La dinamica della folla e la paura diffusa della Covid-19

La dinamica della folla e la paura diffusa della Covid-19

La dinamica della folla ha un ruolo molto importante nella paura diffusa della malattia da Covid-19. Nell’articolo Marea emotiva e dinamica della folla: sentirsi trascinati ho condiviso con te tante delle perplessità che mi colgono di fronte alla situazione legata alla pandemia da Covid-19, che stiamo ancora attraversando.

Ho anche iniziato a parlarti del fenomeno della dinamica delle folle e della prima caratteristica di una folla folle: l’ossessione. Ora voglio condividere con te le conoscenze preziose che ho acquisito leggendo questo articolo e le riflessioni che mi ha suscitato.

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Cos’è una folla?

Come ti ho già raccontato, le folle sono gruppi che operano attraverso una modalità emotivamente molto intensa e che si comportano in modo folle (cioè irrazionale) secondo i loro stessi standard e principi acquisiti. Ovvero: nel momento in cui un gruppo da sano diventa una folla folle, tutti i suoi principi vengono messi da parte. Si impone una nuova verità, che spesso è contraria a quanto il gruppo credeva e sosteneva in precedenza, quando era sano.

Abbiamo visto nell’articolo precedente che alcuni elementi distinguono le folle e le differenziano dai gruppi di persone ‘normali’, ovvero quelli che si comportano in modo razionale, pur con le naturali sfumature emotive del comportamento umano.

Le folle sono gruppi che operano attraverso una modalità emotivamente molto intensa

La caratteristica distintiva più chiara di una folla è la sua concentrazione condivisa su qualcosa. Sto parlando di un’ossessione comune.

L’oggetto dell’ossessione può essere qualsiasi cosa o quasi, e non è necessario che sia reale. Il collante di una folla può essere la paura degli extraterrestri, un ideale religioso, un desiderio di vendetta, un leader carismatico e così via. Non importa che sia qualcosa a cui gli individui credono o che stia loro a cuore in tempi diversi e più sani.

Una popolazione diventa una folla quando una singola ossessione assorbe l’attenzione della maggioranza dei suoi membri, diventando l’argomento a cui tutti pensano, di cui tutti parlano. L’ossessione non è solo pubblica ma diventa anche privata.

Fuori o dentro

Vedere la propria ossessione rispecchiata nelle reazioni degli altri travolge in una piacevole e intensa esperienza comune. Gli individui in una folla rimproverano invece chiunque vacilli nella determinazione di ottenere, evitare, eliminare o abbracciare l’oggetto che ha creato la folla, a seconda che si tratti di un obiettivo, un nemico comune, piuttosto che una fede e così via. Qualsiasi cosa sembri logica agli occhi della folla viene perseguita dai suoi membri.

Quando è in atto un comportamento collettivo di folla, amici di lunga data diventano nemici mortali e perfetti sconosciuti fratelli di sangue, disposti a combattere spalla a spalla fino alla morte. Quanti amici o famigliari hai perso a causa dell’ossessione per il nuovo coronavirus? Solo a causa di opinioni divergenti o per l’impossibilità di confrontarsi serenamente, abbracciando la complessità della situazione?

Quanti amici o famigliari hai perso a causa dell’ossessione per il nuovo coronavirus?

L’emergere di una nuova verità

La seconda caratteristica distintiva della dinamica della folla è che verità e moralità cessano di essere principi fissi, detenuti dagli individui. Diventano invece il risultato dell’ossessione della folla e sono quasi istantaneamente adottati da tutti i membri del gruppo, senza alcun discernimento. Nessun membro della folla si sogna di mettere in discussione quello che la folla pensa e proclama.

Durante il nazismo, il fatto che gli ebrei fossero o meno il nemico non era più una scelta morale individuale. È emerso invece il principio “gli ebrei sono un nemico” come verità assoluta. Questo in virtù dell’ossessione del gruppo.

Se le chiusure sistematiche dei luoghi di vita culturale e ricreativa, l’indossare la mascherina o i vaccini aiutino o meno a evitare le infezioni, smette di essere il risultato di un’indagine scientifica. Il fatto che queste scelte siano di aiuto o dannose (a seconda di quale sia la folla di appartenenza) diventa una verità indiscutibile. Questo sempre come risultato dell’ossessione di gruppo. Ogni nuova verità viene istantaneamente adottata da tutti i membri della folla.

