Pancia gonfia e meteorismo, come agire per stare meglio

Pancia gonfia e meteorismo, come agire per stare meglio

Pancia gonfia e meteorismo sono problemi di cui possono soffrire persone di ogni età e sesso. Questi fastidi possono presentarsi da soli oppure associati ad altri sintomi e spesso gravano sulla qualità della vita e influenzano negativamente l’umore, anche se vengono generalmente considerati dalla medicina convenzionale cose di poco conto.

Per aiutarti a sentirti di nuovo in forma, prima di indicarti quali rimedi seguire, voglio spiegarti cos’è il fenomeno della pancia gonfia dal punto di vista della Biologia e delle sue leggi.

 

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Qual è la differenza tra pancia gonfia oppure grossa?

Partiamo da un concetto che può sembrare banale ma che invece va compreso per capire se pancia gonfia e meteorismo sono effettivamente un tuo “problema” oppure no.

La pancia grossa è un accumulo di grasso che rimane stabile durante la giornata. La pancia gonfia, invece, si manifesta con un aumento di volume variabile che può essere anche molto rapido.

Di solito le persone che soffrono di pancia gonfia e meteorismo riferiscono che la pancia è piatta la mattina al momento del risveglio, mentre si gonfia subito dopo un pranzo e talvolta anche dopo uno spuntino leggero.

Quando la pancia si gonfia velocemente non è grasso ma gonfiore addominale

Da cosa dipende il gonfiore?

Il gonfiore non è altro che un accumulo di gas nell’intestino, ecco perché si parla anche di meteorismo, parola di derivazione greca che significa gonfiamento (meteōrismós), da meteōrízō, sollevo in alto.

Facciamo un breve excursus nelle scienze di base: dalla fisiologia e dal funzionamento dell’intestino umano e animale sappiamo che i processi di digestione producono normalmente fermentazione e gas in grandi quantità, anche fino a 15 litri al giorno per l’essere umano. Questi gas però, quando tutto funziona per il meglio, vengono normalmente riassorbiti dal tubo digerente.

Perché di tanto in tanto questo processo si interrompe? Come mai alcune persone soffrono regolarmente di pancia gonfia e meteorismo? Quando il naturale riassorbimento dei gas prodotti dai processi di digestione rallenta, la causa non è per forza da cercare in quello che si mangia. C’è chi, pur seguendo una dieta e abitudini considerate sane, continua a soffrire di pancia gonfia e meteorismo.

Le cause nascoste di pancia gonfia e meteorismo

Come ho spiegato in più occasioni sulle pagine di questo blog, ci sono dei momenti in cui, per reazione al modo in cui viviamo alcune situazioni, il nostro livello di stress si innalza, allo scopo di consentirci di attingere a una dose di energia extra.

Questa energia è indispensabile per agire. Se però non agiamo il corpo lo fa al posto nostro, cercando soluzioni per uscire dalla situazione problematica.

Il corpo può agire in modi diversi a seconda della problematica da affrontare. I tessuti responsabili della digestione, ad esempio, possono aumentare il loro funzionamento. A seconda delle necessità possono incrementare le secrezioni oppure la peristalsi, che permette di far progredire il cibo nell’intestino, o ancora aumentare la capacità di assorbimento dei nutrienti.

Quando, in un secondo momento, ci rilassiamo e il livello di stress può tornare a diminuire, anche i tessuti si rilassano. In un certo senso è come se entrassero in pausa, una fase di recupero durante la quale la loro funzionalità diminuisce sensibilmente. Generalmente è in questa situazione che chi soffre di pancia gonfia e meteorismo avverte i sintomi.

Il gonfiore, a livello fisico, nasce da un rallentamento delle funzionalità dell’apparato digerente 

Mente e corpo

La parte di noi che è responsabile della digestione è una parte arcaica, istintiva, inconscia e tutta rivolta alla sopravvivenza. Non è una parte “evoluta”, pensante e conscia, che possiamo controllare con la nostra mente.

Quando vivi una situazione metaforicamente “indigesta”, nella quale necessità e bisogni non vengono rispettati, il tuo tubo digerente si attiva aumentando la propria funzione. Hai bisogno, anche se non te ne rendi conto, di “digerire di più”. La parte di te che pensa e ragiona può credere che la situazione vissuta sia accettabile e sana anche quando invece la parte arcaica dell’organismo la ritiene inaccettabile e molto stressante. E dietro pancia gonfia e meteorismo può esserci ancora di più.

