Il dialogo interiore che fa bene: come parlare a te stesso

Il dialogo interiore che fa bene: come parlare a te stesso

Il dialogo interiore influenza lo stato fisico ed emozionale di tutti noi. Sto parlando del monologo che la nostra mente fa con se stessa, continuamente. Quella voce interiore, che si pone domande nella tua testa ed esprime opinioni su qualunque cosa, può essere di grande sostegno oppure di intralcio al tuo benessere.

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Raramente prestiamo attenzione alle qualità e alle caratteristiche del nostro dialogo interiore. Ma condiziona senza che ce ne accorgiamo la vita intera. Secondo il padre della psicanalisi Sigmund Freud tutte le nostre esperienze sono l’effetto esteriore del nostro dialogo interiore.

Un’abitudine innata

Hai iniziato a parlare con te stesso nella prima infanzia e hai continuato a farlo sempre. In ogni momento della tua giornata. Anche se non lo ricordi e spesso non te ne accorgi neppure. Diventa evidente quando ti scappa una frase ad alta voce.

Si tratta del normale dialogo interiore di cui abbiamo bisogno per rassicurarci, risolvere un problema, tenere sotto controllo le emozioni travolgenti. Troppo spesso, però, anziché darti una mano, quella voce nella tua testa ti giudica, ti porta fuori strada o ti fa sentire sbagliato.

Il dialogo interiore può rassicurarci e sostenerci oppure farci provare emozioni molto sgradevoli

La buon notizia è che puoi lavorare sul tuo dialogo interiore. Trasformandolo da monologo negativo e penalizzante in una voce positiva. Ti aiuterà ad avvicinarti ai tuoi obiettivi di serenità, salute e benessere.

Come nascono le nostre emozioni? 

La maggioranza delle persone ha la tendenza a considerare gli eventi, ma anche gli atteggiamenti degli altri, come la causa principale delle proprie emozioni. In base a questa credenza, tentiamo senza successo di modificare quello che accade. Oppure, peggio ancora, proviamo invano a cambiare gli altri, nella speranza di stare meglio.

Albert Ellis, psicologo statunitense ideatore della Terapia Razionale Emotiva (REBT), ci insegna che le emozioni sono reazioni non all’evento in sé ma al modo in cui lo viviamo. Cioè al modo in cui rappresentiamo l’evento nella nostra mente. E questa rappresentazione dipende da cosa ci racconta il nostro dialogo interiore.

Tu hai un ruolo attivo nella costruzione della realtà che vivi quotidianamente. Di conseguenza è fondamentale favorire un dialogo interiore portatore di benessere e fiducia.

Tu hai un ruolo attivo nella costruzione della realtà che vivi quotidianamente

Modi di pensare irrazionali

Psicologi, pedagogisti e psicoterapeuti hanno identificato una serie di modi di pensare irrazionali, che allontanano la mente e la percezione del singolo dalla realtà dei fatti. Pur non avendo un vero legame con la realtà, questi pensieri provocano emozioni esagerate e prolungate. Generalmente negative o comunque non congrue rispetto alla situazione reale. In termini tecnici, i pensieri irrazionali vengono chiamati virus mentali.

I virus mentali o modi di pensare irrazionali provocano emozioni esagerate e prolungate

Allontana i virus mentali

Cerca di comprendere e ricordare, d’ora in poi, quali sono questi virus mentali.

  • Generalizzazioni come mai, sempre, tutti, nessuno eccetera
  • Esagerazioni, drammatizzazioni, pretese, giudizi drastici
  • Espressioni che svalutano te stesso e gli altri
  • Interpretazioni supposizioni, i cosiddetti castelli in aria

Andare a caccia dei virus mentali non ha lo scopo di migliorare una situazione difficile o trasformare in gioia un momento di dolore. Non sarebbe possibile. Ma stanare e smascherare i modi di pensare irrazionali ti aiuta a guardare in faccia la realtà. Senza ulteriori costruzioni, evitando di trasformare nella tua testa un evento sgradevole ma temporaneo in un interminabile film dell’orrore.

La caccia ai virus mentali non trasforma una situazione sgradevole in una piacevole

Ti capita spesso di indugiare in pensieri irrazionali e credi che il tuo dialogo interiore sia affetto da virus mentali? Niente paura. Seguendo alcuni consigli ed esercizi, puoi iniziare fin da oggi a mettere all’angolo i pensieri irrazionali, responsabili delle tue emozioni (eccessivamente) negative.

Riprendi in mano il tuo dialogo interiore

Ti propongo di fare, appena possibile, un esercizio in 5 tappe.

  1. Trascrivi in una decina di righe tutto ciò che la tua voce interiore ha l’abitudine di dire riguardo a una situazione che ti provoca almeno un’emozione molto intensa e duratura
  2. Leggi quanto hai appena scritto e valuta da 1 a 10 l’intensità dell’emozione che ne emerge
  3. Riprendi il testo e analizzalo, per individuare i virus mentali
  4. Ora elimina tutti i modi di pensare irrazionali che hai scovato riscrivendo le 10 righe
  5. Infine, leggi il testo trasformato. Chiudi gli occhi e valuta da 1 a 10 l’intensità dell’emozione che emerge ora.

Prima di iniziare vorrei darti qualche suggerimento in più sul punto 4, che è il fulcro dell’esercizio e il compito più difficile da svolgere. Facciamo un esempio. Al posto di mio padre mi svaluta sempre, puoi scrivere mio padre mi svaluta spesso. Meglio ancora sarebbe mi sento spesso svalutato da mio padre. Se invece in una frase vuoi conservare l’avverbio sempre a tutti i costi, puoi aggiungere davanti un quasi. Sarai più vicino alla realtà. Al posto di mi prendono tutti poco sul serio puoi scrivere quelli che conosco mi prendono troppo poco sul serio. Invece di sono stupido scrivi mi sono comportato da stupido. Mia sorella ce l’ha con me può diventare trovo l’atteggiamento di mia sorella nei miei confronti antipatico. E così via.

