Dic 17, 2021 | Bioconsapevolezza, Conoscersi, Consigli pratici
Curare il cancro integrando le terapie complementari e la medicina convenzionale occidentale è possibile. Ma perché farlo? Prima di tutto perché l’obiettivo di tutte le discipline mediche è lo stesso: la guarigione, la salute e il benessere della persona. Grazie a una sinergia ad ampio spettro, che coinvolga più metodi di cura, l’efficacia dell’aiuto che terapeuti e medici possono offrire alle persone aumenta notevolmente.
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Due strade che si incontrano nel Benessere
So che ad alcuni medici e terapeuti potrebbe sembrare strana l’idea di curare il cancro integrando le terapie complementari, invece chi ha guardato alle cose da un punto di vista diverso, con la mente aperta, ha potuto costatare che questo connubio funziona davvero.
Medicina convenzionale e terapie complementari hanno, semplicemente, un diverso approccio alla malattia e nel caso specifico, al cancro. Ma questo non significa che non possano collaborare o che siano in contrasto tra loro.
La medicina oncologica convenzionale si focalizza sulla diagnosi della malattia. Quando a qualcuno viene diagnosticato un cancro, l’obiettivo diventa quello di uccidere le cellule patologiche. Le terapie complementari di solito si concentrano invece sulla salute della persona nel suo complesso. Il loro obiettivo è mettere il corpo nelle migliori condizioni perché sprigioni tutto il suo potenziale di guarigione.
Le terapie complementari si concentrano sulla salute della persona nel suo complesso
Un aiuto strutturato per curare il cancro in sinergia
Se sei un terapeuta e stai cercando strumenti e strategie complementari per supportare i tuoi pazienti, questo articolo fa per te. Ma anche se sei un paziente oncologico e vuoi cercare un aiuto ad ampio spettro puoi trovare consigli utili in questo testo. Pensiamo a quali sono “le armi” impiegate dalle terapie convenzionali contro il cancro. Generalmente le cure prevedono farmaci o strumenti (come chemioterapia, raggi, chirurgia) tossici o invasivi per l’organismo, che mettono a dura prova non solo le cellule patologiche, ma anche il corpo nel suo complesso e tutte le sue cellule sane.
Le terapie complementari come la naturopatia, l’agopuntura, l’omeopatia e un’alimentazione specifica, per esempio, possono aiutare il corpo a gestire gli effetti avversi delle “terapie d’attacco” e a ripristinare più velocemente lo stato di salute.
Inoltre, le discipline appartenenti alle medicine complementari possono contribuire a favorire un terreno che ostacoli lo sviluppo di malattie e più specificamente di cancri. Ti ricordo che il corpo fabbrica ogni giorno cellule tumorali che vengono semplicemente distrutte dal nostro sistema immunitario. Esiste, ad esempio, un fenomeno chiamato apoptosi cellulare. Cos’è? Una vera e propria autodistruzione della cellula danneggiata o patologica. Quando il terreno (cioè il corpo) è sano, questo fenomeno è più efficace e permette il mantenimento ottimale dell’equilibrio vitale.
L’apoptosi è un fenomeno naturale che distrugge la cellula danneggiata o patologica
L’importanza del livello energetico
Uno degli elementi che condiziona in modo davvero importante e immediato il benessere dell’individuo nel suo complesso è il livello di energia. Mantenere alta e di buona qualità l’energia circolante nell’organismo è una strategia che porta benefici decisivi alle persone che stanno combattendo per riconquistare salute e benessere. E questo vale anche quando si parla di curare il cancro. Tra le discipline di cura che conosco, quella cinese e ayurvedica sono sicuramente molto efficaci nel momento in cui c’è bisogno di aumentare l’energia basale e scoprire come supportare un buon livello di energia.
Capire perché c’è un cancro
Le terapie complementari, inoltre, possono fornire preziosi strumenti per comprendere la ragione profonda che ha portato allo sviluppo di un cancro. Nel mio metodo, quello della Bioconsapevolezza, che ho sviluppato nel corso di oltre vent’anni di lavoro, trovano posto discipline come la Biopsicogenealogia, le Biocostellazioni e la Biokinesiologia. Insieme possono fornire quello che serve per indagare sia nel vissuto personale del malato sia nel vissuto genealogico, alla ricerca delle ragioni che hanno spinto il corpo a sviluppare un cancro e non distruggerlo.