Sopra o sotto l’ombelico

Approfondiamo ora l’argomento. Dobbiamo distinguere tra due situazioni: un meteorismo che interessa principalmente la parte dell’addome posta sopra l’ombelico e un meteorismo che invece interessa la parte sotto l’ombelico. In questo articolo ho scelto di concentrarmi su un aspetto del meteorismo sovraombelicale.

Nel caso del gonfiore situato tra le costole e l’ombelico, i gas rimangono all’interno dell’intestino tenue sempre perché la funzione di assorbimento cala, così come la peristalsi. Questo meteorismo collocato soprattutto al centro-sinistra ci racconta che la persona che ne è affetta ha vissuto una situazione di scarso nutrimento.

Il gonfiore sopra o sotto l’ombelico sono fenomeni differenti con cause diverse

A contare è la qualità più che la quantità

La scarsità di nutrimento di cui parlo non ha tanto a che vedere con la quantità quanto piuttosto con la qualità di ciò che nutre. Se soffri di gonfiore addominale e meteorismo che si concentra sopra l’ombelico ti è mancato qualcosa che nutra veramente e che porti energia.

Quando finalmente mangi qualcosa di sostanzioso, il tuo sistema si rilassa, la funzione assorbente cala assieme all’attività peristaltica e di conseguenza i gas non vengono riassorbiti e la pancia si gonfia.

Facciamo un esempio

Natalia, leggermente sovrappeso, pensava di avere la pancia grossa, cioè grassa, da anni. Un pomeriggio, dopo tre giorni di digiuno, si accorge di avere la pancia piatta come non l’aveva avuta da parecchio tempo. Ignara dei principi della fisiologia, pensa di essere dimagrita, nonostante la consapevolezza che tre giorni di digiuno non possano giustificare un tale cambiamento.

Tutto si è chiarito quando ha ripreso a mangiare. Al primo boccone di una mela mangiata con calma e con gusto, in pochi minuti la pancia è letteralmente lievitata, confermando il problema di meteorismo.

Cosa è successo a Natalia?

Questo caso estremo permette di illustrare bene un aspetto del fenomeno della pancia gonfia sovraombelicale. Per tre giorni Natalia ha vissuto il digiuno serenamente, convinta di regalarsi tre giorni di una pratica sana. La parte arcaica di Natalia, invece, ha vissuto il digiuno come una vera e propria carestia, aumentando l’assorbimento di nutrienti per cercare di ricavare il massimo dal poco che c’era nel tubo digerente.

La tua parte arcaica può vivere come indigeste situazioni che al tuo io cosciente sembrano normali e affrontabili

Quando finalmente Natalia è tornata ad assumere cibo, il suo tubo digerente si è rilassato. A compensazione di un eccesso di funzionamento durante il digiuno è seguito un calo di funzionamento all’ingresso della mela, con conseguente diminuzione della peristalsi, dell’assorbimento di nutrienti e dei gas.

Scavare nel passato

Quando una persona è soggetta al meteorismo sovraombelicale, è utile indagare come sia andato lo svezzamento durante l’infanzia. Il latte materno, oltre a essere un nutrimento perfettamente adatto al neonato, è accompagnato dal calore della madre. Attraverso l’allattamento passa il nutrimento fisico ma anche emotivo e questo è vitale.

Una separazione dalla madre, uno svezzamento troppo precoce o brutale, in cui il latte materno è sostituito dal latte artificiale (ad esempio) può lasciare nella parte inconscia e profonda di chi lo vive un senso di mancato nutrimento o comunque di nutrimento poco sostanzioso.

La parte arcaica di chi vive questa esperienza può essere più sensibile e reattiva tutte le volte in cui non viene nutrita nel modo adatto.

Come reagire a pancia gonfia e meteorismo

Non è detto che si debba fare per forza qualcosa. Si possono anche accettare la pancia gonfia e il meteorismo come una modalità speciale e personale di reagire al cibo buono e nutriente, dopo un periodo in cui ci si è nutriti con cibo di scarsa qualità.

