Nov 18, 2024 | Bioconsapevolezza, Peso forma
Il sovrappeso non è frutto del caso ma rappresenta una logica conseguenza delle azioni e delle emozioni di ciascuno. Le emozioni, a loro volta, sono influenzate dai pensieri. In questo blog ho parlato più volte delle cause del sovrappeso e di quale sia l’approccio che propongo per liberarsene, senza doversi sottoporre a faticose diete drastiche e subire l’effetto yo-yo che spesso segue questo tipo di regimi alimentari.
In questo articolo vorrei rispolverare le basi del pensiero della bioconsapevolezza sul sovrappeso. Voglio tornare ai fondamenti di quello che secondo me è un metodo rispettoso per ritrovare il proprio peso forma.
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Farmaci e diete non servono a niente?
Farmaci, integratori, operazioni chirurgiche e tutte le varie opzioni esistenti sul mercato per facilitare il dimagrimento non sono di per sé inutili o sbagliate. Se non si lavora alla radice del problema, però, i risultati raggiunti rischiano di essere solo temporanei.
Il motivo è semplice: tutti gli strumenti che ho citato lavorano sull’obiettivo fisico, il dimagrimento, tramite un intervento esterno che talvolta può essere estremo, se pensiamo per esempio alla chirurgia dello stomaco.
Questi metodi non agiscono minimamente, però, sul processo che porta ai chili di troppo e cioè sulle emozioni e sui pensieri che le provocano. Anche l’azione di diete e affini sul comportamento quotidiano è limitata, di solito alla sola necessità di pesare tutto quello che si mangia, di contare meticolosamente le calorie di ogni pasto e spuntino oppure di prendere tutti i giorni, a una certa ora prefissata, il medicinale o l’integratore consigliato dallo specialista.
Anche l’azione di diete e affini sul comportamento quotidiano è limitata
Pure l’attività fisica, senza dubbi benefica e importante per la salute, non ha effetti a lungo termine sul sovrappeso. Cosa succede a molte persone quando smettono di allenarsi intensamente? Tanti vedono di nuovo il proprio corpo cambiare accumulando peso.
Va benissimo scegliere queste varie opzioni: però se non si lavora alla radice, cioè sulle ragioni per cui il corpo ha bisogno di essere in sovrappeso, il percorso verso il dimagrimento diventa una strada faticosa irta di ostacoli e fallimenti.
Meriti di vivere al tuo peso forma
Molte delle persone “in lotta” con il proprio peso hanno in sé la convinzione di non essere capaci di essere snelle e forse di non meritarlo neppure. Guardano con invidia e senso di ingiustizia coloro che, senza sforzo, si mantengono in forma mangiando più o meno quello che vogliono. Per alcuni il peso non è affatto un problema, mentre per altri è un vero e proprio chiodo fisso. Un motivo di amarezza, vergogna e autosvalutazione.
Anche tu pensi di non essere in grado di dimagrire? Forse ti è capitato di provare più e più volte senza ottenere risultati. Usare strategie inefficaci e faticose, a lungo andare, mina la nostra costanza e il nostro desiderio stesso di dimagrire.
In questo meccanismo mentale è racchiuso il primo errore che ostacola il percorso verso un dimagrimento duraturo e il raggiungimento del proprio peso forma. Sappi che non c’è niente in te che non va: stavi semplicemente usando i metodi sbagliati per te. Di conseguenza il fatto di non riuscire a dimagrire o mantenere il peso forma non andrebbe visto come un fallimento ma piuttosto come un’informazione utile e un potenziale vantaggio evolutivo. Non sei costante quando fai qualcosa che va contro te stesso e ignori un lavoro che andrebbe fatto alla radice.
Sappi che non c’è niente in te che non va: stavi semplicemente usando i metodi sbagliati per te.
Partiamo da una verità che mi piacerebbe che facessi tua: tu vai già bene esattamente cosi come sei. Sei abbastanza. Detto questo, se desideri vivere al tuo peso forma, sappi che lo meriti e hai tutte le capacità per farlo.
Un esercizio pratico per partire col piede giusto
So cosa stai pensando. Se sono sovrappeso e in tutti questi anni non sono mai riuscito (o riuscita) a dimagrire, perché tutto dovrebbe andare per il verso giusto proprio ora? La risposta è semplice: perché potrai usare un metodo differente, rispettoso di chi sei e di quello che senti e pensi.
Lasciamo per un attimo da parte il percorso di fronte a te e facciamo invece un esercizio per coltivare lo stato d’animo giusto. Fai un elenco di situazioni nelle quali hai mostrato capacità, perseveranza, volontà, efficienza. Quest’elenco ha come scopo quello di farti riconoscere che hai queste doti in te stesso e che se l’obiettivo è sufficientemente motivante e la strategia per raggiungerlo rispetta ciò che sei puoi tirare fuori tutto il tuo potenziale. Rileggi quotidianamente quanto hai scritto per fare tacere la vocina interiore che ti dice che sei incapace, senza volontà e senza valore. Puoi dedicare a questo esercizio pochi minuti al giorno che saranno però preziosi e molto efficaci.
Quando il corpo accetta di dimagrire
Una volta che ti sarai riconnesso o riconnessa al fatto che sei capace di volontà e perseveranza, vorrei condividere con te una verità forse spiazzante. Non servono tanta perseveranza e volontà per percorrere la strada che ti propongo. Serve furbizia. In effetti serve mettere il corpo dalla tua parte.
Perché? Perché se il corpo accetta di dimagrire, diventa tutto più facile: basta che decida (per esempio) di accelerare il metabolismo, di diminuire l’assimilazione a livello dell’intestino tenue, oppure ancora di aumentare il lavoro della tiroide. Oppure semplicemente può sviluppare una nausea temporanea che tolga la voglia di mangiare.
Se il corpo accetta di dimagrire, diventa tutto più facile
Al contrario, quando il corpo vuole ingrassare o comunque ostacolare il dimagrimento, il metabolismo può rallentare o può diminuire la secrezione degli ormoni tiroidei. Oppure il corpo può farci provare una voglia irresistibile di mangiare e mangiare ancora.
Alla scoperta di se stessi
Per favorire il dimagrimento duraturo, dunque, devi avere il corpo dalla tua parte. Ti invito allora a indagare le ragioni per cui potrebbe resistere al dimagrimento tanto desiderato.
