Come raggiungere un obiettivo: 7 consigli pratici

Come raggiungere un obiettivo: 7 consigli pratici

Come raggiungere un obiettivo che ci sta a cuore? Ti sarà sicuramente capitato di chiederti se ci sono delle tecniche o meglio dei principi da seguire per riuscire a conquistare gli obiettivi che di volta in volta decidi di porti.

La prima constatazione da fare è che darsi degli obiettivi non è sufficiente a raggiungerli. È anche necessario agire in modo efficiente.

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Avere in mente un obiettivo chiaro è la prima regola che permette di raggiungerlo. Quando la tua meta è definita, può soffiare ogni genere di vento contrario nel tentativo di portarti fuori strada: troverai con più facilità e tenacia il modo di adattarti e agire allo scopo di mantenere la tua rotta.

Se invece non sai con precisione dove andare, perché il tuo obiettivo non è chiaro, alla prima difficoltà ti troverai in balìa dei venti contrari, sballottato a destra e a sinistra, e perderai di vista quello che volevi fare.

1-Definisci il tuo obiettivo

La metafora dei venti contrari chiarisce bene perché è fondamentale, nella tua strada per capire come raggiungere un obiettivo, stabilire quale sia questo obiettivo. Detto questo è altrettanto importante definire l’obiettivo nel modo migliore.

È facile, infatti, cadere nella trappola di un obiettivo controproducente, che fa consumare inutilmente le energie. Una situazione del genere si verifica ogni volta che ti metti in testa di lottare contro qualcosa o contro qualcuno.

È facile cadere nella trappola di un obiettivo controproducente

Lottare contro, in termini energetici, fa sì che ogni tuo movimento verso l’obiettivo nutra proprio il tuo nemico o quello che non vuoi. Innanzitutto perché lo pone al centro della tua attenzione e dunque della tua vita. È come se con il tuo modo di fare, anziché avvicinarti all’obiettivo positivo implicito, consumassi energie, mantenendo vivo e allenato quello che consideri essere “il problema da distruggere”.

Come raggiungere un obiettivo, grande o piccolo che sia, immaginandolo nel modo corretto? Che tu voglia impegnarti politicamente contro un governo oppressivo o semplicemente smettere di fumare (ad esempio) è fondamentale esprimere l’obiettivo in modo positivo.

Quindi no a obiettivi del genere: voglio combattere la dittatura o voglio lottare contro il desiderio di fumare. Mentre sono efficaci propositi del tipo: voglio tutelare la libertà e i diritti umani. Oppure voglio essere vitale e libero coltivando abitudini sane.

Per quanto sia tremendo il tuo nemico, anche quando si tratta della violenza, della guerra, dell’odio, non è sensato lottare contro. Persino quando la lotta è oggettivamente sana e legittima: un obiettivo che prevede di combattere contro qualcosa ti allontana dal risultato.

Puoi pensarla in questi termini: se metti tutta la tua attenzione su quello che non vuoi, la tua stessa vita sarà improntata su quello che non vuoi e il tuo essere andrà in quella direzione che temi e rifiuti, alimentando il problema.

2-Chiarisci a te stesso cosa vuoi esattamente

Sapere cosa non vuoi non basta. Se il tuo obiettivo è evitare di andare a Milano, nel navigatore dovrai comunque inserire una destinazione. Non puoi semplicemente escludere il luogo che non vuoi raggiungere. Quando non inserisci una meta, anche per la macchina più potente diventa difficile portarti a destinazione.

Perché un obiettivo sia espresso nel modo corretto e utile al suo raggiungimento, oltre a enunciarlo in forma positiva, è importante che sia qualcosa che può dipendere dalla tua volontà e dalle tue azioni.

Pensare, ad esempio, di migliorare il rapporto tra i tuoi genitori che litigano sempre, è una meta irraggiungibile. Siamo responsabili solo di come vanno le relazioni in cui siamo direttamente coinvolti. E anche in questo caso abbiamo solo metà della responsabilità, che condividiamo con l’altro individuo protagonista della relazione.