L’ossessione di gruppo crea verità che non possono essere discusse

La folla dall’esterno e dall’interno

I principi morali e l’abitudine a pensare con la propria testa, che sono tipici degli individui appartenenti a gruppi sani, all’interno della folla spariscono. Dall’esterno, il fatto che si possano negare diritti come la libertà di espressione o la libertà di cura appaiono come una forma di follia. I membri della folla, invece, non se ne accorgono neppure e considerano gli estranei, coloro che non vanno d’accordo con la nuova verità e la moralità emergente, dei veri e propri negazionisti, nemici malvagi o pazzi.

Qualsiasi cosa gli individui pensassero in precedenza sulle mascherine per coprire naso e bocca viene immediatamente sovrascritta quando i leader della folla pronunciano una nuova opinione in proposito.

I membri della folla, compresi gli scienziati, si assumono automaticamente il compito di razionalizzare il nuovo assunto e lo affermano come semplice verità. Se è necessario che dimentichino di avere appena detto qualcosa di diverso lo faranno, e sminuiranno le loro stesse parole senza battere ciglio. Ciò che vuole la folla vince su tutto, anche su competenza e conoscenza accumulata negli anni.

I membri della folla sono pronti a negare tutto quello che pensavano prima

Il cortocircuito nella dinamica della folla

Il dubbio non è concesso nella folla. A coloro che vogliono argomentare contro qualsiasi nuova verità promossa dalla folla viene dato il compito, impossibile, di confutare l’affermazione oltre ogni dubbio. Nella dinamica della folla il giudizio stesso della folla è insindacabile. Tutti i suoi membri fingeranno a se stessi che ogni nuova verità sia stata già ampiamente convalidata e questo, nella dinamica della folla, non comporta alcun dilemma morale o intellettuale.

Il dubbio non è concesso nella folla, il suo giudizio è insindacabile

Per la folla tutte le persone che dicono il contrario di quanto la folla propugna sono esseri inferiori. Lo stesso vale per la moralità: le variabili individuali sono schiacciate da una moralità imperante. Anche quando si tratta di principi fondamentali come il diritto a scegliere in che modo vivere e morire. Perfino se i membri della folla credevano l’esatto contrario solo pochi istanti prima che la nuova moralità fosse imposta. Il periodo di esitazione e ambivalenza durante il quale le prospettive individuali vengono schiacciate è spesso lungo pochi minuti, al massimo settimane.

Rendere accettabile ciò che è criminale

La terza caratteristica delle folle è la capacità di rendere accettabile ciò che fuori dalla dinamica delle folle è impensabile, sbagliato o immorale. Il gruppo, nel suo insieme, santifica un comportamento ritenuto inconcepibile per l’individuo. La folla fa apertamente ciò che gli individui al suo interno vedrebbero come non etico o criminale se fatto da una persona singolarmente. Sto parlando, ad esempio, del fatto di non rispettare la costituzione e imporre dei trattamenti sanitari sperimentali.

La folla fa apertamente ciò che gli individui al suo interno vedrebbero come non etico o criminale

Operando come una folla, le persone possono fare e celebrare cose che sono altrimenti impossibili. Ecco perché le folle possono essere molto pericolose. Nelle circostanze sbagliate, la brama di distruzione può emergere e può essere assecondata su scala globale.

Tornando al caso del nuovo coronavirus, in tutti i Paesi che hanno imposto chiusure e allontanamenti sociali obbligatori, sono stati fatti passi pericolosi verso la dittatura.

I governi hanno sfruttato diversi espedienti legali per sospendere i normali canali legislativi e governare per decreto. La meccanica più comune ha previsto la dichiarazione di un generico “stato di emergenza”, “stato di disastro” o “stato di allarme”. I funzionari del governo hanno comunicato ai loro elettori direttamente attraverso i media, aggirando il controllo parlamentare e mettendo da parte i legislatori regolarmente eletti.

