Pensieri positivi e dimagrimento: la forza del dialogo interiore

Pensieri positivi e dimagrimento: la forza del dialogo interiore

I pensieri positivi influenzano il tuo dimagrimento. O meglio: c’è uno stretto legame tra peso forma e dialogo interiore. Se hai già letto altri contenuti di questo blog, sai cos’è il dialogo interiore e quanto possa influenzare la tua vita. Sto parlando di quelle parole e frasi che ripeti a te stesso, quasi senza rendertene conto. L’insieme dei nostri pensieri sfocia, e questo vale per tutti, in un monologo interiore continuo.

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La tua voce interiore pone domande ed esprime opinioni. Fai pensieri positivi o negativi e ciò può essere di sostegno o di grande intralcio al tuo benessere. La qualità del tuo dialogo interiore, come ho già sottolineato in altri articoli sul tema, è influenzata dalle convinzioni. Spesso siamo poco attenti a questa voce che invece condiziona in modo inconscio la vita intera.

Nel testo Recuperare il peso forma: fai pace con il tuo giudice interiore abbiamo parlato di come mandare in pensione quel giudice che è dentro di te e ti critica per la tua forma fisica. Questa volta vorrei invece concentrarmi sulle convinzioni che ostacolano o favoriscono il raggiungimento del peso forma e un fisiologico dimagrimento, senza diete e costrizioni.

Forse anche tu hai convinzioni che ti ostacolano nel naturale raggiungimento del tuo Peso Forma

C’è un altro modo di vedere le cose

Le convinzioni che favoriscono l’obiettivo che ti sei dato, quello di dimagrire, possiamo vederle come dei pensieri positivi, cioè costruttivi: sulla tua persona, sul tuo corpo, sulla tua vita. Mentre le convinzioni che ostacolano il dimagrimento possiamo considerarle come dei pensieri negativi, cioè ostacolanti. Ma esattamente da cosa nascono e come funzionano le convinzioni? Vediamolo insieme.

Per aiutarti a capire ti faccio un esempio che non c’entra nulla. Immagina una normale giornata lavorativa. Stai andando in ufficio ma il tuo treno è in ritardo. Cosa accade? Inizi a brontolare? “questi treni non funzionano mai come dovrebbero!”. Oppure ti chiedi semplicemente “Cosa posso fare di questo tempo di attesa imprevisto?”. Magari pensi addirittura “Grazie! Questo contrattempo mi permette di dedicarmi un momento di relax, bevendo un tè caldo al bar”. Come mai di fronte a un identico evento, ognuno reagisce a proprio modo?

Il filtro delle convinzioni

Le convinzioni funzionano come un filtro, facendoci percepire la realtà in un modo piuttosto che in un altro, questo perché ostacolano o lasciano passare alcuni punti di vista, emozioni e sensazioni piuttosto che altri. Si tratta di un meccanismo per lo più inconscio, costantemente attivo anche se noi non ce ne rendiamo conto. A questo filtro è dovuta la diversità con la quale ogni persona vive situazioni ed eventi identici.

Le convinzioni funzionano come un filtro costantemente attivo

Chi brontola per qualunque cosa (il treno in ritardo, la pioggia, una scarpa che si slaccia) spesso è convinto che tutto e tutti gli siano contro: le altre persone, l’Universo, Dio! Chi è grato e sereno, molto probabilmente, nutre la convinzione opposta, quella di essere sostenuto dall’Universo, per esempio.

Come agisce il filtro dei pensieri positivi o negativi?

Il cervello, per sua natura, può cogliere solo una parte della realtà. Abbiamo occhi che guardano in una sola direzione, con un campo visivo di appena 60 gradi circa e orecchie che percepiscono bene i suoni tra 2.000 – 5.000 Hz e comunque fino a una certa distanza. E già così i dati da elaborare sono tantissimi.

Di questa realtà fatta di tante percezioni: immagini, suoni, odori, sensazioni, solamente una piccola percentuale di informazioni viene recepita a livello conscio. Per fortuna! Altrimenti saremmo sopraffatti da un eccesso di informazioni che renderebbe la vita un inferno. Inoltre, quello che arriva al cervello non è un insieme di sensazioni pure, perché i filtri che intervengono di fatto distorcono e interpretano la realtà.