Infine, ribadisco, l’obiettivo deve essere ben definito. Gli obiettivi vaghi non consentono di raggiungere alcuno scopo. Quando un obiettivo non soddisfa tutte e tre queste condizioni, ti consiglio di metterlo da parte: si tratta di un falso obiettivo. Gli obiettivi formulati male però possono essere trasformati.

Perché un obiettivo sia raggiungibile è necessario definirlo al meglio

Vogliamo spenderci perché nel mondo ci siano più amore, rispetto, pace, salute e libertà? Cambia il tuo scopo vago in un vero obiettivo. Puoi decidere di lottare per il rispetto, la salute, la pace e la libertà. Ma una volta compresa la direzione in cui vuoi muoverti, devi delimitare il tuo obiettivo. Come vuoi avvicinarti a questo scopo tanto grande? In quale contesto? Facendo cosa e con chi?

3- Trasforma gli obiettivi irraggiungibili

Realizzare la Pace nel mondo è un obiettivo irraggiungibile per me come per te. Non dipende da noi e dal nostro comportamento. Possiamo però nutrire la Pace nel mondo. Attraverso tutta una serie di piccole o grandi azioni quotidiane, puoi agire per aumentare la tua pace interiore e impegnarti perché le tue relazioni siano felici e serene, per esempio. Così avrai trasformato un obiettivo irraggiungibile in un obiettivo che, se pur impegnativo, è alla tua portata.

Come raggiungere un obiettivo se è molto ambizioso? Quando un obiettivo è troppo ampio, è molto difficile capire da dove iniziare. Rifletti sul fatto che il raggiungimento di ogni vetta, anche la più alta, parte da un primo passo. A cui seguono molti altri passi, fatti uno alla volta. Analizza il tuo obiettivo e dividi il percorso da compiere in obiettivi più piccoli. Sarà più facile pianificare le tue azioni nel breve, medio e lungo periodo.

Anche gli obiettivi più ambiziosi possono essere analizzati e suddivisi in obiettivi più piccoli

Quando hai un obiettivo positivo e chiaro da perseguire, scoprirai che è facile trovare persone che lo condividono e che magari hanno in mente altre strategie efficaci per realizzarlo.

Resta in ascolto, sii aperto al confronto, persino se ti sembrerà che gli altri vogliono raggiungere il tuo stesso obiettivo in un modo che trovi sbagliato. Da un obiettivo comune ben definito possono nascere discussioni proficue e alleanze inaspettate. Lavorando in sinergia sarà più facile raggiungere il tuo scopo.

Da un obiettivo comune ben definito possono nascere discussioni proficue e alleanze inaspettate

4-Scopri perché ti sei dato quell’obiettivo

Quanto più la tua motivazione a raggiungere l’obiettivo è forte, tanto più sarà facile farlo. Il perché dietro un obiettivo è un motore molto potente su cui puoi contare: dà la spinta alla motivazione e nutre la determinazione.

Ricorda che motivazione e determinazione sono un sostegno molto importante soprattutto quando si presentano degli ostacoli sulla strada per il raggiungimento dell’obiettivo. La motivazione ti permetterà di essere perseverante e ti darà l’energia necessaria a percorrere anche le vie più ripide. Non è detto che il tuo obiettivo sia lì, a portata di mano, pronto ad attenderti su un piatto d’argento.

Verifica, inoltre, che l’obiettivo che ti sei dato sia in linea con i tuoi valori. Ispirata da Socrate, da circa un quarto di secolo ritengo molto importante il consiglio conosci te stesso. Cosa intendo con questo? È importante che tu conosca i tuoi valori, ciò che non tolleri, le tue risorse e i tuoi limiti. Impegnati per capire cosa nutre la tua anima, cosa ti fa provare gioia, oppure rabbia e frustrazione… Sono tutte informazioni che ti permetteranno di fissare degli obiettivi adatti a te, obiettivi che avrai realmente voglia di realizzare.

