Rinforzare il sistema immunitario pulendo l’intestino

Rinforzare il sistema immunitario pulendo l’intestino

Rinforzare il sistema immunitario è possibile anche a partire dalla cura dell’intestino. Difese immunitarie basse e intestino infiammato, infatti, sono correlati. Quando il tuo intestino è intasato o addirittura bloccato, l’assimilazione dei nutrienti vitali a livello dell’intestino tenue e l’eliminazione delle tossine da parte dell’intestino crasso vengono ostacolati.

Difese immunitarie basse e intestino infiammato sono correlati

Puoi immaginare, senza troppe difficoltà, tutte le conseguenze sul medio e sul lungo periodo di una situazione di stitichezza protratta o di evacuazione incompleta. Quando questo capita senti di avere meno energia, ci sono più tossine in circolazione nel corpo e si verifica un rallentamento di tutti processi metabolici. Fenomeni che finiscono per favorire l’infiammazione cronica e uno squilibrio diffuso, che ti allontana da uno stato ottimale di salute e benessere. Ecco come e perché puoi rinforzare il sistema immunitario svuotando bene l’intestino.

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Una macchina “troppo” perfetta

Paradossalmente, ci preoccupiamo più dello stato di tubi e motori della nostra auto che di quello del nostro apparato digerente. Pensiamo a cosa accadrebbe alla nostra automobile se il tubo di scarico fosse tappato o l’alimentazione funzionasse male: si fermerebbe dopo pochi chilometri.

Il corpo (purtroppo o per fortuna) ha la possibilità di tirare avanti comunque, grazie alla sua elevata capacità di adattamento, che ci permette di ignorare persino alcuni bisogni fondamentali.

Talvolta è solo quando ti liberi e riesci a “fare pulizia” nel tuo organismo che ti accorgi di quanto le cose andassero male prima. Perché finalmente ti senti meglio, sia fisicamente sia emotivamente. Sei più energico e leggero.

Alimentazione e igiene intestinale

Si racconta che la dott.ssa Catherine Kousmine, medico russo specializzato nella cura di patologie anche gravi attraverso l’alimentazione e l’igiene intestinale, ideatrice del metodo chiamato (appunto) Kousmine, si rifiutasse di trattare qualunque paziente se prima non aveva pulito in maniera profonda gli intestini. Questo perché l’intestino è il più grande organo di scambio del nostro organismo. Averlo intasato non solo ostacola l’insieme dei processi metabolici naturali (fisiologici e spontanei) ma anche ogni terapia a cui ci si sottopone.

L’intestino è il più grande organo di scambio del nostro organismo

Questo dato di fatto ti fa capire perché l’intasamento dell’intestino provoca difese immunitarie basse e intestino infiammato. Un intestino pulito funziona meglio e la salute dell’intestino si ripercuote sul benessere del corpo intero, permettendo di rinforzare il sistema immunitario. C’è chi parla dell’intestino come di un secondo cervello per la sua importanza sul regolamento e il benessere del corpo umano.

Intestino crasso ed energia di protezione

Nel corso dei miei studi di medicina cinese, ho imparato che è al livello dell’intestino crasso che si crea l’energia WEI. Si tratta di una forma di energia che ha una funzione di protezione. Fa da scudo verso le aggressioni esterne come per esempio virus, batteri, sostanze tossiche, ma anche traumi ecc. Per collocarla nel nostro paradigma occidentale, la qualità di questa energia condiziona, tra l’altro, il buon funzionamento del nostro sistema immunitario.

A livello dell’intestino crasso si crea l’energia WEI che ha un ruolo di protezione dell’organismo

Intestino crasso e salute dei polmoni

Sempre la medicina cinese, che prende in grande considerazione l’aspetto energetico del corpo, considera l’intestino crasso la via di uscita dei polmoni. È un emuntorio energetico. Per la medicina cinese ogni organo ha un emuntorio. Nei casi di cistifellea e vescica, che sono rispettivamente gli emuntori di fegato e reni, la correlazione con la nostra conoscenza anatomofisiologica è immediata. Mentre risulta un po’ meno evidente, per noi occidentali, indovinare che l’intestino crasso è l’emuntorio del polmone e l’intestino tenue quello del cuore.

