Imparare a rispettarsi per stare meglio soli e con gli altri

Imparare a rispettarsi per stare meglio soli e con gli altri

Imparare a rispettarsi consente di stare meglio non solo con se stessi ma anche con gli altri, migliorando la qualità della vita nostra e delle persone che ci circondano. Di riflesso, pure la società in cui viviamo migliora, diventando più inclusiva e benevola verso le specificità di ognuno. Può sembrare un’affermazione iperbolica, invece ha solide basi: imparare a rispettarsi accresce Pace e benessere.

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Come spesso accade sulle pagine di questo blog, per spiegarti il percorso che porta dal rispetto di te stesso al benessere dell’intera società, ti chiedo di concedermi fiducia. Accetta di guardare le cose da un nuovo punto di vista. Innanzitutto osserviamo quello che accade intorno a noi.

Il clima sociale è teso

Lo stato di paura e confusione che molti di noi stanno vivendo in questo momento, alimentato dall’incoerenza delle misure di chi comanda e dalla perdita di libertà fondamentali in nome di un ipotetico bene superiore, sta creando un clima sociale sempre più teso. I tentativi di segregazione e le opinioni contrastanti espresse con prepotenza non fanno che peggiorare la situazione.

La storia ci insegna quanto siano pericolose questo tipo di premesse, che in altri periodi e luoghi hanno portato a guerre civili e derive dittatoriali.

Siamo chiamati ad agire

Fortunatamente c’è qualcosa che possiamo fare per contribuire a riequilibrare il clima sociale e invertire la rotta, rimettendoci tutti su una strada caratterizzata da libertà, verità e pace. Come avrai già indovinato, si tratta proprio di imparare a rispettarsi. Metti da parte temporaneamente eventuali pregiudizi e diffidenze: ti invito a seguire il mio ragionamento.

Ti propongo una visione divergente che sicuramente non troverai tra le pagine dei contenuti web mainstream e che difficilmente ascolterai in radio o in televisione.

Diverse discipline filosofiche e spirituali insegnano che la realtà esterna non fa altro che riflettere quella interna. Ecco perché, come è mia abitudine, ti esorto ad agire lì dove hai un grande potere, ovvero su te stesso. Modificando la tua realtà interiore parteciperai direttamente al cambiamento del mondo esterno.

C’è qualcosa che possiamo fare per contribuire a riequilibrare il clima sociale e invertire la rotta

Quando predomina il rispetto la società è sana

In questo periodo, le espressioni di odio e intolleranza verso gli altri si moltiplicano a vista d’occhio, soprattutto sui canali messi a disposizione dai social network. Persino alcune figure che hanno una certa autorità istituzionale si permettono di pubblicare commenti completamente fuori luogo. Eppure la nostra cultura condivisa e i principi educativi predominanti ci insegnano il rispetto degli altri (almeno in teoria). Si tratta di un principio intelligente: una società in cui predomina il rispetto è sana e contribuisce alla creazione di un clima in cui è piacevole vivere.

Sono personalmente convinta che l’imperativo di rispettare il prossimo sia un insegnamento prezioso, al quale però vorrei aggiungere un ma. Dobbiamo rispettare gli altri ma nel farlo non dobbiamo mancare di rispetto verso noi stessi.

Rispettare gli altri è fondamentale, a patto di rispettare sempre anche se stessi

Attenzione allo spirito di sacrificio

L’atto di sacrificare se stessi viene visto spesso come la massima espressione di altruismo. Purtroppo, questo dogma ha effetti devastanti sulla salute delle persone, effetti che si ripercuotono sulla qualità delle relazioni e più estesamente sul clima sociale.

Da questo malinteso, che promuove il massimo rispetto per gli altri a costo del rispetto per se stessi, nasce un pericoloso circolo vizioso. Quando ti sacrifichi per gli altri ti aspetti che loro facciano altrettanto per te. Se questo non accade, puoi sperimentare delusione, rabbia, frustrazione e ostilità. Sentimenti che spesso sfociano nella mancanza di rispetto. Portare l’esigenza di rispettare gli altri all’estremo non fa altro che eliminare del tutto la possibilità che ciascuno venga rispettato.

