utile ma si tratta di una stampella provvisoria: un metodo utile ad arginare in modo momentaneo un sintomo o un problema di salute fastidioso. È molto più importante ed efficace, invece, lavorare su alimentazione e salute, migliorando la qualità di quello che mangi e favorendo una buona assimilazione. Scegli non solo cibi più grezzi (poco raffinati) e di qualità, ma cerca anche di consumarli interi, ad esempio non sbucciare la frutta, non sottoporre a cotture drastiche le verdure, eccetera.
7-Guarda altrove
Viviamo in una società nella quale, senza che ce ne accorgiamo, siamo portati a pensare che “di più è meglio”. Questo vale pure per la quantità di cibo che ingeriamo. Cosa che spesso va a discapito della qualità. Una modalità di pensiero che influenza anche la produzione, spinta agli eccessi. Abbiamo talmente tanto cibo che alla fine lo sprechiamo.
Presta invece la tua attenzione ad alcune alternative interessanti, come quella del movimento slow food, della coltivazione biologica, della permacultura eccetera.
Anche se sei “solo” un consumatore puoi esercitare il tuo diritto di scelta. Orientandoti verso quei produttori che privilegiano la qualità, rispettano l’ambiente, evitano l’uso di pesticidi, seguono i ritmi delle stagioni e così via. Di conseguenza aumenterà la qualità nutrizionale dei cibi che consumi, il tuo corpo sarà sazio più facilmente e l’energia richiesta per digerire sarà minore di quella ingerita. Il bilancio energetico e il rapporto tra nutrienti e tossine saranno entrambi positivi.
Privilegiando cibi di qualità il tuo corpo si sazierà più facilmente
8-Consuma succhi di verdure e frutta freschi
Il consumo giornaliero di succhi di verdure e frutta freschi e di stagione ti garantisce una ricarica energetica significativa. Per beneficiare di tutte le virtù delle verdure e della frutta, cerca di non sbucciarle quando possibile. Questi succhi contengono vitamine e minerali ma non solo: proteggono il DNA cellulare e aumentano il ph dell’organismo (si parla di dieta alcalina), favorendo il buon funzionamento dei sistemi connettivo, linfatico e immunitario.
I succhi di verdura freschi e di stagione migliorano il funzionamento del corpo
Se vivi un momento in cui senti di aver bisogno di più energia o di un sostegno per depurarti, magari perché non stai bene o stai seguendo terapie tossiche, puoi bere fino a 3 o 4 succhi di verdura al giorno.
9-Privilegia i cibi locali
L’alimentazione a chilometro zero (o quasi) non è benefica solo per l’ambiente ma anche per il tuo corpo. Tutte le volte che puoi mangia verdure, frutti, cereali, legumi e loro derivati cresciutinella zona in cui vivi. Il cibo che mangi, infatti, ti dà delle informazioni sull’ambiente che ti circonda, preparando il tuo corpo a vivere meglio (e affrontare) quell’ambiente.
Mangiare a chilometro zero prepara il corpo a vivere nell’ambiente in cui ti trovi
Questo non significa rinunciare per sempre ai cibi provenienti da luoghi lontani. Mangiare di tanto in tanto alimenti che provengono da zone geografiche molto diverse dal punto di vista climatico rispetto alla nostra, per esempio, può portare un elemento di varietà che fa piacere al gusto e stimola positivamente il corpo. È importante, però, non esagerare.
Facciamo un esempio. Vivi nel nord Europa, è pieno inverno e mangi ogni giorno frutta tropicale. Stai dando al tuo corpo delle informazioni che hanno a che fare con un clima caldo. Di conseguenza il tuo organismo, aspettandosi un ambiente caldo, sarà meno preparato ad affrontare il clima rigido dell’inverno nord europeo. Potresti essere soggetto a raffreddori recidivanti, per esempio.
10-Fai buon uso di aromi e spezie
Oltre a portare in tavola gusti piacevoli che soddisfano il palato, aromi e spezie hanno proprietà eccezionali per la nostra salute. Le erbe aromatiche più comuni sono timo, maggiorana, origano, salvia, basilico, prezzemolo, aneto, rosmarino ed erba cipollina. Tra le spezie ci sono zafferano, noce moscata, curcuma, paprika, zenzero, cannella, curry, cumino, chiodi di garofano, anice stellato e cardamomo. Queste che ho elencato non dovrebbero mancare nella tua cucina, ma ne esistono molte altre.
Se ascolti il tuo corpo, seguendo il principio dei desideri e dell’attrazione, ti spingerà verso un’erba o una spezia piuttosto che altre, a seconda dei tuoi bisogni del momento.
Non dimenticare neppure i semi. Sono piccolissimi, ma estremamente ricchi di proteine, fibre vegetali ed acidi grassi essenziali, elementi che li rendono un aiuto prezioso per il buon funzionamento dell’organismo. Semi di girasole, di zucca, di lino, di sesamo, di canapa, di chia… Per approfondire ti consiglio questo contenuto.
Puoi usare i semi in molti modi, ad esempio aggiungendoli a crudo nei piatti come tocco finale o inserendoli nelle insalate.
Consuma aromi, spezie e semi seguendo i bisogni del tuo corpo
11-Se fa per te prova il digiuno
Ti faccio un accenno al digiuno solo per dirti che, se ti senti attirato da questa esperienza, ti invito a informarti e provare. Diversi studi scientifici mettono in evidenza un potere curativo interessante del digiuno.
Se dopo un processo di informazione serio e attento digiunare ti spaventa, ti consiglio di evitare: mai fare violenza a se stessi. Credo sia importante avere un atteggiamento curioso e una mente pronta per beneficiare del digiuno.
La nostra cultura occidentale professa la necessità di mangiare quotidianamente più volte al giorno per sentirsi in forma e garantirsi vitalità e benessere. Scoprire invece che si può digiunare alcuni giorni ritrovandosi più vitali di prima è una piacevole sorpresa. Ma non è necessario provare se non ti senti pronto.
Esiste anche il digiuno intermittente, una via di mezzo da intraprendere se digiunare per giorni ti sembra troppo faticoso o spaventoso. Il principio è rimanere senza mangiare per 16 ore di fila. Di solito dalle otto di sera alle dodici del giorno successivo. In questo modo consenti al tuo apparato digerente di riposare, favorisci un effetto detox su tutto l’organismo e un miglioramento del metabolismo.
Non pensare però che il digiuno funzioni come una dieta dimagrante. Anche se si dimagrisce mentre si digiuna, gli effetti sul peso non sono duraturi.
Attenzione: gli effetti del digiuno sul peso non valgono sul medio e lungo periodo
12-Tieni l’acqua a portata di bocca
Non penso sia necessario consigliarti di bere almeno un litro d’acqua al giorno. Piuttosto tieni sempre a portata di mano dell’acqua: sul tavolo dove lavori, in macchina, in borsa, ovunque passi molto tempo. Potrai così rispondere tempestivamente alle richieste del tuo corpo. Il nostro corpo è fatto per il 70% di acqua, essere sempre ben idratati è fondamentale per mantenere salute e benessere.
Per concludere: esercitati ad ascoltare il tuo corpo, lui sa esattamente di cosa hai bisogno in fatto di alimentazione e salute. Cerca di orientarti verso un’alimentazione varia, ricca di frutta e verdure fresche, legumi e cereali integrali, privilegiando i prodotti eco sostenibili, di stagione e a chilometro zero. Per quanto riguarda le quantità non restare con la fame, fai in modo da essere soddisfatto sia dal punto di vista delle porzioni sia del gusto. Ma regala anche dei momenti di pausa al tuo apparato digerente.
Mar 19, 2021 | Conoscersi, Consigli pratici
L’energia vitale è indispensabile per mantenerti in salute e promuovere il tuo benessere. Anzi, è talmente importante che riuscire a non abbassarla può aiutarti concretamente a prevenire le malattie, comprese quelle considerate più gravi.
Se hai letto altri contenuti di questo blog e in particolare l’articolo Vitalità: 7 consigli per aumentare il tuo livello di energia, hai già familiarizzato con il mio approccio alla malattia e sai che la tua energia vitale, per mantenere salute e benessere, deve essere di buona qualità e nelle giuste quantità.
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Quanta energia hai a tua disposizione? E perché? Dipende dal livello di stress che vivi abitualmente. Lo stress, di per sé, non è nocivo, ma se il tuo corpo e la tua mente devono continuamente far fronte a una soglia di stress elevata, in uno stato di perenne allarme, il livello di energia basale ne risente consumandosi senza una buona ragione.
Oltre allo stress ci sono una serie di fattori che influenzano negativamente il livello di energia vitale. Scopri su quali comportamenti e sensazioni puoi lavorare per lasciare intatta la tua vitalità. Prova a seguire i consigli di questo articolo fin da oggi, imparerai a conoscerti meglio e potrai incanalare la tua energia vitale in modo utile e costruttivo.
