10 consigli per dimagrire riorganizzando i pasti

10 consigli per dimagrire riorganizzando i pasti

È possibile dimagrire riorganizzando i pasti? La risposta è sì. Non è l’unica strada da percorrere, certamente, ma è un buon inizio. Se stai leggendo i miei consigli, molto probabilmente hai o pensi di avere dei chili di troppo. Se è davvero così puoi iniziare fin da oggi a metterti sulla via giusta per raggiungere e mantenere il tuo peso forma, migliorando in modo significativo il tuo stato di salute.

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La chiave dei miei dieci consigli per dimagrire riorganizzando i pasti è una sola. Se diventi consapevole di quello che ti spinge a mangiare di più, potrai agire con furbizia. Accompagnando il tuo organismo a ingerire esattamente quello che ti serve realmente. Niente di più, niente di meno.

Conosci te stesso: per dimagrire diventa consapevole di quello che ti spinge a mangiare di più

Ti rendi conto di mangiare troppo? Metti in pratica queste azioni concrete. Potrai mangiare meno e dimagrire riorganizzando i pasti senza che il tuo organismo se ne accorga.

Una strategia win-win. Vinci tu, perché potrai avvicinarti all’obiettivo di raggiungere il peso forma e vince il tuo corpo, che non si sentirà affamato. E per entrambi c’è l’importante risultato di mantenersi più facilmente in salute.

Potrai mangiare meno riorganizzando i pasti senza che il tuo organismo neppure se ne accorga

Come favorire il raggiungimento del peso forma

Ci tengo a fare una premessa importante. Il giorno in cui non sarai più programmato biologicamente per essere in sovrappeso, niente ti potrà manipolare. La tua alimentazione sarà il risultato dei reali bisogni del tuo corpo. Sia per quanto riguarda le quantità ingerite, sia per ciò che riguarda la qualità di quello che desidererai mangiare. Ti basterà, quindi, ascoltare il corpo per conquistare il traguardo del peso forma.

Il raggiungimento di questo stato, a mio parere, è quello ottimale per il mantenimento del peso forma e di un buono stato di salute. Con il mio audio corso Sovrappeso cosa mi racconti? accompagno le persone lungo questo cammino.

 

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In attesa di raggiungere l’ambito traguardo di “riprogrammarsi” per mangiare spontaneamente il giusto, ecco dieci consigli per dimagrire riorganizzando i pasti. Sono utili anche per il mantenimento del peso forma, se lo hai già raggiunto.

1-Prima di mangiare di nuovo chiediti cosa hai mangiato la volta prima

Prenditi un momento per ricordare cosa hai mangiato nel pasto o nello spuntino consumato qualche ora prima. Il tuo senso di sazietà aumenterà, riducendo di conseguenza il bisogno e l’assunzione di cibo. Fallo con costanza, ogni volta che stai per mangiare qualcosa.

In uno studio condotto da Suzanne Higgs, ricercatrice in psicobiologia presso l’Universitàdi Birmingham, tre gruppi di studentesse (mangiatrici sfrenate) sono stati invitati a rispondere a una domanda prima di mangiare dei biscotti (Higgs. Memory for recent eating and its influence on subsequent food intake, Appetite 39, 2002).

La domanda era diversa per ciascuno dei tre gruppi coinvolti nell’indagine.

  1. Cosa pensi al momento?
  2. Cosa hai mangiato ieri a pranzo?
  3. Cosa hai mangiato oggi a pranzo?

I partecipanti del gruppo A e B hanno consumato l’80% di biscotti in più rispetto al gruppo C.

La consapevolezza di quello che mangiamo e abbiamo mangiato ci mette in una netta condizione di vantaggio. Per ridurre le quantità di cibo che mangi a ogni pasto, se la tua memoria non ti aiuta, tieni un diario alimentare.

Per mangiare meno, se la tua memoria non ti aiuta, tieni un diario alimentare

2-Usa piatti delle giuste dimensioni

Come suggerisce l’illusione ottica di Delboeuf, che indaga la percezione delle dimensioni relative, consumando una stessa porzione di cibo siamo più o meno soddisfattia seconda delle dimensioni del piatto. Più il piatto è grande più la porzione ci sembrerà scarsa. Viceversa un piatto che contiene l’esatta quantità di cibo che vogliamo consumareci sembrerà più pieno e abbondante.