Pancia gonfia e meteorismo possono dipendere dalla mancanza di nutrimento di qualità

La cosa fondamentale è evitare di cadere in un circolo vizioso. Stai attento a quello che mangi, segui delle regole molto strette dettate dalla tua parte conscia, alcuni cibi anche se ti piacciono molto diventano un tabù e ti impedisci di mangiarli. Poi ad un certo punto ti concedi un’eccezione e immediatamente la pancia si gonfia. Interpreti quanto accade come un’intolleranza, confermi a te stesso che quel cibo non va bene per te e che quindi non devi mangiarlo. Torni allora a nutrirti di cibi meno sostanziosi e la tua parte arcaica patisce, aspettando lo sgarro successivo e quindi il momento in cui si potrà finalmente rilassare. Questo rilassamento si esprimerà come puoi immaginare attraverso il meteorismo!

Un aiuto dalle Costellazioni

Io consiglio di accogliere il meteorismo come un messaggio dal corpo e sfruttare l’occasione per liberare emozioni bloccate nel proprio passato. Nella mia esperienza, lo strumento delle Costellazioni Famigliari e quello delle Biocostellazioni permettono di portare alla luce e trasformare un’eventuale ferita per il distacco dalla madre e dal suo nutrimento, alla base di pancia gonfia e meteorismo.

Nel linguaggio delle costellazioni questa separazione si chiama movimento interrotto. Questa ferita è spesso inconscia ma influenza tanti aspetti della vita, comprese le relazioni con gli altri e il rapporto con il cibo. Il lavoro che si può fare grazie alle discipline delle Biocostellazioni e delle Costellazioni familiari è quello di ricreare la connessione, restaurando il movimento interrotto nel passato tra madre e figlio o figlia.

Mangiare lentamente: i trucchi per rilassarsi a tavola

Mangiare lentamente: i trucchi per rilassarsi a tavola

Il cibo mette in moto un processo complesso e raffinato che coinvolge corpo e mente. Mangiare lentamente è uno dei trucchi fondamentali per vivere pienamente ogni pasto, aiutare il tuo apparato digerente a fare il suo lavoro e persino limitare il rischio di ingrassare. Mangiare lentamente, però, non è l’unico principio da seguire a tavola per stare meglio ed essere vitali. Ci sono altre due buone abitudini che puoi interiorizzare per fare del bene alla tua mente e al tuo corpo.

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Prima di scoprire quali sono, seguimi in un coinvolgente viaggio all’interno del tuo corpo.

Cosa succede quando mangi

Cosa accade quando ti siedi a tavola? La tua attenzione è attirata dal cibo di cui hai bisogno. Provi attrazione verso alcuni alimenti e repulsione nei confronti di altri. Questo meccanismo funziona perfettamente, a meno che non ci siano emozioni represse che portano il tuo corpo ad accumulare peso in eccesso. Se sei sovrappeso e non riesci a dimagrire puoi scoprire quale messaggio si nasconde dietro i chili di troppo. Così ritroverai un rapporto equilibrato con il cibo e sarai di nuovo attratto dagli alimenti che ti fanno bene.

Ma torniamo alla nostra tavola imbandita. L’olfatto raccoglie informazioni sulle pietanze che hai di fronte e gli ingredienti di cui sono costituite, gli occhi esplorano i piatti registrando colori e forme. Nel momento in cui porti il primo boccone alle labbra le papille gustative e tutti i recettori di cui siamo dotati individuano ogni elemento introdotto in bocca. I denti sminuzzano il cibo e di concerto con gli enzimi contenuti nella saliva danno il via al processo di digestione degli amidi.

La digestione inizia nella bocca

Il boccone si trasforma in bolo: una poltiglia di cibo triturato, sminuzzato e parzialmente digerito. Quando inghiotti, il bolo attraversa l’esofago e raggiunge lo stomaco. Qui, grazie agli acidi e ad altri enzimi specializzati nella digestione di proteine e lipidi, il bolo cambia di nuovo stato trasformandosi in un liquido simile a un brodo chiamato chimo.

Il chimo passa a poco a poco nella regione duodeno-pancreatica, dove viene inondato dal succo fabbricato dal pancreas. Ancora una volta ad agire sono gli enzimi, che si occupano di digerire ulteriormente amidi, lipidi e proteine. La bile, prodotta dal fegato, viene aggiunta al momento opportuno dalla cistifellea alla nostra mistura in digestione. Grazie alla bile infatti si crea un’emulsione e il nostro corpo può separare i diversi nutrienti. Il liquido ricco di sostanze nutritive che ne deriva è il chilo. Ad accoglierlo è l’intestino tenue, che nei suoi cinque metri di lunghezza circa opera un sapiente lavoro di cernita. Assimila i nutrimenti vitali e utili e lascia passare oltre ciò che è inutile o tossico. Infine l’intestino crasso, la parte di intestino con diametro maggiore e lunga circa due metri, riassorbe l’acqua ed elimina i rifiuti.