Esistono una serie di fattori che consumano inutilmente la tua energia vitale
1-Comprendi e trasforma le tue paure
Secondo la medicina cinese, la Paura consuma l’energia vitale di tutti noi, se le lasciamo il potere di farlo.
Ecco perché ti propongo di iniziare fin da subito a lavorare sulle tue paure, guardandole da una prospettiva nuova.
La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili: ti informa di un pericolo. Se il pericolo è reale, sei biologicamente programmato per agire, affrontandolo oppure scappando da esso. Dipende da quale reazione tra le due è più sensata, cioè ha maggiori probabilità di successo. È la paura che blocca il bambino mascherato da Superman sul punto di saltare dal quarto piano!
La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili
Ovviamente, la paura che permette di avere coscienza del pericolo non va mai ostacolata, anzi, andrebbe ringraziata perché è preziosa per la vita.
Ma tutte le volte in cui hai paura di un pericolo futuro, che potrebbe o non potrebbe manifestarsi, la tua biologia non può intervenire. Potrai agire solo nel momento in cui il pericolo temuto si concretizzerà, se mai accadrà.
Nel frattempo vivi uno stato di stress inutile e nocivo, perché non puoi compiere nessuna azione per uscirne. La paura rivolta al futuro è di fatto una forma di ansia, che ti blocca anziché aiutarti ad agire.
La paura di un fatto futuro che potrebbe o meno verificarsi è una forma di ansia
Dietro ogni paura c’è un desiderio
Contrariamente a quello che potresti pensare, nel momento in cui scegli di combattere contro una malattia, lo stress o le tue paure, anziché sconfiggere e sminuire i tuoi problemi, li amplifichi. Perché quando rivolgi attenzione e investi energie in una lotta contro qualcosa, l’unico risultato che ottieni è quello di dare maggiore forza a quel qualcosa. E nel frattempo la tua vitalità decresce. Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Salute e malattia, mai combattere contro il tuo corpo.
Cosa puoi fare invece? Ti propongo un atteggiamento più costruttivo. Poiché dietro ogni paura c’è un desiderio, analizza le tue paure una ad una e cerca di scoprire quali desideri nascondono. Poi scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli.
Scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli
In questo modo sposterai la tua attenzione dalla paura per reindirizzarla verso la realizzazione dei tuoi desideri più profondi. Agire per raggiungere ciò che desideri non solo non diminuirà la tua energia vitale ma al contrario contribuirà ad accrescerla. Perché sarai spinto dalla gioia della realizzazione e della soddisfazione personale.
2-Evita le cure tossiche
Imbottirsi di medicinali non è la migliore scelta, neppure quando si sta vivendo una malattia considerata grave dalla medicina convenzionale. Se puoi, evita al massimo cure farmacologiche tossiche. Mi riferisco a tanti farmaci di sintesi, che hanno inevitabilmente diversi effetti collaterali. A volte bisogna usarli, ma hanno un impatto sulla salute generale del tuo corpo: richiedono grandi sforzi per gestirli e rischiano di abbassare in modo significativo la tua vitalità.
Quando sei costretto ad assumere farmaci che impattano negativamente sull’energia vitale, in caso di chemioterapia per esempio, ti consiglio caldamente di mettere in campo delle azioni per compensarne la tossicità. Metti in pratica tutti i metodi che contribuiscono a innalzare la vitalità e aiuta il tuo corpo assumendo prodotti naturali e/o seguendo alcune terapie proprie delle medicine energetiche (come quella cinese). Rivolgiti a un naturopata competente, che sarà senz’altro in grado di aiutarti.
Tra le tecniche molto utili ci sono il drenaggio del fegato e più in generale dell’apparato digerente: tutto ciò che detossifica contribuisce a sostenere il livello di vitalità proprio del corpo.
Le pratiche detox contribuiscono ad aumentare o mantenere la tua energia vitale
Da alcuni anni, anche negli ospedali si usa l’agopuntura, allo scopo di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e la radioterapia, per esempio.
3-Sostituisci all’attaccamento l’accettazione
Quando, di fronte a una situazione avversa, ti arrabbi e ti disperi, stai vivendo un episodio di attaccamento. Ti capita di provare emozioni negative intense e durature legate a qualcosa che è andato storto? Alcune persone continuano a rimanere talmente legate ai traumi subiti, come la morte di una persona cara, una separazione, o un incidente, da continuare a provare le stesse emozioni negative per tutta la vita. E le sensazioni di rabbia, frustrazione e sconforto rimangono intense anche a distanza di anni.
Capita anche a te? L’attaccamento è l’opposto dell’accettazione.
Cosa intendo con accettazione? Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa. Non significa che ti fa piacere o che va bene per te. Ma solo che sei pronto ad accogliere la situazione così com’è.
Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa
Se ti arrabbi e ti disperi, è perché vorresti cambiare l’evento avverso. Ma ci sono cose che non possiamo cambiare. Investire energie in questa direzione non fa altro che abbassare il tuo livello di vitalità. Con il rischio di farti ammalare.
Continuare a pensare che una situazione sarebbe dovuta andare diversamente da come è andata, è un pensiero ricorsivo molto nocivo. Si tratta di un atteggiamento che può riguardare diverse sfere della tua vita. Magari rimpiangi di esserti comportato in un certo modo, oppure fai fatica ad accettare i comportamenti o le caratteristiche di una persona cara, o ancora ce l’hai con te stesso per scelte prese dieci anni fa, eccetera.
Anche tu credi nelle favole?
Tutti noi, nel corso della nostra vita, andiamo incontro a eventi che viviamo con piacere e situazioni che subiamo con dolore.
Ascoltando e osservando le persone di cultura occidentale (me inclusa), mi sono fatta l’idea che in tanti soffriamo per la convinzione, conscia o inconscia, che la vita debba andare per tutti nella stessa, meravigliosa maniera. Si nasce in una famiglia amorevole con un padre e una madre che si adorano e che ci hanno desiderati, si cresce nell’affetto, rispettati dai nostri cari. Da adulti si realizzano i propri sogni che hanno a che fare con l’amore, il lavoro, la famiglia e così via. Infine un giorno, verso i cento anni, dopo una vita piena e appagante, si muore nel proprio letto, in totale pace e benessere.
Sarei curiosa di sapere, se esistessero dati di questo genere, quante persone hanno davvero una vita così. Prova a rifletterci. A causa di questo scenario di riferimento ideale, che contempla un totale benessere e che uomini e donne occidentali hanno interiorizzato da decenni, ci scopriamo offesi quando capiamo che la realtà viaggia su altri binari. Ci sentiamo vittime di un’autorità che non ci ama e che può essere Dio o il Destino, a seconda delle nostre convinzioni. Le nostre credenze culturali, spirituali e religiose possono enfatizzare il pathos che ci fa arrabbiare “contro la vita”.
Accettare gli eventi cosi come sono fa risparmiare tanta energia. Questa energia sarà allora disponibile per agire e stare bene nonostante l’evento indesiderato sia accaduto.
L’idea che la vita debba essere piena di gioia e priva di ostacoli è una favola interiorizzata
4-Accetta il dolore ed evita la sofferenza
Personalmente, ho combattuto a lungo il dolore. Il mio e soprattutto quello degli altri. Ho provato rabbia, frustrazione e un profondo senso di impotenza di fronte al dolore che ho incontrato. Quando finalmente ho capito che il dolore fa parte della vita, il mio approccio è cambiato radicalmente. Accettare il dolore non vuol dire essere masochisti.
Provare dolore ci dà un’informazione importantissima: ci dice di spostare la mano dal fuoco. Significa che è necessario attuare un cambiamento. Saperlo e agire di conseguenza ci permetterà di recuperare salute e benessere.
Il dolore è vitale. Esistono persone affette da insensibilità congenita al dolore. Pensa a cosa significa: rischiano di ferirsi gravemente ogni giorno, nelle situazioni più banali, senza accorgersene. Prive da questo sistema di allarme, sopravvivono pochi anni.
Quando cadi, il dolore attira la tua attenzione sulla zona che ha subito il trauma. Questo ti permette, ad esempio, di riposare o di curarti nel modo più opportuno. Col tempo il dolore diminuisce fino a sparire. Quando invece rifiuti il dolore, la sofferenza nasce, si amplifica e persiste.
Facciamo un esempio. Sei in ritardo per un appuntamento importante, stai correndo ma inciampi su una irregolarità del marciapiede. La tua reazione potrebbe assomigliare a questa… “Ecco: sempre la stessa sfortuna! Ora mi sono sporcato e mi sono fatto male, il mio appuntamento è rovinato e così la mia vita! Maledetto il Comune che non ripara le buche sui marciapiedi!”.