Più il piatto è grande più la porzione ti sembrerà scarsa

A proposito dei piatti che usi in tavola, anche il colore ha la sua importanza. Se piatto e pietanza hanno colori uguali o simili si mangia circa il 20% in più, come rivela un esperimento di Brian Wansinke del suo team.

3-Osa cucinare il 20% in meno

L’evoluzione delle nostre abitudini alimentari ci ha portato ad aumentare le dimensioni di una porzione considerata normale. I punti di riferimento sono cambiatie quella che alcuni decenni fa sarebbe stata una porzione giusta oggi è considerata piccola.

Consumare porzioni leggermente più piccole ti farà sentire sazio comunque

Devi sapere che consumare porzioni (relativamente) più piccole ti aiuta a mangiare meno senza influenzare negativamente il tuo senso di sazietà. Non avrai fame prima del tempo e non mangerai di più ai pasti successivi. Il tuo organismo non è in grado di accorgersi di una diminuzione delle porzioni pari al 20%.

Agisci “alla fonte” sin da oggi: cucina il 20% di meno.

 4-Inizia il pasto mangiando cibi ipocalorici che riempiono

Più che la qualità, è il volume di cibo ingerito che ti restituisce un segnale di sazietà, indipendentemente dalla densità energetica, ovvero dalle calorie.

Sia che tu decida di mangiare una ciotola gigantesca di insalata sia che tu scelga patate fritte con doppia dose di maionese e ketchup, il senso di sazietà arriverà nel momento in cui avrai consumato una certa quantità di cibo. Il volume conta più delle calorie.

In fatto di cibo e sazietà il volume conta più delle calorie

Le verdure crude, con la loro bassa densità energetica, sono ottime per favorire la sensazione di avere lo stomaco pieno. Inizia il pasto con un’abbondante insalata di verdure, per esempio, e lascia per ultimi i cibi più calorici.

5-Scegli pochi piatti e sapori per un singolo pasto

Più alto è il numero di alimenti differenti sulla tavola o nel piatto, più siamo spinti a mangiare. Facciamo un esempio. Nell’esperimento condotto da Kahn e colleghi con gli M&M’S, i noti confetti al cioccolato, gli scienziati hanno offerto una ciotola di M&M’s di sette colori diversi a un primo gruppo. Mentre al secondo hanno proposto un mix di confetti di dieci colori diversi. Il semplice fatto di passare da sette a dieci colori ha provocato un aumento del consumo pari quasi al 60%.

Più ricca è l’offerta più mangerai

Levitsky e il suo team, invece, hanno evidenziato che servendo sei portate di sei verdure differenti, i commensali hanno mangiato spontaneamente il 20% in più rispetto a quelli a cui è stato servito un solo piatto con le sei verdure messe tutte insieme.

6-Ostacola il tuo accesso al cibo

Più il cibo è di facile accesso, più si mangia. Quante volte ti servi di nuovo perché il piatto di portata è lì sotto i tuoi occhi e basta allungare una mano? Quando mangi, non mettere tutto quello che hai cucinato in tavola. Lascia il bis il più lontano possibile, sui fornelli o sul piano di lavoro. In questo modo se vorrai mangiare di più sarai costretto ad alzati.

Quando mangi, non mettere tutto quello che hai cucinato in tavola

Meglio ancora: se possibile mangia in salotto e lascia le pietanze avanzate in cucina. Dovrai fare lo sforzo di alzarti e cambiare stanza per mettere nel piatto il bis, prendere un altro panino o il dolce. Servirsi in automatico, senza pensarci, diventa così impossibile. Mangerai più di quello che c’è in tavola solo se sarai davvero motivato. E magari a quel punto sarà perché il tuo corpo ne ha bisogno.

7-Mangia lentamente

Qualunque cosa tu stia mangiando, se sei disconnesso dai bisogni reali del tuo corpo, ti sentirai sazio dopo un periodo di tempo prefissato. Dovrai masticare per almeno venti minuti. Più mangi rapidamente, più cibo avrai ingerito in questo lasso di tempo.

Se invece rallenti mangerai meno, spontaneamente. E la sensazione di sazietà arriverà comunque dopo circa 20 minuti.

Mangiando lentamente sarai sazio pur consumando meno cibo

Segui fin da oggi questo consiglio. Posa la forchetta tra un boccone e l’altro. Infine, riprendi la forchetta solo quando avrai inghiottito il boccone precedente. Potresti anche contare 30 movimenti di masticazione.