Sulla base di queste conoscenze, si spiega come un intestino crasso in buona salute possa condizionare il benessere polmonare mentre un intestino tenue sano possa favorire la salute cardiaca.

L’autunno, una stagione favorevole

In medicina cinese, ad ogni stagione corrisponde una coppia organo/emuntorio.  La stagione della “coppia” fegato/cistifellea, per esempio, è la primavera, mentre quella di cuore/intestino tenue è l’estate. Alla coppia polmone/intestino crasso corrisponde l’autunno.

Diciamo che la coppia polmone/intestino crasso è la regina dell’autunno. Ecco perché ha senso prepararsi all’arrivo dell’autunno pulendo l’intestino a fondo con l’obiettivo di rinforzare il sistema immunitario. Voglio proporti qualche accorgimento per favorire e mantenere un intestino pulito e funzionale.

In medicina cinese ad ogni stagione corrisponde una coppia organo/emuntorio

Come svuotare bene gli intestini ogni giorno

Tante persone che presentano sintomi e patologie di vario genere, non pensano di intervenire sulla pulizia degli intestini. Vanno in bagno regolarmente e credono di possedere un apparato digerente che funziona bene. Andare in bagno ogni giorno però non garantisce un’evacuazione corretta e completa delle feci. Capiamo innanzitutto quali sono le cattive abitudini che rendono difficile svuotare gli intestini completamente.

Andare in bagno ogni giorno però non garantisce un’evacuazione corretta

Abitudini culturali che ostacolano lo svuotamento dell’intestino

Le abitudini del mondo occidentale possono essere di ostacolo a una buona evacuazione quotidiana. A partire dai water, che ci fanno assumere la posizione seduta, in cui il tronco e le gambe sono a 90 gradi l’uno rispetto alle altre. Questa posizione non favorisce la defecazione naturale, anzi, può favorire la stipsi di tipo espulsivo, la più diffusa.

Quando ci sediamo sul water il muscolo puborettale, che serve a mantenere la continenza, non si rilassa del tutto e impedisce una naturale defecazione. Avresti mai detto che un oggetto tanto famigliare come il nostro water potesse contribuire a infiammare l’intestino e indirettamente indebolire il sistema immunitario?

Rimedio alla modernità

Quando non esistevano i water, la posizione naturale primitiva per defecare era accovacciati. Questa posizione, che oggi chiamiamo squat, comporta un angolo di circa 35 gradi tra tronco e gambe. Oltre a permettere al muscolo puborettale di rilassarsi del tutto, lo squat provoca una pressione addominale che favorisce la fuoriuscita delle feci. Il risultato è una defecazione veloce e completa.

I water alla turca sono quindi più adatti allo svuotamento corretto degli intestini e indirettamente contribuiscono a rinforzare le difese immunitarie. Per fortuna, per risolvere la faccenda, non serve per forza distruggere i nostri water, sostituirli con i water alla turca o tornare a vivere nei boschi! Per replicare la posizione accovacciata, pur essendo seduti sui nostri water convenzionali, basta utilizzare uno sgabello. Posizionato sotto i piedi, permette di tenere le gambe sollevate e di assumere la posizione migliore per favorire lo svuotamento ottimale dell’intestino, ogni giorno.

Svuotare completamente gli intestini

A seconda delle tue abitudini alimentari, è consigliabile svuotare completamente gli intestini una o due volte all’anno. Immagina questa pratica come una sorta di grande doccia interna per rinforzare il sistema immunitario e guarire un intestino infiammato.

Dalla disciplina dello yoga arriva la Shank Prakshalana, una pratica che permette di fare proprio questa doccia interna dell’intestino, svuotandolo completamente.

