Come aiutare un animale domestico in difficoltà
Aiutare un animale domestico in difficoltà è possibile anche senza essere veterinari o zoologi, soprattutto quando il problema nasce da un comportamento anomalo dell’animale, ad esempio un cane che abbaia senza sosta per tutto il giorno o un gatto che regolarmente scappa di casa per andare ad azzuffarsi con i suoi simili, rientrando ogni volta ferito, anche gravemente.
In casi di questo genere ci viene incontro la Biokinesiologia, una disciplina che può risolvere diversi problemi inconsci dei mammiferi, uomo compreso. Sto parlando di quei problemi legati a una incompleta (e inconscia) espressione del potenziale biologico.
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Attenzione: la Biokinesiologia non si sostituisce alla diagnosi di un veterinario specializzato nel momento in cui è in atto una patologia. Ma è utilissima quando i problemi degli animali sono di natura comportamentale o quando sintomi e malesseri sono legati a stati che potremmo definire emotivi.
La Biokinesiologia non si sostituisce alla diagnosi del veterinario ma può risolvere molti problemi inconsci dei mammiferi
Animali domestici: una compagnia preziosa
Secondo alcuni dati recenti pubblicati da Assalco (Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli animali da compagnia), più della metà della popolazione globale condivide la propria vita con almeno un animale domestico.
Sono personalmente convinta che la presenza degli animali nella nostra vita sia un dono. Talvolta è sufficiente che un cane, un gatto, un coniglio, un cavallo ecc. ci stiano accanto per sperimentare una piacevole ondata di benessere. Quando un animale vive con noi, oltre a influenzare positivamente l’ambiente domestico, diventa parte integrante della famiglia.
Se però il nostro compagno a quattro zampe inizia a stare male o a comportarsi in modo anomalo, tutti i benefici della sua presenza vengono meno. Fortunatamente esiste un modo per aiutare un animale domestico che vive un momento difficile. E si tratta di tecniche accessibili a tutti.
Se il nostro compagno a quattro zampe sta male i benefici della sua presenza vengono meno
Quando un animale agisce in modo strano
Chi vive a stretto contatto con gli animali si rende presto conto del fatto che ogni creatura è unica e manifesta un proprio carattere, con abitudini riconoscibili e un modo di relazionarsi con i simili e con l’uomo che presenta delle peculiarità.
Questi tratti caratteristici di ogni animale domestico sono in parte quelli per cui ami ciascuno in modo speciale. Nel momento in cui, però, alcune stranezze o peculiarità si intensificano, possono iniziare i guai.
Cosa accade se l’animale si ammala o inizia a comportarsi secondo modalità che peggiorano la qualità della vostra relazione? Ad esempio distrugge i mobili di casa, non è più socievole, sporca dove non deve e così via? Il rapporto di mutuo beneficio con l’animale da compagnia può trasformarsi in un calvario e peggiorare il tuo benessere.
Alcuni comportamenti degli animali, infatti, possono trasformare la gioia della loro presenza in un incubo. Vediamo concretamente come aiutare un animale domestico in difficoltà.
La difficoltà di parlare lingue diverse
disturbo comportamentale
Non riuscire ad aiutare il tuo compagno a quattro zampe può farti sentire ansioso e impotente
Quando un animale diventa intollerante nei confronti dei suoi simili, aggressivo con gli uomini, oppure magari si gratta fino a farsi male o non ti obbedisce, c’è qualcosa che puoi fare.
Un aiuto per tutti i mammiferi
Dal momento che ho sottolineato che la Biokinesiologia, ideata da Corinne Dewolf, può venirci in aiuto in alcuni casi ma non si sostituisce al lavoro del veterinario, facciamo alcuni esempi specifici.
Il tuo cavallo morde regolarmente gli altri cavalli in passeggiata? Il tuo cane è eccessivamente pauroso? Il gatto scappa sempre, rischiando di finire investito da una macchina? La tua mucca si è ammalata ma non sembra esserci una ragione apparente riconducibile a una malattia nota al veterinario? Una delle tue capre viene esclusa dalle altre al punto che non riesce a nutrirsi a sufficienza?
Ecco, quando incontri problemi di questo genere, la Biokinesiologia può essere la risposta. Si tratta di uno strumento di aiuto che può essere applicato a qualsiasi mammifero. Ti ho già parlato dei benefici che l’uomo può trarne, in questo caso voglio raccontarti come la Biokinesiologia può aiutare un animale domestico.