8-Durante il pasto, evita qualunque altra attività

Mentre mangi non guardare la televisione, non lavorare al computer, evita di leggere il giornale, rispondere al telefono, giocare a un videogioco, ascoltare la radio eccetera. Mangia e basta.

Dal punto di vista statistico, più una persona consuma i propri pasti mentre svolge altre attività che la distraggono, più è probabile che sia in sovrappeso oppure obesa.

Mangiare mentre si fa qualcos’altro ritarda la comparsa del senso di sazietà e aumenta significativamente la quantità di calorie assunte.

Più una persona consuma i propri pasti mentre svolge altre attività più è probabile che sia in sovrappeso oppure obesa

Fare qualcos’altro mentre mangi ha effetti non solo sul pasto in corso ma anche su quello successivo. Perché? Mangerai più velocemente e consumerai una quantità di cibo maggioririspetto a quello che avresti fatto mangiando il pasto precedente senza distrazioni.

9-Mangi in compagnia? Regolati sul ritmo della persona più lenta

Inizia la prima pietanza e finisci l’ultima regolandoti sulla persona più lenta tra i tuoi amici e parenti. Senza servirti più volte, ovviamente. La quantità di ospiti alla tua tavola influenza la quantità di cibo che ingerirai senza accorgertene.

La quantità di ospiti alla tua tavola influenza la quantità di cibo che ingerirai senza accorgertene

Come abbiamo già evidenziato, le distrazioni durante il pasto spingono a mangiare di più. Allo stesso modo, se qualcuno sceglie di invitare due, quattro, sei oppure otto amici, invece di cenare da solo, mangerà rispettivamente il 47%, 69%, 72% e 96% in più.

Il fenomeno ha diverse motivazioni alla base: l’eccitazione della condivisione, la distrazione dovuta a chiacchiere e discussioni e la durata del pasto, che di solito è molto maggiore rispetto a quando si mangia da soli. Oltre al fatto che la tavola viene imbandita in quantità e varietà.

Ovviamente se rimani consapevole di quello che mangi puoi tranquillamente goderti una cena in compagnia!

10-Mettiti comodo per consumare ogni spuntino

Quando, nel corso della giornata, hai voglia di uno spuntino, non consumarlo in fretta, ingoiandolo quasi senza masticare mentre continui con quanto stavi facendo. Mangiare uno snack o qualche biscotto al volo non è salutare.

Siediti in cucina o comunque allontanati dalla tua scrivania e smetti di fare quello che stavi facendo. Nel caso in cui il tuo desiderio sia superficiale, questa costrizione ti farà probabilmente abbandonare l’idea. Se invece sei mosso da fame vera, fisiologicamente fondata, è giusto assecondare il bisogno. Sedersi a tavola ti porterà comunque a mangiare meno, non importa cosa.

Dimagrire riorganizzando i pasti è possibile!

Come hai potuto capire leggendo fin qui, ti propongo di concentrare la tua attenzione sull’organizzazione dei tuoi pasti e non sul contenuto complessivo delle calorie. Mangia pure quello che vuoi, rimanendo aperto alla possibilità di cambiamenti (in apparenza) spontanei.

Riorganizzando i pasti, molto probabilmente scoprirai di essere sazio e soddisfatto mangiando il 20% in meno rispetto a prima, senza nessuno sforzo. Per molti dei consigli in questo testo mi sono ispirata al libro di Michel Desmurget: L’anti-régime. Maigrir pour de bon. Editions Belin, 2017. Non è tradotto in italiano.

Come acquisire nuove abitudini più salutari

Una strategia che prevede di dimagrire riorganizzando i pasti richiede, almeno inizialmente, azioni consapevoli mantenute con costanza. Dopo qualche settimana, massimo tre mesi, avrai acquisito nuove abitudini. La riorganizzazione dei pasti funzionerà in modo automatico in accordo con il tuo desiderio di salute e peso forma. Abbandona le tue precedenti convinzioni su cibo e alimentazione sana, farai meno fatica ad avvicinarti al tuo peso forma.

Se però senti una resistenza interiore che si oppone a questi cambiamenti, ti suggerisco di integrare una via diversa, che va più in profondità.