Le terapie complementari possono aiutare a capire perché si è sviluppato un cancro
Qualsiasi sintomo sviluppato dal corpo, infatti, altro non è che un messaggio e un tentativo dell’organismo di sopravvivere e “salvarsi da solo”. Malattie e disagi non sono solo qualcosa da combattere ma piuttosto qualcosa da comprendere. La comprensione può portare in modo più efficace e risolutivo a recuperare la Salute.
Il paziente può svolgere in completa autonomia alcune azioni complementari alle cure di medicina convenzionale per curare il cancro, mentre per altre ha bisogno dell’aiuto di un professionista esperto. Vorrei fare, su queste pagine, un riassunto di quello che penso sia utile per chi ha una diagnosi di cancro e cerca un aiuto a 360 gradi.
Anche le azioni semplici possono essere efficaci
La strategia che ti propongo è senza dubbio più emozionale e mentale rispetto alla “classica” cura a base di farmaci e radiazioni. Il mio scopo è quello di aiutare a sostenere e potenziare i benefici delle terapie mediche convenzionali. Al tempo stesso vorrei anche condividere dei metodi che riducono gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche e radioterapiche e rafforzano le cellule sane, sempre presenti e in maggioranza anche in un organismo “affetto” da un tumore.
Insieme possiamo potenziare i benefici delle terapie mediche tradizionali a cui ti stai sottoponendo
Forse le mie proposte possono sembrare semplicistiche se raffrontate a una diagnosi di cancro (e soprattutto alla paura che spesso ne consegue). Se sei un terapeuta ti invito comunque a proporre queste strategie e vedere se funzionano o meno sui tuoi pazienti. Se sei una persona a cui è stato diagnosticato il cancro, visto che si tratta di azioni semplici da mettere in campo, perché non le attui lo stesso, senza pregiudizi, e vedi come va?
La mia esperienza mi ha dimostrato che, se ripetute con costanza e serenità, le azioni che ti propongo possano sconvolgere (e in positivo!) un destino apparentemente già tracciato. Nel momento in cui cambi qualcosa nella tua vita, cambiano i risultati della tua vita. Inizia pure subito con questi 10 passi.
1-Fai il punto della situazione
Cerca di capire quello che stai vivendo. Prenditi qualche giorno per stare lontano dalla tua vita quotidiana, in un luogo dalla natura il più possibile incontaminata. Cammina in silenzio, ascoltati, medita e metti a punto la tua strategia di guarigione per curare il cancro.
2-Cura il tuo dialogo interiore
Il tuo dialogo interiore condiziona fortemente le tue emozioni, che a loro volta condizionano le tue azioni, sia quelle consapevoli sia quelle del tuo corpo, che accadono senza che tu te ne renda conto. Di conseguenza, il tuo dialogo interiore ha un forte impatto sulla tua salute. Ricordati che hai miliardi di cellule sane nel tuo corpo, la loro percentuale è altissima in confronto a quelle “impazzite”.
3- Salvaguarda il tuo livello di vitalità
Mentre fai attenzione alle parole che dici a te stesso, ricorda anche di prenderti cura del tuo livello di vitalità. Respirare è il primo bisogno vitale, quindi: respira, respira, respira. Se dai ossigeno alle tue cellule loro funzioneranno senza dubbio molto meglio. Respirare facilita uno stato di rilassamento generale che, tra le altre cose, elimina le tensioni fisiche che consumano inutilmente energia. Rilassamento e respirazione aumentano l’energia vitale.
4-Cura la tua alimentazione
Mangia cibo fresco, se possibile biologico e integrale. Nella tua dieta quotidiana includi quante più verdure, frutti, cereali e proteine vegetali, riducendo l’apporto di quelle animali. Prenditi il tempo per scovare un fruttivendolo affidabile vicino casa e privilegia ortaggi e frutta di stagione locali. Sempre più studi concordano sul fatto che l’alimentazione può influenzare lo sviluppo o la prevenzione di cancri.
5-Cammina tutti i giorni
Almeno una volta al giorno, ma ancora meglio se sono due, concediti un minimo di 20 minuti di cammino. Se puoi fallo nella natura incontaminata. Scegli un bosco o un grande parco. Quando questo non è possibile, lungo la tua passeggiata entra in contatto con la corteccia di uno o più alberi che incontri. Sfiora una pianta. Le camminate e la Natura stimolano il nostro naturale sistema di riparazione cellulare, chiamato psico-neuro-endocrino-immunologico. Il corpo ha in sé molte risorse per curare il cancro.