Potenziali biologici bloccati
Abbiamo visto che ogni mammifero possiede dei potenziali biologici propri della sua specie, che gli permettono di vivere al meglio la sua vita, dandogli la capacità di adattarsi ai cambiamenti e alle situazioni che incontra lungo il cammino.
Il test muscolare di investigazione chiamato test kinesiologico, permette di aver accesso a informazioni sullo stato fisico, emotivo ed energetico dell’animale. In sostanza si tratta di uno strumento che apre un canale di comunicazione con i nostri animali domestici.
Il test kinesiologico apre un canale di comunicazione con l’animale domestico in difficoltà
In secondo luogo, la Biokinesiologia ci permette di liberare quei blocchi che impediscono all’animale l’espressione del suo pieno potenziale di salute e benessere. Partendo dalla situazione presente dell’animale che necessita di un aiuto, è possibile attingere direttamente al suo inconscio, personale e genealogico.
Come funziona la Biokinesiologia per gli animali
La sessione di Biokinesiologia per il tuo animale domestico può essere eseguita da un terapeuta specializzato, allo scopo di svelare le memorie proprie del tuo compagno a quattro zampe o quelle genealogiche, alla radice dei disagi che hai riscontrato. Esattamente come per l’essere umano.
Poiché un animale non può collaborare per sottoporsi al test muscolare, il terapeuta può scegliere di usare come tramite una persona, adeguatamente preparata, oppure può eseguire il test su se stesso, dopo essere entrato in connessione con il “paziente”.
L’animale non può collaborare per sottoporsi al test muscolare: il terapeuta può usare come tramite una persona o se stesso
Ovviamente, per poter intervenire sull’animale è necessaria l’autorizzazione del padrone e l’animale in questione deve essere presente. Qualora questo fosse troppo complicato, è possibile svolgere la terapia a distanza con l’ausilio di una fotografia.
Come funziona il processo di guarigione
Partendo dal disagio manifestato dall’animale e raccontato dal suo padrone, il terapeuta individua il potenziale biologico collegato, che va sbloccato. In una seconda fase si cercano e si sciolgono le emozioni bloccate prioritarie e dominanti che ostacolano l’espressione di quel potenziale biologico.
Qual è l’obiettivo? Liberare la totale accessibilità al potenziale biologico inespresso. Una volta fatto questo, il tuo animale non dovrebbe più vivere il problema ricorrente per cui sei preoccupato.
Lavorando a questo livello radice, quando l’animale sarà libero di esprimere il potenziale biologico prima bloccato, potrai osservare diversi cambiamenti, talvolta repentini.
Liberare la totale accessibilità al potenziale biologico inespresso risolve il problema del tuo animale
Dialogo con l’inconscio
Grazie alla Biokinesiologia, superiamo l’ostacolo di non poter comunicare con l’animale usando il linguaggio. Andiamo a dialogare direttamente con le sue cellule e la sua biologia. Si va dritti al cuore del problema.
La Biokinesiologia può portare un contributo quando la situazione non è di competenza del veterinario o per completare l’approccio medico, integrando all’intervento fisico dell’operatore sanitario l’aspetto emotivo e energetico.
Una volta di più, la collaborazione e l’integrazione di diversi approcci aiutano il mammifero, animale o umano che sia, a recuperare completamente uno stato di salute e benessere ottimale.
Una rete wireless naturale
Più di 10 anni fa, quando ho imparato il metodo della Biokinesiologia, la possibilità di lavorare a distanza e quella di utilizzare una persona che facesse da tramite (per un animale, un neonato, o in qualunque altra situazione in cui il paziente non può collaborare) mi aveva stupito. Ero perplessa e ammetto, anche sospettosa.
Vivendo l’esperienza sulla mia pelle ho potuto verificare che dalle sessioni emergevano informazioni coerenti. I buoni risultati hanno spazzato via i dubbi iniziali.
Da quando è stata scoperta la Kinesiologia, la sua pratica è stata sempre basata sull’esperienza diretta, empirica. Oggi le scoperte della fisica quantistica, e tra le altre il concetto di entanglement, sono conoscenze nuove che possono spiegare quegli aspetti della Kinesiologia e della Biokinesiologia che sembrano strani alla mente razionale.
Diciamo che abbiamo accesso a una sorte di rete wireless naturale, la quale permette di scambiare informazioni a distanza. Provare per credere!