La metafora del muratore

Forse non c’è niente di più concreto del lavoro di muratore. Immaginiamo un muratore che voglia partecipare alla costruzione di una cattedrale come inno alla Pace nel mondo. La cattedrale sarà un luogo sacro dove ognuno potrà trovare rifugio, silenzio, accoglienza. Un luogo di unità, amore e libertà.

L’obiettivo in questo caso è la costruzione della cattedrale. La motivazione interiore è l’amore per la pace. Definito l’obiettivo, è necessario mettere a punto una strategia per raggiungerlo: quali azioni vanno messe in campo? Che tipo di competenze servono? A chi il muratore può chiedere aiuto? Un lavoro del genere non si può fare da soli.

Il muratore può definire un percorso a tappe con i suoi collaboratori. Ognuno avrà un compito in relazione alle proprie competenze o talenti. Il muratore stesso, per esempio, potrà occuparsi dei muri. Ogni muro è costituito di mattoni, da posare uno dopo l’altro.  I muri sono un obiettivo intermedio rispetto all’obiettivo più grande, la cattedrale. I mattoni sono come singole azioni quotidiane, da realizzare con ordine e precisione.

Quanto può essere noioso posare un mattone sopra l’altro tutto il giorno? Se si fa senza cuore, moltissimo! Se guardiamo alle azioni quotidiane senza pensare all’obiettivo da raggiungere, possiamo perderne il senso. Ma la posa dei mattoni potrebbe, invece, essere un piacere per quel muratore che lavora nella consapevolezza che, con costanza e determinazione, arriverà a costruire un luogo di Pace.

Se guardiamo alle azioni quotidiane senza pensare all’obiettivo da raggiungere, possiamo perderne il senso

5-Definisci una strategia di massima

Avere una visione d’insieme del tuo obiettivo e di quello che serve per raggiungerlo aiuta a cogliere la realtà della situazione presente. Ma serve anche a immaginare il percorso necessario per arrivare alla meta. Se hai le idee chiare puoi riconoscere i mezzi e le risorse (interiori ed esteriori) fondamentali per raggiungere i tuoi scopi e probabilmente potrai prevedere gli eventuali ostacoli che incontrerai lungo il percorso. Da tutte queste informazioni può nascere una strategia vincente.

Qualcuno è più propenso ad agire in vista di un risultato visibile immediatamente. Altri sono più spinti verso obiettivi che, sempre attraverso azioni quotidiane, si realizzano nel futuro, dopo 10 anni o magari nella generazione successiva.

Facciamo qualche esempio. Ci sono persone che si concentrano sull’educazione dei bambini per creare una generazione di adulti consapevoli e attenti alla Pace. Mentre altre si battono per difendere nel qui e ora i diritti degli oppressi. C’è chi rianima i corpi salvando vite e chi si impegna per educare tutti a tutelare la propria salute… La varietà di intenti, talenti e valori degli esseri umani è una ricchezza straordinaria, che può essere sfruttata al vantaggio di tutti.

6- Verifica che la tua strategia sia vincente

Come raggiungere un obiettivo a lungo termine, o meglio come perseguirlo senza perdere il contatto con la realtà? A volte siamo cosi impegnati ad applicare la strategia che ci siamo prefissati che dimentichiamo il nostro obiettivo iniziale. Facciamo un esempio. Mi è capitato frequentemente di chiedere alle persone esaurite e oberate di lavoro: perché LEI lavora? Questa domanda suscita spesso stupore e sguardi interdetti. Dopo un primo momento di silenzio la risposta più comune è: Perché si deve!