6-Lasciati andare e ridi
Circondati di persone che ti fanno ridere, chiamale al telefono, invitale a bere un caffè. Leggi libri e fumetti che trovi divertenti, guarda quei film o quelle trasmissioni che sai già che ti strapperanno una risata (meglio più di una). Prendi anche in considerazione una disciplina molto utile per stare meglio e mantenere alta l’energia vitale, lo yoga della risata. Le risate sono contagiose, lasciati influenzare in modo benefico!
7-Pratica l’esercizio dei 100 grazie
Ogni sera prima di addormentarti, fai un elenco delle ragioni per le quali sei grato alla tua Vita e all’Universo. Ricordati però di non ringraziare mai per quello che non ti è piaciuto, né per il dolore! Ringrazia invece anche per quello che dai per scontato, come ad esempio il fatto di avere un tetto sopra la testa o due gambe per camminare.
8-Rafforza la parte sana del tuo corpo
Trova un esperto o una squadra di esperti di diverse discipline complementari che possano supportarti nel tuo percorso di guarigione. Ti consiglio anche di fare un ciclo di pulizia del fegato e dell’apparato digerente. È importante, per sostenere la salute del tuo corpo e la sua capacità di guarire. Con una pulizia profonda di stomaco e intestini puoi rafforzarne equilibrio ed energia vitale. La pulizia detossificante è ancora più indispensabile se sai che affronterai terapie convenzionali contro il cancro che hanno vari effetti collaterali.
9-Rilassati e sogna ad occhi aperti
Concediti almeno mezz’ora di rilassamento al giorno. Se pensi di non avere tempo perché hai troppo da fare, rivaluta le tue priorità: il rilassamento e la meditazione sono un investimento per la tua Salute. Sogna anche a occhi aperti, ricordati che ogni pensiero crea un futuro potenziale. Sul mio sito, nella pagina risorse, trovi un audio che puoi scaricare gratuitamente che si chiama: Visualizzazione del tuo migliore futuro. Fai anche un elenco dei desideri che si nascondono dietro le tue paure, così potrai focalizzare l’attenzione sulla loro realizzazione.
10-Indaga nel tuo presente e nel tuo passato
Con l’aiuto di un esperto puoi curare ferite che probabilmente sono presenti da anni, dentro di te, ferite che hanno condizionato parte della tua vita. L’esperienza del cancro potrebbe essere l’opportunità per risanarle. Tutto il resto della tua vita, in ogni suo ambito, ne trarrà un grande beneficio.
Sappi che il corpo è competente e che se ha lasciato crescere un cancro molto probabilmente c’è un motivo. Sempre con l’aiuto di un esperto fai un’indagine accurata nella tua vita presente e passata, alla ricerca delle radici della tua malattia. E metti nero su bianco il tuo albero genealogico.
Condividi le emozioni e organizza una squadra!
Aggiungo un ultimo prezioso consiglio strategico. Non vivere quanto ti sta capitando nell’isolamento e trova il modo di sfogare le tue emozioni. Credo sia molto importante anche creare intorno a te una piccola o grande squadra di sostegno. Per farti aiutare al meglio (e permettere agli altri di farlo davvero), fai l’elenco delle azioni concrete che pensi siano necessarie alla tua salute e trova sostegno per metterle in pratica. Scrivile su un foglio, poi condividi il testo con i tuoi cari e proponi anche a loro di seguire i suggerimenti che hai messo nero su bianco, così quella di nutrire Salute e Benessere diventa una strategia di squadra!
Godersi la vita, sempre e comunque
Potrebbe sembrarti fuori luogo o prematuro, perché hai avuto la cattiva notizia di una diagnosi di cancro. Io però te lo suggerisco comunque: preparati a un bellissimo futuro. Fai un elenco di tutte le cose che vuoi fare quando sarai guarito.
Poi rileggi quanto hai scritto, chiedendoti se alcune di queste cose non puoi già farle… Perché dovresti rimandare? Goditi la vita appena ne hai l’opportunità.
Dic 10, 2021 | Bioconsapevolezza, Consigli pratici
Cancro: se stai pensando a questa parola probabilmente è perché tu o una persona cara avete ricevuto questa diagnosi. Secondo la rivista CA: A Cancer Journal for Clinicians, nel 2020 i nuovi casi di tumore nel mondo sono stati circa 19,3 milioni. Il numero di nuovi casi di cancro diagnosticati nel nostro paese è più o meno 1000 al giorno. E le previsioni non parlano di un miglioramento per il prossimo futuro.