La Shank Prakshalana è una pratica che permette di fare una doccia interna dell’intestino

Non devi fare altro che bere dell’acqua salata tiepida a digiuno, associando a questa bevanda dei movimenti molto semplici, che permettono di fare progredire l’acqua lungo tutto il tubo digerente. Attenzione: è necessario che l’acqua sia sufficientemente salata perché rimanga negli intestini e non venga assorbita per osmosi nel sangue.

Provare la Shank Prakshalana

Scegli una mattina in cui sei libero da impegni e che puoi trascorrere tranquillo a casa, con un bagno a disposizione. Ricordo che la pratica va eseguita a digiuno. Bevi un bicchiere di acqua salata tiepida e poi esegui gli esercizi consigliati in questo video.

Successivamente bevi un altro bicchiere e ripeti la sequenza di esercizi. Dopo qualche bicchiere, scoprirai che l’acqua ingerita inizierà a uscire dal colon ed entrerai in una seconda fase, in cui dopo ogni bicchiere avrai la necessità di una sosta in bagno. Procedi fino a quando quello che evacui non è altro che acqua trasparente. Alcune testimonianze raccontano di aver espulso noccioli di ciliegie a febbraio, presenti nell’intestino da almeno sei mesi se non da anni.

Se puoi, ti consiglio di rivolgerti a un esperto per svolgere questa pratica la prima volta. La Shank Prakshalana è controindicata per chi soffre di:

  • ulcera dello stomaco
  • affezioni acute del tubo digerente (diarrea acuta, colite in fase acuta, appendicite acuta)
  • tubercolosi digestiva
  • cancro del tubo digerente

Alternative al lavaggio completo

Se pensi che per te sia troppo complicato eseguire una Shank Prakshalana puoi fare regolarmente qualche clistere con acqua tiepida e camomilla, per esempio. In questo modo pulirai solo il colon ma è già un buon inizio. Prendi in considerazione anche l’idrocolonterapia, nella quale un esperto esegue il lavaggio del colon con appositi macchinari.

Acqua e camomilla possono essere usare per pulire il colon

Un grande potere sulla tua salute

La superficie totale dell’intestino, incluse le complesse estensioni dei villi, supera i 100 metri quadri; facendo dell’intestino, come ho già accennato, il più grande organo di scambio del nostro organismo.

Ecco perché la difesa dell’integrità intestinale è una delle azioni protettive più importanti da compiere per favorire il benessere a 360 gradi. È un passo fondamentale per rinforzare il sistema immunitario e prenderti cura della tua salute.

 

 

Energia vitale: evita di abbassarla per mantenerti in salute

Energia vitale: evita di abbassarla per mantenerti in salute

L’energia vitale è indispensabile per mantenerti in salute e promuovere il tuo benessere. Anzi, è talmente importante che riuscire a non abbassarla può aiutarti concretamente a prevenire le malattie, comprese quelle considerate più gravi.

Se hai letto altri contenuti di questo blog e in particolare l’articolo Vitalità: 7 consigli per aumentare il tuo livello di energia, hai già familiarizzato con il mio approccio alla malattia e sai che la tua energia vitale, per mantenere salute e benessere, deve essere di buona qualità e nelle giuste quantità.

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Quanta energia hai a tua disposizione? E perché? Dipende dal livello di stress che vivi abitualmente. Lo stress, di per sé, non è nocivo, ma se il tuo corpo e la tua mente devono continuamente far fronte a una soglia di stress elevata, in uno stato di perenne allarme, il livello di energia basale ne risente consumandosi senza una buona ragione.

Oltre allo stress ci sono una serie di fattori che influenzano negativamente il livello di energia vitale. Scopri su quali comportamenti e sensazioni puoi lavorare per lasciare intatta la tua vitalità. Prova a seguire i consigli di questo articolo fin da oggi, imparerai a conoscerti meglio e potrai incanalare la tua energia vitale in modo utile e costruttivo.