Obiettivi dell’esercizio

L’esercizio ti consentirà di acquisire una consapevolezza fondamentale. Quando vivi una situazione in modo drammatico il tuo dialogo interiore è pieno zeppo di virus mentali.
Allenandoci a combatterli sviluppiamo la capacità di eliminare i modi di pensare irrazionali. Inizialmente avrai bisogno di scrivere quello che ti dice la tua mente per eliminare i virus mentali. Con il tempo lo farai direttamente, mentre parli con te stesso.

Quando vivi una situazione in modo drammatico il tuo dialogo interiore è pieno zeppo di virus mentali

L’intensità delle emozioni può essere pericolosa

Stai vivendo una situazione in modo acuto e drammatico? Magari anche in maniera inaspettata e nel più completo isolamento? Sicuramente il tuo livello di stress supera la soglia massima tollerabile dal tuo corpo.

Lo stress è un meccanismo primordiale, utile per difenderti e migliorare le tue prestazioni in determinanti momenti. Ma se protratto per un periodo di tempo prolungato diventa un problema. Lo stress cronico è una condizione di anomalia. Se trascurato provoca problemi di salute.

L’organismo sviluppa così una biologia d’emergenza in risposta allo stress: è la malattia. Lavorare sul tuo dialogo interiore ti aiuta a prevenire le emozioni acute, drammatiche e durature. Diventando di fatto un modo per promuovere e salvaguardare la tua salute.

Qualità delle emozioni e dialogo interiore

Possiamo distinguere tra due grandi categorie di emozioni, strettamente correlate al tuo dialogo interiore. La prima categoria ha come rappresentante la paura, l’altra l’amore. Se vivi prevalentemente emozioni che rientrano nella sfera della paura, il tuo organismo è in tensione costante. Consuma molta energia e il suo funzionamento è tutto orientato alla difesa. Emozioni come rabbia, ansia, svalutazione, competizione, disperazione e senso di separazione rientrano nella categoria della paura.

Possiamo dividere le emozioni in due grandi insieme, quello della paura e quello dell’amore

Quando una persona vive prevalentemente emozioni riconducibili all’amore, il suo organismo è rilassato. E il suo funzionamento è prevalentemente orientato a una crescita sana e rigogliosa. Nella categoria dell’amore rientrano emozioni come fiducia, serenità, gioia, gratitudine, senso di appartenenza e di unità.

Sviluppare un dialogo interiore libero da virus mentali permette di essere più vicini alla realtà del presente. Perché sarai libero da pensieri irrazionali che innescano emozioni negative eccessive e durature, vivrai uno stato di tensione solo quando la situazione lo richiede.

Cosa accade se cambi il tuo dialogo interiore

I pensieri influenzano le emozioni, che a loro volta influenzano le azioni. Queste ultime hanno una diretta conseguenza sulla qualità della tua vita e il tuo benessere.
Cambiando i tuoi pensieri, ovvero il tuo dialogo interiore, a cascata cambiano le emozioni, le azioni e il loro risultato. Ti auguro di riuscire a mettere al più presto in pratica i piccoli grandi cambiamenti che ti ho consigliato. Rendere realistico e benefico il tuo dialogo interiore migliorerà la tua quotidianità. E anche le tue relazioni interpersonali.

Come esprimere le emozioni per mantenersi in salute

Come esprimere le emozioni per mantenersi in salute

Esprimere le emozioni migliora lo stato di salute. Le emozioni sono come onde. A seconda di come le viviamo, possono ingrossarsi per poi sparire oppure travolgere e distruggere. In fondo si usa dire essere sull’onda delle emozioni… Molti di noi danno per scontato che le emozioni facciano parte della nostra vita. Ma pochi sono consapevoli del fatto che, se represse, le emozioni possono causare una risposta d’emergenza da parte del nostro corpo: la malattia.

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Scopri quali sono e cosa fanno le tue emozioni primarie quando represse. E soprattutto come esprimere le emozioni promuovendo la tua salute e il tuo benessere. Compirai un passo importante per conoscere te stesso.

Le emozioni primarie sono tutte necessarie

Esistono sei emozioni primarie: la rabbia, la gioia, il disgusto, la tristezza, la paura e la sorpresa. Tutte hanno uno scopo biologico e sono vitali, ovvero necessarie.
A causa della cultura nella quale siamo cresciuti, che spesso ci condiziona senza che ne siamo consapevoli, abbiamo la tendenza a classificare le emozioni in adeguate e inadeguate. Ad esempio la gioia si può esprimere, ma senza esagerare. La rabbia e la paura invece sono considerate poco dignitose e per questo abbiamo la tentazione di trattenerle e nasconderle. Alcune persone pensano addirittura che esprimere emozioni forti provochi malattie.
Al contrario! Grazie alla mia esperienza personale e professionale oggi posso affermare che sono le emozioni represse, quelle che non esprimiamo, a promuovere l’insorgenza di malattie

Abbiamo la tendenza a classificare le emozionin adeguate e inadeguate quando invece le sei emozioni primarie sono vitali e necessarie

Perché abbiamo la tendenza a non esprimere le emozioni?

Non è solo “colpa” del nostro retaggio culturale. L’emozione, ti ho già accennato, è come un’onda, ma a volte può sembrare un vero e proprio tsunami! Accoglierla e lasciarsi attraversare sembra troppo rischioso, sia per noi sia per le persone attorno a noi.
Come ogni onda, l’emozione, quando accolta, ha il suo culmine e poi decresce. Non perché l’abbiamo soffocata ma perché le abbiamo dato l’opportunità di sfogarsi. Quanto più ti concedi di esprimere le emozioni, tanto più diventano lievi fino a esaurirsi. Questo ti permette di riacquisire uno stato fisico e mentale di calma reale.