In una folla tutti i membri sono folli

Per evitare di vincolare le azioni dei governi, in quasi tutti questi Paesi, i tribunali hanno reinterpretato le leggi, così da aggirare il dovere di rispettare i diritti umani, a volte sanciti dalle stesse Costituzioni e leggi sempre applicati in tempi ‘normali’, quando i gruppi funzionano in modo sano.

Solo dopo molti mesi dall’inizio della pandemia pochi tribunali hanno cominciato a svegliarsi, scoprendo l’errore e cercando di ristabilire il rispetto delle disposizioni costituzionali.

Perché è successo? I giudici stessi possono essere membri della folla, condividendo l’ossessione comune e accettando le scuse che la folla propone per sopprimere le libertà fondamentali.

Se questo significa che, per giustificare le violazioni governative dei diritti di libertà di parola, privacy e protesta, si deve fingere che il coronavirus sia un enorme pericolo per la vita di tutti, allora così sia.

Folle grandi e piccole

Le tre caratteristiche distintive di una folla, cioè un’unica ossessione, la fluidità della morale e della verità e la criminalità di gruppo, sono state studiate per secoli. Queste caratteristiche descrivono molti culti, movimenti di massa, sette religiose e gruppi di fanatici. Vediamo versioni in miniatura del comportamento della folla in tutti gli eventi di gruppo, come feste, matrimoni e funerali, dove i presenti si uniscono all’insegna di un comportamento simile a quello della folla. Per un breve periodo quel gruppo di persone è ossessionato, ad esempio, dalla celebrazione di un’unione o dalla morte di una persona cara. Ma i matrimoni, le feste e i funerali hanno un chiaro obiettivo e una fine determinata. Le vere folle non hanno un punto di arrivo chiaro, anche se tutte finiscono invariabilmente, a volte dopo giorni, a volte (purtroppo) dopo decenni.

La folla lotta per la sua sopravvivenza

Quando un obiettivo viene raggiunto, la folla cercherà di passare a quello successivo per continuare a esistere. Come mai si è passati senza transizione alcuna dal combattere la malattia, cioè la Covid-19, obiettivo del tutto onorevole e possibile, all’ossessione di eradicare il virus Sars CoV 2 (una missione impossibile in pochi mesi) e infine, ora, alla fissazione per la necessità di vaccinare tutta la popolazione (misura liberticida e potenzialmente inefficace e dannosa)? La dinamica della folla lo spiega bene: quando una folla esiste vuole mantenere il più possibile il suo status quo.

Quando un obiettivo viene raggiunto, la folla cercherà di passare a quello successivo

Come uscire dalla follia della folla?

Nel 1841, il poeta Charles Mackay scrisse il libro Extraordinary Popular Delusions and the Madness of Crowds, in cui descrive ciò che aveva imparato osservando città, villaggi e paesi in tempi di guerra, malattie, fanatismo religioso e ideologico. Il suo messaggio chiave per il futuro è racchiuso in questa citazione ‘Gli uomini pensano in branchi; impazziscono in branchi, mentre recuperano i loro sensi solo lentamente, uno per uno‘. In pratica, una volta che una folla è durata per un po’ di tempo e ha acquisito forza e numerosità, non si dissolve all’improvviso, ma lentamente.

Come tornare a essere una società normale?

I gruppi sociali “normali” che funzionano in modo sano, contrariamente alle folle, hanno obiettivi multipli che variano nel tempo a seconda della loro importanza per gli stessi membri. I gruppi con forti legami emotivi tra le persone, che durano nel tempo, come le famiglie ma anche le nazioni, perseguono l’interesse collettivo dei loro componenti in vari modi.

Risvegliarti dal terrore e dal torpore mentale tipico di chi è dentro la folla, pensare ad altro e non più al coronavirus, può rappresentare il tuo contributo per uscire da questa follia.

Come uscire singolarmente dalla follia della folla?

Come primo passo, da compiere subito, fai in modo di non essere più complice di questa ossessione. Riduci il tempo quotidiano passato a pensare, parlare e vivere l’ossessione Covid-19 e tutti i suoi derivati (vaccinazione, Green Pass, “distanziamento sociale” eccetera). E, se ti va, persegui l’intento di liberarti anche dall’ossessione per la malattia in generale.