I filtri, convinzioni e pensieri positivi o negativi, agiscono sia su quello che percepisci in modo conscio sia su quello che percepisci in modo inconscio.

I filtri agiscono sia su quello che percepisci in modo conscio sia su quello che senti in modo inconscio

Chi crede di essere sfortunato e che la propria vita sia solo un susseguirsi di fatiche e sfortune, interpreterà anche gli eventi neutrali e potenzialmente positivi con “gli occhiali” di chi è destinato a soffrire. Ricorderà più facilmente tutto quello che va storto nella giornata piuttosto che i momenti tranquilli e felici.

Questo modo di funzionare influisce anche sul peso forma. Le convinzioni sono pensieri ma al nostro cervello appaiono come verità assolute e convincenti. È importante ribadire che in realtà sono solo convinzioni, cose che tu pensi e che per qualcun altro potrebbero non essere vere. Non sono dati di fatto. Non c’è oggettività. Si tratta semplicemente di opinioni convincenti che hai acquisito e interiorizzato nel passato. Alcune sono tue, altre, forse la maggior parte, le hai in qualche modo “ereditate” dai tuoi genitori o dalle persone con cui sei cresciuto. Se alcune convinzioni sono consapevoli, altre sono inconsce, cosa che le rende ancora più subdole e potenti.

Prenditi del tempo per pensarci su. Questa “rivelazione” è l’opportunità di riprendere potere sulla tua vita e in questo caso anche sul tuo peso forma.

Quelle che ritieni essere verità assolute spesso sono solo convinzioni ereditate dalle tue figure di riferimento

Smascherare le convinzioni

Come puoi individuare e smascherare le tue convinzioni? Innanzitutto la tua realtà è lo specchio delle tue convinzioni consce e inconsce. Puoi ascoltare le parole che utilizzi e in particolare le generalizzazioni che esprimi quando racconti a te stesso (ma anche agli altri) la tua vita. Pensieri come che fatica questa vita!, la vita non mi regala mai niente, Perché devo lottare sempre per ogni cosa? Sono tutte convinzioni. Non hanno valore di verità. Sei tu che attribuisci loro valore. Quali di queste espressioni (o altre simili) utilizzi più frequentemente?

Ascolta te stesso e le generalizzazioni che sei abituato a fare

E se ci spostiamo nella sfera del peso forma, invece, quali frasi risuonano più spesso nella tua mente? Basta che io veda un dolce e ingrasso subito. In famiglia siamo tutti sovrappeso, è un problema ereditario. Sono incapace di vivere al mio peso forma, e simili.

Inoltre, quali sono le emozioni che vivi quando vedi una persona che dimagrisce o mangia poco? Serenità, positività, timore, ansia, tristezza? E quando vedi una persona in carne? Sicurezza, gioia, chiusura, disgusto?

Magari, invece, le tue convinzioni sono più costruttive. Nella tua testa ritrovi frasi del tipo: Merito di essere felice e di vivere al mio peso forma. Ho fatto tante cose nella mia vita, posso anche vivere al mio peso forma in mondo naturale e spontaneo… e simili? Riesci a visualizzare un te stesso più magro e in forma in totale serenità?

Perché è importante identificare le convinzioni limitanti

Anche se le tue convinzioni sono lì da sempre e tu sei giunto fin qui senza mai modificarle, intervenire sulle tue convinzioni e coltivare pensieri positivi può esserti di grande aiuto per raggiungere i tuoi obiettivi, compreso quello del peso forma. I tuoi pensieri positivi o negativi, consci o inconsci (moltissime delle tue convinzioni sono inconsce) influenzano le tue emozioni, le quali influenzano le tue azioni. Esse a loro volta influenzano i risultati che puoi raggiungere.

Agirai o non agirai secondo le tue convinzioni predominanti e quelle azioni determineranno i risultati che otterrai, sovrappeso incluso. Il tuo peso fisico è un risultato, non un punto di partenza. Per aiutarti ho un’autoriflessione da proporti.

Le tue convinzioni consce e inconsce influenzano i risultati che puoi raggiungere

Esercizio del dialogo con te stesso

Prendi carta e penna e per ogni domanda che leggi scrivi quello che ti viene in mente, senza riflettere su come o cosa stai scrivendo. Cerca di mettere su carta impressioni, ricordi, parole chiave.