Se ti dai l’opportunità di esprimere le emozioni ritroverai uno stato fisico e mentale di calma reale

Quando invece l’emozione viene repressa, la tensione che la repressione provoca viene confinata e accumulata. Questo influenzerà il tuo modo di reagire a tutte quelle situazioni che suscitano emozioni simili. La tensione repressa si risveglierà provocando reazioni esagerate, anche di fronte a fatti obiettivamente poco rilevanti.
Liberarti dalle emozioni passate che hai accumulato ti permetterà di recuperare una serenità di base concreta, che sarà di tanto in tanto attraversata e scossa da altre emozioni, di un’intensità coerente con quello che vivrai davvero.

La tensione repressa ti farà reagire in modo esagerato di fronte a fatti di poco conto

Cosa accade quando soffochi un’emozione?

Immagina una pentola a pressione, sei tu. Dentro la pentola c’è l’acqua, che rappresenta l’emozione. Coperchio e valvola di sfogo sono ermeticamente chiusi. Accendiamo il fuoco sotto la pentola: è l’evento (o la situazione disturbante), poi lasciamo passare del tempo. Come ben sai, la pressione interna alla pentola progressivamente si alza. Se nessuno interviene  lo scoppio è inevitabile.
Per scongiurarlo bisogna spegnere il fuoco sotto la pentola, cioè risolvere la situazione disturbante. Facile da dire, non sempre da fare.

A volte, nonostante si abbia una consapevolezza molto chiara del problema, non troviamo azioni efficaci per risolverlo.
Per fortuna c’è un’altra cosa che puoi fare allo scopo di evitare che tutto scoppi. Aprire la valvola di sfogo e svuotare la pressione accumulata.
Esprimere le emozioni liberamente è uno strumento potente per diminuire la pressione interna e l’intensità del tuo stress. Naturalmente non si tratta di una soluzione definitiva, ma solo preventiva. Eviti lo scoppio ma il fuoco rimane acceso sotto la pentola.
Una volta abbassata la pressione e rilasciato lo stress, la tua mente sarà più serena e avrai le idee più chiare. Questo nuovo stato emotivo ti permetterà, molto spesso, di scoprire soluzioni alle quali non avevi pensato. Avvicinandoti così alla risoluzione del problema e riuscendo anche a spegnere il fuoco sotto la pentola!

A volte non puoi affrontare e risolvere la situazione che ti provoca un’emozione forte. Ma puoi sempre esprimere le emozioni per sfogarle ed evitare che la tensione si accumuli

Buone abitudini per promuovere e mantenere la tua salute

Se la tensione accumulata supera una certa soglia, il corpo “prende in carico” la risoluzione della situazione disturbante. Sviluppando una serie di sintomi che vengono definiti malattia.
Saper accogliere e vivere in piena libertà le proprie emozioni diventa un sistema di prevenzione importante che ti aiuta a mantenere un buono stato di salute.

Quando ti capita di vivere delle emozioni forti e destabilizzanti, ti suggerisco di compiere una serie di semplici azioni.

  • Dai un nome all’emozione che stai vivendo
  • Visualizza l’emozione come un’onda, accoglila e lasciati attraversare
  • Parlane con amici o famigliari, piuttosto che con un terapeuta

Se ti dovesse sembrare impossibile condividere con una persona il tuo mondo interiore, l’alternativa è scrivere. L’obiettivo è quello di esprimere le emozioni sulla carta. Tira fuori tutto senza cercare di minimizzare, ordinare o rendere sensato quello che la mano, prolungamento della nostra pancia emotiva, sta scrivendo.

Se fai fatica a esprimere le emozioni parlandone con amici e famigliari scrivile di getto su un foglio

Non ti serve affatto sapere in anticipo quello che vuoi esprimere. Scrivere liberamente, in “modalità sfogo”, permette spesso di scoprire davvero ciò che si ha dentro.
Per completare l’effetto di liberazione ti consiglio di bruciare i fogli scritti, così da trasformare simbolicamente le tensioni pesanti e autodistruttive in ceneri, leggere e fertili. Le ceneri poi possono essere sparse ai piedi di una pianta per reintrodurle nel ciclo della vita.

Puoi aiutare anche gli altri a promuovere benessere e salute

Un modo per aiutare le persone intorno a te, anche se non sei un professionista sanitario né un terapeuta, è quello di sviluppare la capacità di ascoltare gli altri senza giudicarli. Prova ad accogliere qualunque confidenza senza esprimere un’opinione tua o cercare di trovare una soluzione.
Per farlo bene occorre dimenticare quello che ci è stato inculcato riguardo al concetto di “Bene” e “Male”. L’importante è semplicemente esserci, per permettere agli altri di esprimere quello che, a volte, ciascuno fatica ad accettare del proprio mondo interiore.
Diventare consapevoli che l’aiuto proviene proprio dall’esistenza di questo spazio ampio, privo di giudizi o aspettative, consente di esserci senza fare nulla. E questo è il più bel regalo che puoi fare alle persone. Liberati dalla convinzione di dover salvare gli altri. Così salverai te stesso da una missione impossibile. Tutti noi possiamo invece allenarci a esprimere le emozioni liberamente.

Coronavirus e salute: cosa puoi fare per stare bene

Coronavirus e salute: cosa puoi fare per stare bene

In questo periodo di grandi incertezze su coronavirus e salute puoi fare qualcosa per stare bene indipendentemente dalla situazione sanitaria globale. Prima di tutto, affrontando con occhi diversi ansie, paure e dubbi legati a Covid-19. Poi lavorando su te stesso e sulle tue abitudini quotidiane. Ma andiamo con ordine.