Il dolore per la botta l’indomani sarà già passato, ma la rabbia nata dall’intoppo e dal pensiero che la tua vita è rovinata a causa di un appuntamento perso potrebbe durare tutta la vita. Non si può evitare il dolore. Hai invece un grande potere per sottrarti alla sofferenza.
Prova questo esercizio…
L’attaccamento al benessere e la mancata accettazione del dolore, in modo del tutto controproducente, ti espongono a un grosso rischio di sofferenza intensa e duratura. Arrabbiarti con gli eventi avversi ti fa stare male, combattere il dolore lo rafforza.
Sperimenta concretamente un’altra direzione. Da oggi in poi, ogni mattina, fai una decina di respiri consapevoli per centrarti e favorire uno stato di rilassamento. Poi esprimi lentamente ad alta voce questa frase: “Oggi, mi impegno ad accogliere ogni evento con il consenso del mio cuore”. Bastano due minuti per fare questo esercizio. Due minuti che possono migliorare significativamente la tua energia vitale.
5- Riconosci il tuo valore
La svalutazione intralcia lo slancio vitale. La svalutazione di sé, delle proprie azioni e dei propri talenti crea delle correnti contrarie, delle perturbazioni che ostacolano il fluire della vita. Svalutarsi ci spinge spesso a cercare di essere diversi da quello che siamo. Una missione impossibile che fa consumare tanta energia, oltre a farci stare un passo indietro rispetto all’espressione del proprio potenziale. Come un melo che cercasse per una vita di fabbricare delle ciliegie. Spenderebbe tanta energia senza nessun risultato soddisfacente (in tema di ciliegie). In questo modo si intralcia l’energia vitale, che viene deviata per una missione impossibile, e l’albero ottiene pessimi risultati anche in tema di fiori, foglie e mele. La svalutazione mette la persona in uno stato sotto tono che fa stagnare l’energia vitale oppure in uno stato di fatica perpetua che consuma man mano le scorte di vitalità.
La nostra unicità e varietà sono un valore incredibile per il mondo. La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi. Riconoscendo il tuo valore ed esprimendo il tuo potenziale accederai liberamente all’energia vitale a te necessaria. Entrerai anche in un circolo virtuoso, nel quale più sei te stesso e fai quello che ami fare, più sarai colmo di energia vitale che ti permetterà di esprimere ancora meglio te stesso.
La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi
Questione di allenamento
Allenati per evitare di creare sofferenza attraverso piccole azioni quotidiane. Come? Inizia impegnandoti a conoscere te stesso e il tuo valore unico. Poi, man mano, impara a rispettarti e accettare la vita cosi com’è. Renderai la tua esistenza più leggera e contribuirai a mantenere elevata la tua energia vitale.
Feb 26, 2021 | Conoscersi, Consigli pratici
Esistono pratiche di rilassamento facili da applicare, che puoi usare quotidianamente per favorire salute e benessere. Non si tratta di compiere rituali strani o di stravolgere i tuoi ritmi: puoi seguire questi consigli integrandoli nelle tue abitudini e in poco tempo scoprirai che fanno la differenza.
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I consigli di rilassamento che ti racconto in questo articolo ti aiuteranno a conoscere te stesso e ti permetteranno di entrare in contatto con le tue esigenze profonde. Sul medio e lungo periodo, riducendo lo stress della vita quotidiana, ti permetteranno di prevenire lo sviluppo di patologie anche gravi.
Sei curioso di capire come le pratiche di rilassamento possono portare a un risultato tanto importante? Partiamo da un concetto che forse ti è familiare se hai già letto altri articoli di questo blog. Sintomi e malattie sono messaggi dal corpo.
Il tuo corpo ti sostiene
Lo stress che nasce da un evento serve a darci l’energia per agire, affrontando il pericolo o scappando da esso. Quando non agiamo volontariamente, perché non sappiamo cosa fare o non ci autorizziamo a fare quello che vorremo, il corpo agisce al posto nostro. Sintomi e malattie rappresentano una risposta del corpo per aiutarci a superare una situazione stressante.
Sintomi e malattie sono una risposta del corpo per aiutarci a superare una situazione stressante
Lo studio delle leggi biologiche ci insegna che qualsiasi evento inaspettato, vissuto in modo acuto e drammatico, nell’isolamento, provoca una carica di stress tale da indurre il corpo a intervenire a livello organico. Come? Sviluppando sintomi e patologie, tra cui il cancro, considerate dalla medicina convenzionale malattie gravi e difficili da guarire.
Per mantenersi in salute è importante evitare di trovarsi in queste situazioni di stress acuto e prolungato. Cosa puoi fare per cercare di prevenire lo stress e quindi le malattie?
Le pratiche di rilassamento che ti propongo in questo articolo sono una delle risposte. Agire sullo stress nocivo e diminuire il suo impatto sulla tua vita aiutano la tua mente e il tuo corpo a ripristinare uno stato di equilibrio.
Il rilassamento abbatte lo stress
Il rilassamento permette di spegnere i segnali di allerta e impedisce che la campana di allarme suoni in continuazione, senza sosta. In poche parole: le pratiche di rilassamento abbattono il livello di stress. Ecco perché in questo articolo ti suggerisco una serie di passi che non sono solo “semplici” tecniche di rilassamento, ma azioni che influenzano a livelli differenti il tuo modo di fare, vivere e pensare.
Quando parlo di rilassamento lo faccio a 360 gradi, intendendo tutto ciò che può diminuire lo stress che ti attanaglia.
Ambiente e società giocano un ruolo importante
La vita cosiddetta moderna, tipica della società occidentale, rispetta poco o nulla i bisogni profondi degli individui. E questo vale soprattutto per chi vive nelle grandi città. Spesso, in nome del dovere, del lavoro e del successo si trascurano i ritmi biologici, si dimentica l’importanza del riposo, si ignorano le sensibilità personali e i desideri profondi, dimenticando semplicemente se stessi.
Questa situazione porta alcune persone a vivere in un costante stato di spaesamento. Per “tirare avanti” sono costrette ad adattarsi. Di conseguenza, il livello di stress percepito aumenta e trovare una soluzione per vivere meglio, in questo contesto, è difficile.
Hai mai pensato di rivoluzionare la tua vita per cercare di dare a te stesso quello di cui hai davvero bisogno e che desideri? Scommetto di sì. Ma quante volte hai fatto concretamente qualcosa per avvicinarti a questo obiettivo?
Si tratta di qualcosa che tanti sognano ma che pochi mettono seriamente in pratica. Ecco allora che il livello di stress, pur essendo elevato, non ti porta da nessuna parte. Il campanello di allarme suona costantemente e sembra che nulla possa zittirlo.
Quando lo stress è costantemente elevato, il corpo si mette in moto per trovare una soluzione biologica
Se non trovi tu una soluzione, il corpo si attiva per trovare una soluzione biologica. Dopo un’analisi rapida di tutti i potenziali a disposizione, il corpo coinvolge organi e cellule in grado, sempre dal punto di vista del corpo stesso, di risolvere il problema che stai vivendo. Così nascono sintomi e malattie.
Accettare la realtà
Chiariamo una cosa. Se abbiamo deciso di vivere in questa società, seguendo le sue regole, possiamo accettare di accusare sintomi e malattie, di tanto in tanto. Ci capita perché siamo vivi. Anzi, visto che si tratta di risposte biologiche del corpo, ci capita perché il nostro corpo fa di tutto per mantenerci vivi.
Fatta questa premessa, c’è un obiettivo importante che possiamo raggiungere: prevenire i sintomi più invalidanti e le patologie considerate più gravi, quelle che spaventano di più, come il cancro. Accogliendo invece di buon grado sintomi lievi e fastidi minori. Consapevoli del fatto che le malattie rappresentano dei messaggi dal corpo: specchi delle tensioni che viviamo.
Come evitare che lo stress aumenti (troppo)
Le azioni di rilassamento che puoi mettere in campo per evitare che lo stress aumenti oltre certe soglie di rischio, così da prevenire lo sviluppo di sintomi e malattie considerate gravi, sono molteplici. Coinvolgono il tuo stile di vita ma soprattutto il modo in cui parli a te stesso ed esprimi le tue emozioni.
Vediamo passo per passo cosa puoi fare per vivere la tua vita in modo più rilassato e prevenire lo sviluppo di patologie gravi.
Rilassamento non significa solo yoga e meditazione. Ci sono molti modi per svuotare la mente e/o abbassare la tensione, che agiscono a livelli differenti del tuo io e del tuo vissuto.