Puoi mettere d’accordo la parte di te che vuole essere snella e quella che invece vuole essere in sovrappeso. Come? Grazie al metodo della Bioconsapevolezza. Qui trovi l’audio corso, qui gli appuntamenti online dedicati al sovrappeso e qui, il mio libro incentrato sul metodo della Bioconsapevolezza per raggiungere il tuo peso forma senza diete e privazioni. Inizia subito a dimagrire riorganizzando i pasti!

Puoi mettere d’accordo la parte di te che vuole essere snella e quella che invece vuole essere in sovrappeso

Bibliografia utile

Vuoi approfondire alcuni temi trattati in questo articolo? Ti lascio una breve e utile bibliografia degli studi che ho citato.

Brondel et al. Variety enhances food intake in humans: role of sensory-specific satiety, Physiol Behav 97 (2009)

De Castro et al. The amount eaten in meals by humans is a power function of the number of people present, Physiol Behav 51 (1992)

De Castro. Eating behavior: lessons from the real world of humans, Nutrition 16 (2000)

Hetherington et al. Understanding variety: tasting different foods delays satiation, Physiol Behav 87 (2006)

Higgs et al. Television watching during lunch increases afternoon snack intake of young women, Appetite 52 (2009)

Kahn et al. The Influence of Assortment Structure on Perceived Variety and Consumption Quantities, J Consum Res 30 (2004

Levitsky et al. Number of foods available at a meal determines the amount consumed, Eat Behav 13 (2012)

Mittal et al. Snacking while watching TV impairs food recall and promotes food intake on a later TV free test meal, Appl Cogn Psychol 25 (2011)

Norton et al. Volume and variety: relative effects on food intake, Physiol Behav 87 (2006)

Raynor et al. Dietary variety, energy regulation, and obesity, Psychol Bull 127 (2001)

Raynor. Can limiting dietary variety assist with reducing energy intake and weight loss?, Physiol Behav 106 (2012)

McCrory et al. Dietary (sensory) variety and energy balance, Physiol Behav 107 (2012)

Raynor et al. Greater variety of fruit served in a four-course snack increases fruit consumption, Appetite 59 (2012)

5 falsi miti su cibo e alimentazione sana

5 falsi miti su cibo e alimentazione sana

I falsi miti su cibo e alimentazione sana condizionano le nostre abitudini a tavola, rendendo più difficile, per molti, raggiungere e mantenere il proprio peso forma e un buono stato di salute.

Hai mai sentito dire che bisogna evitare a tutti i costi i grassi, perché favoriscono l’insorgenza di patologie cardiovascolari? Oppure che bisogna mangiare tantissimo a colazione, molto a pranzo e poco a cena? Da dove arrivano queste convinzioni tanto diffuse da essere nella testa di tutti noi? I falsi miti su cibo e alimentazione sana possono avere o meno fondamento scientifico. Ma non sono mai regole universali valide per tutti. Scopriamo perché e come nascono.

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I falsi miti su cibo e alimentazione sana sono spesso punti di vista, credenze popolari, consuetudini

Si tratta di punti di vista, credenze popolari, consuetudini oppure ancora raccomandazioni dettate, talvolta, dal buon senso. Sono punti di vista. Leggendo questo approfondimento scoprirai che gli stessi esperti di alimentazione si trovano spesso in disaccordo tra loro.

Nel momento in cui abbiamo la pretesa di trasformare questi suggerimenti in precetti universali scopriamo che non funzionano per tutti.

Sul nostro Pianeta vivono oltre 7 miliardi e mezzo di persone. Come si può pretendere che esistano delle regole sull’alimentazione che possano valere per chiunque? Nonostante ciò, diversi falsi miti su cibo e alimentazione sana sono diventati, nel tempo, convinzioni radicate. Promosse e caldeggiate anche da professionisti sanitari, dietologi, dietisti e biologi nutrizionisti.

Il problema di molte convinzioni sull’alimentazione è che non sono davvero salutari per tutti

Biologicamente siamo tutti diversi

Vorrei che, intraprendendo questo breve viaggio alla scoperta dei falsi miti su cibo e alimentazione sana, tu tenessi a mente un principio basilare. Biologicamente siamo tutti diversi. Innanzitutto l’uno dall’altro. Perché ci distinguono sesso, età, lavoro fisico e mentale giornaliero, abitudini, luogo geografico di residenza, stili di vita e metabolismo basale. Un termine che indica il minimo apporto di energia necessario ad assicurare le funzioni vitali del tuo corpo quando è sveglio e a riposo.