 

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Il punto della situazione su coronavirus e salute

Sono passati più di sei mesi da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente dichiarato che l’emergenza causata da Covid-19 aveva raggiunto lo status di pandemia. Dai primi giorni incerti del lockdown, sono stati fatti passi in avanti significativi nella conoscenza del virus SARS-CoV2, della malattia che può causare (Covid-19) e delle terapie possibili.

Buona parte della comunità scientifica sta lavorando per approfondire la conoscenza di SARS-CoV2, che appartiene alla grande famiglia dei coronavirus, ed è accusato di provocare infezioni lievi, come il comune raffreddore, ma in alcuni casi anche problemi respiratori molto seri.

Oggi, rispetto alla scorsa primavera, sappiamo decisamente meglio come intervenire per curare i pazienti che presentano i sintomi più gravi. I protocolli sanitari sono migliorati e possiamo trattare i diversi problemi, respiratori e non, causati dal virus.

Oggi conosciamo meglio il Covid-19

 Una ricerca vana

Nella nostra cultura, osservo spesso il sogno della terapia efficace al 100% per tutti i pazienti. Eppure, dobbiamo farcene una ragione, non esiste… Né nella cura di Covid-19, né per alcuna patologia. Prima di tutto perché siamo mortali, in secondo luogo perché non siamo solo un ammasso di cellule isolate da tutto il resto. Siamo esseri fisici ma anche emotivi, sociali, spirituali. Siamo unici e la vulnerabilità a un virus o la risposta favorevole a una terapia dipendono molto dalla risposta del singolo organismo. Un tema che mi sta particolarmente a cuore e sul quale vorrei focalizzare la tua attenzione.

La cura efficace al 100 % per tutti i pazienti non esiste

Quali strumenti ha la medicina convenzionale per la lotta contro il virus?

Le classi di farmaci attualmente utilizzate per contrastare l’azione del SARS-CoV2 e arginare la Covid-19 sono diverse ma, come per ogni virus, trattano i sintomi non la causa. Sono terapie di supporto, un aiuto spesso importante, che però non rappresenta una soluzione alla radice.

Di fronte a questa situazione, da 6 mesi siamo costretti dalle autorità a misure di contenimento, nella speranza di tamponare la diffusione del virus. In tema di coronavirus e salute, non c’è ancora alcuna certezza su cosa accadrà nel prossimo futuro. Tutta l’attenzione è rivolta al nemico virus, cosi contagioso e imprevedibile. In questo clima di incertezza, tante persone ripongono la loro speranza nella scoperta di un vaccino.

Il punto comune di quest’approccio convenzionale è il focus sull’esterno. Il nemico viene da fuori, quindi la soluzione è da ricercare all’esterno (nei comportamenti, nei farmaci, eccetera).

I rischi della fiducia nel vaccino

In base alle mie conoscenze, riporre tutte le speranze della comunità mondiale in un vaccino è terribilmente riduttivo. Primo per lestrema mutabilità del SARS-CoV2, elemento che rende poco probabile lefficacia vaccinale. Secondo, ammettendo di riuscire a rendere il vaccino efficace, la sua azione sarà molto specifica e probabilmente di breve durata.

Terzo, la pressione per avere al più presto un vaccino disponibile fa saltare delle tappe di solito obbligatorie nella fase di sperimentazione e validazione dei farmaci. Rendendo potenzialmente pericoloso ciò che dovrebbe aiutare. Il detto primum non nocere (per prima cosa non nuocere) è più che mai importante da ricordare.

Cosa sta succedendo oggi?

I mass media, spesso in contrasto con i dati ufficiali, ci martellano di notizie sul fatto che il numero di contagiati stia crescendo a ritmi sostenuti. Come una spada di Damocle, la minaccia di un altro lockdown aleggia sulle nostre teste. Le notizie si inseguono e sono spesso poco chiare e incomplete, causando non poca confusione. Ma è necessario cercare di leggerle con giudizio.

È di vitale importanza, per esempio, distinguere tra contagiati e ammalati. Ogni volta che leggi della registrazione di 5, 20, 100 nuovi contagiati dovresti chiederti: quanti malati? E quali sintomi hanno? Se non è precisato, l’informazione è incompleta e scientificamente non valida.

Le notizie si inseguono causando confusione, è importante imparare a leggerle con giudizio

Andare alle fonti

Consultando le fonti primarie, si scopre che la realtà è completamente diversa. I dati epidemiologici stessi vengono letti in modo diverso dagli specialisti. Chi dice la verità? Quanto gli interessi economici e politici inquinano la ricerca e la comunicazione scientifica?

I massimi esperti del settore (epidemiologi e virologi di fama mondiale) non sono ancora daccordo su molti aspetti che riguardano l’epidemia da Covid-19. Qual è la provenienza del virus? Quali sono i suoi effetti? Quale è la sua reale gravità e incidenza? Quale sarà la sua evoluzione? È importante evitare i contagi o c’è da favorirli per creare un’immunità di gregge? Nessuno sa cosa sia meglio fare. Ogni Stato, e in Italia persino ogni Regione, mette in campo strategie e accorgimenti differenti.

I massimi esperti del settore non sono ancora d’accordo su moltissimi temi che riguardano coronavirus e salute

Tanti punti di vista

Se cerchiamo notizie anche al di fuori del sistema di informazione mainstream, abbiamo accesso a tanti punti di vista diversi. Possiamo farci un’idea e sentirci più vicini a un’opinione piuttosto che un’altra, ma non c’è una verità univoca alla quale appellarci.