1-Condividi le emozioni
Il primo elemento sul quale puoi agire in modo relativamente semplice sono le emozioni. Condividerle è fondamentale. Le emozioni sono come l’acqua all’interno di una pentola a pressione. Quando il fuoco sotto la pentola è acceso, se la valvola di sfogo è chiusa, il rischio di esplosione è tangibile.
Esprimere le emozioni liberamente diminuisce la pressione interna e l’intensità del tuo stress. Per approfondire puoi leggere l’articolo Come esprimere le emozioni per mantenersi in salute.
Esprimere le emozioni liberamente abbassa il livello di stress
2-Presta attenzione al dialogo interiore
Il dialogo interiore, l’insieme di parole e discorsi che fai continuamente a te stesso, è uno strumento potente in grado di trasformare uno spiacevole evento passeggero, che potrebbe essere fonte di uno stress gestibile, di minore entità, in un dramma insopportabile.
Il risultato? Il tuo livello di stress, se il dialogo interiore “rema contro” schizza alle stelle. La buona notizia è che puoi agire sul tuo dialogo interiore, favorendo uno stato di rilassamento. Puoi allenarti a usare parole e modi diversi di esprimerti quando parli a te stesso. Scopri come fare concretamente leggendo questo articolo.
3-Usa lo stress in modo positivo
Conoscere se stessi è fondamentale per intervenire tempestivamente quando il livello di stress sembra crescere senza controllo. È importante agire per aiutarsi a uscire velocemente dalla situazione stressante che sta prendendo il sopravvento. In che modo? Utilizzando con intelligenza lo stress, ad esempio in modo simbolico.
Sei tornato a casa, dopo un pranzo in famiglia, arrabbiato e frustrato perché tua suocera ti ha criticato tutto il tempo? Avresti voluto dargli uno schiaffo liberatorio? Sfogati su un cuscino schiaffeggiandolo.
Tuo nonno è mancato inaspettatamente e non hai avuto modo di salutarlo o abbracciarlo? Chiedi a una persona cara di impersonare il nonno e stringila a te in un caldo e lungo abbraccio.
Questi sono solo degli esempi. Esistono milioni di modi per far sì che lo stress non resti intrappolato e inutilizzato nella tua mente, come un veleno. Il segreto è trovare un gesto per far agire il corpo e liberare lo stress. Subito dopo averlo fatto ti sentirai avvolgere da un caldo benessere indotto dallo stato di rilassamento di corpo e mente.
Trova un gesto per far agire il corpo e liberare lo stress
4-Stabilisci un tempo dedicato al rilassamento
Organizza dei momenti, all’interno della tua giornata, in cui non devi preoccuparti di nulla ma solo concentrarti sul tuo rilassamento. Svuota la mente e cerca di rilassare ogni singolo muscolo del tuo corpo. Anche se hai poco tempo cerca di farlo almeno una volta al giorno. È importante per evitare l’accumulo di tensioni. Altrimenti rischi che la proverbiale goccia d’acqua faccia traboccare il vaso.
Quando sei teso e stanco, ogni piccola difficoltà sembra una montagna impossibile da scalare. Se la tua energia vitale scarseggia è facile annegare in un bicchiere d’acqua. Il rilassamento ti aiuterà a guardare ai problemi in modo oggettivo, con più calma. E scoprirai più facilmente soluzioni alle quali non avevi ancora pensato.
Il rilassamento ti aiuterà a guardare ai problemi in modo oggettivo, con più calma
Dedica dieci o venti minuti a un esercizio di rilassamento guidato, magari prima di andare a dormire. Qui trovi alcune risorse gratuite che puoi usare tutte le volte che vuoi.
Anche concederti un’attività che ti piace e ti permette di svuotare la mente, come ballare, dipingere, scolpire eccetera è un ottimo sistema per favorire il rilassamento.
5-Crea intorno a te un ambiente benefico
Scegli le tue fonti di nutrimento emotivo, selezionando con cura le persone di cui vuoi circondarti e le attività che ti fanno stare bene. È un sistema molto potente per assicurarsi di vivere più momenti di rilassamento all’interno della giornata.
Guarda questo video. L’esperimento dei metronomi che inizialmente non sono in fase e dopo un certo periodo di tempo battono all’unisono, allo stesso ritmo, ci fa capire quanto sia importante l’ambiente e le persone di cui ci circondiamo.
Scegli con cura le persone di cui circondarti e le attività che ti fanno stare bene: sono le tue fonti di nutrimento emotivo
Se intorno a te regna il caos e la confusione, la tua vibrazione sarà caotica e non potrà che farti stare peggio. Difficile rilassarsi e ridurre lo stress nel caos. Al contrario, se riesci a sintonizzarti su una vibrazione che porta soddisfazione e armonia, mantenere rilassamento, salute e benessere sarà più facile.
Ricordati che media e social network, per aumentare il proprio livello di audience e utenti, cercano sempre di confezionare le notizie in modo che ti colpiscano. Soprattutto i titoli puntano a scatenare reazioni emotive forti. E nella maggior parte dei casi non si tratta di emozioni positive.
Riduci le tue fonti di informazione selezionandole con cura. Evita di farti travolgere dal flusso mediatico. Abbiamo ancora la possibilità di scelta e il potere di accendere o spegnere il televisore. Siamo noi a stabilire come usare il nostro smartphone. Sfrutta al meglio queste libertà.
Riduci le fonti di informazione selezionandole con attenzione
6-Dormi bene per tutto il tempo che ti serve
Prenditi cura del tuo sonno. Se hai problemi a dormire prova a leggere l’articolo Disturbi del sonno i consigli per dormire bene e stare meglio. Per approfondire, qui trovi il mio video corso dedicato proprio al sonno.
Il riposo e il rilassamento, sia fisico sia psichico, permettono di recuperare energia bloccandone il consumo eccessivo dovuto alle tensioni e allo stress.
Molti di noi vivono una vita frenetica, lontana anni luce dai ritmi naturali. Il contatto costante con il resto del mondo, attraverso i diversi mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione, e l’onnipresenza della televisione nella quotidianità di molti, comporta l’esposizione costante a miliardi di stimoli. Sono abitudini che ci allontanano da noi stessi e ci fanno perdere il contatto con i nostri veri bisogni.
Non voglio certo consigliarti una vita da asceta, ma ti suggerisco di prenderti dei periodi di pausa. Stabilisci una serie di momenti di distacco dal mondo esterno. Fallo sempre almeno di notte e durante i pasti, spegnendo tv e smartphone. Ancora meglio: se puoi prenditi dei fine settimana in cui non usi Internet e non guardi la TV.
Spegnere lo smartphone e la TV ti aiuta a riposare e ritrovare ritmi più vicini a quelli naturali
Il semplice gesto di mangiare in silenzio, senza altre distrazioni, ti permette di vivere un benefico momento di rilassamento, che può rigenerarti fisicamente e psicologicamente.
7-Ricordati di respirare
Potrebbe sembrarti un consiglio banale, ma non lo è. Troppo spesso respiriamo in modo superficiale, senza usare abbastanza il diaframma. Il respiro è il nostro primo bisogno vitale. L’ossigeno è indispensabile alla vita e il corpo lo sa. Prova a mantenere uno stato di apnea, misurando per quanto tempo riesci a trattenere il respiro prima di avere il bisogno irrefrenabile di prendere una boccata d’aria…
Pensi sia possibile vivere in serenità e in uno stato di rilassamento se ogni cellula del tuo corpo vive uno stress per mancanza di ossigeno?
Ecco perché ogni esercizio di rilassamento serio inizia con dei profondi respiri. Ebbene: ti consiglio di respirare profondamente ogni volta che puoi. Mentre cammini, quando sei sui mezzi pubblici, mentre lavori, eccetera. Qui trovi dei video che possono aiutarti a farlo.
Respira profondamente ogni volta che puoi
8-Passeggia nella natura
Anche questo consiglio potrebbe sembrarti semplicistico ma è molto più efficace di quello che pensi, soprattutto se vivi in città. Concediti appena puoi lunghe passeggiate nella natura. Oltre a ritrovare un contatto con l’ambiente naturale che ti circonda, permettendoti di riscoprire ritmi diversi da quelli della vita civilizzata moderna, passeggiare nella natura stimola il tuo sistema neuro-endocrino-immunologico, pilastro del funzionamento dell’organismo e della riparazione dei tessuti.
Questo sistema è stimolato dal contatto con la luce naturale, i suoni della natura e le sensazioni tattili e olfattive che puoi provare mentre cammini.
Sarebbe ideale passeggiare in un luogo dove la natura è incontaminata. Ma, se questo non è possibile, va bene anche un parco cittadino o l’argine del fiume. L’ideale sarebbe rendere questo consiglio un’abitudine di vita. Camminare nella natura tutti i giorni per almeno venti minuti è un potente fattore di prevenzione.