Inoltre, lo stesso individuo non è mai del tutto identico a se stesso. Cambiamo nel corso degli anni e persino in un breve intervallo di tempo, che può essere pari a un anno, a una stagione o a un singolo mese. Sicuramente hai conosciuto qualcuno che dimagrisce spontaneamente all’arrivo dell’estate (o dell’inverno) senza cambiare abitudini alimentari.

Per non parlare del fatto che i nostri bisogni in termini di cibo mutano man mano che cresciamo e poi invecchiamo. E le nostre esigenze nutrizionali sono diverse, ad esempio, se affrontiamo una gravidanza, una malattia, un cambiamento importante di vita e così via.

Lo stesso individuo non è mai del tutto identico a se stesso, si cambia anche in un breve lasso di tempo. Di conseguenza cambiano le esigenze alimentari

Liberati dalle regole che non valgono per te

Abbandona la convinzione che devi seguire i falsi miti su cibo e alimentazione sana come se fossero una religione. Potrai così lasciarti alle spalle auto costrizioni che ti fanno fare fatica, frustrano i tuoi bisogni reali e forse sono anche dannose per la tua salute.

Se stai leggendo questi miei consigli, molto probabilmente hai (o pensi di avere) dei chili in eccesso, che ti appesantiscono e ti fanno sentire a disagio. Magari segui scrupolosamente diverse regole per “mangiare sano”. Ma non ne hai mai tratto alcun beneficio, o i benefici sono stati davvero pochi. Questo accade perché quelle regole a cui ti sei aggrappato, molto probabilmente, non funzionano per te e per la tua biologia. Scopri quali sono i 5 falsi miti su cibo e alimentazione sana che puoi abbandonare a cuor leggero.

Ovviamente, riconoscere che si tratta di regole arbitrarie, che non possono valere per tutti, non significa che devi fare l’esatto opposto. Semplicemente puoi permetterti di validarle o no. Se non funzionano pe te, puoi trovare una strada migliore per raggiungere il tuo peso forma. E sappi che questa strada non passa dal numero di pasti fissi al giorno o dal divieto assoluto di mangiare cioccolato.

Alcune regole su cibo e alimentazione sana a cui ti sei aggrappato non valgono per te

1 – Bisogna fare 5 pasti al giorno

Quante volte l’hai sentito dire? Da amici, parenti, medici e professionisti dell’alimentazione. Devi mangiare a colazione, pranzo e cena. E a questi pasti principali aggiungere sempre due spuntini, a metà mattina e a metà pomeriggio. Abituarsi a mangiare in questo modo può servire a non sgarrare, evitando di abbuffarsi fuori orario.

Se i pasti giornalieri sono cinque, non dovresti sentire più i morsi della fame. Può quindi diventare più facile consumare porzioni misurate, pesate sulla bilancia, soprattutto la sera. Sicuramente conosci qualcuno che così facendo è dimagrito e continua a mantenere il suo peso forma, seguendo strettamente questo regime alimentare.

Sono consigli utili se ti sei disconnesso dal tuo corpo e dai segnali che ti manda. Funzionano come una stampella per chi non riesce a camminare da solo. E magari sono perfettamente adatti al tuo caso. Troverai però altri professionisti, anche loro esperti di alimentazione, che la pensano in modo diametralmente opposto. Allora chi seguire? Te stesso: impara ad ascoltare i bisogni del tuo corpo.

 

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L’altra faccia della medaglia

La forzatura dei cinque pasti al giorno può creare una sorta di “rumore di fondo”, che impedisce di ascoltare i tuoi reali bisogni nutrizionali. Rendendo difficile il raggiungimento di un’alimentazione intuitiva, spontanea e naturale.

I cinque pasti al giorno rendono più difficile capire quali sono i tuoi reali bisogni nutrizionali

È molto più sano e proficuo, per raggiungere il peso forma, mangiare quando hai fame. Assumendo quello che il tuo corpo ti suggerisce di ingerire. Ti consiglio di provare a saltare dei pasti quando non hai fame e di mangiare a orari diversi, solo quando senti veramente appetito. Così darai l’opportunità al corpo di mandarti dei segnali chiari e potrai allenarti ad ascoltarli di nuovo.

2 – È importante ridurre al minimo il consumo di alimenti tabù

Niente cioccolato e assolutamente niente grassi, soprattutto quelli saturi.