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Perché il cancro sembra dilagare?
Si sente spesso dire che “una volta il cancro non c’era” mentre “oggi sempre più persone prendono il cancro”. È proprio così? Ci ammaliamo di più di cancro? O semplicemente il sistema sanitario oggi ha più mezzi ed è organizzato per diagnosticare precocemente questo tipo di malattie? Probabilmente sono vere entrambe le cose.
Ti ricordo che il corpo fabbrica ogni giorno cellule tumorali che vengono semplicemente distrutte dal nostro sistema immunitario. Diversi studi condotti da anatomopatologi hanno dimostrano che, in persone sane morte a causa di incidenti (non di malattia!) erano presenti tumori asintomatici che non causavano nessun problema. Dunque se cerchiamo bene e spesso, aumenta le probabilità di trovare qualche cellula cancerosa prima che il sistema di auto guarigione del corpo abbia fatto il suo lavoro.
Il nostro corpo fabbrica tutti i giorni cellule cancerose che vengono distrutte senza difficoltà
La prevenzione dal mio punto di vista
Quando osservo in prima persona il dramma vissuto dalle persone che affrontano una diagnosi di cancro, si rafforzano in me due desideri: quello di informare le persone per aiutarle a cambiare cultura sulla malattia e quello di motivare le persone ad agire per prevenire. Un proverbio cinese ci ricorda che curare la malattia è come iniziare a scavare un pozzo quando si ha sete.
La medicina convenzionale occidentale si è focalizzata sulla cura delle patologie, ed è invece molto carente in termini di prevenzione. Per illustrarti fino a che punto in occidente non sappiamo cosa sia la vera prevenzione, voglio farti un esempio. Secondo la medicina ayurvedica il sintomo fisico appare già al quinto stadio della malattia, su un totale di sei stadi complessivi. Integrare le medicine orientali, come quella cinese e ayurvedica, che hanno un ampio campo di azione a livello preventivo, permette di agire prima della comparsa di sintomi fisici.
Ecco che l’uso complementare di più medicine diventa una strategia vincente, che permette di beneficiare delle forze di ogni approccio, a favore della guarigione e della salute del paziente. Tanti professionisti hanno preso consapevolezza dell’importanza di questa integrazione e a livello internazionale è nata una disciplina che si chiama oncologia integrata e che sta dimostrando di essere molto valida.
L’autonomia in termine di salute
La pandemia ha portato sotto gli occhi di tutti le vulnerabilità del nostro sistema sanitario, incapace di fronteggiare gli imprevisti senza esserne destabilizzato. E purtroppo le decisioni politiche non hanno favorito un suo rafforzamento, anzi.
Ecco perché, ora più che mai, è importante recuperare un po’ di autonomia in termini di salute. Puoi rafforzare tu stesso la tua salute. Puoi scegliere di curarti e pensare a cosa fare per te stesso fin da subito e non quando ormai la malattia è conclamata, come appunto chi scava un pozzo in preda alla sete. Agire solo quando la malattia è in atto costa molto più dolore, tempo e denaro, e comporta spesso un alto dispendio energetico ed emotivo.
Oggi più che mai è importante recuperare un po’ di autonomia in termini di salute
Il cambio di paradigma
Nel mio articolo Salute e malattia, mai combattere il tuo corpo, che ti invito a leggere o ascoltare, spiego qual è il cambio di paradigma che penso sia necessario effettuare per rinforzare la Salute. Ora voglio invece darti qualche consiglio per superare lo shock della diagnosi di cancro. Se vuoi approfondire questo tema e avere a portata di mano dei consigli pratici su cosa fare per favorire la guarigione, ho scritto un libro che ne parla: Supera una diagnosi da paura.
Dopo la diagnosi, respira
Respira, respira, respira… Il respiro è il primo bisogno vitale, dunque se dai ossigeno alle tue cellule, funzioneranno senza dubbio meglio. Il respiro contribuisce anche a creare uno stato di rilassamento generale, sciogliendo le tensioni fisiche che, tra l’altro, consumano inutilmente energia.
Respira: l’ossigeno è il primo bisogno vitale e farà sicuramente bene alle tue cellule sane!
Mantieni la calma
Prima di tutto ti invito alla calma! Il cancro non è una malattia acuta. È una malattia cronica. L’hai scoperto ora ma molto probabilmente sono mesi che ce l’hai. Fai tre grandi respiri profondi e consapevoli e continua questa lettura con la mente aperta.