Le tue convinzioni si sono forgiate nell’infanzia, partendo da quello che hai visto, ascoltato, sperimentato. Spesso, capita di validare come verità assoluta ciò che ci viene mostrato dai nostri genitori o dalle persone che fungono per noi da modelli e punti di riferimento.

Siamo programmati a fare come loro oppure a fare l’opposto, a seconda del tipo di relazione che ci lega. Prenditi il tempo di ripensare alla tua infanzia e alle abitudini e opinioni che ti sono familiari.

Siamo programmati a fare come i nostri genitori o a comportarci in modo opposto rispetto a loro

Rievoca la memoria di ogni genitore o soggetto che è stato importante nei tuoi primi anni di vita. Questo esercizio andrebbe ripetuto per più sfere che riguardano l’aspetto fisico e l’alimentazione, ma in questo caso limitiamoci a quello che riguarda magrezza e sovrappeso.

Le mie domande per te

Quando si parla di magrezza e dimagrimento…

  • Cosa hai visto, sentito e provato a proposito dell’essere magri?
  • Chi era magro in famiglia? Erano persone positive o negative per te? Cosa rappresentavano per te? Quali qualità mostravano? Quali difetti?
  • Hai visto persone dimagrire in un contesto doloroso come malattie terminali, anoressia, debolezza diffusa eccetera?
  • Hai visto persone vivere una lotta senza fine contro il dimagrimento?

Quando si parla del sovrappeso

  • Cosa hai visto, sentito e provato a proposito dell’essere sovrappeso?
  • Chi era sovrappeso? Erano persone positive o negative per te? Cosa rappresentavano per te? Quali qualità mostravano? Quali difetti?
  • Hai visto persone vivere una lotta senza fine contro il sovrappeso?

Ricordare aiuta a capire

Dopo essere entrato in contatto con i tuoi ricordi, sicuramente saprai capire meglio alcune tendenze automatiche che metti in campo quando mangi o gestisci i tentativi di dimagrimento, le diete e più in generale il tuo approccio al sovrappeso. Forse ti comporti esattamente come uno dei tuoi genitori, oppure in modo opposto.

Cosa ti spinge ad avere certi pensieri positivi o negativi su peso e magrezza? A supportare le tue convinzioni c’è il pensiero che siano corroborate dai fatti. Questi fatti non sono altro che quello che hai visto, sentito e provato nella tua infanzia. Ma ora che hai capito questo, ti invito a intraprendere una trasformazione. Abbi il coraggio di riesaminare le tue convinzioni, osserva da vicino i tuoi pensieri positivi o negativi su sovrappeso e magrezza.

Per ogni convinzione che individui, fatti questa domanda: questa affermazione vale per tutti, sempre e in qualunque posto del mondo? L’obiettivo è renderti conto che queste convinzioni non sono realtà assolute ma solo opinioni. Analizza le tue convinzioni sul peso del tuo corpo una per una, osservale. Così potrai decidere se mantenerle oppure trasformarle.

Analizza le tue convinzioni sul peso del tuo corpo una per una e scegli se tenerle o trasformarle

Il libro per approfondire

Se desideri, nel mio libro Conquista per sempre il tuo peso forma ho messo a disposizione un elenco di quasi 100 convinzioni che possono ostacolare il peso forma. Potrai valutare se ti appartengono o no, per poi cancellarle o trasformarle in convinzioni che supportano il tuo obiettivo Peso Forma.

Il dialogo interiore che fa bene: come parlare a te stesso

Il dialogo interiore che fa bene: come parlare a te stesso

Il dialogo interiore influenza lo stato fisico ed emozionale di tutti noi. Sto parlando del monologo che la nostra mente fa con se stessa, continuamente. Quella voce interiore, che si pone domande nella tua testa ed esprime opinioni su qualunque cosa, può essere di grande sostegno oppure di intralcio al tuo benessere.

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Raramente prestiamo attenzione alle qualità e alle caratteristiche del nostro dialogo interiore. Ma condiziona senza che ce ne accorgiamo la vita intera. Secondo il padre della psicanalisi Sigmund Freud tutte le nostre esperienze sono l’effetto esteriore del nostro dialogo interiore.