Dato che i massimi esperti sono in disaccordo su cosa pensare di questo virus, a me che sono un medico ma non sono specializzata nella materia, non interessa prendere una posizione in mezzo a tutta questa incoerenza. E non credo sia utile che lo faccia neppure tu. Ma allora cosa puoi fare per salvaguardare la tua salute e la tua serenità?

Non serve prendere una posizione su coronavirus e salute: investi le tue energie per stare bene

 Cosa possiamo fare per stare meglio

Mentre gli esperti sono impegnati ad analizzare la situazione coronavirus e salute, noi abbiamo il grande potere di agire per promuovere il nostro benessere.

Sapendo che ansie e paura indeboliscono le difese immunitarie, è importante sostituirle con emozioni e sentimenti differenti. Innanzitutto possiamo appoggiarci ad alcuni fatti rassicuranti e riporre la nostra fiducia nel corpo. Almeno il 50% della popolazione, quando viene a contatto con il SARS-CoV2, contagiandosi, non manifesta nessun sintomo. Questo è un dato di fatto. Alcuni studi parlano addirittura di un 80% delle persone che diventano portatrici del virus rimanendo asintomatiche o paucisintomatiche (cioè con sintomi lievi).

Almeno il 50% della popolazione, quando viene a contatto con il SARS-CoV2 non manifesta nessun sintomo

In pratica, tante persone in un certo senso accolgono il virus, adattandosi alla sua presenza. Con naturalezza, come facciamo con molti altri virus e batteri con i quali la nostra specie condivide il proprio habitat, da circa 200.000 anni.

Questione di teorie

La storia della medicina ha fatto sì che, alla fine del diciannovesimo secolo, abbiano prevalso le ipotesi di Louis Pasteur a favore di un microbo-nemico”, da combattere. Sono state invece tralasciate e da molti dimenticate quelle di Claude Bernard e poi di Antoine Béchamp. Queste focalizzavano lattenzione sullimportanza del terreno”. Cioè dellambiente interno della persona (oggi diremmo dello stato di salute generale e del sistema immunitario), più che sullagente esterno.

Quanto stiamo vivendo dimostra la sensatezza delle ipotesi di Bernard e Béchamp. Il pericolo non viene dallessere portatore del virus bensì dal non sopportare la sua presenza.

Il pericolo non viene dallessere portatore del coronavirus bensì dal non sopportare la sua presenza

Ecco qual è la mia proposta. Concentrati su quali strategie puoi mettere in campo per essere una di quelle persone che riescono ad accogliere il virus e “integrarlo” senza esserne affatto destabilizzate.

Non lotta ma integrazione

Lavorare sul tuo “terreno” è un investimento importante sul tuo futuro, che ti consentirà di affrontare al meglio moltissimi altri virus, batteri e microorganismi potenzialmente patogeni. Non parlo di ingaggiare una lotta. Anzi. Forse avrai sentito dire che alcune persone, contraendo Covid-19, vanno incontro a una reazione esagerata del sistema immunitario. Si chiama tempesta di citochine e può essere fatale. Il loro organismo reagisce lottando “troppo” e fa molti più danni del SARS-CoV2.

Oggi, molte persone sono ossessionate dal tema coronavirus e salute. Ma tra due anni potrebbe esserci un altro virus, o un batterio, in tutte le prime pagine dei giornali, online e offline.

Cambia punto di vista

Se lavori su te stesso, cioè sul tuo “terreno”, puoi essere pronto a incontrare tutti quei virus, batteri e microorganismi, potenzialmente patogeni, che non mancheranno di presentarsi nel prossimo futuro. Non si tratta di ipotesi: molti scienziati ne parlano. A causa delle variazioni climatiche e ambientali, aumenta il rischio dell’emergenza di nuovi virus e microorganismi.

Tu però puoi leggere il rapporto tra uomo e microbi sotto una luce diversa. In poche parole: ogni giorno entriamo in contatto con centinaia di migliaia di microorganismi potenzialmente patogeni, nuovi e non. Dobbiamo e possiamo trovare unarma specifica per ognuno? No. È una missione impossibile e controcorrente rispetto alla vita e all’evoluzione stessa.

Abbandona la via della paura

Chiudersi in casa in preda della paura, rinunciando alla propria libertà di movimento e di socializzazione è una via malsana. Vorrei aiutarti a concentrare le energie sulla possibilità di essere libero e sano. Sano al 100%, senza compromessi. Questo significa avere un fisico sano, ovvio, ma anche e forse soprattutto una vita emotiva, relazionale, sociale, sessuale, mentale e spirituale sana.

Come puoi raggiungere questo ambizioso obiettivo? Concentrandoti sulla salute.

Consigli pratici per favorire il tuo benessere

Credo di averti spiegato a fondo perché è importante, anche da un punto di vista scientifico, abbracciare la via dellintegrazione. Lavorare sull’esterno sull’interno. Non solo quando si parla di coronavirus e salute, ma in generale. Hai un potere enorme: quello di migliorare il tuo stato di salute e promuovere il tuo benessere.

Con poche semplici azioni quotidiane puoi promuovere il tuo benessere e migliorare il tuo stato di salute

Metti al primo posto alcune piccole azioni e abitudini che la frenesia della vita quotidiana ti ha probabilmente spinto a relegare all’ultimo posto tra le priorità.