Torna a pensare autonomamente, indipendentemente da quello che gli altri ti dicono. Non accogliere come Verità dei semplici punti di vista.  Hai il diritto di avere il tuo punto di vista e di condividerlo con chi vuoi. Non hai, invece, il diritto di imporlo agli altri.

Diffida dai punti di vista assolutistici (anche dei tuoi!). Abbi cura del tuo dialogo interiore e del tuo equilibrio emotivo. Agisci cercando di non reagire. Scegli il tuo nutrimento, in questo caso specificamente emotivo e spirituale.

Diffida dai punti di vista assolutistici, anche dei tuoi!

Ritrova il tuo centro e recupera i tuoi valori, applicandoli nel quotidiano sia nei tuoi confronti, sia nei confronti delle persone con cui ti relazioni.

Dai priorità alle attività che ti riconnettono a te stesso e al mondo: cammina, se possibile in mezzo alla Natura. Respira consapevolmente. Dai spazio al silenzio esteriore (prima di tutto) e poi a quello interiore. Puoi farlo con la meditazione, per esempio.

Varia le tue attività e riprendi a fare cose che ti piacciono. Metti la tua energia nella creazione del presente che desideri, nutrendo le tue passioni e i tuoi talenti, guardando al migliore futuro che sei in grado di sognare.

Coronavirus e salute: cosa puoi fare per stare bene

Coronavirus e salute: cosa puoi fare per stare bene

In questo periodo di grandi incertezze su coronavirus e salute puoi fare qualcosa per stare bene indipendentemente dalla situazione sanitaria globale. Prima di tutto, affrontando con occhi diversi ansie, paure e dubbi legati a Covid-19. Poi lavorando su te stesso e sulle tue abitudini quotidiane. Ma andiamo con ordine.

 

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Il punto della situazione su coronavirus e salute

Sono passati più di sei mesi da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente dichiarato che l’emergenza causata da Covid-19 aveva raggiunto lo status di pandemia. Dai primi giorni incerti del lockdown, sono stati fatti passi in avanti significativi nella conoscenza del virus SARS-CoV2, della malattia che può causare (Covid-19) e delle terapie possibili.

Buona parte della comunità scientifica sta lavorando per approfondire la conoscenza di SARS-CoV2, che appartiene alla grande famiglia dei coronavirus, ed è accusato di provocare infezioni lievi, come il comune raffreddore, ma in alcuni casi anche problemi respiratori molto seri.

Oggi, rispetto alla scorsa primavera, sappiamo decisamente meglio come intervenire per curare i pazienti che presentano i sintomi più gravi. I protocolli sanitari sono migliorati e possiamo trattare i diversi problemi, respiratori e non, causati dal virus.

Oggi conosciamo meglio il Covid-19

 Una ricerca vana

Nella nostra cultura, osservo spesso il sogno della terapia efficace al 100% per tutti i pazienti. Eppure, dobbiamo farcene una ragione, non esiste… Né nella cura di Covid-19, né per alcuna patologia. Prima di tutto perché siamo mortali, in secondo luogo perché non siamo solo un ammasso di cellule isolate da tutto il resto. Siamo esseri fisici ma anche emotivi, sociali, spirituali. Siamo unici e la vulnerabilità a un virus o la risposta favorevole a una terapia dipendono molto dalla risposta del singolo organismo. Un tema che mi sta particolarmente a cuore e sul quale vorrei focalizzare la tua attenzione.

La cura efficace al 100 % per tutti i pazienti non esiste

Quali strumenti ha la medicina convenzionale per la lotta contro il virus?

Le classi di farmaci attualmente utilizzate per contrastare l’azione del SARS-CoV2 e arginare la Covid-19 sono diverse ma, come per ogni virus, trattano i sintomi non la causa. Sono terapie di supporto, un aiuto spesso importante, che però non rappresenta una soluzione alla radice.

Di fronte a questa situazione, da 6 mesi siamo costretti dalle autorità a misure di contenimento, nella speranza di tamponare la diffusione del virus. In tema di coronavirus e salute, non c’è ancora alcuna certezza su cosa accadrà nel prossimo futuro. Tutta l’attenzione è rivolta al nemico virus, cosi contagioso e imprevedibile. In questo clima di incertezza, tante persone ripongono la loro speranza nella scoperta di un vaccino.