Un’abitudine innata

Hai iniziato a parlare con te stesso nella prima infanzia e hai continuato a farlo sempre. In ogni momento della tua giornata. Anche se non lo ricordi e spesso non te ne accorgi neppure. Diventa evidente quando ti scappa una frase ad alta voce.

Si tratta del normale dialogo interiore di cui abbiamo bisogno per rassicurarci, risolvere un problema, tenere sotto controllo le emozioni travolgenti. Troppo spesso, però, anziché darti una mano, quella voce nella tua testa ti giudica, ti porta fuori strada o ti fa sentire sbagliato.

Il dialogo interiore può rassicurarci e sostenerci oppure farci provare emozioni molto sgradevoli

La buon notizia è che puoi lavorare sul tuo dialogo interiore. Trasformandolo da monologo negativo e penalizzante in una voce positiva. Ti aiuterà ad avvicinarti ai tuoi obiettivi di serenità, salute e benessere.

Come nascono le nostre emozioni? 

La maggioranza delle persone ha la tendenza a considerare gli eventi, ma anche gli atteggiamenti degli altri, come la causa principale delle proprie emozioni. In base a questa credenza, tentiamo senza successo di modificare quello che accade. Oppure, peggio ancora, proviamo invano a cambiare gli altri, nella speranza di stare meglio.

Albert Ellis, psicologo statunitense ideatore della Terapia Razionale Emotiva (REBT), ci insegna che le emozioni sono reazioni non all’evento in sé ma al modo in cui lo viviamo. Cioè al modo in cui rappresentiamo l’evento nella nostra mente. E questa rappresentazione dipende da cosa ci racconta il nostro dialogo interiore.

Tu hai un ruolo attivo nella costruzione della realtà che vivi quotidianamente. Di conseguenza è fondamentale favorire un dialogo interiore portatore di benessere e fiducia.

Tu hai un ruolo attivo nella costruzione della realtà che vivi quotidianamente

Modi di pensare irrazionali

Psicologi, pedagogisti e psicoterapeuti hanno identificato una serie di modi di pensare irrazionali, che allontanano la mente e la percezione del singolo dalla realtà dei fatti. Pur non avendo un vero legame con la realtà, questi pensieri provocano emozioni esagerate e prolungate. Generalmente negative o comunque non congrue rispetto alla situazione reale. In termini tecnici, i pensieri irrazionali vengono chiamati virus mentali.

I virus mentali o modi di pensare irrazionali provocano emozioni esagerate e prolungate

Allontana i virus mentali

Cerca di comprendere e ricordare, d’ora in poi, quali sono questi virus mentali.

  • Generalizzazioni come mai, sempre, tutti, nessuno eccetera
  • Esagerazioni, drammatizzazioni, pretese, giudizi drastici
  • Espressioni che svalutano te stesso e gli altri
  • Interpretazioni supposizioni, i cosiddetti castelli in aria

Andare a caccia dei virus mentali non ha lo scopo di migliorare una situazione difficile o trasformare in gioia un momento di dolore. Non sarebbe possibile. Ma stanare e smascherare i modi di pensare irrazionali ti aiuta a guardare in faccia la realtà. Senza ulteriori costruzioni, evitando di trasformare nella tua testa un evento sgradevole ma temporaneo in un interminabile film dell’orrore.

La caccia ai virus mentali non trasforma una situazione sgradevole in una piacevole

Ti capita spesso di indugiare in pensieri irrazionali e credi che il tuo dialogo interiore sia affetto da virus mentali? Niente paura. Seguendo alcuni consigli ed esercizi, puoi iniziare fin da oggi a mettere all’angolo i pensieri irrazionali, responsabili delle tue emozioni (eccessivamente) negative.

Riprendi in mano il tuo dialogo interiore

Ti propongo di fare, appena possibile, un esercizio in 5 tappe.

  1. Trascrivi in una decina di righe tutto ciò che la tua voce interiore ha l’abitudine di dire riguardo a una situazione che ti provoca almeno un’emozione molto intensa e duratura
  2. Leggi quanto hai appena scritto e valuta da 1 a 10 l’intensità dell’emozione che ne emerge
  3. Riprendi il testo e analizzalo, per individuare i virus mentali
  4. Ora elimina tutti i modi di pensare irrazionali che hai scovato riscrivendo le 10 righe
  5. Infine, leggi il testo trasformato. Chiudi gli occhi e valuta da 1 a 10 l’intensità dell’emozione che emerge ora.