A volte siamo cosi impegnati ad applicare la strategia che ci siamo prefissati che dimentichiamo il nostro obiettivo

Insieme, prendendoci del tempo, ho ricostruito con ciascuna di queste persone le loro personali motivazioni al lavoro. Può trattarsi della realizzazione professionale, del desiderio di condivisione con i propri cari di un tenore di vita agiato, della gioia per quello che si fa, del bisogno di sicurezza economica e così via. Tutti questi obiettivi erano caduti nell’oblio, seppelliti da una strategia portatrice di stanchezza, tensioni fisiche ed emotive, liti in famiglia, carenza di tempo per godersi la vita e i propri cari ecc.

Riconnettersi al proprio obiettivo permette di rivalutare la strategia in atto e operare alcuni cambiamenti se necessario. Verifica con frequenza se gli obiettivi intermedi che hai fissato sono stati raggiunti e se rispettano il tuo obiettivo finale. Potrai capire quando le tue azioni sono efficaci o meno.

Ovviamente serve essere flessibili e pronti a cambiare o adattare la strategia. Le tue azioni non hanno avuto gli effetti desiderati? Capita. In questo caso è molto importante essere onesti con se stessi e intellettualmente umili. Solo così sarà possibile riconoscere quali valutazioni di partenza si sono rivelate sbagliate e aggiustare il tiro. Avere in mente un obiettivo chiaro ti permetterà di mantenerti sulla strada giusta senza perdere la bussola.

7- Comprendi che il fine non giustifica i mezzi

La strada per raggiungere un obiettivo è altrettanto importante dell’obiettivo in sé. Non ha senso fare la guerra per ottenere la pace, per esempio. Dovrebbe sempre esserci coerenza tra fine e mezzi. La strategia per perseguire un obiettivo deve rispettare i tuoi valori e nutrire la tua gioia.

Allo scopo di agire efficacemente per la pace, serve “essere” in pace. L’obiettivo di tutelare i diritti umani può prevedere solo una strategia che rispetti i diritti umani. In questo modo, il tuo obiettivo avrà forza e ti sentirai in accordo con te stesso mentre sei impegnato nel raggiungimento dell’obiettivo.

Allo scopo di agire efficacemente per la pace, serve essere in pace

Se il nostro muratore è connesso al suo obiettivo più grande, quello di costruire un luogo di pace, non solo allineerà ogni mattone con entusiasmo e applicazione ma, ben prima della fine della costruzione della cattedrale, il suo spirito pacifico e positivo sarà già un inno alla pace.

Lotta per, non contro

Per concludere, vorrei ancora una volta sottolineare che non c’è forza o successo nel lottare contro qualcosa. Mentre battersi a favore del suo opposto può portare grandi soddisfazioni e risultati.

Non parteciperò mai a una manifestazione contro la guerra! Invitatemi, però, a una manifestazione a favore della Pace e io non mancherò…” Queste parole, attribuite a Madre Teresa di Calcutta, fanno capire che persone molto attente alla Pace e a obiettivi di grande portata hanno ben chiara questa profonda Verità.

Imparare a dire no sul lavoro: 10 consigli pratici

Imparare a dire no sul lavoro: 10 consigli pratici

Imparare a dire no sul lavoro significa prima di tutto trovare la chiave giusta per farlo. Il modo migliore per dire di no varia a seconda di chi fa la richiesta. Un no secco non è sempre la soluzione migliore!

Imparare a dire di no significa ad esempio esprimersi con calma e correttamente, perché anche quando stiamo semplicemente facendo valere i nostri diritti, è importante che l’altra persona capisca bene. Saper rispettare se stessi e dire no non esclude la possibilità di manifestare empatia.

Saper rispettare se stessi non esclude la possibilità di manifestare empatia

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1-Spiega all’altro perché dici no

Imparare a dire no nel modo migliore permette non solo di mantenere ma anche di alimentare un rapporto di collaborazione sereno e produttivo. Ecco perché è fondamentale spiegare all’altra persona le nostre ragioni.