Voglio correre il rischio di passare per egoista: quando si parla di rispetto ti suggerisco di invertire le priorità. Prima di tutto rispetta te stesso e in secondo luogo gli altri. Questo perché l’amore e il rispetto per te stesso è la chiave del tuo amore e del rispetto per gli altri.

Imparare a rispettarsi: a che punto del percorso sei?

Se pensi che il rispetto per te stesso sia già una priorità per te, ti propongo di fare il punto della situazione. Come da mia abitudine, ti consiglio di rispondere ad alcune domande. Puoi farlo nella tua testa, ma è meglio se trovi un po’ di tempo per mettere le risposte nero su bianco.

La domanda fondamentale da cui partire è: cosa senti per te stesso? Chiediti poi qual è la qualità del tuo dialogo interiore, cioè cosa ti dice la voce che è dentro di te e commenta costantemente tutto quello che fai. Quale tono ha questa voce? Ti parla in modo amorevole e incoraggiante oppure usa parole dure, taglienti e fredde?

I contenuti del monologo interiore che ti accompagna quotidianamente sono pieni di amore, compassione, sostegno, rispetto e fiducia nel tuo valore? Sperimenti mai momenti di sereno silenzio? Oppure, al contrario, il monologo interiore che si svolge nella tua testa è oberato da giudizi, dubbi, svalutazione, e silenzi imbarazzati? Quando il tuo dialogo interiore è pieno di virus mentali rispettarsi diventa difficile.

I virus mentali ostacolano il rispetto di sé

Se la tua voce interiore ti ripete continuamente giudizi svalutanti, rispettarsi diventa difficile se non impossibile. Quante volte pensi cose come: sei uno stupido! Non sai fare nulla! Non ti applichi abbastanza! Dovresti vergognarti di te eccetera? Quante volte invece riconosci la tua bravura e onori la tua umanità, il tuo essere un individuo in divenire?

Lavorare sul dialogo interiore è il primo passo per rispettare te stesso

Nella mia esperienza di medico ho sentito centinaia di individui esprimere giudizi pesantissimi su loro stessi. Insulti che difficilmente riuscirebbero a rivolgere ad altri. Troppo spesso la persona è così impegnata a insultarsi e parlare male di sé che non se ne rende neppure conto.

Il primo passo da fare per imparare a rispettarsi è quello di diventare consapevoli del proprio dialogo interiore. La voce che ti accompagna costantemente, ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette, influenza drasticamente la tua vita.

Cosa succede quando non ti rispetti

Se non ami e non rispetti te stesso influenzi negativamente la realtà che ti circonda. Attirare situazioni e persone in grado di valorizzarti, rispettarti e amarti per quello che sei diventa molto difficile. Quando non ti stimi, sei circondato da persone che fanno altrettanto.

Ti senti colpevole perché non sei all’altezza di una situazione che stai vivendo, o per qualunque altra ragione? Attirerai persone pronte a colpevolizzarti e a punirti.

Quello che senti e che pensi di te stesso si riflette su quanto gli altri pensano di te

Forse ti lamenti di quanto ti accade e del fatto che gli altri non ti apprezzano, ma il vero problema è che inconsciamente dai loro ragione. Credi di non meritare rispetto, felicità o fiducia. Ritenere che in qualche modo tu possa meritare il male che gli altri pensano o preparano per te ti rende vulnerabile. Ti fa vacillare. Ti invito a guardare situazioni di questo genere con occhi nuovi: non c’è nulla che ti possa danneggiare, nel mondo esterno. A meno che non sia tu stesso a ritenerti poco meritevole di una vita felice.

Fare pace con il giudice interiore

Il rispetto di sé si può ottenere facendo pace con il giudice più spietato che ci sia: quello che tu hai eretto a dittatore del tuo dialogo interiore e che ti spinge a rincorrere un ideale irrealizzabile. Quel giudice ti fa sentire incapace e inadatto. Ti fa tremare di paura e ti impedisce di dormire la notte. Non fai che sacrificarti e svalutarti per ottenere la sua clemenza.