  • Respira profondamente ed esegui spesso esercizi di rilassamento
  • Dormi per il tempo che ti serve. Un sonno rigenerante è un toccasana, spesso sottovalutato
  • Fai movimento, anche camminare in un parco va bene. Hai solo 20 minuti al giorno da dedicare all’attività fisica? Usali fin da oggi
  • Cerca di esporti ai raggi solari per un minimo di 15 minuti. Scegliendo un momento in cui puoi farlo senza bisogno di creme solari
  • Mangia in modo sano, concentrandoti sulla qualità più che sulla quantità
  • Prova a meditare. Se non ne sei capace o non l’hai mai fatto, online trovi moltissime risorse che possono aiutarti. Ti suggerisco Deepak Chopra
  • Rispetta e coltiva i tuoi desideri e la tua natura. Segui più che puoi quello che ti piace e ti porta gioia. Scegli con cura le attività che fai e le persone che frequenti
  • Ringrazia per tutto quanto di positivo che c’è nel tuo presente e guarda avanti verso il futuro, allenandoti a vivere pienamente.

L’importanza di un sonno riposante

Vorrei aggiungere qualche informazione importante sul sonno. Un sonno di qualità trasforma la notte in un momento cruciale. Permette all’organismo di avere tutta l’energia necessaria per riparare le cellule grazie al sistema neuro-endocrino-immunologico. Ma anche di integrare le esperienze emotive e cognitive vissute durante il giorno e di essere pronti ad accogliere la giornata successiva con le sue sfide.

Avrai sicuramente fatto lesperienza di quanto la carenza di sonno possa condizionare ogni aspetto della tua vita personale e professionale. Se hai problemi di insonnia o ti senti sempre stanco dopo aver dormito, prova a seguire il mio video-corso online sul sonno. Troverai tanti consigli pratici per riconquistare un riposo di qualità.

Cosa accadrà nel futuro?

Tante persone sono fortemente in ansia, terrorizzate non solo dai pericoli su salute e coronavirus ma anche dalle conseguenze economiche dovute alle misure prese in reazione alla pandemia da Covid-19. Il nostro sistema economico è sicuramente destabilizzato dalla situazione internazionale. Di fronte a qualunque situazione è la nostra capacità di resilienza che fa la differenza.

Puoi allenarti a guardare allo stato delle cose come a un’opportunità piuttosto che a un dramma insormontabile. Ogni situazione nuova è l’opportunità per tirare fuori risorse interiori che non sospettavi di possedere. Puoi lamentarti perché non puoi più fare quello che hai sempre fatto o puoi scoprire e inventare nuovi modi di fare e di essere. È una tua scelta.

Ogni situazione nuova è l’opportunità per tirare fuori risorse interiori che non sospettavi di possedere

Per esempio, tante persone costrette oggi a lavorare da casa, non sprecano più ore preziose negli spostamenti. Di conseguenza hanno più tempo per se stesse. Forse potrai riscoprire vecchi hobby trascurati, goderti di più i tuoi familiari e gli amici.

Può darsi che saremo costretti a uno scenario in cui non avremo più la possibilità di consumare in abbondanza, perché avremo meno risorse economiche. Ma anche questa potrebbe essere un’opportunità, per buttare giù dal piedistallo il dio denaro e ridimensionare il nostro stile di vita. Riusciremo (forse) a sprecare meno, inquinare meno, rispettare di più l’ambiente che ci accoglie e di conseguenza vivere più a lungo.

Quanto questa situazione è un utile segnale d’allarme per spingerci a cambiare direzione e interrompere la nostra corsa cieca sulla via dell’autodistruzione?

Meno è meglio

Possedere di meno potrebbe paradossalmente farci stare meglio. Se sei costretto a tagliare delle spese superflue perché il budget a tua disposizione si sta riducendo, prova a concederti tutte quelle attività gratificanti e portatrici di benessere che puoi fare senza spendere un soldo. Respirare profondamente, ballare in modo sfrenato a casa tua, camminare in un bosco o in un parco, guardare un tramonto o ascoltare il canto degli uccelli, ridere, passare del tempo con i tuoi cari, chiacchierare con un amico.

Ringraziando per tutto quello che hai oggi e rivolgendo al tuo corpo e al futuro uno sguardo fiducioso, coronavirus e salute possono sicuramente coesistere.

Ansia: come affrontarla per cambiare la tua vita

Ansia: come affrontarla per cambiare la tua vita

Hai provato ansia per un periodo più o meno prolungato della tua vita? Avrai scoperto quanto può essere stancante e limitante doverla sopportare quotidianamente per settimane, mesi o anni.

Paura e ansia a confronto

Nel linguaggio comune, utilizziamo le parole ansia e paura in modo equivalente. Invece c’è una differenza sostanziale. La paura è un’emozione primaria, selezionata nel tempo dall’evoluzione, perché è utile. Scatta sempre in relazione a una situazione presente.

L’ansia invece è biologicamente inutile, è una paura rivolta verso il futuro. Riguarda qualcosa che non esiste ancora. Puoi essere consapevole di un potenziale pericolo futuro senza provare ansia. Fatta questa premessa per precisare il concetto, utilizzerò qualche volta la parola paura anche per parlare di ansia, come facciamo comunemente.

C’è una differenza sostanziale tra paura e ansia 

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Cos’è davvero la paura?

La paura normalmente è uno stato transitorio, che tutti sperimentiamo migliaia di volte, fin da quando siamo bambini. Questo perché è parte di un meccanismo di difesa importantissimo per l’uomo. Senza paura molto probabilmente la nostra specie si sarebbe estinta da tempo. Adesso ti spiego perché.

La paura fa parte delle sei emozioni primarie biologicamente utili, che secondo gli studi del dott. Ekman e del dott. Friesen sono: paura (appunto), gioia, rabbia, disgusto, tristezza e sorpresa. Biologicamente utile significa che la paura è una tua alleata. Perché? Serve alla tua mente e al tuo corpo per capire quando ti trovi in uno stato di pericolo. Se il pericolo è reale siamo biologicamente programmati per far scattare una reazione, nell’obiettivo di metterci in salvo oppure di combattere il pericolo.