Per questa indagine ti serviranno curiosità e coraggio: dovrai andare alla scoperta di te e delle tue emozioni. Quello che ti posso dire è che questo viaggio merita l’impegno che richiede. Agendo sui tuoi pensieri e sulle tue emozioni coinvolgerai il corpo in un cambiamento virtuoso verso il peso forma e ogni ostacolo verrà meno. Non credermi su parola: fanne semplicemente l’esperienza. Per approfondire ti consiglio di leggere questo articolo Pensieri positivi e dimagrimento: la forza del dialogo interiore e successivamente anche questo: Grasso corporeo: a cosa serve e perché fai fatica a dimagrire.
Quello che ti posso dire è che questo viaggio merita l’impegno che richiede
Se sei incuriosito e vuoi fare passi concreti verso la riconciliazione con il tuo corpo, puoi seguire l’audio corso “Sovrappeso cosa mi racconti” a disposizione sulla pagina risorse del mio sito e leggere il mio libro “Conquista per sempre il tuo peso forma”.
Apriti alla scoperta di te stesso e delle ragioni profonde del tuo sovrappeso: questo è secondo me il primo passo per raggiungere con successo il peso forma e mantenerlo.
Feb 19, 2024 | Peso forma
Forse anche tu non riesci a dimagrire. Alcune persone mantengono il proprio peso forma senza prestare nessuna attenzione alla loro dieta e senza neppure fare necessariamente attività fisica. Altre devono pesare al grammo ogni singolo alimento e contare costantemente le calorie per cercare (a volte senza grande successo) di non ingrassare.
Perché accade questo?
Il mio punto di vista, che nasce dal mio percorso di studi e dalla pratica con le mie pazienti e i miei pazienti, è che c’è una parte di noi, spesso inconscia, che oppone resistenza al dimagrimento e ingaggia una lotta per mantenere il sovrappeso.
Quando una persona non riesce a mantenere in modo naturale e spontaneo il proprio peso forma, pur desiderandolo, nel suo organismo è in atto un combattimento.
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Una parte o il tutto
In questo articolo faccio riferimento a una parte di noi, di te, che si oppone al mantenimento del peso forma. Non mi fraintendere: ciascuno di noi è tutt’uno con il proprio corpo e la propria mente: come un diamante però, siamo fatti di tante sfaccettature, ognuna riflette un punto di vista potenzialmente diverso. Questa pluralità di punti di vista ci fa agire in modo apparentemente insensato. Ciò si rivela per esempio nell’incoerenza delle nostre azioni, che ci impedisce di raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti.
Oppure ti capita di agire seguendo tutti i principi necessari a raggiungere quello che ti sei prefissato ma i risultati, comunque, non arrivano.
Come un diamante siamo fatti di tante sfaccettature
Due parti in contrapposizione tra loro
Torniamo al tema specifico del peso forma. Se non riesci a dimagrire, se non riesci a smettere di mangiare anche quando vuoi perdere peso con tutto te stesso, oppure se fatichi a mantenere il tuo peso forma pur facendo la fame, devi sapere che in te c’è una lotta in corso.
Una parte che conosci abbastanza bene, perché la maggior parte delle volte è conscia, desidera essere snella e mantenere o raggiungere il peso forma. Questa parte è quella che ti spinge a provare qualche dieta, a iscriverti in palestra o a definire una strategia di dimagrimento.
L’altra parte, invece, spesso inconscia, resiste a questo obiettivo di dimagrimento. Ti impedisce di rispettare gli impegni presi con te stesso, sia in termini di alimentazione che di movimento fisico.
È la stessa parte che, dopo mesi di dieta e di sacrifici, quando finalmente abbiamo raggiunto il peso forma che sognavamo, ci fa riprendere in un batter d’occhio tutti i chili persi, spesso con gli interessi.
Se vuoi dimagrire con tutto te stesso ma non riesci, in te è in atto una lotta
L’esplorazione delle ragioni positive
Partendo da questo presupposto, il mio invito è quello di integrare a qualunque percorso o azione che stai già mettendo in atto per dimagrire l’esplorazione delle ragioni positive.
So cosa ti stai chiedendo. Se non riesco a dimagrire come possono esserci delle ragioni positive?
Ebbene: c’è una parte di te che desidera o ha la necessità che tu mantenga il sovrappeso di cui stai facendo esperienza. Una parte di te così determinata da essere pronta a lottare (e magari lo sta già facendo da una vita) per impedirti di dimagrire o di mantenere il tuo peso forma.
Mangiare meno non è sufficiente
Spesso le persone che non riescono a dimagrire si svalutano o sono giudicate male dagli altri perché considerate esseri viventi privi di volontà. “Cosa ci vuole per dimagrire!?” Diranno in molti. “Basta solo mangiare meno, non è certo una missione impossibile”. Tanti dicono queste stesse parole a se stessi.
Dietro a questa frase o a questi pensieri c’è una diffusa ignoranza. L’ignoranza di una grande complessità e raffinatezza interiore che ci riguarda tutti.
Prestare ascolto alla parte di te che non vuole dimagrire
Apriti alle ragioni della parte in conflitto con il tuo desiderio conscio di dimagrire. Mettiti in ascolto senza pregiudizi. Quali intenzioni positive potrebbe avere questa parte di te che ha la necessità di essere in sovrappeso?
Per aiutarti a comprendere voglio condividere in questo articolo alcuni esempi tra quelli che ho incontrato durante i miei laboratori “Obiettivo peso forma”.
In queste occasioni, tramite un esercizio specifico:
- accompagno i partecipanti a incontrare la parte che si oppone al dimagrimento
- aiuto le persone ad ascoltare le ragioni della parte in opposizione.
Ascolta senza pregiudizi la parte di te che ha la necessità di mantenere il sovrappeso
Una fedele protettrice del nostro benessere
Ogni volta riscopro con gioia che, se ci prendiamo il tempo necessario e manteniamo un atteggiamento di apertura e curiosità, siamo tutti in grado di riconnetterci con parti di noi di cui non conoscevamo l’esistenza o che tanto abbiamo mal giudicato e interpretato.
Farlo è importante perché la parte che “si aggrappa” ai nostri chili di troppo è in realtà molto fedele e interessata al nostro benessere, e ha resistito (magari per anni) a tutto il giudizio e la rabbia che le abbiamo rivolto contro.
Prova a riflettere: se questa parte è tanto determinata e perseverante, se non riesci a dimagrire, vale la pena averla come alleata e non come nemica quando ti serve raggiungere un obiettivo.