Un incredibile lavoro involontario

Sei consapevole che questo viaggio del cibo attraverso il corpo avviene senza impegnare neppure per un secondo la tua mente? Forse qualche volta ti è già capitato di riflettere sulle incredibili competenze innate del nostro organismo.

Molto probabilmente, però, non sai che puoi avere un importante ruolo di disturbo o al contrario di sostegno alla digestione. Prima di tutto perché devi seguire l’imperativo di masticare lentamente. Scopri quali sono i consigli da seguire a tavola per fare squadra con il tuo corpo.

Impara a fare squadra con il tuo apparato digerente seguendo questi semplici consigli

1) Rilassarsi a tavola

È essenziale: quando mangi devi essere rilassato. Può sembrare ovvio ma non lo è affatto. Quanti di noi hanno la cattiva abitudine di consumare i pasti mentre lavorano di fronte al computer, alla guida o addirittura in piedi, mandando giù bocconi quasi interi di cibo non masticato? Ti riconosci in una o più di queste situazioni? Cambia il tuo modo di fare fin da oggi, potrebbe bastare a risolvere per sempre i tuoi problemi di digestione, allergia, sovrappeso, sottopeso, stanchezza, carenze nutrizionali eccetera.

Cambiare abitudini a tavola può bastare a risolvere problemi di sovrappeso, sottopeso, stanchezza, allergie e molto altro ancora

Attenzione, non basta mangiare lentamente per rilassarsi a tavola. Per poter digerire bene, cioè assimilare quello che è vitale per te, ed eliminare l’inutile e il tossico, il rilassamento è uno stato fisiologico fondamentale da rispettare, che ha delle caratteristiche ben precise. Anche se molti esperti sembrano averlo dimenticato… Devi bandire lo stress dalla tua tavola.

Perché devi essere rilassato?

Quando vivi uno stato di stress, il tuo corpo e la tua mente sono impegnati a mettersi in salvo e hanno di fronte due opzioni: affrontare il pericolo o scappare. Mentre i bronchi si allargano per far entrare più aria nei polmoni, il cuore accelera il suo battito così da aumentare la distribuzione di ossigeno al corpo. I muscoli si attivano per permetterti di agire, invece le funzioni digestive vengono messe a riposo. Perché? Perché la priorità biologica è affrontare un pericolo, non certo mangiare.

Una volta uscito da questo momento di tensione e stress che ha consumato energia, la priorità del tuo corpo cambia e diventa quella di ricaricarsi di energie. Ecco allora che le funzioni digestive si attivano per funzionare al meglio. Quando sei rilassato, il tuo complesso e sofisticatissimo sistema digestivo è nelle condizioni migliori per esprimere i suoi talenti.

Quando sei rilassato, il sistema digestivo è nelle condizioni migliori per esprimere i suoi talenti

Come fare per essere davvero rilassato? Prima di iniziare ogni pasto, da seduto, chiudi gli occhi e fai 10 respiri ampi, profondi e lenti. Mettiti in ascolto per sentire progressivamente il tuo corpo e la tua mente rilassarsi. Poi dì a te stesso: “in questo momento, per il tempo di questo pasto, sono al sicuro, posso rilassarmi e mangiare serenamente”. Se sei da solo puoi anche pronunciare queste parole ad alta voce.

Questo consiglio implica di non mangiare mai davanti al televisore o al computer. E soprattutto mai di fronte al telegiornale. Meglio spegnere anche la radio. Inoltre non mangiare in movimento: non ho mai visto un mammifero farlo. Tutti si fermano, o addirittura si coricano quando il cibo è più impegnativo da digerire.

Ho realizzato degli audio gratuiti che possono aiutare nel compito di rilassarsi, anche a tavola, li trovi qui.

2) Connettersi a tutta l’energia del cibo

Per ogni boccone che prendi dal tuo piatto, ti consiglio di rievocare tutto il lavoro che c’è dietro. In questo modo potrai degustare al meglio e pienamente ogni singolo ingrediente che porterai alla bocca.