La paura biologica è un’alleata preziosa

Come funziona il meccanismo della paura

Questa emozione, legata a un pericolo reale, è quella che ferma il bambino mascherato da Superman sul punto di saltare dal quarto piano del palazzo. La stessa che ti impedisce di attraversare i binari mentre un treno è in arrivo. È utile, anzi fondamentale.

La vera paura, quella biologica, dura un istante, il tempo di immobilizzarti, in silenzio, per valutare la presenza e l’entità del pericolo. Una volta fatta questa valutazione, se si è trattato di un falso allarme il cervello dà al corpo l’ordine di rilassarsi. Quando al contrario il pericolo è reale scatta la reazione: si fugge o si affronta il nemico.

Qual è il tuo livello di ansia?

Questo sistema di sicurezza, di cui tutti siamo dotati e che ci accompagna fin dalla nascita, spesso subisce delle interferenze della mente. Alcune persone vivono più spesso stati di ansia, perché il loro sistema di sicurezza scatta apparentemente per un nonnulla, è sempre attivato, o ancora fa fatica a disattivarsi. Magari a causa di un vecchio trauma. Se anche tu sei tra queste persone non preoccuparti, puoi cambiare il livello di tolleranza del tuo personale meccanismo della paura e iniziare a vivere sperimentando meno ansia e stress.

Alcune persone vivono più spesso stati di ansia e paura perché il loro sistema di sicurezza scatta per un nonnulla

Quella marcia in più che mette in difficoltà

L’essere umano, a differenza delle altre specie animali, non reagisce solo agli stimoli reali del presente. Proiettandoti nel futuro, sei capace d’immaginare pericoli che non esistono ancora. Il risultato, se la tua mente fa costantemente ipotesi sui pericoli che potresti trovarti ad affrontare, è una vita vissuta all’insegna dell’ansia. L’emozione primaria della paura, da campanello d’allarme che dovrebbe durare un istante, si trasforma in ansia e diventa cronica.

Se vivi nella paura costante di pericoli ipotetici, il tuo è uno stato continuo di ansia. L’ansia, cugina della paura, mantiene elevato il tuo livello di stress. Anche lui è utile: ha il compito di fare in modo che tu abbia l’energia per agire nel momento in cui il pericolo dovesse verificarsi. Senza stress al sopraggiungere del pericolo non saresti abbastanza scattante da scappare o combattere.

Se vivi nella paura di pericoli ipotetici, il tuo è uno stato continuo di ansia

Ma essere sempre in stato di allerta, in attesa di usare le proprie energie per un attacco o una fuga che forse non dovrai mai mettere in atto, è sfiancante sia per la mente sia per il corpo.

Lascia da parte le rassicurazioni razionali

Le rassicurazioni razionali, che amici e parenti avranno provato a darti e sulle quali tu stesso probabilmente hai rimuginato più volte, non hanno alcun potere sul tuo stato di ansia e stress cronico. Non serve a niente che qualcuno ti dica non preoccuparti, quello che temi difficilmente accadrà. I pensieri ansiosi sono impermeabili alla ragione. E non basta neppure riconoscere la loro irrazionalità per sconfiggerli, ripetendoti come un mantra che è quasi impossibile che la tua paura diventi realtà. Devi provare a cambiare atteggiamento.

I pensieri ansiosi sono impermeabili alla ragione

Non puoi scappare da un treno fantasma

Quello su cui raramente si ragiona è che possiamo attivare una reazione adeguata solo nel presente, qui e ora: nel momento in cui il pericolo si verifica. Non puoi scappare adesso da una minaccia futura. Né affrontarla quando ancora non esiste.

Mentre la paura e lo stress benefici, che preparano all’azione, scompaiono quando si affronta di fatto il pericolo, lo si supera, o si scopre che non era un problema reale, questo non accade al tuo stato di ansia cronica. Il tuo stress continua ad accumularsi ancora e ancora senza trovare mai uno sfogo, diventando quindi dannoso.

L’ansia cronica ti toglie le forze e ti impedisce di agire e vivere pienamente la tua vita. Ma ci sono dei cambiamenti che puoi mettere in atto fin da subito. Cambiamenti per provare meno paure e togliere all’ansia la supremazia sulla tua vita.

Il tuo stress continua ad accumularsi ancora e ancora senza trovare mai uno sfogo, diventando quindi dannoso

Resta nel momento presente

Prova a farlo proprio come un esercizio, finché non diventerà naturale. Quando sei in ansia, la tua attenzione è rivolta al futuro. Riporta la tua mente nel qui e ora e sparirà l’ansia. Concentrati sui fatti reali tralasciando tutto il resto. Se nei fatti reali c’è un pericolo in atto proverai paura e agirai di conseguenza e con coerenza. Se invece non c’è, ti rilasserai. Attenzione: il qui e ora comprende solo l’istante presente, quello che accadrà tra un minuto o cinque è già futuro.

Concediti più volte al giorno di praticare un’attività che aiuti a calmare la tua mente. Se non ne hai una preferita ti consiglio la meditazione o la mindfulness. L’obiettivo da perseguire è quello di riconnettersi alle percezioni del tuo corpo: è lui che fornisce al cervello tutte le informazioni utili sulla realtà. E sa benissimo cosa fare in caso di pericolo, senza che tu ci rimugini sopra. Ricordi? Siamo biologicamente programmati ad affrontare il pericolo. Il corpo non mente, contrariamente alla mente.

Lavora per riconnetterti alle percezioni del tuo corpo, che non può mentire

Conosci te stesso e il tuo dialogo interiore

È un consiglio che vale per curare se stessi sotto molteplici punti di vista. Conoscere te stesso ti aiuterà a capire a fondo il tuo personale ciclo dell’ansia. Prenditi cura del tuo dialogo interiore. Quello che continuiamo a dire e ridire a noi stessi, quel rimuginare continuo che non ci lascia mai soli, è parte della nostra voce interiore. E può essere di sostegno alla vita e al nostro benessere oppure di grande intralcio.