L’obiettivo non è quello di giustificarsi ma piuttosto di dare all’interlocutore la possibilità di mettersi nei tuoi panni e capire il tuo punto di vista. Questo significa anche aprirsi alla discussione ed essere pronti ad ascoltare la reazione dell’altro di fronte al tuo rifiuto. La discussione non va temuta o evitata, perché rappresenta una risorsa preziosa. Permette di trovare una soluzione adatta a tutti, mettendosi ciascuno nei panni dell’altro.

Quando ti dimostri empatico e ascolti, sfrutti al meglio tutte le possibilità in tuo potere, per far sì che il tuo rifiuto sia accolto bene.

2-Approfondisci le motivazioni del rifiuto per imparare a dire no

Il motivo per cui hai detto no è che hai poco tempo? Impegnati a spiegare perché. Racconta cos’altro hai da fare. Magari sei indietro con lavori più urgenti, oppure il tuo collaboratore o un tuo cliente hanno bisogno della tua completa attenzione e presenza, quindi non puoi prenderti un altro impegno. Potresti avere una consegna urgente da evadere. La giornata di tutti noi dura solo 24 ore. Quando diciamo sì a un lavoro da fare dobbiamo per forza dire no a qualcosa d’altro. Dire no permette di preservare la qualità del tuo operato. Scopri tutte le ragioni per cui è importante dire no.

Quando diciamo sì a un lavoro da fare dobbiamo per forza dire no a qualcosa d’altro

3- Scegli frasi che aprano al dialogo

In alcuni casi, diciamo no perché non abbiamo gli strumenti per prenderci carico di quanto richiesto. Magari non siamo addestrati per quel compito.

È bene non esitare di fronte a questi no: puoi dire chiaramente che sei disponibile a fare qualcos’altro, purché corrisponda alle tue capacità. Ma anziché limitarti a dire “mi spiace, non sono competente in materia”, soprattutto se sai che potresti imparare a fare quanto ti viene chiesto, prova con “mi piacerebbe farlo ma purtroppo al momento non posso, non ho il tempo di imparare qualcosa di nuovo”.

Puoi cercare una frase che apra alla discussione: “se posso essere utile in un altro modo in linea con le mie competenze, lo faccio volentieri”. Non hai tempo e quello che ti è stato chiesto non fa parte delle priorità per raggiungere gli obiettivi professionali definiti con il tuo superiore in precedenza? Puoi dire qualcosa del genere: “quello che mi stai chiedendo di fare esula dagli obiettivi che abbiamo concordato insieme. Come ci muoviamo? Le priorità sono cambiate?” O qualcosa di simile.

Puoi anche proporre uno scambio di compiti: “Se questa è una priorità posso farmene carico, ma ho bisogno che tu mi aiuti in quest’altra faccenda, così da liberare il mio tempo”.

Non esistono solo i no totali e definitivi, potresti aver bisogno di dire un no parziale. O meglio un sì parziale: “ok ma non adesso”, “posso occuparmene ma non così”, “me ne prendo carico parzialmente” e così via…

4-Usa modi gentili e parole autentiche

La gentilezza, verso te stesso e nei confronti del tuo interlocutore, ti permetteranno di creare e mantenere una relazione di fiducia sul lavoro, essenziale per imparare a dire no e continuare a rispettarti.

Ricordati che il tuo no non esprime un rifiuto nei confronti dell’altro. In questo modo sarà più facile per te esprimere un no sereno, mantenendo un atteggiamento benevolo e fiducioso. Il tuo no serve a te, per il tuo benessere e per mantenere alta la qualità del tuo lavoro, ma anche all’azienda o al progetto. È utile a garantire un alto rendimento e a promuovere un clima di collaborazione.

Per essere credibile ricordati anche di essere autentico. Se vuoi poter dire di no, dimostra che lo stai facendo proprio per le ragioni che hai elencato. Inoltre, ricorda a te stesso e agli altri che hai detto no per mantenere fede agli impegni a cui hai detto sì.