Il punto comune di quest’approccio convenzionale è il focus sull’esterno. Il nemico viene da fuori, quindi la soluzione è da ricercare all’esterno (nei comportamenti, nei farmaci, eccetera).

I rischi della fiducia nel vaccino

In base alle mie conoscenze, riporre tutte le speranze della comunità mondiale in un vaccino è terribilmente riduttivo. Primo per lestrema mutabilità del SARS-CoV2, elemento che rende poco probabile lefficacia vaccinale. Secondo, ammettendo di riuscire a rendere il vaccino efficace, la sua azione sarà molto specifica e probabilmente di breve durata.

Terzo, la pressione per avere al più presto un vaccino disponibile fa saltare delle tappe di solito obbligatorie nella fase di sperimentazione e validazione dei farmaci. Rendendo potenzialmente pericoloso ciò che dovrebbe aiutare. Il detto primum non nocere (per prima cosa non nuocere) è più che mai importante da ricordare.

Cosa sta succedendo oggi?

I mass media, spesso in contrasto con i dati ufficiali, ci martellano di notizie sul fatto che il numero di contagiati stia crescendo a ritmi sostenuti. Come una spada di Damocle, la minaccia di un altro lockdown aleggia sulle nostre teste. Le notizie si inseguono e sono spesso poco chiare e incomplete, causando non poca confusione. Ma è necessario cercare di leggerle con giudizio.

È di vitale importanza, per esempio, distinguere tra contagiati e ammalati. Ogni volta che leggi della registrazione di 5, 20, 100 nuovi contagiati dovresti chiederti: quanti malati? E quali sintomi hanno? Se non è precisato, l’informazione è incompleta e scientificamente non valida.

Le notizie si inseguono causando confusione, è importante imparare a leggerle con giudizio

Andare alle fonti

Consultando le fonti primarie, si scopre che la realtà è completamente diversa. I dati epidemiologici stessi vengono letti in modo diverso dagli specialisti. Chi dice la verità? Quanto gli interessi economici e politici inquinano la ricerca e la comunicazione scientifica?

I massimi esperti del settore (epidemiologi e virologi di fama mondiale) non sono ancora daccordo su molti aspetti che riguardano l’epidemia da Covid-19. Qual è la provenienza del virus? Quali sono i suoi effetti? Quale è la sua reale gravità e incidenza? Quale sarà la sua evoluzione? È importante evitare i contagi o c’è da favorirli per creare un’immunità di gregge? Nessuno sa cosa sia meglio fare. Ogni Stato, e in Italia persino ogni Regione, mette in campo strategie e accorgimenti differenti.

I massimi esperti del settore non sono ancora d’accordo su moltissimi temi che riguardano coronavirus e salute

Tanti punti di vista

Se cerchiamo notizie anche al di fuori del sistema di informazione mainstream, abbiamo accesso a tanti punti di vista diversi. Possiamo farci un’idea e sentirci più vicini a un’opinione piuttosto che un’altra, ma non c’è una verità univoca alla quale appellarci.

Dato che i massimi esperti sono in disaccordo su cosa pensare di questo virus, a me che sono un medico ma non sono specializzata nella materia, non interessa prendere una posizione in mezzo a tutta questa incoerenza. E non credo sia utile che lo faccia neppure tu. Ma allora cosa puoi fare per salvaguardare la tua salute e la tua serenità?

Non serve prendere una posizione su coronavirus e salute: investi le tue energie per stare bene

 Cosa possiamo fare per stare meglio

Mentre gli esperti sono impegnati ad analizzare la situazione coronavirus e salute, noi abbiamo il grande potere di agire per promuovere il nostro benessere.

Sapendo che ansie e paura indeboliscono le difese immunitarie, è importante sostituirle con emozioni e sentimenti differenti. Innanzitutto possiamo appoggiarci ad alcuni fatti rassicuranti e riporre la nostra fiducia nel corpo. Almeno il 50% della popolazione, quando viene a contatto con il SARS-CoV2, contagiandosi, non manifesta nessun sintomo. Questo è un dato di fatto. Alcuni studi parlano addirittura di un 80% delle persone che diventano portatrici del virus rimanendo asintomatiche o paucisintomatiche (cioè con sintomi lievi).