Come stavi un mese prima di avere questa diagnosi? Non ti sentivi poi tanto male o forse ti sentivi addirittura in forma? Ebbene, questo anche se con buona probabilità avevi già un cancro.
Sai che, durante il corso della nostra vita, tutti noi produciamo dei cancri? Il nostro corpo ne fabbrica, poi li elimina. All’interno dell’organismo umano (e non solo) c’è un sistema (chiamato psico-neuro-endocrino-immunologico) che ha tra i suoi compiti quello di riparare le cellule e fare pulizia tra tessuti e organi, allo scopo di mantenere il corpo in un sano equilibrio. Esistono, ad esempio, i cosiddetti linfociti Natural Killer, cellule capaci di distruggere quelle tumorali.
Se ti è stato diagnosticato un cancro, vuol dire semplicemente che le cellule tumorali stavolta sono state scoperte prima che il corpo le eliminasse da sé (le altre volte invece no) oppure che per qualche motivo il corpo non le ha distrutte.
Agisci piuttosto che reagire
Il cancro è una malattia cronica, dunque hai tempo per agire, non sei in imminente pericolo di vita. Continua a respirare con calma, non è in corso un infarto, non servirebbe a nulla correre d’urgenza al Pronto Soccorso.
In seguito a una diagnosi di cancro, soprattutto a causa della paura della malattia insita nella nostra società, molto spesso è difficile stare fermi e ragionare. Invece, ti invito a prenderti una pausa di riflessione, tenendo a bada il panico e l’agitazione.
Prenditi qualche giorno (anche solo una giornata, se di più è troppo complicato) per stare lontano dal tuo quotidiano, in un luogo circondato dalla natura, il più possibile incontaminata. Cammina in silenzio, ascolta te stesso, medita e metti a punto la tua strategia di guarigione.
Datti tempo al fine di agire per raggiungere un obiettivo chiaro. Non ti serve a nulla reagire, in questa circostanza, precipitandoti non si sa dove, spinto dal panico. Scappare è una soluzione biologica che può salvarti la vita se, ad esempio, un giorno ti trovi di fronte a un animale feroce che sta per aggredirti. Nel caso della malattia non è una scelta sensata: non puoi sfuggire a te stesso.
Nel libro che ho scritto sul cancro condivido il mio approccio proprio per uscire fuori dalla situazione che ha favorito lo sviluppo della malattia, evitando reazioni inutili e promuovendo azioni che vadano in direzione della salute e del benessere.
Dopo una diagnosi di cancro, datti il tempo di agire per raggiungere un obiettivo chiaro
Queste strane cellule cancerose
Ti hanno scoperto un cancro? Vuol dire che alcune tue cellule si stanno comportando in modo inusuale, strano. I medici occidentali convenzionali, quando sono di fronte a un cancro, pensano che queste cellule siano “impazzite”, e le definiscono “maligne”. Avrei da ridire su queste affermazioni, però prendiamole per buone in questo momento. Anche se fosse così: al massimo quante saranno queste cellule impazzite? Forse 1000, 10.000?
Immaginiamo, esagerando all’eccesso, che 100.000 delle tue cellule stiano funzionando in modo strano. Dentro di te allora ci sono almeno 99.999 miliardi, 999 milioni e 900.000 cellule che invece funzionano benissimo!
Hai bisogno di farti un’idea più concreta della situazione? Nell’ipotesi che il tuo cancro sia formato da 100.000 cellule, la proporzione di cellule ammalate presenti nel tuo corpo è pari a una su un miliardo. Cioè, proporzionalmente, l’equivalente di 8 persone sulla Terra.
Attenzione: questo non vuol dire che tu non debba agire o che sia giusto sottovalutare la situazione. Però, ti chiedo un atto di discernimento: prima di sentirti da rottamare, o completamento invaso dalla malattia, pensaci bene!
Il potere dei pensieri
Ridimensionare la situazione è importante. Non farlo rischia di portare a pensare al tuo corpo come a un organismo vecchio, malato, da buttare. Non aiuterebbe proprio la situazione. Ho visto tante persone ammalarsi ancora più gravemente proprio in seguito a una diagnosi di cancro. Prima erano apparentemente sane. Certo, a volte presentavano qualche sintomo, qualche disagio, però erano persone molto vitali. Immediatamente dopo la diagnosi di cancro, invece, sono diventate degli ammalati veri e propri, vittime deboli e preoccupate per la propria sopravvivenza, con tanti sintomi fisici e psichici pesanti da vivere e da gestire.