Esistono una serie di fattori che consumano inutilmente la tua energia vitale

1-Comprendi e trasforma le tue paure

Secondo la medicina cinese, la Paura consuma l’energia vitale di tutti noi, se le lasciamo il potere di farlo.

Ecco perché ti propongo di iniziare fin da subito a lavorare sulle tue paure, guardandole da una prospettiva nuova.

La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili: ti informa di un pericolo. Se il pericolo è reale, sei biologicamente programmato per agire, affrontandolo oppure scappando da esso. Dipende da quale reazione tra le due è più sensata, cioè ha maggiori probabilità di successo. È la paura che blocca il bambino mascherato da Superman sul punto di saltare dal quarto piano!

La paura fa parte delle emozioni primarie biologicamente utili

Ovviamente, la paura che permette di avere coscienza del pericolo non va mai ostacolata, anzi, andrebbe ringraziata perché è preziosa per la vita.

Ma tutte le volte in cui hai paura di un pericolo futuro, che potrebbe o non potrebbe manifestarsi, la tua biologia non può intervenire. Potrai agire solo nel momento in cui il pericolo temuto si concretizzerà, se mai accadrà.

Nel frattempo vivi uno stato di stress inutile e nocivo, perché non puoi compiere nessuna azione per uscirne. La paura rivolta al futuro è di fatto una forma di ansia, che ti blocca anziché aiutarti ad agire.

La paura di un fatto futuro che potrebbe o meno verificarsi è una forma di ansia

Dietro ogni paura c’è un desiderio

Contrariamente a quello che potresti pensare, nel momento in cui scegli di combattere contro una malattia, lo stress o le tue paure, anziché sconfiggere e sminuire i tuoi problemi, li amplifichi. Perché quando rivolgi attenzione e investi energie in una lotta contro qualcosa, l’unico risultato che ottieni è quello di dare maggiore forza a quel qualcosa. E nel frattempo la tua vitalità decresce. Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Salute e malattia, mai combattere contro il tuo corpo.

Cosa puoi fare invece? Ti propongo un atteggiamento più costruttivo. Poiché dietro ogni paura c’è un desiderio, analizza le tue paure una ad una e cerca di scoprire quali desideri nascondono. Poi scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli.

Scrivi su un foglio i tuoi desideri e annota una o più azioni che ti permetterebbero di realizzarli

In questo modo sposterai la tua attenzione dalla paura per reindirizzarla verso la realizzazione dei tuoi desideri più profondi. Agire per raggiungere ciò che desideri non solo non diminuirà la tua energia vitale ma al contrario contribuirà ad accrescerla. Perché sarai spinto dalla gioia della realizzazione e della soddisfazione personale.

2-Evita le cure tossiche

Imbottirsi di medicinali non è la migliore scelta, neppure quando si sta vivendo una malattia considerata grave dalla medicina convenzionale. Se puoi, evita al massimo cure farmacologiche tossiche. Mi riferisco a tanti farmaci di sintesi, che hanno inevitabilmente diversi effetti collaterali. A volte bisogna usarli, ma hanno un impatto sulla salute generale del tuo corpo: richiedono grandi sforzi per gestirli e rischiano di abbassare in modo significativo la tua vitalità.

Quando sei costretto ad assumere farmaci che impattano negativamente sull’energia vitale, in caso di chemioterapia per esempio, ti consiglio caldamente di mettere in campo delle azioni per compensarne la tossicità. Metti in pratica tutti i metodi che contribuiscono a innalzare la vitalità e aiuta il tuo corpo assumendo prodotti naturali e/o seguendo alcune terapie proprie delle medicine energetiche (come quella cinese). Rivolgiti a un naturopata competente, che sarà senz’altro in grado di aiutarti.

Tra le tecniche molto utili ci sono il drenaggio del fegato e più in generale dell’apparato digerente: tutto ciò che detossifica contribuisce a sostenere il livello di vitalità proprio del corpo.