Ti capita spesso di giudicarti pesantemente?

Non solo: qualunque conferma arrivi dagli altri, tu non la senti neppure. Giudizi negativi e rimproveri ti feriscono duramente e continuano a girare nella tua testa. Invece complimenti e approvazioni del tuo valore finiscono presto nel dimenticatoio.

Ti suggerisco di mandare in pensione questo giudice, che ha lavorato tanto intensamente per molti anni: si merita di riposare. Quando lo avrai fatto, le critiche e i giudizi altrui non avranno più il potere di destabilizzarti.

Cosa accade quando impari a rispettarti

Se ami e rispetti te stesso saprai rifiutare ed evitare ogni situazione di sopruso o mancanza di rispetto. Nel momento in cui hai stima di te e ti riconosci il diritto di essere felice, si attiverà una sorta di radar per gli atteggiamenti tossici… Un campanello di allarme suonerà ogni volta che delle persone negative ti avvicineranno. Saprai mettere dei limiti in modo assertivo: non sei disposto a essere trattato male. E di fronte alle persone incapaci di cambiare atteggiamento nei tuoi confronti potrai tranquillamente tenere una rispettosa distanza.

Amare te stesso e rispettarti ti darà il potere di riconoscere persone e situazioni tossiche

Quando incontrerai persone che con le proprie parole o azioni nutrono relazioni cariche di rabbia, paura, pregiudizi e contrapposizione, saprai che stanno esprimendo verso l’esterno quello che sentono dentro. Ma questo non può toccarti.

Ti ricordo che il buio non ha nessun potere sulla luce. La luce spazza via il buio, non il contrario. Anzi: il buio esalta la luce. Chi disegna ne fa esperienza grazie alla tecnica del chiaroscuro.

La luce spazza via il buio, non il contrario

Qualcuno ti rivolge una critica? Accoglila con umiltà, senza prenderla sul personale. La consapevolezza di essere un piccolo niente aiuta ad accettare di essere fallibile e di avere un punto di vista ridotto sulla realtà. La condivisione con altre persone di punti di vista alternativi diventa un’opportunità di crescita.

Umiltà, rispetto e amore per te stesso

L’amore per se stessi a volte è scambiato per egocentrismo e mancanza di umiltà. Ma io non sono assolutamente d’accordo. Puoi essere consapevole e grato del fatto di essere il risultato straordinario di generazioni di coppie che si sono amate. La Vita le ha attraversate per arrivare fino a te.

L’amore per se stessi non ha niente a che fare con l’egocentrismo

Puoi riconoscere la meravigliosa alchimia che è in atto dentro di te in ogni istante. Puoi rimanere a bocca aperta e ammirare i meccanismi del corpo: il cuore che batte, gli occhi che osservano il mondo, il respiro. Miliardi di cellule in movimento senza che la tua mente debba intervenire. Puoi abbracciare e onorare la tua unicità, la tua complessità e i tuoi paradossi.

Se riconosci questa bellezza in te, la potrai attribuire a qualunque essere vivente e sentirti in comunione con l’Universo. Dare credito al tuo immenso valore è un atto che può tranquillamente convivere con il fatto di sapere di essere un piccolo niente nell’universo.

Ricorda, infine, che rispetto per sé e rispetto per gli altri sono fortemente legati. Se ami e rispetti te stesso potrai davvero amare e rispettare gli altri per quello che sono.

Imparare a rispettarsi condiziona le azioni

Dalla gioia e dalla serenità che derivano dal fatto di essere al contempo un miracolo e un piccolo niente, saprai attingere le energie per amare e rispettare anche gli altri e condividere con loro il tuo modo di vedere e di sentire.

Le tue parole saranno portatrici di unità, amore e fiducia. Le tue azioni saranno ispirate e contribuiranno a creare un clima di benessere e rispetto diffuso. Saranno il tuo contributo unico e irripetibile a questo mondo. Toccherai con mano il fatto che la gioia condivisa si moltiplica. La luce che emanerai sarà nutrimento per chi ne ha bisogno.