Almeno il 50% della popolazione, quando viene a contatto con il SARS-CoV2 non manifesta nessun sintomo

In pratica, tante persone in un certo senso accolgono il virus, adattandosi alla sua presenza. Con naturalezza, come facciamo con molti altri virus e batteri con i quali la nostra specie condivide il proprio habitat, da circa 200.000 anni.

Questione di teorie

La storia della medicina ha fatto sì che, alla fine del diciannovesimo secolo, abbiano prevalso le ipotesi di Louis Pasteur a favore di un microbo-nemico”, da combattere. Sono state invece tralasciate e da molti dimenticate quelle di Claude Bernard e poi di Antoine Béchamp. Queste focalizzavano lattenzione sullimportanza del terreno”. Cioè dellambiente interno della persona (oggi diremmo dello stato di salute generale e del sistema immunitario), più che sullagente esterno.

Quanto stiamo vivendo dimostra la sensatezza delle ipotesi di Bernard e Béchamp. Il pericolo non viene dallessere portatore del virus bensì dal non sopportare la sua presenza.

Il pericolo non viene dallessere portatore del coronavirus bensì dal non sopportare la sua presenza

Ecco qual è la mia proposta. Concentrati su quali strategie puoi mettere in campo per essere una di quelle persone che riescono ad accogliere il virus e “integrarlo” senza esserne affatto destabilizzate.

Non lotta ma integrazione

Lavorare sul tuo “terreno” è un investimento importante sul tuo futuro, che ti consentirà di affrontare al meglio moltissimi altri virus, batteri e microorganismi potenzialmente patogeni. Non parlo di ingaggiare una lotta. Anzi. Forse avrai sentito dire che alcune persone, contraendo Covid-19, vanno incontro a una reazione esagerata del sistema immunitario. Si chiama tempesta di citochine e può essere fatale. Il loro organismo reagisce lottando “troppo” e fa molti più danni del SARS-CoV2.

Oggi, molte persone sono ossessionate dal tema coronavirus e salute. Ma tra due anni potrebbe esserci un altro virus, o un batterio, in tutte le prime pagine dei giornali, online e offline.

Cambia punto di vista

Se lavori su te stesso, cioè sul tuo “terreno”, puoi essere pronto a incontrare tutti quei virus, batteri e microorganismi, potenzialmente patogeni, che non mancheranno di presentarsi nel prossimo futuro. Non si tratta di ipotesi: molti scienziati ne parlano. A causa delle variazioni climatiche e ambientali, aumenta il rischio dell’emergenza di nuovi virus e microorganismi.

Tu però puoi leggere il rapporto tra uomo e microbi sotto una luce diversa. In poche parole: ogni giorno entriamo in contatto con centinaia di migliaia di microorganismi potenzialmente patogeni, nuovi e non. Dobbiamo e possiamo trovare unarma specifica per ognuno? No. È una missione impossibile e controcorrente rispetto alla vita e all’evoluzione stessa.

Abbandona la via della paura

Chiudersi in casa in preda della paura, rinunciando alla propria libertà di movimento e di socializzazione è una via malsana. Vorrei aiutarti a concentrare le energie sulla possibilità di essere libero e sano. Sano al 100%, senza compromessi. Questo significa avere un fisico sano, ovvio, ma anche e forse soprattutto una vita emotiva, relazionale, sociale, sessuale, mentale e spirituale sana.

Come puoi raggiungere questo ambizioso obiettivo? Concentrandoti sulla salute.

Consigli pratici per favorire il tuo benessere

Credo di averti spiegato a fondo perché è importante, anche da un punto di vista scientifico, abbracciare la via dellintegrazione. Lavorare sull’esterno sull’interno. Non solo quando si parla di coronavirus e salute, ma in generale. Hai un potere enorme: quello di migliorare il tuo stato di salute e promuovere il tuo benessere.

Con poche semplici azioni quotidiane puoi promuovere il tuo benessere e migliorare il tuo stato di salute

Metti al primo posto alcune piccole azioni e abitudini che la frenesia della vita quotidiana ti ha probabilmente spinto a relegare all’ultimo posto tra le priorità.