Eppure nel cioccolato ci sono degli elementi, come il triptofano, molto utili al nostro benessere. Grazie a un paio di quadratini di cioccolato fondente possiamo assumere buone quantità di questo amminoacido essenziale, che il nostro corpo non è capace di produrre da solo.

Questo mattoncino è necessario alla sintesi delle proteine e di sostanze biologiche fondamentali come la niacina (o vitamina B12) e la serotonina, chiamata anche ormone del buonumore. La serotonina è coinvolta, in quanto precursore della melatonina, nella regolazione del ciclo sonno-veglia.

La maggior parte degli alimenti tabù contengono in realtà elementi essenziali al tuo benessere

Guerra ai grassi

La lotta ai grassi è ancora più feroce di quella al cioccolato. Soprattutto quando si parla di grassi saturi. Sarebbero loro i responsabili del tuo sovrappeso e di tante patologie cardiovascolari. Magari te ne stai privando da anni. Eppure non riesci comunque a mantenere il tuo peso forma. E se ci pensi conosci sicuramente qualcuno che si abbuffa di grassi, compresi quelli saturi, senza ingrassare di un grammo.

Non ti sto dicendo che da domani devi mangiare uova, bacon e salumi fino alla nausea. Ma che anche i grassi, o meglio i lipidi, sono macronutrienti che hanno proprietà importanti per il tuo benessere.

C’è chi, pur consumando cibi grassi con una certa regolarità, non soffre di patologie cardiovascolari. Se il tuo corpo ti chiede dei grassi, anche saturi, mangiarne non ti farà per forza ammalare. È sempre una questione di bisogni individuali e del momento che si sta vivendo. Il corpo potrebbe averne bisogno, per esempio, per affrontare un clima molto freddo.

Per tua informazione sappi che alimenti come il salmone e le noci, ricchi di grassi insaturi, contengono grandi quantità di omega 3 e omega 6. Sostanze necessarie, tra le altre cose, alla crescita dei bambini e al controllo dello stato infiammatorio che può favorire l’insorgenza di patologie.

Alcuni lipidi sono essenziali per combattere gli stati infiammatori che favoriscono le malattie

3 – Devi abbassare il tuo livello di colesterolo

Parlare dei grassi mi permette di introdurre il terzo dei principali falsi miti su cibo e alimentazione sana. Mi sto riferendo al colesterolo e ai farmaci per abbassarne il livello. Hai dovuto dire addio a formaggi stagionati e semi-stagionati, uova e a tanti altri alimenti perché sui tuoi esami del sangue è apparso un asterisco accanto alla voce che misura HDL, LDL e trigliceridi?

Magari sei solo moderatamente in sovrappeso, o sei al limite alto della tua fascia di normopeso. Eppure il tuo medico ti ha consigliato di metterti a dieta stretta. Inoltre, potrebbe averti prescritto delle pastiglie per abbassare il livello di colesterolo, soprattutto quello di tipo LDL, considerato il colesterolo cattivo.

Sappi però che il colesterolo, oltre a essere una componente fondamentale delle membrane cellulari (il rivestimento delle cellule del nostro corpo), è importantissimo per il buon funzionamento del tuo cervello. Partecipa, tra le altre cose, alla sintesi della vitamina D.

È talmente importante che solo una parte viene reperita dall’alimentazione, la maggioranza del colesterolo nel nostro corpo viene prodotta dal fegato.

Anche nel caso del colesterolo, gli esperti non sono tutti d’accordo. Ci sono professionisti, come i medici Philippe Even e Bernard Debre’ che denunciano la disinformazione sul tema.

Il colesterolo è considerato un nemico della salute, invece è fondamentale per il buon funzionamento del nostro organismo

Perché ce l’abbiamo con il colesterolo?

Negli anni sono cambiati in modo significativo gli standard che definiscono un uomo o una donna a rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Spesso questa valutazione viene effettuata semplicisticamente a partire dall’esame del sangue che valuta il livello di colesterolo.

Una persona che dieci anni fa era considerata sana e non a rischio, oggi viene segnalata come borderline o addirittura a rischio. Dal 2013 al 2018 il numero di individui a cui sono state prescritte le statine è aumentato del 13,3% (rapporto OSMED 2018 di AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco). Si tratta di una terapia anti colesterolo che va portata avanti per tutta la vita.