Passeggiare nella natura incontaminata stimola il sistema neuro-endocrino-immunologico
Sono consapevole che per tante persone sembra infattibile. Inizia da quello che puoi fare, nel tuo piccolo. Saranno gli effetti benefici che riscontrerai a spingerti a dare priorità a questa attività. Durante la camminata fai una pausa, appoggiati a un tronco, carezza l’erba, annusa i fiori di un cespuglio, lasciati baciare dal sole e solleticare dal vento.
La Natura, come qualunque cosa nell’Universo, ha delle vibrazioni proprie che influenzano il nostro livello energetico. Le vibrazioni della natura sono armoniose. Grazie all’effetto di sintonia a cui abbiamo accennato parlando dei pendoli, ci riportano all’armonia e hanno su di noi un’influenza benefica.
Adattarsi è un bene, ma non devi esagerare
L’essere umano è una creatura caratterizzata da una incredibile capacità di adattamento. Ecco perché tendiamo a dimenticare quanto è importante il rilassamento e non ci concediamo momenti di pausa e risposo a sufficienza. Siamo talmente bravi ad adattarci che rischiamo di dimenticare i nostri normali bisogni fisiologici.
Se ti allontani troppo dal tuo io e dimentichi la tua biologia rischi di modificare i tuoi parametri di rilassamento, prendendo come riferimento stati di simpaticotonia. Una parola che definisce lo stato biologico oggettivo di stress. Pensi di essere rilassato, invece stai vivendo uno stato costante di stress basale.
Se ti allontani dal tuo io e dai ritmi naturali rischi di vivere in uno stato di simpaticotonia, costantemente stressato
Probabilmente questa è una delle ragioni per la quale Ippocrate, il celebre medico greco, a scopo di cura portava gli ammalati fuori dal loro contesto quotidiano, su un’isola, lontani da tutto e da tutti.
Dic 22, 2020 | Conoscersi, Consigli pratici
Un sonno ristoratore ti aiuta a vivere meglio in molti sensi. Non serve solo a riposarsi per svegliarsi ogni mattina pieni di vigore fisico e di buon umore. È fondamentale per costruire un futuro migliore, letteralmente, notte dopo notte.
La fase REM, quella che comunemente consideriamo la più profonda, durante la quale i sogni prendono forma, racchiude un potenziale incredibile che ha conseguenze importanti sulla tua vita, a breve e a lungo termine.
SE PREFERISCI, ASCOLTA L’AUDIO DELL’ARTICOLO
Hai mai sentito il detto la notte porta consiglio? Molto probabilmente sì ma scommetto che non sai che questo modo di dire ha un fondamento scientifico.
La notte porta consiglio non è solo un modo di dire
Il sonno ristoratore può restaurare, o meglio dare vita, a un futuro più roseo e luminoso, pieno di salute e benessere. Ma facciamo un passo indietro.
Il sonno ristoratore ha il potere di plasmare un futuro migliore
Sonno ristoratore: oggi ne abbiamo ancora più bisogno
In questo momento storico, in cui il presente è pieno d’incoerenza e il futuro è così incerto, molti si sentiranno impotenti e smarriti. Non solo a causa dell’epidemia di Covid-19 ancora in corso, ma anche per la sua gestione e perché economia e società stanno vivendo una crisi profonda a livello mondiale.
Una situazione che, pur essendo esplosa con forza col nuovo coronavirus, ha radici ramificate che hanno iniziato a crescere ben prima di quest’anno, ormai giunto al termine.
In questo periodo funestato da incertezze e paure puoi agire in prima persona per promuovere un futuro migliore
Ecco perché ci tengo particolarmente a darti delle informazioni preziose per conoscere te stesso e scoprire (o riscoprire) un potenziale immenso e innato che è già tuo. Questo potenziale, che tutti noi abbiamo, può permetterti di creare un futuro vitale e luminoso per te, i tuoi cari, la collettività intera. La chiave sta proprio nel sonno ristoratore e nella notte che porta consiglio.
La fase REM racchiude un immenso potenziale che tutti noi abbiamo, dobbiamo solo aiutarlo ad agire
La notte porta consiglio
Ho scoperto che il detto la notte porta consiglio ha un fondamento scientifico quando, più di 10 anni fa, ho trascorso dodici giorni con Jean Pierre Garnier Malet studiando alcuni concetti di fisica classica e fisica quantistica. E approfondendo il principio di indeterminazione di Heisenberg, la relatività e la dilatazione dei tempi, equazioni, teorema di Pitagora, filosofia greca e metafisica. Ma forse ora ti ho spaventato!
Sono materie e argomenti molto complessi, che richiedono anni di studio per essere compresi a fondo. Non ti chiedo quindi di riaprire il libro di fisica delle superiori per cercare in minima parte di raccapezzarti su quanto sto per dirti.
Il mio intento è un altro. Voglio condividere con te l’essenza di questi fondamenti, non tutta la teoria che c’è alla loro base. Ecco perché non ti propinerò nessuna formula ma parleremo di sonno ristoratore, notte che porta consiglio e fase REM. In modo concreto, così che tu possa applicare subito alcuni consigli pratici.
Le basi scientifiche del segreto racchiuso nella fase REM sono molto complesse. Se vuoi capirle a fondo puoi approfondire studiando la fisica quantistica
Hai voglia di studiare le basi scientifiche delle teorie di J.P. Garnier Malet? Ti consiglio di farlo direttamente con lui, sui suoi libri. Iniziando ad esempio da Cambia il tuo futuro attraverso le aperture temporali. Quando la scienza scopre una verità dimenticata: il nostro doppio. Puoi anche iniziare, per farti un’idea, dai video che si trovano su Youtube.
Il tuo inconscio lavora tutte le notti
Partiamo da una buona notizia: una parte di te lavora ogni notte per crearti un futuro che sia il migliore possibile. Lo fa senza che tu ne sia consapevole, è un processo inconscio. Questa parte di te che lavora sul futuro è molto evoluta e potente, perché applica le Leggi della fisica quantistica ed è in contatto con l’intero Universo. Sa viaggiare nello spazio e nel tempo ed è molto equilibrata e luminosa. Si tratta della parte di te che J.P Garnier Malet chiama il Doppio.
Una parte di te, chiamata il Doppio, lavora ogni notte, durante la fase REM, per creare un futuro migliore
Pensiero e futuro potenziale
Prima di addentrarmi nelle spiegazioni voglio fornirti alcune informazioni di base che possono farti da guida lungo questo percorso, che unisce il sonno ristoratore a un futuro di salute e benessere. Anche perché, forse, stai esplorando questo mondo per la prima volta. In parte te ne ho già parlato, ad esempio quando abbiamo ragionato sul potere del dialogo interiore. Ogni pensiero crea un futuro potenziale.
Se ogni pensiero crea un futuro potenziale quello che pensi ha il potere di cambiare la tua vita
Ognuno di noi ha un solo passato e un solo presente: sono definiti e unici. Il futuro invece è indefinito. Aspettando che un futuro diventi il nostro presente, esistono tanti futuri potenziali che si realizzeranno o meno. Si tratta di un concetto intuitivo, sul quale però, molto spesso, non ci soffermiamo a ragionare.
Forse ti capita frequentemente di pensare che sei impotente, che il percorso è già tracciato? Riesci mai a concentrarti sul fatto opposto, ovvero che il futuro si dirama in molteplici direzioni e puoi plasmarlo perché ti sia amico?
Mentre passato e presente sono unici, di futuri potenziali ne esistono molti
Pensi quindi sarai
I diversi futuri potenziali prendono vita attraverso i tuoi pensieri. Se formuli un pensiero di guarigione, di successo, di libertà o di pace crei un futuro potenziale di guarigione, successo, libertà, pace.
Quando invece formuli un pensiero di morte, fallimento, malattia, dramma, peggioramento dello stato di salute o di quello sociale, crei un futuro potenziale che di conseguenza porterà a morte, fallimento, malattia, eccetera.
Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro possibile in cui ti preoccuperai ancora di più. Potenzialmente succederà il peggio. Se invece ti entusiasmi, nutrendo la speranza in una vita migliore ricca di sorprese e felicità, darai vita a un futuro potenziale in cui il tuo entusiasmo crescerà ulteriormente.
Saper gestire le proprie emozioni e i propri pensieri è indispensabile per la tua salute e il tuo benessere, quello di oggi e quello di domani. Vediamo ora nel dettaglio come ottimismo e pessimismo si intrecciano con il potere di un sonno ristoratore e il segreto della fase REM.
Ogni qual volta ti preoccupi immaginando il peggio, plasmi un futuro in cui ti preoccuperai ancora di più
Un sonno operoso
Il nostro sonno è composto da cicli di circa 90 minuti. Durante ogni ciclo, dopo un rallentamento progressivo dell’attività cerebrale e fisica, vivi una fase molto speciale del sonno, chiamata fase paradossale o REM (Rapid Eye Movement). È caratterizzata da un’immobilità profonda del corpo alla quale si contrappone un’attività cerebrale intensa, paragonabile a quella che sperimentiamo da svegli.