  • Respira profondamente ed esegui spesso esercizi di rilassamento
  • Dormi per il tempo che ti serve. Un sonno rigenerante è un toccasana, spesso sottovalutato
  • Fai movimento, anche camminare in un parco va bene. Hai solo 20 minuti al giorno da dedicare all’attività fisica? Usali fin da oggi
  • Cerca di esporti ai raggi solari per un minimo di 15 minuti. Scegliendo un momento in cui puoi farlo senza bisogno di creme solari
  • Mangia in modo sano, concentrandoti sulla qualità più che sulla quantità
  • Prova a meditare. Se non ne sei capace o non l’hai mai fatto, online trovi moltissime risorse che possono aiutarti. Ti suggerisco Deepak Chopra
  • Rispetta e coltiva i tuoi desideri e la tua natura. Segui più che puoi quello che ti piace e ti porta gioia. Scegli con cura le attività che fai e le persone che frequenti
  • Ringrazia per tutto quanto di positivo che c’è nel tuo presente e guarda avanti verso il futuro, allenandoti a vivere pienamente.

L’importanza di un sonno riposante

Vorrei aggiungere qualche informazione importante sul sonno. Un sonno di qualità trasforma la notte in un momento cruciale. Permette all’organismo di avere tutta l’energia necessaria per riparare le cellule grazie al sistema neuro-endocrino-immunologico. Ma anche di integrare le esperienze emotive e cognitive vissute durante il giorno e di essere pronti ad accogliere la giornata successiva con le sue sfide.

Avrai sicuramente fatto lesperienza di quanto la carenza di sonno possa condizionare ogni aspetto della tua vita personale e professionale. Se hai problemi di insonnia o ti senti sempre stanco dopo aver dormito, prova a seguire il mio video-corso online sul sonno. Troverai tanti consigli pratici per riconquistare un riposo di qualità.

Cosa accadrà nel futuro?

Tante persone sono fortemente in ansia, terrorizzate non solo dai pericoli su salute e coronavirus ma anche dalle conseguenze economiche dovute alle misure prese in reazione alla pandemia da Covid-19. Il nostro sistema economico è sicuramente destabilizzato dalla situazione internazionale. Di fronte a qualunque situazione è la nostra capacità di resilienza che fa la differenza.

Puoi allenarti a guardare allo stato delle cose come a un’opportunità piuttosto che a un dramma insormontabile. Ogni situazione nuova è l’opportunità per tirare fuori risorse interiori che non sospettavi di possedere. Puoi lamentarti perché non puoi più fare quello che hai sempre fatto o puoi scoprire e inventare nuovi modi di fare e di essere. È una tua scelta.

Ogni situazione nuova è l’opportunità per tirare fuori risorse interiori che non sospettavi di possedere

Per esempio, tante persone costrette oggi a lavorare da casa, non sprecano più ore preziose negli spostamenti. Di conseguenza hanno più tempo per se stesse. Forse potrai riscoprire vecchi hobby trascurati, goderti di più i tuoi familiari e gli amici.

Può darsi che saremo costretti a uno scenario in cui non avremo più la possibilità di consumare in abbondanza, perché avremo meno risorse economiche. Ma anche questa potrebbe essere un’opportunità, per buttare giù dal piedistallo il dio denaro e ridimensionare il nostro stile di vita. Riusciremo (forse) a sprecare meno, inquinare meno, rispettare di più l’ambiente che ci accoglie e di conseguenza vivere più a lungo.

Quanto questa situazione è un utile segnale d’allarme per spingerci a cambiare direzione e interrompere la nostra corsa cieca sulla via dell’autodistruzione?

Meno è meglio

Possedere di meno potrebbe paradossalmente farci stare meglio. Se sei costretto a tagliare delle spese superflue perché il budget a tua disposizione si sta riducendo, prova a concederti tutte quelle attività gratificanti e portatrici di benessere che puoi fare senza spendere un soldo. Respirare profondamente, ballare in modo sfrenato a casa tua, camminare in un bosco o in un parco, guardare un tramonto o ascoltare il canto degli uccelli, ridere, passare del tempo con i tuoi cari, chiacchierare con un amico.

Ringraziando per tutto quello che hai oggi e rivolgendo al tuo corpo e al futuro uno sguardo fiducioso, coronavirus e salute possono sicuramente coesistere.