Eppure l’equilibrio tra colesterolo e salute sembra essere molto più complesso di quello che ci viene raccontato.

La mia è una perplessità. Ogni volta che si combatte ferocemente un’azione del corpo senza cercare di capirne le ragioni, sento un profondo disaggio. È importante ricordare che le scienze mediche sono in continua evoluzione e che quanto viene ritenuto corretto oggi potrebbe non essere considerato valido domani. Inoltre, l’uso di anticolesterolemici ha molti effetti collaterali di diverso tipo.

 4 – Fai una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero

Ecco una regola squisitamente culturale: è persino un proverbio! Sembra essere sensato. Visto che la mattina hai lo stomaco vuoto, perché ti sei appena svegliato, pensi di dover consumare un’abbondante colazione. Così potrai partire con tutte le energie necessarie ad affrontare la giornata. A pranzo puoi ancora mangiare dosi generose, ma a cena devi stare a stecchetto. Perché dopo andrai a dormire e non consumerai le calorie assunte. Semplice e ovvio, eppure…

Mangiare tanto al mattino serve per avere le energie necessarie ad affrontare la giornata? Eppure siamo già carichi grazie alle ore di riposo

Frequentando un corso di cucina naturale, mi è stato condiviso un punto di vista completamente differente. Secondo le indicazioni di Pino Africano, tecnico alimentare fondatore dell’associazione La salute me la mangio, fare una colazione abbondante equivale a mettere sotto carica un telefono che ha già il 100% di batteria. Perché al mattino, dopo una buona notte di riposo, siamo già pieni di energia. Grazie al sonno. Le energie non arrivano solo dal cibo.

Le energie non arrivano solo dal cibo

Forse ti sarà capitato, dopo una notte in cui non sei riuscito a riposare, di svegliarti con più appetito del solito. Al mondo esistono persone che fanno colazioni da re, pranzi da principi e cene da poveri e mantengono tranquillamente il proprio peso forma. Mentre altre seguono la stessa regola e sono in sovrappeso. Questo accade perché questa convinzione popolare, che potrebbe anche avere alcuni fondamenti scientifici, non è una regola universale.

 5 – Pesa tutto quello che mangi e mangia sempre le giuste quantità

Quante diete, varie ed equilibrate, impongono di pesare tutto quello che mangi? Non solo per contenere le calorie. Questi regimi alimentari si basano sul principio che devi consumare una certa quantità di proteine, lipidi, carboidrati eccetera.

Hai seguito alcune diete nella tua vita? Almeno una ti avrà costretto a usare quotidianamente la bilancia. Molto probabilmente ti sarà capitato di vivere la frustrazione di avere ancora fame a fine pasto. Oppure, ancora peggio, di essere sazio e fissare il cibo nel piatto. Immagino che ti sarai sforzato di finire tutto, per rispettare la dieta.

Dov’è l’errore? Non è possibile sapere di quali quantità e qualità di cibo hai bisogno partendo solo dalla tua età, dal tuo lavoro e dal tuo sesso. Ci sono molte altre variabili in gioco. Inoltre quantità e qualità di cibo di cui hai bisogno non sono mai le stesse, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana.

Quantità e qualità di cibo di cui hai bisogno non sono mai le stesse, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana

Dimagrire senza diete è possibile

Leggendo le mie parole forse stai provando emozioni contrastanti.

Da una parte sei felice, perché puoi finalmente abbandonare alcune regole alimentari che ti stavano strette. Senza sentirti in colpa.

Dall’altra ti starai chiedendo: se non seguo regole e regimi alimentari controllati, allora come faccio a raggiungere il mio peso forma? Sappi che dimagrire senza diete è possibile.

Grazie al Metodo della Bioconsapevolezza, che ho sviluppato in oltre vent’anni di pratica delle medicine complementari (e non), potrai scoprire una via per raggiungere il tuo peso forma e anche per mantenerlo. Dicendo addio al terribile effetto yo-yo che porta a perdere peso per poi riguadagnarlo con gli interessi e alla frustrazione di stare sempre a dieta.

E ho una buona notizia per te! Liberandoti dai dogmi dei falsi miti su cibo e alimentazione sana hai compiuto un primo passo verso il tuo peso forma.

Vuoi saperne di più? Controlla il calendario degli eventi e scopri quando è in programma il prossimo laboratorio online per il raggiungimento del tuo peso forma.

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