Le pratiche detox contribuiscono ad aumentare o mantenere la tua energia vitale

Da alcuni anni, anche negli ospedali si usa l’agopuntura, allo scopo di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e la radioterapia, per esempio.

3-Sostituisci all’attaccamento l’accettazione

Quando, di fronte a una situazione avversa, ti arrabbi e ti disperi, stai vivendo un episodio di attaccamento. Ti capita di provare emozioni negative intense e durature legate a qualcosa che è andato storto? Alcune persone continuano a rimanere talmente legate ai traumi subiti, come la morte di una persona cara, una separazione, o un incidente, da continuare a provare le stesse emozioni negative per tutta la vita. E le sensazioni di rabbia, frustrazione e sconforto rimangono intense anche a distanza di anni.

Capita anche a te? L’attaccamento è l’opposto dell’accettazione.

Cosa intendo con accettazione? Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa. Non significa che ti fa piacere o che va bene per te. Ma solo che sei pronto ad accogliere la situazione così com’è.

Quando accetti, prendi atto che quella cosa che ti ha tanto sconvolto è successa

Se ti arrabbi e ti disperi, è perché vorresti cambiare l’evento avverso. Ma ci sono cose che non possiamo cambiare. Investire energie in questa direzione non fa altro che abbassare il tuo livello di vitalità. Con il rischio di farti ammalare.

Continuare a pensare che una situazione sarebbe dovuta andare diversamente da come è andata, è un pensiero ricorsivo molto nocivo. Si tratta di un atteggiamento che può riguardare diverse sfere della tua vita. Magari rimpiangi di esserti comportato in un certo modo, oppure fai fatica ad accettare i comportamenti o le caratteristiche di una persona cara, o ancora ce l’hai con te stesso per scelte prese dieci anni fa, eccetera.

Anche tu credi nelle favole?

Tutti noi, nel corso della nostra vita, andiamo incontro a eventi che viviamo con piacere e situazioni che subiamo con dolore.

Ascoltando e osservando le persone di cultura occidentale (me inclusa), mi sono fatta l’idea che in tanti soffriamo per la convinzione, conscia o inconscia, che la vita debba andare per tutti nella stessa, meravigliosa maniera. Si nasce in una famiglia amorevole con un padre e una madre che si adorano e che ci hanno desiderati, si cresce nell’affetto, rispettati dai nostri cari. Da adulti si realizzano i propri sogni che hanno a che fare con l’amore, il lavoro, la famiglia e così via. Infine un giorno, verso i cento anni, dopo una vita piena e appagante, si muore nel proprio letto, in totale pace e benessere.

Sarei curiosa di sapere, se esistessero dati di questo genere, quante persone hanno davvero una vita così. Prova a rifletterci. A causa di questo scenario di riferimento ideale, che contempla un totale benessere e che uomini e donne occidentali hanno interiorizzato da decenni, ci scopriamo offesi quando capiamo che la realtà viaggia su altri binari. Ci sentiamo vittime di un’autorità che non ci ama e che può essere Dio o il Destino, a seconda delle nostre convinzioni. Le nostre credenze culturali, spirituali e religiose possono enfatizzare il pathos che ci fa arrabbiare “contro la vita”.

Accettare gli eventi cosi come sono fa risparmiare tanta energia. Questa energia sarà allora disponibile per agire e stare bene nonostante l’evento indesiderato sia accaduto.

L’idea che la vita debba essere piena di gioia e priva di ostacoli è una favola interiorizzata

4-Accetta il dolore ed evita la sofferenza

Personalmente, ho combattuto a lungo il dolore. Il mio e soprattutto quello degli altri. Ho provato rabbia, frustrazione e un profondo senso di impotenza di fronte al dolore che ho incontrato. Quando finalmente ho capito che il dolore fa parte della vita, il mio approccio è cambiato radicalmente. Accettare il dolore non vuol dire essere masochisti.