Il sovrappeso che racchiude amore e tenerezza
Ludovica ha scoperto che la parte di lei che resiste al dimagrimento ha bisogno dei chili di troppo, perché il sovrappeso la riporta a sua madre, ai suoi abbracci morbidi, alla sua tenerezza. Il sovrappeso, per Ludovica, è associato all’amore e alla tenerezza della madre che, a sua volta, aveva qualche chilo di troppo ed è scomparsa troppo presto, anni prima, a causa di una malattia che l’aveva consumata anche fisicamente. Il dimagrimento, per Ludovica, è associato inconsciamente alla malattia e alla morte: finché la mamma era in sovrappeso, era viva e in salute.
Ludovica non deve dare priorità alla dieta, per dimagrire. Prima deve elaborare il lutto per sua madre, riconnettersi alla tenerezza materna senza legarla al sovrappeso e rassicurarsi: nel momento in cui dimagrirà non sarà malata, perdere chili per lei non sarà sinonimo di malattia e morte. Una volta fatto questo percorso, i chili “di troppo” potranno andarsene spontaneamente. La riconciliazione interiore permette di dimagrire, raggiungere e mantenere il proprio peso forma senza diete e privazioni.
Rielaborare il lutto per sua madre aiuterà Ludovica a perdere i chili di troppo spontaneamente
Quando i chili in più danno sicurezza
Benedetta è ingrassata 6 chili durante la cosiddetta pandemia di covid-19. Quando, sotto la mia guida, ha fatto l’esercizio di incontrare la parte di sé che ha bisogno del sovrappeso, questa parte le si è presentata sotto forma di un grosso cane: immobile, silenzioso e potente, in posizione di allerta o di guardia, pronto ad aggredire chiunque faccia un passo in più.
Dal 2021 Benedetta ha dovuto lottare. È stata sospesa dal lavoro e ha subito pressioni perché si vaccinasse. Ha vissuto intralci, abusi, attacchi alla sua libertà e alla sua integrità. Dall’esercizio fatto insieme, si capisce che i 6 chili accumulati le sono stati necessari per riuscire a rimanere centrata, ad avere il peso e la stabilità per sostenere le sue posizioni senza impazzire di rabbia.
Per dimagrire, Benedetta ha bisogno prima di tutto di recuperare la sua centratura ed esprimere la rabbia accumulata e non ancora sfogata. In pratica deve “digerire” gli eventi passati e rimettersi in movimento, recuperando il senso di sicurezza che le manca.
Uno scudo dagli attacchi altrui
La parte di Emanuela che non vuole dimagrire, invece, si presenta sotto forma di uno scudo buio. Quale messaggio ci restituisce questa immagine? Il bisogno di proteggersi. La parte che resiste al dimagrimento sente che perdere peso significherebbe trovarsi in pericolo. Primo perché la leggerezza è associata a vulnerabilità: non permette di combattere e resistere con efficacia. Secondo perché essere fisicamente bella significa, potenzialmente, attrarre uomini squilibrati con intenzioni poco sane. Soluzione: meglio mettersi al riparo dietro un fisico poco attraente.
Emanuela ha bisogno di esplorare questa insicurezza sessuale e recuperare la serenità di esprimere pienamente il suo potenziale di leggerezza e bellezza. Nel frattempo, potrebbe anche essere utile fare un corso di difesa personale, se l’obiettivo è quello di essere in grado di difendersi. Sostituire il sovrappeso con l’agilità, la forza muscolare e la furbizia. Qualunque azione creativa perché Emanuela si senta protetta è utile e benvenuta. Sarà lei a sentire quello che è giusto oppure no.
La parte di Emanuela che resiste al dimagrimento sente che perdere peso significherebbe trovarsi in pericolo
Il peso dello stress
Mattia è un imprenditore che ha preso tanto peso quando sono aumentate le sue responsabilità e la ditta ha avuto qualche difficoltà economica. Anche in questo caso, la parte che ha spinto verso l’aumento di peso e che resiste al dimagrimento esprime un’intenzione positiva: promuovere la stabilità e dare a Mattia la forza per affrontare responsabilità e avversità.
Per dimagrire, Mattia potrebbe (per esempio) imparare prima a gestire lo stress, delegare parte dei suoi compiti a professionisti in gamba e affidabili e sentirsi così meno oberato, condividendo in modo intelligente il peso delle sue responsabilità.
Accogliere e dare valore alle intenzioni positive
Ora forse ti è chiaro. Esplorando le intenzioni positive della parte che alimenta il sovrappeso e resiste al dimagrimento, puoi innanzitutto riconoscere il valore di queste intenzioni. Come criticare il bisogno di tenerezza, di sicurezza, di protezione sessuale, di stabilità? Se non riesci a dimagrire, c’è una buona ragione.
Quanto peso ha il desiderio di un bell’aspetto messo a confronto con il bisogno di sicurezza, di sopravvivenza, di affidabilità? Si capisce quanto sia positivo che vinca la parte che mantiene il sovrappeso. Finché non sarà ascoltata e le sue intenzioni positive non verranno riconosciute come prioritarie, essa lotterà da sola, incompresa. Anche fino alla fine della vita del soggetto, se necessario.
Una volta comprese appieno le intenzioni positive di questa parte, di solito nasce una riconciliazione interiore, che rappresenta un primo passaggio fondamentale. Successivamente diventa necessario trovare soluzioni creative per rispettare le intenzioni positive e realizzarle, senza dover più passare dal sovrappeso.
Una volta comprese le intenzioni positive della parte che si oppone al dimagrimento, di solito nasce una riconciliazione interiore
Se non riesci a dimagrire vai in cerca delle ragioni dei tuoi chili di troppo, con la mente aperta. Il sovrappeso, infatti, non è un obiettivo di per sé ma una strategia per ottenere un risultato importante. L’obiettivo resta lo stesso, anzi si può fare anche di più. Appagare il bisogno di sicurezza, tenerezza, amore, stabilità eccetera e prendersi la libertà di lasciare andare i chili in più, diventati ormai inutili.
Se vuoi un aiuto per definire meglio i tuoi obiettivi leggi anche questo articolo.
Feb 11, 2022 | Bioconsapevolezza, Peso forma
Sei in cerca di un aiuto per dimagrire più facilmente? Innanzitutto sono importanti gli obiettivi che ti dai quando vuoi dimagrire, tanto quanto il metodo che sceglierai di seguire. In questo articolo voglio darti gli strumenti per definire degli obiettivi adatti a te, che costituiscono concretamente un aiuto per dimagrire più facilmente, senza stress, cioè in serenità.