Secondo Garnier Malet, questo è il momento in cui vengono esplorati tutti i futuri potenziali che hai creato. Ecco il segreto della fase REM. Avere la possibilità di esplorare questi futuri potenziali permette di cogliere informazioni utili a realizzare quelli positivi.
Durante la fase REM il tuo Doppio esplora i futuri possibili e raccoglie informazioni per realizzare quelli positivi
Trasforma il pessimismo grazie al pensiero positivo
Per fare in modo che la notte porti consiglio davvero e il sonno ristoratore sia utile a creare un futuro luminoso è importante che tu concentri la tua attenzione nella direzione giusta. Abbiamo sottolineato come ogni pensiero possa creare un futuro potenziale. La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali.
Ecco perché è importante che tu comprenda a fondo l’utilità di cancellare i tuoi pensieri negativi. Se sei un pessimista accanito o stai passando un periodo difficile, ti do un compito: dare vita almeno a un pensiero positivo e luminoso al giorno, da coltivare nei momenti bui e difficili.
La qualità dei tuoi pensieri condiziona la qualità dei tuoi futuri potenziali
Basta un pensiero positivo? Sì, perché quel pensiero potrà creare un futuro potenziale positivo. Durante la notte il tuo Doppio avrà modo di esplorarlo e riceverai le informazioni e le intuizioni necessarie a permettere la sua realizzazione.
Vibrazioni alte: cosa sono e come funzionano
Per evitare di creare futuri potenziali negativi, quello che puoi fare è nutrire vibrazioni alte, tutte le volte che puoi. Cosa significa? Ogni giorno hai la possibilità di alimentare emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta: l’amore e la gratitudine, ma anche la gioia, l’entusiasmo, la benevolenza, la fede nel futuro, la fiducia in sé e nei propri desideri, eccetera.
Amore, gratitudine e gioia sono emozioni e sentimenti caratterizzati da una vibrazione alta
Coltivare la gratitudine significa ringraziare per tutto ciò che di buono vivi nella tua esistenza. Ad esempio l’abbondanza di ossigeno, di luce, un tetto sopra la testa, gli affetti, l’acqua corrente in casa, un letto confortevole, la possibilità di vedere, sentire i suoni, camminare, respirare, la bellezza di un tramonto, la maestosità di un albero e così via.
Scegli con cura il contesto che ti circonda
Come puoi immaginare, è pericoloso essere circondati da informazioni drammatiche che nutrono la paura, la rabbia, il dubbio, la confusione o l’incoerenza. Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo.
Con questo invito mi riferisco alle persone di cui ti circondi ma anche ai canali di informazione o di svago. Per esempio, rifletti su quali tipi di trasmissioni e di film guardi abitualmente. Ogni volta che vedi o senti qualcosa, senza accorgertene del tutto, ci rimugini su: formuli pensieri. Di conseguenza crei dei futuri potenziali che il tuo Doppio andrà a esplorare durante il sonno.
Comprendi ora l’importanza di lasciarsi ispirare da persone equilibrate, amorevoli, pacifiche ed evitare fonti di informazione nocive e pessimiste?
Scegli e dosa con cura le tue fonti di nutrimento, intellettuale ed emotivo
Immagina il futuro che desideri
Perché si realizzi il futuro che desideri, lo devi immaginare. Ti invito a sognare in grande. Puoi esagerare liberamente nell’immaginare un mondo di pace, condivisione, rispetto, una società libera ed equa, un pianeta dove ognuno possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.
Sogna in grande: è il modo migliore per dare vita a un futuro luminoso
Man mano che procedi con l’allenamento, sarai in grado di creare, durante la giornata, più futuri potenziali positivi. Saranno esplorati ed elaborati durante la notte dal tuo Doppio, la parte inconscia di te “competente in materia”. Da questa elaborazione nasceranno informazioni che sono sempre inconsce ma che ispireranno drasticamente le tue azioni concrete. In questo modo realizzerai quei futuri potenziali che sono più utili e positivi.
Un pensiero benefico adatto al periodo
Voglio suggerirti un pensiero che può aiutare noi tutti a uscire al più presto da questo periodo storico, caratterizzato dalla perdita di tante libertà e da una grande tensione collettiva.
Prova concretamente a immaginare, in un futuro vicinissimo, di poter incontrare altre persone di qualunque età in totale libertà, abbracciarle con serenità e affetto. Immagina poi di andare a ballare in luoghi affollati e guardare per strada i sorrisi di adulti e bambini, sereni e gioiosi. Includi in questi pensieri un senso di benessere ed equità. Osa immaginare e sentire in ogni tua cellula pace e prosperità per tutti.
Cura il tuo modo di addormentarti
Oltre a prenderti cura dei tuoi pensieri, dando loro la massima priorità, c’è un altro aspetto a cui fare attenzione: il momento in cui ti addormenti. Cosa succede di solito quando vai a letto? Come ti comporti?
Per avere accesso con successo all’elaborazione dei tuoi pensieri e dei tuoi futuri potenziali, eliminando quelli dannosi in favore dei futuri positivi, devi vivere e sentire una vibrazione energetica alta nel momento dell’addormentamento.
Come agire concretamente
Siccome il momento dell’addormentamento è fondamentale per favorire un intervento benefico del tuo Doppio quantico, voglio darti un breve protocollo da seguire. Puoi metterlo in atto facilmente tutte le sere.
Il momento dell’addormentamento è importantissimo per favorire l’intervento positivo del Doppio quantico
- Per prima cosa fai mente locale sulla giornata vissuta e riconosci i momenti in cui hai avuto pensieri di preoccupazione, ansia, rabbia, odio, giudizio negativo su te stesso e gli altri, eccetera.
- Poi emetti il desiderio o l’intento che i potenziali negativi creati vengano cancellati.
- Quindi fai l’elenco dei tuoi problemi e affidali al sonno. Se vuoi, puoi elencare pure le soluzioni che desideri per ciascun problema, ma questo dettaglio non è necessario. Il tuo inconscio conosce soluzioni ottimali che la tua mente conscia non può nemmeno immaginare. Non ha bisogno di suggerimenti!
- Tuffati nel sonno con la fiducia naturale che ha un bambino: sicuro del risultato.
- Lasciati pervadere dalla gratitudine e dal sollievo per il lavoro prezioso che farà il tuo Doppio durante il sonno. Il Doppio quantico ha capacità immense in confronto alla tua mente conscia.
Puoi scegliere di fare in questo momento l’esercizio della gratitudine: trovare 100 cose, situazioni, persone, per le quali dire grazie. Una scelta di questo genere, oltre a creare futuri potenziali ricchi di gratitudine, ti aiuta a sperimentare un livello di vibrazione alta e uno stato di addormentamento idoneo a dare il migliore sostegno possibile alla creazione di un futuro luminoso.
Il giorno dopo un sonno ristoratore
Se segui questi consigli ti sveglierai con intuizioni e desideri che possono guidarti verso la realizzazione di un futuro migliore per te e per gli altri. I consigli che arrivano dal Doppio regalano sempre una gioia intensa. Nell’antichità, i Greci parlavano di teoforia: gioia che viene da Dio.
Questa sensazione che il tuo corpo sente nel profondo di ogni sua cellula non ti farà sbagliare mai. È una felicita istintiva. Le intuizioni che ricevi quando sei in questo stato sono sempre le migliori: seguile con piena fiducia.
I consigli che arrivano dal Doppio regalano una sensazione di gioia intensa
Soffri di insonnia? Dormi male e pensi che questo possa influire negativamente sul lavoro del tuo Doppio quantico? Prova ad approfondire l’argomento leggendo il mio articolo sui disturbi del sonno.
Creare un futuro luminoso
Connetterti al tuo Doppio quantico, che alcuni chiamano anche Sé Superiore, permette di allearti con una parte di te caratterizzata da una forza incomprensibile e inafferrabile per la mente razionale.
La connessione con il Doppio consente di liberare un potenziale che cancella all’istante i futuri negativi, creando invece il futuro luminoso desiderato. Ecco in quali termini il destino è plasmato dai nostri pensieri. Non esiste la predestinazione: un futuro può sostituirne un altro, istantaneamente, in qualunque momento.
Quello che chiamiamo il destino di una persona può cambiare direzione da un giorno all’altro grazie a un pensiero positivo e a un buon addormentamento. Un sonno ristoratore durante il quale il Doppio può fare il suo lavoro.