Molte persone si ammalano più gravemente dopo una diagnosi di cancro, ma tu puoi evitarlo
Gli alberi dei desideri
Ti racconto una storia, prendendo ispirazione da un racconto di Osho Rajneesh.
Un giorno, viaggiando, un uomo arriva senza saperlo in un paese magico dove gli alberi sono alberi dei desideri. Basta sedersi sotto questi alberi e formulare un pensiero perché questo sia immediatamente realizzato. Il viaggiatore stanco si corica sotto un albero e si addormenta.
L’indomani mattina si sveglia e, stiracchiandosi, pensa: “Ho fame! Devo trovare qualcosa da mangiare”. Appena detto, piatti deliziosi appaiono davanti ai suoi occhi. Affamato com’è, l’uomo non si interroga sul mistero e approfitta di queste buonissime pietanze. Una volta sazio, si rende conto che ha sete e si guarda intorno, per capire dove può andare a dissetarsi. Immediatamente si materializzano vini preziosi e bevande fresche di tutti i tipi, l’una migliore dell’altra.
L’uomo, tranquillamente seduto all’ombra dell’albero, si gode questi regali. Inizia però a farsi qualche domanda: “Cosa succede? Sto sognando? Ci sono dei fantasmi intorno a me che mi prendono in giro?”. Immediatamente dei fantasmi appaiono e lo prendono in giro. Il pover’uomo, spaventato, urla: “Aiuto, mi uccidono!”. E così, immediatamente, viene ucciso.
L’importanza del tuo dialogo interiore
Immagino tu abbia capito perché ti ho raccontato questa storia. Vorrei sensibilizzarti sull’importanza di curare i tuoi pensieri. La paura della malattia è più pericolosa della malattia stessa: l’ha scritto Paracelso nel XVI secolo, non sono io a dirlo.
Tutte le nostre convinzioni sulla malattia e sul fatto di essere malati, spesso, ci fanno precipitare nella paura, che risucchia tanta energia vitale e ci catapulta nel ruolo di vittime. La vitalità si perde in un dialogo interiore “infernale” e ti senti debole. Il tuo dialogo interiore condiziona le tue emozioni, le quali, a loro volta, influiscono sulle tue azioni (quelle consapevoli e quelle del tuo corpo, inconsapevoli). Dunque il dialogo interiore condiziona i tuoi risultati, compresa la tua salute.
Cura i tuoi pensieri
Quando scatta una modalità di dialogo interiore drammatico (scatterà, ovviamente: è frequente in caso di diagnosi di cancro), osservalo. Fai caso a quali sono le parole assolutistiche che usi e che ti allontanano dalla realtà. Nota le generalizzazioni, le esagerazioni e le interpretazioni. Trasforma poi questo dialogo in un altro, che corrisponda di più alla realtà. Ricordati che hai miliardi di cellule sane nel tuo corpo, la loro percentuale è altissima in confronto a quelle “malate”. Ribadisco, la malattia nel mio approccio, quello della Bioconsapevolezza, è un risultato. Cambia i tuoi pensieri e cambieranno i tuoi risultati, dunque il tuo stato di salute.
Hai miliardi di cellule sane nel tuo corpo, anche quando sei malato di cancro, ricordalo!
Ricordati che non sei solo
Tra i quasi 8 miliardi di persone che popolano questa Terra, oltre ai medici a cui ti sei affidato, tanti individui sono in grado di aiutarti. C’è chi può offrirti un semplice quanto importantissimo ascolto empatico, chi ti può fare ridere e chi può aiutarti a capire perché ti sei ammalato di cancro e cosa puoi fare perché il tuo corpo sia il tuo primo alleato nel percorso di guarigione. Ti consiglio di individuare dei terapeuti di fiducia per creare e percorrere insieme a loro una strategia adatta a te, individuo unico e irripetibile.
Trasformare un dramma in una opportunità
Questa diagnosi di cancro, che ovviamente nessuno vorrebbe mai ricevere, può essere trasformata in un’opportunità. Questo evento può ricordarti l’importanza di mettere te stesso al primo posto, di aver cura di te, di rispettarti. Di conseguenza può darti la forza di fare cambiamenti che non osavi fare. Ti invito a sfruttare questa esperienza al massimo, affinché tu ne possa uscire più forte e più vitale di quanto non fossi prima della diagnosi.