Gatti paurosi e cani disobbedienti
La Biokinesiologia libera l’accesso a un potenziale che prima era bloccato. Questo processo restituisce all’animale la possibilità di scegliere se rispettare o no dei limiti, per esempio. Oppure restituisce all’animale la capacità di riconoscere i pericoli potenziali.
Il disagio nasce quando un essere vivente non ha scelta e non riesce a esprimere un potenziale specifico, cioè quell’abilità necessaria ad adattarsi e superare la difficoltà.
Quando un essere vivente non ha scelta nasce un disagio profondo
Per chiarirti cosa può fare la Biokinesiologia allo scopo di aiutare un animale domestico in difficoltà, voglio raccontarti alcune sessioni che ho condotto in prima persona e altre che sono state condivise da Corinne Dewolf, che lavora molto con gli animali.
Per un gatto molto pauroso, è stato necessario ripristinare la sua sicurezza istintiva. Non potendo distinguere cosa era pericoloso e cosa no (a causa di un potenziale bloccato), l’animale viveva un costante stato di allerta.
Riuscendo a individuare il problema e sbloccare il suo potenziale con la Biokinesiologia, il gatto ha potuto finalmente uscire dallo stato di paura costante e recuperare la serenità in ogni situazione di assenza di pericolo. Ha iniziato a reagire in modo proporzionato alla realtà.
Ricordo poi un cane molto disobbediente. Una volta ripristinata la sua capacità di rispettare i limiti, è diventato un animale equilibrato, collaborativo e presente. Molto piacevole da portare a spasso.
Un cane che abbaiava in modo incessante ha dovuto recuperare, invece, la sua capacità di adattarsi agli imprevisti. Il potenziale bloccato lo faceva vivere in stato di agitazione, perché non fosse sorpreso da un evento inaspettato. La Biokinesiologia ha interrotto questa necessità, consentendogli di abbaiare solo in alcuni casi, come fanno tutti i cani.
Problemi genealogici
Un cavallo da corsa con un pedigree di alto livello, non riusciva mai a vincere le gare alle quali partecipava. Arrivava sempre secondo nonostante avesse tutte le carte in regola per essere il primo. In questo caso è stato necessario ripristinare la sua dignità. Cosa voglio dire?
Interrogando le cellule dell’animale, abbiamo scoperto che la sua linea genealogica non era così pura come indicato nei documenti che attestavano il pedigree. Il blocco, ciò che gli impediva di vincere, era legato a una carenza di verità. Il fatto di dover sembrare quello che non era limitava il cavallo. Riconosciuta la dignità della sua linea genealogica, il cavallo ha iniziato a vincere nonostante il suo pedigree non fosse perfetto.
Quando l’animale sta male per empatia
A volte l’animale domestico si fa carico di problemi e tensioni che non sono suoi. Per questo, all’inizio della sessione di Biokinesiologia, il terapeuta verifica se la problematica è dell’animale o di qualcun altro.
Quando si scopre che il problema non è dell’animale, l’esperto chiede, sempre tramite il test kinesiologico, se allora l’animale può liberarsi dal compito di prendersi carico del problema. Se le cellule dell’animale dicono di sì, si può proseguire la sessione sull’animale stesso. Si indaga il potenziale biologico da liberare e si svolge il protocollo per ripristinare lo stato di benessere.
Può accadere che il tuo animale si faccia carico di un problema che in realtà è tuo
Quando l’animale dice di no, si individua la persona (o l’altro animale) a cui va attribuito il problema. L’idea è quella di coinvolgere il protagonista della problematica, in modo che diventi il soggetto della sessione di Biokinesiologia. Questo per liberare il “paziente iniziale” dalla necessità di intervenire.
La Biokinesiologia è uno strumento di aiuto che tutti possono imparare a usare con competenza. Servono ovviamente studio e pratica. Alcuni allevatori hanno fatto questo percorso per poter sostenere i loro animali (cani, cavalli, mucche ecc.) in modo nuovo. Ci sono dei veterinari che scelgono di integrare questo metodo alla loro pratica.
Tutti possono imparare a usare la Biokinesiologia per aiutare i propri animali
Tutte le persone che vivono con un animale e sono semplicemente desiderose di aiutare i loro amici a quattro zampe possono imparare la Biokinesiologia. A patto di riuscire a essere sufficientemente neutre dal punto di vista emotivo. Quando sei troppo coinvolto nel malessere del tuo compagno peloso, non puoi aiutarlo bene con questo strumento. Ma puoi chiedere a qualcun altro di farlo.