Il destino è plasmato dai nostri pensieri
Grazie agli esercizi che ti ho proposto e alle indicazioni che ti ho dato, giorno dopo giorno e notte dopo notte, il presente si trasforma e diventa sempre più luminoso.
La responsabilità e il potere di ciascuno di noi
Tutti insieme, come piccole gocce che formano un grande oceano, possiamo contribuire, nel silenzio tranquillo delle nostre case, all’equilibrio del pianeta e dei sui abitanti e alla creazione di un futuro luminoso.
Ciascuno di noi può assumersi la responsabilità e l’impegno di curare i propri pensieri durante la giornata e lo stato emotivo al momento dell’addormentamento. Così da assicurarsi un sonno ristoratore ricco di futuri potenziali positivi, da esplorare grazie al nostro Doppio durante la fase REM.
Oltre a immaginare i cambiamenti personali che desideri, ti propongo di connetterti ogni giorno al pensiero di un mondo ricco di pace, rispetto, condivisione, baci e abbracci liberi, in tutta sicurezza. Una realtà più equa e serena nella quale ogni essere vivente possa crescere in piena salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.
Come suggeriva Pitagora nei Versi d’oro: “Abituati a controllare il tuo sonno… Non accogliere il sonno sotto la dolcezza dei tuoi occhi prima di aver esaminato ciascuno dei tuoi atti del giorno”. E lo scriveva oltre quattro secoli prima di Cristo.
Se soffri di disturbi del sonno e questo ti impedisce un addormentamento sereno puoi provare a seguire il mio video corso Sonno è salute o iscriverti a uno dei miei incontri online sul tema.
Dic 3, 2020 | Conoscersi, Mal di testa
Liberarsi dal mal di testa, per chi ne soffre, sembra un sogno irrealizzabile, un desiderio da affidare al genio della lampada o alla bacchetta magica di una fata delle fiabe.
Probabilmente sei abituato ad alleviare i sintomi del mal di testa ricorrendo a uno o più farmaci. Forse, nel corso degli anni, hai scoperto che medicinali dapprima efficaci sono diventati utili quanto un bicchiere d’acqua. Sei dovuto passare a rimedi più drastici. Antinfiammatori e analgesici potenti che talvolta ti costringono ad accettare fastidiosi effetti collaterali.
Se soffri di mal di testa è possibile che col passare degli anni tu sia stato costretto a usare farmaci sempre più pesanti per il tuo corpo
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Probabilmente, dopo una serie di test ed esami, ti sarai rassegnato ad accettare il mal di testa come un disturbo ricorrente nella tua vita. Un dolore che spesso ha origini dubbie e non si può guarire, ma solo attenuare di volta in volta, in attesa che passi.
Se ti riconosci in questa descrizione ho una buona notizia per te: liberarsi dal mal di testa è possibile. È importante però capire qual è la causa scatenante del tuo malessere, partendo dall’osservazione attenta del tuo problema. Devi iniziare, come spesso suggerisco ai miei pazienti, dall’impegno a conoscere te stesso. In questo caso il primo passo è quello di analizzare da vicino il sintomo, o meglio l’insieme di sintomi che, immagino, ti tormentano di frequente.
Un malessere molto diffuso
Secondo i dati divulgati nel 2018 dalla Società italiana di neurologia (Sin) e dall’Associazione neurologica Italiana per la ricerca delle Cefalee (Anircef), il mal di testa colpisce 26 milioni di italiani. Viene considerato tra le prime dieci cause al mondo di disabilità.
Non sei solo: il mal di testa colpisce circa 26 milioni di italiani
Il mal di testa è una condizione molto frequente che può dipendere da cause anche molto diverse tra loro. Talvolta capita che l’origine sia facile da identificare. Più spesso, pur indagando a fondo attraverso test ed esami, l’unica traccia evidente del problema resta il dolore. In questi casi si parla di cefalea primaria e di solito i medici riescono ad aiutarti solo trattando i sintomi. Dispiaciuti, ti suggeriscono di imparare a conviverci. Di conseguenza tu rinunci alla speranza di liberarti dal mal di testa.
Il mal di testa è una condizione frequente che può dipendere da cause molto diverse tra loro
Il punto di vista della medicina convenzionale
In medicina convenzionale si ha l’abitudine di curare le persone a partire da una diagnosi. Questo significa che si registra la presenza di alcuni sintomi, si fanno delle indagini (come l’esame clinico, gli esami del sangue eccetera) e si abbinano i risultati a un’interpretazione.
L’intento è quello di comprendere le cause e le caratteristiche dell’alterazione dei tuoi meccanismi fisico-chimici, necessari a preservare l’equilibrio dell’organismo. Lo scopo è appunto quello di arrivare a una diagnosi, che identifica una malattia. Fare una diagnosi significa letteralmente individuare la sede o la natura di una malattia.
Fare una diagnosi significa individuare la sede o la natura di una malattia
Talvolta, però, pur osservando un insieme di sintomi, attraverso l’approccio puramente fisico-chimico non si arriva a una diagnosi delle cause dell’alterazione. Né ai meccanismi che hanno portato alla comparsa dei sintomi. A questo punto, osservato lo squilibrio, si cerca di combattere la reazione anomala dell’organismo con le armi a disposizione: farmaci, chirurgia eccetera. Ma combattere il proprio corpo può essere controproducente.
Spesso non si arriva alla diagnosi delle cause che portano all’insorgenza dei sintomi
A cosa serve una diagnosi?
La diagnosi serve a identificare punti comuni in situazioni molto variabili, uniformando sintomi e risultati di laboratorio. Mettendoli per così dire sotto uno stesso cappello. Etichettare la problematica è utile per mettere a punto dei protocolli terapeutici.
Spesso, quest’approccio comporta la perdita dell’opportunità, da parte dei medici, di cogliere l’unicità dell’individuo che hanno di fronte. Ci ritroviamo a curare una cefalea e non la persona che abbiamo di fronte e che soffre di mal di testa.
Nella mia esperienza, le diagnosi costringono frequentemente i medici ad accettare compromessi e forzature. Si cerca di far rientrare la situazione del singolo paziente (ricca, articolata e unica) nello stampo necessario ad attivare il protocollo di cura previsto dal sistema diagnostico.
Le diagnosi possono costringere i medici ad accettare compromessi e forzature
Capita più spesso di quanto si pensi che alcuni sintomi, che dovrebbero essere rilevati per accertare una certa diagnosi, manchino del tutto. Oppure che ce ne siano di nuovi e diversi, che non rientrano nel quadro di quella malattia o sindrome. O ancora succede che la situazione del paziente evolva diversamente dalle attese.
Uno sguardo diverso alla malattia
Quando vogliamo comprendere davvero il messaggio inviato dal corpo del nostro paziente, come medici dobbiamo mettere da parte le etichette e tornare ad analizzare nuovamente ogni sintomo. Si tratta di un principio alla base dell’approccio di cura che ho sviluppato nel corso di venticinque anni di professione, il Metodo della Bioconsapevolezza.
È importante mettere da parte le etichette e analizzare con attenzione tutti i sintomi di ogni nuovo caso
Propongo anche a te di fare la stessa cosa. Metti da parte temporaneamente eventuali diagnosi mediche, che hanno dato un nome e un cognome al tuo mal di testa. Osserva con occhi nuovi quello che ti accade ogni volta che la testa ti fa male. È necessario a compiere il primo passo per liberarsi dal mal di testa.
Osserva con occhi nuovi quello che ti accade ogni volta che la testa ti fa male
Anche il mal di testa è un messaggio dal corpo
Sappi che il tuo mal di testa rappresenta il risultato di un’azione messa in campo dal tuo corpo, in risposta a una precisa situazione o stato. Come accade per molte altre problematiche, tra cui il sovrappeso o l’insonnia, si tratta di un messaggio dal corpo, che può essere diverso e specifico per ogni persona.
Non solo: è possibile che tu soffra di attacchi di mal di testa differenti a seconda dei momenti. Ogni tipo di mal di testa ti porta un messaggio specifico.
Il mal di testa rappresenta il risultato di un’azione messa in campo dal tuo corpo, in risposta a una precisa situazione
Cosa fare fin da subito per liberarsi dal mal di testa
Come medico, di fronte a un paziente che lamenta mal di testa frequenti, so che è necessario un colloquio approfondito (o più colloqui) per indagare sia i suoi sintomi, sia il suo passato e il contesto che vive abitualmente. Solo così possiamo avvicinarci insieme a una soluzione. Con questo articolo ti voglio indicare una strada da percorrere per liberarsi dal mal di testa.
Sai già che hai bisogno di essere seguito da vicino? Consulta il calendario dei miei eventi. Organizzo regolarmente degli incontri online sul tema.
Osserva bene il tuo mal di testa
Ti propongo di osservare il tipo di mal di testa che presenti con grande attenzione.