Impara come darti degli obiettivi che aiutano a dimagrire più facilmente
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Se conosci il mio blog o hai seguito uno dei miei laboratori, sai già che quando si parla di sovrappeso propongo un metodo di dimagrimento che non prevede diete. Come racconto nel libro Conquista per sempre il tuo peso forma, se hai dei chili in più di cui non riesci a liberarti significa che dentro di te è in atto un conflitto: una parte vuole dimagrire mentre l’altra vuole restare in sovrappeso. Ecco perché da anni sono impegnata ad aiutare le persone a individuare le ragioni inconsce, psicologiche e biologiche, che spingono a opporsi al dimagrimento. Attenzione, si tratta di ragioni personali, che possono essere anche molto diverse da persona a persona.
Qualunque metodo per raggiungere il peso forma tu scelga di seguire, in ogni caso, che preveda una dieta oppure no, va sostenuto da obiettivi chiari e ben definiti. Cosa che vale per qualunque altro traguardo nella vita.
Perché dico questo? La ragione principale per cui le persone non ottengono ciò che vogliono, è una sola: non sanno davvero quello che desiderano. Se ci pensi scoprirai che capita spesso anche a te. Scommetto che sai molto bene quello che non vuoi, mentre forse hai le idee confuse riguardo a quello che vuoi. Cosa che nel caso specifico del sovrappeso, ti impedisce di trovare aiuto per dimagrire più facilmente.
Il mio metodo di dimagrimento non prevede diete
La metafora del navigatore
Facciamo un paragone in cui tutti possono facilmente immedesimarsi. Immagina di essere al volante di una macchina veloce e comoda che può portarti ovunque. L’auto ha un motore potente, il serbatoio è pieno e il GPS funziona benissimo. Non resta che inserire la destinazione. Stai per digitare qualcosa, ma ti viene in mente solo il fatto che non vuoi andare a Roma… Senza una direzione precisa, purtroppo, non puoi muoverti neppure di un millimetro. Il GPS non conosce la negazione. E, forse questo ti sorprenderà: neppure il tuo inconscio conosce la negazione.
Quando dici a te stesso semplicemente non voglio più essere in sovrappeso, il tuo cervello si concentrerà sui chili di troppo. Poiché l’inconscio non conosce la negazione lavorerà per mantenere i chili di troppo, su cui hai concentrato la sua attenzione, anziché per lasciarli andare. È come se stessi dicendo al navigatore di andare a Roma anche se è l’unico posto che non vuoi proprio raggiungere.
L’inconscio non conosce la negazione, ecco perché è importante cambiare modo di darsi degli obiettivi
Superare la negazione
Fermati e prenditi il tempo per riflettere. Cosa desideri davvero quando parliamo di peso corporeo? Prendi un foglio e scrivi nero su bianco il tuo desiderio. Mi raccomando, ogni frase deve essere espressa in modo positivo. Se ci sono cose che non vuoi, non pensarle e non nominarle nemmeno. Altrimenti ti allontanerai dai tuoi obiettivi anziché avvicinarti. Concentrati sull’alternativa che è di tuo interesse.
Come ho sottolineato attraverso la metafora del navigatore, devi essere il più preciso possibile per trovare in te stesso un aiuto per dimagrire più facilmente. Quando vuoi raggiungere una destinazione, di solito, sei abituato a inserire non solo la città ma anche la via e il numero civico: ti invito a fare altrettanto.
Se ci sono cose che non vuoi, non pensarle e non nominarle nemmeno
Esempi concreti
Per permetterti di trovare aiuto per dimagrire più facilmente vorrei analizzare con te alcuni dei desideri che, spesso, i miei pazienti esprimono quando vogliono raggiungere il loro peso forma.
La frase che mi sento dire più spesso è: voglio perdere tot chili. Ma come ho sottolineato in più occasioni sulle pagine di questo blog, perdere è un verbo che ha una accezione negativa. Quando perdi qualcosa di solito non sei felice, ma piuttosto triste o arrabbiato. Perdiamo un’occasione, le chiavi di casa, il telefono o peggio ancora una persona cara.
La parola perdere richiama al nostro inconscio un senso di vuoto, fa pensare che c’è qualcosa che ci manca e che vorremmo ritrovare. Ecco allora che i chili di troppo, se pensi al fatto che li vuoi perdere, ti si attaccheranno addosso con ancora più forza! Questa è una delle ragioni per cui molti, dopo una dieta, si ritrovano a lottare con l’effetto yo-yo e recuperano tutti i chili persi e anche di più.
Hai un mondo di alternative a disposizione
Piuttosto che voglio perdere peso prova a pensare voglio sbarazzarmi dei chili di troppo. Nessuno sente la mancanza di ciò di cui si vuole sbarazzare. Dovresti però anche scendere nel dettaglio, quindi potresti pensare, ad esempio, voglio sbarazzarmi di 10 chili. Ma puoi anche concentrarti su qualcosa che ti dia un’idea di maggiore leggerezza, ad esempio voglio liberarmi di 5 chili. Sei alla ricerca di un obiettivo più neutrale? Puoi optare per voglio dimagrire 7 chili o ancora voglio pesare 52 chili, voglio portare la taglia 42 e così via.
Desiderare di essere magri o snelli non è sufficiente, perché quello che significa magro per me può essere diverso da quello che significa magro per te. Non solo. Nell’ottica di imparare a chiedere e ricevere aiuto, è fondamentale, quando si fa una richiesta a se stessi e all’Universo, essere chiari.
Desiderare di essere magri non basta, è importante imparare a chiedere e ricevere aiuto
Desideri dettagliati
Il risultato che vuoi ottenere rientra tra quelli che sono misurabili. Quando ti sarai sbarazzato dei dieci chili di troppo (ad esempio) entrerai nel vecchio paio di pantaloni che ti piace tanto e che ora non ti sta più. Tutti vedranno che sei più snello. Se è questo l’obiettivo, devi chiederlo con esattezza. Persino voglio dimagrire di 10 chili potrebbe essere una formulazione poco precisa.
Immagina di esprimere il tuo desiderio a un genio della lampada. Se non sei preciso, quei dieci chili potresti perderli a causa di una malattia che ti toglie l’appetito, oppure potresti vederli sparire solo da alcune parti del tuo corpo, mentre il tuo obiettivo è quello di dimagrire in modo armonioso. O ancora potresti “perderli” in 10 anni (un tempo troppo lungo) o in 10 giorni (un tempo troppo breve, temo, per essere una mossa sana).
Esprimi il tuo desiderio specificando in quanto tempo vorresti sbarazzarti dei chili che non vuoi. Oppure definisci in quanto tempo vorresti raggiungere la taglia ideale per te. Ma meglio aggiungere che vuoi farlo in modo sereno, armonioso e in piena salute. Questo è uno dei “segreti” per trovare aiuto per dimagrire più facilmente.