Ricordati che il tuo no non esprime un rifiuto nei confronti dell’altro

5-Visualizza nella tua mente le possibili conseguenze

Cosa può succedere se dici no? Magari il tuo no verrà rispettato e accettato con serenità. In questo caso, tutto sarà andato per il meglio e non ci saranno problemi. Se invece il tuo no verrà rifiutato, nonostante tutte le tue buone ragioni, sarai costretto a fare comunque quello a cui avevi detto no.

La nostra è una società gerarchica. È un tuo superiore che ha espresso la richiesta che vuoi rifiutare? Può decidere di far valere il suo diritto a imporsi. In questo caso devi essere preparato a fare un passo indietro.

Talvolta i no vengono rispettati ma non accettati a livello emotivo. L’altra persona ci concede di fare quello che vogliamo ma si sente ferita.

Quando capita è importante rimanere benevoli, per mantenere il rispetto reciproco. Puoi dire qualcosa del genere allo scopo di esprimere la tua solidarietà: “Vedo che sei stato ferito, mi dispiace. non era mia intenzione”. E (solo se è vero) puoi aggiungere “questo no non è contro di te”.

6-Riconosci il tuo coraggio

Quando il tuo no viene rifiutato, puoi comunque essere contento di te stesso, indipendentemente da come è andata a finire. Hai avuto il coraggio di esprimere il tuo rifiuto e il tuo no rappresenta un contributo prezioso anche quando resta inascoltato.

Ovviamente il tipo di relazione che c’è tra te e il tuo capo oppure tra te e i tuoi colleghi (o sottoposti) e gli eventi già accaduti tra voi influenzeranno in modo significativo il modo in cui accoglierai il no al tuo no.

Quando c’è un clima positivo di rispetto e fiducia, non ci si trova spesso nella situazione in cui i no che si pronunciano vengono rifiutati, così come si è pronti a fare un sacrificio nel caso serva un impegno straordinario.

Se però ti capita spesso di dire no o di voler dire no, probabilmente la posizione che ricopri in azienda non è quella giusta. O stai facendo un lavoro che non fa per te. Provi scarso entusiasmo nello svolgere le tue mansioni? Forse vale la pena valutare un cambiamento. Imparare a dire no non significa farlo sempre e in continuazione.

Il tuo no rappresenta un contributo prezioso anche quando resta inascoltato

7-Accetta che il no venga rifiutato o interpretato male

Oltre a saper dire di no, è essenziale saper accettare che l’altra persona rifiuti o interpreti in modo “sbagliato” il nostro no. Partner, figli, colleghi o amici, tutti possono essere scontenti del tuo rifiuto. Anche quando il tuo no è legittimo e hai fatto del tuo meglio per comunicarlo.

Imparare a gestire le reazioni ai tuoi no ti aiuta ad acquisire una maggiore capacità di comunicazione e gestione delle emozioni. Ricorda sempre che non sei responsabile delle emozioni degli altri. Sei responsabile solo delle tue emozioni e non puoi avere il controllo di tutto. Può essere necessario, di fronte a una reazione inattesa, fare un passo indietro e lasciare all’altro l’opportunità di sfogarsi.

Mentre aspetti che l’altra persona digerisca il tuo no, puoi continuare a essere leale e degno di fiducia. In questo modo la tua credibilità aumenterà ulteriormente. Ricorda che se vuoi poter dire di no liberamente, dovrai dimostrare che lo stai facendo proprio per portare a termine i compiti a cui hai detto sì.

Imparare a gestire le reazioni ai tuoi no ti aiuta ad acquisire una maggiore capacità di comunicazione

8-Aiuta te stesso a dire no

Prima di tutto riconosci il valore che il sì e il no autentico hanno per te. La capacità di dire no è indispensabile per rispettare te stesso. È con te stesso che vivrai fino alla fine dei tuoi giorni, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette.