- Parti dalla sua localizzazione: interessa tutto il capo o è circoscritto a una specifica area della testa? Se è un’emicrania, ovvero affligge metà del cranio, è a destra o a sinistra? Potrebbe essere un mal di testa a casco, a cerchio, oppure ancora occipitale o frontale.
- A questo punto chiediti quale tipo di dolore senti. È un male che pesa, picchia, stringe, brucia, pulsa? Potresti descriverlo come una morsa?
- In quale modo puoi attenuare il dolore? Grazie al riposo, al buio, al movimento, al silenzio, al freddo, al caldo, al massaggio, a un farmaco preciso? Se più farmaci funzionano, a quale famiglia appartengono?
- Cosa peggiora il mal di testa? Il freddo, il caldo, il rumore, la luce, il movimento, il vento, gli sforzi fisici? O magari massaggiare la parte dolente o toccarla accresce il dolore?
- Da quali altri sintomi è accompagnato il tuo malessere? Nausea, vomito, lampi di luce, sensazione di abbagliamento, rigidità del collo, o magari formicolio al livello di braccia o gambe…
Il tipo di mal di testa che ti affligge è recidivante? Osserva se di solito si presenta dopo un periodo di stress importante o proprio durante una situazione di tensione.
C’è poi un’altra domanda fondamentale per me, necessaria all’approccio della Bioconsapevolezza. Quando hai iniziato ad avere mal di testa? A quale età e in quali circostanze?
Chiediti a quale età e in quali circostanze hai iniziato ad avere mal di testa
Tre categorie di mal di testa
Ora che hai osservato bene i tuoi sintomi, per semplificare dividiamo in tre grandi categorie i diversi tipi mal di testa. Esiste cioè un mal di testa caldo, un mal di testa freddo e un tipo di mal di testa che definiamo misto. In questa occasione voglio concentrarmi sul più frequente e diffuso, il mal di testa caldo.
Il mal di testa caldo è quello più frequente e diffuso
Carta d’identità del mal di testa caldo
Il mal di testa caldo presenta alcune caratteristiche ben precise. Lo puoi riconoscere perché migliora quando:
- applichi del freddo sulla parte dolorante
- riposi isolandoti al buio, al silenzio, evitando ogni stimolo
- il dolore diminuisce fino a passare assumendo antinfiammatori (FANS e farmaci cortisonici per esempio)
Arriva a tormentarti, di solito, dopo un periodo di tensione. Magari sei appena uscito da una situazione stressante, ed ecco che compare il mal di testa caldo. È legato al momento di rilassamento che vivi una volta sciolta la tensione. Paradossalmente, durante il periodo di tensione non ci sono sintomi.
Nella forma più intensa, quando si affronta il mal di testa caldo si ha bisogno di stare a letto, a riposo assoluto, in un ambiente buio e silenzioso. Possiamo distinguere due tipologie principali di mal di testa caldo a seconda della sua localizzazione e del tipo di vissuto che l’ha provocato.
Prima variante di mal di testa caldo
Il dolore che percepisci è spesso dovuto alla compressione alla base dei nervi che attraversano le prime vertebre cervicali. La localizzazione è generalmente occipitale, con tensione cervicale. Il mal di testa caldo può comunque anche colpire l’insieme del cranio, a casco. Il tipo di dolore è pulsante, persistente, tende a pesare e comprimere. Puoi sentire come una fascia o un cerchio che ti stringono la testa. Quando tocchi il cranio però, non aumenta il livello di dolore.
Cosa ti sta succedendo?
Come ogni sintomo, questo mal di testa arriva dopo un tipo di vissuto specifico. Il mal di testa caldo con tensione cervicale si presenta dopo una situazione di stress nella quale non ti sei sentito all’altezza. Magari hai pensato di non essere abbastanza in gamba per affrontarla. Potresti esserti sentito costretto a sottometterti a un’autorità senza riuscire a fare valere la tua posizione.
Il dolore compare a causa di un processo infiammatorio che accompagna il rilassamento. Può svilupparsi a partire da qualche minuto fino a circa 6 ore dopo essere usciti dalla situazione di stress. Quando ti assale la mattina al risveglio, per esempio, va ricondotto a una situazione avvenuta poco prima di addormentarti.
Il messaggio dietro al dolore
Il sintomo doloroso ti informa del fatto che la situazione di stress e disagio è superata. L’impegno stressante che non credevi di poter affrontare è concluso, sei riuscito a portare a termine l’incarico per il quale temevi di non essere all’altezza.
Se il mal di testa è recidivante, ti informa che hai un modo auto-svalutante di vivere alcune situazioni. Sei poco sicuro del tuo valore e hai una bassa autostima? Quanto è importante per te esser giudicato capace e all’altezza?
Il tuo mal di testa racconta che vivi spesso le situazioni svalutandoti
La direzione per guarire
Per guarire dal tuo mal di testa devi recuperare la convinzione e la tranquillità di essere all’altezza delle situazioni che vivi, esattamente così come sei. Quello che sappiamo fare e che siamo ha un valore. Ma anche ciò che non sappiamo fare e che non siamo ha una sua importanza.
Liberati dal bisogno di paragonarti agli altri o a un modello esterno. Lascia perdere l’obiettivo di essere all’altezza di una persona o di una situazione. Ti propongo di focalizzarti sul piacere di essere la migliore espressione di te stesso. L’obiettivo diventa scoprire ed esprimere la tua unicità, i tuoi talenti, le tue abilità speciali. La meta è riconoscerti come un dono per gli altri e per l’Universo.
Recupera la convinzione e la tranquillità di essere all’altezza delle situazioni che vivi esattamente così come sei
Il secondo tipo di mal di testa caldo
Il dolore, in questo caso, sembra interessare direttamente l’osso del cranio e peggiora con la pressione. Compare generalmente dopo che, per un motivo o per l’altro, ti sei sentito stupido o non abbastanza capace intellettualmente. Quando superi il momento svalutante e torni a sentirti adeguato intellettualmente, ecco che il mal di testa colpisce.
Un contesto in cui può facilmente prendere radice questa svalutazione, per esempio, è quello scolastico. Il nostro sistema educativo convenzionale si basa fondamentalmente sulle valutazioni, in forma di voto.
È un sistema che promuove l’intelligenza linguistica e logico-matematica svalutando le altre forme di intelligenza. A scuola, se non ottieni buon voti, vieni facilmente etichettato come poco intelligente.
Ho osservato che, paradossalmente, i bambini che hanno mal di testa sono spesso molto intelligenti per la loro età. Lo stress che vivono, di frequente, non deriva da un reale problema di intelligenza. Il loro riferimento, nei confronti del quale non si sentono all’altezza, è spesso un fratello o una sorella maggiore. Difficile “competere” con qualcuno che ha 5 o 7 anni in più, per esempio.
Oltre agli allievi, anche gli insegnanti degli ordini superiori possono vivere lo stress di non essere all’altezza. Possono temere di essere incapaci di rispondere alle domande degli studenti.
In una situazione del genere il mal di testa può svegliarsi alla fine delle lezioni, quando finalmente si torna a casa.
Il nostro sistema scolastico può favorire l’insorgenza del mal di testa caldo
Un problema che affligge di più le donne
Questo mal di testa caldo interessa prevalentemente gli individui di sesso femminile. Credo possa dipendere dal fatto che, a causa della società patriarcale in cui viviamo, c’è nella memoria collettiva di genere una svalutazione intellettuale della bambina e della donna.
In passato le femmine non avevano neppure accesso all’istruzione. Non avevano diritto di voto, dovevano fare le madri, le casalinghe, o dare piacere all’uomo con la propria bellezza, stando zitte e quiete.
Per liberarsi dal mal di testa, ancora una volta, bisogna rivalutare se stessi. Impara ad apprezzare le tue capacità intellettive. Indipendentemente dal tuo quoziente intellettivo, dal tuo grado di istruzione e dalle tue capacità intellettuali. Chi sei e quello che il tuo cervello sa fare è giusto, va bene. È perfetto per esprimere appieno la tua peculiarità.
Per liberarsi dal mal di testa caldo bisogna rivalutare se stessi
Ora hai le informazioni essenziali per comprendere il messaggio del mal di testa caldo. Niente ti impedisce ovviamente, intanto che ripristini la tua autostima, di prendere un farmaco per alleviare il dolore, mentre affronti il percorso su te stesso per liberarsi dal mal di testa. Integrando diversi approcci e punti di vista complementari potrai beneficiare dei vantaggi di ognuno.
L’integrazione di diversi punti di vista aumenta salute e benessere
Vuoi approfondire l’argomento per scoprire di più sul tuo mal di testa e comprendere quale messaggio ti sta mandando il tuo corpo? Iscriviti a uno dei miei incontri online sul tema.