Un’ultima cosa. È importante avere dei desideri, ma non aspettare di realizzarli per essere felice. Tante persone rimandano la loro felicità al futuro. Pensano che saranno felici una volta cresciuti, fidanzati, laureati, quando saranno genitori, nonni, una volta raggiunta la pensione e così via. Personalmente ti invito caldamente a fare diversamente.
Non aspettare le condizioni ideali per essere felice. Inizia subito ad agire e farti del bene. Parti da quello che sei oggi. È più che abbastanza. Puoi decisamente essere felice prima di aver raggiunto il tuo peso forma.
Gen 28, 2022 | Bioconsapevolezza, Peso forma
Aiutare i pazienti a dimagrire e mantenere il peso forma senza lavorare alla radice del sovrappeso è difficile, soprattutto a lungo termine. L’imposizione di un regime alimentare o di una dieta di qualsiasi tipo funziona, purtroppo, solo fino a un certo punto.
Sei un biologo nutrizionista, un dietologo o comunque uno specialista impegnato nell’aiutare le persone a raggiungere il proprio peso forma? Quante volte ti è capitato nella tua carriera di ottenere risultati buoni con pazienti che hanno beneficiato delle tue competenze? Spesso, immagino, altrimenti avresti cambiato strategia!
SE DESIDERI, ASCOLTA LA VERSIONE AUDIO DELL’ARTICOLO
Quante volte ti è anche capitato che, dopo aver festeggiato insieme al tuo assistito il raggiungimento degli obiettivi, l’hai osservato impotente e dispiaciuto riprendere tutti i chili persi?
Ti è successo spesso di accompagnare una persona che inizialmente era molto motivata e poi man mano ha perso sia la motivazione sia la forza di impegnarsi, con il risultato che la possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati si è allontanata sempre di più?
Se sei un professionista serio, che sostiene con passione le persone nel percorso verso il raggiungimento del peso forma, sai quanto questa situazione può essere frustrante.
Una frustrazione condivisa
La situazione è davvero difficile per le persone che lottano contro i chili di troppo e si sentono sempre in colpa per ciò che mangiano, così come per le persone che sono di cattivo umore per tutto quello che non possono mangiare, piuttosto che per chi si svaluta a causa dell’incapacità di raggiungere gli obiettivi e mantenerli. Un contesto ovviamente molto frustrante anche per il professionista che accompagna i suoi assistiti nel percorso di dimagrimento.
Questo articolo è rivolto proprio a te, che come professionista cerchi strategie per supportare ancora meglio le persone che chiedono il tuo aiuto. Su queste pagine vorrei condividere alcune mie scoperte, per sostenerti nel compito importante che stai svolgendo. Scoprirai che l’integrazione del lavoro emotivo può essere di grande aiuto ai professionisti che si occupano di nutrizione e raggiungimento del peso forma.
Integrare il lavoro emotivo può essere di grande aiuto ai professionisti della nutrizione
Il ruolo della medicina non convenzionale
Negli anni di pratica come medico e terapeuta ho sviluppato un mio metodo, quello della Bioconsapevolezza, che coniuga i saperi provenienti da diverse discipline tra cui la medicina cinese, la Biokinesiologia, la Biopsicogenealogia e le Biocostellazioni. Alla base del metodo ci sono tre principi. Primo: il corpo è competente. Secondo: ogni malattia o sintomo, sovrappeso compreso, è una strategia che mette in atto il corpo per aiutarci e pertanto può essere letto come un messaggio che ci informa di un disagio. Terzo: Ogni ostacolo allo scorrere naturale della Vita crea la necessità di compensare.
La Bioconsapevolezza, tra le altre cose, può essere di grande aiuto per dimagrire, con o senza diete. L’idea che si possa dimagrire senza diete potrebbe farti storcere il naso, ma ti invito a continuare a leggere questo articolo con la mente aperta, potresti scoprire uno strumento utile al tuo lavoro e al benessere dei tuoi pazienti.
Se preferisci approfondire subito puoi leggere il mio libro che ho scritto sull’argomento Peso forma. Puoi trovare molti spunti utili ed esercizi da suggerire ai tuoi pazienti che vogliono dimagrire in modo duraturo.
Dimagrire senza diete è possibile, andando alla radice del sovrappeso
Il sovrappeso non esiste in Natura
Partiamo da un dato di fatto: in Natura non esiste il sovrappeso. Qualsiasi animale, indipendentemente dalla sua biologia, vive al proprio peso forma. Ovviamente sto parlando di animali selvatici, cioè non addomesticati e pesantemente condizionati dall’uomo. Anche noi, in quanto esseri umani, siamo animali: mammiferi come tanti altri. C’è quindi dentro di me, di te, di tutti noi, la capacità di essere al peso forma e di mantenerlo in modo naturale e spontaneo. Perché allora tante persone ingrassano e fanno fatica a dimagrire? Oppure riescono a buttare giù i “chili di troppo” ma poi ne riprendono puntualmente quanti e più di prima? Chi vive questo stress ha dentro di sé una forza che ostacola l’innata capacità di esprimere la forma più naturale del suo corpo.
Chi ingrassa ha dentro di sé una forza che ostacola la forma naturale del suo corpo
Peso forma non significa essere magri
A questo punto vorrei fare una precisazione importante. Non credo affatto che tutti dovremmo essere necessariamente magri e longilinei per stare bene. Salute e magrezza non sono sinonimi. L’esistenza di persone di tutte le forme, in larghezza come in altezza, è una caratteristica meravigliosa della specie a cui apparteniamo. Il mio metodo non tende affatto a fare sì che diventiamo tutti uguali. Piuttosto il contrario: il mio intento è che ognuno trovi il suo peso forma e sia contento e in pace con il proprio corpo.
Il mio intento è che ognuno trovi il suo peso forma e sia contento e in pace con il proprio corpo
Sai perché? Questa pace libera tempo ed energia, da usare per esprimere al meglio i talenti e la creatività di cui si è portatori. A questo proposito ti invito a fare subito una proposta a chiunque entri nel tuo studio…
Smetti di lottare per perdere peso
Per aiutare i pazienti a dimagrire suggerisci loro di smettere di lottare. L’idea di lottare per perdere peso è di per sé controproducente. Mette nella condizione di investire moltissima energia in qualcosa che porta, come risultato, a una perdita. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma le parole che usiamo per riferirci alle nostre azioni, e i pensieri che formuliamo quando vogliamo motivarci al raggiungimento di un obiettivo, sono molto potenti.