Smetti di combattere

Concentra la tua attenzione su quello che vuoi piuttosto che su quello che non vuoi. Quando cerchi di combattere una situazione, una persona, un’emozione, spendi tempo, attenzioni ed energie senza raggiungere il risultato sperato. Paura e stress, se cerchi di combatterli, aumentano, perché le tue energie funzionano da nutrimento per l’ansia. Accogli invece la tua paura senza giudicarla, semplicemente riconoscendo che è lì.

Paura e stress, se cerchi di combatterli, aumentano

Forse ti sarai sentito spesso demoralizzato, sperimentando un basso stato di autostima, perché hai tante paure che ti impediscono di fare quello che vuoi. Guarda allo stress e all’ansia con occhi nuovi: dietro ogni paura c’è un desiderio. Se hai tante paure significa quindi che hai tanti desideri!

Focalizzati sui tuoi desideri

Focalizzarsi sui desideri ti permetterà di uscire dall’immobilità tesa, indotta dallo stato di paura. In attesa di un pericolo che potrebbe non arrivare mai.

Quando avrai rivolto la tua attenzione a qualcosa di piacevole e positivamente motivante, potrai invece indirizzare tutta la tua energia, per agire con gioia, serenità e determinazione. Questo cambiamento di atteggiamento ha il grande vantaggio di non lasciare più molto spazio alla paura non biologica. E di conseguenza neppure allo stress e all’ansia.

Un esercizio per iniziare con il piede giusto

Prova a fare questo esercizio: prendi 2 fogli. Sul primo, elenca le tue paure, ad esempio, paura di morire, di soffrire, di non vedere più i tuoi cari, di fallire, di perdere la tua libertà, di vivere in un paese in guerra eccetera. Scrivi liberamente tutto quello che ti viene in mente, senza giudizi o censure, con la mente aperta disposta all’accoglienza.

Poi, sul secondo foglio elenca i desideri che si nascondono dietro ogni tua paura. Ad esempio, desiderio di vivere, di essere in piena salute, di godere della presenza dei tuoi cari, di essere prospero, di essere libero, di essere circondato da persone amorevoli a cui vuoi bene, di avere una vita colma di senso, di vivere in un paese in pace eccetera.

Immagina di poter realizzare i tuoi desideri…

La domanda successiva che puoi farti è: quali desideri più profondi si nascondono dietro a questi primi desideri? Riprendendo l’elenco precedente… Perché vuoi vivere? Che cosa vorresti vivere che non hai ancora vissuto? Cosa ti permette di fare l’essere in buona salute? Vuoi condividere con i tuoi cari alcune esperienze in particolare? E così via.

Fai un elenco dettagliato, immaginando di rivogerti al Genio della lampada della fiaba, capace di realizzare con uno schiocco di dita tutti i tuoi desideri. Ricordati che il Genio non conosce niente di te e della tua realtà, perciò gli devi spiegare bene cosa vuoi, con precisione. Altrimenti non capirà.

Regole di base

Se non vuoi una cosa, non nominarla neppure e concentrati sul suo opposto. L’inconscio non conosce la negazione: nel momento in cui nomini una cosa, quella esiste nella tua mente, che sia abbinata o meno a un non.

Ti faccio un esempio. Se ti ripeto tutto il giorno e per giorni interi: non pensare a una mucca color giallo canarino a pois viola, con grandi orecchini da zingara e un immenso sorriso, pensi di farcela a non pensare a questa particolare mucca? E credi che avresti mai pensato a una mucca tanto stravagante se non te lo avessi messo in testa io? Nel momento in cui insisto perché tu non faccia un’azione o non pensi a qualcosa, avrò ottenuto l’effetto opposto.

Partendo da questo presupposto, ti consiglio di trasformare il desiderio di non essere più stressato in quello di essere sereno. Se non vuoi litigare con i tuoi cari pensa intensamente a delle relazioni amorevoli e pacifiche. E così via. Anche l’intento di sconfiggere una malattia va trasformato nel suo contrario: concentrati in questo caso sull’abbondanza di salute.

Coltiva la capacità di desiderare con precisione

Scrivi liberamente il tuo elenco, poi rileggilo con attenzione alla ricerca di ogni negazione. Siamo così poco abituati a esprimere in positivo quello che desideriamo, che spesso usiamo il non senza neppure accorgercene. È una questione di allenamento.

Ricordati anche di formulare ogni desiderio in modo che sia chiaro e preciso. Se dici voglio vivere a lungo sei troppo vago. Il Genio della lampada potrebbe avere come riferimento un’epoca o una zona geografica in cui vivere fino a cinquant’anni significa vivere a lungo.

Inoltre chiedi per te, non per gli altri. Non sai mai cosa è meglio per gli altri. È già difficile capire cosa vogliamo noi e chiederlo in modo corretto. Non imbarcarti in missioni impossibili! Spesso abbiamo la tendenza a voler cambiare gli altri per stare meglio noi. Ma significa scappare da se stessi e dalle proprie responsabilità.
Nel caso desiderassi la guarigione di un tuo caro, puoi chiedere di goderti allungo la sua presenza e di essere in grado di dargli tutto l’aiuto necessario per il suo massimo bene.

Un atto liberatorio

Quando avrai finito di stilare i due elenchi, brucia il foglio delle paure e tieni a portata di mano quello pieno di desideri. Leggilo regolarmente. Partendo da questo foglio pieno di desideri, inizia a elencare una serie di azioni, cambiamenti, attività che ti possono permettere di realizzarli. Infine non resta che una cosa: agire.