Se non rispetti tu te stesso, chi altro potrà farlo? Imparare a dire no e permetterti di farlo nel modo migliore ti aiuterà a creare relazioni autentiche di fiducia reciproca. Le persone che non sono pronte a una relazione di qualità si allontaneranno, lasciando spazio a quelle adatte. Ricordati che rispettare se stessi è essenziale per una buona relazione e una buona collaborazione sul lavoro.

Infine, riconosci il valore che il sì e il no autentico hanno per i tuoi collaboratori e l’azienda o il progetto in cui lavori.

Se ti rispetti, sarai più disponibile a collaborare con piacere e la tua produttività sarà maggiore. Le persone che lavorano con te sapranno che sui tuoi sì possono veramente contare. Se non ti rispetti, al contrario, sarai irritato, brontolone, lavorerai con scarso rendimento e risulterai meno credibile e affidabile.

Ci sono persone che detestano ricevere dei sì forzati che falsano le carte in tavola. Preferiscono veri no. Queste persone, quando capiranno che con te non si può sapere se esprimi o meno un falso sì, eviteranno di chiedere la tua collaborazione. Imparare a dire no mette anche gli altri nella condizione di chiedere più liberamente la tua collaborazione e potresti avere opportunità più interessanti.

Ci sono persone che detestano ricevere dei sì forzati che falsano le carte in tavola

9-Riconosci le tue priorità e i tuoi limiti

È importante che tu impari a conoscere te stesso, i tuoi valori e il tuo valore. Cerca sempre di avere chiari i tuoi obiettivi. In questo modo anche le tue priorità saranno chiare. Potrai accettare o rifiutare una proposta più facilmente, perché in ogni momento avrai le coordinate per farlo.

In quest’ottica, se il tuo posto di lavoro non è adatto a te, ti consiglio di iniziare subito a muoverti per trovarne uno più in linea con le tue capacità e i tuoi obiettivi. Impara anche a riconoscere i tuoi limiti e sii in pace con te stesso perché hai tutto il diritto di averne.

La nostra giornata di lavoro non può estendersi all’infinito, non possiamo fare tutto. E non possiamo neppure pensare di saper fare sempre tutto al meglio. Riconoscere i nostri talenti per metterli a disposizione degli altri è importante quanto riconoscere le nostre incompetenze per evitare di farle subire agli altri.

Non possiamo pensare di saper fare sempre tutto al meglio

10-Esercitati ad avere fiducia

Abbi fiducia nella Vita, fiducia nel fatto che meriti di essere rispettato. Se nel luogo dove lavori non ti senti rispettato, se non puoi esprimere liberamente e con entusiasmo i tuoi talenti, sicuramente c’è un altro posto per te altrove. Se compi scelte allineate con il tuo sentire, prenderai ad ogni bivio la strada giusta per te, che porta al rispetto e alla realizzazione personale. Di conseguenza incontrerai persone e opportunità di lavoro consone ai tuoi valori. La tua vita scorrerà in un benessere crescente.

Se compi scelte allineate con il tuo sentire, prenderai ad ogni bivio la strada giusta per te

Puoi imparare a dire no nel modo più proficuo

Per concludere, ricorda sempre che puoi imparare a dire no in modo educato e calmo. Il tuo no può essere un regalo per l’altro o addirittura rappresentare un’opportunità. Quando dici no stai creando una possibilità. Qualcuno più competente e più motivato di te potrebbe occuparsi del compito che tu hai rifiutato.

Il risultato finale potrebbe essere più giusto per tutti: tu potrai occuparti nel modo migliore possibile delle cose che sai fare bene e che ti competono. Altri si occuperanno di quello a cui hai detto no con capacità ed entusiasmo.

Potrai occuparti nel modo migliore possibile delle cose che sai fare bene

Quando pronunci dei sì autentici la qualità della tua presenza è superiore. Questo può aiutarti a fare carriera o a migliorare il tuo giro di affari e in generale fa bene all’azienda o al progetto in cui lavori.