Prima di iniziare vorrei darti qualche suggerimento in più sul punto 4, che è il fulcro dell’esercizio e il compito più difficile da svolgere. Facciamo un esempio. Al posto di mio padre mi svaluta sempre, puoi scrivere mio padre mi svaluta spesso. Meglio ancora sarebbe mi sento spesso svalutato da mio padre. Se invece in una frase vuoi conservare l’avverbio sempre a tutti i costi, puoi aggiungere davanti un quasi. Sarai più vicino alla realtà. Al posto di mi prendono tutti poco sul serio puoi scrivere quelli che conosco mi prendono troppo poco sul serio. Invece di sono stupido scrivi mi sono comportato da stupido. Mia sorella ce l’ha con me può diventare trovo l’atteggiamento di mia sorella nei miei confronti antipatico. E così via.

Obiettivi dell’esercizio

L’esercizio ti consentirà di acquisire una consapevolezza fondamentale. Quando vivi una situazione in modo drammatico il tuo dialogo interiore è pieno zeppo di virus mentali.
Allenandoci a combatterli sviluppiamo la capacità di eliminare i modi di pensare irrazionali. Inizialmente avrai bisogno di scrivere quello che ti dice la tua mente per eliminare i virus mentali. Con il tempo lo farai direttamente, mentre parli con te stesso.

Quando vivi una situazione in modo drammatico il tuo dialogo interiore è pieno zeppo di virus mentali

L’intensità delle emozioni può essere pericolosa

Stai vivendo una situazione in modo acuto e drammatico? Magari anche in maniera inaspettata e nel più completo isolamento? Sicuramente il tuo livello di stress supera la soglia massima tollerabile dal tuo corpo.

Lo stress è un meccanismo primordiale, utile per difenderti e migliorare le tue prestazioni in determinanti momenti. Ma se protratto per un periodo di tempo prolungato diventa un problema. Lo stress cronico è una condizione di anomalia. Se trascurato provoca problemi di salute.

L’organismo sviluppa così una biologia d’emergenza in risposta allo stress: è la malattia. Lavorare sul tuo dialogo interiore ti aiuta a prevenire le emozioni acute, drammatiche e durature. Diventando di fatto un modo per promuovere e salvaguardare la tua salute.

Qualità delle emozioni e dialogo interiore

Possiamo distinguere tra due grandi categorie di emozioni, strettamente correlate al tuo dialogo interiore. La prima categoria ha come rappresentante la paura, l’altra l’amore. Se vivi prevalentemente emozioni che rientrano nella sfera della paura, il tuo organismo è in tensione costante. Consuma molta energia e il suo funzionamento è tutto orientato alla difesa. Emozioni come rabbia, ansia, svalutazione, competizione, disperazione e senso di separazione rientrano nella categoria della paura.

Possiamo dividere le emozioni in due grandi insieme, quello della paura e quello dell’amore

Quando una persona vive prevalentemente emozioni riconducibili all’amore, il suo organismo è rilassato. E il suo funzionamento è prevalentemente orientato a una crescita sana e rigogliosa. Nella categoria dell’amore rientrano emozioni come fiducia, serenità, gioia, gratitudine, senso di appartenenza e di unità.

Sviluppare un dialogo interiore libero da virus mentali permette di essere più vicini alla realtà del presente. Perché sarai libero da pensieri irrazionali che innescano emozioni negative eccessive e durature, vivrai uno stato di tensione solo quando la situazione lo richiede.

Cosa accade se cambi il tuo dialogo interiore

I pensieri influenzano le emozioni, che a loro volta influenzano le azioni. Queste ultime hanno una diretta conseguenza sulla qualità della tua vita e il tuo benessere.
Cambiando i tuoi pensieri, ovvero il tuo dialogo interiore, a cascata cambiano le emozioni, le azioni e il loro risultato. Ti auguro di riuscire a mettere al più presto in pratica i piccoli grandi cambiamenti che ti ho consigliato. Rendere realistico e benefico il tuo dialogo interiore migliorerà la tua quotidianità. E anche le tue relazioni interpersonali.