Immagina tutto il lavoro che c’è dietro a ogni boccone di cibo

Facciamo un esempio. Stai mangiando un piatto di pasta al sugo? Pensa al contadino che ha seminato il grano dopo aver arato e curato il campo. Immagina la Natura, il sole, la pioggia e la Terra compiere la loro opera per trasformare ogni seme di grano in una spiga, con il sostegno e l’attenzione dell’agricoltore.

Puoi sperimentare una sorta di mindfulness a tavola, vivendo il momento presente con tutto il cuore. Metti attenzione nel tuo pasto in un modo particolare: intenzionalmente, vivendo il momento presente e senza giudicare. Immagina chi ha trebbiato quel grano, chi l’ha pulito e macinato e poi coloro che l’hanno trasformato in pasta, commercializzato, trasportato, acquistato e poi cucinato! Tutte le persone che hanno speso tempo, energia, conoscenze e competenze perché tu potessi assaporare proprio quel boccone.

Ovviamente si può fare la stessa cosa per ogni singolo ingrediente. I pomodori, le cipolle, l’olio di oliva, il sale, il pepe, il timo o qualunque alimento e spezia contenuti nel sugo della tua pasta. Grazie a un approccio di mindful eating ti ritroverai a mangiare con consapevolezza. Assapora ogni boccone immaginando che stai accogliendo nel tuo corpo tutta l’energia, la collaborazione e l’amore investiti nella creazione di quel piatto.

Stai accogliendo nel tuo corpo tutta l’energia, la collaborazione e l’amore investiti nella creazione di quel piatto

Puoi anche ringraziare dal profondo del cuore tutte queste persone: il tuo livello di energia salirà ancora prima di aver digerito il primo boccone. Ti garantisco che sarà un’esperienza del tutto diversa dal solito.

3) Mangiare lentamente masticando con cura

Una masticazione efficace dovrebbe permettere di mandare giù un bolo talmente imbevuto di saliva e sminuzzato da essere quasi liquido. Scommetto invece che ti capita di inghiottire bocconi solidi che faticano a scendere nell’esofago. Non sei il solo. Poche persone sono abituate a mangiare lentamente masticando con cura.

Per aiutarti a radicare in te questa importantissima abitudine, conta i movimenti di masticazione. Devono essere una trentina e comunque mai meno di quindici. Vedrai che l’esperienza del pasto sarà molto più piacevole. Masticare bene, mangiare lentamente e con piacere permette di estrarre e assaporare ogni sfumatura sottile di gusto. Ogni boccone ti trasporterà in un viaggio sensoriale intenso che trasformerà i tuoi pasti in un momento prezioso, rilassante e rigenerante.

Conta una trentina di movimenti di masticazione prima di inghiottire per essere sicuro di mangiare lentamente

Ti sconsiglio però di fare quest’esperienza con il cibo spazzatura, rischi di fare un viaggio rivoltante e disgustoso!

Più facile a dirsi che a farsi

So che non è facile mettere in pratica questi consigli. Molto probabilmente leggendoli avrai pensato che non hai tempo di rilassarti e mangiare lentamente. Ti invito però a rivalutare la tua posizione. Prendere il tempo di rilassarsi prima di ogni pasto e mangiare lentamente non è affatto una perdita di tempo, è un investimento. Sappi che se mangi troppo velocemente, non dai l’opportunità al tuo corpo di digerire bene quello che stai mangiando.

Prendere il tempo di rilassarti prima di ogni pasto e mangiare lentamente non è una perdita di tempo, è un investimento

Più mangi velocemente, più metti il tuo apparato digerente in una condizione molto difficile: farà fatica a svolgere il suo compito. Le conseguenze negative si fanno sentire subito. Alcune delle sostanze nutrienti che avresti dovuto assorbire non lo saranno, mentre altre, nocive per te, al posto di venire eliminate saranno assimilate.

Ti lascio immaginare le conseguenze sulla tua salute e la tua vitalità. Sperimenterai una faticosa carenza di energia, perderai tempo dal medico perché non ti sentirai bene ma sarà difficile risalire alle cause. Spenderai soldi in accertamenti inutili. Alla lunga la durata della tua vita rischia di accorciarsi, magari a causa della mancanza di alcuni micronutrienti o per un sovrappeso importante. Hai veramente poco tempo da sprecare? Allora prenditi tutto il tempo di rilassarti prima di ogni pasto e mangiare lentamente.

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