I termini scelti per parlare a noi stessi condizionano il risultato. Innanzitutto è meglio non pensare di perdere chili. Perdere è di per sé un’espressione con connotazione negativa. Difficilmente si associa a un successo o a un evento portatore di benessere. Se approfondirai il mio approccio scoprirai che in caso di sovrappeso c’è, in sottofondo, un vuoto da colmare. Comprendi quindi che perdere ancora qualcosa è inconcepibile. Ti invito dunque a consigliare ai tuoi pazienti di non usare l’espressione perdere peso. Ci sono tanti altri modi di dire che si possono adottare: si vuole dimagrire, raggiungere il peso forma, guadagnare leggerezza, sbarazzarsi dei chili di troppo, eccetera.
Suggerisco pure di lasciare andare l’idea della lotta, in questo caso. Contro chi lottano i tuoi assistiti? Il corpo è un alleato, non un nemico da combattere. E tu, come professionista della nutrizione, hai un ruolo molto importante. Nell’aiutare i pazienti a dimagrire puoi spiegare loro che il corpo è un amico e che hanno in sé la capacità e la possibilità di raggiungere il proprio peso forma, e di mantenerlo senza per questo fare la fame.
Parole da evitare
Tornando alle parole da usare e a quelle da evitare, per facilitare il raggiungimento degli obiettivi legati al peso forma, fissa con i tuoi assistiti un traguardo in termini di chili e aiutali a visualizzarlo. Ad esempio possono pensare di voler pesare 54 chili, piuttosto che 60 e così via, o di essere una taglia 42 o 44. Avere in mente un obiettivo preciso espresso in termini positivi è di grande aiuto. La nostra parte inconscia lavora sugli obiettivi che ci diamo anche quando consapevolmente non ce ne accorgiamo, perfino mentre dormiamo.
La nostra parte inconscia lavora sugli obiettivi che ci diamo anche quando non ce ne accorgiamo
Aiutare i pazienti a dimagrire: vai al cuore del problema
Una volta in possesso del linguaggio per compiere al meglio il percorso di dimagrimento, vediamo in cosa consiste l’approccio della Bioconsapevolezza al sovrappeso. Il mio metodo consente di andare al cuore del problema, permette cioè di scoprire perché una persona è in sovrappeso.
Non sto parlando del fatto che quella persona mangia troppo o male. Come avrai notato senza comprendere il perché, a volte delle persone mangiano tanto e male e sono magre. L’intento è trovare la ragione profonda dietro al sovrappeso. Perché quel tuo paziente si sveglia in piena notte per svuotare la dispensa? Perché l’altro non riesce a eliminare più neppure un grammo e fa moltissima fatica a seguire il regime alimentare che gli hai consigliato? Ciascuno ha un motivo inconscio per cui non riesce a raggiungere e/o mantenere il peso forma. C’è una ragione profonda, una causa alla radice dei chili in più.
L’alleato di ogni regime alimentare
Eliminata la causa alla base dei chili di troppo, il corpo potrà riacquistare la sua naturale capacità di vivere al proprio peso forma, senza fatica o restrizioni. Per alcune persone che sono state messe a dieta dalla prima infanzia e che hanno perso la fiducia e il contatto con il proprio corpo, è difficile ritrovarsi libere di mangiare quello che vogliono. Vivono un senso di smarrimento. Il tuo sostegno è prezioso per una rieducazione all’alimentazione equilibrata. Qualche conoscenza, dritte, esempi di pasti equilibrati saranno un aiuto per mangiare bene, prediligendo ad esempio frutta e verdura.
Viviamo in società gravate da numerose sovrastrutture. Tanti hanno dimenticato come si ascolta il corpo. Se sapessimo recepire e comprendere i messaggi che il corpo ci invia, sapremmo anche come nutrirci per rispondere alle nostre reali esigenze. Per chi ha dimenticato come farlo, c’è bisogno di un aiuto professionale, di una figura come la tua, che guidi le persone verso una riscoperta dei bisogni reali.
Tanti di noi hanno dimenticato come si ascolta il corpo
Molti uomini e donne, infatti, scelgono alcuni cibi o magari si abbuffano perché hanno freddo, sono tristi o si sentono soli. In questo caso non è il corpo a chiedere quell’alimento ma la mente. Capendolo, è possibile intervenire per soddisfare quei bisogni (che non hanno davvero a che fare con il cibo) in altro modo. Ma torniamo ora alla ricerca della causa profonda dei chili di troppo.
Come si va alla radice del problema?
Per capire come mai una persona non riesce a dimagrire o a mantenere il peso forma è importante conoscere sia la sua storia personale sia quella familiare e genealogica. Dietro i chili di troppo c’è un conflitto interiore. Il problema è che una parte della persona vorrebbe dimagrire ed essere snella mentre un’altra non lo vuole. È quest’ultima parte che spinge a mangiare di più quando lo stomaco è già pieno o che fa sentire addosso una stanchezza tremenda proprio nel momento in cui si dovrebbe fare attività fisica. Per aiutare i pazienti a dimagrire è importante capire questo aspetto cruciale del sovrappeso.
Immagina due cavalli che tirano una carrozza in due direzioni diverse. Questo è quello che accade dentro ai tuoi pazienti (senza che ne siano consapevoli). Una volta individuate le due parti in conflitto, viene la tentazione di eliminare definitivamente quella che impedisce il dimagrimento. Eppure questo non è l’approccio più efficiente.
Dietro i chili di troppo c’è un conflitto interiore
Il cambio di paradigma che permette il dimagrimento
Come ho già sottolineato il corpo è competente: il sovrappeso è un messaggio, anzi una vera e propria strategia di sopravvivenza per ognuno dei tuoi assistiti. Come professionista puoi aiutare i pazienti a dimagrire spiegando che entrambe le parti in conflitto, quella che vuole dimagrire e quella che vuole restare in sovrappeso, agiscono solo e soltanto per il loro bene.
Il sovrappeso è un messaggio, anzi una vera e propria strategia di sopravvivenza per chi vive questa condizione
Non c’è nessun sabotatore interiore che ha come obiettivo il malessere e l’infelicità della persona. Anzi: spesso è proprio la parte che lotta per mantenere il sovrappeso a rappresentare la risorsa più importante. Una volta acquisita questa consapevolezza non resta che capire perché ciascun assistito ha in sé una parte che non vuole dimagrire.