Provare dolore ci dà un’informazione importantissima: ci dice di spostare la mano dal fuoco. Significa che è necessario attuare un cambiamento. Saperlo e agire di conseguenza ci permetterà di recuperare salute e benessere.

Il dolore è vitale. Esistono persone affette da insensibilità congenita al dolore. Pensa a cosa significa: rischiano di ferirsi gravemente ogni giorno, nelle situazioni più banali, senza accorgersene. Prive da questo sistema di allarme, sopravvivono pochi anni.

Quando cadi, il dolore attira la tua attenzione sulla zona che ha subito il trauma. Questo ti permette, ad esempio, di riposare o di curarti nel modo più opportuno. Col tempo il dolore diminuisce fino a sparire. Quando invece rifiuti il dolore, la sofferenza nasce, si amplifica e persiste.

Facciamo un esempio. Sei in ritardo per un appuntamento importante, stai correndo ma inciampi su una irregolarità del marciapiede. La tua reazione potrebbe assomigliare a questa… “Ecco: sempre la stessa sfortuna! Ora mi sono sporcato e mi sono fatto male, il mio appuntamento è rovinato e così la mia vita! Maledetto il Comune che non ripara le buche sui marciapiedi!”.

Il dolore per la botta l’indomani sarà già passato, ma la rabbia nata dall’intoppo e dal pensiero che la tua vita è rovinata a causa di un appuntamento perso potrebbe durare tutta la vita. Non si può evitare il dolore. Hai invece un grande potere per sottrarti alla sofferenza.

Prova questo esercizio…

L’attaccamento al benessere e la mancata accettazione del dolore, in modo del tutto controproducente, ti espongono a un grosso rischio di sofferenza intensa e duratura. Arrabbiarti con gli eventi avversi ti fa stare male, combattere il dolore lo rafforza.

Sperimenta concretamente un’altra direzione. Da oggi in poi, ogni mattina, fai una decina di respiri consapevoli per centrarti e favorire uno stato di rilassamento. Poi esprimi lentamente ad alta voce questa frase: “Oggi, mi impegno ad accogliere ogni evento con il consenso del mio cuore”. Bastano due minuti per fare questo esercizio. Due minuti che possono migliorare significativamente la tua energia vitale.

5- Riconosci il tuo valore

La svalutazione intralcia lo slancio vitale. La svalutazione di sé, delle proprie azioni e dei propri talenti crea delle correnti contrarie, delle perturbazioni che ostacolano il fluire della vita. Svalutarsi ci spinge spesso a cercare di essere diversi da quello che siamo. Una missione impossibile che fa consumare tanta energia, oltre a farci stare un passo indietro rispetto all’espressione del proprio potenziale. Come un melo che cercasse per una vita di fabbricare delle ciliegie. Spenderebbe tanta energia senza nessun risultato soddisfacente (in tema di ciliegie). In questo modo si intralcia l’energia vitale, che viene deviata per una missione impossibile, e l’albero ottiene pessimi risultati anche in tema di fiori, foglie e mele. La svalutazione mette la persona in uno stato sotto tono che fa stagnare l’energia vitale oppure in uno stato di fatica perpetua che consuma man mano le scorte di vitalità.

La nostra unicità e varietà sono un valore incredibile per il mondo. La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi. Riconoscendo il tuo valore ed esprimendo il tuo potenziale accederai liberamente all’energia vitale a te necessaria. Entrerai anche in un circolo virtuoso, nel quale più sei te stesso e fai quello che ami fare, più sarai colmo di energia vitale che ti permetterà di esprimere ancora meglio te stesso.

La biodiversità è una condizione fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi

Questione di allenamento

Allenati per evitare di creare sofferenza attraverso piccole azioni quotidiane. Come? Inizia impegnandoti a conoscere te stesso e il tuo valore unico. Poi, man mano, impara a rispettarti e accettare la vita cosi com’è. Renderai la tua esistenza più leggera e contribuirai a mantenere elevata la tua energia vitale.