Mettersi in viaggio
Per capire le ragioni profonde dietro al sovrappeso è necessario intraprendere un viaggio, in cui il tuo assistito sarà sottoposto ad alcune domande fondamentali. Un viaggio che farà dentro se stesso e dentro il proprio passato. Questo percorso il tuo paziente può farlo da solo (con l’aiuto del libro), oppure con il tuo supporto come professionista della nutrizione, se ti piace l’idea di integrare l’aspetto emotivo nel tuo lavoro di consulenza. Oppure ancora puoi proporre di fare squadra con un altro tipo di specialista. Si tratta di un percorso su misura, che non può essere uguale per tutti.
Individuate le ragioni alla radice del sovrappeso, la causa dei chili di troppo può essere rimossa, o meglio elaborata e risolta. A quel punto il processo di dimagrimento diventerà del tutto naturale. Tu e il tuo paziente potrete registrare insieme molti cambiamenti che avverranno in modo spontaneo e senza fatica. Il tuo assistito vedrà risultati duraturi e sarà molto contento del percorso fatto con il tuo aiuto, mentre tu lavorerai con molta più soddisfazione, perché nel tuo studio entreranno tante facce sorridenti.
Per scoprire quali sono le domande che guidano alla radice dei chili di troppo e aiutare i pazienti a dimagrire ti invito a leggere il libro Conquista per sempre il tuo peso forma.
Dic 3, 2021 | Bioconsapevolezza, Consigli pratici, Peso forma
I pensieri positivi influenzano il tuo dimagrimento. O meglio: c’è uno stretto legame tra peso forma e dialogo interiore. Se hai già letto altri contenuti di questo blog, sai cos’è il dialogo interiore e quanto possa influenzare la tua vita. Sto parlando di quelle parole e frasi che ripeti a te stesso, quasi senza rendertene conto. L’insieme dei nostri pensieri sfocia, e questo vale per tutti, in un monologo interiore continuo.
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La tua voce interiore pone domande ed esprime opinioni. Fai pensieri positivi o negativi e ciò può essere di sostegno o di grande intralcio al tuo benessere. La qualità del tuo dialogo interiore, come ho già sottolineato in altri articoli sul tema, è influenzata dalle convinzioni. Spesso siamo poco attenti a questa voce che invece condiziona in modo inconscio la vita intera.
Nel testo Recuperare il peso forma: fai pace con il tuo giudice interiore abbiamo parlato di come mandare in pensione quel giudice che è dentro di te e ti critica per la tua forma fisica. Questa volta vorrei invece concentrarmi sulle convinzioni che ostacolano o favoriscono il raggiungimento del peso forma e un fisiologico dimagrimento, senza diete e costrizioni.
Forse anche tu hai convinzioni che ti ostacolano nel naturale raggiungimento del tuo Peso Forma
C’è un altro modo di vedere le cose
Le convinzioni che favoriscono l’obiettivo che ti sei dato, quello di dimagrire, possiamo vederle come dei pensieri positivi, cioè costruttivi: sulla tua persona, sul tuo corpo, sulla tua vita. Mentre le convinzioni che ostacolano il dimagrimento possiamo considerarle come dei pensieri negativi, cioè ostacolanti. Ma esattamente da cosa nascono e come funzionano le convinzioni? Vediamolo insieme.
Per aiutarti a capire ti faccio un esempio che non c’entra nulla. Immagina una normale giornata lavorativa. Stai andando in ufficio ma il tuo treno è in ritardo. Cosa accade? Inizi a brontolare? “questi treni non funzionano mai come dovrebbero!”. Oppure ti chiedi semplicemente “Cosa posso fare di questo tempo di attesa imprevisto?”. Magari pensi addirittura “Grazie! Questo contrattempo mi permette di dedicarmi un momento di relax, bevendo un tè caldo al bar”. Come mai di fronte a un identico evento, ognuno reagisce a proprio modo?
Il filtro delle convinzioni
Le convinzioni funzionano come un filtro, facendoci percepire la realtà in un modo piuttosto che in un altro, questo perché ostacolano o lasciano passare alcuni punti di vista, emozioni e sensazioni piuttosto che altri. Si tratta di un meccanismo per lo più inconscio, costantemente attivo anche se noi non ce ne rendiamo conto. A questo filtro è dovuta la diversità con la quale ogni persona vive situazioni ed eventi identici.
Le convinzioni funzionano come un filtro costantemente attivo
Chi brontola per qualunque cosa (il treno in ritardo, la pioggia, una scarpa che si slaccia) spesso è convinto che tutto e tutti gli siano contro: le altre persone, l’Universo, Dio! Chi è grato e sereno, molto probabilmente, nutre la convinzione opposta, quella di essere sostenuto dall’Universo, per esempio.
Come agisce il filtro dei pensieri positivi o negativi?
Il cervello, per sua natura, può cogliere solo una parte della realtà. Abbiamo occhi che guardano in una sola direzione, con un campo visivo di appena 60 gradi circa e orecchie che percepiscono bene i suoni tra 2.000 – 5.000 Hz e comunque fino a una certa distanza. E già così i dati da elaborare sono tantissimi.
Di questa realtà fatta di tante percezioni: immagini, suoni, odori, sensazioni, solamente una piccola percentuale di informazioni viene recepita a livello conscio. Per fortuna! Altrimenti saremmo sopraffatti da un eccesso di informazioni che renderebbe la vita un inferno. Inoltre, quello che arriva al cervello non è un insieme di sensazioni pure, perché i filtri che intervengono di fatto distorcono e interpretano la realtà.
I filtri, convinzioni e pensieri positivi o negativi, agiscono sia su quello che percepisci in modo conscio sia su quello che percepisci in modo inconscio.
I filtri agiscono sia su quello che percepisci in modo conscio sia su quello che senti in modo inconscio
Chi crede di essere sfortunato e che la propria vita sia solo un susseguirsi di fatiche e sfortune, interpreterà anche gli eventi neutrali e potenzialmente positivi con “gli occhiali” di chi è destinato a soffrire. Ricorderà più facilmente tutto quello che va storto nella giornata piuttosto che i momenti tranquilli e felici.
Questo modo di funzionare influisce anche sul peso forma. Le convinzioni sono pensieri ma al nostro cervello appaiono come verità assolute e convincenti. È importante ribadire che in realtà sono solo convinzioni, cose che tu pensi e che per qualcun altro potrebbero non essere vere. Non sono dati di fatto. Non c’è oggettività. Si tratta semplicemente di opinioni convincenti che hai acquisito e interiorizzato nel passato. Alcune sono tue, altre, forse la maggior parte, le hai in qualche modo “ereditate” dai tuoi genitori o dalle persone con cui sei cresciuto. Se alcune convinzioni sono consapevoli, altre sono inconsce, cosa che le rende ancora più subdole e potenti.
Prenditi del tempo per pensarci su. Questa “rivelazione” è l’opportunità di riprendere potere sulla tua vita e in questo caso anche sul tuo peso forma.
Quelle che ritieni essere verità assolute spesso sono solo convinzioni ereditate dalle tue figure di riferimento
Smascherare le convinzioni
Come puoi individuare e smascherare le tue convinzioni? Innanzitutto la tua realtà è lo specchio delle tue convinzioni consce e inconsce. Puoi ascoltare le parole che utilizzi e in particolare le generalizzazioni che esprimi quando racconti a te stesso (ma anche agli altri) la tua vita. Pensieri come che fatica questa vita!, la vita non mi regala mai niente, Perché devo lottare sempre per ogni cosa? Sono tutte convinzioni. Non hanno valore di verità. Sei tu che attribuisci loro valore. Quali di queste espressioni (o altre simili) utilizzi più frequentemente?
Ascolta te stesso e le generalizzazioni che sei abituato a fare
E se ci spostiamo nella sfera del peso forma, invece, quali frasi risuonano più spesso nella tua mente? Basta che io veda un dolce e ingrasso subito. In famiglia siamo tutti sovrappeso, è un problema ereditario. Sono incapace di vivere al mio peso forma, e simili.
Inoltre, quali sono le emozioni che vivi quando vedi una persona che dimagrisce o mangia poco? Serenità, positività, timore, ansia, tristezza? E quando vedi una persona in carne? Sicurezza, gioia, chiusura, disgusto?
Magari, invece, le tue convinzioni sono più costruttive. Nella tua testa ritrovi frasi del tipo: Merito di essere felice e di vivere al mio peso forma. Ho fatto tante cose nella mia vita, posso anche vivere al mio peso forma in mondo naturale e spontaneo… e simili? Riesci a visualizzare un te stesso più magro e in forma in totale serenità?
Perché è importante identificare le convinzioni limitanti
Anche se le tue convinzioni sono lì da sempre e tu sei giunto fin qui senza mai modificarle, intervenire sulle tue convinzioni e coltivare pensieri positivi può esserti di grande aiuto per raggiungere i tuoi obiettivi, compreso quello del peso forma. I tuoi pensieri positivi o negativi, consci o inconsci (moltissime delle tue convinzioni sono inconsce) influenzano le tue emozioni, le quali influenzano le tue azioni. Esse a loro volta influenzano i risultati che puoi raggiungere.
Agirai o non agirai secondo le tue convinzioni predominanti e quelle azioni determineranno i risultati che otterrai, sovrappeso incluso. Il tuo peso fisico è un risultato, non un punto di partenza. Per aiutarti ho un’autoriflessione da proporti.
Le tue convinzioni consce e inconsce influenzano i risultati che puoi raggiungere
Esercizio del dialogo con te stesso
Prendi carta e penna e per ogni domanda che leggi scrivi quello che ti viene in mente, senza riflettere su come o cosa stai scrivendo. Cerca di mettere su carta impressioni, ricordi, parole chiave.
Le tue convinzioni si sono forgiate nell’infanzia, partendo da quello che hai visto, ascoltato, sperimentato. Spesso, capita di validare come verità assoluta ciò che ci viene mostrato dai nostri genitori o dalle persone che fungono per noi da modelli e punti di riferimento.
Siamo programmati a fare come loro oppure a fare l’opposto, a seconda del tipo di relazione che ci lega. Prenditi il tempo di ripensare alla tua infanzia e alle abitudini e opinioni che ti sono familiari.
Siamo programmati a fare come i nostri genitori o a comportarci in modo opposto rispetto a loro
Rievoca la memoria di ogni genitore o soggetto che è stato importante nei tuoi primi anni di vita. Questo esercizio andrebbe ripetuto per più sfere che riguardano l’aspetto fisico e l’alimentazione, ma in questo caso limitiamoci a quello che riguarda magrezza e sovrappeso.
Le mie domande per te
Quando si parla di magrezza e dimagrimento…
- Cosa hai visto, sentito e provato a proposito dell’essere magri?
- Chi era magro in famiglia? Erano persone positive o negative per te? Cosa rappresentavano per te? Quali qualità mostravano? Quali difetti?
- Hai visto persone dimagrire in un contesto doloroso come malattie terminali, anoressia, debolezza diffusa eccetera?
- Hai visto persone vivere una lotta senza fine contro il dimagrimento?
Quando si parla del sovrappeso
- Cosa hai visto, sentito e provato a proposito dell’essere sovrappeso?
- Chi era sovrappeso? Erano persone positive o negative per te? Cosa rappresentavano per te? Quali qualità mostravano? Quali difetti?
- Hai visto persone vivere una lotta senza fine contro il sovrappeso?
Ricordare aiuta a capire
Dopo essere entrato in contatto con i tuoi ricordi, sicuramente saprai capire meglio alcune tendenze automatiche che metti in campo quando mangi o gestisci i tentativi di dimagrimento, le diete e più in generale il tuo approccio al sovrappeso. Forse ti comporti esattamente come uno dei tuoi genitori, oppure in modo opposto.
Cosa ti spinge ad avere certi pensieri positivi o negativi su peso e magrezza? A supportare le tue convinzioni c’è il pensiero che siano corroborate dai fatti. Questi fatti non sono altro che quello che hai visto, sentito e provato nella tua infanzia. Ma ora che hai capito questo, ti invito a intraprendere una trasformazione. Abbi il coraggio di riesaminare le tue convinzioni, osserva da vicino i tuoi pensieri positivi o negativi su sovrappeso e magrezza.
Per ogni convinzione che individui, fatti questa domanda: questa affermazione vale per tutti, sempre e in qualunque posto del mondo? L’obiettivo è renderti conto che queste convinzioni non sono realtà assolute ma solo opinioni. Analizza le tue convinzioni sul peso del tuo corpo una per una, osservale. Così potrai decidere se mantenerle oppure trasformarle.
Analizza le tue convinzioni sul peso del tuo corpo una per una e scegli se tenerle o trasformarle
Il libro per approfondire
Se desideri, nel mio libro Conquista per sempre il tuo peso forma ho messo a disposizione un elenco di quasi 100 convinzioni che possono ostacolare il peso forma. Potrai valutare se ti appartengono o no, per poi cancellarle o trasformarle in convinzioni che supportano il tuo obiettivo Peso Forma.